Prende il via, domani, a Caccuri, la decima edizione del Premio Letterario Caccuri, il più importante concorso di saggistica in Italia organizzato dall’Accademia dei Cuccariani e in programma fino al 10 agosto.
Apre le cinque giornate dedicate alla letteratura, al giornalismo, alla musica, al teatro, alla poesia e all’enogastronomia, Il sapore dei libri, il ciclo di presentazioni che, quest’anno, coinvolge Raffaele Gaetano intervistato da Antonio Chieffalo, Enzo Ciconte intervistato da Giuseppe Gervasi, Marilisa Morrone e Filippo Veltri intervistato da Giusy Regalino. Protagonisti della serata anche lo scrittore Franco Laratta e lo chef Emanuele Lecce, vincitore del Premio miglior chef emergente 2020 del Gambero Rosso, che presenta un piatto dedicato al Premio Letterario Caccuri realizzato con alcune delle eccellenze agroalimentari locali.
Tra i numerosi appuntamenti che anticiperanno la serata di premiazione finale, sabato 7 agosto, Omaggio al Sommo Poeta Dante, con il concerto lirico ideato e diretto da Luca Mazzei, con la partecipazione di Maria Silecchio (soprano), Vincenzo Spinelli (tenore) e Sergio La Stella (pianoforte); e un Omaggio al Maestro Franco Battiato domenica 8 agosto con la Lectio magistralis dell’antropologo Gonzalo García Fernández, accompagnato da Emanuele Filella al violino e dalle letture dell’attrice Imma Guarasci.
L’8 agosto si terrà anche la cerimonia di premiazione a Gaetano Savettieri, vincitore della Sezione Narrativa della decima edizione del Premio Letterario Caccuri, durante la serata condotta da Tiberio Timperi e dalla giornalista di LaC TV, Rossella Galati, che si concluderà con lo spettacolo di musica e cabaret della Rimbamband.
Molti i temi di stretta attualità al centro della manifestazione, come testimoniano i saggi selezionati per l’edizione 2021 che si contenderanno l’ambito riconoscimento nella serata conclusiva del 10 agosto condotta da Luca Barbarossa insieme alla giornalista di LaC TV Francesca Lagoteta: Oltre la tempesta. Come torneremo a stare insieme” (Mondadori) di Paolo Crepet, La scuola ci salverà (Solferino) di Dacia Maraini, E vissero tutti felici e contenti (Cairo) di Cristina Parodi e Danzare nella tempesta. Viaggio nella fragile perfezione del sistema immunitario (Feltrinelli) di Antonella Viola.
Non poteva mancare un approfondimento sulla pandemia e sull’emergenza sanitaria da Coronavirus, per cercare di capire come funziona il nostro organismo e il suo sistema immunitario insieme ad Antonella Viola, che nel suo Danzare nella tempesta costruisce una mappa per orientarci in questa rivoluzione e ci invita a rivolgere lo sguardo dentro noi stessi, per comprendere la razionalità del nostro organismo, che è un meraviglioso sistema di comunicazione in cui ciascuna parte collabora con l’altra, inviando segnali e traducendoli costantemente, misurandosi senza sosta con l’ignoto che viene da fuori e affrontandolo. Un invito a ricordarci che, nessuno di noi, può prescindere dagli altri e dall’ambiente in cui vive e ad imparare dal nostro sistema immunitario ad attraversare la tempesta senza paura.
Non ci si può salvare da soli è anche il messaggio di Paolo Crepet che, nelle pagine ricche di passione del suo Oltre la tempesta, ci invita a guardare al futuro attivamente per superare il trauma collettivo che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, a coltivare la fantasia e a fare leva sulla nostra forza immaginativa per riparare ciò che si è incrinato dentro di noi e intorno a noi, nelle relazioni, nella vita quotidiana, negli spazi di lavoro. La costruzione del futuro passa anche attraverso un maturo impegno collettivo per riscoprire il senso più vero e profondo delle relazioni e dare forma a quello che sarà il mondo oltre la tempesta, soprattutto per le giovani generazioni.
E proprio dai giovani dovremmo ripartire, secondo Dacia Maraini, perché la scuola può fare la differenza soprattutto nei momenti di crisi e occorre ridare all’istruzione le risorse e la centralità che merita. Nel suo La scuola ci salverà raccoglie storie, idee, battaglie e ricordi di una vita intera, dalle lezioni al Liceo di Palermo all’insegnamento nel carcere di Rebibbia. Un viaggio tra i banchi, anche attraverso la forza dell’immaginazione, da cui emerge l’urgenza di garantire ai ragazzi un’istruzione migliore per ridare all’Italia una concreta speranza nell’avvenire.
Ma ci sarà occasione anche per guardare oltre la pandemia e i confini nazionali insieme a Cristina Parodi che nel suo E vissero felici e contenti? ricompone e racconta i passaggi della vicenda mediatica dei duchi di Sussex che ha catturato l’attenzione di tutto il mondo, dimostrandoci come la Megxit abbia di fatto portato a compimento la rivoluzione cominciata proprio da Lady Diana. Se un tempo, infatti, le ragazze sognavano di sposare un principe per diventare principesse e vivere nel castello, oggi Meghan ci ha insegnato che una ragazza può innamorarsi di un principe e portarlo via dal castello per salvarlo dai suoi fantasmi e vivere davvero felici e contenti.
Non saranno però gli unici argomenti al centro del dibattito, ulteriori occasioni saranno offerte dalle Presentazioni letterarie, tra le quali, Diario dell’ultima notte. Ciano-Mussolini, lo scontro finale (La Lepre) di Mauro Mazza, intervistato da Giordano Bruno Guerri, Non perderti niente (Mondadori) di Luca Barbarossa intervistato da Maria Faragò.
E ancora, Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie (Mondadori) di Nicola Gratteri intervistato da Paolo Di Giannantonio, Riscatto. Bergamo e l’Italia: appunti per un nuovo futuro possibile (Rizzoli) di Giorgio Gori intervistato da Antonella Grippo, La forza delle donne (Perrone) di Adriana Pannitteri intervistata da Cataldo Calabretta, e tante altri.
Oltre agli spazi letterari, il cartellone di appuntamenti serali, sarà inaugurato venerdì 6 agosto dalla PFM (Premiata Forneria Marconi) in un fantastico viaggio tra musica, video e parole attraverso la storia del gruppo negli ultimi 50 anni con Franz Di Cioccio e Patrick Djivas. Dagli anni Settanta fino ai giorni nostri dove, dopo 50 anni di carriera, PFM continua a raccogliere un grande successo di critica e di pubblico, sia in Italia che all’estero. Non solo ricordi, ma anche momenti musicali con Micol Arpa Rock che suonerà, con il suo magico strumento, alcuni brani della band appositamente riarrangiati. Franz e Patrick si uniranno a lei, regalandoci momenti inediti ed estemporanei di grande musica.
Sabato 7 il concerto di Enzo Avitabile Storie di musiche e parole del grande Sud, domenica 8 i monologhi di Stefano Massini, fino allo spettacolo di musica e parole di Roberto Vecchioni, ospite speciale della serata conclusiva il 10 agosto con Lezioni di volo e di atterraggio, il suo ultimo libro edito da Einaudi, il racconto appassionato, colto, ironico e originale delle “giornate di follia” con i suoi alunni, quando si davano appuntamento in un parco e partivano ogni volta da un argomento diverso per poi spaziare senza sapere dove arrivare. Così come avviene nel libro con i suoi studenti, il Prof. Vecchioni offre un’esca, un appiglio al pubblico per attraversare insieme lo spazio della storia, della letteratura e della canzone.
A seguire, il cabaret di Andrea Perron i che chiude la kermesse.
«Quest’anno abbiamo voluto creare un’edizione davvero speciale per festeggiare i 10 anni del Premio – hanno spiegato gli organizzatori dell’Accademia dei Caccuriani – e abbiamo voluto ampliare le iniziative per abbracciare il resto del territorio regionale, estendere le occasioni di incontro ben oltre i consueti cinque giorni della manifestazione e soprattutto provare a comprendere tutte le forme d’arte, dalla scrittura al teatro, dalla musica alla gastronomia, per raccontare in un’unica lunga narrazione le tante bellezze spesso dimenticate della Calabria. Già ad agosto e nei prossimi mesi, infatti, sono previsti una serie di progetti e incontri tesi a valorizzare ancora di più il territorio e le sue risorse, dalle eccellenze gastronomiche a quelle letterarie e artistiche».
Tra le numerose iniziative, l’Accademia dei Caccuriani organizza un evento a sostegno delle grandi eccellenze agroalimentari in collaborazione con Slow Food Calabria, in cui il buon cibo diventa fonte di ispirazione per la letteratura e la scrittura in genere, per il viaggio, il reportage, la saggistica e la poesia. Mission principale del Premio Letterario Caccuri è la diffusione del libro e della lettura, per questo l’Accademia si fa promotrice, a fine agosto, dell’apertura della nuova Biblioteca degli scrittori calabresi, un progetto fondamentale per contribuire all’incremento dei lettori in una regione che è oggi all’ultimo posto nella classifica nazionale degli indici di misurazione.
La biblioteca non sarà un semplice archivio ma anche un luogo di promozione di quello che è stato definito il “nuovo Rinascimento della scrittura calabrese”: da Mimmo Gangemi a Giuseppe Aloe, da Olimpio Talarico a Carmine Abate, sino a Domenico Dara. Da settembre a metà dicembre, poi, sarà la volta della rassegna teatrale che si terrà presso l’Auditorium di Caccuri.
Come di consueto, i quattro saggi – selezionati da un comitato scientifico presieduto dallo storico Giordano Bruno Guerri – saranno votati da una giuria popolare e da una nazionale, composte in totale da 110 giurati (30 i nazionali e 80 gli accademici), il vincitore si aggiudicherà la Torre d’Argento – Premio Bper forgiata dal maestro orafo Michele Affidato.
Il palmares dei vincitori del contest di saggistica delle precedenti edizioni annovera Pino Aprile, Roberto Napoletano, Barbara Serra, Claudio Martelli, Gianluigi Nuzzi, Antonio Padellaro, Nicola Gratteri, Carlo Cottarelli, Carlo e Renzo Piano.
Vengono assegnati, inoltre, riconoscimenti speciali per la narrativa, il giornalismo, la musica, l’economia e, più in generale, l’entertainment.
Non soggetto a voto delle due Giurie, ma di pari standing, il Premio speciale “Alessandro Salem” attribuito ai talenti del nostro Paese e assegnato nelle precedenti edizioni ad Alessandro Profumo, Paolo Mieli, Carmen Lasorella, Antonio Azzalini, Michele Placido, Massimo Cacciari, Jan Slangen e Mimmo Lucano.