Il PD Calabria si riunisce a Lamezia: Programmate prossime iniziative

A Lamezia Terme il Partito Democratico Calabria si è riunito per programmare le prossime attività istituzionali e le iniziative politiche sul territorio.

L’incontro, guidato dal capogruppo Mimmo Bevacqua, è servito inoltre a programmare una serie di iniziative su temi specifici per intensificare la presenza del gruppo sull’intero territorio calabrese. Rivendicando la forza e la coesione tali da respingere ogni insinuazione sulla capacità di reggere l’urto rispetto a un governo regionale arrogante e che spesso usa la comunicazione come arma di distrazione di massa.

Si è deciso, così, di calendarizzare una serie di iniziative su temi vitali per la Calabria come il diritto alla salute, l’emergenza occupazionale, la cura dell’ambiente e la prevenzione del dissesto idrogeologico.

Il gruppo dem ha poi deciso di avviare una riflessione politica sullo stato del regionalismo, a 50 anni dalla nascita delle Regioni, per elaborare una serie di proposte volte a ripristinare le ragioni per le quali le Regioni erano state pensate in termini di programmazione e controllo.

Mimmo Bevacqua, in previsione della Conferenza dei capigruppo convocata per domani a palazzo Campanella, ha annunciato che chiederà, con fermezza, al presidente Filippo Mancuso e al Centrodestra il rispetto del regolamento, dello Statuto e della dignità delle Istituzioni che sono state troppo spesso piegate agli interessi della maggioranza.

Basti pensare alla prassi delle leggi omnibus, al mancato rispetto dei passaggi in Commissione, allo strappo sulla presidenza della Vigilanza e alle interrogazioni e alle proposte di legge dell’opposizione che giacciono nei cassetti di palazzo Campanella senza nessuna motivazione.

Il gruppo dem, che parteciperà compatto agli Stati generali del partito di Mormanno, ha annunciato, infine, la prima iniziativa tematica già organizzata per il prossimo 25 ottobre a Rende e che vedrà al centro dei lavori “Il diritto alla mobilità e il trasporto pubblico locale”. All’incontro, oltre ai massimi esperti del settore, prenderanno parte anche il capogruppo del Pd in Commissione Trasporti alla Camera Marco Simiani, il segretario regionale Nicola Irto e il responsabile nazione Infrastrutture, Antonio Misiani(rcz)

Muraca (PD): Deposita interrogazione su legittimità delle nomine del dg Di Furia (Asp di RC)

Il consigliere regionale del PD, Giovanni Muraca, ha depositato una interrogazione a risposta scritta per sapere se il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ritiene legittima o meno la deliberazione n. 735/2024 del direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, dottoressa Lucia Di Furia.

Con tale deliberazione, Di Furia ha nominato la Commissione di valutazione in ordine all’avviso pubblico, per titoli e colloquio, volto al conferimento dell’incarico quinquennale di direttore del Distretto sanitario di Reggio Calabria della stessa azienda.

Quindi, il dem chiede «se l’incaricata quale direttrice sanitaria dell’Asp di Reggio Calabria fosse, all’atto della propria nomina, in possesso di attestato rilasciato all’esito del previsto, riconosciuto corso di formazione in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria, essenziale per l’iscrizione negli elenchi regionali degli idonei alla carica di Direttore sanitario di azienda pubblica e in quale elenco regionale degli idonei alla carica di Direttore sanitario di azienda pubblica fosse iscritta la professionista appena prima della nomina a direttrice sanitaria dell’Asp di Reggio Calabria». 

«La Commissione – ha spiegato Muraca – ha precisi criteri di composizione che non sembrano essere stati rispettati nel caso di specie. In particolare, avrebbe dovuto fare parte dell’organismo il direttore sanitario di Reggio Calabria Maria Pasqualina Renda, ma stante una sua non meglio specificata “impossibilità”, è stata chiesta la disponibilità alla nomina del direttore sanitario dell’Asp di Catanzaro, in seguito ottenuta».

La particolarità sta nel fatto che spulciando tra i titoli in possesso della dottoressa Renda non risulta in quale elenco regionale degli idonei alla carica di Direttore sanitario la stessa fosse iscritta.

Muraca chiede, inoltre, di conoscere «quali sono le ragioni per cui nella deliberazione n. 735/2024, è stato utilizzato, senza alcuna argomentazione, il termine «impossibilità», situazione in virtù della quale la direttrice sanitaria dell’Asp di Reggio Calabria è stata sostituita, quale componente della Commissione concorsuale di cui in premessa, dal direttore sanitario in carica dell’Asp di Catanzaro. E se, pertanto, il governatore ritenga legittima la deliberazione n. 735/2024 o se ritenga che vi siano argomenti per annullarla in autotutela». (rrc)

PD Calabria: Perché Occhiuto non ha fatto ricorso con le altre Regioni su autonomia?

«Se davvero Occhiuto avesse voluto contrastare l’autonomia differenziata, dopo averla inopinatamente votata, sarebbe stata quella del ricorso l’unica strada da percorrere, affiancando la Calabria alle cinque Regioni realmente contrarie». È quanto ha detto Mimmo Bevacqua, capogruppo del PD in Consiglio regionale commentando le dichiarazioni rilasciate dal Governatore sul Corriere della Sera, sottolineando come  «altre vie, persino scorciatoie mediatiche illustri, non hanno nessun effetto concreto e servono solo a gettare fumo negli occhi dei calabresi, mentre le Regioni del Nord, guidate da Zaia, hanno già appuntamento con Calderoli per ottenere le deleghe sulle materie non Lep».

Per il dem, infatti, «è davvero singolare la posizione mediatica che il presidente Roberto Occhiuto ha assunto in relazione all’autonomia differenziata. Dalle colonne autorevoli del Corriere della Sera invita la sua stessa parte politica di governo a rallentare e prendere fiato, così da non commettere errori dalle gravi conseguenze per il Sud e persino per il Nord. Invitando, inoltre, a non dare sostanza al referendum che, a suo dire, vedrebbe vincere i contrari e provocherebbe danni politici e di tenuta alla maggioranza. E già qui si nota una prima ipocrisia. Occhiuto è più preoccupato delle sorti del governo nazionale o del Sud e della Calabria che amministra?».

«Ma la posizione del governatore sulla riforma voluta dalla Lega è di fatto ambigua sin dall’inizio – ha continuato Bevacqua –. Sin da quando ha votato a favore del decreto Calderoli in conferenza delle Regioni. E nessuno ha mai capitò, né Occhiuto ha mai spiegato quale sia stato il senso di aver dato parere favorevole ad un impianto che il governatore conosceva sin dall’inizio in tutti suoi profili iniqui e contro l’unità del Paese. Una normativa che presenta pesanti vizi di legittimità costituzionale, tanto che ben cinque Regioni, che rappresentano non meno di 20 milioni di italiani, hanno fatto ricorso alla Consulta per vedere dichiarata l’incostituzionalità della riforma». (rcz)

Pd Calabria: Governatori del Nord scorretti nel forzare la mano su autonomia

I consiglieri regionali del Partito Democratico hanno evidenziato la scorrettezza dei governatori del Nord e della Lega che con arroganza vanno a forzare ulteriormente la mano per creare difficoltà amministrative e penalizzare il Sud.

«La Lega ha ormai gettato la maschera – hanno spiegato – e continua ad accelerare sull’autonomia differenziata, nonostante i ricorsi presentati dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale e il milione e trecentomila firme depositate in Corte di Cassazione per il referendum abrogativo, alle quali si sono aggiunti i due quesiti referendari votati dai Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per cancellare lo “spacca Italia”. Nonostante una mobilitazione di tale livello e i dubbi dei costituzionalisti su una riforma pasticciata e iniqua, i governatori del Nord guidati da Luca Zaia hanno iniziato a fissare riunioni operative con il Ministro Calderoli per i primi di ottobre. Obiettivo degli incontri: accelerare l’attribuzione delle materie fuori dai Lep alla Regioni che ne fanno richiesta».

«Un modo di fare incomprensibile – hanno proseguito i consiglieri dem – che per di più si fa beffe della timida posizione critica espressa da Tajani che aveva chiesto di rinviare la discussione delle materie da attribuire all’autonomia delle Regioni al momento della definizione dei Lep. E che dimostra quanto conti Forza Italia all’interno di un governo trainato dall’asse Lega-Fdi. Non solo. Dimostra ancora una volta quanto sia ipocrita la posizione del governatore Roberto Occhiuto che continua a fare finta di non volere l’autonomia differenziata, dopo averla avallata in Conferenza Stato-Regioni, e subisce in silenzio ogni atto amministrativo e ogni iniziativa della Lega».

«Non ha alcun senso mostrare finti muscoli e ostinarsi sul tema del finanziamento dei Lep – hanno concluso –. Temi strumentali che non scalfiscono la pericolosità e l’efficacia stessa del decreto Calderoli. Chi intravede problemi concreti e contingenti davanti all’autonomia differenziata prende la strada maestra e cioè quella del ricorso in Cassazione. E ci mette la faccia proprio come ben cinque governatori hanno fatto. Non è questione di colore politico o partitico. In ballo c’è il destino della gente amministrata dai presidenti stessi e gli interessi dei cittadini dovrebbero essere al primo posto». (rcz)

Mobilità passiva sanitaria, il PD: Siamo davanti a una vera emergenza

La Calabria e il Sud sono in cima alla lista con un saldo negativo per la mobilità sanitaria passiva. È quanto hanno denunciato i consiglieri regionali del Partito Democratico, commentando i dati degli ultimi report nazionali e la Conferenza delle Regioni che ha appena approvato il volume d’affari relativo alla mobilità sanitaria passiva che sfiora complessivamente i 4,6 miliardi, in crescita di circa 300 milioni rispetto al 2022.

Dati che dimostrano come la mobilità sanitaria passiva in Calabria «continua a essere una delle principali emergenze per la nostra regione: «Stando ai dati diffusi dalla Conferenza nel 2019 – hanno spiegato i dem – il valore della mobilità passiva nella nostra Regione si attestava intorno ai 157 milioni e, dunque, anche dopo la pandemia il dato continua a crescere senza sosta, a ulteriore conferma che quell’emergenza non ci ha insegnato nulla».

«Si tratta di dati drammatici – hanno sottolineato – dietro ai quali si nascondono storie di cittadini e pazienti costretti a viaggi della speranza ed a sopportare ulteriori costi per sottoporsi a prestazioni sanitarie in grado di soddisfare le loro esigenze di cura o che sono costretti, quando ne hanno la possibilità, a rivolgersi alle strutture private. Numeri che destano profonda preoccupazione e che, come più volte ha sottolineato la fondazione Gimbe nei suoi studi, saranno ancora più aumentati dalla scellerata autonomia differenziata voluta dalla Lega».

«Questa è la drammatica realtà che ci troviamo a vivere – hanno proseguito – altro che la narrazione del governatore e commissario alla sanità Occhiuto che racconta rivoluzioni e miracoli che si trovano soltanto sulle sue pagine social. Cosa sta facendo il governo regionale per fronteggiare il fenomeno? Nulla. Anzi, con l’assenso dato all’autonomia differenziata a Roma, ha dato il proprio via libera a peggiorare la situazione».

«Come gruppo e come partito – hanno concluso i consiglieri – proseguiremo il nostro continuo impegno sul territorio per la costruzione di una sanità pubblica e universalistica, a sostegno della quale abbiamo presentato diverse proposte legislative, e che rappresenta l’unica speranza per il diritto alla salute dei calabresi. Insieme al referendum abrogativo dell’autonomia di Calderoli che va bloccata ad ogni costo per evitare che venga sferrato l’ultimo e ferale colpo ad ogni ipotesi di progresso per il Mezzogiorno». (rrc)

 

Irto (PD): C’è discriminazione tra regioni per il vaccino contro la bronchiolite dei neonati

«Il ministro della Salute assicuri a tutti i neonati la somministrazione del vaccino contro la bronchiolite, che è un’infezione virale molto insidiosa, specie nei primi mesi di vita del bambino». È quanto ha chiesto il senatore del PD, Nicola Irto, denunciando come «il Dipartimento ministeriale del farmaco ha fermato la campagna vaccinale anti-bronchiolite, rivolta ai neonati, nelle regioni obbligate a rientrare dal disavanzo sanitario».

«Qui siamo davanti – ha osservato Irto – a un atto gravissimo, a una discriminazione intollerabile. Da un lato, infatti, si blocca la campagna vaccinale in argomento nei territori, come la Calabria, più sguarniti e svantaggiati a livello sanitario. Dall’altro lato, invece, si consente l’utilizzo del vaccino in questione nelle regioni più ricche, a carico dei rispettivi bilanci. Ciò significa differenziare i diritti dei bambini appena nati, la cui salute deve essere una priorità di ogni governo, a prescindere dalle sigle politiche. Oltretutto, la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza impone, per ogni decisione delle istituzioni pubbliche, di considerare sempre il superiore interesse del fanciullo».

«Mi auguro – ha concluso il senatore del Partito democratico – che il ministro della Salute si attivi subito, perché lo Stato ha sempre l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini, soprattutto quando sono tanto piccoli di età, dunque più fragili». (rp)

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Domani il dibattito sull’autonomia e sulle emergenze territoriali irrisolte

Domani pomeriggio, a Isola Capo Rizzuto, alle 18, alla Villa Comunale, si terrà il dibattito Autonomia differenziata, la legge che divide l’Italia.

L’evento è organizzato in occasione della Festa dell’Unità e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Vittoria Baldino, deputata del M5S e di Giusy Iemma, vicesindaca di Catanzaro e presidente regionale del Partito Democratico. I saluti sono di Giovanni Stillitano, del M5S di Isola C.R., Daniela Ventura, dirigente regionale di Italia Viva e Silvana Gagliardi, segretaria Pd Isola C.R. Intervengono, anche, Luigi Raso, coordinatore Provinciale Primavera della Calabria, Nunzia Paese, presidente regionale di Italia Viva, Rosa Tavella, già consigliere regionale Rifondazione Comunista. Modera il giornalista di Epseria Tv Massimo Carlozzo.

A seguire, alle 19.30, l’incontro su Emergenze territoriali irrisolte, le risposte del PD. Dopo i saluti di Carolina Girasole, presidente provinciale PD, intervengono Andrea Filici, segretario PD Isola C.R., Gaspare Cavaliere, capogruppo PD a Isola C.R., e Leo Barberio, segretario provinciale PD. Conclude Ernesto Alecci, consigliere regionale del PD. (rkr)

Bevacqua (PD): Servono interventi immediati per garantire diritto a mobilità

Mimmo Bevacqua, capogruppo del PD in Consiglio regionale, ha chiesto alla Regione «interventi immediati e una programmazione strutturale per quel che attiene mobilità e trasporti».

«Fino ad oggi – ha rilevato – è stata totale l’assenza di interesse da parte del Governatore della Calabria, sempre pronto ad esternare annunci e novità soprattutto a mezzo social, rispetto al bisogno di assicurare non solo ai calabresi ma anche per quanti guardano al nostro mare, alle nostre montagne, alle nostre straordinarie bellezze con interesse ed ammirazione, la concreta possibilità di spostamento tra gli affascinanti borghi e paesaggi del nostro territorio. E in particolare per quel che riguarda le aree interne».

«Fino ad oggi – ha aggiunto il dem – non abbiamo potuto registrare un nuovo atto di programmazione, una risorsa aggiuntiva sull’attuazione dei servizi o una nuova proposta finalizzata ad assicurare ai calabresi il diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione. Anzi abbiamo assistito a un atteggiamento quasi rassegnato anche rispetto alle scelte del governo nazionale come nel caso della realizzazione dell’AV con tracciato interno Praia-Tarsia-Cosenza limitandosi a svolgere un ruolo quasi notarile, che oggi vede la nostra regione tagliata da ogni ipotesi di finanziamento fino ad almeno il 2030. Anzi per rispettare i desiderata della Lega e il patto di potere che lega i partiti di governo, si è supinamente dato il proprio assenso alla realizzazione di un Ponte che finirà soltanto per sottrarre ingenti risorse alla mobilità ed allo sviluppo della Calabria. Anche la mobilità urbana ed extraurbana del territorio è fuori dall’agenda di governo».

«Solo per limitare l’analisi alla mia provincia non può consolare – ha proseguito Bevacqua – la recente notizia della concessione di 100 mila vett*km autorizzati alla Città di Corigliano Rossano, considerato che, a distanza di quasi nove anni dall’approvazione della riforma introdotta dalla L.R. 35/2015, in cinque anni di governo del Centrodestra, non si è ancora giunti all’approvazione del livello dei servizi minimi, all’applicazione dei costi standard e alle procedure di gare per l’affidamento dei servizi di TPL. Se quel percorso istituzionale non si fosse interrotto, la Città di Corigliano Rossano avrebbe potuto disporre non di 580 mila vett*Km, ma di ben 880.314 vett*km così come la Città di Cosenza (conurbata con Rende e Castrolibero) di ben 2.256.318 vett*Km, con grande sollievo in termini di risorse per l’azienda municipalizzata Amaco e di servizi per la comunità locale».

«Non c’è più tempo da perdere –  ha ribadito Bevacqua – occorre adottare un nuovo approccio metodologico attraverso il quale un’efficace ed obiettiva programmazione possa consentire di soddisfare i bisogni e le aspettative della comunità. Un approccio in grado di progettare un sistema di trasporto nuovo, semplice, efficace ed integrato, capace di promuovere una Calabria efficiente ed accogliente, idonea a sostenere la sfida della modernità e dello sviluppo”.

Il capogruppo del Pd ha annunciato, inoltre, per la fine del mese di ottobre, un convegno specifico sul tema al quale il gruppo consiliare lavorerà di concerto con il partito regionale per formulare una proposta scevra da strumentalità, ma indispensabile per garantire ai calabresi il diritto alla mobilità. (rcz)

Pd Calabria: Agire subito per impedire diffusione del virus della lingua blu

Il Partito Democratico della Calabria, assieme alle rappresentanze degli allevatori e ai sindaci della Provincia di Crotone, hanno chiesto alla Regione  e alle sue Unità veterinarie di affrontare di petto il problema della diffusione della febbre catarrale, la cosiddetta “Lingua blu”, che ha già danneggiato numerosi allevamenti di animali ruminanti».

Per i dem serve, dunque, un intervento immediato «per stoppare bruscamente la circolazione del virus, per proteggere gli allevamenti sani e per risarcire al più presto quelli colpiti dalla malattia. Non c’è altro tempo da perdere, perché bisogna preservare e sostenere il comparto, che è parte significativa dell’economia del territorio. In passato, purtroppo, la lentezza e la disorganizzazione pubbliche hanno causato la diffusione della peste suina e, di recente, anche un preoccupante aumento dei casi di Tbc bovina».

«È proprio questo il momento di prevenire, con misure mirate ed efficaci, un peggioramento della situazione, che potrebbe essere insostenibile per le aziende del settore, già molto provate dall’aumento generale dei prezzi e dalla diminuzione dei loro ricavi. Ci auguriamo che la Regione Calabria – conclude la nota del Pd calabrese – metta al più presto in atto un piano di interventi coordinati e cominci a risarcire gli allevamenti colpiti dalla “Lingua blu”». (rcz)

Il Pd: In Calabria non avremo più la prevista riqualificazione sismica degli ospedali

«Vergogna, in Calabria non avremo più la prevista riqualificazione sismica degli ospedali: il governo nazionale e quello regionale hanno levato le risorse del Pnrr e le altre al riguardo disponibili». È quanto ha denunciato del Partito Democratico della Calabria, definendolo «uno scippo gravissimo e ingiustificabile, che conferma  l’avversione del governo Meloni verso la Calabria e la sudditanza del governo Occhiuto, zitto, immobile e complice davanti alla continua sottrazione di finanziamenti destinati alla nostra sanità pubblica e alle altre priorità».

«I notabili del centrodestra parlano – hanno osservato i dem – di rilancio della sanità calabrese, di miglioramento dei servizi e di inversione della tendenza. I fatti, però, dimostrano ogni volta le loro bugie clamorose. L’unica verità è che, con l’autonomia differenziata e con i tagli imposti, il centrodestra determinerà l’agonia della sanità pubblica calabrese, con la conseguente impennata dell’emigrazione sanitaria verso le strutture del Settentrione e con ulteriori trasferimenti di residenza in altre regioni».

«Il centrodestra considera la Calabria un serbatoio di voti. La regione sarà invece determinante – hanno concluso i dem calabresi – per il riscatto dell’intero Mezzogiorno, che merita profondo rispetto e gli stessi diritti e servizi essenziali presenti nel Nord». (rcz)