L’Ordine dei Minimi ha un nuovo Postulatore Generale per le cause dei Santi

di FRANCO BARTUCCIDallo scorso mese di ottobre l’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola ha un nuovo Postulatore per la cura di tutti i processi di ricerca e canonizzazione di quelle figure facenti parte dei tre Ordini che hanno lasciato testimonianze di vita religiosa, sociale ed umana affine alle regole e all’opera caritatevole del Santo Paolano.

Si tratta di Padre Taras Yeher, anch’esso religioso   dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, subentrato a padre Ottavio Laino, che per venti anni (2004/2024) ha seguito varie cause di venerabili, beati e santi, facenti parte della famiglia dei tre Ordini Minini, come quella di San Nicola Saggio di Longobardi, la cui proclamazione avvenne a Roma il 23 novembre 2014 ad opera di Papa Francesco.

Nato a Ulan-Bator (Mongolia), il 25/2/1987, di nazionalità ucraina, padre Taras Yeher, è entrato nell’Ordine dei Minimi nel 2005; dal 2006 al 2013 ha vissuto a Roma presso il Collegio Internazionale dei Padri Minimi, dove ha compiuto la sua formazione religiosa e conseguito il baccalaureato in filosofia e teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Dal 2013 al 2016 ha prestato servizio pastorale nel Santuario di san Francesco di Paola in Paola (CS).

Nel 2016 è ritornato nella “Città eterna”, nella comunità di Sant’Andrea delle Fratte, per proseguire gli studi di specializzazione in Utroque Iure presso l’Institutum Utriusque Iuris della Pontificia Università Lateranense. Attualmente è Dottorando in Utroque Iure. Ha conseguito inoltre il diploma presso lo Studium della Congregazione delle cause dei santi, come anche il diploma in Prassi Amministrativa Canonica presso lo Studium della Congregazione per il Clero.

Appena insediatosi in tale servizio e missione con padre Ottavio Laino si è recato in Spagna e precisamente a Malaga, dove nella Basilica Santuario della Beata Vergine Maria della Vittoria si è conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione di Suor Maria del Soccorso Astorga Liceras, del secondo ordine dei Minimi, vissuta tra il 1769 e il 1814, che il postulatore padre Ottavio ne aveva curato il percorso negli anni passati.

Si sono, quindi, ritrovati insieme a Paola e San Sisto dei Valdesi, dal 20 al 22 dicembre, per la celebrazione del 175° anniversario della scomparsa del Venerabile padre Bernardo Maria Clausi, che padre Ottavio Laino ebbe modo d’incontrare e conoscere fin dal 1974 per effetto della sua tesi di dottorato in Teologia, presso la Pontificia Università Lateranense, contribuendo, così, ad arricchire ed incrementare la documentazione predisposta all’epoca dal Postulatore dell’Ordine dei Minimi, padre Alfredo Bellantonio, il cui percorso processuale si concluse, sentito il Santo Padre Giovanni Paolo II, con decreto dell’11 dicembre 1987 della Congregazione per le Cause dei Santi che ne riconosceva le Virtù Eroiche.

Mentre nella Basilica della chiesa del santuario di San Francesco di Paola, il Padre Provinciale Francesco Trebisonda consegnava a Padre Ottavio Laino una targa di ringraziamento e di riconoscimento per i suoi venti anni di mandato esercitato quale postulatore generale dell’Ordine dei Minimi, nello stesso contesto, padre Taras Yeher, quale nuovo Postulatore generale, così si esprimeva: «È per me una grande gioia, in qualità di Postulatore Generale dell’Ordine dei Minimi, essere presente per la celebrazione del 175° anniversario della preziosa morte, come ebbe a definirla P. Donadio, del nostro caro P. Bernardo. Caro a Dio e caro agli uomini. Caro oggi a noi. Questo nostro amore nei confronti del venerabile può manifestarsi in diversi modi. Non ultimo questo pellegrinaggio commemorativo, che nonostante alle soglie del S. Natale e con un tempo non troppo clemente, ci vede qui radunati numerosi».

«Altri modi per esprimere il nostro affetto e il nostro attaccamento a lui è la venerazione nei suoi confronti, l’imitazione delle sue virtù e l’affidamento nella preghiera affinché possa intercedere per noi.  Ciascuno, dice papa Francesco, può riconoscere in tante persone che ha incontrato nel cammino, dei testimoni delle virtù cristiane, in particolare della fede, della speranza e della carità (cfr. Francesco, Lettera per il ricordo nelle Chiese particolari dei propri santi, beati, venerabili e servi di Dio, 9.11.2024). Noi abbiamo incontrato Padre Bernardo Maria, un frate pieno di carità e umiltà e anche oggi questo figlio di San Francesco di Paola ci ricorda, nel nostro cammino di santificazione, che “la santità, infatti, più che essere frutto dello sforzo umano, è fare spazio all’azione di Dio” (Francesco, Lettera…, 9.11.2024)».

«Padre Bernardo diceva: Noi siamo creati per il paradiso. Con le preghiere e con le opere buone e con l’essere buoni andremo in paradiso. Pregate, che il Paradiso è per noi. Una sintesi perfetta! Quanta gioia, quanta fiducia in queste parole. Proiettarsi verso il paradiso è un programma di vita per i cristiani da accogliere con entusiasmo, da praticare con perseveranza». 

«In questo giorno così bello e solenne, sotto lo sguardo materno delle Beata Vergine Maria, Madre di Grazia e di Misericordia, tanto cara al nostro Venerabile, nell’anno di grazia in cui celebriamo questi due giubilei: il Giubileo della Speranza e l’anniversario del pio transito del Venerabile Clausi, invito tutti noi – ha concluso padre Taras –  a riscoprire sempre di più e perpetuare sempre meglio la memoria di questo straordinario discepolo di Cristo. Il Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi ha lasciato un segno vivo della presenza del Signore risorto ed è ancora oggi guida sicura nel nostro comune itinerario verso Dio, proteggendoci e sostenendoci».

Vogliamo chiudere questo servizio sul nuovo Postulatore generale dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, padre Taras Yeher, proponendo come riflessione e meditazione la frase di chiusura dell’Omelia che Mons. Giovanni Checchinato ha tenuto nella messa celebrativa del 175° anniversario della scomparsa di Padre Bernardo Maria Clausi: «Maria, Elisabetta e Bernardo Maria intercedano per noi presso il Padre per ottenerci il dono di una fede capace di incarnare la storia, di renderci donne e uomini che sanno fecondarla con la loro presenza e testimonianza e benedirla per i grandi segni che in essa Dio compie, forti solo di quella misericordia che ci salva, oltre le nostre attese e ben oltre la nostra immaginazione».  (fb)