Presentate “Gente” e “Suoni” d’Aspromonte, le rassegne che animeranno il Parco

Gente d’AspromonteSuoni d’Aspromonte sono le due importanti rassegne che animeranno il Parco Nazionale dell’Aspromonte con cultura e storia, tradizioni musicali ed enogastronomiche e promozione sostenibile del territorio.

Il cartellone dei due eventi è stato presentato al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” di Reggio, alla presenza del presidente del Parco, Leo Autellitano, del vicepresidente Vincenzo Gioffrè e Maria Teresa Marzano e Nino Cannatà, Direttori artistici rispettivamente di “Gente in Aspromonte” e “Suoni in Aspromonte”.

«La nostra impostazione si aggancia alla forza delle radici e delle cose – ha spiegato il presidente Leo Autelitano – noi non dobbiamo costruirli ma conoscerli, supportarli e valorizzarli. Gli attrattori che accompagniamo in questa stagione estiva sono esperienze che nascono dal basso, dal territorio, che arrivano dopo anni di studio e noi siamo chiamati sostenere queste buone esperienze».

Il presidente Autelitano ha illustrato le iniziative previste, partendo dai concerti dell’Orchestra Giovanile di Fiati di Delianuova «una realtà ormai storica dell’Aspromonte, molto meritoria nel campo artistico che grazie al coinvolgimento dei giovani ha saputo affermarsi nel panorama nazionale», fino al festival “Suoni in “Aspromonte” evento «sintesi di un lungo e rigoroso percorso di studi nella ricerca etnomusicale».

Spazio anche a Gente in Aspromonte, che lo «scorso anno abbiamo inserito tra gli attrattori culturali e turistici del Parco», una «manifestazione che torna alle origini delle nostre comunità – ha spiegato Autelitano- vengono infatti riscoperti luoghi e ambienti che sembrano dimenticati».

«L’evento – ha aggiunto – portato avanti dai ragazzi dell’Associazione Insieme per Africo che rappresentano la vera continuità del progetto per questa edizione si irrobustisce con cinque giornate di dialoghi, confronti e dibattiti».

E, ancora, i Laboratori del Gusto, «appendice della strutturazione del Paniere dei prodotti identitari, dove verrà esaltata la materia prima della nostra montagna in una chiave nuova con ricette moderne. Ci avvaliamo della collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, perché l’obiettivo è ricercare un accostamento enogastronomico tra la cucina degli chef e la materia prima del territorio, un percorso affascinante che andremo a misurare e sperimentare».

Il presidente del Parco ha anche annunciato che il 6 agosto, a Zomaro, verrà presentato il volume dedicato al Geoparco Aspromonte, una pubblicazione di grande qualità “tra lo scientifico e il divulgativo” che raccoglie «il materiale alla base della valutazione da parte dell’Unesco e gli elementi divulgativi e di promozione che riguardano il territorio».

Nino Cannatà, direttore artistico di Suoni in Aspromonte ha descritto il festival che, da luglio ad ottobre, «contribuirà alla valorizzazione e promozione del territorio dell’Aspromonte e dei “suoni” della tradizione musicale, attraverso passeggiate escursionistiche negli anfiteatri naturali, intervallate da performance eseguite da gruppi musicali esclusivamente in acustica, privilegiando gli strumenti della tradizione. Un’iniziativa ecosostenibile che punta a coinvolgere, gli attori del territorio e coniugare la valorizzazione del patrimonio culturale, musicale, paesaggistico con la promozione delle tematiche legate al rispetto dell’ambiente e alla tutela del territorio».

Maria Teresa Marzano, direttrice artistica di Gente in Aspromonte insieme allo scrittore Gioacchino Criaco, ha spiegato come «l’obiettivo di questa edizione sia quello di portare ad un livello nazionale la dimensione del nostro evento”, che si prefigura come “un pensatoio dove le persone a contatto con la natura potranno trovare il senso dell’essenzialità. La differenza vera di questa esperienza – ha concluso Marzano – la farà l’Aspromonte e la sua bellezza».

Il vicepresidente dell’Ente Antonino Gioffrè, ha marcato la rilevanza «culturale e sociale degli eventi che mettono al centro di queste attività la nostra montagna. Il 10 agosto, inoltre, inaugureremo una nuova struttura del Parco, la Porta d’Accesso di San Giorgio Morgeto dove la sera ci sarà l’esibizione del “pianista fuori posto” che suonerà nel Castello storico di uno dei borghi più affascinanti dell’Aspromonte». (rrc)

ASPROMONTE GEOPARCO A TUTELA UNESCO
FINALMENTE L’ATTESO RICONOSCIMENTO

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Il sogno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, di diventare un geoparco, è diventato realtà. Ci sono voluti quattro anni  ma, dopo il disco verde ricevuto dal Quinto Consiglio dei Geoparchi Unesco nel mese di dicembre, proprio nella Giornata Mondiale della Terra, il Parco dell’Aspromonte è entrato a far parte dell’Unesco Global Geoparks, la Rete Mondiale dei Geoparchi Unesco.

Un momento storico ed entusiasmante, che premia la straordinaria valenza geologica dell’Aspromonte, ponendolo all’attenzione mondiale.

Il riconoscimento internazionale, di cui l’Aspromonte potrà fregiarsi insieme al Parco Nazionale della Maiella, arriva grazie al fondamentale lavoro del team del Geopark Project, guidato dalla dr.ssa Sabrina Santagati, del Parco Nazionale dell’ Aspromonte: all’apporto scientifico del prof. Rosolino Cirrincione e del prof. Gaetano Ortolano, dell’Università di Catania, che hanno affiancato il Geoparco negli ultimi anni; al contributo dell’Università della Calabria con il professor Rocco Dominici, che ha supportato le fasi propedeutiche della candidatura.

«Un ricordo particolare – si legge in una nota – al grande direttore Sergio Tralongo, che ha lavorato con passione a questo progetto e che oggi non è più con noi: a Lui il Parco dedica questa giornata».

Con la particolarità delle sue rocce, l’Aspromonte ha una storia geologica di estremo rilievo che ha permesso di avviare il percorso di candidatura all’Unesco nel 2017, promuovendo  le  peculiarità del massiccio d’Aspromonte che rivelano una storia antica, complessa, unica.

L’ingresso nella Rete Mondiale dei Geoparchi Unesco consentirà al Geoparco Aspromonte di valorizzare il prezioso patrimonio (8 Geositi di rilevanza internazionale, 89 geositi censiti), le sue specificità culturali, identitarie e naturalistiche. Il riconoscimento Unesco Global Geopark è nuova occasione di valorizzazione del patrimonio geologico in stretta connessione con quello naturale e culturale, che può portare importanti ricadute in termini sociali ed economici sul territorio, anche e soprattutto in chiave turistica.

«L’ingresso nella rete mondiale dei Geoparchi Unesco – ha dichiarato il Presidente Leo Autelitano – è per noi motivo di orgoglio, ma soprattutto è incentivo a lavorare con sempre maggiore attenzione e maggiore slancio per ottenere risultati visibili sul territorio. La nostra candidatura è stata accolta grazie al lavoro incessante del nutrito e professionale team del progetto Geoparco, e al supporto che le altre istituzioni, le associazioni e tutto il popolo dell’Aspromonte, hanno voluto concedere, attraverso attiva partecipazione e fattiva collaborazione».

«Da qui in avanti – ha aggiunto – il nostro compito sarà quello di continuare a lavorare insieme, coinvolgendo tutti gli attori del territorio e tutto il popolo dell’Aspromonte nel percorso di valorizzazione costante dei geositi e dei loro significati, fatti di tradizioni, di cultura, di identità e di speranza. Sarà anche occasione per far divenire l’Aspromonte il luogo deputato per incontri di studio e approfondimento sulle scienze geologiche. È un’opportunità ma è anche una responsabilità, questa consapevolezza  accompagnerà ogni scelta futura. Le nostre rocce, uniche e grandiose, che sopravvivono ai millenni, in una continua e lentissima trasformazione,  siano da esempio per una crescita costante e solida a cui questo territorio deve aspirare».

Il Geoparco dell’Aspromonte (Aspromonte Geopark) nasce con l’intento di salvaguardare e valorizzare uno dei più particolari patrimoni geologici del Mediterraneo centrale. Il territorio dell’Aspromonte è caratterizzato da una grande diversità paesaggistica, da peculiarità geo-ambientali e dalla presenza di interessanti realtà storico-culturali radicate in un antico passato influenzato da diverse civiltà. Nel lungo percorso verso il riconoscimento, l’Aspromonte Geopark ha attivato numerose forme di animazione territoriale per informare sulla strategia del geoparco e agevolare il processo di sensibilizzazione, informazione, comunicazione e conoscenza, favorendo la costruzione di un’idea-azione condivisa di sviluppo ecosostenibile del territorio.

Determinante, inoltre, la consapevolezza delle comunità locali, elemento primario del Geoparco, che nei numerosi forum e momenti d’ incontro promossi sul territorio, hanno acquisito coscienza sulle potenzialità della Rete Unesco, in un processo di condivisione e compartecipazione del percorso e delle opportunità di sviluppo sociale, turistico ed economico per l’intero Aspromonte.

Per il Touring Club Reggio Calabria, il «riconoscimento Unesco Global Geopark è nuova occasione di valorizzazione del patrimonio geologico in stretta connessione con quello naturale e culturale, che può portare importanti ricadute in termini sociali ed economici sul territorio, anche e soprattutto in chiave turistica».

«Una novità – si legge in una nota – che darà la possibilità al Geoparco dell’Aspromonte, guidato oggi da Leo Autelitano, di valorizzare il prezioso patrimonio: «8 geositi di rilevanza internazionale, 89 geositi censiti, le sue specificità culturali, identitarie e naturalistiche».

Il club si ritiene «onorato di aver contribuito come stakeholder all’iniziativa, inoltre un ringraziamento va rivolto a tutti i dipendenti del Parco che hanno profuso tutto il loro impegno per il raggiungimento dell’importante traguardo ed al Professore Giuseppe Bombino che, nel 2017, unitamente al compianto Sergio Tralongo, hanno avviato tale percorso».

Grande soddisfazione è stata espressa dal Consiglio Nazionale dei Geologi e dal Comitato Nazionale dei Geoparchi italiani per il prestigioso traguardo raggiunto dal Parco dell’Aspromonte, in quanto si tratta di «un’ulteriore dimostrazione, a livello internazionale, dell’apprezzamento delle bellezze geologiche del nostro territorio, e il loro ringraziamento a tutti gli attori, enti e Ordini regionali dei Geologi che hanno concorso all’attuazione di questo importante progetto».

«Il riconoscimento di Geoparco a livello mondiale – si legge in una nota – che, peraltro ha visto in questa giornata Unesco, il nostro Paese protagonista con due nuovi Geoparchi della rete mondiale su otto, non può che costituire un significativo ed ulteriore tassello nello sviluppo socio-economico delle micro-economie locali e nella tutela della geodiversità, intesa nella sua accezione di bene comune dell’umanità e non più rinnovabile». (ams)