L’ottobrata Sidernese diventerà un appuntamento annuale

di ARISTIDE BAVADall’Ottobrata Sidernese che, come ha comunicato, in questi giorni, la sindaca Maria Teresa Fragomeni, diventerà un appuntamento annuale fisso per la città, è arrivato anche un significativo “omaggio” per la poesia dialettale calabrese. Tra i vari eventi che hanno caratterizzato la manifestazione che ha avuto un grande successo di pubblico c’è stata anche Siamo fatti diVersi una iniziativa che ha messo in risalto la poesia in vernacolo del nostro territorio, ripresa anche da Peppe Voltarelli cantautore calabrese di grande carisma che ha partecipato in qualità di ospite d’onore in una delle due serate dell’ottobrata.

«I testi di queste poesie – ha detto il noto artista – sono scrigni di storia legati alle radici dei nostri paesi». L’evento ha registrato la presenza attiva, infatti, di vari poeti di notevole levatura che hanno dato vita alla suggestiva iniziativa ben presentata da Rosella Garreffa. Sono stati 11 gli “artisti” della poesia dialettale del territorio Locrideo che hanno polarizzato l’attenzione del pubblico con i loro versi, ovvero Armando Panetta, Vincenzo Cordì, Giovanni Ruffo, Martino Ricupero, Francesco Reitano, Mimmo Fabiano, Gaetano Catalani, Salvatore Mazzitelli, Rosa Ponente, Stefano De Angelis, Francesco Reitano.

Tutti si sono raccontati ed hanno offerto al pubblico un vero “spaccato” della poesia dialettale locale. Ed è stata occasione, a conferma di quanto importante sia la poesia dialettale, di vedere, accanto a Rosella Garrefa, al tavolo dei lavori anche, l’ex sindaco di Pazzano, Sandro Taverniti, questa volta nelle vesti di scrittore e relatore che ha voluto ricordare anche due altri nomi che sono entrati nella storia del territorio: quello del poeta “analfabeta” come egli stesso si definiva, Pasquale Favasuli di Africo, e il conterraneo dell’ex sindaco pazzanese, Giuseppe Coniglio. Questa iniziativa dedicata alla poesia è stata anche occasione per ricordare, con un prolungato applauso il ben noto Salvatore Filocamo rinomato poeta sidernese mancato nel 1984 che ogni anno grazie alla associazione locale “Pajisi meu ti voglio bene”, ben diretta da Claudio Figliomeni, viene omaggiato con una pregevole serata estiva a lui completamente dedicata.

Una bella occasione questa di “Siamo fatti diVersi”, anche per consentire a Rosella Garreffa di presentare al grande  pubblico “Mbernu” una  poesia dialettale scritta da lei  stessa e musicata da Nino Tramontana. Una poesia che, volutamente, è diventata canzone e che la stessa  Rosella ha cantato accompagnata alla chitarra da Carmine Garreffa riscuotendo un grande successo, anche e soprattutto, per il messaggio che ha dato. Una poesia/canzone, infatti, che è «un inno di speranza per quanti nelle grandi città, durante le notti di inverno cercano giacigli di fortuna spesso tra gli sguardi indifferenti dei passanti».

Una serata particolare, dunque, che ha aggiunto il fascino della poesia dialettale ad una attualità di grande respiro sociale che, giustamente, Peppe Voltarelli, che ha ascoltato con grande attenzione tutte le poesie ha voluto omaggiare con il suo positivo commento. Una serata, ben proposta dal consigliere comunale Carmelo Scarfò nel programma dell’Ottobrata,  in cui è stato ricordato anche il compianto Otello Profazio, altro grande  punto di riferimento artistico di questa nostra “Terra di Santi, Poeti e Cantanti” da lui spesso raccontata in maniera ironica. Una bella serata, che si è avvalsa, anche, di intermezzi musicali  curati da Gabriele Trimboli e Mico Corapi con la partecipazione di Bruno Gelonese, e che  ha contribuito in maniera notevole a potenziare quello che era, e rimane, il grande obiettivo dell’ottobrata, ovvero la possibilità di far “rivivere”,  anche attraverso le antiche tradizioni, il borgo sidernese; e la poesia dialettale con i suoi versi, come dice Voltarelli, che sono «scrigni di storia legati alle nostre radici» è, certamente, un sublime  strumento per contribuire a raggiungere questo obiettivo.

Legittimo, dunque, l’annuncio di Maria Teresa Fragomeni che nell’ evidenziare il grande successo riscosso dall’ottobrata sidernese ha detto che è stata aperta la strada per rendere la manifestazione un punto fisso annuale dei grandi eventi della città.

«Grande è la soddisfazione dell’Amministrazione comunale – ha detto – per il grande successo ottenuto ed è già attiva la programmazione della prossima edizione dell’Ottobrata, perché siamo convinti che la valorizzazione del borgo antico, con conseguente destagionalizzazione turistica, possano essere il volano dell’evoluzione e dello sviluppo dell’intera Città». (ab) 

Successo per l’Ottobrata Sidernese

di ARISTIDE BAVASi è conclusa con un successo che ha superato le aspettative la “Ottobrata sidernese”, manifestazione di grande respiro che per due giorni ha animato il centro storico di Siderno Superiore con una serie di eventi culturali, di mostre fotografiche e pittoriche, di animazione per le vie del borgo antico con artisti di strada, giocolieri, musica itinerante, due impegnativi concerti (con Rocco Barbaro e Peppe Voltarelli) nonché con l’allestimento di vari stand enogastronomici.

Una formula vincente che ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni e che ha messo a dura prova la “capienza” del borgo antico e animazione di vario genere anche per i bambini. L’Ottobrata ha dimostrato di essere una manifestazione-evento che può veramente contribuire alla valorizzazione  del centro storico sidernese che da qualche tempo, grazie anche alla passione dell‘Associazione “Pajisi meu ti voglio bene”, ben gestita da Claudio Figliomeni e Edoardo Cusato e del Comitato “Pro Piazza Cavone” che ha per presidente Aldo Caccamo, sta riprendendo nuova vita. In questa occasione è stata la parola “sinergia” come ha detto la stessa sindaca Maria Teresa Fragomeni a garantire il grande successo della “Ottobrata” che ha dei precedenti negli anni dal 2015 al 2017 quando, per tre anni si svolsero altrettante edizioni.

In effetti questa volta la manifestazione ha potuto contare sulla collaborazione operativa della stessa Pro Loco (presidente Antonella Scabellone, di numerose associazioni di volontariato, di artisti locali e di tanti cittadini e amministratori locali che hanno collaborato all’evento con grande passione.

La manifestazione si portava appresso la voglia di creare movimento (e turismo) in un periodi caratterizzato da poca affluenza di forestieri e  far scoprire i sapori di questo periodo autunnale  attraverso la riproposta della tradizione gastronomica, artistico e culturale che il territorio, e in particolare i borghi antichi, adesso, possono offrire quasi ad offrire una specie di festival d’autunno,con due aspetti prioritari. L’uno tendente a privilegiare la cultura con pregevoli  mostre (degli artisti Giuliano Zucco, Vincenzo De Angelis, Mariella Costa, Emanuela Verbeni, Marisa Catalano, Tiziana Zimbalatti, Angela Panetta, Sonia Certomà, Rosanna Trimboli, Stefania Fiumanò, Martino Michelizzi, Alfredo Serafino), presentazione di libri, convegni,  mercatini dell’artigianato anche con divertimenti per i bambini, musica e balli tradizionali con visite nei palazzi del borgo  aperti per eventuali visitatori e l’altro più legato allo Street Food, con degustazioni tradizionali di qualità a conferma della apprezzata enogastronomia che i borghi possono offrire.

Quindi un programma decisamente ricco che ha fatto centro rispettando ogni aspettativa che ha avuto alti momenti culturali con la presentazione del libro di Arcangelo Badolati dal significativo titolo Le meraviglie della Calabria ben presentato da Gianluca Albanese, in due importanti convegni, l’uno sul tema “Destagionalizzazione e prodotti km 0” e l’altro su ” Alimentazione sana tra tradizione e modernità”, nonché su altro evento culturale per la presentazione del libro di Carlo Guccione Amara verità, con la partecipazione di Emmida Multari e Ilario Ammendolia.

Non è mancata una bella rassegna di poesie in vernacolo a cura di Rosella Garreffa. Manifestazioni, insomma per tutti i gusti e esaltazione delle tradizione in un mix di sapori e colori di questa ancora calda stagione che solo questo territorio può continuare ad offrire e che ha garantito l’eccezionale presenza di pubblico per due intense giornate che hanno ampiamente ripagato gli sforzi dell’amministrazione comunale e di tanta gente che ha voluto collaborare alla grande riuscita dell’ Ottobrata. E questo grande successo, come hanno anticipato gli amministratori,  apre la strada alla continuazione dell’evento anche per i prossimi anni. (ab)