BENVENUTO IN CALABRIA, PRINCE ALBERT
TESTIMONIAL DELLA TUTELA AMBIENTALE

di SANTO STRATI – La visita di tre giorni che il Principe Alberto di Monaco farà da domani in Calabria, non solo onora la nostra terra, dove peraltro esistono anche radici lontane dei Grimaldi, ma soprattutto è uno stimolo a occuparsi e preoccuparsi della natura e del territorio. L’Aspromonte con le sue straordinarie testimonianze di biodiversità, sia di flora, sia di fauna, e il mar Mediterraneo, laboratorio permanente di biodiversità marina, sono due ricchezze che i calabresi – in particolare le nuove generazioni – devono imparare a rispettare e proteggere. E lo stesso discorso vale per la Sila e il Pollino (non dimentichiamo che la Calabria ha la bellezza di tre parchi nazionali) e le grandi rocce, i laghi, i reperti archeologici e rupestri, oltre alle tracce, meravigliosamente uniche, della civiltà classica che la Magna Grecia ci ha lasciato. La presenza del Principe Alberto è l’occasione per fare tesoro del suo impegno, mondiale, nella salvaguardia di mari, foreste, territori: occorre diffondere la cultura ambientale, educando sin da bambini ad avere cura dell’habitat naturale.

E l’attenzione che il Principe Alberto II di Monaco riserva all’Ambiente, sin dal primo momento della sua incoronazione, lascia guardare con ottimismo verso il futuro. Lo sviluppo sostenibile non è soltanto una serie di belle parole utili a disegnare scenari non apocalittici del pianeta: c’è il segnale di un concurante impegno nei confronti della biodiversità e delle risorse naturali della Terra, con l’obiettivo di ridurre i gas serra e ristabilire quell’equilibrio troppo spesso compromesso della sostenibilità ambientale.

E, considerando, che il Principato si affaccia sul Mediterraneo (che contiene il 7,5% delle specie mondiali della biodiversità marina), il ruolo da protagonista del Principe Alberto, a favore della tutela dell’Ambiente, diventa ancora più rilevante nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica. 

Nel 2006 il Principe Alberto ha creato un’apposita Fondazione per combattere i cambiamenti climatici e difendere la biodiversità, i mari e le risorse idriche del nostro pianeta: molte altre sezioni, oltre quella monegasca, sono seguite in tutto il mondo, inclusa l’Italia, con l’obiettivo, ammirevole, della salvaguardia del patrimonio ambientale. 

Ben 720 progetti di sostenibilità ambientale sostenuti da risorse personali del Principe e donazioni (ben 92 milioni di euro raccolti in questi anni) indicano un percorso di impegno globale per ridare il giusto equilibrio all’ambiente, col rispetto della natura e la tutela di un ecosistema che rischia di collassare.

Il pensiero del Principe è noto: occorre lavorare tutti insieme, scienziati, capi di Stato e rappresentanti delle Istituzioni, politici ed esponenti  delle organizzazioni internazionali, mondo economico e produttivo, senza dimenticare il coinvolgimento della società civile, al fine di individuare le soluzioni per la sostenibilità necessaria e possibile del Pianeta. Occorre cooperare per raggiungere l’obiettivo di un’etica sociale che garantisca la salvaguardia ambientale e consegni alle nuove generazioni un futuro non più irrimediabilmente inquinato e soffocato da fumi e scarichi che uccidono l’ambiente e sconvolgono l’ecosistema.

Per giungere a risultati concreti è, soprattutto, necessario sensibilizzare i giovani al rispetto della natura, alla tutela della biodiversità, alla salvaguardia delle foreste, anche attraverso piccoli gesti di vita quotidiana che non trascurino mai l’attenzione verso l’ambiente e la natura. Abituarsi a proteggere e preservare l’ecosistema significa limitare i danni che, inevitabilmente, in assenza di sostenibilità, l’atmosfera rischia di subire e con essa il clima, le cui mutazioni sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno, e, non da ultimo, le coltivazioni, che rappresentano il benessere di milioni di individui che di esse vivono. 

C’è, dunque, l’esigenza di diffondere la cultura ambientale e fare in modo che si realizzino modelli di tutela della sostenibilità: il Principe Alberto di Monaco è il propulsore di quella necessaria attitudine a rispettare l’habitat in cui viviamo, e questo lo rende un sovrano illuminato, ammirevole esempio di nobile impegno per il futuro del Pianeta. L’ultimo principe di un’Europa che nel Mediterraneo trova la sede naturale per il suo nuovo Rinascimento. Prossimo venturo e di sostenibilità. Benvenuto in Calabria, Principe Alberto. (s)

A novembre il Principe di Monaco in visita a Reggio Calabria

Nel mese di novembre, a Reggio Calabria è attesa la visita del Principe Alberto di Monaco, in una tre giorni in cui il reale visiterà anche i territori di Gerace, Molochio e Cittanova.

Per tale occasione, si è svolta a Palazzo “Corrado Alvaro” una riunione organizzativa alla presenza del sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace e dei Sindaci di Cittanova e Molochio, Francesco Cosentino e Marco Giuseppe Caruso e al vicesindaco di Gerace e consigliere metropolitano, Rudi Lizzi.

«Una visita più che gradita – ha commentato il sindaco facente funzioni Carmelo Versace a margine dell’incontro – un grande onore per il nostro territorio poter ospitare per qualche giorno il Principe Alberto che ha scelto la Città Metropolitana per una trasferta ufficiale inserita nell’ambito del percorso di recupero della memoria del nostro territorio legata ai Siti Storici Grimaldi, gli antichi feudi della casata monegasca con i quali il Principe ha espresso la volontà di attivare nuove collaborazioni».

«Sarà un evento importante per il nostro territorio – ha aggiunto Versace – al quale intendiamo arrivare attraverso un percorso sinergico che coinvolgerà i vari enti territoriali impegnati nell’accoglienza durante la visita reale. In questo senso la Città Metropolitana ha già offerto la piena disponibilità a sostenere e coadiuvare le diverse attività che i Comuni coinvolti, Cittanova, Gerace e Molochio, vorranno condividere».
«Ringrazio, quindi, gli amministratori che oggi hanno preso parte alla riunione organizzativa – ha concluso – sono certo che il nostro territorio saprà cogliere al meglio le opportunità, in termini di visibilità e di prestigio, che una visita di una personalità così autorevole costituisce per l’intero comprensorio della nostra Città Metropolitana.  Ancor più, in un anno importante per noi, come quello del 50esimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, una delle ricchezze storiche e culturali più importanti del nostro territorio che il Principe Alberto avrà modo di apprezzare». (rrc)