BOVALINO (RC) – Presentato il murales “I Colori di Ulisse”

È stato presentato, a Bovalino, il murales I colori di Ulisse, realizzato dall’artista Alessandro Allegra sulla facciata del Comune.

L’opera, finanziata da un bando di Palazzo Alvaro sulla street art, sul tema Il Mediterraneo. Per l’occasione era presente il delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio e il sindaco del Comune, Vincenzo Maesano.

«Bovalino rappresenta una grande comunità che ha accolto l’invito della Città Metropolitana – ha spiegato Quartuccio – a partecipare ad un bando, pubblicato per tre anni consecutivi, relativo alla realizzazione di opere di Street Art con un alto significato e tematiche attinenti con il territorio che li ospita. Vorrei ringraziare l’Amministrazione comunale di Bovalino anche per il supporto tecnico offerto all’artista Alessandro Allegra».

«È opportuno ribadire che il percorso intrapreso in questi anni dalla Città metropolitana – ha concluso –, riguarda la promozione della Cultura e dei borghi, ma soprattutto dell’intera comunità territoriale che ha voluto mettersi in gioco. Molti Comuni, infatti, hanno aderito al bando relativo ai murales, ospitando queste opere d’arte dal grande significato evocativo». (rrc)

Inaugurato a Reggio il Murales Bronzi50

È stato inaugurato, a Reggio, in zona Tempietto, il murales Bronzi 50, finanziata dal Dipartimento Cultura della Regione Calabria, nell’ambito degli interventi per il Cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi.

«In un clima particolarmente suggestivo, è stato splendido vedere con quanta partecipazione in termini di presenze ed entusiasmo abbia risposto Reggio Calabria all’invito per l’evento di inaugurazione del grande murales di Bronzi50, apprezzando la qualità dell’arte figurativa che da ieri occupa le pareti che dall’Area Tempietto si estendono fino al ponte Calopinace e lo spessore culturale dell’evento costruito attorno alla serata, all’insegna dell’arte in tutte le sue forme: pittura, musica, teatro», ha dichiarato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, a margine dell’inaugurazione.

«Sono molto soddisfatta – ha dichiarato Princi – tanto dell’opera quanto della particolare suggestione emotiva che si è determinata durante la serata, in un luogo che, d’intesa con l’Amministrazione locale, in particolare con l’aiuto del Consigliere Giovanni Latella, è stato riqualificato e valorizzato, prestandosi a regalare variegate emozioni ai tanti che hanno partecipato».

«Mi ha fatto piacere che con le istituzioni intervenute, Irene Calabrò, Assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria e Filippo Quartuccio, Delegato alla Cultura della Città Metropolitana, nel corso della serata sia stata evidenziata la sinergia interistituzionale. La data del 30 luglio è stata individuata d’intesa tra di noi per farla coincidere con un altro grande spettacolo, quello delle frecce tricolori, che come Regione Calabria abbiamo cofinanziato, sempre nell’ambito delle celebrazioni di Bronzi50».

«Del resto, lo avevamo detto che con le attività del Cinquantenario non ci saremmo fermati al 2022 – ha ricordato – anno effettivo dell’anniversario. E infatti, anche nell’anno in corso, abbiamo messo in atto tante programmazioni per tenere accesi i riflettori sui nostri guerrieri simbolo. Da ultimo, come sapete, la presenza del Cube Stage dei Bronzi al Giffoni Film Festival, uno dei più importanti al mondo; o ancora, il successo ottenuto dal docufilm sui Bronzi da noi finanziato, realizzato da Palomar con la regia di Fabio Mollo, ‘Semidei’, che verrà proiettato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia. Questa enorme visibilità nazionale ed internazionale che Reggio, Riace e la Calabria stanno avendo è frutto di una programmazione capillare programmata più di un anno fa e di cui adesso vediamo i frutti».

La cerimonia ha avuto inizio all’imbrunire, con la benedizione dei luoghi impartita dall’Arcivescovo metropolita Fortunato Morrone e l’accensione dei fari appositamente posizionati in direzione del grande murales, per consentire un’attenta analisi di ogni centimetro da parte degli utenti. L’opera occupa una parete lunga oltre 80 metri ed alta quasi 3, realizzata da Mirko Cavallotto (in arte “Loste”) e ma, artisti italiani di fama internazionale nel settore della street art, della cui arte si avvalgono diversi brand multinazionali e le cui firme si trovano su importantissime opere italiane ed europee.

La serata è proseguita con letture teatrali di stampo prettamente classico, magistralmente eseguite dalla nota attrice Teresa Timpano, intervallate da performance di musica lirica sinfonica a cura dell’Orchestra del Teatro “Francesco Cilea” magnificamente diretta dall’affermato Maestro Alessandro Tirotta e, per l’occasione, arricchita da importanti solisti internazionali quali la greca Aimilia Diakopoulou, giunta appositamente in riva allo Stretto, il noto tenore Massimiliano Pisapia, che ha cantato nei più prestigiosi teatri del mondo, e il mezzosoprano calabrese Gabriella Aleo, importante voce da valorizzare, il violinista Pasquale Faucitano, importante riferimento violinistico di tutto il Mezzogiorno nonché primo violino dell’orchestra del Teatro “Cilea”. Il tutto coordinato dall’impeccabile conduzione di Eva Giumbo

«Sfida superata, oggi Reggio ha vinto – ha concluso –. Questa è la sintesi della splendida serata di ieri. Il sentimento comune condiviso da tutta la platea di presenti è che i murales possano essere concreti attrattori di curiosità legata al turismo e lo spazio antistante possa diventare luogo di sana aggregazione e che possano seguire tantissime altre serate all’insegna dell’arte e della cultura». (rrc)

L’Accademia di Belle Arti di Reggio dona una scultura di bronzo al Comune di Riace

L’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, diretto da Piero Sacchetti, ha donato al sindaco di Riace, Antonio Trimboli, un’opera in bronzo realizzata dallo scultore Pietro Colloca, docente di tecniche di fonderia presso  l’AbaRC. 

La consegna è avvenuta nel corso dell’evento Qui ed Ora Murales nei secoli dei secoli – I Bronzi di Riace attraverso l’arte, progetto finanziato dalla Regione Calabria Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura che ha visto la presentazione dei murales realizzati nel comune di Riace, bellissime opere a firma di Andrea Buglisi, Camilla Falsini, Igor Palminteri. All’evento hanno preso parte le autorità politiche, religiose, civili e la  vice Presidente della Regione Calabria Giusi Princi che ha fortemente sostenuto il progetto, ha più volte ribadito «l’importanza di queste iniziative culturali, indispensabili per la crescita della nostra società, la funzione della cultura del bello e il valore dell’arte come motore per lo sviluppo del territorio».

Ad impreziosire la serata, le letture della Magna Grecia a cura dell’attrice Teresa Timpano, la musica soave dell’Orchestra Teatro Cilea diretta dal maestro Alessandro Tirotta e la voce del soprano Maria Francesca Mazzara incantevole nelle arie più famosi di Giuseppe Verdi. Presenti all’evento condotto magistralmente da Luigi Grandinetti, uno dei tre artisti, Igor Palminteri che ha realizzato il murales e il professor Marcello Francolini, storico e critico d’arte, docente presso l’AbaRC che si è soffermato sull’arte contemporanea e la street art. 

«Il murales ha solitamente un doppio obiettivo: riqualificare un’area urbana e sensibilizzare la comunità sui temi della sostenibilità ambientale e sociale –  ha dichiarato il direttore Sacchetti –. L’opera realizzata dall’artista Palminteri, ha un linguaggio visivo immediato e concreto e mette in risalto il valore dell’arte che quando va nelle strade diventa accessibile a tutti. L’inclusione crea comunità». (rrc)

A Riace s’inaugurano i murales dedicati ai Bronzi di Riace

S’inaugura domani, a Riace, nell’area della stazione ferroviaria, la prima grande opera di dipinto murario realizzata nei luoghi antistanti le acque del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Un’opera che vuole assurgere a lasciare segni tangibili ed indelebili dell’immortalità e della maestosità dei due guerrieri.

Un evento promosso, organizzato e finanziato dalla Regione Calabria, d’intesa con il sindaco Antonio Trifoli e con l’Amministrazione comunale di Riace e dal titolo Qui ed ora murales: Nei secoli dei secoli, i Bronzi di Riace attraverso l’arte.

Interverranno autorità civili, militari e rappresentanti della politica locale. Nel corso della serata monsignor Francesco Oliva, vescovo della Diocesi Locri-Gerace, darà la benedizione alle opere.

L’evento inizierà alle ore 19:30, con una conferenza di presentazione delle opere, a margine della quale sono previsti momenti teatrali e performance di musica lirica sinfonica, ispirati dall’imponenza dei due guerrieri dell’arte classica, riconosciuti ormai da tempo quale patrimonio culturale mondiale.

«Le imponenti opere che si sviluppano sui muri della Stazione –  ha dichiarato Giusi Princi, vicepresidente della Regione con delega alla Cultura – offrono una visione dei Bronzi innovativa e contemporanea, raccontando l’antichità e proiettandola nel futuro, con il fine di consegnare a Riace per la prima volta, dopo 50 anni dalla loro scoperta, un’opera che resti alla Comunità e che sia universalmente assunta come luogo emblema del ritrovamento».

«L’originale rappresentazione artistica che presenteremo giorno 25 – ha aggiunto Giusi Princi – è stata affidata ad artisti di rilievo nell’ambito della street art internazionale (Andrea Buglisi, Camilla Falsini e Igor Scalisi Palminteri), vuole essere un omaggio all’eternità dei due guerrieri ed alla loro capacità di attraversare i secoli, simbolo tangibile della maestria e della bellezza senza tempo. Le opere rientrano nei finanziamenti del dipartimento Cultura della Regione Calabria, all’interno delle celebrazioni promosse dall’Ente per il Cinquantenario della scoperta dei Bronzi di Riace».

«L’intento è quello di rendere questo luogo identificativo come mai avvenuto prima d’ora – ha concluso – ed al contempo attrattivo per i turisti, mossi magari dall’apprezzare un’opera a firma di artisti che hanno lasciato impronta del loro estro su muri di tutto il mondo, conseguendo prestigiosi riconoscimenti in numerosi concorsi di categoria». (rrc)

A Bovalino realizzati tre murales grazie al progetto di Italia Night & Day

Via IV Settembre, ormai ribattezzata Via degli Artisti di Bovalino, si è arricchita di tre nuovi murales, realizzati dai ragazzi di Arte e Tecnologia della Scuola secondaria di I Grado, nell’ambito del progetto Rispettiamo Bovalino dell’Associazione Italia Night & Day.

Il progetto, promosso dalla Garante comunale dei diritti dell’infanzia Francesca Racco, che si prefigge di far conoscere e vivere il proprio territorio per iniziare ad amarlo efficacemente.

I ragazzi, dunque, coordinati dalle docenti Maria Carmela Alvaro, Maria Elisabetta Gliozzi e Antonella D’Agostino, hanno infatti dato il loro contributo alla realizzazione di tre opere artistiche, con grande soddisfazione della Dirigente Scolastica Rosalba Antonella Zurzolo.

Attività, quella dei murales, certamente contagiosa, dato che ha attirato due nuove ragazze, dotate di talento artistico, che sono addirittura venute da fuori comune per contribuire all’opera di abbellimento: Elena Bartone, 14 anni, di Locri, ed Elisabetta Marinucci, 20 anni, studentessa di medicina con la passione per la pittura in vacanza in Calabria. Quest’ultima, avendo finito l’opera a metà per mancanza di tempo, ha promesso che la prossima estate tornerà per completarla.

A tutti i partecipanti sono andati i ringraziamenti dell’amministrazione comunale di Bovalino e quelli dell’associazione, che li ha ripagati con una serata in pizzeria. Si spera che questa bellissima iniziativa possa continuare ad andare avanti e che dia maggiore risalto a un’area troppo a lungo rimasta degradata. (rrc)

REGGIO – Al via nuovo avviso pubblico per realizzare murales

Fino al 29 aprile i Comujni potranno aderire all’avviso pubblico della Città Metropolitana di Reggio Calabria per il conferimento di disponibilità di spazi urbani per la realizzazione di murales.

Obiettivo dell’azione, come di consueto, è quello di acquisire delle candidature, da parte dei Sindaci del territorio metropolitano, riguardanti la valorizzazione di aree urbane anche periferiche, ubicate in prossimità di luoghi significativi dal punto di vista paesaggistico, naturalistico, culturale.

Tra le finalità indicate nell’avviso, infatti, spiccano la realizzazione di percorsi artistici a cielo aperto, l’avvio di processi di cittadinanza partecipativa attiva e naturalmente, l’impegno rivolto alla valorizzazione del talento degli artisti di strada e la promozione di nuove forme di inclusione sociale e di educazione culturale.

Si tratta di un’iniziativa a cui l’Ente di Palazzo “Alvaro” crede fortemente, sottolinea il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, «nella consapevolezza che solo garantendo continuità a questo tipo di percorsi, sia possibile affermare un modello culturale in grado di lasciare davvero un segno tangibile. Questo avviso pubblico nei mesi scorsi ha fatto registrare un grande successo in termini di coinvolgimento e spirito partecipativo, innanzitutto da parte degli Enti che hanno scelto di aderirvi».

«Ma soprattutto, – ha evidenziato il rappresentante metropolitano – da parte degli artisti che hanno realizzato in diversi comuni, delle opere bellissime e dense di significati sociali e culturali. La cosiddetta “arte di strada” rappresenta una delle più interessanti dimensioni artistiche del nostro tempo, una forma espressiva che può consentirci di avviare percorsi di riqualificazione e rilancio delle aree urbane e dei luoghi simbolo del nostro territorio, attraverso il coinvolgimento e il protagonismo dei giovani».

«Ed è importante – ha concluso – che tale iniziativa venga riproposta in un anno così importante per la Cultura come quello che stiamo vivendo. Un 2022 che vede impegnata la Città metropolitana in un’intensa attività di programmazione culturale che guarda alla celebrazione dei Bronzi di Riace a cinquant’anni dalla loro scoperta. Ma è anche importante dare seguito e concretezza all’azione intrapresa in favore della street art, – conclude il consigliere metropolitano – con l’obiettivo di allargare ulteriormente la platea dei partecipanti e di estendere sul territorio gli effetti positivi che questa iniziativa riesce a produrre». (rrc)

REGGIO – Il consigliere Ripepi interroga Giunta Falcomatà su realizzazione dei murales

Il consigliere comunale Massimo Ripepi ha interrogato il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, in merito alla realizzazione dei murales di Via Botteghelle, chiedendo «i criteri e le modalità di scelta degli artisti senza comparazione di costi nè procedure di  selezione, viste le attuali disposizioni in materia di trasparenza» e «tutti gli atti amministrativi e contabili inerenti l’affidamento della procedura».

«La trasparenza – ha detto Ripepi – ha il colore del carbone per la Giunta Falcomatà. Un qualunque cittadino, se deve dare seguito ad un’opera privata o pubblica, prima di tutto deve accogliere un procedimento burocratico, che spesso si perde nelle lungaggini dei pareri tecnici e delle autorizzazioni o delle concessioni del suolo pubblico. È solo un banale esempio, ma rende perfettamente l’idea, e cioè che quando si è al potere lo si può usare ad uso e consumo personale, cosicché quando è l’amministrazione in carica a dover allestire l’opera pubblica, utile eventualmente anche a fini propagandistici, le norme in merito agli iter da seguire non fanno testo».

«E, quindi – ha aggiunto – siccome il 25 aprile incombeva, la giunta Falcomatà ha ritenuto opportuno, a suo piacimento, dare seguito ai murales di Largo Botteghelle senza, però, preoccuparsi di spiegare ai reggini come si è proceduto nel criterio di selezione, quanti soldi sono stati spesi, quanti preventivi ha visionato l’amministrazione prima di affidare i lavori, quali pareri sono stati prodotti dagli organi competenti, quali considerazioni ha fatto per esempio l’Aterp. Tutto questo dimenticando, soprattutto, di interpellare in una seria e serena discussione gli attori del consesso civile. Di fatto è, che la determina di affidamento dei lavori non esiste o comunque pare scomparsa nel nulla, e che la somma impegnata per il singolo murales non è ben chiara: forse un decimo, forse un nono. Forse l’assessore Rosanna Scopelliti ha qualche problema con l’economia locale. Quale esempio istituzionale di fronte ai cittadini se non quello di offendere la legge, la Città Metropolitana e i suoi abitanti? Checché se ne dica, l’incompetenza procedurale adottata per la realizzazione dei murales, fa vergogna a quelle stesse figure ivi rappresentate, che tanta parte hanno avuto nella costruzione di un concetto sano di libertà e democrazia».

«Ora la libertà, per i tecnici e gli assessori di Falcomatà – ha proseguito – fa rima con “libertà di fare come ci pare”, all’occorrenza anche sugli atti e sulle spese pubbliche, da sottoporre per obbligo di legge, ad un iter in cui tutti i rappresentanti di quel pubblico, abbiano piena contezza di come i soldi dei cittadini vengano spesi e perché. Per turare la bocca a chi pensa che la polemica sia stata sollevata per questioni ideologiche, diciamo subito che l’opera in sé e la sua parte concettuale, non sono il motivo scatenante, sicché se c’è vera libertà tutti hanno diritto di esprimersi, ma il contraddittorio sorge laddove una giunta sempre disposta a sbandierare proclami di legalità, non abbia saputo predisporre per tempo e in totale visibilità, il metodo di acquisizione dei lavori in questione, limitandosi ad una delibera, la n. 67 del 7 aprile 2021 con cui si impegnava la somma di 210 mila euro per le suddette opere. Somma, che rimanda al capitolo di spesa riguardante in toto provvedimenti per la promozione della cultura, ma non la singola opera».

«E questo in sfregio alla situazione di devastante degrado urbano, sanitario ed economico in cui versa Reggio Calabria – ha concluso – e che certo di decoro ne avrebbe fin troppo bisogno. Dunque, occorrerebbero appena 10 giorni per deliberare lavori di riordino e ripulitura dei quartieri e delle strade, esattamente come per i murales: basterebbe volerlo. Eppure, ad oggi, non sono bastati cinque anni di amministrazione Falcomatà per riuscire a risolvere la questione dell’immondizia». (rrc)

REGGIO – La Città ricorda il partigiano Malerba e Teresa Gullace con due murales

È a Via Enna, nell’area del Largo Botteghelle di Reggio Calabria, che sono stati realizzati i due murales per ricordare il partigiano MalerbaTeresa Gullace, che saranno inaugurati il 25 aprile, anniversario della Liberazione del Paese dal nazifascismo.

Alle ore 12, dunque, l’Amministrazione comunale e la Città Metropolitana di Reggio Calabria presenteranno alla città le due opere realizzate da Daniele Geniale e Luis Gomez de Teran, coordinati da Inward, Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana.

Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha postato su Facebook la foto dei murales che saranno terminati domenica: «Pasquale Brancatisano, nome di battaglia Malerba, reggino di Samo, è stato un eroe della Resistenza. Un contadino, che con umiltà e grande senso di giustizia, lottó da partigiano contro il nazifascismo. Teresa Gullace, anche lei nostra conterranea di Cittanova, venne uccisa dai soldati tedeschi nel 1944. Immoló la propria vita per amore del più alto dei valori: la libertà. Per raccontarvi cosa succede in città in vista del 25 aprile voglio iniziare da Malerba e da Teresa».

«Il 25 aprile – ha aggiunto – lo dedicheremo idealmente anche a loro: due reggini, due italiani, due persone che hanno vissuto combattendo per la libertà».

Il primo cittadino, poi, ha ricordato che «così, come due anni fa, abbiamo fatto affiggere manifesti che richiamavano il triste periodo nazifascista nel tentativo di elevare le coscienze di fronte ad un ventennio di sopraffazione e morte affinché questo non abbia mai più a ripetersi, oggi due grandi opere d’arte muraria ricorderanno, a chi passerà lì vicino, l’ammirazione per la lotta partigiana e i suoi protagonisti senza dimenticare le donne vittime di ogni guerra».

«Non sono soltanto gesti simbolici – ha detto ancora Falcomatà –. Abbiamo, infatti, la responsabilità e la necessità di preservare e tramandare i valori incarnati da chi deve sempre rappresentare un esempio, soprattutto, per le nuove generazioni. Sono passati 76 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale e dalla Liberazione del nostro Paese. Molti protagonisti di allora non ci sono più e noi abbiamo l’obbligo di raccogliere il testimone che ci hanno lasciato affermando, ogni giorno e in ogni maniera possibile, i principi fondamentali che stanno alla base della nostra Costituzione».

«Attraverso i murales, quindi – ha concluso – rivolgiamo le nostre attenzioni ai più giovani, a chi, cresciuto lungo un arco temporale troppo distante dai fatti del 1945, non può permettersi di perdere la strada, ma deve continuare sul sentiero di libertà tracciato dai nostri avi. La democrazia e la libertà sono valori sacri, ma allo modo sottili e delicati. Vanno perciò difesi sempre senza mai darli per assodati e compiuti. L’incoscienza dell’uomo, purtroppo, in attimo è capace delle cose più indicibili». (rrc)

 

AMARONI (CZ) – Nel Centro Storico il murales sull’Emigrazione

La città di Amaroni si è impreziosita con un bellissimo murales, realizzato a Piazza dell’Emigrante da Gennaro Troia espressione della Scuola Napoletana dei Madonnari, pittore di strada e “muralista”.

La nuova opera, che rientra nell’ambito degli interventi di abbellimento urbano promosso dall’Amministrazione comunale, interpreta l’emigrazione e il Sud riproducendo con immagini, volti e colori il forte legame con la terra d’origine, rappresentando sentimenti e stati d’animo comuni a tante famiglie.

Nella composizione sono stati inseriti, anche, elementi decorativi, piante rampicanti alle finestre, simulazioni di crepe e screpolature sul muro, che misti ai colori utilizzati garantiscono armonia e sintonia dell’opera con l’ambiente circostante. Un’opera di abbellimento che, tra elementi del passato e del presente, vuole invitare l’osservatore anche ad una riflessione di natura sociologica.
«L’emigrazione tra passato e presente – ha scritto su Facebook il Comune di Amaroni – un processo che si rinnova, anch’esso condizionato dal dinamismo del tempo, nelle destinazioni così come nelle ragioni e nell’approccio che spingono, in particolare le giovani generazioni, a intraprendere il “viaggio”. Tuttavia, in questa evoluzione, permane il tema delle radici perché dal murales traspaiono forti gli stessi sentimenti che accompagnano, oggi come ieri, la scelta, obbligata o opzionale, di andare via: la madre malinconica alla finestra esprime il dolore nel separarsi dai propri figli; la giovane donna raffigurata al centro esprime con lo sguardo la speranza, addolcendo così l’aspetto della sofferenza nel separarsi dagli affetti e dal proprio luogo d’origine».
«Non solo la speranza di trovare lavoro – prosegue il post su Facebook – fare nuove esperienze professionali e didattiche, arricchire il proprio bagaglio di relazioni e conoscenze ma anche quello di un’occasione che viene vissuta come opportunità di sviluppo e crescita economica nella fase del rientro, creando occasioni di lavoro proprio nella terra da cui si parte». (rcz)

OPERATION STREET ART: DIAMANTE RIDIVENTA LA CITTÀ DEI MURALES

10 settembre – Da oggi fino a sabato Diamante ridiventa la città dei murales. Torna per il secondo anno consecutivo OSA – Operazione Street Art, il festival dedicato all’arte urbana e al suo eclettico carattere, con un programma ricco di nuovi interventi artistici e di progetti spettacolari a cura di grandi nomi del panorama internazionale. Per quasi una settimana per le vie dell’antico borgo diamantese, importanti artisti della scena contemporanea si intercaleranno nel tessuto urbano per donare nuova linfa alla street art cittadina: Sfhir, Man O ‘Matic, TMX, Toni Espinar, Ele Man, Ozon, Solo, Diamond, Riccardo Buonafede, Stefania Marchetto e Alessandro Rizzotti saranno i protagonisti di OSA18 e marcheranno con la propria cifra stilistica edifici e facciate e della “Città dei Murales”.


Con lo sguardo attento all’attualità e un impegno rivolto al sociale, gli artisti sono chiamati a interpretare la propria visione sul tema dei diritti umani, sviluppata da ognuno secondo la propria sensibilità e inclinazione artistica, con lo scopo di sensibilizzare sulle tematiche della violenza contro le donne o dell’immigrazione o del bullismo, contro ogni discriminazione e a favore dell’uguaglianza di tutti:
«Il progetto OSA – dice l’ideatore e direttore artistico di OSA, Antonino Perrotta – è l’esempio della potenza dell’arte e della sua capacità di unire le persone per il raggiungimento di un unico obiettivo. OSA coinvolgerà artisti provenienti da tutta Europa e ogni artista avrà la possibilità di realizzare un’opera trattando attraverso il proprio linguaggio artistico una tematica contemporanea, contro ogni pregiudizio e stereotipo che destabilizzano la nostra società».
Non solo street art dunque, ma anche attenzione a tematiche scottanti e fortemente attuali: un’anticipazione di quello che la manifestazione intende comunicare è il murales di Ozon, realizzato in anteprima per OSA18, mentre nelle giornate del festival è previsto un dibattito a tema col fine di informare ed educare la cittadinanza sull’argomento dei diritti umani. Allo stesso scopo, nelle giornate del 14 e 15 settembre, in collaborazione con il Gruppo Scout Diamante 1, verranno coinvolti i gruppi Agesci della zona: il 14 sarà organizzata una caccia al tesoro tra i murales e il 15 verrà realizzata un’opera ideata da uno dei reparti coinvolti nella manifestazione.
Con il Patrocinio dell’Assessorato al Turismo del Comune di Diamante, promosso dall’Associazione Culturale HazArt sotto la direzione artistica di Antonino Perrotta, giovane artista adamantino e ideatore del festival, OSA si propone di continuare e rinnovare una tradizione tipica del territorio e insita nella cultura del luogo: battezzato fin dal 1981 da Nani Razetti “Il paese dei nasi all’insù”, con i suoi oltre 300 murales di artisti provenienti da tutto il mondo, Diamante si pone come una vera e propria galleria a cielo aperto che obbliga visitatori e turisti a fermarsi e ammirare le opere dipinte per il centro.


Un festival fortemente voluto e sostenuto dall’intera comunità di Diamante in termini di accoglienza e mobilitazione, un evento che vede la partecipazione e la collaborazione di tutti i cittadini diamantesi. Gli obiettivi e le tematiche affrontate, la partecipazione sentita delle realtà locali, unitamente alla dimensione metropolitana del progetto e al respiro internazionale degli artisti coinvolti, fanno di OSA un festival senza precedenti in Calabria e in linea con il fenomeno che si sta sviluppando nei grossi centri urbani: l’estensione più grande delle opere che arrivano a coprire l’intera facciata dei palazzi, l’uso delle moderne tecniche di realizzazione (spray, elevatori meccanici, pitture al quarzo) caratterizzate da stili più contemporanei, distinguono certamente i nuovi interventi dai precedenti.
Portando avanti il concetto di muralismo, inteso come percorso di rigenerazione dell’arte pubblica contemporanea e di rivalutazione del territorio, OSA intende aprire un dialogo tra arte e architettura, tra spazio e ambiente, allo scopo di riscoprirne i luoghi, esaltandone la bellezza attraverso l’integrazione della street art nel complesso artistico che ha toccato le mura di questo borgo marino negli ultimi 36 anni. (rcs)