Sinergia tra sei Enti per il rilancio delle strutture portuali calabresi

Rilanciare le strutture portuali in Calabria, partendo dai porti di Corigliano Rossano e Crotone. È questo l’obiettivo della sinergia tra la Camera di Commercio di Cosenza, Camera di Commercio di Crotone, Provincia di Cosenza, Provincia di Crotone, il Comune di Corigliano Rossano e il Comune di Crotone.

«In questo contesto – si legge in una nota – diventa necessario affrontare la questione del Commissariamento  dell’Autorità di Sistema portuale del Tirreno meridionale di Gioia Tauro, che si protrae  ininterrottamente, senza soluzione di continuità, dal 2015 rendendola, unica struttura in  Italia, a non aver mai visto la nomina di un presidente, a partire dalla riforma del 2016». 

«Gli Enti sollecitano, pertanto, al Governo – continua la nota – l’individuazione di un presidente, in modo da  poter garantire una sensibilità parimenti distribuita per tutti i territori che abbiano un  porto aderente all’Autorità di Sistema portuale del Tirreno meridionale. In secondo luogo, le istituzioni cosentine e crotonesi citate chiedono anche all’Autorità  portuale di Gioia Tauro la convocazione del Comitato Portuale, avente all’ordine del  giorno la discussione circa la situazione porti di Corigliano – Rossano e Crotone, e  nello specifico le varianti ai rispettivi Prp e la verifica dei progetti inseriti nel piano  triennale delle Opere pubbliche per i due porti». 

«L’applicazione delle previsioni di cui all’art. 33 del decreto Milleproroghe 2020, la  situazione di arretratezza e di carenze infrastrutturali che caratterizzano i due porti, in  uno alle ripetute lamentele di tutti gli stakeholders – ci impongono di richiedere con  urgenza la convocazione del Comitato portuale, con all’Ordine del giorno quanto in  oggetto” e nello specifico, rispetto al Piano operativo triennale delle Opere pubbliche “si  chiede la predisposizione di un documento di dettaglio, con evidenza puntuale, del livello di progettazione e di finanziamento di ogni singolo intervento inserito nella  programmazione 2015 – 2020 per i porti di Corigliano – Rossano e Crotone».

«Una forte collaborazione istituzionale, dunque – conclude la nota – a vantaggio di due infrastrutture dalle  grandi potenzialità che potrebbero dare, se potenziate e valorizzate, un grande  contributo a sostegno dello sviluppo economico e sociale dei territori che si affacciano  sul versante ionico e delle intere province di Cosenza e Crotone». (rkr)

In copertina, il Porto di Crotone

La Camera di Commercio di Crotone finanzia due progetti per il Porto

Sono due i progetti che la Camera di Commercio di Crotone ha presentato per il Porto di Crotone, che sono stati ammessi al finanziamento su bandi del Ministero delle Infrastrutture.

«Il primo progetto, denominato Calagreen, di importo pari a 980.000 euro – si legge in una nota – è risultato primo nella graduatoria provvisoria pubblicata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con riferimento all’avviso pubblico per la formulazione di proposte progettuali, nell’ambito dell’Asse D ‘Green ports’, finalizzate alla realizzazione di interventi di sostenibilità ambientale nei territori delle regioni Campania-Puglia-Basilicata-Calabria e Sicilia».

«Il progetto Calagreen – continua la nota – è finalizzato a rendere il porto di Crotone all’avanguardia rispetto ai dispositivi di rilevazione dei parametri ambientali e meteorologici dell’area di mare antistante la città. Mediante tecnologie innovative, gli enti preposti potranno rilevare in tempo reale parametri fondamentali rispetto a situazioni ambientali di criticità e predire eventuali eventi calamitosi che metterebbero a rischio non solo le operazioni marittime ma anche il territorio circostante».

«Il secondo progetto, denominato Kruise Hub, di importo pari a 90.000 euro – si legge ancora nella nota – è giunto al venticinquesimo posto su 185 progetti presentati a livello nazionale nella graduatoria provvisoria pubblicata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con riferimento all’avviso pubblico per la formulazione di proposte progettuali, nell’ambito dell’Asse C ‘Accessibilità turistica’, finalizzate a migliorare l’accessibilità e l’attrattività di siti di interesse turistico di particolare pregio storico e culturale. Il progetto è finalizzato a realizzare la variante al Piano regolatore portuale prevista dal Masterplan approvato dall’Autorità portuale di Gioia Tauro e dalla Camera di commercio di Crotone».

«Accogliamo con soddisfazione – ha detto il Commissario Straordinario della Camera di commercio, Alfio Pugliese – la notizia dell’ammissione dei due progetti a questa prima fase istruttoria dell’avviso. Insieme ai tecnici, stiamo già lavorando per presentare le osservazioni finalizzate a sciogliere la riserva ed accedere compiutamente alla graduatoria definitiva. Questo è l’ennesimo risultato dell’alacre operato svolto dalla Camera di commercio di Crotone per riprendere in mano le sorti delle infrastrutture del nostro territorio, e potenziare quelle strategiche, come il porto».

«Soprattutto nell’ultima consiliatura – ha aggiunto – la Consulta marittima costituita dall’Ente camerale e presieduta dal Consigliere con delega alle infrastrutture Francesco Lagani, ha lavorato in stretta sinergia con l’Autorità portuale affinché il porto di Crotone divenisse idoneo ad accogliere i traffici commerciali e turistici che merita. Ciò a vantaggio non solo del sistema economico, ma anche dell’intero territorio che trarrebbe grande beneficio a livello urbanistico e sociale da un compiuto sviluppo dell’infrastruttura portuale». (rkr)

Convenzione tra Regione e Autorità Portuale di Gioia Tauro: al via interventi per 6 milioni di euro per i porti di Crotone e Palmi

Grazie alle convenzioni sottoscritte tra la Regione Calabria, guidata dal presidente f.f. Nino Spirlì e l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, guidata dal commissario Andrea Agostinelli, saranno finanziati, con 6 milioni di euro, interventi per i porti di Crotone e di Palmi.

Nello specifico, l’intervento relativo al porto di Palmi consentirà il completamento delle banchine di riva dello specchio acqueo portuale, aumentando la lunghezza delle stesse di ulteriori 365 metri, con lavori che comprendono anche i retrostanti piazzali, gli impianti e il dragaggio dei fondali. Il costo complessivo è pari a quattro milioni di euro. Fra cinque mesi è prevista l’approvazione del progetto definitivo ed entro il 2022 i lavori dovrebbero essere conclusi.

Per quanto riguarda il porto di Crotone, invece, l’intervento consentirà, invece, di mettere in sicurezza lo scalo, risolvendo le criticità idrauliche scaturite dall’azione del moto ondoso sul molo di sopraflutto e realizzando un muro paraonde. Il costo complessivo è pari a due milioni di euro. Per questo intervento, la progettazione è già in fase avanzata e dovrebbe concludersi entro marzo, mentre la fine dei lavori è prevista a settembre 2022.

«Il risultato raggiunto – ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo – ci ha consentito di salvaguardare due investimenti che erano in ritardo e che, non essendo dotati nel dicembre 2019 di progettazione esecutiva, erano a rischio di definanziamento per le condizioni previste dall’art. 44 del D.L. 30 aprile 2019, n. 34».

«Particolarmente rilevante – ha aggiunto – è l’intervento nel porto di Taureana di Palmi, che renderà l’infrastruttura pienamente fruibile. Sono al vaglio, inoltre, ulteriori finanziamenti per potenziare la quantità e qualità dell’offerta diportistica nell’area della Costa Viola, con particolare riferimento ai porti di Bagnara e Villa San Giovanni. Per quanto riguarda il porto di Crotone, invece, l’intervento, già programmato negli anni precedenti, si inquadra comunque nell’obiettivo fissato dalla Giunta regionale nel luglio 2020 di mettere in salvaguardia il patrimonio delle infrastrutture portuali calabresi e di rimuovere tutti i limiti alla loro funzionalità».

Catalfamo, infine, ha ringraziato il commissario Andrea Agostinelli per la collaborazione dell’Autorità portuale di Gioia Tauro la quale, peraltro, contribuisce alla realizzazione degli interventi con un cofinanziamento di 1,5 milioni di euro.

«La soddisfazione dell’assessore Catalfamo – ha dichiarato  Agostinelli – è anche la nostra, nello sforzo condiviso di rispondere alle giuste esigenze dei porti calabresi». (rcz)

Porto di Crotone

CROTONE – Verso variante piano regolatore e rilancio del Porto di Crotone

La Camera di Commercio di Crotone e la Consulta Marittima hanno organizzato un incontro tra le istituzioni locali, la rappresentanza parlamentare crotonese e l’Autorità Portuale per confrontarsi sulla tempistica per avviare la progettazione della variante del Piano regolatore del Porto di Crotone.

L’incontro, che è stato organizzato dopo aver appreso che l’Autorità Portuale di Gioia Tauro è legittimata a predisporre la variante del piano regolatore del Porto, ha visto la partecipazione del Presidente della Camera di Commercio di Crotone, Alfio Pugliese, del presidente della Consulta marittima, Francesco Lagani, il presidente Ance, Giovanni Mazzei, il segretario generale della Camera di Commercio di Crotone, dott. Angelo Caforio, il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, il vicesindaco Rosamaria Parise, l’assessore all’urbanistica, Ilario Sorgiovanni e l’assessore alle attività produttive, Luca Bossi.

Presenti anche, oltre al Commissario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, accompagnato dal responsabile delle sedi periferiche, Giovanni Piccolo e la responsabile dell’ufficio legale avv. Simona Scarcella, le Parlamentari del Movimento 5 StelleElisabetta Barbuto e Margherita Corrado.

Aprendo i lavori, i presidenti ospiti hanno ricordato, preliminarmente, che la Camera di Commercio ha predisposto, cofinanziandolo con la stessa Autorità Portuale, un masterplan del porto che è stato presentato all’incirca un anno fa alla città, dopo essere stato pubblicato per consentire a chiunque lo avesse ritenuto di presentare osservazioni e rilievi.

Attualmente lo stesso piano è stato depositato presso il Ministero dei Trasporti per concorrere all’erogazione dei fondi Pac-Pon Infrastrutture e Reti 2014/2020 e potrebbe costituire una buona base per avviare i lavori di realizzazione della variante. La richiesta della Camera e della Consulta è stata semplice. Procedere ad avviare senza indugi l’elaborazione della variante per consentire l’inserimento della stessa nel novero di quelle progettazioni che potranno accedere ai finanziamenti previsti dal Recovery Fund.

Il commissario Agostinelli, nel precisare che la competenza dell’avvio della procedura per realizzare la variante ricade nella sfera di esclusiva pertinenza dell’Autorità Portuale, ha assunto l’impegno di procedere ad avviarla entro la fine dell’anno.

Moltissimi gli argomenti trattati: dalla necessità di collaudare la struttura di prima accoglienza dei crocieristi e dotarla di tutte le utenze per renderla fruibile alla demolizione della gru, di cui è in corso di accertamento la proprietà, dalla necessità di dragare il porto alla improrogabilità della sua bonifica essendo area Sin, nonché ulteriori emergenze contenute in un documento redatto in collaborazione con l’associazione operatori portuali e consegnata ai rappresentanti dell’Autorità Portuale.

Da parte sua il sindaco, come d’altronde tutti i partecipanti, ha dimostrato apprezzamento per l’impegno dell’Autorità Portuale riservando ogni azione di competenza del Comune per concorrere alla realizzazione della progettazione della variante in tempi rapidi. Una variante che consenta di superare un piano regolatore datato 1982 che risulta abbondantemente obsoleto e superato dalle variate esigenze degli operatori portuali in seguito ai mutamenti sociali ed economici della città degli ultimi decenni.

Tutti i partecipanti hanno convenuto sull’enorme tributo ambientale che il territorio ha già pagato e sta pagando, trovando necessario che il futuro strumento urbanistico del porto di Crotone rispetti criteri ambientali tipici di un porto green, smart and digital, come previsto nel Master plan.

Le parlamentari Barbuto e Corrado hanno, invece, hanno ribadito come la realizzazione della variante si renda più che mai necessaria anche per evitare, in assenza di un piano regolatore aggiornato, che l’infrastruttura portuale possa essere preda di iniziative imprenditoriali private che ne condizionino la natura e la vocazione pregiudicando il raggiungimento di benefici concreti per la collettività. Lavoro sinergico e bilancio positivo dell’incontro auspicando in tempi rapidi i primi risultati concreti, primo fra tutti il conferimento dell’incarico per la redazione della variante al piano regolatore portuale.

Così, unanimemente, si sono espressi i partecipanti al termine di una giornata proficua di lavoro e di confronto su un tema così delicato dalla quale parte il rilancio ed il riscatto di una infrastruttura che vanta una storia millenaria. (rkr)

CROTONE – La Camera di Commercio chiede di accelerare sul Piano regolatore del Porto

La Camera di Commercio di Crotone ha chiesto, dopo il via libera del Ministero, di accelerare sulla variante al Piano regolatore del Porto di Crotone.

«Non essendovi più dubbi interpretativi, è necessario approvare tempestivamente la variante al piano regolatore del porto di Crotone, al fine di portare avanti le azioni a vantaggio della valorizzazione di tale importante infrastruttura senza alcuna esitazione» hanno sostenuto il presidente della Consulta marittima, Francesco Lagani, supportato dal Commissario Assonautica Crotone, Alfio Pugliese, dopo aver ricevuto da Roberto Traversi, sottosegretario alle infrastrutture e trasporti, il parere dell’Ufficio legislativo del Ministero.

Nel parere, infatti, si legge che «sebbene  l’Autorità di Gioia Tauro sia commissariata, senza soluzione di continuità, dal 2015, ovvero in data antecedente all’entrata in vigore del D.lgs. 169/2016, gli organi delle soppresse Autorità portuali restano in carica sino all’insediamento dei nuovi organi delle AdSP e, ai fini delle varianti al Piano regolatore portuale, è sufficiente l’istituzione dell’Autorità portuale di sistema ancorché non vi sia stato l’insediamento dei nuovi organi. Inoltre, il Porto di Crotone è già ricompreso nell’area di competenza dell’Autorità di Sistema».

Il parere al Mit era stato richiesto dalla Camera di commercio di Crotone nell’ambito delle attività della Consulta marittima, presieduta dal Consigliere camerale con delega alle infrastrutture Francesco Lagani. (rkr)

Barbuto (M5S) incontra il Commissario Agostinelli per fare il punto sul Porto di Crotone

La deputata del Movimento 5 StelleElisabetta Barbuto, ha incontrato il Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, per discutere del Porto di Crotone.

In particolare, si è fatto il punto della situazione sui finanziamenti, i lavori e gli interventi previsti nel piano operativo triennale per il porto di Crotone di cui nei giorni scorsi, in seguito a specifica richiesta della stessa parlamentare, era stato inviato l’elenco completo.

Per il porto di Crotone, per l’anno 2020, è previsto uno stanziamento di 7 milioni di euro per la realizzazione della prosecuzione del molo foraneo del porto vecchio al fine di migliorare il ridosso in presenza di condizioni meteo avverse; uno stanziamento di 2 milioni per il rifiorimento della mantellata e ricostruzione del muro paraonde dello stesso molo foraneo; la somma di 500mila euro per la caratterizzazione dei fondali del porto e la somma di 150mila euro per i lavori di demolizione della vecchia gru tuttora esistente sul porto nuovo.

Mentre per il primo intervento sono in corso le procedure finalizzate al rilascio della Via da parte del Ministero dell’Ambiente, il progetto esecutivo del secondo è all’esame dell’ufficio tecnico. Per gli ulteriori interventi è prevista la pubblicazione del bando di gara per i mesi di settembre ed ottobre.

Entro la fine del 2020, poi, verrà affidata la progettazione per la realizzazione di una banchina mobile per unità pescherecci (importo finanziato 2 milioni), per il risanamento del paramento verticale e degli arredi portuali delle banchine ( importo finanziato 1 milione), per la realizzazione dell’impianto antincendio (importo finanziato 850mila euro) , per i lavori di ripristino dell’impianto di illuminazione dei moli sottoflutto e foranei ( importo finanziato 400mila euro).

Sono attualmente in fase di esecuzione i lavori relativi alla realizzazione di una piattaforma integrata di servizi per l’integrazione e l’interoperabilità dei tre porti calabresi mediante la realizzazione di infrastrutture tecnologiche, opere civili ed impiantistiche nonché la procedura di collaudo della tensiostruttura ad arco situata sulla banchina di fronte alla capitaneria di porto destinata all’accoglienza del traffico crocieristico che dovrebbe essere completata entro i primi giorni del mese di novembre.

«Tuttavia, molte delle opere indicate – ha spiegato la deputata – sono nel piano operativo triennale da diverso tempo e l’auspicio è che si passi dalle enunciazioni dei vari titoli alla concreta cantierizzazione in tempi congrui e resta, comunque, la problematica dell’adeguamento o variante del vetusto piano regolatore (datato 1982). Una interpretazione restrittiva della riforma del 2016 impedisce, ad oggi, di recepire concretamente il masterplan del porto, commissionato congiuntamente dalla Camera di Commercio di Crotone e dall’Autorità portuale, come strumento di pianificazione di entrambi gli enti».

«Mi auguro – ha dichiarato la deputata Barbuto – che questa necessità sia avvertita da tutte le autorità competenti alla risoluzione del problema come prioritaria e che la situazione si possa sbloccare al più presto anche tramite un intervento normativo che abbiamo sollecitato poiché, in assenza dello stesso, il porto rischia di diventare preda di sciagurate iniziative di singoli che potrebbero finire per orientare, di fatto, la natura dello stesso non già in funzione dell’interesse della collettività bensì in funzione di interessi imprenditoriali privati. E la città di Crotone non merita questa ulteriore mortificazione». (rp)