Nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro si è svolto un importante incontro istituzionale sulla valorizzazione della cultura Arbëreshë in Calabria.
Ospiti del Presidente della Provincia, Mario Amedeo Mormile, hanno partecipato all’incontro: il vice sindaco di Caraffa Luigi Ciambrone; il sindaco di Gizzeria Francesco Argento; il Presidente del Consiglio Comunale di Caraffa Serena Notaro; il sindaco di Maida, Dario Amantea Galdino; il vice sindaco di Andali, Saverio Costantini ed il sindaco di Marcedusa, Domenico Garofalo, unitamente ad altri rappresentanti della cultura Arbëreshë della Provincia di Catanzaro.
Un tavolo tematico alla guida del neo Commissario della Fondazione “Istituto regionale Comunità Arbëreshë di Calabria”, organizzatore dell’importante incontro, che ha segnato, partendo dalla consapevolezza della profonda valenza delle tradizioni, valorizzazioni linguistiche e dunque del senso di appartenenza, il punto di partenza per una serie di azioni mirate appunto, alla promozione del nostro ricco e articolato patrimonio culturale.
«Un incontro molto proficuo – ha dichiarato il vicesindaco di Lamezia, Antonello Bevilacqua – che però, ha anche fatto emergere la necessità di programmare una serie di interventi mirati proprio ad evitare il rischio di disperdere uno dei tratti identitari della nostra cultura calabrese».
Gli Arbëreshë della Calabria rappresentano la popolazione più numerosa tra quelle stanziate in Italia, ed anche Lamezia Terme ne ritroviamo una significativa comunità nella frazione di Zangarona, il cui eco culturale, linguistico e storico arricchisce la nostra cultura.
«Ed è appunto prioritario per l’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme – ha concluso il vice sindaco – preservare la cultura Arbëreshë per tramandarne il valore alle nuove generazioni, avendo cura nel rappresentarla adeguatamente al fine proprio di valorizzarne le tradizioni e la cultura, oltre che di curarne l’adeguato radicamento nel tessuto sociale locale. Le minoranze Arbëreshë rappresentano una necessaria e stimolante sollecitazione linguistica e culturale senza la quale, la nostra identità non potrebbe dirsi pienamente realizzata».
«In un quadro di tutela delle peculiarità ed eccellenze della Regione quale appunto terra Straordinaria – ha concluso – prioritario sarà per le istituzioni un programma di interventi rivolti alla cultura Arbëreshë, in condivisione fra comuni, enti e cittadini». (rcz)