di RAFFAELE IARIA – Era ricoverato, dalla fine di agosto, a Roma, al Policlinico “Agostino Gemelli”, l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Francesco Nolè, morto questo pomeriggio alle 15.
La notizia – diffusa dal direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali, don Enzo Gabrieli – ha subito fatto il giro della regione e non solo destando commozione in tanti fedeli che in questi anni lo hanno conosciuto non solo nella diocesi di Cosenza – che ha guidato dal 2015 – ma anche in quella di Tursi-Lagonegro che ha guidato dal 2001 al 2015.
«Dopo alcuni giorni di intensa sofferenza offerta con grande lucidità per la sua Sposa di Cosenza-Bisignano e per l’intera Chiesa all’età di 74 anni l’Arcivescovo Metropolita bruzio si è addormentato nel Signore», scrive don Gabrieli: «l’intera Chiesa cosentina si unisce in preghiera per l’anima benedetta del Suo amato Padre e Pastore ed invoca con fede il premio dei giusti al Signore della Vita. La Vergine Addolorata presso il Suo Figlio consoli la nostra Chiesa particolare, la sua famiglia e la sua mamma».
Nato a Potenza il 9 giugno 1948, il futuro arcivescovo cosentino entra il 20 settembre 1959 tra i Frati Minori Conventuali di Ravello, dove inizia la sua formazione umana, spirituale, religiosa e culturale, che poi prosegue a Nocera Inferiore, Portici, Sant’Anastasia e Roma.
Ordinato sacerdote il 2 settembre 1973 a Potenza viene subito destinato a Nocera Inferiore, nel Convento di Sant’Antonio, prima come vice-direttore e poi come Rettore dei ragazzi delle scuole medie aspiranti alla vita religiosa. Nel 1976 il trasferimento a Benevento, come Rettore dei postulanti del Ginnasio-Liceo fino al 1982. Nello stesso anno, durante il Capitolo Provinciale, è nominato Vicario provinciale e guardiano-parroco di S. Antonio in Portici.
Nel 1991 viene inviato nuovamente a Benevento come guardiano e Rettore dei Postulanti. Nel giugno 1992 è chiamato a Roma a dirigere il Centro Missionario Nazionale fino al 28 aprile 1994.
Nello stesso anno, durante il Capitolo Provinciale tenuto a Nocera, è eletto Ministro Provinciale della Provincia di Napoli, che comprende Campania e Basilicata. Incarico che ricopre fin alla sua elezione, come vescovo, nella sede di Tursi-Lagonegro e nel 2015 chiamato alla guida della diocesi bruzia.
Molti i messaggi di cordoglio che in queste ore stanno arrivando a partire dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto: «sono addolorato per la notizia della scomparsa dell’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Francesco Nolè, deceduto a Roma dopo aver combattuto per mesi contro una grave malattia», ha detto: «la Chiesa perde un teologo raffinato, un pastore in permanente servizio dei più deboli, un grande uomo di fede.
La Calabria, e la Diocesi metropolitana di Cosenza-Bisignano in particolare, perdono una guida spirituale illuminata, saggia e preziosa. Il sentito cordoglio da parte della Giunta regionale». “Esprimo il mio personale cordoglio e quello del governo regionale per la scomparsa di mons. Nolè, sacerdote potentino che ha incarnato i valori cristiani con umiltà e devozione», ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: «è stato un testimone autentico del Vangelo, arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, già alla guida della diocesi di Tursi-Lagonegro dove lo ricordano tutti soprattutto per il suo impegno in favore dei più umili e dei giovani. Monsignor Nolè lascia un ricordo indelebile in tutta la comunità lucana».
In queste ore messaggi anche da parte della Chiesa calabrese. I vescovi calabresi lo ricordano come “Pastore buono e generoso».
La Conferenza Episcopale Calabra, appreso «il ritorno alla casa del Padre del confratello monsignor Francescantonio Nolè, Arcivescovo di Cosenza – Bisignano, eleva commosse preghiere di suffragio per questo pastore buono e generoso che in semplicità e letizia ha donato la sua vita per l’edificazione della Chiesa e, unito alla croce di Cristo Signore, ha saputo offrire anche la sua sofferenza di questi ultimi giorni per la salvezza del Popolo santo di Dio», si legge in una nota: «tutti i Vescovi della Calabria, insieme alle loro diocesi, in questo giorno, che in cui la Chiesa fa memoria dell’Addolorata, lo affidano alla materna intercessione di Maria. La nostra Madre, che ai piedi della Croce si è unita alla passione del Figlio, accolga il fratello Francescantonio come accolse Giovanni: ‘Donna, ecco tuo figlio’ (Gv 19,26)».
«La Chiesa di Dio che è in Mileto – Nicotera – Tropea si unisce all’unanime cordoglio della Chiesa di Cosenza-Bisignano per la morte di Sua Ecc. Rev.ma Monsignor Francescantonio Nolè, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano ed eleva preghiere di suffragio al Dio della vita perché doni a questo pastore generoso la meritata ricompensa per la sue fatiche», si legge in una nota della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea guidata da mons. Attilio Nostro.
Vicinanza e cordoglio anche dalla diocesi di San Marco Argentano-Scalea. Il vescovo, mons. Leonardo Bonanno, «appresa la triste notizia della dipartita del confratello mons. Francescantonio Nolè, si unisce con la preghiera e con l’affetto ai familiari dell’Arcivescovo e all’intera comunità diocesana in questo momento di particolare sofferenza».
L’arcivescovo Nolè era conosciuto dal presule già da quando era Vescovo di Tursi – Lagonegro poiché diocesi limitrofa a quella Normanna. In alcune ricorrenze liturgiche egli è stato invitato da mons. Nolè in qualche località della Basilicata, sul versante del Tirreno, al confine con la diocesi Mons. Leonardo Bonanno, che è stato per un quarantennio sacerdote della diocesi Bruzia e anche Vicario generale – sottolinea una nota della diocesi di San Marco-Scalea – era legato da «fraterna amicizia con mons. Nolè del quale apprezzava la semplicità francescana e l’amabilità nei rapporti verso tutti, privilegiando la cura della formazione del clero e delle famiglie cristiane. Nella ricorrenza liturgica, dell’Esaltazione della Santa Croce, nell’Oratorio delle Suore Minime della Passione in Cosenza, mons. Bonanno concelebrando l’Eucarestia con il Vicario Generale mons. Gianni Citrigno ed altri presbiteri dell’Arcidiocesi, aveva invocato l’intercessione della Beata Elena Aiello perché il Signore e la Vergine Addolorata concedessero salute e la serenità del caro Presule infermo; evidentemente il Signore lo ha inteso chiamare a sé per renderlo partecipe della corona di gloria riservata ai giusti».
Qualche giorno fa, in occasione festa della patrona della diocesi calabrese mons. Nolè, dal suo letto d’ospedale, aveva voluto “essere presente” con un messaggio nel quale evidenziava la devozione «verso la nostra amata Patrona, la Madonna del Pilerio»: “vivo” questa festa – aveva scritto – «avvolto nella sofferenza».
Nello stesso messaggio ringraziava tutti per «la continua preghiera di intercessione e per la preoccupazione che mostrate per la mia salute, facendovi presenti in vari modi».
«Sinceramente – scriveva mons. Nolè – non mi sarei aspettato di vivere questa situazione, né di ricevere tutta questa straordinaria vicinanza; tuttavia, ne sono davvero contento e ve ne sono grato».
Il presule chiedeva di continuare a pregare e, soprattutto, invitava a ricordare sempre che «nella vita nulla è definitivo, eccetto l’eterno amore che Dio ha per noi, quello non finirà mai!». (ri)