La Camera di Commercio di Crotone e la Consulta Marittima hanno organizzato un incontro tra le istituzioni locali, la rappresentanza parlamentare crotonese e l’Autorità Portuale per confrontarsi sulla tempistica per avviare la progettazione della variante del Piano regolatore del Porto di Crotone.
L’incontro, che è stato organizzato dopo aver appreso che l’Autorità Portuale di Gioia Tauro è legittimata a predisporre la variante del piano regolatore del Porto, ha visto la partecipazione del Presidente della Camera di Commercio di Crotone, Alfio Pugliese, del presidente della Consulta marittima, Francesco Lagani, il presidente Ance, Giovanni Mazzei, il segretario generale della Camera di Commercio di Crotone, dott. Angelo Caforio, il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, il vicesindaco Rosamaria Parise, l’assessore all’urbanistica, Ilario Sorgiovanni e l’assessore alle attività produttive, Luca Bossi.
Presenti anche, oltre al Commissario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, accompagnato dal responsabile delle sedi periferiche, Giovanni Piccolo e la responsabile dell’ufficio legale avv. Simona Scarcella, le Parlamentari del Movimento 5 Stelle, Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado.
Aprendo i lavori, i presidenti ospiti hanno ricordato, preliminarmente, che la Camera di Commercio ha predisposto, cofinanziandolo con la stessa Autorità Portuale, un masterplan del porto che è stato presentato all’incirca un anno fa alla città, dopo essere stato pubblicato per consentire a chiunque lo avesse ritenuto di presentare osservazioni e rilievi.
Attualmente lo stesso piano è stato depositato presso il Ministero dei Trasporti per concorrere all’erogazione dei fondi Pac-Pon Infrastrutture e Reti 2014/2020 e potrebbe costituire una buona base per avviare i lavori di realizzazione della variante. La richiesta della Camera e della Consulta è stata semplice. Procedere ad avviare senza indugi l’elaborazione della variante per consentire l’inserimento della stessa nel novero di quelle progettazioni che potranno accedere ai finanziamenti previsti dal Recovery Fund.
Il commissario Agostinelli, nel precisare che la competenza dell’avvio della procedura per realizzare la variante ricade nella sfera di esclusiva pertinenza dell’Autorità Portuale, ha assunto l’impegno di procedere ad avviarla entro la fine dell’anno.
Moltissimi gli argomenti trattati: dalla necessità di collaudare la struttura di prima accoglienza dei crocieristi e dotarla di tutte le utenze per renderla fruibile alla demolizione della gru, di cui è in corso di accertamento la proprietà, dalla necessità di dragare il porto alla improrogabilità della sua bonifica essendo area Sin, nonché ulteriori emergenze contenute in un documento redatto in collaborazione con l’associazione operatori portuali e consegnata ai rappresentanti dell’Autorità Portuale.
Da parte sua il sindaco, come d’altronde tutti i partecipanti, ha dimostrato apprezzamento per l’impegno dell’Autorità Portuale riservando ogni azione di competenza del Comune per concorrere alla realizzazione della progettazione della variante in tempi rapidi. Una variante che consenta di superare un piano regolatore datato 1982 che risulta abbondantemente obsoleto e superato dalle variate esigenze degli operatori portuali in seguito ai mutamenti sociali ed economici della città degli ultimi decenni.
Tutti i partecipanti hanno convenuto sull’enorme tributo ambientale che il territorio ha già pagato e sta pagando, trovando necessario che il futuro strumento urbanistico del porto di Crotone rispetti criteri ambientali tipici di un porto green, smart and digital, come previsto nel Master plan.
Le parlamentari Barbuto e Corrado hanno, invece, hanno ribadito come la realizzazione della variante si renda più che mai necessaria anche per evitare, in assenza di un piano regolatore aggiornato, che l’infrastruttura portuale possa essere preda di iniziative imprenditoriali private che ne condizionino la natura e la vocazione pregiudicando il raggiungimento di benefici concreti per la collettività. Lavoro sinergico e bilancio positivo dell’incontro auspicando in tempi rapidi i primi risultati concreti, primo fra tutti il conferimento dell’incarico per la redazione della variante al piano regolatore portuale.
Così, unanimemente, si sono espressi i partecipanti al termine di una giornata proficua di lavoro e di confronto su un tema così delicato dalla quale parte il rilancio ed il riscatto di una infrastruttura che vanta una storia millenaria. (rkr)