Autorità Portuale e Arpacal insieme per lo sviluppo sostenibile del Porto di Crotone

Permettere al porto di Crotone uno sviluppo sostenibile, oltre che una riqualificazione ambientale. È di quanto hanno discusso l’Autorità di Sistema Portuale, guidato dal presidente Andrea Agostinelli e l’Arpacal, guidato dal commissario Emilio Errigo, in un incontro nella sede dell’Agenzia.

Presente, anche, il dirigente Alessandro Guerri. In particolare, il presidente Agostinelli e il commissario Errigo hanno confermato la fattiva convergenza, sempre più rinvigorita tra l’Autorità di Sistema portuale e l’Arpacal, su alcune tematiche determinanti per il futuro sviluppo che interesserà, soprattutto, il porto di Crotone e l’area Sensi in vista di un loro rilancio commerciale. 

Nello specifico, Agostinelli ed Errigo hanno affrontato il tema relativo al disinquinamento del sedime portuale, con relativa caratterizzazione delle sabbie, finalizzato ad un eventuale dragaggio delle sostanze inquinanti.

Inserito in una strutturata programmazione di riqualificazione dell’infrastruttura crotonese, l’obiettivo è quello di consentire l’utilizzo delle sue banchine da destinare a traffici commerciali più intensi con navi di tonnellaggio maggiore. (rcz)

Rapani (Fdi): Con giusti accorgimenti porti di Corigliano Rossano e Crotone possono ambire a rilancio

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha evidenziato come «con i dovuti accorgimenti, i porti di Corigliano Rossano e Crotone possono ancora ambire al loro pieno sviluppo. Dal mancato inserimento nella rete Ten-T, la rete di trasporti transeuropea, i due scali ne escono penalizzati ma non tutto è perduto».

«Per questo ho incontrato – ha aggiunto – l’ammiraglio Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, sotto la cui giurisdizione ricadono i due porti».

«Al presidente ho chiesto se sussistano le condizioni affinché i porti di Crotone e Corigliano Rossano – ha spiegato – possano rientrare nei parametri previsti, dopo la sonora bocciatura del Ministero dei Trasporti per via della discutibile gestione pluridecennale delle due infrastrutture. Ebbene – sottolinea il senatore di Fdi – il porto di Corigliano, secondo Agostinelli, con i dovuti accorgimenti potrà definitivamente rilanciarsi, dopo la messa in funzione della stazione di alaggio e varo e la progettazione della nuova banchina croceristica che consente l’attracco delle grandi navi».

«Ma perché rientri nella rete Ten-T, la condizio sine qua non è rappresentata dalle vie di collegamento alle grandi infrastrutture stradali e ferroviarie, da prevedere nel Piano Associato della Sibaritide, che è necessario rivedere – ha proseguito –. Ho sottolineato all’ammiraglio che risulta riduttivo lo sfruttamento del porto coriglianorossanese per il solo deposito e trasporto di materiali ferrosi o il cippato di legno. L’infrastruttura merita ben altre attenzioni, anche perché potrebbe contribuire ad innalzare i livelli occupazionali del territorio».

«Il definitivo sviluppo dello scalo marittimo, con le dovute grandi attenzioni anche al comparto della pesca e ad una nuova funzione industriale delle banchine attualmente inutilizzate – ha detto ancora Ernesto Rapani – potrebbe aprire le porte alle autostrade del mare, vie marittime dedicate al trasporto merci, nel nostro caso come portale rivolto ad oriente e l’Albania, hub commerciale verso i Balcani».

«In questa prospettiva, e ne ho già parlato con il ministro competente, si potrebbero collegare Corigliano Rossano e Crotone a Vibo Valentia e Gioia Tauro – ha concluso –. Il porto di Crotone, infine, proprio grazie alle sue peculiarità ed alla funzione industriale già esistente è pronto ad accogliere le navi da crociera». (rcs)

Investimenti per Porti di Crotone e Vibo, Falbo (Camera Commercio) ha incontrato Agostinelli

Il presidente della Camera di Commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo, ha incontrato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, a cui sono stati illustrati i dettagli progettuali di alcuni investimenti in programma per i porti di Crotone e Vibo Valentia.

Presente, all’incontro, il segretario generale dell’Ente Camerale, Bruno Calvetta. L’iniziativa rientra nel solco della collaborazione istituzionale che anima i due enti e del necessario supporto che la Camera di Commercio intende mettere a disposizione dell’Autorità di Sistema Portuale ai fini dello sviluppo delle due strategiche infrastrutture per i territori di Crotone e Vibo Valentia. Nel corso dell’incontro, sono stati, infatti, esaminati i progetti che l’Autorità di Sistema Portuale ha già in programma e per i quali è necessaria una convergenza con l’ente camerale.

«Si tratta di investimenti significativi che certamente produrranno effetti positivi sul tessuto produttivo ed economico delle province di Crotone e Vibo Valentia», ha dichiarato il presidente dell’ente camerale, Pietro Falbo, al termine del colloquio.

«La Camera di Commercio ha espresso la piena condivisione e disponibilità – ha concluso Falbo – a rendersi partecipe e quanto più possibile parte attiva nei progetti, in linea con la mission dell’ente». 

«Questo incontro segna la ripresa dei rapporti con l’Autorità di Sistema Portuale», ha aggiunto il segretario generale, Bruno Calvetta.

«Una collaborazione che siamo convinti non potrà che moltiplicare le occasioni di crescita dei territori coinvolti – ha concluso –. I due porti di Crotone e Vibo Valentia rappresentano infrastrutture strategiche su cui è necessario investire in una ormai necessaria prospettiva di sviluppo. Accogliamo positivamente l’incontro con il presidente dell’Autorità Portuale e, da parte nostra, assicuriamo il massimo supporto». (rrc)

 

Al via la riqualificazione del Porto di Crotone

Sono diversi i cantieri che saranno aperti al Porto di Crotone, con l’obiettivo di rigenerare lo scalo. È quanto ha reso noto lAutorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, guidata dal presidente Andrea Agostinelli, che prosegue nella sua opera di ristrutturazione dell’infrastruttura portuale affinché venga restituita alla città di Crotone per una sua maggiore fruizione. 

Nello specifico, si partirà con i lavori della mantellata e ricostruzione del muro paraonde del molo foraneo del Porto vecchio” aggiudicati alla ditta Ne.Co. Costruzioni di Amantea in provincia di Cosenza, per un complessivo valore economico di progetto di due milioni di euro.

A richiedere il necessario intervento dell’Ente è stato il compromesso stato dei luoghi riscontrato lungo la mantellata e il molo di sopraflutto del porto Vecchio, vistosamente danneggiati nel corso degli anni dal forte moto ondoso. 

In particolare, dalla relazione tecnica collegata al progetto esecutivo dei lavori, è stato evidenziato, in primo luogo, il danneggiamento della mantellata realizzata in massi e blocchi di cemento a protezione del muro paraonde, il forte danneggiamento lungo la scogliera di camminamento lato mare, dove sono state riscontrate importanti fessure, la mancanza di raccordo tra il porto Vecchio e il porto Nuovo e il forte danneggiamento della recinzione lungo via Molo Foraneo, causato dalle onde copiose che spesso hanno invaso la zona retrostante il molo. 

Considerate, quindi, le criticità emerse, anche a seguito di recenti e importanti mareggiate, i lavori punteranno alla ricostruzione della scogliera retrostante la banchina esterna del molo, attraverso l’uso dei blocchi esistenti e scivolati in mare e la posa in opera di ulteriori massi artificiali, per il ripristino della mantellata. 

Si procederà quindi alla realizzazione di un muro paraonde in calcestruzzo armato sul lato nord del molo foraneo e saranno risanate le fessure presenti lungo la banchina di sopraflutto, dove insiste il camminamento lato mare per un tratto di circa cento metri. A completamento dei lavori si procederà, altresì, al prolungamento del muro paraonde lato Sud, realizzato in calcestruzzo armato per una lunghezza di oltre 45 metri. 

Finalizzati alla complessiva riqualificazione del molo Foraneo del Porto Vecchio anche i lavori di ripristino degli impianti di illuminazione delle torri faro. I lavori sono stati aggiudicati alla ditta Tavano Giuseppe di Borgia in provincia di Catanzaro per un valore complessivo del progetto di oltre 400 mila euro.

 Da realizzare nel rispetto della normativa europea vigente in materia e rispondente, altresì, a criteri di sostenibilità ambientale, la nuova illuminazione dovrà rispondere a precisi criteri tecnici di confort visivo, anche in condizioni e circostanze difficili di lungo periodo, e, naturalmente, dovrà garantire la sicurezza dello stato dei luoghi. (rkr)

Porti, Comitato Magna Graecia: Pioggia di investimenti per Gioia e molliche per Crotone e Corigliano Rossano

Il Comitato Magna Graecia, ha denunciato come, con l’approvazione del Piano Triennale per le portualità ricadenti nell’Autorità di Bacino di Gioia Tauro, siano previsti una pioggia di investimenti per Gioia Tauro e molliche solo per Crotone e Corigliano Rossano.

«Tra le pieghe dei documenti di programmazione – viene spiegato in una nota – diverse sono le misure pianificate per la realizzazione di opere infrastrutturali e per la manutenzione straordinaria degli scali portuali che definiscono la strategia adottata dall’Ente, a sostegno della crescita dei porti di competenza. Circa 150 i milioni che saranno investiti in diverse tranches di programmazione per l’invaso di Gioia Tauro. Tre gli interventi che saranno realizzati. Il primo, del valore di 20 milioni iniziali (che saranno portati a 90), con il quale sarà ottimizzata la resecazione e allineamento della banchina di ponente. Quindi si procederà ai lavori di approfondimento e consolidamento del canale lungo la banchina di levante, con un finanziamento pari a 50 milioni di euro».

«Infine, attraverso un finanziamento di 7 milioni di euro – continua la nota – sarà avviata la ristrutturazione delle banchine esistenti dedicate al traffico Ro-Ro, a cui si aggiungerà la realizzazione di una nuova banchina Ro-Ro.  A fianco il mega investimento per la struttura taurense, viene destinata agli invasi di Crotone e Corigliano-Rossano la cifra di 5 milioni di euro cumulativi.  Tre i milioni finanziati a Crotone, dove si prevede il miglioramento, la riqualificazione e il recupero funzionale delle aree e della viabilità di accesso al porto vecchio. Due, invece, i milioni destinati a Corigliano-Rossano dove sono previsti i lavori di risanamento e adeguamento tecnico del molo di accesso nord e sud dello scalo».

«Mentre, a sostegno dell’attività della pesca – si legge – dopo aver proceduto alla elettrificazione dell’area e aver terminato l’incameramento degli immobili della Lega Navale, si procederà alla riqualificazione della banchina e alla realizzazione della vasca di alaggio».

«Riteniamo, senza dubbio di smentita alcuna – viene evidenziato – che sia stato riservato il solito trattamento a pesci in faccia per le strutture joniche. Non già e non solo per l’esiguità dei fondi previsti, quanto per la sfacciataggine di promuovere tali investimenti come forieri di migliorie alla causa dei porti jonici. Neppure un accenno alla possibilità di far concorrere i due porti jonici a richieste di finanziamento per i Programmi di sviluppo della logistica agroalimentare, bandi recentemente aperti all’interno dei canali Pnrr e con possibilità finanziarie fino a 500milioni».

«Eppure  – si legge nella nota – stiamo parlando di due invasi, quelli jonici, che sorgono in una delle aree a più alta vocazione agricola del Paese. Chiaramente in un rapporto così squilibrato dal punto di vista economico, difficilmente sarà immaginabile la concreta possibilità di rilancio delle su indicate portualità. Viepiù, anche gli altri due porti tirrenici (Taureana di Palmi e Vibo Valentia), di gran lunga più piccoli e meno funzionali degli invasi jonici calabresi, a conti fatti, saranno beneficiari di investimenti superiori».

«È chiaro che una siffatta condizione – evidenzia il Comitato – nonché  la palese e conclamata disparità di trattamento tra invasi jonici e tirrenici, continuerà a creare squilibri e diseconomie. Bene han fatto alcuni cittadini del Crotonese che hanno lanciato l’idea di indire un referendum al fine di sganciare il porto pitagorico dall’Autorità di Bacino di Gioia Tauro. Operazione alla quale, riteniamo, dovrebbe aggregarsi immediatamente la classe dirigente sibarita chiedendo lo scorporo della portualità di Schiavonea dalla su menzionata Autorità. Del resto la vicinanza a Taranto e le affinità turistiche-crocieristiche-mercantili, che legano le portualità joniche calabresi al porto di Taranto, fanno sì che possa essere immaginata un’unica Autorità di Bacino jonica che amalgami il porto pugliese con i due porti calabresi. Quanto detto anche in funzione di un più razionale abbinamento delle aree Zes che da Taranto a Crotone, passando per Corigliano-Rossano, assemblano retroporti, aeroporti ed aree industriali accomunate dallo stesso inespresso potenziale. Viepiù da rilanciare in un’unica offerta d’Ecosistema della Innovazione che potrebbe rappresentare la chiave di svolta per tutto il vasto ambito interregionale della baia jonica».

«La politica smetta di bighellonare e cerchi di rendersi conto che non può più essere tollerato, da parte dell’Arco Jonico – dice ancora il Comitato – un costante trattamento da sottosviluppati e pretendere che la società civile si prostri prona ai diktat centralisti. I due invasi portuali di Corigliano-Rossano e Crotone, insieme allo scalo di Sant’Anna, ed insieme alle strutture joniche lucano-pugliesi, sono l’unica possibilità per immaginare un germoglio di sviluppo per la Sibaritide ed il Crotonese, ed in generale per tutto il vasto ambito calabro-appulo-lucano dell’Arco Jonico. Contrariamente, ed in ossequio alle scriteriate scelte dell’autorità di Bacino taurense, l’area jonica calabrese continuerà ad essere sempre più una landa desolata e depressa. Condannata ad un futuro fosco, fatto di stenti e disperazione». (rkr)

In copertina, il porto di Crotone

Porto di Crotone, Spanò (Confindustria KR): Strategico il recupero dell’area Sensi

Il presidente di Confindustria CrotoneMario Spanò, ha dichiarato che «sui lavori di recupero dell’ex Area Sensi nel Porto di Crotone contiamo sul lavoro operoso e sinergico delle istituzioni e autorità preposte per consentire l’apertura del cantiere di demolizione dei vecchi manufatti e, a seguire, la caratterizzazione dell’area per i lavori di bonifica».

Il Consiglio superiore dei lavori pubblici (Cslp), nello scorso mese di marzo, ha approvato l’adeguamento tecnico funzionale del piano regolatore portuale dello scalo di Crotone, proposto dall’Autorità di sistema portuale del Tirreno Meridionale e dello Ionio, guidata dal presidente Andrea Agostinelli. Secondo il Prp, l’ex area Sensi, dovrà fare da cerniera tra il porto nuovo e quello vecchio, ed è individuata come zona in cui sorgerà un nuovo stabile all’interno del quale saranno ubicati gli uffici dell’Autorità portuale. La Meridionali Petroli che l’ha gestita fino a pochi anni fa, ha il compito di bonificare l’area destinata ad uso turistico (60 %) e commerciale.

«Sono passaggi fondamentali per restituire decoro e bellezza a un’area che potrà collegare Porto vecchio e Porto nuovo e che diventa strategica per la realizzazione di strutture turistiche e/o destinate a servizi per i diportisti, i crocieristi ed i fruitori del porto turistico. Crediamo fortemente nello sviluppo di questa infrastruttura nel diportismo, nella cantieristica, nel settore crocieristico e nella valorizzazione delle imprese già operanti nella nostra realtà portuale», ha spiegato Spanò, a margine dell’incontro a Crotone con il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Andrea Agostinelli, il dirigente della sede di Crotone dell’Adsp, Alessandro Guerri, l’assessore del Comune di Crotone, Maria Bruni, e il consigliere di Confindustria Crotone, Francesco Mazzei.

«Seguiamo con molta attenzione – ha proseguito – il lavoro puntuale che il presidente Agostinelli con impegno sta svolgendo nel territorio per configurare al meglio le potenzialità del porto. Per Confindustria crotone, porto ed aeroporto sono nodi fondamentali a cui devono essere collegate reti infrastrutturali moderne».

«La mobilità – ha concluso – è fondamentale per lo sviluppo. Persone, merci e dati devono potersi muovere su infrastrutture materiali ed immateriali adeguate per generare impresa, lavoro e quindi benessere. Prima usciamo da questo isolamento e prima riusciremo a diventare un territorio accogliente per giovani e imprese». (rkr)

Il sindaco di Crotone Voce incontra Agostinelli per il rilancio del Porto

L’obiettivo è uno solo: rilanciare il Porto di Crotone. Per questo il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce e l’assessore ala Transizione Ecologica, Maria Bruni, hanno incontrato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli.

Presenti all’incontro il dirigente della sede di Crotone dell’Autorità Alessandro Guerri e il capitano Flavio Matarazzo, rappresentate del Comune di Crotone nel Comitato di Gestione dell’Autorità.

«Un incontro positivo – si legge nella nota del Comune – che ha toccato numerosi temi concernenti il porto cittadino. In merito alla caratterizzazione il presidente Agostinelli ha confermato che è stata avviata la procedura che prevederà carotaggi a varie quote al fine di quantificare i volumi di materiare da dragare e le procedure per il conferimento dello stesso. A tal proposito, il Comune ha avanzato la richiesta di estendere tale area di caratterizzazione anche alla restante area S.I.N. in modo tale che qualora non dovessero essere sufficienti le casse di colmata all’interno del porto stesso, si potrebbero individuare altri siti all’interno dell’area, per l’eventuale stoccaggio dei fanghi. Nei prossimi giorni ci sarà una riunione in videoconferenza con il Ministero della Transizione Ecologica in merito alla stessa caratterizzazione e successivamente sarà indetta una conferenza di servizi».

«Sull’area ex Sensi – continua la nota – si rimane in attesa di un ultimo step da parte dell’Agenzia del Demanio, per poter poi procedere all’abbattimento dei manufatti esistenti con successiva bonifica e ricostruzione di pari volumetrie. Il sindaco ha ribadito la ferma volontà dell’amministrazione comunale di destinare quell’area ad un uso turistico ricettivo a totale fruizione della cittadinanza, prevedendo in tale contesto anche un sede per l’Autorità di Sistema attualmente in fitto passivo all’interno dello stabile dell’ex Lazzaretto».
«Per quanto attiene il dragaggio del Porto Vecchio – continua la nota – il Comune ha chiesto ed ottenuto la disponibilità dell’Autorità di poter procedere con un dragaggio di una piccola area di basso fondale posta all’ingresso del porto in prossimità del fanale rosso d’ingresso. Tale riduzione di fondale rappresenta un pericolo di incaglio anche da parte di piccole imbarcazioni e non essendoci particolari vincoli di natura ambientale si potrebbe intervenire in maniera celere. Naturalmente tutte le procedure dovranno essere sottoposte all’attenzione e valutazione dell’Autorità Marittima con la quale è previsto un incontro nei prossimi giorni».
Il Presidente Agostinelli ha annunciato «l’attuazione di un progetto di riqualificazione del porto vecchio – viene riferito – con pavimentazione della parte ovest della darsena tra il fronte mare e le pescherie/ristoranti attualmente presenti. Tale zona in accordo con il Comune verrà pedonalizzata restituendola alla cittadinanza come area di passeggio, salvaguardando la possibilità di accesso controllato alle varie attività commerciali in essere. Infine, per quanto attiene la diga foranea, al fine di poter procedere alla ristrutturazione della stessa, il Comuneredigerà il PUMS Piano Urbano della Mobilità Sostenibile». (rkr)

Al via l’attività del Terminal Crociere di Crotone

Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha stabilito che il Terminal Crociere del porto di Crotone sarà gestito dalla società Port Operation Holding Srl consentendo, così, il via all’attività.

«L’obiettivo dell’Ente – si legge in una nota – è quello di offrire servizi dedicati a sostegno di un settore strategico, attraverso il quale si rilancia lo scalo ma anche la città e il suo territorio».

Soddisfazione è stata manifestata dal presidente Andrea Agostinelli: «Si tratta di un risultato concreto, che ha visto l’Ente costruire e collaudare una infrastruttura di decisiva importanza per lo sviluppo del porto di Crotone. Abbiamo proceduto all’assegnazione della concessione – ha aggiunto Agostinelli – secondo criteri innovativi e trasparenti, che ci hanno permesso di garantire celerità e puntualità nel completamento di un progetto di crescita per l’intero territorio e la sua comunità portuale».

Inserito tra le opere finanziate con risorse di Bilancio dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, il Terminal è stato realizzato presso la Banchina di Riva.

Si punta ad implementare il traffico di navi da crociere che scelgono di inserire lo scalo di Crotone tra le destinazioni da offrire ai propri clienti, alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, culturali ed archeologiche della Calabria.

Oggetto di concessione è un’area demaniale di 720 metri quadrati, dove insiste la stazione marittima da usare a beneficio delle attività connesse alla ricezione del traffico crocieristico, con annessi servizi di gestione degli arrivi e delle partenze delle navi.

La durata massima della concessione è di quattro anni, mentre il successivo rinnovo sarà definito in seguito ad un’ulteriore procedura di evidenza pubblica.

Tra gli altri punti all’ordine del giorno discussi dai membri del Comitato di Gestione, l’istituzione dell’ufficio amministrativo decentrato del porto di Corigliano Calabro. Pur non essendo previsto l’obbligo di legge, in quanto il Comune di Corigliano Rossano non è capoluogo di Provincia, l’Ente ha deciso di attivarlo al fine di offrire un ufficio di contatto diretto sul territorio per ogni eventuale istanza portuale. (rrc)

Porti, a Crotone focus sugli interventi infrastrutturali del Piano Triennale

Sono partiti, a Crotone, gli incontri istituzionali del presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, con l’obiettivo di verificare l’articolato programma di interventi infrastrutturali, che saranno inseriti nel Piano triennale delle opere dell’Ente, per pianificare lo sviluppo dello scalo crotonese.

Insieme ad Agostinelli, i dirigenti Maria Carmela De Maria e Giovanni Piccolo, che incontreranno i vertici della locale Camera di Commercio, della Capitaneria di Porto e il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce. Al primo cittadino, con il quale ha già avviato diversi confronti programmatici in un’atmosfera di collaborazione e sinergia istituzionale, illustrerà la futura programmazione dell’Ente.

Sarà questa l’occasione, anche, per analizzare gli interventi previsti dall’Amministrazione comunale, inseriti nel progetto di water front e già finanziati, al fine di giungere ad un’armonizzazione dei progetti di sviluppo dei due Enti, per assicurare pieno sviluppo all’infrastruttura portuale e al suo territorio.

Nel corso delle due giornate, attraverso anche specifici sopralluoghi, saranno analizzati i progetti che dovranno essere confermati, in quanto rispondenti alla strategia adottata dall’Ente e già in fase avanzata di esecuzione dei lavori.

Nel contempo, saranno definiti i nuovi interventi, di recente inseriti nello studio di adeguamento tecnico funzionale del piano regolatore portuale, che dovranno confluire nella nuova pianificazione.
Attraverso la futura programmazione, in corso di definizione, si punterà alla redistribuzione delle attività portuali, alle quali saranno destinate specifiche aree, al fine di migliorare la funzionalità dell’intera infrastruttura portuale.

Sarà data particolare attenzione al settore dei cantieri nautici, al diportismo e al crocierismo, con l’obiettivo di offrire un maggiore sviluppo economico allo scalo, che vada oltre il traffico delle merci puramente commerciali, senza naturalmente dimenticare le esigenze dei pescatori.

L’obiettivo del presidente Andrea Agostinelli, è quello di offrire un complessivo progetto di crescita integrata dei diversi settori portuali, al fine di redistribuire funzionalmente le aree e, allo stesso tempo, assicurare una maggiore interazione tra porto e città.

Attenzione massima, poi, sarà rivolta alla sostenibilità ambientale degli interventi. Non a caso, nel corso degli incontri, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionali e Ionio illustrerà, anche, il programma di riqualificazione dell’area ex Sensi, che sarà a carico dell’Ente.

Il progetto prevede la demolizione degli attuali immobili e la relativa sostituzione con un nuovo manufatto a più piani, a cui dare una diversa destinazione d’uso, che non andrà a diminuire il valore del patrimonio demaniale dello Stato ma che, in un processo di compensazione volumetrica, contribuirà alla sua valorizzazione. In particolare, dopo la demolizione degli immobili esistenti, sarà realizzata una struttura polifunzionale dove potrebbe insediarsi, anche, la sede istituzionale dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionali e Ionio a Crotone.

Vertice in Regione per il rilancio dei porti di Crotone e Corigliano Rossano

Servono significativi investimenti sui porti di Crotone e Corigliano Rossano. È ciò che è stato ribadito nel corso di un vertice in Cittadella regionale tra l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, i presidenti delle Province di Cosenza e Crotone, Franco Iacucci e Vincenzo Lagani, il vicesindaco del comune di Corigliano Rossano, Claudio Vincenzo Malavolta e, per la Camera di Commercio, Francesco Lagani.

L’assessore Catalfamo ha espresso il proprio apprezzamento «per la recente designazione, da parte del ministro Enrico Giovannini, quale presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’ammiraglio Agostinelli» e ha sottolineato che «con questo passaggio l’ente assumerà tutte le funzioni previste dalla legge 84/1994, superando le criticità della situazione commissariale, potendo in particolare avviare la pianificazione e subentrando nella gestione del porto di Vibo Valentia».

«Nel corso della riunione – è scritto nella nota dell’assessorato –, sono state espresse le varie posizioni, che negli ultimi anni avevano anche comportato alcune significative divergenze fra l’Autorità portuale e gli enti locali. È stata rivendicata inoltre la necessità di significativi investimenti sui porti di Corigliano e Crotone».

«Il commissario Agostinelli – è spiegato in una nota – ha assicurato che nell’ultimo anno l’Autorità, pur scontando un consistente sottodimensionamento di organico e le ulteriori difficoltà derivanti dalla situazione commissariale, ha concentrato i propri sforzi e tante attività sui porti di Corigliano e Crotone. Il commissario ha anche dichiarato che si proseguirà in questa direzione e che l’Autorità di sistema portuale dovrà anche avviare la pianificazione di competenza che, necessariamente, coinvolgerà anche i Comuni sede dei porti».

«Lo stesso commissario, però – prosegue la nota – ha chiarito che si tratta di processi che non possono avere una ricaduta concreta e immediata, anche tenuto conto dei tempi che analoghi processi hanno avuto e stanno avendo in altre Autorità di sistema portuale».

«A conclusione della riunione – è scritto ancora –, si è potuta constatare una significativa convergenza, fra le posizioni dell’Autorità, della Regione e degli enti locali sugli obiettivi che tutti i presenti hanno ritenuto meritevoli di approfondimento».

«Il lavoro svolto nell’ultimo anno dall’Autorità, i recenti finanziamenti della Regione e la fine della fase commissariale dell’Autorità – ha detto l’assessore Catalfamo – dovranno costituire, come condiviso nell’incontro, l’avvio di un nuovo percorso di sinergie volto al rilancio dei porti calabresi».

Nel corso della riunione, il sindaco Voce e l’assessore Sorgiovanni hanno avuto modo di illustrare al comandante Agostinelli e all’assessore Catalfamo la visione che l’amministrazione ha sul futuro del porto, che è legata ad un sistema di mobilità intermodale che abbia come riferimento tutte le possibilità di comunicazione, porto, aeroporto, ferrovia e strada statale 106) previsto nel corridoio ten-core (Scandinavo – Mediterraneo). Specificamente, sul porto l’amministrazione ha evidenziato la necessità che l’Autorità Portuale elabori una proposta progettuale che tenga conto delle esigenze di sviluppo dei traffici crocieristici e diportistici con un occhio di riguardo alla cantieristica.
L’Autorità Portuale si è riservata di accogliere le richieste del Comune secondo le funzioni del porto e delle aree da destinare a tale funzioni, valorizzando in particolare la darsena est del porto nuovo al diporto e il molo foraneo alla croceristica, prospettando anche il banchinaggio tra l’area del molo giunti e il molo commerciale (area spiaggia delle forche).
In un prossimo incontro l’Autorità Portuale presenterà le risultanze di un piano per il porto la cui progettazione è stata già affidata ad uno studio tecnico per discutere insieme le situazioni che emergeranno.
Il comandante Agostinelli, ha rinnovato la sua attenzione e il suo impegno sul porto impegnandosi anche ad attivare la sede distaccata di Crotone con una frequenza più assidua. (rcz)

In copertina, il Porto di Crotone