Al via, a Monterosso Calabro, al Piccolo Teatro Comunale, la 34esima edizione del Don Bosco Day, promossa dal prof. Nicola Chimirri con l’obiettivo di coinvolgere bambini e ragazzi nella conoscenza di San Giovanni Bosco, il Santo dei Giovani.
La manifestazione, dunque, prevede musica, sketch comici con il gruppo Tre uomini e una nipia, composto da Antonio Lampasi, Rossella Cricenti, Domenico Lampasi e Vincenzo Ceravolo, e il duo Gian&Ric, composto da Gianluca La Marca e Riccardo Ceravolo. (rvv)
La Calabria, da sempre, ha “offerto” al mondo i suoi figli che, lasciata la loro terra, hanno portato in alto non solo il nome della Calabria, ma hanno riempito d’orgoglio i calabresi.
C’è un giovane anzi, giovanissimo di Monterosso Calabro, che nel mondo della musica si è distinto, a tal punto da entrare a far parte dell’Orchestra Giovanile Europea. Si chiama Domenico La Serra, classe 2003, ed è un percussionista.
Studente del Conservatorio di Musica “F. Torrefranca” di Vibo Valentia, quest’anno, dopo aver vinto la selezione, è diventato un membro effettivo della Euyo (European Union Youth Orchestra), e si esibirà nei teatri più importanti e prestigiosi d’Europa. (rvv)
Si chiama Cinema a scuola, ed è un progetto che l’Amministrazione Comunale di Monterosso Calabro ha voluto fortemente, e che vede coinvolti i bambini delle Scuole.
Il progetto, finanziato dalla Regione Calabria e sostenuto da Eleonora Rombolà, dirigente scolastico, è stato annunciato dal sindaco Antonio Lampedusa nel corso della premiazione del Festival “”L’arte del corto”.
Le scuole, infatti, hanno avviato un percorso cinematografico tenuto dai professionisti Enzo Carone e Manuela Capalbo, con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli al cinema, che «hanno dimostrato grande interazione con gli insegnanti del corso e grande voglia di imparare a realizzare lavori cinematografici che li vede protagonisti».
«Con questo progetto – ha dichiarato il sindaco Lampedusa – il paese conferma, così, il suo interesse all’arte cinematografica, vantando un Festival di calibro regionale, attirando importanti nomi del cinema internazionale e, a oggi, avvicinando i più piccoli al coinvolgente mondo del cinema».
«Tutti i soggetti coinvolti – ha proseguito il sindaco Lampedusa – hanno dichiarato come obiettivo comune quello di spronare e incuriosire i ragazzi verso diverse forme di studio e di comunicazione, che si scosta da quelle classiche trattate in tutte le Scuole e che potrebbero portare i tanti partecipanti anche ad iniziare un percorso formativo che abbia come punto di arrivo per un futuro lavoro nel mondo cinematografico». (rvv)
Domani, a Monterosso Calabro, presso il Teatro Comunale, il Festival L’arte del corto, giunto alla quarta edizione.
Il Festival, che negli anni si è rivelato un trampolino di lancio per i giovani registi, è stato ideato da Antonio Lampasi, sindaco di Monterosso Calabro, con l’obiettivo di promuovere il territorio e le sue bellezze attraverso l’arte del cinema: i registi partecipanti, infatti, sono chiamati a girare i propri lavori nei paesi coinvolti, facendone conoscere gli aspetti che più colpiscono gli artisti.
«Il festival – ha spiegato il sindaco Lampasi – è unico al mondo nel suo genere. “L’arte del corto…”, come conferma la sua grande crescita in pochi anni, può costituire un volano di promozione culturale del territorio calabrese oltre i confini nazionali».
In gara, tre film girati in diversi paesi: Maierato di Davide Manganaro, ambientato a Maierato, La bambina e il gigante, di Antonio Grande, ambientato a Pizzoni, e Mood Swing, di Alessandro Capomolla, ambientato a Monterosso.
La manifestazione sarà anticipata, alle 17.00, da una sezione dedicata ai film stranieri fuori concorso, dimostrando un ampliamento che va oltre i confini del Comune vibonese. (rvv)
Questa sera, a Monterosso Calabro, alle 21.30, presso il Teatrino Comunale, la prima del cortometraggio Francesca.
Prodotto da Pasquale Arnone e con la regia di Enzo Carone, il cortometraggio, contro il bullismo, è stato girato proprio nel piccolo Comune vibonese, e ha visto la partecipazione dell’attore Tony Sperandeo.
Nel cast, Francesca Pecora, Barbara Bacci, Marcello Arnone, Barbara Bruni e Antonio Conti.(rvv)
Oggi a Monterosso Calabro, alle 17.00, presso la sala consiliare, la presentazione del libro La grande storia della medicina vibonese dal XIV al XX secolo di Pino Cinquegrana.
L’evento rientra nell’ambito dei Cenacoli Monterossini, organizzati dalla Pro Loco e dall’Ordine dei Medici di Vibo, e s’inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione della storia e del rinnovamento culturale del territorio.
Intervengono Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Antonino Maglia, presidente Ordine dei Medici Vibo Valentia e Antonio Capomolla, direttore sanitario Villa dei Gerani.
Il lavoro del prof. Cinquegrana, edito da Libritalia Edizioni, è diviso in cinque sezioni di Storia della medicina che raccontano, in maniera esaustiva, la millenaria storia del dolore umano e delle lotte impari per combatterlo e vincerlo. Una lettura, dunque, a carattere divulgativo e didattico, che affronta e approfondisce, le principali tappe segnate dall’arte medica nel corso della sua evoluzione. (rvv)
5 gennaio 2019 – Cominciano questo pomeriggio, a Monterosso Calabro, alle 17.00, presso la Sala Consiliare, i cenacoli monterossini.
Organizzati dalla Pro Loco di Monterosso Calabro, e patrocinati dal Comune, ogni cenacolo rappresenta, infatti, un apprezzato momento di alta cultura.
Nell’appuntamento di oggi, sarà dato ampio spazio alla poesia con la presentazione del libro di poesie Incommensurabilmente del poeta Nando Scaramozzino. Dialoga con l’autore l’antropologo Pino Cinquegrana. (rvv)
8 dicembre 2018 – Oggi pomeriggio, dalle 16, festa per i bambini a Monterosso Calabro a cura dell’Amministrazione comunale. La carovana del divertimento e la slitta di Babbo Natale in piazza Arnoldo Farina per la gioia dei piccoli. (rvv)
25 settembre – La Calabria, oltre a essere culla di cultura, è anche “guardiana” di tradizioni e pratiche che vengono tramandate di generazione in generazione. Tra questi, c’è una pratica antica, custodita dagli abitanti Monterosso Calabro. Si tratta della tintura dei filati con la grafite, minerale presente in grande quantità nel paese del Vibonese, la cui montagna ospita l’unico giacimento d’Italia non ancora esaurito.
Questa arte, conosciuta da pochi ma non dimenticata dai suoi abitanti, in particolare dalle sue donne, è arrivata sulle passerelle del Green Carpet della Milano Fashion Week, con una delegazione composta da Antonio Lampasi, sindaco di Monterosso Calabro, dalla sua vice Maria Crispino, Lionella Morano, da Giacomo Puzzello e da Giuseppe Curigliano.
La delegazione è stata invitata all’evento, svoltosi al Teatro della Scala di Milano, per la grafite presente in alcuni vestiti presentati dalla Camera Nazionale della Moda, ed è stata premiata con l’ “Handprint Awards”, l’Oscar della moda ecosostenibile, per «aver mantenuto la memoria di un’antica pratica di tintura dei tessuti con la polvere di grafite proveniente dalla locale miniera ed utilizzata per secoli, prima che venisse soppiantata dalle tinture sintetiche».
«Esprimo piena soddisfazione – ha dichiarato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio – per l’importante riconoscimento ricevuto dal Comune di Monterosso Calabro nel corso del Green Carpet Fashion Awards 2018, svoltosi alla Scala di Milano e curato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana».
«È un altro faro positivo – ha proseguito il presidente Oliverio – che si accende sulla Calabria, per fare tesoro del proprio bagaglio di tradizione e cultura. L’esperienza delle antiche tecniche tintorie, con l’uso di polvere di grafite riciclata proveniente da una antica miniera presente a Monterosso Calabro, è diventato il valore aggiunto individuato da un importante marchio internazionale di moda per elaborare un progetto ecosostenibile».
Le montagne del piccolo centro angitolano, già annoverato tra i venti borghi più belli d’Italia, sono conosciute per l’abbondanza di grafite, un minerale che la popolazione, fin dall’antichità, utilizzava per tingere i vestiti. L’operazione veniva prevalentemente utilizzata dalle donne, che raccoglievano il minerale in ampie vasche, dette “gurne”, precedentemente riempite con acqua piovana.
Il risultato era un composto denso di colore nero, che tingeva i tessuti grazie all’aggiunta di bucce di melograno, dall’ottimo potere adesivo.
Grazie alle tecniche tessili e tintori apprese a Monterosso, di recente la Wrad Living, azienda di moda ecosostenibile internazionale, ha prodotto la ti-shirt “Graphi-tee”, la prima maglietta al mondo realizzata con polvere di grafite riciclata, ed altri capi d’abbigliamento, ricevendo prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale per il positivo impatto ambientale e sociale. (ams)
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