Sposato (Opi): Dare importanza a servizio delle professioni sanitarie

Guardando i diversi atti aziendali, nelle varie aziende sanitarie, riteniamo che si continui a dare poca importanza a quello che è il servizio delle professioni sanitarie». È quanto ha detto Fausto Sposato, coordinatore regionale Opi che, assieme a tutti gli infermieri calabresi, chiedono e rivendicano spazi legittimi. «Potremmo fare tanti esempi – ha detto Sposato –. Il Gom di Reggio Calabria ha sintetizzato, con poche righe, un ufficio di gestione tanto importante quanto qualificato. Altro esempio, è rappresentato dal fatto che si continuano ad indire concorsi per tutte le categorie e per tutte le dirigenze, oltre che per tutti i profili, ma- ad oggi, a parte Crotone in attesa della pubblicazione ufficiale sul Burc- di un avviso, nessuna azienda ha bandito un concorso per le professioni sanitarie soprattutto per il ruolo di dirigente della professione infermieristica».

Cosa fare allora? Per Sposato e per gli infermieri calabresi è tempo di invertire il paradigma:«la sanità finora non è stata solo ospedalocentrica ma, negli ultimi decenni, medicocentrica e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Oggi bisogna dare importanza a quei professionisti che hanno conseguito una formazione, che hanno studiato per poter gestire risorse umane per poter migliorare i servizi e i percorsi assistenziali. Compete loro la progettazione dei percorsi assistenziali, la gestione e la supervisione. Ecco l’importanza del servizio delle professioni sanitarie», la proposta di Sposato che cita gli esempi virtuosi di Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Marche e via discorrendo su quello che è il management intermedio.

«In queste regioni – ha spiegato – si investe sulle professioni sanitarie, lasciando ad altre professioni fare ciò che devono fare”. Da qui l’appello al presidente Occhiuto da parte del coordinamento regionale “affinché possa insistere sui vari direttori generali e sui vari commissari delle aziende per la stesura e la pubblicazione dei bandi per le professioni sanitarie».

Sposato ha ricordato, anche, di aver plaudito alle scelte del commissario Occhiuto quando ha inserito, nelle linee guida, il servizio delle professioni sanitarie.

«Lo abbiamo fatto pubblicamente – ha ricordato – ma è tempo di dare seguito a quelle linee guida che non possono solo badare ad alcuni aspetti ed alcune professioni, mettendo da parte noi professionisti che siamo maggiormente rappresentativi, anche numericamente, all’interno di tutte le aziende sanitarie. Il nostro invito al presidente Occhiuto, alla struttura commissariale, è quello di sollecitare tali scelte».

«In altre regioni del Nord sono state addirittura introdotte delle nuove figure da supporto al management che sono i direttori socio sanitari e che sono professionisti sanitari, operatori e dirigenti delle professioni sanitarie che fanno da trait d’union tra aspetti ospedalieri e territoriali – ha concluso –. L’auspicio del coordinamento regionale è che questo avvenga nel più breve tempo possibile e che ci sia un intervento della struttura commissariale in questa direzione». (rcs)

SELLIA MARINA (CZ) – Successo per l’evento dedicato alla Cardiologia di Opi Catanzaro

Grande successo, a Sellia Marina, per la seconda giornata di incontro cardiologica, dal titolo La prevenzione salva la vita, con l’esperto medico e specialista Eliezer Joseph Tassone.

L’iniziativa è organizzata dalla Ccpo città di Sellia Marina, Croce Bianca Onlus di Tiriolo e Ordini delle Professioni Infermieristiche di Catanzaro (Opi).

«L’intento prioritario – si legge in una nota – è stato quello di effettuare screening cardiologici su persone di varie fasce di età per identificare eventuali problematiche di salute nascoste».

Oltre che al cardiologo Eliezer Joseph Tassone, il cast dei protagonisti era formato anche da Caterina Capellupo, componente della Commissione d’Albo dell’Opi di Catanzaro e consigliera Ccpo di Sellia Marina; Dario Rizzo, presidente della Croce Bianca di Tiriolo, rappresentata anche da Anna Furriolo; Francesco Mauro, sindaco di Sellia Marina, con il vice Giuseppe Madia; Maria Amelio, assessore alla Cultura, Personale, Pari Opportunità al Comune di Sellia Marina e consigliera Ccpo  Sellia Marina e Pietro Mauro, presidente della locale sezione Avis.

Notevole la soddisfazione espressa dagli organizzatori per la convinta e attiva partecipazione attiva dei cittadini.

«Nel corso delle visite – dicono – sono state riscontrate alcune problematiche di salute latenti. Se non opportunamente trattate avrebbero portato in futuro a delle serie complicanze». (rcz)

REGGIO – Il corso sulle patologie aneurismatiche

Domani mattina, a Reggio, dalle 9.00, all’Aula Spinelli del Grande Ospedale Metropolitano, l’approfondimento sul tema Dal cuore al cervello: essenza di vita, organizzato dall’Ordine Professioni Infermieristiche Provincia di Reggio Calabria.

L’evento è stato organizzato con l’obiettivo di mettere dei punti fermi in tema di documentazione clinica, percorsi clinico-assistenziali, diagnostici e riabilitativi, profili d’assistenza e di cura che attengono alle patologie aneurismatiche.

Il corso, infatti, intende porre peculiare attenzione sugli aneurismi di competenza di cardiochirurgo e neurochirurgo e intorno alle attività infermieristiche indispensabili per gestire nella maniera migliore – e in completa sinergia con l’équipe medica – patologie di questa delicatezza e complessità.

Introduce Pasquale Zito, presidente dell’Ordine Professioni Infermieristiche Provincia di Reggio Calabria, e Carmine Federico, tesoriere dell’Ordine. Relazionano Pasquale Fratto, direttore del Reparto di Cardiochirurgia, e Mauro Campello, direttore del Reparto di Neurochirurgia, che si concentreranno sulle patologie aneurismatiche, davvero paradigmatiche quanto alla crescente multisistemicità e complessità delle malattie che colpiscono l’uomo.  La patologia aneurismatica, in particolare, può riguardare qualsiasi distretto arterioso: per tale ragione, sovente richiede l’intervento combinato di una pluralità di specialisti. 

Ineludibile il riferimento alla gestione tempo-dipendente dei pazienti e dunque a una più che tempestiva, precoce individuazione di segni e sintomi riconducibili alle patologie aneurismatiche. Tra gli altri passaggi oggetto d’approfondimento, la corretta gestione dal “pre” al “post” operatorio e – nell’ultima delle due sessioni di lavoro in programma – l’efficace, appropriata trattazione terapeutica delle possibili complicanze.  

A chiusura della giornata d’approfondimento, è prevista una “coda” interamente dedicata alla discussione di casi clinici realmente trattati e gestiti al Grande ospedale metropolitano dagli infermieri iscritti all’Opi di Reggio Calabria. (rrc)