Porto di Catanzaro, pubblicato bando per concessione di aree per alaggio e varo

È stato pubblicato, sull’Albo pretorio del Comune di Catanzaro, il bando per l’affidamento in concessione di due aree demaniali marittime per rimessaggio di natanti e imbarcazioni da diporto e la correlata attività di alaggio e varo all’interno dell’area portuale.

Lo hanno reso noto gli assessori competenti per materia – Politiche del Mare e Patrimonio – Giusy Iemma e Antonio Battaglia.

«La pubblicazione del bando – hanno spiegato i due componenti della giunta Fiorita – fa seguito alla delibera approvata dall’esecutivo qualche mese fa con la quale è stato fornito l’atto d’indirizzo per la verifica della fattibilità di attivazione di una procedura ad evidenza pubblica, finalizzata all’affidamento in concessione delle aree».
«Verifica che, una volta effettuata dagli uffici competenti – hanno aggiunto – ha portato alla pubblicazione odierna del bando che consentirà, appunto, l’affidamento delle aree stesse per rimessaggio, esclusa la manutenzione, di natanti e imbarcazioni da diporto e correlata attività di alaggio e varo all’interno del porto. Entrambi i lotti hanno una superficie di oltre duemila metri quadri e sono stati ricavati dal piazzale esistente già pavimentato e direttamente accessibile».
«Il nostro obiettivo primario – hanno ribadito Iemma e Battaglia – era e resta il completamento del porto. Traguardo al quale stiamo lavorando senza sosta. Ma non intendiamo rinunciare affatto alla possibilità di sfruttare ogni occasione che si presenta nel frattempo, per valorizzare la risorsa mare ottimizzando le potenzialità dell’attuale infrastruttura».
«Da questo punto di vista – hanno concluso – rispondere alle esigenze dei diportisti, mettendo loro a disposizione delle aree ci è parso un modo di implementare se possibile le attività e con esse lo sviluppo socio economico che ne deriva». (rrc)

L’OPINIONE / Flavio Stasi: L’assenza di una pianificazione del Porto di Corigliano Rossano dovrebbe preoccupare tutti

di FLAVIO STASI  – L’esigenza di garantire ed anzi attrarre investimenti, espressa dai sindacati confederali, è totalmente condivisa anche dall’Amministrazione Comunale. È necessario solo qualche precisazione rispetto alle “questioni giuridiche e procedurali” a cui fanno viene fatto riferimento.

Intanto l’assenza di una pianificazione del porto, denunciata fin dal primo giorno solo dall’Amministrazione Comunale, è una questione che dovrebbe preoccupare tutti, anche le rappresentanze sindacali, in quanto è sinonimo di totale mancanza di prospettive di sviluppo e visione dell’Autorità Portuale nei confronti del sorgitore.

Pur comprendendo l’approccio pragmatico dei sindacati, non è possibile – per chi governa il territorio – sostituire la pianificazione con un “il primo che arriva, si insedia”. Lo abbiamo detto più volte: sarà un tema poco accattivante, ma la pianificazione non è un orpello burocratico, bensì il principale strumento di sviluppo a disposizione del territorio.

Secondariamente la eventuale lacuna procedurale sollevata non è assimilabile ad un grigio appiglio burocratico, come un difetto di notifica o la scadenza di un termine, bensì all’assenza di un percorso autorizzativo chiaro in relazione alla conferenza dei servizi. Si tratta di un tema di trasparenza amministrativa che credo debba stare a cuore anche alle rappresentanze sindacali.

Fatte queste precisazioni non rifuggiamo a discussioni di merito. Ritengo che tutto il territorio sia concorde nel non voler rinunciare all’investimento; tuttavia, credo sia necessario approfondire e condividere quanto chiesto da più parti, compresa l’Amministrazione Comunale, ovvero la valutazione dell’insediamento al di fuori del perimetro portuale, con un vettore di trasporto ed accesso alla banchina dedicato ed al servizio della zona industriale.

È ben chiaro che si tratterebbe di una soluzione meno conveniente per l’investitore, me le istituzioni e le forze sociali esistono per contemperare ed equilibrare degli interessi diversi, ed il nostro ruolo ci impone – per il contesto geografico, urbano e paesaggistico dato – di lavorare affinché lo stabilimento si insedi nella sua collocazione naturale, ovvero la zona industriale. Sarebbe utile se a questo obiettivo lavorassimo tutti insieme ed ovviamente l’Amministrazione Comunale resta disponibile in tal senso. (fs)

[Flavio Stasi è sindaco di Corigliano Rossano]

La sindaca di Villa S. G. Caminiti: Consegnata al Mit istanza per ampliamento Porto a Sud

La sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, ha annunciato come «il commissario straordinario dell’autorità di sistema portuale dello Stretto Antonio Ranieri, il 29 dicembre scorso, ha avanzato al MIT (ministero delle infrastrutture dei trasporti) l’istanza di “ampliamento della circoscrizione all’area a sud del molo di sopraflutto del porto di Villa San Giovanni”».

Si tratta di un’ottima notizia per la città, considerando che, «in poco meno di un mese – viene ricordato in una nota del Comune – la Regione Calabria (con delibera di giunta numero 663 del 29/11/2023) e il commissario dell’ADSP hanno recepito le istanze del consiglio comunale per lo spostamento del porto a sud: a confermare che sia la regione sia il commissario Ranieri hanno a cuore il “ricollocamento a sud rispetto all’esistente“ sono le stesse parole contenute nella delibera di giunta regionale prima e nell’istanza a firma di Ranieri dopo».

«Lo stesso commissario straordinario, dopo aver incontrato i primi giorni del mese di dicembre il sindaco Giusy Caminiti – viene ricordato – ha informalmente interloquito lo scorso 30 dicembre con i consiglieri comunali presenti a palazzo San Giovanni a chiusura del consiglio comunale poco prima tenutosi. Il commissario ha espressamente fatto riferimento alle necessità della Città: prima fra tutte essere liberata dall’attraversamento intraurbano di viale Italia e via Marinai d’Italia, per recuperare spazi di vivibilità ma anche zone a forte attrazione turistica e per la nautica da diporto. Del resto, così non poteva essere per un commissario Villese che conosce fin troppo bene le problematiche anche cittadine (viabilità, vivibilità, inquinamento) ed ha garantito che, in perfetta sintonia con le richieste del consiglio comunale e con le richieste da sempre portate avanti dalla Città, nessun nuovo approdo sarà realizzato all’interno del porto storico, essendo, appunto, obiettivo ormai da tutti condiviso lo spostamento delle darsene per il traghettamento delle auto e dei tir a sud delle invasature ferroviarie».
«Si legge altresì nella nota a firma del commissario Ranieri – continua la nota – che si individueranno “le nuove funzioni che potranno essere svolte negli ambiti lasciati liberi dagli scivoli attualmente in concessione ad un operatore privato e potenziando le banchine di ormeggio per i mezzi veloci dedicati al traghettamento dei passeggeri a piedi, con miglioramento della qualità dell’accoglienza e dei servizi erogati anche in regime di continuità territoriale ferroviaria”».
«Si concretizza così pienamente – viene evidenziato – la richiesta che l’amministrazione e il consiglio comunale hanno sin dal loro insediamento portato avanti nei confronti dell’autorità di sistema portuale dello stretto, condividendola anche con associazioni cittadine e partiti politici, le cui osservazioni fanno parte del fascicolo di atti trasmesso all’ADSP unitamente al parere a firma del responsabile dell’ufficio tecnico e alle due delibere consiliari che tracciano inequivocabilmente  i sì di questa città: sì prioritario allo spostamento del porto a sud; sì agli ormeggi per i mezzi veloci e alla stazione marittima; sì ad ogni azione che serva a mettere in sicurezza il passaggio dei pedoni da e verso la Sicilia, oggi promiscuo rispetto al traffico veicolare».
«Con grande soddisfazione – ha detto la sindaca – il commissario Ranieri ha parlato di restituire alla città (una volta realizzate, per fasi, le invasature del porto a sud) l’area che va dall’ex lido Cenide tanto caro alla città, fino agli approdi delle società private di navigazione adeguatamente riqualificate per attività di tipo turistico e nautica da diporto. Oggi con grande soddisfazione riteniamo di aver onorato il mandato ricevuto dal consiglio comunale, ma soprattutto dalla città con la quale, rispetto al tema del documento strategico di programmazione dell’ADSP, abbiamo interloquito sia documentalmente sia fisicamente: da quarant’anni, ossia dal famoso accordo di programma del 1990, villa San Giovanni chiede il porto a sud».
«Non potevamo accettare un nuovo approdo all’interno dell’area del porto storico – ha spiegato –: avrebbe voluto dire rassegnarci ad una situazione che mai avrebbe trovato altro sbocco. La regione Calabria ha accolto nella delibera con cui dà intesa per la successiva adozione del DPSS (documento di pianificazione strategica) le richieste e le prescrizioni del nostro comune; il commissario Ranieri come primo atto ha dimostrato alla città grande attenzione. L’ampliamento della circoscrizione dell’Autorità dello Stretto all’area a sud del porto ferroviario si concluderà, dopo un procedimento amministrativo particolarmente complesso, con un decreto a firma del presidente della Repubblica. Noi come amministrazione abbiamo già fatto il nostro: nell’approvazione del preliminare del piano strutturale comunale, avvenuta lo scorso 23 dicembre, questa maggioranza ha già individuato nella sua pianificazione l’area da destinare ad ampliamento del porto esistente, alle spalle dello stesso, con ripascimento di tutta la spiaggia di Acciarello».
«Città Metropolitana, dal canto suo – ha aggiunto – sta procedendo alla redazione di un progetto per la bretella di collegamento tra il nostro autoporto (a breve riusciremo ad aprire l’iter per la sua realizzazione) e l’area del porto a sud, con una nuova idea di intubata al vaglio dei tecnici. Tutti questi mesi – sono serviti a portare a tutti i tavoli, regionali e nazionali, le necessità e le legittime aspirazioni di questa città, il cui grido di dolore per decenni di attraversamento per nulla regolato e risarcito, non può più essere negato.con il commissario Ranieri alla guida della the SP si apre una fase nuova: lo ringraziamo per la competenza, la sensibilità e la grande professionalità che per questa Città va di pari passo con uno spirito di servizio da cittadino doc».
«Ci aspettano mesi di serio lavoro – ha concluso – al quale non sottrarremo alcuna risorsa, convinti che la possibilità di coniugare la vocazione trasportistica e quella turistica di Villa San Giovanni passi dalla continuità territoriale tra le sponde dello Stretto e dalla nuova collocazione a sud del porto ferroviario per gli approdi commerciali». (rrc)