La consigliera Straface: Approvata perizia di variate dell’Ospedale della Sibaritide

È stata approvata la perizia tecnica di variate dell’Ospedale della Sibaritide. Lo ha reso noto la consigliera regionale Pasqualina Straface, sottolineando come si «apre, finalmente, la nuova fase che porterà alla realizzazione» della struttura nei tempi previsti dal cronoprogramma.

«Il rapporto finale dei controlli effettuati dalla Direzione dei Lavori sugli elaborati progettuali della perizia di variante, pubblicato con decreto dirigenziale n°. 3641 del 15/03/2024 – ha spiegato – ha rilevato la completezza della progettazione nel rispetto di tutte le norme di riferimento, la realizzabilità delle soluzioni progettuali prescelte, la sussistenza dei presupposti per la durabilità dell’opera nel tempo, la minimizzazione dei rischi di introduzione di ulteriori varianti, la possibilità di ultimazione dell’opera entro i termini previsti, la conformità alla sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori, l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati e la manutenibilità delle opere».

«Adesso si attende la pubblicazione del Decreto Commissariale – ha proseguito – che conferma le coperture finanziarie già trovate inerenti il completamento dei lavori e i costi di concessione per i prossimi 25 anni e approva il Piano Economico Finanziario dopodiché si arriverà alla consegna dei lavori in tempi brevi».

«Voglio ringraziare il presidente Roberto Occhiuto – ha aggiunto – che ha un’attenzione particolare verso Corigliano-Rossano e che si è impegnato in prima persona nel concludere questo delicato passaggio tecnico e che sta lavorando costantemente per garantire il termine dei lavori nei 24 mesi previsti».

«Finalmente quello che per più di un decennio è stato solo un progetto sulla carta – ha concluso – sta diventando realtà grazie alla serietà di questa governance regionale di centrodestra che ha preso in mano un settore devastato come quello sanitario e lo sta riportando a livelli adeguati per garantire il diritto alla salute dei cittadini calabresi». (rcs)

L’OPINIONE / Mariateresa Fragomeni: Occhiuto non premi Sibari danneggiando l’Asp di RC

di MARIATERESA FRAGOMENI – Abbiamo pagato più tasse del dovuto, sono entrati più soldi rispetto al volume di disavanzo da coprire ma questi soldi piuttosto che restare nelle zone più a rischio, come la provincia di Reggio Calabria, vengono dirottati nel buco nero dei nuovi ospedali che continuano a non vedere la luce ed a drenare solo risorse utili alla collettività.

Tutto questo non è accettabile e serve aprire immediatamente un dialogo con il presidente Occhiuto per far sì che tutti i calabresi siano tutelati allo stesso modo, senza disparità.

Alcuni consiglieri regionali, come ad esempio l’onorevole Pasqualina Straface, hanno esultato annunciando di avere trovato i soldi per coprire i costi extra dell’ospedale di Sibari: ma come è possibile che le risorse che tutti i calabresi hanno pagato possano essere destinate ad un ospedale i cui costi continuano a lievitare continuamente senza trovare mai una soluzione?

I calabresi hanno creato questo tesoretto, mettiamola così, pagando più tasse rispetto agli altri cittadini italiani perché avendo un piano di rientro dal disavanzo c’è un’aliquota regionale maggiorata per coprire il disavanzo: questi soldi, quindi, sono vincolati solo ed esclusivamente per questo obiettivo, ripianare il disavanzo.

Ma come facciamo a dire che questi soldi sono avanzati se l’Asp di Reggio non ha ancora approvato i bilanci pregressi? È stata la stessa Corte dei Conti a dire che il disavanzo sanitario regionale è inattendibile perché i dati dell’Asp di Reggio semplicemente non sono correttamente quantificati: l’Asp di Reggio Calabria deve ancora redigere ed adottare i bilanci che comprendono gli esercizi che vanno dal 2013 al 2021, e da essi è altamente probabile che ne deriverà un imponente disavanzo sanitario pregresso.

È sbagliato mettere mano a quelle risorse: Sappiamo benissimo cosa succederà dalla quantificazione del disavanzo di Reggio Calabria e, quindi, quei soldi serviranno per coprire il buco che verrà quantificato. Non possiamo spostare questi soldi, e creare dunque altro disavanzo, per risolvere i problemi dell’Ospedale della Sibaritide e di altre situazioni in giro per la Calabria quando dovrebbero essere interamente dedicati all’Azienda sanitaria di Reggio Calabria ed ai suoi cittadini, che hanno il diritto di avere le stesse prestazioni sanitarie delle altre Province.

Chiedo quindi al commissario Occhiuto di congelare quelle somme e di cercare le somme per gli extra costi degli ospedali calabresi o per i Lea quel governo che, invece, sta facendo di tutto per affossare il Meridione d’Italia con iniziative avventate come l’autonomia differenziata. (mf)

[Mariateresa Fragomeni è sindaca di Siderno e referente della Conferenza dei Sindaci della Locride all’Asp di RC]

La consigliera Straface: Pubblicato il dca che individua le risorse per l’Ospedale della Sibaritide

È stato pubblicato, dal commissario ad acta Roberto Occhiuto, il decreto commissariale che individua le risorse necessarie al completamento dell’ospedale della Sibaritide.

Lo ha reso noto la consigliera regionale Pasqualina Straface, spiegando come «dall’avanzo di gestione del consuntivo 2021 sono stati infatti recuperati 68 milioni di euro che saranno destinati all’opera insieme ad altri 40 milioni provenienti da trasferimenti statali e a somme individuate dall’analisi di residui del bilancio regionale mai utilizzati negli scorsi anni che saranno svincolate per raggiungere il costo totale dell’opera. Tutte queste somme saranno messe a disposizione per il riequilibrio del Piano Economico finanziario e permetteranno di avere la copertura necessaria a fare ripartire i lavori del nuovo ospedale di contrada Insiti».

«Si tratta di un risultato storico – ha evidenziato – ottenuto grazie al grande lavoro del Presidente Occhiuto che si è impegnato in prima persona su questa grande opera e che chiude, si spera, la stagione delle polemiche sterili da parte dell’opposizione che ha scelto di fare solo propaganda mentre noi abbiamo sempre preferito la politica del fare, del lavoro, della risoluzione dei problemi. Abbiamo sempre detto che le risorse ci sarebbero state e che l’ospedale avrebbe visto la luce nei tempi previsti, e oggi con questo DCA ne abbiamo la certezza definitiva». (rcs)

La consigliera Straface: Su Ospedale della Sibaritide saranno rispettati gli impegni

La consigliera regionale Pasqualina Straface ha ribadito come «sulla realizzazione del nuovo Ospedale della Sibaritide non ci saranno sorprese o problemi, il Presidente Occhiuto si è impegnato in prima persona e nonostante ci siano dei passaggi amministrativi ancora da perfezionare tutto sarà realizzato nei tempi previsti».

«Partiamo da un presupposto: è solo e soltanto grazie al Presidente Occhiuto e alla sua Amministrazione regionale – ha aggiunto – che è stato possibile rimettere in moto questa grande opera strategica per l’intero territorio, ferma da decenni per inerzia politica, e negli ultimi due anni sono stati completati i lavori strutturali, ultimati nello scorso mese di luglio. Successivamente si è aperto un tavolo di concertazione fra Regione e concessionario per valutare una perizia di variante di importo molto elevato, resasi necessaria per l’adeguamento delle tecnologie sanitarie alla nuova legislazione post Covid oltre che per aggiornare i prezzi dei materiali ai vertiginosi aumenti causati dalle crisi geopolitiche in corso».

«Essendo la sanità calabrese commissariata il riequilibrio finanziario del Progetto, già pronto e attuato con risorse provenienti in parte dal Decreto Milleproroghe e in parte dalle eccedenze della fiscalità regionale – ha spiegato – dovrà essere vagliato e approvato dai ministeri vigilanti MEF e Ministero della Salute; si tratta di un passaggio che avrà bisogno di tempi brevi al termine del quale ci sarà la ripartenza dei lavori nel cantiere. Di questo argomento si è dibattuto ampiamente nella Terza Commissione Sanità da me presieduta con le audizioni di dirigenti e tecnici che hanno ben illustrato lo stato dell’arte di quest’opera, e sono state fornite tutte le rassicurazioni in merito al fatto che l’opera sarà completata senza alcun ridimensionamento dei servizi nei tempi concordati dal cronoprogramma».

«I cittadini possono stare tranquilli – ha concluso – l’Ospedale della Sibaritide diventerà realtà e l’impegno in tal senso di questa Amministrazione regionale sarà garanzia del fatto che il comprensorio avrà un presidio sanitario di eccellenza che consentirà agli utenti di curarsi nel modo migliore vicino casa senza dover più lasciare la propria terra». (rcs)

Senese (Fenealuil): Fare chiarezza su realizzazione dell’ospedale della Sibaritide

La segretaria generale di Fenealuil CalabriaMaria Elena Senese, ha ribadito come «sulla realizzazione dell’ospedale della Sibaritide è determinante fare chiarezza e, allo stesso tempo, stimolare l’amministrazione regionale affinché l’opera venga consegnata alla cittadinanza senza più insopportabili rinvii».

«Per fare un poco di chiarezza – ha aggiunto – vorremmo ricordare che la Regione Calabria ha trasmesso il 15 marzo 2023 l’ordine di servizio alla D’Agostino costruzioni per avere, entro il 29 maggio, la perizia di variante.La D’Agostino costruzioni ha consegnato puntualmente il 29 maggio la perizia di variante la quale ha la funzione di evidenziare le variazioni di natura tecnica ed economica rispetto al progetto esecutivo. Entro il 28 giugno 2023 la regione ha  acquisito i pareri degli enti, obbligatori per legge».

«Le  “eventuali” prescrizioni da parte degli enti – ha proseguito – sono state recepite dall’impresa che ha avuto 15 giorni di tempo, a decorrere dal 28 giugno per fare le integrazioni e per consegnare gli elaborati economici analitici alla regione. Questi sono stati i passaggi fisiologici, forti di termini perentori. Ricordiamo che il quadro economico iniziale era di 144 milioni di euro per 376 posti letto ma ad oggi tale ammontare è aumentato di circa 90 milioni».

«Riteniamo sbagliato dire – ha detto ancora – che la realizzazione dell’ospedale della Sibaritide, ha scontato l’anomalo andamento dei prezzi e l’incremento del costo dei materiali da costruzione. Non è stato solo questo, infatti, a determinare la lievitazione dell’importo iniziale dell’appalto, ma è sopraggiunto il decreto Covid il quale ha imposto una variante nel progetto già approvato legata ad un ampliamento della terapia intensiva.  Nella perizia di variante l’impresa ha curato anche l’aspetto dell’efficientamento energetico alla luce della normativa del 2021. Tanti i mesi passati dalla sospensione dei lavori, parliamo di marzo 2023».

«La perizia di variante è stata approvata, ma occorre predisporre il Pef – ha ribadito – occorre che la Regione Calabria si impegni economicamente e rapidamente per garantire la realizzazione di un’opera attesa da troppo tempo dalla cittadinanza. La cifra da coprire è importante, quasi quanto quella investita sino a oggi per la realizzazione di oltre il 90% delle opere a progetto. I tempi stringono, il cantiere è fermo e sulla graticola ci rimangono le maestranze in attesa di un occupazione ma, soprattutto, un territorio che soffre di una grave carenza di offerta sanitaria di qualità, nonostante l’impegno e il sacrificio profuso dai medici».

«Considerata la drammatica situazione sanitaria in cui versa la nostra regione – ha concluso – fatta di inefficienze varie che determinano una migrazione sanitaria importante, i calabresi non tollerano più gli atavici ritardi di queste importanti infrastrutture sanitarie». (rcz)

L’OPINIONE / Rubens Curia e Francesco Costantino: Ospedale della Sibaritide emblema di un sistema in crisi

di RUBENS CURIA E FRANCESCO COSTANTINO – È possibile che l’assuefazione faccia apparire normale quel che normale non è, e che in ragione di tale adattamento mentale non ci si accorga delle conseguenze negative che ne possono derivare.

Non vogliamo qui affrontare una questione di astratta psicologia, bensì un concreto problema collegato alla mancata utilizzazione di ingenti risorse finanziariedisponibili per la realizzazione delle strutture sanitarie necessarie e per la dotazione delle correlate tecnologie; risorse finanziarie che rimangono inutilizzate per tempi talmente lunghi da renderle di fatto non più impiegabili utilmente.

Come potrebbe altrimenti giustificarsi, se non con l’assuefazione, quello che accade ormai da decenni soprattutto in Calabria dove, a fronte di una documentata carenza di dotazioni strutturali e tecnologiche nel campo della sanità pubblica, non si riesce ad utilizzare le risorse finanziarie disponibili, e quando ci si appresta ad utilizzarle queste si presentano ormai insufficienti e devono essere impinguate generando ulteriori perdite di tempo che le fanno ancora una volta diventare insufficienti, in un circolo vizioso che diventa patologico. Gli esempi da prendere in considerazione sarebbero moltissimi e per dare sostegno al ragionamento che vogliamo fare dobbiamo, giocoforza,selezionarne uno tra i tanti che riteniamo paradigmatico.

Da giorni Leggiamo delle difficoltà nel dar corso regolare all’appalto per la costruzione del Nuovo Ospedale della Sibaritide in ragione della insufficienza delle risorse finanziarie disponibili per poter concludere un’opera la cui realizzazione era stata programmata e finanziata alla fine dell’anno 2007 con un investimento pari ad 77 mln di euro. L’investimento doveva concorrere, unitamente ad altri 3 ospedali anch’essi finanziati appositamente, a superare l’“emergenza sanitaria” in Calabria solennemente e formalmente dichiarata come tale.

Tra l’approvazione del progetto preliminare, avvenuta il 25 marzo 2010, e il contratto di concessione sottoscritto nel mese di settembre 2014 tra la Regione Calabria, l’Asp di Cosenza e la “Ospedale della Sibaritide Società consortile per Azioni” sono passati 4 anni e il valore dell’appalto si è portato nel frattempo a più di 143 milioni di euro.

Il progetto definitivo predisposto dalla società appaltatrice veniva consegnato alla Regione e successivamente approvato dalla apposita conferenza dei servizi conclusasi solo a giugno 2017. Il progetto esecutivo è stato approvato dal Rup nel mese di maggio del 2019. A questo punto, pur con un raddoppio dei costi preventivati, tutto sembrava prendere la strada giusta ma non sarà così perché la società Tecnis, capogruppo della concessionaria dell’appalto, si trovava costretta, per problemi societari interni, a lasciare il campo mettendo in vendita il ramo d’azienda comprendente la concessione di progettazione, realizzazione e gestione dell’ospedale.

La cessione del ramo d’azienda della Tecnis alla Società “D’Agostino Angelo costruzioni generali Srl” giungeva a compimento a fine ottobre 2019 e il 3 novembre 2020 si poteva festeggiare finalmente la posa della prima pietra. La nuova società procedeva con discreta lena e riusciva a portare l’avanzamento dell’appalto fino al completamento dell’intero scheletro strutturale il giorno 13 luglio 2023. Fattori esterni, quali la pandemia da Covid-19 e la guerra nel cuore dell’Europa, hanno però determinato aumenti anomali di costo e necessità di nuove varianti per adeguamento normativo e funzionale, il cui costo non è ancora noto ma viene da più parti ipotizzato in circa 100 mln di euro aggiuntivi.

Se così stessero le cose, dai 77 mln di € del 2007 inizialmente previsti il costo finale lieviterebbe, nel caso si riuscisse a recuperare in tempo utile il finanziamento aggiuntivo, fino a circa 250 mln di euro. Ovvero, il costo dell’investimento andrebbe quasi a quadruplicarsi. La verità è che, se per realizzare un’opera si impiegano 20 anni c’è una patologia nel sistema che non può non prevedere un rimedio altrimenti i calabresi di opere completate ne vedranno poche e quelle che si riuscirà a completare avranno costi abnormi, non solo in termini finanziari ma anche, cosa ancor più grave, in termini di privazione per tanti anni di diritti fondamentali negati ai cittadini, contestualmente incolpevoli e vittime. Segnaliamo questo caso perché gli stessi identici problemi prevediamo possano sorgere anche per il Nuovo Ospedale di Vibo Valentia e per quello della Piana, ma anche per tante altre opere già programmate e finanziate che evitiamo di elencare.

Noi un rimedio non più procrastinabile l’abbiamo ripetutamente evidenziato a partire dal mese di febbraio 2022, allorquando abbiamo incontrato in Cittadella il Presidente della Regione. E lo abbiamo recentemente ribadito nel documento finale predisposto alla fine dell’assemblea annuale di Comunità Competente tenutasi a Lamezia del mese di luglio di quest’anno, avendolo individuato nella inadeguatezza degli organici delle competenti strutture tecnico-amministrative della Regione che necessitano di essere adeguatamente irrobustite per eliminare il collo di bottiglia che, unitamente ad un astruso contesto normativo, genera l’infernale contesto che ritarda l’utilizzazione dei finanziamenti disponibili e spesso ne impedisce l’utilizzazione o li spreca inutilmente.

È in Regione, a parer nostro, che devono concludersi i processi di programmazione e gestione delle procedure degli appalti complessi e perché ciò possa avvenire occorrono nuove risorse umane qualificate che affianchino quelle esistenti alle quali umanamente, nella situazione data, non può chiedersi di fare miracoli. Le strutture tecnico-amministrative aziendali, per come da noi prefigurato negli stessi documenti prima segnalati potrebbero invece trovare utile impiego nelle operazioni, altrettanto impegnative, della manutenzione ordinaria di strutture ed impianti. Questo proponiamo, perché un sistema sanitario debole come quello calabrese non è in condizione di poter attendere ancora, e se non si reagisce si diventa assuefatti. (rc e fc)

[Rubens Curia e Francesco Costantino sono rappresentanti di Comunità Competente]

La consigliera Straface: Regione al lavoro per completare lavori Ospedale della Sibaritide nel minor tempo

La consigliera regionale Pasqualina Straface ha ribadito come la «Regione Calabria, su impulso del Presidente Occhiuto, sta lavorando per trovare la soluzione migliore per il completamento dei lavori nel minor tempo possibile».

«Il dato di fatto è che la Regione – ha spiegato – sta portando avanti le operazioni tecniche, funzionali ed economiche necessarie a trovare una soluzione approvabile e sostenibile per quanto riguarda le soluzioni tecniche della variante in corso d’opera, anche ai fini del finanziamento dei maggiori costi per i lavori. La non notizia è che le dimissioni del Project Manager dell’azienda Concessionaria debbano essere argomentate dalla politica quando si tratta di dinamiche interne ad un’azienda privata e dunque non oggetto di qualsivoglia valutazione istituzionale».

«Per quanto riguarda la convocazione della Commissione Sanità – ha concluso – sto già lavorando per fissare una data, i temi da discutere sono tanti e ci sarà la possibilità di fare un punto sull’Ospedale della Sibaritide e gli avvicendamenti futuri legati alla realizzazione di questa importante e strategica opera pubblica». (rcs)

Ospedale della Sibaritide, Bevacqua e Iacucci: Urgenti le risposte che abbiamo chiesto alla Regione

I consiglieri regionali del Pd, Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci, hanno evidenziato come «purtroppo siamo costretti a registrare che è avvenuto quanto avevamo già preannunciato qualche giorno fa, depositando anche un’apposita interrogazione in Consiglio regionale per avere chiarimenti dalla giunta in ordine allo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide che si aspetta fin dal 2013».

«Le dimissioni di Petrone – hanno proseguito i consiglieri Bevacqua e Iacucci, firmatari dell’interrogazione che aspetta ancora risposta da parte della giunta regionale e che paventava appunto le dimissioni del project manager – aumentano ancora le nostre preoccupazioni in ordine alla realizzazione del nuovo ospedale che rimane sempre in attesa dell’approvazione della perizia di variante sanitaria e tecnologica e del Piano economico finanziario».

«Come abbiamo già evidenziato con l’interrogazione – hanno ricordato – una volta approvato il piano, serviranno almeno sei mesi per stipulare i contratti principali con i fornitori primari ed approvvigionare i materiali principali che vedranno un considerevole aumento dei costi sia per l’adeguamento dell’opera che per l’aumento dei prezzi delle materie prime che si sono quadruplicati dopo la pandemia e la guerra scoppiata in Ucraina».

«In una situazione così complessa – hanno detto ancora i consiglieri dem – Petrone, originario di Rossano, rappresentava un vero e proprio punto di riferimento per la realizzazione dell’opera ed era stato garanzia di affidabilità e celerità dei lavori. Adesso, con le sue dimissioni, il cantiere del costruendo nuovo ospedale della Sibaritide rischia di subire uno stop ancora più lungo, rispetto ai lunghi tempi già calcolati».

«La risposta in ordine alla nostra interrogazione da parte del governo regionale – hanno aggiunto – diventa ancora più urgente, così come diventa indispensabile che sia fatta chiarezza sia in ordine alle dimissioni di Petrone che ai tempi con i quali si procederà alla sua eventuale sostituzione, se la sua decisione dovesse essere irrevocabile».

«I cittadini non possono continuare a subire disagi – hanno concluso – e a vedere messo a rischio il proprio diritto alla salute anche in considerazione al depotenziamento delle altre strutture sanitarie del comprensorio di Corigliano Rossano». (rcs)

Ospedale Sibaritide, la consigliera Straface: Impegno totale della Regione su sanità

La consigliera regionale Pasqualina Straface, a seguito dell’interrogazione presentata dai consiglieri del PD Mimmo BevacquaFranco Iacucci sull’Ospedale della Sibaritide, ha ribadito come «il presidente Occhiuto e gli uffici regionali preposti stanno lavorando costantemente per fare sintesi con il Concessionario dei lavori dell’Ospedale della Sibaritide al fine di trovare la soluzione ottimale per quanto riguarda le soluzioni tecniche della variante in corso d’opera, anche ai fini del finanziamento dei maggiori costi per i lavori».

«Intanto va fatta una precisazione – ha detto – non è vero che i lavori sono fermi da novembre 2022, nel mese di luglio 2023 sono state completate le opere strutturali con tanto di cerimonia, segno che il cantiere è andato avanti regolarmente fino a poco più di un mese fa. Adesso si tratta di trovare l’accordo ideale fra Regione e ditta concessionaria, ed è stata messa in campo una mediazione che servirà a trovare la soluzione più confacente. Non è il momento di polemiche e di pressioni, il Presidente Occhiuto sta dedicando alla vertenza tutte le energie necessarie per garantire il prosieguo dei lavori in tempi consoni».

«Inoltre come al solito – ha proseguito – dagli esponenti del PD arrivano mistificazioni per quanto riguarda gli ospedali di Corigliano e Rossano. Sono state inseriti qualche settimana fa tre nuove risorse nel reparto di Pediatria, tre nel Pronto Soccorso e uno in Ginecologia nell’ospedale coriglianese mentre al Giannattasio di Rossano sono stati assegnati due medici in Radiologia, cinque in Pronto Soccorso e uno in Ortopedia. Nell’ultimo programma di investimenti presentato da Occhiuto sono stati preventivati lavori di adeguamento in entrambi gli ospedali, con il nuovo piano di riordino sono previsti maggiori posti letto in day surgery e in degenza ordinaria».

«Se questo vuol dire affossare – ha concluso – evidentemente Iacucci e Bevacqua non hanno contezza di cosa vuol dire lavorare quotidianamente per migliorare una sanità che grazie ai loro governi regionali e nazionali è rimasta indietro di decenni e che finalmente sta tornando ad essere protagonista dell’agire politico del governo regionale». (rcs)

Ospedale Sibaritide, Straface: Trasmesso ordine di servizio

La consigliera regionale e presidente della Terza Commissione Sanità regionale, Pasqualina Straface, ha reso noto che è «stato trasmesso al concessionario del Nuovo Ospedale della Sibaritide, l’ordine di servizio che lo obbliga a procedere celermente alla conclusione delle parti d’opera non oggetto di Perizia di Variante».

«L’ordine di servizio – ha spiegato – di cui avevo parlato pochi giorni fa in un’intervista tv, è seguito a varie interlocuzioni tra la Regione ed il concessionario e si è reso necessario per rimarcare l’urgenza di far procedere tutti i lavori e le attività sulle parti d’opera non coinvolte nelle modifiche richieste dal DL n.34\2020 in materia di adeguamenti Covid».

«La Perizia di Variante che verrà discussa, controllata, valutata e verificata – ha proseguito – a partire dalla fine del mese, blocca di fatto la realizzazione di opere legate alla struttura ma non determina il fermo di quelle che non la riguardano e che il concessionario deve celermente avviare e ultimare».

«Concludere queste opere – ha sottolineato – è necessario anche per accelerare i tempi sulla futura e completa realizzazione dell’opera; sarebbe un’assurdità se ci trovassimo successivamente a dover costruire ciò che si poteva già aver fatto; anche per questo nell’ordine di servizio è fissato il termine perentorio di 10 giorni per la presentazione del cronoprogramma di dettaglio per le singole attività da realizzare».

«Tra le opere oggetto dell’ordine di servizio – ha spiegato ancora – vi sono ad esempio, la realizzazione delle reti di smaltimento delle acque meteoriche e nere ubicate all’esterno dell’edificio principale, l’esecuzione delle sistemazioni esterne tra le quali l’idraulica di superficie, gli impianti di irrigazione e le piantumazioni, l’impermeabilizzazione dei solai di copertura, la realizzazione del sistema principale di scarico delle acque di copertura dell’edificio ed ancora parte delle murature o tramezzature e le pensiline in carpenteria metallica di copertura dell’edificio centrale, solo per citarne alcuni. Sono lavori che se eseguiti oggi, faranno guadagnare tempo domani».

«Da quando la Regione Calabria  ha detto ancora – ha alla sua guida un uomo qualificato e pragmatico come il Presidente Roberto Occhiuto il messaggio rivolto alla cittadinanza non può che essere quello dell’impegno continuo e costante affinché la nostra Regione e la nostra Sanità cambino, divenendo migliori e funzionali per tutti».

«Ora vigileremo affinché dall’ordine di servizio si passi a rispettare gli accordi contrattuali e si inizino i lavori delle opere realizzabili senza più temporeggiare», ha concluso. ν