Al via iter istituzionale per la proposta di De Masi

La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi ha stabilito di dare avvio al previsto iter istituzionale, circa la proposta di legge dell’imprenditore Nino De Masi sulla premialità per le imprese resistenti alla criminalità, trasmettendo il testo alle competenti Commissioni. 

«La mafia è un disvalore che va arginato con ogni mezzo. Essenziale è l’impegno degli inquirenti e delle forze dell’ordine, ma, per affrancare la Calabria da questo macigno che condiziona ogni progettualità di sviluppo e crescita sociale, occorre una reazione corale ed efficace delle Istituzioni e della società civile», è stato ribadito.

L’imprenditore Nino De Masi aveva, il 21 settembre, inviato la proposta di legge ai vertici di Giunta e Consiglio e a tutti i presidenti dei gruppi consiliari.

Ad avviso del presidente del Consiglio e di tutti i capigruppo: «Agli imprenditori come De Masi, che subiscono intimidazioni e tuttavia trovano la forza di opporsi, va espressa una solidarietà fatta di scelte forti e di provvedimenti anche legislativi, che vedano ogni Istituzione schierarsi dalla parte delle imprese, facendo sentire la vicinanza dello Stato e di ogni sua articolazione».

La Conferenza dei Capigruppo ha inoltre programmato la seduta del Consiglio per il 23 ottobre. (rrc)

Russo (Cisl): Politica sostenga proposta di legge regionale di Nino De Masi

«La politica calabrese sostenga la proposta di Nino De Masi, il quale ancora una volta si espone, testimoniando un grande amore per la sua terra». È l’appello che ha lanciato il segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, in merito alla proposta di legge dell’imprenditore Nino De Nasi su una premialità per le imprese resistenti alla criminalità organizzata.

«La bozza di proposta di legge su una premialità – ha spiegato – per le imprese resistenti alla criminalità organizzata (un punteggio aggiuntivo nelle gare d’appalto e nelle graduatorie per contributi e sussidi pubblici), inviata dall’imprenditore Nino De Masi al Presidente della Giunta Regionale della Calabria Occhiuto, al Presidente del Consiglio Regionale Mancuso, all’intera Giunta e ai Consiglieri, è molto più di un sasso lanciato nello stagno per suscitare qualche reazione o una semplice provocazione».

«È invece – ha proseguito il sindacalista – una proposta di cui condividiamo lo spirito e alla quale guardare con interesse, perché viene da quella parte della società resistente alle organizzazioni criminali che derubano e insanguinano la nostra terra. Quella di De Masi è una proposta che merita attenzione e rispetto perché, se diventasse legge, potrebbe davvero contribuire a porre un argine ai fenomeni criminali, specialmente in momenti particolari come quelli che attraversiamo, in cui crescono le situazioni di disagio di giovani, famiglie, anziani e la sfiducia verso le istituzioni».

«Mentre si chiede un utilizzo mirato ed efficace delle risorse del Pnrr e degli altri fondi europei e nazionali disponibili per lo sviluppo della Calabria – ha concluso – è ancora più urgente bloccare le possibili infiltrazioni delinquenziali negli appalti. Legalità, sicurezza, qualità del lavoro, sono temi che devono trovare concordia e unità di intenti tra politica, istituzioni, mondo sociale e imprenditoriale». (rcz)

L’OPINIONE/ Emilio Errigo: La Calabria e i calabresi esistono, non dimenticatelo

di EMILIO ERRIGO  – In un pregevole articolo di Antonietta Maria Strati, pubblicato ieri su Calabria.Live, viene riverberato l’accorato appello rivolto al Capo dello Stato, il caro Presidente, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio dei Ministri, l’esperto economista internazionale, già Presidente della BCE e Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, dal noto imprenditore calabrese Nino De Masi, viene chiesto loro di ritornare in Calabria, (visto e considerato che il Presidente già c’è stato), al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e di “venire” in Calabria, al Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Per fare cosa ci si chiedono in tanti? Per ribadire che lo Stato c’è ed è vicino alla Calabria e ai Calabresi!
In verità che ci sia lo Stato i Calabresi quelli più accorti, già se ne erano accorti e da un pezzo, basti pensare ai tantissimi Commissari Straordinari Ministeriali e di Governo, che negli ultimi 10/15 anni e forse più, si sono alternati nella gestione e amministrazione, dei tantissimi Comuni Calabresi sciolti per infiltrazione mafiosa e amministrare e gestire gli Enti Pubblici economici e non.

La realtà nella quale si trovano a vivere la Calabria e i Calabresi, viene semestralmente relazionata puntualmente e con ammirevole precisione, dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), relazione questa, inviata dal Ministro dell’Interno al Parlamento.
Ora se non si è limitati per cause naturali nell’acquisizione delle conoscenze e sapere sociale, la realtà è quella che viene rappresentata al Parlamento e non si deve scappare o far finta di non capire.
Invito i generosi lettori di Calabria.Live di essere pazienti e concentrarsi nel leggere la Relazione semestrale della DIA, dove viene cronologicamente, semestralmente, annualmente a partire dal 1992 al 2020, un pezzo di storia criminale e mafiosa italiana e non solo.
Delle mafie italiane e straniere, si sa pure troppo, credo pertanto che non ci sia tanto bisogno di far venire o far ritornare in Calabria, il Presidente della Repubblica e chiedere o meglio invitare, il Presidente del Consiglio Mario Draghi, di venire in Calabria, per far sentire e capire a tutti, dico e ripeto a tutti i Calabresi, che lo Stato e le sue Istituzioni esistono.
Occorre a mia opinione, attraverso tutti i mezzi e le risorse umane disponibili, in Italia e all’estero, far comprendere e comprendere bene, che la Calabria e i Calabresi esistono e non devono essere dimenticati dal Capo dello Stato, dalle Istituzioni e dal Presidente del Consiglio in particolare.
Se in Calabria, il fuoco cova sotto la cenere, se la disoccupazione cresce in numerico e crea disagio sociale, se la malavita incalza e crea asfissia di libertà, qualcuno dei tantissimi Parlamentari ai quali viene indirizzata la relazione semestrale della DIA, si deve e devono chiedersi almeno il perché di questa tristezza umana, o no? (er)
[Emilio Errigo è nato in Calabria, docente universitario di diritto internazionale e del Mare, e Consigliere Giuridico nelle Forze Armate]

DE MASI A ROMA PER PARLARE DI ‘NDRANGHETA CON DI MAIO

2 luglio – L’imprenditore calabrese Nino De Masi – che sta preparando per il 6 luglio una manifestazione contro la ‘ndrangheta nella sua azienda a Gioia Tauro – ha incontrato oggi a Roma, il Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio. Quest’ultimo ha scritto in un post su FB: «Questa mattina ho incontrato al Ministero del Lavoro Nino De Masi, uno di quegli imprenditori coraggiosi che ha denunciato e combattuto le organizzazioni criminali. Una persona che sta lottando ogni giorno per tenere in piedi la sua impresa al fine di riuscire a tutelare i suoi dipendenti dalla disoccupazione. Un uomo che ha avuto la forza di denunciare tutto quello che succede nel mondo delle banche e negli istituti di credito. Dobbiamo ricominciare a rivendicare e a esigere rispetto dallo Stato, perché se quest’ultimo sarà rispettato, saranno rispettati anche i cittadini».
De Masi per il 6 luglio vuole proporre un incontro pubblico con la popolazione e tutte le forze politiche per presentare le attività di ricerca e sviluppo della sua azienda, ma soprattutto per esporre le sue idee di imprenditore illuminato (pur se continuamente minacciato dalla ‘ndrangheta) per la crescita e lo sviluppo che punti sulla formazione dei giovani. L’idea di De Masi è una public company, un’azienda collettiva di tutti, con azionariato diffuso. «Un’azienda – ha detto – che con i suoi valori possa rappresentare il “riscatto del territorio”. Un’azienda orizzontale in cui tutti partecipano ad un obiettivo: il domani “migliore”».
All’incontro hanno partecipato tutti i deputati e i senatori del M5S eletti in Calabria. (rrm)

Incontro con Nino De Masi

Questa mattina ho incontrato al Ministero del Lavoro Nino De Masi, uno di quegli imprenditori coraggiosi che ha denunciato e combattuto le organizzazioni criminali.Una persona che sta lottando ogni giorno per tenere in piedi la sua impresa al fine di riuscire a tutelare i suoi dipendenti dalla disoccupazione. Un uomo che ha avuto la forza di denunciare tutto quello che succede nel mondo delle banche e negli istituti di credito.Dobbiamo ricominciare a rivendicare e a esigere rispetto dallo Stato, perché se quest'ultimo sarà rispettato, saranno rispettati anche i cittadini.

Pubblicato da Luigi Di Maio su Lunedì 2 luglio 2018