Al Principe Alberto di Monaco piace la cucina calabrese

Made in Italy protagonista nel Principato di Monaco grazie alla versione calabrese della cucina mediterranea. Unica e straordinaria si è rivelata, infatti, la serata monegasca che ha visto in prima linea, ancora una volta, chef Filippo Cogliandro, a promuovere i prodotti identitari del territorio reggino, interpretando e reinterpretando la cucina della tradizione mediterranea.

Protagonista la cucina mediterranea dunque, per la IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che si è svolta presso il prestigioso ristorante della Société Nautique di Monaco, con un menu pensato e realizzato da chef Filippo Cogliandro, con gli chef Abdou Dibbasey ed Enrico Iaria (di Molochio), che ha saputo interpretare i sapori autentici e le tradizioni della Piana degli Ulivi, un territorio ricco di storia e cultura gastronomica.
La serata ha registrato un enorme successo, non solo per la qualità della cucina proposta, ma anche grazie all’impeccabile organizzazione e alla visione del sindaco di Terranova Sappo Minulio, Ettore Tigani. Il sindaco, in qualità di delegato per l’Accademia della Cucina Italiana, ha saputo coordinare le comunità e coinvolgere il pubblico monegasco, chef Cogliandro ha regalato un assaggio delle tradizioni culinarie calabresi in un contesto internazionale di grande prestigio, alla presenza del principe Alberto II di Monaco.

Il principe ha dimostrato un grande apprezzamento per i piatti di Cogliandro concedendosi anche il piacere di un bis, a testimonianza della bontà e dell’autenticità delle proposte gastronomiche reggine. Non è mancata una “regale scarpetta”, segno del gradimento e dell’ammirazione per l’arte culinaria calabrese di chef Cogliandro. Presenti, tra gli altri, alla conviviale il delegato del Principato di Monaco dell’Accademia, Luciano Garzelli, e l’ambasciatrice d’Italia nel Principato di Monaco, Manuela Ruosi.
Durante la serata, il professor Filippo Arillotta, storico e profondo conoscitore delle tradizioni calabresi, ha arricchito l’evento con un affascinante intervento sulle radici storiche che legano la famiglia Grimaldi di Monaco al territorio della Piana di Gioia Tauro, nel 500 Piana di Terranova. Arillotta ha raccontato il forte legame dei Grimaldi con il territorio reggino, in particolare con il Comune di Terranova Sappo Minulio, che un tempo fu feudo della nobile famiglia.

Questo legame, radicato nella storia, ha influenzato anche la cultura gastronomica, testimoniando come le tradizioni calabresi abbiano attraversato i secoli, lasciando un segno indelebile anche nella corte monegasca.
Un interessante spunto che ha aggiunto un ulteriore valore culturale alla serata, dimostrando l’importanza dei legami storici tra le due terre.
L’evento è stato il frutto di un lavoro di squadra che ha visto la partecipazione di rinomati professionisti e aziende calabresi come Olearia San Giorgio, Bergamotto Fortugno, Stocco&Stocco, azienda agricola Prestileo di Terranova e cantine Caccamo, che hanno contribuito con i loro prodotti di eccellenza alla riuscita della serata che è stata anche un’opportunità per rafforzare i legami tra i territori del Mediterraneo, quelli della Calabria e del Principato di Monaco, che si arricchiscono reciprocamente.

Un successo per la Calabria nel mondo

Questo evento si inserisce, infatti, in un programma di promozione delle tradizioni gastronomiche italiane nel mondo, che ha come obiettivo quello di far conoscere e apprezzare le peculiarità della dieta mediterranea e la cucina delle radici, simbolo di salute e tradizione.
Grazie al sindaco Tigani, al sindaco di Dolceacqua, Fulvio Gazzola, presidente dell’associazione siti storici dei Grimaldi di Monaco, il cui intervento è stato fondamentale, e al talento di chef Cogliandro, la delegazione reggina, con l’addetto stampa Federica Morabito, consigliere nazionale e fiduciario di Reggio Calabria della Figec Cisal, e la social manager ed event planner Patrizia Sorrentino, è riuscita a portare un angolo di Calabria a Monte Carlo, regalando un’esperienza indimenticabile ai presenti e consolidando ulteriormente l’immagine della Città Metropolitana di Reggio come terra di sapori autentici e straordinarie tradizioni culinarie.

Chef Cogliandro, insieme alla sua brigata, ha proposto una selezione di piatti che raccontano la storia gastronomica della Calabria, fatta di tradizione e prodotti che incarnano i valori della cucina mediterranea. La serata si apre con la bergamottata spritz di Friberga; tra i piatti serviti si è distinto il celebre Stoccafisso con oliva ottobratica, presidio Slow Food; un’interpretazione unica della Stroncatura, pasta tipica calabrese, con alici sott’olio di Anoia e pomodori secchi; a seguire il tacchino ripieno di verdure e cipolla di Tropea, accompagnato dal cannolo scomposto preparato con ricotta aspromontana e prugne di Terranova Sappo Minulio, che ha chiuso il pasto con un perfetto equilibrio di sapori. (rrm)

[Courtesy Giornalistitalia.it]

BENVENUTO IN CALABRIA, PRINCE ALBERT
TESTIMONIAL DELLA TUTELA AMBIENTALE

di SANTO STRATI – La visita di tre giorni che il Principe Alberto di Monaco farà da domani in Calabria, non solo onora la nostra terra, dove peraltro esistono anche radici lontane dei Grimaldi, ma soprattutto è uno stimolo a occuparsi e preoccuparsi della natura e del territorio. L’Aspromonte con le sue straordinarie testimonianze di biodiversità, sia di flora, sia di fauna, e il mar Mediterraneo, laboratorio permanente di biodiversità marina, sono due ricchezze che i calabresi – in particolare le nuove generazioni – devono imparare a rispettare e proteggere. E lo stesso discorso vale per la Sila e il Pollino (non dimentichiamo che la Calabria ha la bellezza di tre parchi nazionali) e le grandi rocce, i laghi, i reperti archeologici e rupestri, oltre alle tracce, meravigliosamente uniche, della civiltà classica che la Magna Grecia ci ha lasciato. La presenza del Principe Alberto è l’occasione per fare tesoro del suo impegno, mondiale, nella salvaguardia di mari, foreste, territori: occorre diffondere la cultura ambientale, educando sin da bambini ad avere cura dell’habitat naturale.

E l’attenzione che il Principe Alberto II di Monaco riserva all’Ambiente, sin dal primo momento della sua incoronazione, lascia guardare con ottimismo verso il futuro. Lo sviluppo sostenibile non è soltanto una serie di belle parole utili a disegnare scenari non apocalittici del pianeta: c’è il segnale di un concurante impegno nei confronti della biodiversità e delle risorse naturali della Terra, con l’obiettivo di ridurre i gas serra e ristabilire quell’equilibrio troppo spesso compromesso della sostenibilità ambientale.

E, considerando, che il Principato si affaccia sul Mediterraneo (che contiene il 7,5% delle specie mondiali della biodiversità marina), il ruolo da protagonista del Principe Alberto, a favore della tutela dell’Ambiente, diventa ancora più rilevante nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica. 

Nel 2006 il Principe Alberto ha creato un’apposita Fondazione per combattere i cambiamenti climatici e difendere la biodiversità, i mari e le risorse idriche del nostro pianeta: molte altre sezioni, oltre quella monegasca, sono seguite in tutto il mondo, inclusa l’Italia, con l’obiettivo, ammirevole, della salvaguardia del patrimonio ambientale. 

Ben 720 progetti di sostenibilità ambientale sostenuti da risorse personali del Principe e donazioni (ben 92 milioni di euro raccolti in questi anni) indicano un percorso di impegno globale per ridare il giusto equilibrio all’ambiente, col rispetto della natura e la tutela di un ecosistema che rischia di collassare.

Il pensiero del Principe è noto: occorre lavorare tutti insieme, scienziati, capi di Stato e rappresentanti delle Istituzioni, politici ed esponenti  delle organizzazioni internazionali, mondo economico e produttivo, senza dimenticare il coinvolgimento della società civile, al fine di individuare le soluzioni per la sostenibilità necessaria e possibile del Pianeta. Occorre cooperare per raggiungere l’obiettivo di un’etica sociale che garantisca la salvaguardia ambientale e consegni alle nuove generazioni un futuro non più irrimediabilmente inquinato e soffocato da fumi e scarichi che uccidono l’ambiente e sconvolgono l’ecosistema.

Per giungere a risultati concreti è, soprattutto, necessario sensibilizzare i giovani al rispetto della natura, alla tutela della biodiversità, alla salvaguardia delle foreste, anche attraverso piccoli gesti di vita quotidiana che non trascurino mai l’attenzione verso l’ambiente e la natura. Abituarsi a proteggere e preservare l’ecosistema significa limitare i danni che, inevitabilmente, in assenza di sostenibilità, l’atmosfera rischia di subire e con essa il clima, le cui mutazioni sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno, e, non da ultimo, le coltivazioni, che rappresentano il benessere di milioni di individui che di esse vivono. 

C’è, dunque, l’esigenza di diffondere la cultura ambientale e fare in modo che si realizzino modelli di tutela della sostenibilità: il Principe Alberto di Monaco è il propulsore di quella necessaria attitudine a rispettare l’habitat in cui viviamo, e questo lo rende un sovrano illuminato, ammirevole esempio di nobile impegno per il futuro del Pianeta. L’ultimo principe di un’Europa che nel Mediterraneo trova la sede naturale per il suo nuovo Rinascimento. Prossimo venturo e di sostenibilità. Benvenuto in Calabria, Principe Alberto. (s)

A novembre il Principe di Monaco in visita a Reggio Calabria

Nel mese di novembre, a Reggio Calabria è attesa la visita del Principe Alberto di Monaco, in una tre giorni in cui il reale visiterà anche i territori di Gerace, Molochio e Cittanova.

Per tale occasione, si è svolta a Palazzo “Corrado Alvaro” una riunione organizzativa alla presenza del sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace e dei Sindaci di Cittanova e Molochio, Francesco Cosentino e Marco Giuseppe Caruso e al vicesindaco di Gerace e consigliere metropolitano, Rudi Lizzi.

«Una visita più che gradita – ha commentato il sindaco facente funzioni Carmelo Versace a margine dell’incontro – un grande onore per il nostro territorio poter ospitare per qualche giorno il Principe Alberto che ha scelto la Città Metropolitana per una trasferta ufficiale inserita nell’ambito del percorso di recupero della memoria del nostro territorio legata ai Siti Storici Grimaldi, gli antichi feudi della casata monegasca con i quali il Principe ha espresso la volontà di attivare nuove collaborazioni».

«Sarà un evento importante per il nostro territorio – ha aggiunto Versace – al quale intendiamo arrivare attraverso un percorso sinergico che coinvolgerà i vari enti territoriali impegnati nell’accoglienza durante la visita reale. In questo senso la Città Metropolitana ha già offerto la piena disponibilità a sostenere e coadiuvare le diverse attività che i Comuni coinvolti, Cittanova, Gerace e Molochio, vorranno condividere».
«Ringrazio, quindi, gli amministratori che oggi hanno preso parte alla riunione organizzativa – ha concluso – sono certo che il nostro territorio saprà cogliere al meglio le opportunità, in termini di visibilità e di prestigio, che una visita di una personalità così autorevole costituisce per l’intero comprensorio della nostra Città Metropolitana.  Ancor più, in un anno importante per noi, come quello del 50esimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, una delle ricchezze storiche e culturali più importanti del nostro territorio che il Principe Alberto avrà modo di apprezzare». (rrc)