CASTROVILLARI (CS) – Sabato in scena “Totale”

Sabato 1° giugno, a Castrovillari, alle 19.30, al Teatro Vittoria, in scena Totale, l’ultimo lavoro scritto e diretto da Pier Lorenzo Pisano.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Festival Primavera dei Teatri.

Nello spettacolo, una coppia ridiscute tutto quello che è stato, nella loro storia, nelle loro identità e nel mondo intorno, attraversando lo spazio e il tempo: dal mesozoico al Settecento, passando per i primi denti da latte, fino al momento della rottura, nel susseguirsi dei luoghi che hanno fatto da sfondo alla loro relazione, grazie alle scene di Rosita Vallefuoco, finalista ai Premi Ubu 2023 per la migliore scenografia, alle musiche originali di Francesco Leineri, le luci di Raffaella Vitiello e i costumi di Raffaella Toni.

“Totale” è la storia di un amore finito. In scena, lui e lei. Due voci ironiche e malinconiche decostruiscono le loro vite e la loro relazione attraverso le cianfrusaglie che le hanno circondate, nel tentativo impossibile di scomporre e dare un valore ad ogni momento insieme, cercando di dare un senso alla fine.

Un progetto nato da un vero e proprio scontrino, scritto da Pisano durante il lockdown, che ripercorre una relazione ormai conclusa attraverso i piccoli acquisti della quotidianità. Per ogni oggetto dell’elenco c’è un piccolo racconto dal quale emerge l’importanza dei piccoli istanti e il rimpianto di un passato condiviso. Un elenco necessariamente incompleto, parziale e sofferto, che omette e vede la realtà soltanto da un punto di vista.

«Le parole che si dicono su un palco creano la realtà, il passato e il futuro – scrive Pier Lorenzo Pisano nelle note al testo –. Due voci impastano le loro parole per creare un mucchio di ricordi, nel tentativo di farli impigliare e sommare in un unico, nuovo, totale. Due linguaggi si uniranno per creare una storia d’amore che nasce e finisce, tra risate, dolori, cianfrusaglie».

Dopo il debutto a Castrovillari, “Totale” sarà in scena il 20 luglio anche a Sansepolcro (AR) per Kilowatt Festival 2024 e a Roma al Teatro Basilica dal 27 febbraio al 9 marzo 2025. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – Primavera dei Teatri, al via sezione dedicata al teatro

Prende il via domani, nell’ambito della 24esima edizione della rassegna Primavera dei Teatri a Castrovillari, la sezione dedicata al teatro.

La kermesse è diretta da Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano e prevede oltre 55 eventi  tra teatro, danza, musica, performance, prestigiose residenze artistiche, workshop, presentazioni di libri, convegni e mostre. Dopo il grande successo e i sold out dei primi giorni, dedicati a Prima, esperimento di piattaforma internazionale con l’obiettivo di contribuire al percorso creativo di giovani artisti operanti nell’ambito della danza e della performance, fino al 30 maggio ci sarà la storica sezione della rassegna.

Domani sera, alle 19.30, al Protoconvento, Affogo, scritto e diretto da Dino Lopardo con Mario RussoAlfredo Tortorelli. Aiuto regia Amelia Di Corsocalligrafia Andrea Liserre; sostegno all’allestimento Collettivo Itaca: con il sostegno della residenza artistica Il filo immaginario e produzione Gommalacca Teatro

Le condotte aggressive sono un tentativo di affermazione della propria identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Nicholas, protagonista della storia, ne è vittima e carnefice. Vive in casa con degli zii dalla mentalità ottusa e sin da bambino ha un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, malgrado la paura dell’acqua. Una vasca da bagno rappresenta la sua infanzia: ricordo di quel tempo in cui compagna di avventure era una papera giocattolo, interrotto da un evento inaspettato, causa della sua fobia. Costretto a fare i conti con la propria natura, dopo aver commesso un danno irreparabile, la sua intera esistenza verrà sconvolta.

Alle 21, al Teatro Vittoria, Ismene di Ghiannis Ritsos con Flavia Pezzo e Massimo Bevilacqua e regia di Fulvio Cauteruccio.

Lo spettacolo è una produzione Krypton. Ismene: Family Affairs, tratto da Ismene del libro “Quarta dimensione” di Ghiannis Ritsos, è un’opera che parte dal mito greco e arriva alle viscere della contemporaneità.

Una contemporaneità dove la paura è padrona delle anime, la guerra divora le vite, la civiltà decade, l’Occidente implode su sé stesso e l’individuo, su cui sembra incombere un ineluttabile destino, resta silente, privato lentamente della sua libertà, della sua volontà. Un inno alla vita, alla forza femminile, al coraggio, quali che siano le prove che le donne affrontano nei diversi contesti familiari, sociali ed economici del contemporaneo.

Mercoledì 29, allw 18, a Il Capannone, la prima assoluta di Mare di ruggine La favola dell’Ilva testo e regia Antimo Casertano e con Daniela Ioia, Ciro Esposito, Francesca De NicolaisLuigi Credendino, Gianluca Vesce, Lucienne Perreca, Antimo Casertano.

Mare di ruggine è un racconto familiare lungo cinque generazioni, che viaggia in parallelo con le vicende dello stabilimento Ex Ilva, poi Italsider di Bagnoli. Ma è anche il racconto collettivo di tante famiglie, per le quali la fabbrica ha rappresentato l’unica alternativa, a Napoli come a Taranto, a Genova come a Piombino. Sullo sfondo la storia del nostro Paese: il suo sviluppo, le sue modifiche nel tempo della storia attraverso la pelle dei protagonisti, il piano di deindustrializzazione locale e nazionale. Mare di ruggine è l’impegno morale di fare luce sulla vicenda dell’Italsider che da troppo anni giace dimenticata al suo stato di abbandono. 

Alle 19.30, al teatro Vittoria, Vorrei una voce di e con Tindaro Granata e le canzoni di Mina. Ispirato dall’incontro con le detenute-attrici del Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina nell’ambito del progetto “Il teatro per sognare” di D’aRteventi diretto da Daniela Ursino, disegno luci Luigi Biondi, costumi Aurora Damanti, regista assistente Alessandro Bandini e produzione LAC Lugano Arte e Cultura in collaborazione con Proxima Res.

Vorrei una voce, scritto e interpretato da Tindaro Granata, è uno spettacolo/monologo che, attraverso le canzoni più popolari di Mina, cantate in playback, si ispira alle storie delle donne conosciute da Tindaro durante il percorso teatrale che l’autore e attore siciliano ha realizzato al Teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina, con le detenute di alta sicurezza, nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare. Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a chi ha perso la capacità di farlo, a chi ha desiderio di ricominciare a sognare.

Alle 21, al Teatro Sybaris, la prima assoluta di Tutta colpa di Ugo, con Giuseppe Brunetti, Loris De Luna e Mariasilvia Greco- Drammaturgia e regia di Elvira Scorza. Produzione Dracma.

Tutta colpa di Ugo s’inserisce nell’ eterna riflessione sulle colpe dei padri che continuano a camminare nelle vite dei figli e della violenza subita dai minori raccontando la storia di Iole e Carlo, due fratelli cresciuti nell’ombra dell’abuso taciuto, improvvisamente visitati da un fratello sconosciuto: Ugo, giovane sacerdote ignaro di tutto, pronto a ritrovare la sua famiglia d’origine per proclamare un perdono inaccettabile. Tutta colpa di Ugo racconta una storia tragica corrotta dall’umorismo che caratterizza la vita abitata dal disagio: una black comedy che riflette su quanto sia difficile, e forse giustamente impossibile, essere giusti in un mondo sbagliato.

Il 30 maggio, alle 18, a Il Capannone, in scena, in prima assoluta,  Pinocchio/ Che cos’è una persona ideato da Davide Iodice che cura anche la regia e la drammaturgia. Lo spettacolo, della Compagnia Scuola elementare del teatro/Conservatorio popolare per le arti della scena e produzione Interno 5 e Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, è con Giorgio Albero, Gaetano Balzano, Danilo Blaquier, Federico Caccese, Stefano Cocifoglia, Giuseppe De Cesare, Simona De Cesare, Patrizia De Rosa, Gianluca De Stefano, Paola Delli Paoli, Chiara Alina Di Sarno, Aliù Fofana, Cynthia Fiumanò, Vincenzo Iaquinangelo, Marino Mazzei, Serena Mazzei, Giuseppina Oliva, Ariele Pone, Tommaso Renzuto Iodice, Giovanna Silvestri, Jurij Tognaccini, Renato Tognaccini.

«Il lavoro di ridefinizione delle identità attraverso lo strumento dell’Arte – ha detto Iodice – la centralità della persona e delle sue fragilità, sono i principi alla base della pedagogia della Scuola Elementare del Teatro, conservatorio popolare per le arti della scena. Più volte in questi anni la figura del burattino Pinocchio ci è stato di ispirazione. Da sempre ci siamo rivolti a lui come a un fratello simbolico dei ragazzi con sindrome di Down o di autismo, o Williams, o Asperger che compongono l’articolato gruppo di lavoro. Pinocchio e l’intera compagine simbolica della favola sembrano incarnare tutte le caratteristiche di un’adolescenza incomprensibile e incompresa, nel cui tormento si specchia una società di adulti in rovina. Pinocchio è il diverso, è tutti i diversi, con la loro carica anarchica e dirompente».

Alle 19.30, Gramsci Gay dell’Accademia Perdura, con Mauro Lamantia, drammaturgia di Iacopo Gardelli e regia di Matteo Gatta.

Una produzione Studio Doiz e Accademia Perduta / Romagna Teatri. Tecnica e voce di Mattia Sartoni.

Lo sciopero delle lancette – duecentomila lavoratori pronti a instaurare la rivoluzione comunista in Italia – è stato un grande fallimento. Un Antonio Gramsci non ancora trentenne si confronta con gli operai torinesi per convincerli che la strada dell’agitazione è ancora quella giusta da percorrere 2019. Su un muro del carcere di Turi viene imbrattato un famoso murales dedicato a Gramsci, che proprio in quel carcere aveva passato cinque anni di prigionia scrivendo gran parte dei suoi densi Quaderni: una mano anonima ha scritto “gay” sulla fronte del grande politico e filosofo marxista italiano. Lo spettacolo riflette sul rapporto fra politica e indifferenza, impegno e disillusione, fuoco e cenere. L’ideazione artistica nasce dall’incontro con la cronaca del suddetto atto vandalico.

Alle 21, al Teatro Sybaris, in prima assoluta Play di Caroline Baglioni, con Caroline Baglioni e Annibale Pavone e la regia di Michelangelo Bellani.

Play è la storia di una violenza psicologica verso una giovane ragazza sul luogo di lavoro e trae ispirazione dagli scandali dei provini a scopo sessuale che hanno fatto nascere il movimento del #metoo. Un’attrice si reca a casa di un regista per fare un provino di cinema. Durante il colloquio le richieste del regista divengono sempre più esplicite. I due inizieranno a dialogare tra fantasia e realtà confondendo i piani. Il testo, che si tiene ben lontano dalla convenzionalità di facili cliché, analizza in profondità le dinamiche che si innescano nei rapporti di potere. 

Il festival prosegue venerdì 31 maggio con Fabio Pisano che presenterà lo spettacolo Spezzata. Rapsodia (Per Intercessione del Silenzio) in prima assoluta, Giulia Scotti in anteprima nazionale proporrà Quello che non c’è, mentre I quattro desideri di Santu Martinu sarà la proposta artistica di Dario De Luca. Si arriva a sabato 1° giugno. Tre le prime assolute dalla giornata: la Compagnia Dammacco/Balivo presenterà La morte ovvero il pranzo della domenica, Pier Lorenzo Pisano –porterà in scena Totale, mentre Zitto Peter sarà  la proposta offerta da Fettarappa/Guerrieri. Tre le proposte in programma per l’ultima giornata del festival – domenica 2 giugno: Kepler 452 Album, Marco Sgrosso A colpi d’ascia, Tommaso Urselli / Alberto Oliva / Claudio Facchinelli Il rivoluzionario errante

Ad arricchire ulteriormente il festival c’è la sezione Oltre. Al di là del fulcro centrale di ogni programmazione, ovvero gli spettacoli, cosa c’è? La risposta è molto altro! Laboratori, incontri, mostre, panel, installazioni proiezioni. Durante Prima, ogni giorno a mezzogiorno appuntamento dedicato ai pitch dei progetti in residenza. Un momento informale di incontro tra gli artisti e gli operatori, per parlare dei percorsi di creazione, di produzione e di possibili coproduzioni. Il tutto davanti a un aperitivo nella splendida atmosfera del chiostro del Protoconvento. Dal 28 maggio al 2 giugno il gruppo R.A.C. (regist_ a confronto) prima associazione di categoria per regist_ teatrali in Italia, propone un workshop di formazione e confronto a cura di due regist_ R.A.C. e un regista ospite, rivolto a15 att_rici_ori, selezionati attraverso una call pubblica nazionale. Il progetto è a cura di Nicola Borghesi, Stefano Cordella, Fabiana Iacozzilli.

Ogni sera, dalle 23, al Protoconvento, si terranno Dj Set e concerti. Tre le mostre: Massimiliano De Luca, Tommaso Le Pera, Angelo Maggio. E poi gli Incontri: Gradienti di liveness. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati con Laura Gemini, Cronicario con Dario Tomasello, La distribuzione degli spettacoli dal vivo, un percorso di curatela con Elena Lamberti, Cinema e Teatro: Trasformando il paesaggio culturale regionale a cura della Fondazione Calabria Film Commission, Tommaso Le Pera: la memoria visiva del teatro con Romolo Perrotta. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – Giovedì al via La Primavera dei Teatri

Prende il via giovedì, a Castrovillari, la 24esima edizione della Primavera dei Teatri, il festival diretto da Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano e in programma fino al 2 giugno.

«Arrivati alla 24esima edizione – hanno detto i direttori artistici – abbiamo scelto di rimetterci in discussione, per indagare un modo diverso di agire e di intendere il nostro ruolo e la nostra funzione. Primavera dei Teatri non è solo un evento: è un catalizzatore di cambiamento per il territorio e la comunità, una scommessa sul potere trasformativo dell’arte. La principale novità introdotta è PRIMA, esperimento di piattaforma internazionale che nasce con l’obiettivo di contribuire al percorso creativo di giovani artist^ operanti nell’ambito della danza e della performance».

«Nel corso di cinque giorni, si potrà assistere ad alcune creazioni ancora in divenire – realizzate anche grazie alle residenze offerte dal festival e raggruppate nella sezione Open Studios – e ai lavori ultimati di artisti nazionali e internazionali – hanno proseguito – all’interno della sezione Programmazione. Contestualmente abbiamo rafforzato l’anima consueta di Primavera, con l’obiettivo puntato sulla nuova drammaturgia e un programma che investe molto sulla nuova generazione di autori e autrici alle prese con la complessità e le criticità della società contemporanea. Il progetto di quest’anno è frutto di un lavoro curatoriale complesso e articolato – fatto di visioni, studio, confronti in giro per l’Europa – per dare un senso e una profondità diversa alla ritrovata identità multidisciplinare del festival».

Il festival, dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, è un “avamposto” a Sud della drammaturgia contemporanea e della nuova creatività, un laboratorio di incontri e confronti tra artisti di diversa estrazione e generazione. Oltre 55 eventi tra teatro, danza, musica, performance, prestigiose residenze artistiche, workshop, presentazioni di libri, convegni e mostre. Novità di questa edizione è Prima, esperimento di piattaforma internazionale con l’obiettivo di contribuire al percorso creativo di giovani artisti  operanti nell’ambito della danza e della performance.

 Nel corso di cinque giorni (23 | 27 maggio), si potrà assistere ad alcune creazioni ancora in divenire – realizzate anche grazie alle  residenze offerte dal festival e raggruppate nella sezione Open studios – e ai lavori ultimati di artisti nazionali e internazionali all’interno della sezione Programmazione.

Alla piattaforma parteciperanno professionisti provenienti da tutto il mondo, una comunità internazionale composta da artisti, produttori, direttori artistici e curatori si riunirà a Castrovillari per confrontarsi sulle pratiche di curatela, incontrare gli artisti coinvolti e vederne i lavori. Il progetto, lungo e articolato, fatto di visioni, studio, confronti in  giro per l’Europa, vuole dare un senso e una profondità diversa all’identità multidisciplinare del festival e, d’altra parte, intende sviluppare un’azione sistematica e continuativa per promuovere a livello internazionale il patrimonio creativo dei giovani artisti che operano nel campo delle performing arts. Dopo aver dato per oltre vent’anni un contributo importante per il rinnovamento del linguaggio scenico e per il ricambio generazionale in Italia, Prima sposta ora l’asse sul panorama internazionale.

Il progetto ha come obiettivo fondante quello di continuare nel lavoro di creazione di un ambiente propizio all’ormai indispensabile cambiamento generazionale nell’ambito del teatro e delle arti performative. Le residenze del 2024 si aprono in modo particolare alla performance, scommettendo su giovani artisti  le cui creazioni si collocano fuori dai confini di genere, sostenendone i percorsi creativi spesso in cooperazione con diverse istituzioni internazionali. Durante i periodi di residenza le artiste e gli artisti avranno la possibilità di confrontarsi con la comunità internazionale di curatrici e programmatori, attraverso le sessioni di pitch e presentando i propri lavori all’interno della sezione Open studios. L’obiettivo è quello di favorire la reciproca conoscenza e il dialogo intorno alle nuove opere in fase di creazione.

La prima giornata (28 maggio) vedrà protagonisti Dino Lopardo con Affogo e il Teatro Studio Krypton con Ismene. Il 29 maggio si prosegue con Tindaro Granata che propone Vorrei una voce, e poi due prime assolute: Antimo Casertano in Mare di ruggine (la favola dell’Ilva) ed Elvira Scorza con Tutta colpa di Ugo.   Giovedì 30 maggio, Accademia Perduta propone lo spettacolo Gramsci Gay; e poi due prime assolute: Caroline Baglioni con Play e Davide Iodice con Pinocchio / Che cos’è una persona.

Il festival prosegue venerdì 31 maggio con Fabio Pisano che presenterà lo spettacolo Spezzata. Rapsodia (Per Intercessione del Silenzio) in prima assoluta, Giulia Scotti in anteprima nazionale proporrà Quello che non c’è (progetto di spettacolo vincitore del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2023),  mentre I quattro desideri di Santu Martinu sarà la proposta artistica di Dario De Luca. Si arriva a sabato 1° giugno. Tre le prime assolute dalla giornata: la Compagnia Dammacco/Balivo presenterà La morte ovvero il pranzo della domenica, Pier Lorenzo Pisano –porterà in scena Totale, mentre Zitto Peter! Una sitcom sulla nausea di nascere, sarà  la proposta offerta da Bruttipensieri. Tre le proposte in programma per l’ultima giornata del festival – domenica 2 giugno: Kepler 452 Album, Marco Sgrosso A colpi d’ascia, Tommaso Urselli / Alberto Oliva / Claudio Facchinelli Il rivoluzionario errante

Ad arricchire ulteriormente il festival c’è la sezione Oltre. Al di là del fulcro centrale di ogni programmazione, ovvero gli spettacoli, cosa c’è? La risposta è molto altro! Laboratori, incontri, mostre, panel, installazioni proiezioni. Durante Prima, ogni giorno a mezzogiorno appuntamento dedicato ai pitch dei progetti in residenza. Un momento informale di incontro tra gli artisti e gli operatori, per parlare dei percorsi di creazione, di produzione e di possibili coproduzioni. Il tutto davanti a un aperitivo nella splendida atmosfera del chiostro del Protoconvento. Dal 28 maggio al 2 giugno il gruppo R.A.C. (regist_ a confronto) prima associazione di categoria per regist_ teatrali in Italia, propone un workshop di formazione e confronto a cura di due regist_ R.A.C. e un regista ospite, rivolto a15 att_rici_ori, selezionati attraverso una call pubblica nazionale. Il progetto è a cura di Nicola Borghesi, Stefano Cordella, Fabiana Iacozzilli. Ogni sera – dalle ore 23.00 – presso il Protoconvento, si terranno Dj Set e concerti. Tre le mostre: Massimiliano De Luca, Tommaso Le Pera, Angelo Maggio. E poi gli Incontri: Gradienti di liveness. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati con Laura Gemini, Cronicario con Dario Tomasello, La distribuzione degli spettacoli dal vivo, un percorso di curatela con Elena Lamberti, Cinema e Teatro: Trasformando il paesaggio culturale regionale a cura della Fondazione Calabria Film Commission, Tommaso Le Pera: la memoria visiva del teatro con Romolo Perrotta. (rcs)

 

CASTROVILLARI (CS) – Un’altra edizione di successo per Primavera dei teatri

Un successo oltre ogni aspettativa! Si è conclusa il 4 giugno la XXIII edizione di Primavera dei Teatri, festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, diretto da Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano. Con oltre 40 eventi di spettacolo dal vivo tra teatro, danza, musica, performance accompagnati da residenze creative, workshop, reading, presentazioni di libri e convegni, 16 debutti assoluti, 4 anteprime, 4 coproduzioni, 3 progetti internazionali, più di 14 mila spettatori, 10 sold out.

Numeri che testimoniano un successo che sicuramente non si poteva dire scontato ma che è stato frutto di un lavoro accurato. Il festival si conferma essere una straordinaria vetrina della cultura nazionale e internazionale, anche grazie allo schema della multidisciplinarità, che ha riscosso da sempre il consenso del pubblico e della critica, nella consueta cornice di Castrovillari.

«Una edizione di Primavera entusiasmante – dichiarano i direttori Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano – Uno spazio di democrazia del quale una collettività si è voluta riappropriare partecipando a tutti I tipi di appuntamenti e gremendo i luoghi di spettacolo del festival. La centralità degli argomenti trattati, delle scelte artistiche, dello scouting sull’ultima generazione di artisti, dell’organizzazione che punta a creare una reale condivisione tra pubblico, operatori, critici e compagnie, sopperisce alla marginalità geografica del luogo. Obiettivo futuro è ora quello di dare continuità nell’anno al lavoro del festival. Ci sono in città due teatri chiusi e la possibilità di creare spazi del contemporaneo molto affascinanti. Dobbiamo fare in modo, lavorando gomito a gomito con le Istituzioni del territorio, di tenere questi luoghi in vita tutto l’anno. La comunità del Pollino lo esige – vista l’alta partecipazione alla programmazione del festival – e se lo merita».

Considerato uno degli appuntamenti più importanti del panorama teatrale italiano, Primavera dei Teatri è diventato un punto di riferimento imprescindibile per operatori, critici, artisti e per il pubblico proveniente da tutta Italia e dall’estero. Primavera dei Teatri vuole contribuire al processo di rinnovamento del linguaggio scenico nazionale e internazionale e operare per il ricambio generazionale nel campo delle arti performative. Allo stesso tempo, il festival vuole dare il suo contributo alla crescita democratica, sociale e culturale del suo territorio e di tutto il Mezzogiorno. Il festival è stato sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali e da Regione Calabria Dipartimento Turismo / Calabria Straordinaria. (rcs)

CASTROVILLARI – Primavera dei Teatri, gli appuntamenti di domani

Continuano gli appuntamenti de La Primavera dei Teatri, il festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, organizzato da “Scena Verticale” la compagnia di Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano

Alle 17 presso il Capannone Autostazione andrà in scena Alcune Coreografie ideazione, regia e video coreografia Jacopo Jenna con la collaborazione e danza di Ramona Caia. Alcune Coreografie mette in dialogo la danzatrice Ramona Caia con un prezioso e ponderoso lavoro di raccolta video, montaggio e successiva rielaborazione di una serie di tipologie di danze. 

A seguire alle 19al Teatro Vittoria sarà in scena Penelope, scritto e diretto da Martina Badiluzzi, con Federica Carruba Toscano. Penelope è una donna sottoposta alle intemperie del tempo, conosce la propria intelligenza, ormai conosce sé stessa, la saggezza che l’ha portata ad essere un’eroina di resistenza e determinazione.

Alle 21 al Teatro Sybaris, in prima nazionale in scena I Greci, gente seria! Come i danzatori. Ideazione, drammaturgia e messa in opera Roberto Scappin e Paola Vannoni, Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2022. Danza come prova di resistenza? O forse pensiero prova di resistenza. Quando si viene sorpresi a non far nulla e ci si giustifica dicendo “stavo pensando…”, non si viene forse derisi, in qualche modo silenziosamente sbeffeggiati? Pensiero e danza hanno un ulteriore elemento in comune: il rigore.

Tra gli altri appuntamenti collaterali: ore 11:00 al Protoconvento, Maratona scaldati, progetto a cura di Valentina Valentini in collaborazione con Primavera dei Teatri; letture a cura di Ciccio Aiello, Davide Fasano, Francesco Gallelli, Mariasilvia Greco, Saverio La Ruina, Ernesto Orrico, Elvira Scorza, Teresa Timpano.

A fine serata il dopofestival con il set acustico a cura di Sasà Calabrese(rcs)

CASTROVILLARI – Al via gli spettacoli di Primavera dei Teatri

Prendono il via domani gli spettacoli della 23esima edizione di Primavera dei Teatri, il festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, organizzato da “Scena Verticale” la compagnia di Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano.

Alle 17 presso il Protoconvento Francescano, Marica Roberto e Daniel Cundari proporranno: Incarnare il verbo, Presentazione e performance sulle opere poetiche di Marica Roberto e Daniel Cundarieh. Modera Minella Bloise.

Alle 18:30 al Teatro Vittoria andrà in scena Big in Korea – prima nazionale – drammaturgia Francesco d’Amore e Luciana Maniaci (Maniaci d’Amore), regia Kronoteatro, con Tommaso Bianco e Maurizio Sguotti.

A seguire alle 20:30 al Teatro Sybaris, Canto alle vite infinite prima nazionaledrammaturgia, regia e interpretazione di Elena Bucci, luci Loredana Oddone, registrazioni, drammaturgia sonora e cura del suono Raffaele Bassetti. (rcs)

 

CASTROVILLARI (CS) – Incomincia la Primavera dei teatri di Scena Verticale

Primavera dei teatri: si parte il 27 con il seminario di drammaturgia di Rafael Spregelburd. Le residenze artistiche prenderanno il via il 28 maggio con: Atto bianco, Stimmung, Smart work e La consagracion de Nadie. Dal 30 maggio al via gli spettacoli di teatro, danza, musica, performance, reading e convegni.

Dal 27 maggio prendono il via seminari e residenze artistiche della XXIII edizione di Primavera dei teatri. Il festival in scena a Castrovillari, dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, organizzato da “Scena Verticale” la compagnia di Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano, torna quest’anno nel suo periodo originario e parte con importanti progetti di seminari e residenze per poi presentare dal 30 maggio, oltre 40 eventi di spettacolo dal vivo tra teatro, danza, musica, performance, workshop, reading, presentazioni di libri e convegni: 16 debutti assoluti, 4 anteprime, 4 coproduzioni e 3 progetti internazionali. (rcs)

A Castrovillari riparte la Primavera dei Teatri

Dal 27maggio al 4 giugno la città di Castrovillari sarà animata dalla Primavera dei Teatri, il festival diretto da Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano e giunto alla 23esima edizione.

Come da tradizione, sono tanti gli spettacoli di famose compagnie italiane e straniere che nascono da Primavera dei Teatri come autentica anteprima degli eventi futuri del panorama teatrale. Un cartellone ricchissimo. Il festival è oggi un “avamposto” a Sud della drammaturgia contemporanea e della nuova creatività, un laboratorio di incontri e confronti tra artisti di diversa estrazione e generazione. Oltre 40 eventi di spettacolo dal vivo tra teatro, danza, musica, performance accompagnati da residenze creative, workshop, reading, presentazioni di libri e convegni: 16 debutti assoluti, 4 anteprime, 4 coproduzioni e 3 progetti internazionali.

Il festival si conferma essere una straordinaria vetrina della cultura nazionale e internazionale. Lo schema della multidisciplinarità, che ha riscosso da sempre il consenso del pubblico e della critica, resta quello degli anni precedenti, ma con una importante novità: il ritorno del festival nella sua collocazione annuale originaria, con tutti gli eventi distribuiti nella consueta cornice di Castrovillari.

«Tanti sono gli elementi che concorrono a rendere una manifestazione prestigiosa e riconoscibile – hanno dichiarato i direttori del Festival Dario De Luca, Saverio La Ruina e Settimio Pisano – il territorio in cui nasce e attecchisce, la peculiarità del progetto, una direzione rigorosa e coerente nelle scelte, la magia degli spazi utilizzati. Uno di questi elementi è senza dubbio la sua collocazione temporale nell’arco dell’anno».

«È per questo motivo – hanno aggiunto – che abbiamo voluto fortemente che Primavera dei Teatri tornasse alla sua collocazione primaverile, anche prendendoci il rischio di non attendere l’avviso pubblico regionale sugli eventi che da anni sostiene economicamente il festival per 2/3 del suo budget. Primavera dei Teatri, che apre ogni anno la lunga stagione festivaliera in Italia, deve poter assolvere alla funzione di presentare e accompagnare i debutti nazionali, di tante compagini artistiche, in questo preciso momento dell’anno e non può vanificare il lavoro di programmazione di un anno che un evento culturale come questo necessita».

«Considerato uno degli appuntamenti più importanti del panorama teatrale italiano – si legge in una nota – Primavera dei Teatri è diventato un punto di riferimento imprescindibile per operatori, critici, artisti e per il pubblico proveniente da tutta Italia e dall’estero. Primavera dei Teatri vuole contribuire al processo di rinnovamento del linguaggio scenico nazionale e internazionale e operare per il ricambio generazionale nel campo delle arti performative. Allo stesso tempo, il festival vuole dare il suo contributo alla crescita democratica, sociale e culturale del suo territorio e di tutto il Mezzogiorno. Il festival fin dalla sua prima edizione è stato sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali».

Si parte il 27 maggio con il seminario di drammaturgia per autori e attori cura di Rafael Spregelburd. Le residenze artistiche prenderanno il via il 28 maggio e saranno: White Acts (progetto, coreografia, danza: Roberta Racis), Stimmung (Coreografi e Interpreti: Noemi Dalla Vecchia e Matteo Vignali), Smart work di Armando Canzonieri, regia Gianluca Vetromilo e La Consagracion de Nadie (Drammaturgia, regia e interpreti Gonzalo Quintana e Micaela Fariña).

Tra teatro e danza, nazionale ed internazionale, gli spettacoli avranno inizio martedì 30 maggio con la prima nazionale di Big in Korea, drammaturgia Francesco d’Amore e Luciana Maniaci, regia Kronoteatro, con Tommaso Bianco e Maurizio Sguotti e con Canto alle vite infinite, sempre in prima nazionale, drammaturgia, regia e interpretazione di Elena Bucci, progetto in collaborazione con Marco Sgrosso.

Mercoledì 31 maggio sarà la volta Donna di dolori di e con Patrizia Valduga in scena con Daniela Piperno (primo studio di un work in progress guidato da Antonio Calbi) e a seguire lo spettacolo in prima nazionale Umanità nova – cronaca di una mancata rivoluzione, con Giuseppe Carullo, regia Cristiana Minasi, drammaturgia Fabio Pisano.

Giovedì 1° giugno appuntamento invece con la danza con Alcune coreografie ideazione, regia e videocoreografia di Jacopo Jenna, collaborazione e danza Ramona Caia. Poi Federica Carruba Toscano sarà Penelope, con la regia e drammaturgia di Martina Badiluzzi, mentre in prima nazionale debutterà I Greci, gente seria! Come i danzatori con Roberto Scappin e Paola Vannoni.

Venerdì 2 giugno tre prime nazionali: i Persiani di Eschilo – la tragedia più antica del mondo, con Silvio Castiglioni, canti Marina Moulopulos, spazio scenico e regia I Sacchi di Sabbia; Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari proporranno Lidodissea, mentre la Compagnia occhi sul mondo sarà in scena con La sindrome delle formiche.

Re Pipuzzu fattu a mani–Melologo calabrese per tre finali di e con Dario De Luca e Gianfranco De Franco sarà in scena sabato 3 giugno, giornata che vedrà esibirsi anche – in prima nazionale – Lisa Ferlazzo Natoli in Città sola di Olivia Laing, riduzione e drammaturgia Fabrizio Sinisi, regia Alessandro Ferroni e Lisa Ferlazzo Natoli. La giornata di sabato vedrà anche in scena Saverio La Ruina protagonista dello spettacolo da lui scritto, Via del popolo e a seguire Felicissima jurnata, uno spettacolo di Putéca Celidònia, drammaturgia e regia Emanuele D’Errico.

L’ultima giornata di festival, domenica 4 giugno, sarà la volta di Storie di noi di Beatrice Monroy, regia di Giuseppe Provinzano, Beat forward di Igor X Moreno X Collettivo Mine e Welcome to my funeral, nuova creazione di Brandon Lagaert (danzatore della Peeping Tom Company) per Equilibrio Dinamico Dance Company.

Anche quest’anno il cartellone multidisciplinare propone inoltre importanti reading, presentazioni di libri e convegni: le letture delle opere poetiche di Marica Roberto e Daniel Cundari, la presentazione del libro Uno strappo nella rete articoli di Renato Nicolini per Tuttoteatro.com a cura di Mariateresa Surianello e ancora Notturno scaldati progetto a cura di Valentina Valentini, Le politiche per lo spettacolo dal vivo tra Stato e Regioni, libro a cura di Marina Caporale, Daniele Donati, Mimma Gallina, Fabrizio Panozzo, presentazione del libro Qualcosa di sè su Daria Deflorian e il suo teatro; per finire i consueti appuntamenti musicali serali tra DJ Set, Glorious4 in concerto, Samuele Cestola e Fabio Nirta(rcs)

CATANZARO – Al via la Primavera dei Teatri

Da oggi, fino al 29 settembre, a Catanzaro fa tappa la Primavera dei Teatri, una tre giorni di spettacoli di rilievo internazionale giunta alla 22esima edizione.

«Un prologo speciale che vede il Capoluogo di Regione, con i suoi contenitori culturali, confermare e rilanciare il proprio ruolo di punto di riferimento attrattivo e catalizzatore per i grandi eventi», ha dichiarato il sindaco Nicola Fiorita.
«In questo percorso, la rassegna Primavera dei Teatri, giunta alla 22esima edizione – ha aggiunto – rappresenta un altro prezioso tassello con la sua storicizzata programmazione mirata a veicolare i nuovi linguaggi della scena contemporanea. Un’altra bella finestra che si apre, dopo il positivo battesimo di Calabria Show Case che ha visto le compagnie calabresi protagoniste, grazie alla Fondazione Politeama, di un momento di confronto e di promozione destinato a varcare i confini regionali».
Il festival per la prima volta sperimenterà un nuovo ponte tra province diverse, allargandosi anche alla danza: «Catanzaro – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Donatella Monteverdi – è orgogliosa di poter ospitare una proposta articolata, originale e coraggiosa come Primavera dei Teatri. Sarà una sfida anche per il pubblico che potrà ammirare spettacoli di vario genere, caratterizzati da elementi artistici innovativi, stimolando la riflessione e la curiosità su tematiche di profonda attualità ed urgenza».
La tre giorni di Catanzaro si aprirà oggi pomeriggio, alle 18, al Complesso San Giovanni con la danza e la performance Esercizi per un manifesto poetico a cura del Collettivo Mine. Alle 21, al Politeama, sarà la volta di El Conde de Torrefiel – collettivo catalano tra i più acclamati del panorama contemporaneo, i cui lavori sono stati presentati nei maggiori festival europei – con lo spettacolo La Plaza, una pièce che ritrae la realtà della vita pubblica della città.
Domani mercoledì 28 settembre, alle 19, al Politeama andrà in scena la performer e artista argentina Marina Otero con Love me, un assolo che affronta la violenza che la stessa autrice, andando via dal suo paese, Buenos Aires, si porta dentro. Seguirà, alle 21 al Comunale, Transpophagic Manifest, in cui la performer, regista e “transpologa“ brasiliana – come lei stessa si definisce – Renata Carvalho presenta un manifesto del corpo travestito, sfidando le costruzioni sociali disumanizzanti che permeano l’immaginario comune su ciò che significa essere trans.
Per la sezione dedicata alla danza, giovedì 29 settembre arriva Alessandro Sciarroni, uno degli artisti italiani più noti nell’ambito delle performing arts, vincitore nel 2019 del Leone d’Oro alla carriera per la danza. In “Save the last dance for me” – in programma alle 18 al Complesso San Giovanni – Sciarroni lavora assieme ai danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini sui passi di un ballo bolognese chiamato Polka Chinata.
A chiudere la tre giorni catanzarese e il circuito danza Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti, in scena alle 21 al Politeama con Grace, Premio Danza&Danza come miglior produzione italiana nel 2019. Un lavoro in cui maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. Le tre serate vedranno anche l’appendice del dopofestival al museo Marca a cura di Factory+. (rcz)

CASTROVILLARI (CS) – La quinta giornata della Primavera dei Teatri

Tantissimi gli appuntamenti previsti per la quinta giornata di Primavera dei Teatri, la rassegna teatrale della Compagnia Scena Verticale con la direzione artistica di Dario De Luca, Saverio La Ruina e Settimio Pisano.

Alle 16.00, all’Accademia dei Saperi e dei Sapori, è previsto un incontro dedicato al progetto internazionale BeyondtheSud che ritorna, per il suo secondo anno di vita, e allarga gli orizzonti del Festival tra l’America Latina e nell’area euro-mediterranea. Primavera dei Teatri, infatti, ospiterà gli esiti dei progetti degli artisti selezionati, quest’anno 12, tra registi, drammaturghi e mediatori culturali/teatrali, attraverso la restituzione dei lavori creati durante la pandemia dai giovani artisti.

Alle 20, al Castello Aragonese, in prima nazionale, la compagnia Eco di Fondo presenta La notte di Antigone,  scritto a quattro mani da Giacomo Ferraù e Giulia Viana, in scena con Edoardo Barbone, Enzo Curcurù e Ilaria Longo.

Lo spettacolo diretto da Ferraù, parte dal personaggio classico per raccontare le Antigoni di ogni tempo: donne che hanno cercato la verità sfidando il sistema. Un’Antigone ispirata alla figura di Ilaria Cucchi.

Al Teatro Sybaris, alle 21.30, con Soffiavento Paolo Mazzarelli incontra e rielabora Shakespeare sottoforma di monologo in musica. Una navigazione solitaria con rotta su Macbeth”. Un lavoro che, partendo dal Macbeth, riflette sul personaggio e sull’attore quanto sul teatro e sulla vita. (rcs)

In copertina, Paolo Mazzarelli.