È solo slittato di qualche mese, ma il Memorial Mino Reitano si farà e si svolgerà nell’ambito di Catonateatro nel mese di luglio. Lo ha teso noto Gegè Reitano, fratello del compianto Mino e ideatore dell’evento, spiegando che i motivi del rinvio sono dovuti all’emergenza covid.
«Non possiamo farlo come ogni anno il 27 gennaio – ha spiegato Gegè – in occasione dell’anniversario della scomparsa di Mino ma a luglio insieme al direttore artistico Natale Princi faremo a Catona un grande spettacolo con tanti ospiti importanti. Sarà una serata in versione estiva in attesa anche noi di tornare alla normalità».
«Intanto – ha concluso – il prossimo 27 gennaio su Reggio TV sarà proposta l’undicesima edizione del Memorial». (rrc)
Da quel maledetto 27 gennaio 2009, quando il grande Mino Reitano ci ha lasciato, c’è suo fratello Gegè a ricordarci di lui, a fare da infaticabile testimonial di una vita straordinaria, da calabrese autentico qual era Mino. Gegè, musicista di valore e sempre accanto al fratello, insieme con gli altri due, Franco, scomparso anni fa, e Antonio, ha inventato il memorial Mino Reitano e ogni anno, al Teatro Cilea di Reggio offre un grande e generoso omaggio a Mino, chiamando a raccolta protagonisti della musica che hanno lavorato con Mino e soprattutto nuove proposte che si fanno strada e presentano interpretazioni, a volte straordinarie, delle sue indimenticabili canzoni.
Insomma, Gegè Reitano è un’istituzione e con lui la Calabria è debitrice di un grande impegno che impedisce che la figura di Mino passi nel dimenticatoio: operazione quasi impossibile, per la verità, perché oltre all’artista che ha regalato il brano più emozionante e vivido che rappresenta la regione in ogni angolo del mondo (Calabria Mia), rimane l’aspetto umano di Mino che piace ricordare e merita l’attenzione di tutti. La sua generosità, il suo humour, il suo essere amico dei più deboli contro i più forti, e l’attaccamento viscerale alla sua Terra. Un personaggio che sprizzava simpatia e sapeva conquistarla dovunque, con la spontaneità e la genuinità del suo modo di essere e di vivere.
Domani, 20 agosto, l’amministrazione comunale di Fiumara che ha individuato i locali per ospitare un museo dedicato al suo illustre concittadino consegnerà le chiavi del nascente museo proprio a Gegè: è il giusto riconoscimento all’impegno che non è solamente del fratello, ma dell’artista che difende ogni riconoscimento dovuto all’altro artista. Il 27 gennaio 2021 sarà il dodicesimo Memorial e ci sarà una grande sorpresa: il libro che Rocco Sergi, per Media&Books, ha dedicato a Mino Reitano e ai suoi fratelli, in uscita a fine ottobre. Una storia della quale anche Gegè è protagonista, sempre presente, sempre attento al fratello Mino, strenuo difensore della sua memoria e promotore instancabile della sua musica.
Calabria Mia è l’inno dei calabresi che non si rassegnano e sanno conquistare, con sacrificio, passione e impegno, il giusto rilievo nella vita: è un ritratto perfetto che si attaglia a Gegè Reitano, non solo fratello biologico ma anche fedele testimone di una carriera che solo un male incurabile ha stroncato. Anche lui, come Mino, sempre con la Calabria nel cuore. (rs)
Torna al Teatro Cilea di Reggio, come ormai da 11 anni, il memorial Mino Reitano, a ricordo del grande cantante calabrese scomparso proprio il 27 gennaio del 1999. Sono 11 anni che il fratello Gegè gli dedica questa grande serata della musica che non è solo il giusto tributo a un protagonista internazionale della musica, ma anche una magnifica festa della musica che vede riuniti vecchi e nuovi fans, col ricordo dell’indimenticabile Mino, attraverso le sue canzoni interpretate con struggente sentimento da eccellenti protagonisti.
Gegè Reitano ha seguito da comprimario tutta la carriera musicale di Mino, da batterista, da fratello, da confidente, da appassionato sostenitore della grandezza spesso ingiustamente sottovalutata di un straordinario protagonista della musica italiana. Osannato all’estero, qualche volta stupidamente preso in giro in Italia, vittima dell’imbecillità di qualcuno che si riteneva spiritoso, Mino Reitano era l’ambasciatore della Calabria nel mondo: due le sue passioni, la famiglia, nel solco degli insegnamenti del papà Rocco, e la sua Calabria. Da Fiumara di Muro, a pochi km da Scilla era partito a studiare musica con i suoi fratelli. Era la metà degli anni Cinquanta e i fratelli Reitano costituivano una bella realtà musicale, richiestissimi nelle feste paesane e nei matrimoni. Poi la parentesi londinese e tedesca dove i Reitano Brothers si alternavano con quattro ragazzi di Liverpol che il mondo qualche tempo dopo avrebbe scoperto e osannato come Beatles.
Gegè Reitano compirà quest’anno 80 anni e la sua associazione La vita è così, nata dopo la scomparsa di Mino, ha sempre perseguito un solo scopo: far brillare sempre di più la stella di Mino con iniziative e attività che hanno mantenuto alto il ricordo del “ragazzo di Fiumara”. Il memorial ha festeggiato lo scorso anno il decennale, torna stasera e non celebrerà soltanto il grande Mino, ma segnerà ancora una volta il successo di Gegè. Un successo meritato perché l’amore verso Mino ha sempre prevalso sulle aspirazioni personali e la voglia di onorarne in modo adeguato la memoria ha vinto ogni sfida.
Il memorial è promosso dall’Associazione La vita è così, fondata da Gegè Reitano, con la direzione artistica di Natale Princi.La serata vede tanti protagonisti della musica di Mino, accompagnati dall’Orchestra “Mino Reitano”, diretta da Cettina Nicolosi, direttore del Conservatorio “Francesco Cilea” e da Roberto Caridi: Felice Pagano, Dario Baldan Bembo, Chiara e MartinaScarpari.
Prendono partealla serata Giulia Scarcella, Victoria Cosentino, Peppe Sapone, Gaetano Luzzi, Giovanni Fiorenza, Antonio Abbate, Ilaria Longobardi, Vincenzo Muscetta, Santino Cardamone, Roberto Kel Torres, Manuela Cricelli, Giulia Battista, Fabrizia Salvia, Antonia Laganà, Louis Manno, Marinella Rodà, Salvatore Parisi, Alessia Digiò, e Serena Ambesi.
Ad arricchire l’evento, il gruppo Corde Libere di Alessandro Calcaramo, i Cori “Francesco Cilea” e Maria Annunziata” e il corpo di danza Feerique Ballet. (rs)
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