Il progetto di ricerca sperimentale della Regione “Mi@aal Reventino”

Si intitola Mia@aal Reventino – Active and Ambient Assisted Living il progetto di ricerca sperimentale realizzato in partnership tra Mia – Mondo Impresa Azienda (Capofila) l’Associazione Ra.Gi., il Centro Clinico San Vitaliano srl e l’Organismo di Ricerca Digital@B Mia per prevenire o ritardare l’insorgenza della non autosufficienza nonché migliorare la qualità della vita  degli anziani, di soggetti con fragilità e di chi se ne prende cura. 

Si tratta di un progetto sperimentale con ricaduta sociale che fornisce cure, monitoraggio e assistenza  alle persone più fragili, consentendo la deospedalizzazione e il soggiorno nelle proprie abitazioni  senza essere sradicati dai luoghi d’origine. 

Grazie allo sviluppo di una piattaforma integrata di tecnologie assistive e innovative, è stato realizzato un portale informativo, ma soprattutto un software che, sopperendo all’assenza di servizi essenziali  nelle aree a rischio isolamento del Reventino, consente un aumento del livello di welfare attraverso  la costruzione di una rete socio assistenziale digitale a supporto delle esigenze delle persone più  fragili. 

«Con lo sguardo sempre volto all’innovazione sociale, abbiamo sposato con entusiasmo questo  progetto che, mediante la tecnologia e l’intelligenza artificiale, ci permette di consolidare politiche di  assistenza, inclusione ed accompagnamento per persone affette da demenza, agevolando anche il  compito dei caregiver», ha dichiarato Enrico Mazza Presidente del Consiglio di Amministrazione del  Centro di Ricerca e Studi Digital@b Mia, Organismo di Ricerca coinvolto nel progetto.

Dopo una fase di sperimentazione e personalizzazione delle soluzioni, l’invecchiamento attivo si è  così confermato uno strumento utile per risolvere le sfide legate all’invecchiamento della  popolazione, attraverso un approccio tecnologico coadiuvato da una progettazione che mette al centro  l’analisi dei bisogni della società, non tralasciando l’aspetto psicologico e sanitario. 

Sono già attive alcune soluzioni tecnologiche, tra cui gli impianti con tecnologia di monitoraggio che  consentono di gestire, a distanza, l’automazione degli impianti delle abitazioni e dei cosiddetti  ospedali di comunità. 

Si sono rivelate efficaci e di grande aiuto per garantire a soggetti fragili maggiore sicurezza e  benessere nello svolgimento delle attività della vita quotidiana. 

«Il progetto Ma@aal Reventino, primo esempio regionale di azione congiunta di assistenza  digitale attiva intercomunale, basa i suoi presupposti sull’efficacia terapeutica delle cure e  dell’assistenza domiciliare, attraverso una rivisitazione dei tradizionali servizi di ADI ampliati con  servizi di Addi (Assistenza Domiciliare Digitale Integrata) presso le abitazioni degli anziani o in  strutture specializzate», ha spiegato il legale rappresentane dell’ente promotore M.I.A. – Mondo Impresa Azienda Srl di Catanzaro, fiero di aver coinvolto nella rete di associazioni e Comuni di Carlopoli,  Decollatura, Gimigliano, Martirano, Martirano Lombardo, Motta S. Lucia, S. Pietro Apostolo,  Serrastretta e Cicala, anche Elena Sodano Presidente di Ra.Gi, che con CasaPaese, come ci tiene a  ribadire, rappresenta un’eccellenza nel sistema socio-assistenziale in Calabria. (rcz)

A Galatro un convegno sulla prevenzione e cura urologica

di CATERINA RESTUCCIATemi ancora sentiti come tabù quelli della prevenzione e della cura urologica, ma che grazie ad interventi studiati e mirati possono essere affrontati con maggiore leggerezza e altrettanta professionalità.

A colloquiare di urologia sono stati gli specialisti e i tecnici in un ambiente, che si sta mostrando sempre più aperto al dialogo sul territorio, al confronto tra le parti e all’informazione corretta e necessaria: la struttura delle Terme di Galatro.

È nella sala convegni delle Terme mercoledì 20 settembre che è stato ospitato il convegno Uomini e donne dall’urologo nel circuito della campagna di educazione alla salute 2023 – 2024 Prevenzione è salute, inaugurata per l’occasione dal Professore Marco Serrao, responsabile del reparto urologia del Tirrenian Hospital di Belvedere Marittimo, nonché fondatore e presidente della Fondazione Totò Morgana Onlus, la prima ed unica a livello nazionale che si occupa congiuntamente di solidarietà e prevenzione uro-andrologica.

Sono stati essenziali e lineari i passaggi del convegno medico – scientifico, che, partendo dai saluti istituzionali del sindaco del Comune di Galatro, Pino Sorbara, e dell’Amministratore Unico delle Terme Domenico Lione, hanno fornito una fotografia precisa, ma anche allarmante della prevenzione e della cura delle malattie urologiche in Calabria.

Nell’esordio del suo intervento proprio Marco Serrao ha voluto ribadire che «la prevenzione è un concetto che non può essere espresso, né studiato né meditato, senza farlo precedere dalla parola conoscenza, per tali ragioni voglio plaudire al lavoro che sta svolgendo l’Amministratore delle Terme di Galatro Domenico Lione alla guida di questa meravigliosa struttura».

Proprio lungo questa linea il Professore ha più volte sottolineato l’importanza di fare prevenzione iniziando un lungo, ma proficuo cammino nelle scuole, sensibilizzando i giovani alle visite e a non sottovalutare i cosiddetti campanellini d’allarme.

L’incontro ha potuto godere in duplice profilo sia della partecipazione di un pubblico attento e interessato sia di una trattazione, nonostante la complessità del settore specifico, chiara, efficace e utile a tutti.

Secondo le linee guida dei contenuti del programma sviluppato è l’Amministratore Unico Domenico Lione che conclude l’evento, sostenendo che «vanno fornite tutte le informazioni sui principali fattori di rischio. Ed è con questa mission che le Terme di Galatro proseguiranno il loro impegno con un Open Day proprio sulla prevenzione urologica, per offrire gratuitamente massima assistenza ed informazione a tutti, soprattutto a ragazzi e ragazze».

È con questo entusiasmo e con queste nuove visioni che la struttura delle Terme di Galatro si avvia ad un calendario di eventi per la salute ed il benessere dell’utente e dell’ospite, ampliando sempre più l’offerta ed i servizi. (cr)


Una “Passeggiata in Rosa” per tutto ottobre a Tortora e Praia con l’Associazione Sanità è Vita

di GIUSEPPE SPINELLINoi provetti e no, con tutti i nostri limiti, ricercatori di notizie e portavoce dell’informazione, ogni tanto e specialmente per certi argomenti, vorremmo dare novità positive a chi gratifica il nostro lavoro/passione con la lettura, ahimè, anche questa volta non sarà positivo quello che state per scoprire e conoscete, naturalmente dal mio punto di vista, sicuramente opinabile.

Anticipatamente ringrazio le testate che vorranno pubblicare questo piccolo contributo per dare merito a chi fa volontariato, a una terra la Calabria, la quale dovrebbe interessare di più chi ci governa in sede nazionale e a cascata a livello Regionale e, a un ambito la Sanità sempre più depauperata nelle fondamenta strutturali.

Qualche mese fa, ma già da tempo seguivo, ho avuto il piacere di intervistare il presidente dell’Associazione Sanità è Vita l’avv. Alessandra Cozza, volontaria dotata di un’eccezionale dinamismo in sinergia con tutti i suoi collaboratori della stessa organizzazione operante e molto attiva nell’Alto Tirreno Cosentino, in merito ai problemi della Sanità dell’area Ospedaliera del territorio di Praia a Mare -Tortora (CS), con ramificazioni in diversi Comuni confinanti e consorziata con altre associazioni anche a livello regionale, nazionale e internazionale, elemento dato dal forte legame con Susan G. Komen, struttura nata negli Usa nel 1982 con lo scopo di migliorare la ricerca sul Tumore al Seno partendo da una Cultura della Prevenzione.

L’ intervista di oggi, con ospite la segretaria dell’Associazione Sanità è Vita Giovanna Pedullà insieme a una componente la Dott.ssa Maria Cirillo, vuole fare il punto dello stato attuale dei “problemi” che investe l’ambito, questo quasi in concomitanza alla notizia (Ansa), della nomina del sub-commissario ad acta Ing. Iole Fantozzi, per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario nella Regione Calabria, esperta nel settore, perché già dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute.

Parliamo con chi è presente. Segretaria Giovanna Pedullà, la Calabria è da sempre emarginata in tutto, sensazione personale naturalmente, dimostrato da tante criticità, la più importante per ovvi motivi, la Sanità, argomento atavico e solo per questo lo Stato centrale dovrebbe farlo diventare un caso nazionale perché.

-Siamo figli di un Dio minore?

La Calabria è emarginata purtroppo, nella quasi totalità dei suoi percorsi, malattia cronica da tempo, nella Sanità raggiungiamo il culmine; infatti, i LEA (livelli essenziali di assistenza) sono i peggiori in Italia, parametri che garantiscono l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini.

Gli stessi hanno dei punteggi, i quali indicano per ogni Regione italiana il valore del servizio espresso, la Tabella indicativa numerica massima è 300, il punteggio della Calabria si attesta sempre tra 125 e i 160 punti, da questo dato può farsi un’idea dello stato attuale del sistema, è molto grave. Territorio, Ospedali e Prevenzione, non lo diciamo noi come Associazione ma la Corte dei conti che periodicamente consiglia di migliorare l’organizzazione, criticità nel tempo sempre più involutiva, iniziando dai 1000 posti letto mancanti, seguita da carenze in ogni segmento del comparto.

-Le faccio una domanda secca e diretta, con l’avvento della nuova Presidenza Occhiuto (dal suo insediamento Commissario della Sanità calabrese), il territorio ha visto qualche segnale di miglioramento?

Dai dati attuali sotto gli occhi di tutti, non si vede nessun tipo di evoluzione del sistema, come organizzazione tentiamo di rendere le coscienze sempre più consapevoli del dramma che ci sta colpendo sempre in modo maggiore.

La nostra esperienza come associazione è indicativa, siamo nati in relazione al tentativo di chiudere definitivamente l’Ospedale di Praia, con questo aspetto facciamo i conti tramite il nostro impegno quotidiano, praticamente è una guerra contro i mulini a vento.

Provvedimenti governativi che si succedono e si rincorrono, con un unico scopo quello di tagliare i servizi, lasciatemi passare il termine, i diritti minimi sanciti dalla Costituzione.

Alcuni passaggi il Presidente Occhiuto li ha fatti, tento di fare un po’ la storia.

Il percorso più significativo parte dalla Sentenza n° 2576/2014 del Consiglio di Stato, l’unico Commissario ad acta che ottemperò alla stessa con il Decreto n° 2678 del 18/8/2017 fu il Dott. Eugenio Sciabica, però anch’esso rimase nel mondo del “Virtuale”, perché aveva un piccolo ma grande problema, era vincolato al Decreto il n° 64 del 5 Luglio 2016, dell’ex Commissario alla Sanità Dott. Massimo Scura, lo stesso trattava la Riorganizzazione della rete assistenziale – Modifica ed integrazione Dca n° 30 del 3/03/2016, sostanzialmente “declassava” la struttura a una semplice presidio territoriale o Capt nonostante avesse avuto assegnato nel 2018 il codice Ospedaliero, ulteriore contraddizioni, classificato Ospedale ma vincolato da un Provvedimento che non gli consentiva di esserlo.

Il Commissario Occhiuto (Presidente della Giunta Regionale e Commissario) interviene diverse volte su quest’aspetto legislativo, tra maggio 2022 e con l’ultimo Provvedimento n° 198 del luglio 2023 da dignità alla struttura, trasformando realmente il famigerato Decreto n° 64 da Capt a Pronto Soccorso operativo, ahimè, di fatto d’allora ad oggi è tutto rimasto fermo, la definizione reale della Sanità calabrese: “tutto sulla carta ed è molto bella”.

-Possiamo dire che la realtà attuale dell’Ospedale di Praia a Mare – Tortora, territorio tra l’atro meraviglioso con un’affluenza in certi periodi dell’anno di turisti molto elevata, vive una realtà Sanitaria Virtuale?

Assolutamente sì, ribadisco scritta ma non praticata.

-E il resto della Calabria? 

Ancora peggio, le spiego in breve.

Di solito nelle Aziende (in tutte), esistono i bilanci, essi consentono la programmazione del lavoro, nelle nostre aziende Ospedaliere questi hanno un ruolo non rilevante per scelta assurda, da tempo succede questo ecco perché in Calabria non si risolve mai il problema, perché non si vuole capire questo aspetto fondamentale, si sperava in questo esecutivo per un cambio di passo, forse è presto, però le prime avvisaglie non sono confortanti.

Il governo attuale con gli ultimi provvedimenti in merito, non ha preso il toro per le corna, ha fatto il solito intervento, ha allungato ancora una volta e in continuità con le azioni precedenti i tempi di presentazione dei citati bilanci, per risolvere il problema, come se lo stesso si sconfessasse nelle regole primarie, infatti nel Decreto-legge il n° 51 maggio 2023, l’art.12 bis delinea quanto segue: Fonte Gazzetta Ufficiale, (si invitano i gentili lettori a leggere, per capire come si vuole posticipare la risoluzione) Art. 12-bis (Disposizioni in materia di enti territoriali). (1.  In considerazione delle attività in corso ai sensi dell’articolo 16-septies, comma 2, lettere  b)c)f)  e  g),  del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n.  215,  inerenti  alle procedure di cartolarizzazione obbligatoria dei fornitori, al monitoraggio e alla gestione del contenzioso nonché’ alle procedure di controllo, di liquidazione e di pagamento delle fatture, gli enti del servizio sanitario della regione Calabria, a partire dalle informazioni contabili aziendali e da quelle depositate nel Nuovo sistema informativo sanitario, oltre che dalle risultanze della già menzionata circolarizzazione obbligatoria, adottano, entro il 30 giugno 2023, il bilancio di esercizio 2022 e sono autorizzati a deliberare i bilanci aziendali pregressi, ove non ancora adottati, entro il 31 dicembre 2024.

-In pratica la politica attuale continua a fare quello che finora ha fatto chi li ha preceduti, posticipano il problema senza risolverlo, sicuramente l’anomalia è comprensibile a tutti. Bisogna dire anche un’altra cosa, il Governo ha trovato una situazione disastrosa, come si dice in gergo non ha “la bacchetta magica”, ma continuare a non trovare una soluzione immediata a questo tipo di criticità per dare un primo segnale evidente, è molto grave, si parla della salute della gente. Possibile tutto ciò? Sono anni che si vive questo, oppure trattasi di altro a noi umani sconosciuto? A questa domanda lasciamo rispondere l’opinione pubblica in privato o pubblicamente, è ora di passare dalle parole ai fatti, serve forse più partecipazione, intanto, si spera che il lavoro del neonominato sub-commissario Ing. Iole Fantozzi possa avere da subito, risultati evidenti. È passata molta acqua sotto i ponti, molti proclami e favole anche scritte ma finora disattese, come il cittadino può continuare a credere nella politica. Segretaria Pedullà, non vedo all’orizzonte miglioramenti lo ribadisco, non solo Praia per parlare di Cosenza, ma in tutto il resto della Regione, lo “smantellamento “è continuo.

Siamo tutte allo stesso livello, in alcune zone abbiamo più problemi, partiamo da un dato, in Italia ci sono state 7 Aziende Ospedaliere sciolte per Mafia, di cui 5 in Calabria: 3 volte Reggio Calabria, 1 Catanzaro e 1 volta Vibo Valentia, le ultime due nel 2019, questo fa capire la complessità del problema.

Tante volte mi chiedo quando ne usciremo dallo stallo in cui versiamo, è drammatico.

La Corte dei conti nell’Udienza del 1 dicembre 2022, ha toccato vari aspetti dove la Sanità calabrese merita di essere attenzionata, se i cittadini volessero farsi un aggiornamento reale e ufficiale, possono dare un’occhiata al documento citato cliccando sul link proposto https://www.corteconti.it/Download?id=074d8c3e-b37b-4a11-ac13-ebdf7aba298e&fbclid=IwAR0ndp9dGWkfWmQH_MAsCml-TYtyI9MOpcreru9Vnxeh3VqmKmKP7-j0gpk 

Nello stesso un esempio su tutti a proposito delle Risonanze (pag. 28 e 29) della relazione, la Corte si chiede, del perché su 50 di esse, 36 venivano fatte presso le strutture private e solo il rimante negli ospedali statali, il motivo? Le apparecchiature o non erano efficienti, oppure richieste ma non arrivano con tempi di attesa biblici dall’acquisto al collaudo. 

-Mi chiedo, come si può non dare dei segnali concreti dopo tanti proclami? Il Governo attuale anche se da solo un anno in carica, poteva e doveva fare di più, prorogare i bilanci non ha giustificazioni, perché fa rimanere le cose allo stesso modo, dov’è il cambiamento? Posso soltanto augurarmi da calabrese, che le Associazioni come la vostra insieme a tante altre, continuino a farsi sentire da questa politica distratta, siete l’unica speranza. Passiamo all’evento programmato dall’organizzazione che rappresentate, ne parliamo con l’altra referente dell’Associazione, la Dott.ssa Maria Cirillo, alla quale diamo il benvenuto e l’augurio di buon lavoro, perché come componente della Croce Rossa Italiana in questo periodo è in servizio sull’isola di Lampedusa, Intanto ci dica come vanno le cose in queste ore.

In questi ultimi giorni la situazione è tranquilla gli sbarchi sono diminuiti causa le condizioni del mare avverse, stiamo respirando a differenza di momenti appena passati molto lavorati.

-Che tipo di soccorso date? Mi permetto da curioso di capire un po’ in più prima di passare all’argomento dedicato all’evento che ci presenterà.

Di Prima Emergenza, si valutano le condizioni fisiche e psicologiche di chi sbarca, per poi essere trasferiti, per i casi importanti, in delle strutture Sanitarie.

-Veniamo all’argomento più leggero e bello di questa chiacchierata, l’evento incombe, la sesta edizione della Passeggiata in Rosa in Collaborazione con la storica Associazione Susan G. Komen – Italia, il loro motto: “La nostra visione è un mondo senza cancro al seno”.

Noi collaboriamo con Komen Italia da circa dieci anni, prima di questa manifestazione abbiamo iniziato il nostro percorso a fare cultura di prevenzione sul territorio, con tavole rotonde e screening sul tumore del seno, mammografie gratuite, questo è stato possibile grazie a Komen Italia, la quale per tre anni ci ha fatto partecipare a bandi che hanno consentito alla nostra associazione di trasferirli sul territorio per effettuare diagnostica precoce.

-Come risponde l’opinione pubblica a queste vostre sollecitazioni che guardano e mirano alla cultura della prevenzione?

È stato fatto un grosso lavoro di sensibilizzazione e preparazione per scardinare certi tabù, la grande battaglia la facciamo con la paura di tante donne nell’approcciarsi alla prevenzione, meglio non sapere il pensiero che li perseguita.

Diventa questo il cuore del nostro lavoro, fare capire che un tumore scoperto in una fase precoce è più facile vincerlo con terapie meno invasive.

Il Tumore alla mammella è quello più diffuso, l’unica vera arma è la prevenzione, non ci stancheremo mai di ripeterlo, prima si conosce, prima si circoscrive, prima si distrugge, purtroppo lo stato attuale della Sanità in Calabria in questo è in una situazione della quale è già ampiamente sotto i riflettori.

La prevenzione come ha sottolineato, parte anche dall’informazione, infatti un percorso molto dinamico della nostra organizzazione è andare nelle scuole e parlare di cosa mangiare, elemento fondamentale per una corretta prevenzione, abituare i bambini e le famiglie a una corretta alimentazione, allo sport o a una regolata attività fisica diventano elementi fondamentali per una qualità di vita migliore.

-Come si svolgerà la manifestazione?

Quest’anno come anticipato, trattasi della sesta edizione, divisa su due giornate, sabato 7 con un taglio più formale, un Convegno dove parteciperà Komen Italia e le Istituzioni, li ci daremo un programma da seguire per il prossimo futuro con obbiettivi raggiungibili. 

Novità importante, quest’anno daremo spazio alla psico-oncologia, in questa prima giornata nel pomeriggio alle ore 16,00a Praia a Mare, dedicato alle pazienti con una storia di tumore al seno, sarà possibile partecipare gratuitamente ad un incontro di gruppo di sostegno con la Psico-Terapeuta Dott.ssa Laudonia Mammì.

Il gruppo è aperto a un massimo di 15 persone, per prenotazioni telefonare al numero: 3331164386, passate parola.

Giorno 8 domenica, la mattina dedicata ancora alla prevenzione attraverso il villaggio della salute, dove offriremo consulenze e Screening senologico e di prevenzione anche attraverso la dieta Mediterranea, inoltre, continuerà ad essere presente una componente psicologica per un consulto. Mentre il pomeriggio si svolgerà la Passeggiata in Rosa, il percorso si snoderà tra Praia a Mare (CS) e Tortora (CS), coinvolgendo i due Comuni più vicini a noi, un modo per ringraziarli per il loro sostegno alle nostre attività, non mancheranno i momenti di svago per i più piccoli e non solo.

Questo evento diventerà sicuramente un ulteriore tassello del vostro impegno a favore di tutti i cittadini attuali e futuri, l’unica cosa che mi lascia non totalmente soddisfatto di questa trasmissione, è stata la mancanza del Sub-Commissario ad Acta Ing. Iole Fantozzi in rappresentanza della Regione Calabria.

Sarà mio impegno affinché la stessa insieme all’Associazione Sanità è Vita, possa avere l’opportunità di replicare, se ce ne fosse bisogno, a un nuovo incontro da organizzare nel prossimo futuro. (gs)

CATANZARO – Successo per la campagna di prevenzione tumori testa-collo

Hanno registrato una massiccia partecipazione le visite gratuite che si sono svolte, nei giorni scorsi, a Policlinico Mater Domini di Catanzaro. L’iniziativa, svoltasi sotto la guida della prof.ssa associata di Chirurgia maxillo facciale, Maria Giulia Cristofaro, presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’UMG e Direttore U.O.C. di Chirurgia Maxillo-Facciale del Mater Domini di Catanzaro, è stata organizzata nell’ambito del Make sense campaign, campagna europea di prevenzione dei tumori testa-collo promossa in Italia dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (Aiocc).

Alta è stata la percentuale di uomini e donne, senza alcuna prevalenza di genere, intorno ai 55 anni d’età, che hanno preso parte alle dette giornate di sensibilizzazione.

La campagna è servita a diffondere maggiormente la conoscenza del carcinoma testa-collo, il settimo tumore più diffuso in Europa, verso il quale come ha affermato anche la Professoressa Cristofaro, risulta importante la prevenzione per effettuare una diagnosi precoce dello stesso.

Numerose le domande e i dubbi rivolti al team ambulatoriale in ordine ai fattori di rischio quali: il fumo, l’alcol e infezione da HPV.

Ai tanti quesiti sono stati forniti chiarimenti con informazioni sui corretti stili di vita, suggerimenti per prevenire i rischi e distribuito del materiale informativo.

Dato importante emerso dalla campagna è che al 20% delle persone esaminate sono stati prescritti ulteriori controlli presso l’Ambulatorio del Policlinico Universitario di Germaneto.

La Professoressa Cristofaro, docente presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, si ritiene soddisfatta per i tanti presenti  giunti a Catanzaro da tutta la Regione ed afferma: «Ci auguriamo di aver sensibilizzato tutti i partecipanti sul tema della prevenzione dei tumori testa-collo e cavo orale, e di aver trasmesso appieno il messaggio della Make Sense Campaign 2023 – ed ancora la professoressa prosegue col dire – “Grazie all’impegno di tutto il team dellUnità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale questa campagna di sensibilizzazione è stata organizzata in maniera ottimale. È stato un lavoro di squadra supportato dal Magnifico Rettore Prof. Giovanbattista De Sarro, sempre attento, sensibile e disponibile a tutte le campagne di prevenzione».

«Questi due giorni dedicati alla prevenzione non hanno certo la funzione di esaurire un programma che abbiamo intenzione di portare avanti nei prossimi mesi in modo sempre più ampio per raggiungere più persone possibili – ha concluso –. La prevenzione e la diagnosi precoce sono le principali strategie che ci permettono di scoprire il tumore nelle sue fasi iniziali, in modo da trattarlo tempestivamente   e ottenere i migliori risultati in termini di guarigione e qualità di vita del paziente». i(rcz)

 

REGGIO – Domani l’evento “BeCalxBeSafe”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, nell’area Tresoldi del Lungomare Falcomatà, si terrà l’evento BeCalxBeSafe, una giornata di prevenzione organizzata nell’ambito dell’Estate Reggina. Durante il pomeriggio, ovvero dalle 17.30 fino alle 19.30 ci saranno un gazebo ed un camper sanitario che ospiteranno le attività di prevenzione. Nel dettaglio verranno svolti screening internistico, screening dermatologico, screening visivo e sul benessere psicologico. Tutte le operazioni verranno svolte gratuitamente dai specialisti soci di BeCal: Dott. Nazareno Gagliostro, Dott.ssa Giulia Pensabene, Dott. Ettore Callea e Dott.ssa Federica Romeo.

La sera, dalle 21.15 fino a chiusura, le attività si sposteranno alla Rotonda VIII dell’area Tresoldi e si darà vita ad un workshop tematico intitolato: “La prevenzione, tra sfide ed opportunità”. Saranno invitati ad intervenire: Dott. Sandro Giuffrida – Direttore dipartimento Prevenzione ASP RC, Ing. Valerio Arcobelli – PhD Student in Health and Tech ad UniBO e Presidente BeCal, Ing. Giuseppe Marrara – Ricercatore UniRC Progetto iCare, Prof. Antonino Mazza Laboccetta – Prof. Diritto amministrativo UniRC, Dr. Sebastiano Musolino – Vice presidente L.A.Psi. e Prof. Myriam Calipari – Presidentessa AVIS RC. Modera Giulia Pensabene, di BeCal. (rrc)

Prevenzione, Straface: In Provincia di Cosenza in arrivo cinque nuovi ecografi

Sono in arrivo cinque nuovi ecografi nella Provincia di Cosenza. È quanto ha reso noto la consigliera regionale e presidente della Commissione Sanità, Pasqualina Straface, sottolineando come «sulla prevenzione stiamo conducendo una battaglia e, per questo, plaudo all’iniziativa dell’Asp di Cosenza».

«In una moderna concezione di salute – ha detto – la sua promozione e la prevenzione devono essere incentrate su azioni congiunte di vari settori della società, principalmente sui fattori di rischio comportamentali, senza dimenticare l’importanza della diagnosi precoce, il ruolo cruciale delle vaccinazioni e il contrasto alle disuguaglianze. Sulla prevenzione stiamo, da mesi, conducendo una battaglia e per questo plaudo all’iniziativa dell’Asp di Cosenza che in questi giorni ha dato disposizione di aumentare la disponibilità delle strumentazioni diagnostiche».

«Al di là di qualche sterile polemica, l’iniziativa intrapresa dal commissario Antonello Graziano, che ringrazio, è certamente importante. L’Asp ha infatti dato disposizione di acquisire un ecografo per il reparto di ginecologia preventiva del Distretto sanitario Esaro-Pollino, uno per il consultorio familiare di Castrovillari, uno per il consultorio di Rende con sede ad Arcavacata, uno per l’ambulatorio di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Acri ed uno per il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cetraro. La prevenzione – ha concluso – si professa con i fatti e la struttura commissariale diretta dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, da molti mesi ormai sta agendo in questa direzione. Stili di vita sani e prevenzione sono alla base della nostra salute». (rcs)

S. Giovanni in Fiore, Ospedale e Asp CS insieme per la prevenzione dei tumori

«Insieme si può costruire una sanità migliore e dare ai pazienti oncologici l’assistenza e le cure di cui hanno bisogno». È quanto ha dichiarato la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, sottolineando che «è questo il messaggio del convegno intitolato “Cambiare stile di vita per prevenire i tumori”, tenutosi ieri nel salone municipale di rappresentanza e promosso dall’amministrazione cittadina».

«Le patologie oncologiche – ha evidenziato – rappresentano un grosso problema economico e soprattutto sociale. La prevenzione dei tumori è quindi indispensabile. Promuoviamo, dunque, il potenziamento delle sinergie istituzionali già esistenti e puntiamo molto sulla sanità pubblica. Abbiamo coinvolto alcuni medici del presidio ospedaliero locale, con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e indirizzare i cittadini. Insieme a loro e con la direzione dell’Asp di Cosenza, lavoriamo per migliorare i livelli della prevenzione e della cura dei tumori».

Oltre a Succurro, al convegno sono intervenuti l’assessore alla Salute del Comune di San Giovanni in Fiore, Claudia Loria, la chirurga Michela Chiarello, l’oncologo Antonio Caputo e il primario radiologo Antonio Lopez, che hanno illustrato le rispettive attività per prevenire e curare i tumori nel territorio.

All’appuntamento ha partecipato anche la Garante della salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, che ha proposto un protocollo d’intesa per avviare la prevenzione dei tumori femminili a partire dalle scuole. In qualità di presidente della Provincia di Cosenza, Succurro ha accolto favorevolmente la proposta e si è impegnata a portarla avanti.

Infine, la Garante regionale della salute ha visitato l’ospedale di San Giovanni in Fiore, accompagnata dal responsabile della direzione del presidio, Antonio Nicoletti, al fine di rendersi conto delle criticità e dei punti di forza della struttura, tra cui il nuovo mammografo di ultima generazione. (rcs)

 

Trebisacce partecipa al progetto nazionale sulla prevenzione

Il Comune di Trebisacce è tra i Comuni inseriti nel progetto nazionale Italian Health Examination Survey, promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Da marzo saranno effettuati esami gratuiti a campione tra la popolazione di uomini e donne di età compresa tra i 35 ed i 74 anni. 

Lo ha reso noto il sindaco Alex Aurelio, esprimendo soddisfazione per questo risultato che assegna all’Alto jonio cosentino un ruolo da protagonista nel monitoraggio della salute pubblica nazionale.

«In territori come il nostro dove la risposta sanitaria è più debole – ha spiegato – iniziative come questa rappresentano un’opportunità in più per stimolare soprattutto le fasce più vulnerabili ad effettuare controlli periodici e a seguire stili di vita sani destinati a ridurre ogni rischio di malattia».

Il Primo Cittadino ha colto l’occasione per invitare quanti saranno selezionati ad aderire a questo importante momento di indagine.

Ipertensione arteriosa, obesità, ipercolesterolemia, diabete. Sono, queste, alcune delle malattie non trasmissibili e alcune condizioni a rischio, sulle quali il monitoraggio vuole indagare per individuare le possibili cause.

Tra i pochi comuni scelti in Calabria, l’indagine sul territorio di Trebisacce sarà eseguita in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.

A partire da Marzo 2023, uomini e donne di età compresa fra i 35 e i 74 anni, selezionati casualmente tra i residenti, riceveranno l’invito a partecipare all’indagine mediante lettera postale. Le persone che prendono parte all’indagine vengono sottoposte, gratuitamente, ad esami (misurazione pressione, peso, altezza, prelievo di sangue, analisi urine) e alla raccolta di informazioni sugli stili di vita. Le attività saranno ospitate dal Presidio Ospedaliero di Trebisacce. (rcs)

EMERGENZA DA DISSESTO IDROGEOLOGICO
INTERVENIRE SUBITO CON LA PREVENZIONE

I violenti nubifragi che hanno colpito la Calabria in questi giorni ripropongono l’annosa questione della prevenzione di un territorio caratterizzato da un profondo dissesto idrogeologico. Il maltempo e i violenti cambiamenti climatici che stanno caratterizzando, in maniera impazzita, il nostro Paese e, in particolare, la Calabria devono indurre a ripensare in maniera efficace e adeguata una nuova strategia di prevenzione.

Secondo la Coldiretti Calabria sarebbe opportuno dichiarare lo stato di emergenza e avviare le procedure per la calamità.

Il presidente di Coldiretti Catanzaro – Crotone – Vibo (le zone maggiormente colpite dal violentissimo nubifragio che si è abbattuto in queste ultime ore nella regione`) Fabio Borrello sostiene che le piogge torrenziali «hanno messo a dura prova l’intero tessuto produttivo, infrastrutture, abitazioni e la sicurezza delle persone. È il risultato dei cambiamenti climatici e dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno in cui la temperatura è stata finora superiore alla media degli ultimi anni. Si ripropone ancora una volta la drammaticità e il pericolo sempre incombente del dissesto idrogeologico che deve essere affrontato per mitigarne gli effetti investendo in modo efficace, abbandonando tentativi, che hanno prodotto una stratificazione di competenze e non una semplificazione, poiché ormai è risaputo che intervenire a cose fatte costa 10 volte in più. Certamente la prima priorità è quella di mettere in sicurezza le persone e salvaguardare le vite umane». 

Dopo una prima ricognizione nelle aziende agricole – riferisce Borrello – «abbiamo potuto già verificare che hanno subito pesanti conseguenze. Nei prossimi giorni, con i dirigenti della Coldiretti dei Comuni interessati e in collaborazione con i comuni, contribuiremo in modo fattivo a fare una stima aggiornata dei danni subiti direttamente alle produzioni agricole, alle infrastrutture a servizio dell’agricoltura e alle strutture agricole.

Sosteniamo – aggiunge Borrello – la richiesta del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita di richiedere lo stato di emergenza e quindi avviare la dichiarazione dello stato di calamità. Uscire dalla logica dell’emergenza passando alla programmazione degli interventi non è più rinviabile nell’interesse complessivo della Calabria, delle attività economiche e soprattutto della sicurezza dei cittadini». 

A Catanzaro la grandine e la pioggia caduta con estrema violenza ha provocato danni e forti disagi sia nella zona di Santa Maria di Sala che nel quartiere marinaro. A Catanzaro Lido numerosi gli allagamenti e le strade diventate impercorribili a causa dell’acqua che non è defluita nei tombini, evidentemente ostruiti.

Anche in provincia si fa la conta dei danni.

Il maltempo ha colpito tutta la fascia all’alto Jonio provocando serie difficoltà alla popolazione a Crotone e nelle aree della provincia. 

Provvidenziale l’opera delle forze dell’ordine, di pompieri, polizia carabinieri e soprattutto di volontari: non bisogna aspettare di contare vittime per attivare interventi di prevenzione. 

L’unica strada percorribile è quella della prevenzione: a Reggio, per esempio, le fiumare sono ostruite da canneti spontaneamente sorti e mai tagliati e da rifiuti di grandi dimensioni che impediscono il regolare deflusso a mare dell’acqua piovana. Non aspettiamo il disastro annunciato: si intervenga subito! (rcz)

CATANZARO – Il Leo Club “Rupe Ventosa” combatte il rischio di diabete

Grande successo, a Catanzaro, per l’iniziativa di prevenzione per il rischio di diabete organizzata dal Leo Club “Rupe Ventosa” di Catanzaro.

L’evento si è svolto domenica e lunedì nell’ambito 

dell’Area Salute, con l’obiettivo di testimoniare la sensibilità della società civile e dell’Associazionismo su un tema cosi importante per la nostra salute.

«Perché la prevenzione è importante non soltanto per tutti quei soggetti che vengono considerati ad alto rischio, ma per tutti – ha dichiarato il presidente del Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa, Vincenzo Maesano – la prevenzione rappresenta un’arma che diviene fondamentale ed estremamente efficace per contrastare l’insorgenza di questa patologia».

Il programma svoltosi nelle due giornate, ha visto:

nella giornata di domenica 13 Novembre il Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa scendere in Piazza Prefettura insieme al Lions Club padrino Catanzaro Rupe Ventosa e in collaborazione con i Lions Catanzaro Host, Catanzaro Mediterraneo e Catanzaro Themesa, per effettuare screening diabetologici sulla popolazione, al fine di prevenire o evidenziare possibili campanelli d’allarme per la patologia.

Mentre, lunedì 14 novembre 2022, in vista della Giornata Mondiale del Diabete, il Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa ha sposato la campagna nazionale “Lights On Diabetes” ed ha chiesto all’Amministrazione Comunale di Catanzaro, la quale si è dimostrata sensibile e ha autorizzato prontamente l’iniziativa di illuminare di blu il monumento del Il Cavatore, per far luce su una patologia attuale e complessa quale il Diabete e, al contempo, sensibilizzare sull’importanza della prevenzione.

«È un periodo – ha concluso il presidente – che ci vede profondamente impegnati in numerose iniziative con l’intento di poter apportare un beneficio concreto e tangibile alla comunità della quale facciamo parte». (rcz)