MONASTERACE (RC) – Più di 8mila persone al Festival dei borghi mediterranei

Si chiudono con grande successo i lavori della prima edizione del Festival dei Borghi Mediterranei, tenutosi lo scorso 3 settembre nel borgo di Monasterace Superiore (Rc).

L’evento, organizzato da Search On Media Group, ha riunito diverse Regioni in un’occasione che ha portato gli oltre 8.000 partecipanti accorsi per l’occasione a scoprire borghi, culture, tradizioni e imprese di tutta Italia.
«Esprimo grande soddisfazione per l’ottima riuscita della giornata conclusiva degli eventi dell’estate Monasterace. Il concerto di Roy Paci con la presenza di Frankie hi-nrg mc è stato lo spettacolo che ha visto la partecipazione di un pubblico numerosissimo ed entusiasta», spiega il sindaco di Monasterace Cesare De Leo.

«Non sono mancati gli eventi culturali e di rilevanza sociale in un contesto magistralmente concepito dalla grande regia della società Search On Media Group alla quale l’amministrazione comunale, attenta allo sviluppo e alla promozione del borgo e del paese nella sua interezza, organizzatrice dell’evento nell’ambito del progetto borgo della sensibilità finanziato dalla Regione Calabria, ha affidato la predisposizione dei contenuti e la realizzazione. Scelta felice,come è dimostrato dai risultati, affidata a grandi professionisti, quali sono Cosmano Lombardo e gli altri soci, che portano in alto il nome del nostro e anche loro paese in Italia e in Europa».

«Monasterace è stata la culla della cultura e della valorizzazione dei borghi mediterranei». afferma Cosmano Lombardo – Founder e ceo di Search On Media Group e Wmf «è stato significativo vedere come tutta la comunità abbia accolto valori quali la legalità e l’inclusione e anche per questo siamo sempre più convinti che sia proprio la cultura, al centro della costruzione dei borghi del futuro» e continua «un ringraziamento particolare a tutti i cittadini, alle realtà e alle associazioni che hanno reso possibile questo Festival. Ringrazio il Comune di Monasterace per averci coinvolto e, di cuore, ringrazio gli amici Frankie hi-nrg mc e Roy Paci per i messaggi lanciati dal palco. Siamo già al lavoro per la prossima edizione con l’obiettivo di raccontare sempre più unicità, borghi e tesori del Mediterraneo, sia italiani che esteri».

Una giornata che ha offerto non solo opportunità di incontro e scoperta, ma anche di formazione, sensibilizzazione, divertimento e musica grazie ai numerosi eventi che hanno avuto luogo. Tra questi forte, durante il suo talk, il messaggio del Procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo che ha sottolineato l’importanza, oggi più che mai, della lotta alla mafia e della cultura della legalità, e toccante la testimonianza portata da Serena, Saverio e Pasqualino, la giovane famiglia calabrese che ha raccontato la propria storia toccando tematiche quali il diritto alla salute e l’inclusione.

Spazio anche alla promozione territoriale con l’intervento della content creator Noemi Spinetti sul ruolo degli influencer nella promozione dei territori, e gli interventi di formazione, a cura di Giorgio Taverniti e Alessio Pomaro (Search On Media Group) sull’utilizzo strategico del digitale e dell’intelligenza artificiale per la valorizzazione e la promozione di borghi, realtà e territori locali.

Grandi anche le opportunità offerte dal Festival per le imprese innovative del territorio: sono infatti Trekking Stilaro Experience, We’re South, Bergamore, Zafferano degli Apostoli, Badolato Slow Village, Badolato Permaculture e Aliva, che grazie alla partecipazione alla pitch competition realizzata durante il Festival dei Borghi Mediterranei, avranno l’occasione di presentare le proprie realtà al Wmf – We Make Future – Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione tecnologica e digitale in programma i prossimi 13, 14 e 15 giugno alla Fiera di Rimini, entrando in contatto con un network internazionale di innovatori, aziende e investitori.

Tanta l’arte, le iniziative culturali e gli eventi musicali che hanno permeato il borgo di Monasterace Superiore: molto seguito il live dell’artista Fabio Macagnino e amatissimi il concerto di Roy Paci e Aretuska e il dj set di Frankie hi-nrg mc, artisti che hanno inoltre regalato al pubblico presente una speciale esibizione che li ha visti esibirsi insieme con alcuni pezzi storici, per uno spettacolo che ha infiammato il palco principale del Festival.

«A Monasterace ho visto la realizzazione di un successo grazie alla mobilitazione di tutti i cittadini per la sua buona riuscita: la dimostrazione plastica che per “fare sistema” occorrono solide coscienze formate. Il miglior punto di partenza per la rinascita dei borghi», afferma Frankie hi-nrg mc

E poi mostre artistiche per celebrare cultura e storia del territorio, proiezioni di docuvideo e mostre fotografiche dedicate all’antimafia e realizzate in collaborazione con l’Associazione Antimafia Duemila, performance itineranti di buskers, osservazioni astronomiche grazie alla partecipazione del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria, tornei sportivi e stand gastronomici per assaporare a 360° le unicità dei territori rappresentati.

Una giornata che ha riunito giovani, professionisti, imprese, artisti e ospiti per celebrare i tesori e le unicità del Mediterraneo mettendo al centro la cultura e il senso di comunità che così tanto caratterizza proprio loro, i borghi.

Appuntamento già rilanciato per una seconda edizione che si prospetta ancora più spettacolare e ampia, in una prospettiva che guarda anche oltre i confini italiani. (rrc)

MONASTERACE (RC) – Da domani il Festival dei borghi mediterranei con Roy Paci e Frankie hi nrg

Si scaldano i motori della prima edizione del Festival dei Borghi Mediterranei. Domenica 3 settembre, nella cornice storica del borgo di Monasterace Superiore ha inizio la kermesse di eventi che, a partire dalle ore 17.00 animerà il comune reggino.

Tra gli eventi a cui è possibile accedere gratuitamente, anche l’attesissimo concerto di Roy Paci e Aretuska, per un’esplosione di energia e divertimento grazie alla perfetta unione di sonorità della tradizione mediterranea, jazz e ritmi caraibici, e il Dj set di Frankie hi-nrg mc, rapper e produttore discografico, autore dell’intramontabile “Quelli che benpensano”, che spazierà tra celebri hit, underground ed interpretazioni live di alcuni dei suoi maggiori successi. Una festa imperdibile che accoglierà anche altri artisti e musicisti come Fabio Macagnino, per un’esibizione dal vivo che celebra sonorità e strumenti locali, buskers e artisti di strada che si esibiranno in spettacoli con tessuti aerei.

Non solo musica e arte ma anche sport, con i tornei di Wine Soccer e Beer Volley nelle piazze del borgo storico, gastronomia e cibo tradizionale all’interno dei “catoi”, esposizioni di artigianato e agricoltura locali grazie alla presenza di realtà della Vallata dello Stilaro e non solo, fino a veri e propri eventi di formazione, divulgazione e sensibilizzazione.

Il programma offre infatti numerosi appuntamenti formativi per imprese e professionisti che intendono avvicinarsi agli strumenti del digitale per la promozione. Spazio allora a interventi a cura di Giorgio Taverniti e Alessio Pomaro (Search On Media Group) per un utilizzo consapevole e strategico del digitale e dell’intelligenza artificiale, e largo anche alla valorizzazione e alla crescita dei progetti imprenditoriali innovativi locali, sia attraverso le tavole rotonde del “Catoio delle idee: Storie imprenditoriali” che vedrà a confronto realtà calabresi e altre provenienti da Regioni come Lombardia, Sicilia e Lazio, che attraverso una vera e propria competizione che consentirà ai migliori progetti innovativi di accedere alla Fiera Internazionale Wmf – We Make Future, il prossimo giugno a Rimini.

Tra gli ospiti attesi per talk e interventi anche l’influencer e content creator Noemi Spinetti, e la giovane famiglia calabrese composta da Serena, Saverio e Pasqualino, a raccontare la propria storia per parlare di sanità e salute in una regione come la Calabria.

Grande rilevanza, infine, alla discussione del tema della legalità grazie al coinvolgimento del Procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo che porterà la propria esperienza sul palco principale, introducendo il pubblico alla scoperta di altre iniziative diffuse al borgo e realizzate in collaborazione con l’Associazione Antimafia Duemila.

Nel borgo di Monasterace sorgerà infatti il “Palazzo della Legalità” luogo nel quale, durante l’intera manifestazione si terranno eventi culturali e di sensibilizzazione sul tema, tra i quali anche una mostra fotografica e le esclusive proiezioni dei due docuvideo “Strage Borsellino, l’agenda rossa e i mandanti esterni” e “Giovanni Falcone. La vera storia della trattativa e delle stragi dello Stato-mafia”.

Il Festival, infine, grazie alla location incontaminata e sospesa tra mare e collina, sarà anche occasione perfetta per l’osservazione della Luna, di Saturno e di Giove al telescopio, grazie alla preziosa collaborazione degli esperti del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria: un’esperienza da non perdere.

Si ricorda che durante la giornata sarà possibile scoprire territorio, cultura e prodotti locali grazie all’esposizione di Associazioni Territoriali e di realtà imprenditoriali tra cui: Associazione culturale “La Pigna”, Pro Loco Antica Kaulon Aps Monasterace, We’re South, Trekking Stilaro Experience, Riviera e Borghi degli Angeli, Zafferano degli Apostoli, Aliva, Bergamore, MoMa Più, Sapore di Mare, Pubis e Minici pasticceria.
La partecipazione al Festival dei Borghi Mediterranei è gratuita e sono attivi servizi di navetta per i concerti e altri servizi di trasporto per agevolare l’arrivo a Monasterace. È possibile consultare il sito web ufficiale per maggiori dettagli e informazioni. (rrc)

MONASTERACE (RC) – Si conclude la XIX edizione del “Tarantella Power”

Monasterace borgo della musica popolare, accogliente e vivace grazie alla XIX edizione del “Tarantella Power”, festival tematico sulla danza e la musica tradizionale ideato e realizzato dall’Associazione Arpa.

Una mescolanza di lingue e tradizioni che da giorni si confonde con il ritmo delle chitarre battenti, dei tamburelli, degli organetti: per i vicoli stretti, i castelli bizantini, i monasteri ortodossi, le rovine greche e tradizioni medievali – che raccontano la storia di un passato glorioso che ha impresso la sua memoria nella roccia e nella sabbia – soprattutto l’accoglienza di questa comunità generosa che ha aperto le proprie abitazioni a questo evento. Le armonie delle tarantelle e i profumi delle cucine che si affacciano nel groviglio delle viuzze ombrose, mentre le porte restano aperte, per la convivialità dei pasti.

E nell’ultima serata dedicata ai concerti – oggi, infatti, si chiudono le attività dei corsi e dei laboratori iniziati domenica 27 agosto – è anche il momento dei saluti e dei ringraziamenti. Dal palco di piazza Placanica, su cui si affaccia il maestoso castello che l’anno prossimo sarà completamente ristrutturato, il primo pensiero di Danilo Gatto e Antonio Critelli, in rappresentanza dell’associazione Arpa che si occupa della direzione artistica della manifestazione, è per il “popolo di Monasterace”. Per il borgo che ha aperto le proprie case per accogliere i corsisti, i docenti, l’organizzazione i musicisti che si sono succeduti, aprendosi alla mescolanza di culture e consuetudini, senza temere la diversità, con il sorriso e grande disponibilità. Dalle signore che manifestavano il piacere di avere questi graditi ospiti per le viuzze del borgo, offrendo frittelle e fichi, ai dipendenti comunali, i vigili urbani, a tutti quelli che hanno fatto i salti mortali per sistemare i cantieri, a quanti si sono occupati di trovare una sistemazione a chi arrivava: un grazie sincero anche per questa lezione di integrazione che arriva dal profondo Sud, da portare come esempio. A nome dell’associazione Arpa, Gatto ha voluto ringraziare i corsisti e i docenti: Francesca Trenta, Gabriella Aiello, Gabriele Trimboli, Francesco Loccisano, Andrea Piccioni, Markku Lepisto, Basel Rajoub e Salah Namek. Ma anche quanti hanno dato assistenza ai corsi: Francesco Magarò, Marcello De Carolis, Mico Corapi, Francesco Verduci, Peppe Lucà, Antonino Niccolò che hanno animato il dopo concerto, oltre che Antonio Gariano e Gregorio Fera e tutti i tecnici luci e suono “Kalisfera”.

Un ringraziamento all’associazione “La Pigna” che in questi giorni ha “sfamato” tutti gli ospiti, a pranzo e cena, garantendo il servizio mensa.

«Il pubblico di Tarantella Power che quest’anno è venuto a Monasterace è diverso dal pubblico delle altre manifestazioni – ha detto ancora Gatto – perché è stato aperto, interessato al nostro festival che è un’altra cosa: è un momento di cultura, di creatività, studio, di bellezza e non solo di passatempo per sgranchirsi le gambe sotto il palco. Per questo ci sono discoteche e palchi nel resto della Calabria: siamo felici dei risultati che abbiamo avuto».

Da ricordare che quest’anno il “Tarantella Power” si è avvalso della collaborazione Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese, che ha al suo interno un vivace dipartimento di Musiche tradizionali (con corsi di laurea triennali e biennali in fisarmonica diatonica, fisarmonica tradizionale, zampogna, chitarra battente, tamburi a cornice, canto): e come le esibizioni di grande qualità dei corsisti hanno dimostrato, il festival è diventato anche una produzione artistico-didattica.

La manifestazione si avvale del finanziamento della Regione Calabria – Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022.

«Si conclude una settimana di eventi di straordinaria importanza per il nostro Paese, con concerti di grandissimo livello – ha affermato il sindaco di Monasterace, Cesare De Leo – Abbiamo avuto la fortuna di incrociare l’associazione Arpa che ha collaborato alla stesura di un altro progetto importante per il nostro territorio, il bando Borghi finanziato dal ministero della Cultura che ha visto Monasterace classificarsi primo progetto in Calabria, e terzo in Italia. Il loro contributo è stato fondamentale e quando ci è stato proposto di realizzare il Tarantello Power abbiamo accettato di buon grado. quindi partita la macchina organizzativa e dell’accoglienza: ci siamo attivati per ospitare gli oltre settanta corsisti che sono arrivati da ogni parte d’Italia e d’Europa, che abbiamo avuto modo di vedere nella bellissima esibizione di giovedì sera, testimonianza diretta della riuscita dell’evento”. Il sindaco ha voluto anche sottolineare il contesto in cui si è sviluppata la manifestazione “con una partecipazione corale ed entusiasta del nostro borgo, che ha lasciato un ricordo bellissimo negli artisti, nei docenti e nei corsisti. Tante persone che sono state accolte, hanno conosciuto i sapori e la storia di Monasterace e porteranno questa nostra realtà fuori per far apprezzare il nostro borgo a chi non ci conosce ancora: questo ci fa ben sperare per il futuro e ci auguriamo che si possa continuare».

E, infine, naturalmente spazio alla musica con gli Al-Qasar, un progetto nato nel quartiere Barbès di Parigi, dall’intuizione di Thomas Attar Bellier.

I musicisti provengono da Francia, Libano, Marocco, Algeria, Egitto e Stati Uniti, dando vita ad un mix esplosivo di fuzz arabo, psichedelia globale e musica trance nordafricana. Nel primo album completo di Al-Qasar, Who Are We? basso, batteria e percussioni creano un groove irresistibile, mentre sax e chitarre elettriche costruiscono un muro di lamenti, con voci arabe estatiche ispirate alla storia che avanza verso il futuro. Come una celebrazione psichedelica su una pista da ballo, il brano è animato da un’energia profonda che fa sembrare gli Al-Qasar la band di matrimoni più pericolosa del mondo.

L’attrazione magnetica di Al-Qasar ha attirato grandi nomi da tutto il mondo, come Jello Biafra dei Dead Kennedys, Lee Ranaldo dei Sonic Youth, l’innovatore sudanese Alsarah, il virtuoso algerino dell’oud Mehdi Haddab (Speed Caravan) e l’acclamato cantante egiziano Hend Elrawy (Orange Blossom). La musica di Al-Qasar non vacilla mai, attingendo alle radici ipnotiche della trance nordafricana e inserendole in un tessuto con la bellezza elaborata delle scale arabe e lo shock e il brivido del rock’n’roll. (rrc)

MONASTERACE (RC) – Al Tarantella Power in scena corsisti e maestri

La scalinata alla destra del palco allestito in piazza Placanica, ai piedi del Castello nel borgo di Monasterace, diventa teatro di danze e di canti che si intrecciano in armonie senza tempo. Corpi e voci in un’unica espressione: quella dei corsisti e dei maestri che in questi giorni hanno studiato, elaborato, approfondito, vissuto insieme intrecciando intensi rapporti umani che continueranno a crescere, non solo nei ricordi. In scena, nella quarta serata di concerti della XIX edizione del “Tarantella Power” gli studenti e le studentesse, ma anche semplicemente appassionati e curiosi di ogni età che sono arrivati da tutta Italia – oltre che da Belgio, Spagna, Francia – per studiare danza e musica popolare con musicisti straordinari che hanno dimostrato la grande preparazione e professionalità proprio nelle performance andate in scena ieri sera.

Il festival tematico sulla danza e la musica tradizionale ideato e realizzato dall’Associazione Arpa, concluderà domani le attività laboratoriali salutando i propri corsisti.

La manifestazione si avvale del finanziamento della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022).

La voce è uno strumento essenziale e libero, che risponde ad un’esigenza comunicativa primordiale. Il canto popolare come espressione di un sentire comune, di esperienze umane condivise, una connessione diretta con le nostre radici e quindi con noi stessi: è il cuore del laboratorio curato da Gabriella Aiello – che martedì si era esibita con i Phaleg – che ha curati un programma didattico formativo diventata un’esperienza di condivisione musicale e soprattutto umana. Mentre a spiegare “lo spirito” dell’etnocoreografia è stata la maestra Francesca Trenta.

«In questi giorni abbiamo danzato con dei corpi che non sono formati per la danza, quindi abbiamo lavorato per tirare fuori quello che c’è in ognuno di noi, che è la nostra capacità di muoverci in maniera espressiva – ha spiegato Trenta – E attraverso il movimento espressivo siamo andati a cercare gli elementi di questa terra, di questo territorio, e tutte quelle cose che ci hanno portato qui, tutte quelle motivazioni. Nella etno-coreografia abbiamo raccontato la vegetazione, i colori, abbiamo cercato il movimento del mare e quindi questa grande differenza di colori tra la montagna, la vegetazione aggrovigliata e il mare con il suo movimento. Ma soprattutto abbiamo lavorato sul tempo: abbiamo parlato di attesa, di un tempo che fa aspettare ma nello stesso tempo il tempo che questo territorio ha mantenuto costante».

Monasterace sospesa nel tempo, dove tutto sembra essersi fermato: una condizione di lentezza, della comunità della terra, dell’acqua, e di una vegetazione comunque rigogliosa anche arrampicata a una montagna che nei giorni del Tarantella Power è diventata teatro di nuova vita e creazione.

Danilo Gatto, a nome dell’associazione Arpa che si occupa della direzione artistica, ha illustrato l’importante collaborazione tra Festival e Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese che grazie ai corsi e ai laboratori, come dimostrano le esibizioni di ieri sera, è diventata anche una produzione artistico-didattica.

Gatto ha ricordato che il Conservatorio di Catanzaro-Nocera Terinese si è caratterizzato a livello nazionale non per aver dato una impostazione generica alle musiche tradizionali in maniera indistinta ma per aver agli strumenti popolari la stessa dignità assegnata che fino ad ora era stata assegnata agli strumenti tradizionali. Tanto da creare un Dipartimento di Musica Tradizionale. «Il fatto che il Conservatorio abbia individuato questa manifestazione come quella più importante e strutturata dal punto di vista culturale e didattica per la promozione delle musiche, delle danze e degli strumenti della Calabria ha portato a questa collaborazione».

Gatto ha voluto, quindi, sottolineare l’importanza dell’aspetto della internazionalizzazione delle attività del Festival con l’attivazione di laboratori che si sono svolti con docenti siriani come Basel Rajoub e Salah Namek che si sono esibiti ieri sera con i propri corsisti dei laboratori di musica arabo-balcanica per ensemble di fiati e percussioni, e di musica mediorientale per ensemble di archi e percussioni. In scena anche i bravissimi corsisti di Chitarra Battente, con il maestro Francesco Loccisano. Coinvolgente anche l’esibizione del maestro Markku Lepisto (direttamente dalla Finlandia) che ha tenuto una masterclass internazionale di organetto. Il Tarantella Power è tornato ad essere il luogo nel quale, per una settimana, musicisti, danzatori, appassionati delle tradizioni popolari musicali e coreutiche del Sud Italia e del Mediterraneo si sono incontrati per studiare e fare insieme scoprendo la Calabria nelle sue diverse e possibili connessioni.

Ieri sera, in scena a far ballare la piazza, infine, i Folìa. Fondati a metà degli anni ‘90 da Mimmo Cavallaro, Bruno Giurato, Fabio Macagnino, Daniele Mangiola, Domenico Miriello, sono il gruppo che ha dato origine alla riscoperta della musica popolare nella Locride. Usando musiche e vocalità popolari ma una strumentazione contemporanea hanno reinterpretato in modo unico la tradizione, contaminandola con il rock, il progressive, il reggae, il funky. Sul palco: Bruno Giurato, Chitarra elettrica; Domenico Miriello, Batteria e percussioni; Daniele Mangiola, Basso elettrico; Domenico Stranieri, Chitarra elettrica; Mico Corapi, Voce.

A chiudere i laboratori riservati alle attività comuni, alle 18, il maestro Andrea Piccioni con una partecipata lezione di ritmologia su “guida alla consapevolezza ritmica”.

Questa sera, l’ultimo concerto in programma: alle 22, conosceremo “Al-Qasar” un progetto nato nel quartiere Barbès di Parigi, dall’intuizione di Thomas Attar Bellier. I musicisti provengono da Francia, Libano, Marocco, Algeria, Egitto e Stati Uniti, dando vita ad un mix esplosivo di fuzz arabo, psichedelia globale e musica trance nordafricana. (rrc)

MONASTERACE (RC) – Arriva il Festival dei Borghi mediterranei dal 3 settembre

Avrà luogo il prossimo 3 settembre a Monasterace (Rc) la prima edizione del Festival dei Borghi Mediterranei, l’evento che racconta e promuove le unicità territoriali d’Italia. L’appuntamento, organizzato da Search On Media Group e parte del progetto Monasterace: IL borgo della sensibilità, riunirà nel comune reggino borghi, realtà e personalità da diverse Regioni per una giornata di scoperta e promozione dei territori.

A ospitare i numerosi eventi e le iniziative in programma è il borgo di Monasterace superiore, che aprirà piazze e vicoli storici a momenti dedicati a musica, sport, cultura, ma anche a formazione e sensibilizzazione. Attesi anche grandi ospiti musicali, tra cui Roy Paci e Aretuska, e Frankie hi-nrg mc.

Denso il programma, grazie alla partecipazione di ospiti, artisti di fama internazionale, creator e consulenti del settore AI & Digital-Tech. A partire dalle ore 17.00, spazio infatti a interventi di formazione per imprese e professionisti sull’utilizzo del digitale per la promozione e sull’Intelligenza Artificiale, con Giorgio Taverniti, Head of seo & AI Tech at Search On Media Group e Alessio Pomaro Head of AI presso Search On Media Group, per proseguire poi, insieme all’influencer e content creator Noemi Spinetti, alla scoperta della figura professionale del creator e del suo prezioso contributo alla promozione della cultura dei territori. A seguire talk e interviste su temi quali legalità, con l’ospite d’eccezione il Procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, e salute, grazie alla testimonianza della famiglia Genovese che racconterà la storia di Pasqualino.

Grande attenzione anche alle imprese innovative locali che si sfideranno in una pitch competition presentando i propri progetti imprenditoriali al pubblico. In palio, la possibilità di accedere alla prossima edizione del Wmf – We Make Future, Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica e Digitale, organizzata da Search On Media Group, in programma dal 13 al 15 giugno 2024 alla Fiera di Rimini.

Il Festival dei Borghi Mediterranei sarà anche occasione di incontro e promozione per borghi e tradizioni provenienti, oltre che dalla Calabria per la quale saranno presenti realtà imprenditoriali provenienti dai comuni di Badolato, Stilo e altri, anche da altre Regioni, tra cui Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia e Puglia in rappresentanza dei Comuni di Mattinata (Fo), Cassino (Fr), Martina Franca (Ta), Salemi(Tr) e Voghera (Pv), borghi che gareggeranno anche per vincere l’Award Best Borgo Mediterraneo, premiazione che vedrà trionfare il miglior borgo innovativo.

La giornata sarà inoltre occasione di divertimento e coesione, attraverso i tornei di calcio e pallavolo, “wine soccer” e “beer volley”, ma anche per conoscere la cultura agroalimentare locale, grazie alla presenza di stand gastronomici e cibo tradizionale, e per entrare in contatto con alcune realtà della Vallata dello Stilaro che presenzieranno con esposizioni dedicate da parte delle Associazioni Territoriali e di realtà imprenditoriali. In programma anche l’esposizione artistica a cura di Monasterace Arte.

Il Festival offrirà anche grande intrattenimento e show, animando il borgo con performance dal vivo, concerti e arte di strada grazie alla presenza di grandi ospiti del panorama musicale italiano e non solo.

Saranno presenti infatti il cantautore, percussionista e attore Fabio Macagnino, in un trio musicale che mette in musica tradizioni e unicità regionali, ma anche i celeberrimi Roy Paci e Aretuska, con un gran concerto dal vivo che promette un’esplosione di energia e divertimento grazie alla perfetta unione di sonorità della tradizione mediterranea, Jazz e caraibiche. A chiudere il Festival, con un DJ Set che spazia tra celebri hit, underground ed interpretazioni live di alcuni dei suoi maggiori successi, anche Frankie hi-nrg mc, rapper e produttore discografico, autore dell’intramontabile “Quelli che benpensano”.

Un Festival dunque da non perdere quello dei Borghi Mediterranei, che promette di raccontare attraverso la voce di persone, realtà e artisti, l’essenza e l’immenso valore culturale del territorio calabrese e non solo, un’occasione per scoprire le bellezze che costellano la nostra Penisola: i borghi.

La partecipazione al Festival dei Borghi Mediterranei è gratuita. È possibile consultare il sito web ufficiale per maggiori dettagli e informazioni. (rrc)

MONASTERACE (RC) – Tarantella Power, il concerto di Davide Ambrogio

Domani sera, alle 22, a Monasterace, è in programma il concerto di Davide Ambrogio.

L’evento rientra nell’ambito della 19esima edizione del Tarantella Power, ideato e realizzato dall’Associazione Arpa (la manifestazione si avvale del finanziamento della Regione Calabria – Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022).

Ambrogio, cantante e polistrumentista calabrese che affiancato dai suoi due musicisti costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Ma la stessa sera, alle 22.45, troveranno spazio anche i “I Scunchiuruti”, una banda proveniente dall’Aspromonte meridionale, dal piccolo villaggio di Cataforio.

Giovedì 31 agosto, alle 23, sul palco del Tarantella Power i “Folìa”, gruppo fondato a metà degli anni ‘90 da Mimmo Cavallaro, Bruno Giurato, Fabio Macagnino, Daniele Mangiola, Domenico Miriello, sono il gruppo che ha dato origine alla riscoperta della musica popolare nella Locride.

Ad animare la terza giornata di Tarantella Power sono stati i Phaleg, gruppo etno-music calabrese, che ha portato a Monasterace grande entusiasmo, oltre  che gli antichi canti “ad aria”, “a ricottara” e “a disperata” si intrecciano con armonie modali, ritmi irregolari ma anche nuove sonorità degli strumenti tradizionali.

Vera sintesi della ricerca e rielaborazione del genere musicale tradizionale, i Phaleg (gruppo nato nel 1995 da un’idea di Danilo Gatto e Salvatore Megna) trova la propria essenza e mission nella passione per la musica tradizionale e la voglia di esprimersi e di sperimentare in forme nuove. Negli anni hanno saputo rinnovarsi e radicarsi fino ad oggi, nella formazione composta da Danilo Gatto (voce organetti e zampogna), Antonio Critelli (lira, zampogne, fiati e voce), Filippo Scicchitano (contrabbasso) Francesco Loccisano con la sua chitarra battente, Andrea Piccioni e Francesco Magarò entrambi con i loro tamburi a cornice. Gradita ospite del concerto di eri sera Gabriella Aiello, docente di canto dei corsi che rientrano nella programmazione di questa edizione, che ha sostituito eccezionalmente Salvatore Megna.

Mattina e pomeriggio, infatti, continuano i corsi, i laboratori e le attività comuni: musicisti, danzatori, appassionati delle tradizioni popolari musicali e coreutiche del Sud Italia e del Mediterraneo provenienti da tutta Europa si incontrano, studiano, creano, fanno musica insieme scoprendo la Calabria nelle sue diverse e possibili connessioni.

MONASTERACE (RC) – I Trillanti animano la prima giornata del Tarantella Power

La voglia di ballare al ritmo di “pizzichi, mozzichi e tarantelle” scoppia sotto il palco della prima serata di concerti della XIX Edizione del “Tarantella Power”, il festival tematico sulla danza e la musica tradizionale ideato e realizzato dall’Associazione Arpa, che si concluderà sabato 2 settembre a Monasterace (Rc).

La manifestazione si avvale del finanziamento della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022).

Dopo la festa di accoglienza per i corsisti arrivati da tutta Europa per seguire lezioni e laboratori che ha trasformato la jam session con i musicisti irlandesi che animano il progetto “Taranta Celtica”, ieri sera è toccato a I Trillanti riscaldare la piazza del borgo di Monasterace.

I Trillanti sono nati nel 2013 come un gruppo di musicisti ciociari che trovarono punti di condivisione e forza generatrice nella musica di tradizione orale. A contatto sin da subito con i grandi lavori di ricerca sul campo effettuati nel loro paese e su tutta la provincia del frusinate, trovano il modo di restituire al pubblico che li ascolta di volta in volta, la matrice popolare consapevolmente rigenerata.

Hanno tratto ispirazione dai melismi contadini, dalle interminabili orbite segnate da un saltarello messo in atto, ma anche dalla retorica che si cela dietro il discorso di un pastore, per arrangiare e comporre nuove arie e hit che vanno a solidificare la forza identitaria del loro territorio.

Si definiscono con un progetto di ricerca e di recupero valorizzando un patrimonio culturale che induce alla traduzione di fonti da custodire. Mediante la creazione di un sound ed arrangiamenti innovativi per mezzo di strumenti, suoni, e danze del passato varcano i loro confini, scavando a mani nude nella terra dove nascono alberi Cantori che sorreggono gemme (nuove forme musicali) che aprono alla vita. Si parla di un lavoro di importanza primariamente culturale, che dà e riceve in cambio la dignità delle bellezze immateriali coreutiche e musicali del Lazio e dell’Italia centro-meridionale.

Un concerto definito della “Tradizione 2.0” quello andato in scena ieri sera che vuole mantenere inalterate le funzioni primarie della musica popolare: far danzare, raccontare storie, incuriosire, emozionare, condividere. Il viaggio di ricerca dal Centro verso il Sud Italia ci fa incontrare feste a ballo e riti popolari senza eguali, che il gruppo ripropone, a modo suo, nel concerto. Nel sound si captano i luoghi e i paesaggi che richiamano la Ciociaria, terra di origine della band. Un viaggio fatto di storia e attualità̀, raccontati e danzati con l’utilizzo di codici, simboli e strumenti antichi di origine contadina, ma con uno sguardo rivolto alla world music.

In scena Mattia Dell’Uomo: Tamburi e cornice, percussioni, voce; Simone Frezza: Fisarmonica, organetto, voce; Elisabetta Rossi: Voce; Valerio Frezza: Chitarra battente, bouzouki, mandolino; Pierpaolo Rossi: Viola, violino; Alessandro Magnante: Basso. E al tamburello il talentuoso piccolo Gianluca Giacomini, oltre che la ballerina Maria Carmen Di Poce.

E continua il percorso di quanti hanno scelto di calarsi nel meraviglioso mondo di Danza, Organetto, Lira calabrese, Canto tradizionale, chitarra battente: le vie del borgo di Monasterace diventano strade della musica e della danza. Le cantine e le case si aprono al ritmo senza tempo della musica popolare alla riscoperta di radici antiche che si proiettano verso nuove dimensioni di studio e conoscenza.

Da ricordare che quest’anno il Festival di avvale della collaborazione Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese, che ha al suo interno un vivace Dipartimento di Musiche Tradizionali (con corsi di laurea triennali e biennali in fisarmonica diatonica, fisarmonica tradizionale, zampogna, chitarra battente, tamburi a cornice, canto), per cui “Tarantella Power” diventa anche una produzione artistico-didattica.

Le attività comuni, ieri sera, hanno ritagliato un momento molto suggestivo con Andrea e Alessio Bressi, Luigi Lombardo e Giuseppe Gallo, meglio noti come Le Mystere de voix calabres, che hanno dato voce alla Polifonia di Calabria, che nella nostra regione ha antichissime e incredibili testimonianze. Una polifonia di cui in buona parte si è perso l’uso, poiché era legata ad un mondo in cui il canto a più voci serviva per aiutare il lavoro, per stare assieme, per rinsaldare legami di affetto e vicinanza, e che questo straordinario gruppo continua a riscoprire con grande dedizione e talento.

Le Mystere de voix calabres, è un chiarissimo riferimento alle celebri voci bulgare, ancora una volta sulla base di una scommessa o se si preferisce di un progetto: le polifonie calabresi hanno una bellezza, un fascino e una forza espressiva che merita di essere conosciuta, e vissuta in tutto il suo stupore e magia.

Martedì 29 agosto alle 22 in scena i “Phaleg”, con un concerto tutto da ascoltare in cui ancora una volta gli antichi canti ad aria, a disperata, a ricottara si intrecciano con armonie modali, ritmi irregolari e sonorità nuove degli strumenti tradizionali.

Mercoledì 30 agosto, sempre alle 22, toccherà a Davide Ambrogio, cantante e polistrumentista calabrese che affiancato dai suoi due musicisti costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Ma la stessa sera, alle 22.45, troveranno spazio anche i “I Scunchiuruti”, una banda proveniente dall’Aspromonte meridionale, dal piccolo villaggio di Cataforio. (rrc)

MONASTERACE (RC) – Presentata la nuova edizione del Tarantella Power

È stata presentata, a Monasterace, la 19esima edizione del Tarantella Festival, in programma dal 27 agosto al 2 settembre.

I particolari sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa al Comune di Monasterace, alla presenza del sindaco Cesare De Leo dei direttori artistici Danilo Gatto e Antonio CritelliBruno Giurato (della direzione artistica) e di Cosmano Lombardo, Ceo di Searchon.

«Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell’associazione Arpa, un’associazione che ha una lunghissima esperienza nel campo della musica tradizionale – ha affermato il sindaco De Leo –. Quest’anno ci saranno seminari, laboratori che daranno la possibilità a chi partecipa di acquisire nozioni e conoscenze importanti su questa particolare caratterizzazione del festival. Siamo riconoscenti all’associazione Arpa perché il nostro borgo ha bisogno di essere rivitalizzato e conosciuto: Monasterace ha due grandi risorse, il borgo e il sito archeologico dell’antica Caulonia con il museo, e purtroppo queste peculiarità del nostro comune non sono particolarmente conosciute”.

Il direttore artistico Danilo Gatto, nella veste anche di direttore del Dipartimento di musiche tradizionali del Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese, che ha al suo interno un vivace Dipartimento di Musiche Tradizionali (con corsi di laurea triennali e biennali in fisarmonica diatonica, fisarmonica tradizionale, zampogna, chitarra battente, tamburi a cornice, canto), ha illustrato l’importante collaborazione tra Festival e Conservatorio che diventa anche una produzione artistico-didattica.

«Il Conservatorio di Catanzaro-Nocera Terinese si è caratterizzato a livello nazionale non per aver dato una impostazione generica alle musiche tradizionali in maniera indistinta – spiega – ma per aver agli strumenti popolari la stessa dignità assegnata che fino ad ora era stata assegnata agli strumenti tradizionali. Sono molto orgoglioso nel dire che quest’anno ci sono stati i primi laureati in fisarmonica diatonica, mentre quest’anno avremo laureati in chitarra battente, zampogna e poi seguiranno tutti gli altri. Il fatto che il Conservatorio abbia individuato questa manifestazione come quella più importante e strutturata dal punto di vista culturale e didattica per la promozione delle musiche, delle danze e degli strumenti della Calabria ha portato a questa collaborazione».

Gatto ha voluto, quindi, sottolineare l’importanza dell’aspetto della internazionalizzazione delle attività del Festival con l’attivazione di laboratori che si svolgono con docenti siriani come Basel Rajoub e Salah Namek. Una collaborazione, quindi, che «va nella direzione dello sviluppo dei rapporti all’interno del Mediterraneo».

«Il Tarantella Power vuole ritornare ad essere il luogo nel quale, per una settimana, musicisti, danzatori, appassionati delle tradizioni popolari musicali e coreutiche del Sud Italia e del Mediterraneo si incontrano, studiano, creano, fanno musica insieme scoprendo la Calabria nelle sue diverse e possibili connessioni», ha sottolineato ancora Gatto.

La scelta di queste date del Festival non è affatto casuale: l’apertura e la chiusura del Festival saranno all’insegna della tradizione viva, con l’immersione in due delle feste più sentite e piene di musica della Calabria: la festa di San Rocco a Gioiosa Jonica domenica 27 agosto, e la Festa della Madonna della Montagna al Santuario di Polsi sabato 2 settembre.

A sottolineare che il “Tarantella Power” si apre ad una dimensione internazionale, diventando sempre di più il nodo di una rete di scambi didattici ed artistici in ambito mediterraneo, anche l’altro direttore artistico, Antonio Critelli che spiega lo spirito di un “festival errante” che approda a Monasterace.

«Il Festival vuole ritornare ad essere il luogo nel quale, per una settimana, musicisti, danzatori, appassionati delle tradizioni popolari musicali e coreutiche del Sud Italia e del Mediterraneo si incontrano, studiano, creano, fanno musica insieme scoprendo la Calabria nelle sue diverse e possibili connessioni. Le case che erano chiuse nel borgo si sono riaperte – ha detto ancora Critelli – il festival non è solo musica ma valorizza il territorio e le radici di una comunità».

Come in una ideale continuità nel protagonismo dei Borghi l’appuntamento di domenica 3 settembre Il Festival dei Borghi Mediterranei illustrato da Cosmano Lombardo, Ceo di Searchon. Il Festival dei Borghi Mediterranei, si svolgerà il 3 settembre 2023 nella splendida cornice del centro storico di Monasterace superiore (RC): un’esperienza immersiva che vedrà più eventi distribuirsi all’interno del Borgo di Monasterace. L’evento principale a corollario di tutta la manifestazione si terrà domenica sera, quando il Festival ospiterà il concerto di Roy Paci & Aretuska. Valorizzazione del territorio, scoperta del patrimonio locale incontri e presentazioni di progetti innovativi, workshop e laboratori tematici, momenti di intrattenimento musicale, storie di Borghi di Successo e ospiti d’eccezione.

I progetti più interessanti nell’ambito della valorizzazione territoriale saranno inoltre premiati in occasione della serata conclusiva della manifestazione e avranno la possibilità di vincere la partecipazione alla prossima edizione del WMF – We Make Future – Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica e Digitale che si terrà dal 13 a 15 Giugno 2024 presso la Fiera di Rimini.

L’evento del 3 settembre è organizzato da Search On Media Group in collaborazione con Por Calabria 2014/2020 – Valorizzazione dei Borghi della Calabria ed il potenziamento dell’offerta turistica e culturale, Comune di Monasterace, Unione Europea, Regione Calabria, Agenzia per la Coesione Territoriale(rrc)

 

MONASTERACE (RC) – Ussia (Cittadini per il Cambiamento) chiede dimissioni del sindaco De Leo

Andrea Ussia, responsabile di Cittadini per il Cambiamento di Monasterace, ha chiesto, con una nota inviata al ministero dell’Interno e al Prefetto di Reggio Calabria, lo stato di incompatibile del sindaco Cesare De Leo, in quanto «alcuni beni appartenenti al Sindaco De Leo  non corrispondono a quanto dichiarato al catasto Urbano di Reggio Calabria, di conseguenza ciò comporterebbe un abuso e il mancato versamento di tasse e tributi comunali».

«La classificazione per un bene C/6, ossia (box, garage, autorimesse) – si legge in una nota – che dovrebbe avere determinati requisiti, sembra opportunamente sorvolato, omesso, non dichiarato come è in stato dei luoghi attuale, una dimenticanza mai messa in luce, mai sanata. In sintesi un locale dichiarato e classificato come garage in realtà è stato trasformato e adibito a civile abitazione».

«Lo stato dei luoghi – continua la nota – sussisteva sin dal 2014 prima elezione a Sindaco e 2019 seconda elezione a Sindaco. Il Sindaco De Leo ricopre tra l’altro la carica di Responsabile dell’Area Vigilanza, quindi  controllore e controllato.  Atto gravissimo. Un Sindaco non può assolutamente commettere errori del genere, colui che è il garante dell’imparzialità dei propri concittadini. I tributi sono il volano di ogni Comune per l’erogazione dei rispettivi servizi ai propri cittadini, vanno equamente distribuiti per tutta la cittadinanza. Come si fa a richiedere ai cittadini il pagamento dei tributi comunali se poi il sindaco in persona risulta essere il primo elusore?».

«La riscossione – si legge ancora – deve essere generalizzata equa e proporzionata e il primo contribuente deve essere sempre il Sindaco. Non in questo caso. Il sindaco De Leo ha omesso questa circostanza. Lui ha il dovere di essere il primo contribuente in regola con i Tributi, mentre risulta essere il primo evasore. Per questo motivo il Sindaco De Leo  si deve dimettere. Il richiesto intervento del Prefetto, dovrà fornire chiarezza e legalità, applicare le norme, decretare ove sussistono i requisiti lo stato di incompatibilità.Quali spiegazioni o chiarimenti fornirà il Sindaco De Leo? Oppure anche in questa circostanza si vestirà  da vittima?».

«Non si faccia scudo della parola querela di falso, perché non c’è nulla di falso, ne prenda atto, presenti le dimissioni immediate e regolarizzi la sua posizione tributaria nei confronti del Comune di Monasterace» viene evidenziato nella nota.

«Il sindaco De Leo – continua ancora la nota – al momento del suo insediamento ha dichiarato di non avere pendenze  in materia di tributi, sia alla sua elezione del 2014, sia alla sua elezione dell’anno 2019. Il Prefetto dovrà certamente prendere in esame quanto il risultato, e confermare che sin dal 2014 sino ad oggi il problema sussisteva e sussiste, con l’applicazione dell’art. 63 comma 1 del Tuel e decretare la sua decadenza. Faccia più figura, si dimetta». (rrc)

MONASTERACE (RC) – Sabato s’inaugura l’Osservatorio della Legalità “Rocco Lombardo”

Sabato 20 novembre, a Montasterace, alle 16, sul Lungomare lato Sud, s’inaugura il Centro di Aggregazione Giovanile Osservatorio della Legalità “Rocco Lombardo”, dedicato alla memoria di Rocco Lombardo, compianto ex procuratore di Locri, padre del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo.

Dopi i saluti del sindaco, Cesare De Leo, intervengono il giornalista e massmediologo Klaus Davi, su Calabria, Italia. L’estremo Sud visto dal NordParide Leporace, vicedirettore Il Quotidiano del Sud. su Una regione che non fa notizia. La Calabria “buco nero” dell’informazione italiana, Giovanni Fiandaca, professore ordinario di Diritto Penale, Palermo. su L’approccio alla legalità dei giovani magistrati, ieri e oggi, Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto di Reggio Calabria. su Il diritto naturale come antidoto contro le mafie. Modera Bruno Giurato, giornalista, Domani(rrc)