A luglio a Lorica il “Triathlon Cross Sila”

Nel mese di luglio, a Lorica, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, arriva la prima edizione del Triathlon Cross Sila, la gara dedicata agli atleti che amano la natura organizzata da Atlas Cosenza con il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale della Sila e della Federazione Italiana Triathlon.

L’idea di organizzare Triathlon Cross Sila nasce da una combinazione di incontri tra il fondista Mario Silletta, maestro di sci e guida ufficiale del Parco, che sostenuto dalla sua passione per la Sila lo scorso anno ha deciso di cimentarsi “in solitaria” in questa impresa multidisciplinare, e Mario Siciliano, presidente Atlas Triathlon di Cosenza.

L’evento gode del sostegno e del patrocinio del Parco Nazionale della Sila che sostiene la vocazione dell’altopiano silano per il turismo sportivo e incentiva gli sport sostenibili. Fin da subito, gli organizzatori hanno inteso coinvolgere nel progetto la rete turistica Destinazione Sila, da anni impegnata nella valorizzazione e promozione del territorio silano e della sua offerta turistica, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa nella consapevolezza che tali eventi sportivi rappresentino un’opportunità di promozione e sviluppo turistico del Parco Nazionale della Sila.

Il lago Arvo, per l’occasione, diventerà teatro della prima gara di Triathlon Cross a queste latitudini che comprende tre momenti in cui l’atleta senza soluzione di continuità passa dalla prova di nuoto (1.000 mt), alla mountain bike (20.000/25.000 mt) e alla corsa (6.000/8.000 mt), dimostrando capacità di forza e di resistenza. L’evento di domenica è inserito all’interno di un intero weekend dedicato a eventi sportivi collaterali e momenti di scoperta del territorio. 

L’obiettivo, visto il patrimonio naturalistico in cui si svolge, non sarà solo raggiungere la cima attraverso una esperienza adrenalinica, ma è anche quello di coniugare la pratica sportiva con l’impegno e il rispetto per l’ambiente. Tutelare e dare valore al territorio e alla biodiversità rappresenta un punto di partenza fondamentale nell’organizzazione dell’evento.

Un evento nuovo di grande richiamo, e che intende crescere nel tempo fino a divenire una tappa di riferimento a livello internazionale per questa disciplina. Un appuntamento da non perdere non solo per gli appassionati di triathlon ma anche per tanti turisti che potranno seguire le imprese degli atleti in gara. 

La gara di luglio a Lorica, inoltre, rientra nel Circuito Nazionale Cross Triathlon della FITRI, insieme alle gare di Capoliveri (LI) in programma ad aprile, di Sestri Levante (GE) a maggio e Rotzo (VI) ad agosto.

L’evento si svolgerà in uno scenario unico e affascinante: il villaggio di Lorica incastonato nella valle tra i boschi e i corsi d’acqua che circondano il Lago Arvo. Il Parco Nazionale della Sila è un luogo perfetto per il triathlon anche per la presenza dei suoi laghi che risultano ottimali per la prova di nuoto. La sfida entra poi nel vivo con la corsa in montagna e in mountain bike con le ripide salite e i saliscendi tipici dell’altopiano. Dalle vette silane, durante le giornate soleggiate terse di azzurro, si possono osservare l’Etna e l’Aspromonte a sud ed il Pollino a nord. Inoltre, all’ora del crepuscolo è possibile scorgere in lontananza l’isola di Stromboli, che per gli antichi era “il faro del mediterraneo. 

La Sila non smette mai di stupire, la sua bellezza è nascosta nella diversità di panorami, paesaggi di tipo montano e pianeggiante al tempo stesso. Boschi fittissimi si alternano a pascoli circondati da fiumi e laghi. Questi luoghi sono caratterizzati da una ottimale interazione tra uomo e natura come certificato dall’Unesco con il riconoscimento di Area MaB a seguito dell’inserimento del Parco Nazionale della Sila tra le dieci riserve italiane della biosfera. Un luogo che permette agli sportivi, e non solo, di avere un rapporto intimo con la natura incontaminata. (rcs)

Sebastiano Tarantino è il nuovo pesidente del Parco Nazionale della Sila

Prestigioso incarico per il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino, che è il nuovo presidente del Parco Nazionale della Sila, succedendo a Nicola Belcastro.

«Una giornata storica – ha dichiarato il neo presidente – che è stata il frutto di un lavoro costante e di una maturità politica di tutte e tre le province coinvolte. Tutto questo grazie all’impegno dell’uscente Presidente della Comunità del Parco, il dott. Nicola Belcastro, sindaco di Cotronei».

«Con lo sguardo sempre al bene della Sila e alle sue comunità – ha concluso – porterò avanti questo compito con dedizione e profondo rispetto». (rcs)

È nata la rete dei parchi del Centro-Sud Italia

È nata la Rete dei Parchi del Centro-Sud. Si tratta di un protocollo d’intesa firmato tra la Camera di Commercio di Cosenza, il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri-Lagonegrese, il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale della Sila.

Oltre al presidente della Camera di Commercio, Klaus Algieri, erano presenti, Giovanni Cannata, presidente del Parco Abruzzo, Lazio, Molise, il Commissario Giuseppe Priore del Parco Lucano, Val d’Agri-Lagonegrese, Domenico Pappaterra, presidente del Parco Pollino e Francesco Curcio, presidente del Parco Sila.

«La Camera e i Parchi firmatari dell’accordo – ha sottolineato il presidente Algieri – condividono l’intento di rimarcare l’importanza e la necessità d’innescare percorsi di animazione territoriale di interesse, di svolgere eventi culturali, oltre che turistici, legati alla valorizzazione di tutte le risorse di beni e di luoghi, che favoriscano una stretta collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, per programmare, in seguito, attività formative e di sviluppo socio economico e turistico, tese ad un fattivo sviluppo di produzione e diffusione artistico – culturale – ambientale».

«Grazie alla collaborazione dei Parchi e alla loro conoscenza delle potenzialità delle nostre zone interne – ha aggiunto – ci proponiamo di approvare al più presto, misure specificamente dirette a sostenere le imprese e i territori che ricadono nel loro perimetro, consapevoli dell’importanza del loro contributo alla crescita dell’intero meridione».

Tutti i partecipanti ritengono importante condurre una precisa analisi tramite strumenti micro e macro economici, capaci di prevedere l’impatto delle norme turistico – incentivanti e di valutarne i punti di forza locali, per ottenere una situazione di allocazione efficiente delle risorse, così da giungere al punto d’incontro dove migliorare il benessere (utilità) di un soggetto non porti a peggiorare il benessere degli altri soggetti, ricercando i più validi strumenti per il perseguimento di fini superiori, quali quello del recupero e della salvaguardia del nostro patrimonio paesaggistico, ambientale, artistico, storico e culturale.

Per il prof. Cannata, «si tratta di una cooperazione istituzionale che integra il ruolo dei parchi e quello delle Camere di Commercio, con le loro importantissime funzioni per l’economia dei territori e una grande responsabilità nel settore dell’ospitalità e del turismo. L’obiettivo è quello di lavorare insieme per la costruzione di una proposta di sviluppo comune fondata, contemporaneamente, sulla conservazione delle risorse naturali e sulla sostenibilità delle iniziative economiche, sociali e istituzionali locali».

Dello stesso parere anche Giuseppe Priore, per il quale l’accordo riveste un aspetto ulteriore: «nel parco Lucano, infatti, si assiste alla presenza contradditoria di un importante giacimento petrolifero che rischia, spesso, di spostare il baricentro dell’attenzione in senso opposto a quello che è il più comune orientamento in tema di conservazione. La partecipazione all’accordo consente di mantenere vivo lo spirito che è proprio delle aree protette e di poter riprendere più agevolmente, si spera a breve, il cammino della loro valorizzazione, anche grazie all’appoggio del mondo produttivo rappresentato dalle Camere di Commercio».

«La mission dei parchi si unisce a quella della Camere di Commercio – ha dichiarato il presidente Curcio – per dare valore ai territori attraverso un sistema in cui lo scambio di attività e di buone pratiche produca ricadute positive a favore delle popolazioni che vivono all’interno dei parchi, che nella tutela del patrimonio naturalistico e nel turismo sostenibile possono sicuramente trovare importanti occasioni di sviluppo».

Come ha sottolineato il presidente Pappaterra, «i parchi che hanno aderito all’accordo sono tra i più significativi e antropizzati in Italia e, in quanto tali, devono necessariamente affiancare alla loro missione di tutela e conservazione anche la necessità di far sopravvivere un sistema economico che altrimenti rischia di scomparire. Chiederemo l’adesione all’accordo anche ai Parchi nazionali dell’Aspromonte e del Cilento e Vallo di Diano. Questo tipo di cooperazione tra istituzioni diverse rappresenta un messaggio al Paese: oggi che i temi dell’ambiente e della c.d. transizione ecologica assumono una centralità straordinaria, le aree protette italiane, e quelle del Sud in particolare, possono rappresentare un grande punto di riferimento sul quale costruire azioni di forte concretezza ma anche di grande crescita economica». (rcs)

Al via i corsi di aggiornamento per il “Ri-spetto” della natura del Parco Nazionale della Sila

Al via i corsi di aggiornamento Monitoraggio, prevenzione, promozione e condivisione di conoscenze per il rispetto della natura pensati dal Reparto Cc Pn Sila e dall’Ente Parco con la collaborazione del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, della Polizia Provinciale, della Lipu, della Cooperativa Greenwood, dell’aAssociazione “Geco”, dell’Associazione delle Guide del Parco della Sila, nonché di docenti universitari, singoli professionisti ed esperti di materie ambientali.

L’obiettivo è trasferire esperienza per aumentare l’operatività non solo di tutti gli operatori, ma anche di tutti coloro i quali si trovino sull’altopiano silano. Basti pensare al comune turista che, aggirandosi per i bellissimi boschi o per i nostri laghi, s’imbatta in situazioni di noncuranza dei divieti e della natura circostante: cosa potrà farà il visitatore per porre fine a quanto gli si prospetta davanti agli occhi?

«È con questo scopo e cioè quello di divulgare la molteplicità delle competenze – ha dichiarato il tenente colonnello Angelo Battista Roseti, comandante del Reparto che opera all’interno del Parco Nazionale della Sila attraverso 7 stazioni (3 in provincia di Cosenza, 2 su Catanzaro e 2 su Crotone) – che abbiamo pensato a tali corsi di aggiornamento: desideriamo che tutti quanti possano collaborare ad aiutarci a preservare il territorio». 

Sensibilizzare, dunque, e “addestrare” alla salvaguardia dell’aria protetta calabrese. 

«In particolare – aggiunto Roseti – i corsi teorici sono previsti in videoconferenza e ad essi seguono vere e proprie uscite “in campo”, pensate, per l’appunto, per i militari del Reparto Pn Sila, per i funzionari e gli impiegati del Parco e, ancora, per tutte quelle amministrazioni, associazioni e guide che sono impegnate quotidianamente nel monitoraggio, nel soccorso e nella promozione dell’area protetta». 

Nasce, inoltre, a gennaio scorso, con l’approvazione del Piano Operativo siglato dal Reparto e dall’Ente Parco Nazionale della Sila, l’idea stessa del corso. Corso dal quale emerge la volontà condivisa di collaborare secondo il cosiddetto «principio dei vasi comunicanti». Le due amministrazioni, infatti, metteranno le rispettive competenze al centro dei momenti d’aggiornamento.

«In altri termini – hanno spiegato il presidente e il direttore dell’Ente Parco, Francesco Curcio e Domenico Cerminara – operatori dell’Ente (naturalisti, forestali, agronomi, ingegneri e tecnici) trasferiranno il loro bagaglio nozionistico al Reparto e, viceversa, farà il Reparto, con lo scopo, naturalmente, di condividere conoscenze». 

Pertanto, sarà un autentico network a venire progressivamente costruito, in modo che tutti, trovandosi nella situazione di dover o volere intervenire a tutela dell’ambiente, possano farlo tramite efficaci e appropriati strumenti. 

Alcune lezioni ed uscite di campo sono già state tenute: gli argomenti principali hanno riguardato le basi teoriche di cartografia e l’utilizzo dei Gps e, in questo caso, la docenza è stata fornita dalla collaborazione con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico  nella persona dell’architetto Leo Vadalà, il quale ricopre, per il Corpo, la figura di Coordinatore delle Operazioni di Soccorso, riferibile al protocollo per le ricerche delle persone disperse in ambienti montani e impervi (adottato dalla Prefettura di Cosenza). 

Le prime giornate formative sono anche state svolte con la collaborazione della Polizia Provinciale di Cosenza nella persona dell’ornitologo della Lipu e scrittore Gianluca Congi, che ha presentato un compendio sul riconoscimento di circa 60 specie di uccelli, tratto dalla seconda edizione del libro di prossima pubblicazione e contenente circa 180 specie di uccelli presenti nel Parco Nazionale della Sila.

É stata anche svolta un’uscita in campo nell’area “Ariamacina”, condotta con il supporto dell’ornitologo dell’Associazione “Stazione ornitologica calabrese” Salvatore Urso. Uscite precedenti hanno visto sul campo le naturaliste dell’associazione “Geco” Enza Fava e Milena Provenzano per il monitoraggio in atto in tutta Italia del lupo. Grande attenzione hanno infine riscosso la lezione e le uscite in campo dei naturalisti Giacomo Gervasio e Francesca Crispino, che hanno spiegato come eseguire i campionamenti delle fatte dei lupi e come utilizzare al meglio il fototrappolaggio per monitorare i grandi carnivori. 

Le prossime lezioni riguarderanno tra le altre cose (coinvolgendo ancora una volta il Cnsas e l’associazione delle Guide Parco) l’utilizzo dei Gps e dei cellulari per la movimentazione sicura in montagna, le previsioni meteo e nozioni di orienteering. 

Esperienza, si diceva, professionalità, prove in campo aperto, teoria e moltissima sensibilità: tutte voci a servizio del rispetto dell’altopiano silano. In ultimo, c’è da dire che verranno anche formati piloti per l’utilizzo di un drone di moderna generazione e ad alta precisione per le missioni sulle aree agricole, nonché per il monitoraggio ambientale e il controllo di aree buscate e dei fiumi. Sempre per volontà del presidente Curcio e del direttore f.f. Cerminara verranno organizzati corsi specifici sui temi della biodiversità, dell’attività edilizia, dei campeggi e circa le peculiarità specifiche presenti all’interno del Parco Nazionale della Sila.

«Riteniamo – hanno concluso Curcio e Cerminara – si tratti di temi che dovrebbero essere fondamentali per tutti coloro che hanno a cuore la Sila».

Chiunque desideri ricevere ulteriori notizie per la partecipazione ai corsi può farlo contattando l’Ente Parco Nazionale della Sila e il Reparto dei Cc Forestali. (rcs)

In copertina, foto di Giuseppe Intrieri

CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – Inaugurata stazione del Reparto Carabinieri Parco Nazionale della Sila

A Camigliatello Silano è stata inaugurata la nuova Stazione del Reparto Carabinieri del Parco Nazionale della Sila, coordinata dal Tenente Colonello, ing. Angelo Battista Roseti

Una mattinata intensa, che ha visto protagonisti i rappresentanti delle forze armate del territorio e, per l’Ente, Parco erano presenti il presidente Francesco Curcio e il direttore f.f. Domenico Cerminara.

Il Presidente nel suo intervento, ha confermato la vicinanza dell’Ente Parco ai Carabinieri che sono per il territorio una struttura fondamentale di vigilanza, tutela e rispetto del patrimonio naturalistico silano.

«Oggi – ha detto il presidente Curcio. sono pervaso da due sentimenti: la contentezza e l’orgoglio. Sono contento perché ritrovo in questa platea le forze che ogni giorno si impegnano e operano sul territorio…e sono orgoglioso, perché grazie al lavoro incessante della struttura tecnica dell’Ente Parco, capitanata dal direttore f.f. Domenico Cerminara, abbiamo ridato vita ad una struttura storica nata nella metà degli anni ’30».

«Questa nuova stazione – ha aggiunto il presidente Francesco Curcio – ha un significato importante perché sarà immersa nel territorio e tra la comunità, che potrà ancor di più toccare con mano il grande impegno del Tenente Colonello, Angelo Battista Roseti e di tutti i Carabinieri nella tutela della nostra amata Sila».

L’emozione e la riconoscenza hanno caratterizzato il discorso del Tenente Colonnello, Angelo Battista Roseti, che ha sottolineato come il territorio ha bisogno di essere salvaguardato e di come questo obiettivo ha sinergicamente legato i Carabinieri all’Ente Parco, che già da molto tempo camminano nella stessa direzione: la tutela del patrimonio naturalistico.

Con forza, ha ringraziato il presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila, Francesco Curcio, per aver contribuito alla ristrutturazione della Caserma, che significa avere più forze da poter impegnare sul territorio.

«Sono convinto – ha detto – che lavoreremo sempre fianco a fianco, e percorreremo la strada della collaborazione per il bene del territorio. Il futuro ci vede insieme in nuove sfide che affronteremo con impegno e dedizione per continuare a tutelare la Sila e dare la possibilità alla comunità di fare parte di nuove azioni». 

La mattinata si è conclusa con il taglio del nastro, da parte del presidente Francesco Curcio, che ha simbolicamente dato il via alle nuove azioni del Reparto Carabinieri Parco Nazionale della Sila. (rcs)

 

COSENZA – Al via la rassegna Incontri turismo montano sostenibile

Prende il via oggi, in versione online, la seconda edizione della rassegna Incontri turismo montano sostenibile, organizzato da Destinazione Sila.

La kermesse, in programma fino al 19 dicembre, è interamente dedicato alle diverse forme di turismo montano e prevede workshop formativi – in diretta sulla pagina Fb dell’evento – con esperti, professionisti del settore, docenti, istituzioni e operatori turistici.

«Siamo convinti – si legge in una nota – che la ripartenza debba muoversi da una progettazione concreta. Per questo motivo realizzeremo l’edizione di Itsm 2020, il focus dedicato al turismo montano organizzato da Destinazione Sila. È necessario muoversi adesso, non perdere il filo, continuare ad operare per lo sviluppo delle destinazioni montane attraverso un lavoro di cooperazione che guarda alla sostenibilità e alla costruzione di nuove competenze».

Si parte questo pomeriggio, alle 17.30, con l’incontro su Destinazioni turistiche: nuove frontiere post covid, che si aprirà con i saluti di Rosaria Succurro, sindaco di San Giovanni in Fiore, Stanislao Martire, sindaco di Casali del Manco, Salvatore Monaco, sindaco di Spezzano della Sila, e di Francesco Curcio, presidente del Parco Nazionale della Sila.

Intervengono Daniele Donnici, presidente di Destinazione Sila, Salvatore Ammirato, docente dell’Unical, Andrea Succi, destination manager, e Antonio Pezzano, esperto di destination management. Conclude Fausto Orsomarso, assessore regionale al Turismo.

Si prosegue il 16 dicembre, alle 17.30, con Sila, destinazione sostenibile: i vantaggi della Cest (Carta Europea del Turismo Sostenibile).

La Carta Europea del Turismo Sostenibile, tra le altre cose, è un prestigioso riconoscimento che è stato, di recente, confermato al Parco della Sila. «Quali sono – si legge in una nota – i vantaggi della Cets e perché è uno strumento validissimo non solo per il Parco ma per tutta la filiera turistica? Questo è uno dei focus group di Itms che svelerà non solo l’importanza e la necessità di istituire buone pratiche per la sostenibilità ambientale, ma anche di come la Cets possa essere uno strumento di marketing e comunicazione per il raggiungimento di nuove nicchie di mercato più propense allo slow tourism. Un riconoscimento internazionale che punta a fare della Sila una destinazione turistica sempre più responsabile e sostenibile».

Intervengono Domenico Cerminara, direttore Parco Nazionale della Sila, Barbara Carelli, responsabile comunicazione e turismo Parco Nazionale della Sila, Giuseppe Dodaro, esperto di turismo sostenibile, Patrizia Modica, docente Università di Cagliari, Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette di Legambiente, Linda Carobbi, del progetto TurismiamoGiovanni Aramini, dirigente Regione Calabria, Antonello Grosso La Valle, presidente Unpli Cosenza, e William Lo Celso, vicepresidente Destinazione Sila.

Il 18 dicembre, alle 17.30, si parlerà di Comunicare un territorio nell’era del digitale.

«Il terzo incontro pubblico di Itms 2020 – spiega la nota degli organizzatori – sarà dedicato proprio a questo tema, grande assente del nostro territorio. Raccontare i luoghi da un punto di vista autentico, professionale e corretto significa studiare delle strategie mirate e metterle in campo senza dimenticare che il turista e il residente fanno da megafono a ciò che comunichiamo. Un focus che analizzerà tutte le diverse sfaccettature della comunicazione territoriale, in particolare quella digitale, legata ai suoi prodotti turistici le cui le parole chiave sono accoglienza, autenticità, promozione e comunicazione».

Intervengono Sergio Cagol, consulente e informatore, Antonio Piserchia, giornalista ed esperto di comunicazione territoriale, Patrizia Giancotti, antropologo, Karen Sarlo, giornalista Rai, Florindo Rubbettino, editore, Chiara Caliceti, direttore Doc-Com, Silvia Vazzana, media relations Doc-Com – Riccione Happy Days, e Antonella Tarsitano, vicepresidente Destinazione Sila.

Giovedì 17 dicembre, alle 10 alle 12, su Zoom, l’incontro Hr: lavorare in armonia ottimizzando i tempi.

«Si parla sempre di più – si legge in una nota – di strategie di gestione delle risorse umane, perché oggi è necessario? Un aspetto, quello della gestione delle Human Resources (HR), in grado di ottimizzare la risposta tra obiettivi e comportamenti. Il corso si propone di fornire gli strumenti pratici per gestire il proprio gruppo di lavoro, ottimizzando i tempi e migliorando i comportamenti all’interno del gruppo stesso. Le strutture ricettive in primis e tutte le imprese in generale funzionano solo se il coordinamento tra i vari reparti e l’armonia nel gruppo di lavoro funzionano alla perfezione».

Sabato 19 dicembre, la rassegna si chiude, alle 10, con Turismo ed eventi: un binomio virtuoso.

«È risaputo – si legge nella nota degli organizzatori – come gli eventi, specie quelli di rilievo nazionale e internazionale, rappresentino un fondamentale attrattore turistico per il territorio, vera e propria cassa di risonanza. Turismo ed eventi è un binomio virtuoso, per questo motivo Itms 2020 vuole presentare l’agenda dei grandi eventi 2021 che da anni hanno contribuito e stanno contribuendo alla crescita di questi luoghi creando al tempo stesso un indotto economico rilevante per tutta la filiera turistica». (rcs)

Al Parco Nazionale della Sila il Premio Urbanistica 2020

Prestigioso riconoscimento per il Parco Nazionale della Sila, che ha ricevuto il Premio Urbanistica 2020 per la categoria Innovazioni tecnologiche per la gestione urbana, risultando tra i candidati più votati al referendum del 2019 di Urbanpromo.

«Il riconoscimento ottenuto – ha dichiarato Giuseppe Luzzi, precedente direttore f.f. dell’Ente – è un plauso a un appassionato lavoro di squadra, all’amore che ci unisce nei confronti del territorio del Parco, il cui sviluppo, insieme alla sua tutela e salvaguardia, deve essere garantito».

«Il Parco Nazionale della Sila – si legge sul sito di Urbanpromo – ha attivato convenzioni per studi e ricerche con vari Enti: Università della Calabria, Università della Tuscia, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Consorzio Universitario per la Ricerca Socio Economica e per l’Ambiente – Cursa, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (Crea), per la realizzazione di studi inerenti la conservazione ed il monitoraggio della biodiversità: barcoding delle farfalle notturne, monitoraggio dell’ entomofauna e della chirotterofauna delle zone umide e ricerca sulla contabilità del capitale naturale ed i servizi ecosistemici nella Riserva “MaB-Sila”».

«L’attività di comunicazione realizzata – si legge ancora – mira ad accrescere la consapevolezza della popolazione locale sul ruolo e l’importanza dell’area attraverso strumenti come: #RriservaMabSila un patrimonio da condividere, progetto finalizzato a valorizzare e promuovere il territorio ricadente nell’area e la sua biodiversità. Sila storytelling, un laboratorio di esperienze, storie, culture, come strumento di marketing territoriale e promozionale. Summer school, finalizzata a potenziare la sostenibilità dello sviluppo turistico della Riserva». (rrm)

COSENZA – Parco della Sila, approvata programmazione lavori pubblici e bilancio 2021

Il Consiglio direttivo del Parco Nazionale della Sila ha approvato il piano 2021-2023 relativo alle opere pubbliche e il bilancio per l’esercizio finanziario 2021, questa volta all’unanimità.

Dalla sede dell’Ente Parco Nazionale della Sila, a Lorica, il suo presidente Francesco Curcio, insieme al direttore f.f. Domenico Cerminara e ai funzionari Carelli, Luzzi e Zicarelli, ha, dunque, avviato la videoconferenza a cui hanno rispettivamente partecipato i membri del consiglio direttivo.

«Conservazione e tutela ambientale, valorizzazione dei territori, implementazione del turismo e considerazione delle esigenze della comunità – ha detto Curcio prima di entrare nel merito della discussione – sono solo alcuni degli obiettivi che l’Ente mira a realizzare. Chi partecipa al consiglio direttivo deve, perciò, sposare questa mission, lavorando esclusivamente per l’interesse generale del Parco e di chi vive al suo interno: non abbiamo bisogno di fazioni o casacche politiche, ma, al contrario, di idee e progetti concreti».

Per quanto riguarda la programmazione triennale 2021-2023, a spiegarne i contenuti è stato il direttore Cerminara: «sulla programmazione abbiamo ottenuto il parere favorevole del collegio straordinario dei revisori dei conti. Molteplici le opere previste e, quindi, accolte positivamente: si tratta degli interventi sul Centro Visita Trepidò, sulla sentieristica Calabria, sul sentiero Calabria e sugli edifici Nzeb e sulla mobilità sostenibile dell’Epns».

Il bilancio, invece, è stato approvato all’unanimità. «L’analisi dei revisori è stata puntigliosa e dettagliata – ha detto il funzionario Zicarelli – di conseguenza, siamo molto orgogliosi del fatto che nulla abbiano avuto da correggere. È, di fatti, un bilancio realistico, riportante entrate certe e non, al contrario, somme aumentante fittiziamente».

«Tra tali entrate – ha continuato – ci sono, come voci più significative, i 2 milioni di euro del Ministero dell’Ambiente e i 150 mila euro dell’avanzo di amministrazione presunto. Il contributo del Ministero verrà ripartito per contrastare il problema degli incendi boschivi (40mila euro), tra il reparto carabinieri (135mila euro) e i carabinieri biodiversità (80mila euro), per le attività sportive (45mila euro), per il progetto sulle miniere archeologiche di Longobucco (15mila euro), per il Gal Kroton (20mila euro), per gli indennizzi danni (50mila euro) e via discorrendo».

«Mi preme precisare – ha concluso Zicarelli – che le voci riguardanti la spesa personale e cioè il compenso di presidente e direttore del Parco sono di importo zero, a segno di come le figure apicali dell’Ente lavorino per la sola passione nei confronti di quest’ultimo».

Sempre in merito alla discussione sul bilancio, il direttore f.f. Domenico Cerminara ha aggiunto: «Abbiamo naturalmente tantissimi progetti già realizzati, alcuni in corso per 431mila euro, altri da avviare, per 504mila euro, in attesa del finanziamento Decreto Clima: tra questi c’è l’inventario forestale del Parco Nazionale della Sila. Da non dimenticare, infine, sono gli oltre 25 progetti che abbiamo finanziato per 610 mila euro ai Comuni che ricadono nel territorio del Parco».

«Con ulteriori somme disponibili – ha aggiunto – ci piacerebbe finanziare le idee di tali Comuni e quindi li invitiamo a inviarci una proposta con studio di prefattibilità già approvato con delibera di giunta. Ad oggi ci sono pervenute due richieste conformi: dal comune di Acri con il progetto sulla pista elisoccorso e dal comune di Zagarise sulla riqualificazione dei centro storici all’interno del Parco».

Si è, infine, approvato il verbale della precedente seduta del consiglio e si è preso atto della decadenza come consigliere del già sindaco di San Giovanni in Fiore e vicepresidente del Parco Giuseppe Belcastro.

«Lo scorso 13 ottobre – ha precisato la funzionaria Carelli – nel corso dell’assemblea della Comunità del Parco, in sostituzione allo stesso Belcastro e all’ex sindaco di Celico Antonio Falcone, sono stati eletti i due nuovi membri del consiglio: Annibale Parise, sindaco di Mesoraca, e Salvatore Monaco, sindaco di Spezzano della Sila. A breve arriveranno i relativi decreti ufficiali di nomina». (rcs)

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Protocollo d’intesa fra Parco della Sila e Gal Kroton

È stato siglato un protocollo d’intesa fra il Parco Nazionale della Sila e il Gal Kroton, rappresentati dal presidente Francesco Curcio e da Natale Carvello.

L’obiettivo, è quello di costruire una rete in grado di valorizzare la professione del pastore, custode del territorio e dell’antica tradizione della Transumanza. L’adozione di iniziative di collaborazione, la valorizzazione del territorio e di tutte le attività legate alle antiche tradizioni sono la strada che si percorrerà per fare di questa sinergia un’azione concreta che favorisca la coesione sociale, la sostenibilità e lo sviluppo dell’immenso patrimonio della Sila.

«Partire dal passato – si legge in una nota – stimolando nuove progettazioni e obiettivi comuni per costruire un nuovo futuro!». (rcs)

LORICA (CS) – Riparte il Treno storico della Sila

Sono ripartite le corse speciali del Treno della Sila, organizzate dall’Associazione Ferrovie in Calabria.

Per domenica 13 settembre, è in programma un’altra corsa, con l’evento speciale Itinerari dell’acqua, che vedrà il Treno storico a vapore partire da Moccone e Camigliatello Silano, per portare i passeggeri alla scoperta del Lago Arvo. Inclusa, con il battello elettrico di Navigare Locrica, un’escursione.

Il prossimo appuntamento, poi, è per il 27 settembre, con partenza da Moccone, con un itinerario dedicato alla scoperta dei Giganti della Sila, che potrà essere visitata dopo il viaggio in treno storico.

Per l’occasione la storica locomotiva a vapore FCL353 trainerà le carrozze d’epoca a terrazzini degli anni ’20 sulla storica Ferrovia Silana, attraversando l’incantevole paesaggio dell’altopiano silano. (rcs)