CATANZARO – L’artista Fabio Mazzitelli dona 20 quadri all’ U.O di Pedriatria del Pugliese-Ciaccio

L’artista Fabio Mazzitelli  ha donato 20 quadri all’Unità Operativa di Pediatria del “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, donando, così, un tocco di gioia e allegria al lungo corridoio del reparto.

Perdersi dentro un dipinto e sognare nuovi mondi, avventure straordinarie. Un’esperienza meravigliosa che, fatta dall’interno di un ospedale, diventa preziosa per dare sollievo durante le lunghe ore di degenza, soprattutto per i più piccoli. Questa l’idea dell’artista Fabio Mazzitelli che ha trovato subito accoglimento e realizzazione grazie alla sensibilità del direttore dell’Unità Operativa di Pediatria del “Pugliese-Ciaccio”, Giuseppe Raiola, e dei vertici dell’Azienda Ospedaliera.
«Attraverso la pittura – ha spiegato Fabio Mazzitelli – riesco ad esprimere quello che ho dentro. Il mio intento è quello far provare emozioni a chi li guarda. Vorrei donare un sorriso ai bambini con i miei dipinti e farli sognare, la cosa più bella che l’essere umano possa fare. Per questo ho cercato il dott. Raiola, conosciuto per la sua bontà di cuore e per il suo impegno verso i più piccoli».
«L’artista mi ha contattato tramite i social – ha raccontato Raiola – e mi ha espresso il suo desiderio. Le sue opere sono un inno alla vita, trasmettono felicità, serenità ma anche tanta dolcezza. In molti suoi quadri Mazzitelli riproduce due figure, una bianca e una nera, che io interpreto come il medico e il paziente/famiglia che stabiliscono insieme un’alleanza terapeutica forte e solida. Riceviamo continuamente messaggi, donazioni, proposte. Siamo commossi da questo calore. La nostra pediatria è stata adottata dalla città e sono grato a tutti coloro che ci stanno vicino, facendoci sentire il loro affetto».
«Queste iniziative – ha dichiarato il direttore sanitario di Presidio, Gianluca Raffaele – sono molto importanti perché portano un po’ di sollievo all’attività ospedaliera, per chi ci lavora e, soprattutto, per chi viene assistito».
Presente anche Stefania Zampogna, dirigente medico dell’U.O. di Pediatria.
«Siamo molto felici – ha sottolineato il presidente del Lions Club Catanzaro Host, Antonio Scarpino – di essere stati coinvolti anche in questo momento speciale. Sin dall’inizio della pandemia siamo stati vicino all’Azienda Ospedaliera e, ora, stiamo dando il nostro aiuto nella campagna vaccinale come volontari».
Concetto ribadito da Raiola: «Il Lions è una delle realtà associative che è costantemente accanto al reparto di pediatria; un club service a supporto dell’ospedale sul quale poter sempre contare».
Fabio Mazzitelli è figlio d’arte, il padre è il noto artista Alessandro Mazzitelli, pittore e scultore. Fabio disegna e dipinge solo per l’amore e la passione dell’arte e non per guadagno, le sue opere pittoriche non sono in vendita e nella vita svolte tutt’altro mestiere. Il signor black” – come è noto anche l’artista nel mondo dell’arte – è per l’autore “quel lato nascosto che ognuno di noi possiede che si nutre di realtà e fantasia”, è presente in tutte le sue opere, spesso in compagnia della sua dolce metà.
Mazzitelli ha donato oltre 150 dipinti per scopi di beneficenza ad associazioni, enti ed ospedali. Diversi sue creazioni si trovano in Vaticano e in molte chiese italiane. (rcz)

La Corte Costituzionale boccia la legge regionale su integrazione degli ospedali di Catanzaro

L’Ospedale Pugliese-Ciaccio e l’Aou Mater Domini di Catanzaro non potranno essere integrati. È quanto deciso dalla Corte Costituzionale che ha bocciato la legge regionale che prevedeva l’integrazione dei due ospedali catanzaresi.

Per i giudici costituzionali, infatti, «la riportata formulazione attesta, in modo inequivoco, che si è in presenza di una fusione realizzata tramite la costituzione di una nuova Aou e non già attraverso l’incorporazione della azienda ospedaliera nella preesistente Aou catanzarese. Difatti, il previsto subentro nelle funzioni e nei rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo ad entrambe le preesistenti aziende ospedaliere non risulta compatibile con un processo di “integrazione” attraverso la fusione per incorporazione, che riguarderebbe solo l’azienda incorporata».

Per la Corte Costituzionale, inoltre, «la disposizione regionale ignorerebbe sia gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi che, in forza del decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 2 aprile 2015, n. 70 (Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera), debbono presiedere all’organizzazione e alla riorganizzazione della rete assistenziale ospedaliera; sia l’assegnazione del ruolo di spoke attribuito, con decreto del commissario ad acta 5 luglio 2016, n. 64 di riorganizzazione delle reti assistenziali, alla struttura ospedaliera di Lamezia Terme – Dea (Dipartimento di emergenza-urgenza e accettazione di primo livello), ossia di centro ospedaliero periferico di riferimento dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro».

La Corte, poi, censura la legge 1/2020 della Regione Calabria nella parte in cui inserisce, tra i sottoscrittori del protocollo d’intesa successivo all’integrazione, anche il presidente della Giunta regionale, oltre al Rettore dell’Università di Catanzaro e al commissario della sanità calabrese: questa previsione, per la Consulta, «costituisce una oggettiva interferenza da parte del legislatore regionale con le funzioni e i compiti demandati al commissario ad acta, in violazione dell’articolo 120, secondo comma, Costituzione».

Soddisfazione è stata espressa dai deputati del Movimento 5 StelleGiuseppe d’IppolitoPaolo Parentela: «la Corte costituzionale ha stabilito che è illegittima la legge regionale sull’integrazione tra l’ospedale e il policlinico universitario, come noi avevamo sostenuto ben prima che fosse approvata, restando inascoltati dalla maggioranza e dall’opposizione della precedente legislatura regionale, nonché dall’allora presidente della giunta, Mario Oliverio».

«Oggi – hanno aggiunto – leggiamo che di quella legge la Corte costituzionale ha censurato aspetti che avevamo già contestato con forza sul piano tecnico e politico. Il governo ricorse all’impugnazione su nostra iniziativa. Oggi i fatti ci danno ragione, ma non possiamo affatto gioire per questo».

«Infatti si è perso troppo tempo – hanno osservato i parlamentari del Movimento 5 Stelle – e resta sempre in piedi il problema del corrispettivo oltre il tetto di legge che la Regione dà al policlinico universitario, che dunque va riportato a norma nell’interesse dei calabresi. Inoltre, adesso la struttura commissariale deve risolvere in via definitiva la questione del protocollo d’intesa tra la Regione e l’Università di Catanzaro per l’assistenza fornita dal policlinico dell’ateneo».

«Questa specie di contratto – hanno concluso D’Ippolito e Parentela – deve prevedere che le risorse regionali siano rapportate alle prestazioni effettivamente rese. Il principio è che non si può regalare niente a nessuno e che per tutelare la salute si deve assicurare un’attività costante, con il Pronto soccorso e l’emergenza-urgenza. Ci auguriamo, quindi, che da adesso ci sia nel policlinico universitario discontinuità rispetto al passato e che la struttura sia pienamente operativa nell’interesse dei malati calabresi». (rcz)