REGALI DI NATALE, COSENZA È LA PIÙ CARA
È TRA LE CITTÀ CON I PREZZI PIÙ ALTI IN UE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Cosenza è la città con i prezzi più alti per alimenti e bevande, gli oggetti più scelti da regalare nelle festività: è al +6%, rispetto alla media europea e nazionale, che è al +5,2%. È quanto emerso dal Rapporto dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Imprese Calabria che si concentra su “Bellezza, tradizione e innovazione: il valore artigiano del regalo di Natale” che fotografa la situazione nel mese di novembre in cui la fiducia dei consumatori è tornata a salire mentre scende l’inflazione.

Cosenza, infatti, è si posiziona quinta nella classifica nazionale per dinamica più accentuata dei prezzi del basket di prodotti natalizi. Le festività legate al Natale modificano notevolmente le abitudini di spesa dei consumatori: a dicembre il valore delle vendite al dettaglio supera del 28,3% la media annuale.

Per Natale le famiglie calabresi spendono 720 milioni di euro per prodotti e servizi maggiormente scelti come regalo che, per più di due terzi (70,8%), è costituita dalla spesa per prodotti alimentari e bevande, pari a 510 milioni di euro.

Mentre i prezzi del “carrello della spesa” sono in aumento del 6,1%, crescono meno (+4,8% a ottobre) quelli della “slitta di Babbo Natale”, un paniere elaborato da Confartigianato composto da beni alimentari e bevande, oggetti di consumo nei momenti convivali delle festività natalizie, da un ampio ventaglio di prodotti che possono essere regalati durate le festività e dai i servizi di ristorazione e alloggio, regalati o fruiti durante le vacanze natalizie.

Nella nostra regione, infatti, Babbo Natale è meno fortunato: i prezzi della slitta crescono (5,1%) della media nazionale, che è +4,8%.

In chiave provinciale, la spesa delle famiglie a dicembre, nel perimetro merceologico in esame, ammonta a 270 milioni di euro a Cosenza, a 197 milioni di euro a Reggio Calabria, a 133 milioni di euro a Catanzaro, a 62 milioni di euro a Crotone e di 57 milioni di euro a Vibo Valentia.

In Calabria, infatti, sono 8mila le imprese artigiane attive operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale, pari al 35,9% delle imprese artigiane italiane. Queste imprese forniscono lavoro a 18.000 addetti, corrispondenti al 36% degli addetti dell’artigianato in regione, posizionandola tra le prime 10 regioni a livello nazionale (7° posto). A livello territoriale si rileva un peso superiore alla media nazionale (33,9%) e regionale (36,0%) per le province di: Reggio Calabria (39,4%) e Cosenza (36,7%), entrambe tra le prime 30 province italiane per peso più rilevante dell’artigianato interessato dalla domanda per le festività. E’ proprio per Natale aumenta l’attrazione per i prodotti e servizi offerti dalle imprese artigiane che fanno del lavoro, dell’ascolto del cliente e della personalizzazione del prodotto, a cui si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati, un valore aggiunto. Un valore che per la Calabria si traduce in una spesa natalizia di 720 milioni di euro, intercettabili dalle imprese artigiane. Anche per questo torna la campagna di Confartigianato Acquistiamo Locale, per sensibilizzare i consumatori ad acquistare prodotti artigianali del proprio territorio.

«Da diversi anni nel periodo natalizio lanciamo la campagna Acquistiamo Locale per sensibilizzare i consumatori ad acquistare prodotti artigianali del proprio territorio – si legge nella nota di Confartigianato Imprese Calabria –. Con la campagna Acquistiamo locale vogliamo valorizzare il lavoro delle imprese rappresentando la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità».

«Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali – viene evidenziato – vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali che il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare». (ams)

Il Comitato difesa consumatori offre consigli sui giocattoli da comprare a Natale

Il Comitato difesa consumatori pensa al Natale e ai più piccoli. «Già si respira aria natalizia e nonostante i particolari momenti di poca tranquillità a causa dei due conflitti bellici che si stanno verificando a non poca distanza dai nostri confini nazionali un pensiero, è d’obbligo, va rivolto ai più piccoli ossia ai bambini ma come, si chiede il prof. Pietro Vitelli responsabile del Sodalizio di tutela dei diritti denominato Comitato difesa consumatori», è scritto in una nota.

Continua il comunicato: «Atteso che, ogni genitore ha un solo obiettivo: far sì che il proprio bimbo stia bene e che viva in un ambiente a prova di rischio. Eccoci dunque tutti pronti e preparati a coprire spigoli appuntiti o a mettere in sicurezza le porte, a riporre detersivi e medicine negli scaffali più alti oppure a non far avvicinare i nostri figli ai fornelli. Ma abbiamo mai veramente pensato agli oggetti con cui trascorrono la maggior parte del loro tempo? Siamo certi di aver scelto giocattoli sicuri per i bambini? Anche i giochi possono nascondere dei rischi che non vanno presi sottogamba. Giocare è un diritto inviolabile dei bambini ed è giusto che siano salvaguardati dalle insidie. Avere giocattoli sicuri per casa però non è così scontato. Infatti prosegue Pietro Vitelli qualche tempo fa, il ministero della Salute ha stilato una lista di consigli per fare acquisti davvero sicuri. Vediamone alcuni».

«Nella scelta del prodotto – continua la nota – si deve tenere in considerazione la fascia d’età indicata sulla confezione, in particolare il simbolo 0-3 e l’avvertenza “non adatto ai bambini di età inferiore ai 36 mesi”, accompagnati da una chiara indicazione di pericolo. Quale potrebbe essere? Ad esempio, pezzettini che si staccano e che possono essere portati alla bocca, soprattutto dai più piccoli. Per avere giocattoli sicuri, vanno acquistati quelli con il marchio di conformità alle normative europee, indicata dalla sigla CE. Le norme di sicurezza stabilite dall’Unione europea sono tra le più rigide al mondo, quindi quando compare la scritta CE potete senza dubbio fidarvi. Comprate i giochi di marca e solo da rivenditori autorizzati: quelli che non lo sono prendono molto alla leggera le prescrizioni in tema di sicurezza e i prodotti potrebbero essere contraffatti. Evitate dunque i giocattoli delle bancarelle, ma andate nei negozi. Se siete patite del e-commerce, scegliete siti affidabili e conosciuti. Per avere giocattoli sicuri, seguite anche il vostro… naso. Non stiamo scherzando! I giochi andrebbero anche annusati, quando ciò è possibile. Materiali tossici o comunque non sani, come alcune gomme o plastiche, non hanno un buon odore ed è quindi meglio lasciar perdere. Questo vale soprattutto per i più piccini: per loro il gioco è scoperta a 360 gradi, utilizzando tutti i sensi, in particolare il gusto.
E sempre per loro attenzione ai peluche: non sono proprio il massimo per i neonati. A parte il fatto che i pupazzi sono un ottimo rifugio per gli acari della polvere, se i piccini li mettono in bocca, il pelo potrebbe staccarsi: l’ingestione è molto pericolosa».

«Lasciate stare – conclude il prof. Pietro Vitelli responsabile del Comitato difesa consumatori – i giocattoli troppo rumorosi. L’udito dei bambini deve ancora affinarsi ed è più delicato del nostro. I giocattoli sicuri devono rispondere anche a specifici criteri che riguardano il suono». (rcs)

L’Adoc Calabria lancia iniziativa per i più bisognosi dal titolo “Regali di Natale”

Si chiama Regali di Natale l’iniziativa lanciata dall’Adoc – Associazione difesa ed orientamento consumatori) Calabria, presieduta da Marilina Pizzonia.

Regali di Natale, infatti,  è un progetto di solidarietà «che vorrebbe portare un po’ di allegria ai più bisognosi, in questo periodo molto difficile per le famiglie e la comunità. È pur sempre Natale, e dobbiamo vestirci di gioia».

«La cosa che bisogna fare – ha spiegato l’Associazione – è prendere una busta di carta (tipo shopping bag) e metterci dentro le cose che ti suggeriamo: una cosa dolce (per esempio caramelle, biscotti, cioccolate…); qualcosa che “tiene caldo” (per esempio un cappello, una sciarpa, dei guanti…); un prodotto per l’igiene personale (per esempio un bagnoschiuma, un sapone profumato, una crema corpo o mani…); un pensiero gentile (scrivi un biglietto d’auguri con un tuo pensiero o quello che si vuole (un oggetto a tua scelta, per esempio un libro, un portachiavi, se la busta è per un bambino , un peluche, un giochino…)».

«Il passo successivo – ha proseguito l’Adoc Calabria – è semplicissimo: basta, infatti, chiudere la busta, decorala e scrivi a chi è destinata: donna, uomo, bambino o bambina (magari aggiungendo la fascia di età per i bambini)».

Le buste dovranno essere consegnate dal 10 al 20 dicembre presso la sede Adoc della propria città di residenza Adoc Catanzaro – Via  F. Crispi 117 –  tel. 0961/061025 – 0961/061024; Adoc Cosenza  – Piazza G. Impastato, Complesso GPS-UIL – tel. 338 8825270; Adoc Reggio Calabria – Via Georgia, 16 – tel.  0965/890 541 e Adoc Vibo Valentia – Via Popilia, 18 – tel. 0963/472 523.

«Ognuno – ha spiegato la presidente Marilina Pizzonia – può diventare ambasciatore della propria scuola, ufficio o azienda! Sarà tua premura raccogliere le buste e portarle al punto di raccolta da noi indicato e nostro compito distribuirle alle associazioni e alle parrocchie impegnate da sempre in attività di volontariato e nel sociale. Per chiunque fosse interessato (associazione o cittadino) a ricevere i nostri doni può contattarci privatamente».

«Con un piccolo gesto  – ha concluso la presidente dell’Adoc Calabria – possiamo rendere magico il Natale di tanti, compreso il nostro!». (rrm)