Federsanità plaude a Medici senza frontiere e Asp per l’aiuto ai migranti

L’immigrazione è uno dei problemi più complessi e drammatici che da anni interessano il nostro Paese, costituendo di fatto una vera e propria “emergenza”.

Da gennaio 2014, sono migliaia i migranti di varie nazionalità arrivati nei porti e lungo le coste della provincia di Reggio Calabria.

I porti di Reggio Calabria e Roccella Ionica e il litorale ionico costituiscono, infatti ancora oggi, uno dei principali approdi per le imbarcazioni provenienti dalla Libia e da imbarcazioni provenienti da Turchia e Grecia.

È l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, a pianificare l’assistenza sanitaria sul luogo dello sbarco e nei centri di prima accoglienza, organizzando ed allertando tutte le componenti sanitarie attraverso attività specifiche ed altamente professionali.

Medici aenza frontiere Italia (Msf) ha manifestato la propria disponibilità a fornire supporto in termini di risorse umane (socio-sanitarie e mediatori culturali) in occasione degli sbarchi presso il porto di Roccella Ionica, lungo la Costa Ionica e nei centri di prima accoglienza, l’Asp-Rc con il suo commissario dott. ssa Lucia Di Furia componente dell’esecutivo nazionale di Federsanità in quota Federsanità Anci Calabria, ha colto l’importante opportunità data dal supporto di Msf in termini di risorse umane (socio-sanitarie e mediatori culturali), questo ottimizzerà la qualità dei servizi offerti al momento dello sbarco e durante il periodo di passaggio nei centri di prima accoglienza, forte sarà l’impegno nel fornire farmaci e presidi sanitari necessari in ogni caso all’assistenza medica dei migranti.

“Una best practice che sarebbe interessante collegare ad attività di Anci sul terzo settore o di estenderlo alle altre Asl interessate dagli sbarchi” dice Giuseppe Varacalli, presidente di Federsanità Anci Calabria che continua “la sinergia e la collaborazione, sono un valore aggiunto nella buona amministrazione. I migranti non sono un problema ma un opportunità, un plauso va sia a Medici senza frontiere per il loro continuo impegno, sia alla dott.ssa Di Furia, per aver accolto questa possibilità che rappresenta un’innovazione”. (rrc)

REGGIO – Tutto pronto per la prima assoluta di “Alis, gran gala”

Tutto pronto a Reggio per la prima assoluta in Calabria di Alis Gran Galà, lo straordinario spettacolo internazionale di Circo Contemporaneo di Le Cirque Top Performers, con le più prestigiose e pluripremiate stelle dai più grandi Circhi del Mondo e dal Cirque du Soleil, con numeri al limite delle possibilità umane.

Ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie, Alis andrà in scena al Palacalafiore venerdì 21 e sabato 22 aprile alle ore 21:00. Aggiunto anche uno spettacolo mattutino riservato alle scuole alle ore 10:30 del 21 aprile, per il quale arriveranno ragazzi da tutta la Calabria: solo da Lamezia Terme ben 500 studenti dell’Istituto Perri-Pitagora, che poi nel pomeriggio visiteranno i Bronzi di Riace al Museo Nazionale.

Ancora disponibilità per tutti gli spettacoli. La vendita dei biglietti dei serali è in corso su www.ticketone.it e nei punti Ticketone (Reggio: B’Art, corso Garibaldi). Previsti sconti per ragazzi e gruppi. Fino al 12 aprile, inoltre, sarà attiva la formula “4xPasqua”, valida per almeno 4 persone. Per i gruppi e le scuole è necessario rivolgersi alla segreteria organizzativa: tel. 0968441888 (mail: info@ruggeropegna.it).

Le Cirque Top Perfomers vanta collaborazioni con oltre 100 artisti “Top Performers” di tutto il mondo, con numeri incredibili: equilibristi, acrobati, clown, trapezisti, musicisti. Tra questi: il canadese Yves Decoste e l’ucraina Valentina Sidenko (Hand To Hand), stelle delle grandi produzioni del Cirque du Soleil, tra cui La Magie Continue, Mystere, Quidam e Zed, Zaia e Joya; la star Jonathan Morin (Crossed Whee) con oltre 1000 presenze negli show del Cirque du Soleil, inventore del “The Crossed Wheel”, che contraddistingue le sue performances; Andreis Jacobs Rigolo (Sanddorn Balance), artista originalissimo e creatore di numeri iconici, tra i più straordinari in assoluto; Pippo Crotti (Comedy), celebre comico e attore irresistibile anche al cinema e in tv, con oltre 1500 repliche in Totem del Cirque du Soleil; il collettivo ucraino Adrenaline Troupe (Trampowall), maggiori interpreti di una disciplina acrobatica che non ammette errori ai limiti delle capacità umane, numero di pura energia, intensità e spettacolarità, un susseguirsi di evoluzioni acrobatiche e atletiche mozzafiato; Rose Winebrenner (Singer and Composer), cantante, polistrumentista, artista visiva di Chicago, protagonista in Zaia del Cirque du Soleil con oltre 1400 repliche e solista per la Cerimonia del Bollywood Award.

La stella dei tessuti aerei Asia Tromler (Aerial Silks and Alis), direttrice dell’Ikigai Circus Art; Marie-Eve Bisson (Aerial Hoop), artista canadese applaudita in oltre 4000 show del Cirque du Soleil e negli eventi speciali Dralion, Quidam (anche nel film) e nel tour mondiale di Kooza; gli incantevoli Dmitri Grigorov e Anastasiia Vashchenko (Flight of Passion), eccellenze dell’ “Aerial Straps”, con il loro numero definito “unico e perfetto”, dal 2004 in scena col Cirque du Soleil in “Corteo” (Stati Uniti) e “Quidam” (Australia, Nuova Zelanda, Singapore, Hong Kong); Yoann Benhamou e Emeline Goavec (Duo Emyo), meravigliosi trapezisti e ballerini emozionanti e romantici, presenti nel Cirque du Soleil, da Amora, Fuzion e Kooza, a Joyà, Amaluna, Chemins Invisibles e Scalada, applauditi anche ai Disney Village, Disneyland Paris e Futuroscope. Ed ancora Yeven Senchin, Mykyta Slabyshev, Dmytro Zhukovskyi, Rostyslav Oliinyk, Viktor Zubko, Stanislav Pokorniuk, Andreis Jacobs, Ichinkhorloo Jargalsaikhan, Alla Shulga, Olesia Shulga, Molas Matias Canavese, Constanza Belen De Simone. Infine, Onofrio Colucci, Direttore Artistico e Maestro di Cerimonia, enfant prodige del circo contemporaneo. Si è esibito in 60 Paesi con oltre 4.000 repliche ed è stato protagonista delle più celebri produzioni del Cirque du Soleil.

È suo il ruolo principale nel celebre Slava’s Snowshow, che il grande Slava Polunin gli ha affidato, eleggendolo suo erede. Afferma Colucci: «Alis è un viaggio alla scoperta di ciò che non t’aspetti, per imparare di nuovo a meravigliarsi e a sognare».

“Alis Gran Galà” in due ore di show senza interruzioni e senza animali porterà il pubblico in un viaggio spettacolare. Lo show, prodotto da Gianpiero e Alessandro Garelli, fa parte della XXXVII stagione di eventi di Ruggero Pegna. Il promoter calabrese dei più grandi eventi, non ha dubbi: «È uno spettacolo imperdibile, pieno di emozioni e meraviglie, con un allestimento faraonico, credo anche irripetibile in Calabria!». (rrc)

SAN FERDINANDO (RC) – Grande festa per tutti i bambini con la caccia alle uova

Nelle giornate del 4 e 5 aprile 2023 ha preso vita l’iniziativa denominata “Caccia alle uova”, organizzata dai giovani volontari del Servizio civile universale con il supporto dell’amministrazione comunale.

L’attività, una allegra caccia al tesoro che ha coinvolto gli alunni della scuola primaria “Carretta”, si è svolta nel bellissimo giardino della Colonia nunziante e il giorno dopo, causa maltempo, nei locali della nuovissima palestra scolastica.

Soddisfatto il consigliere Antonio Di Tommaso che, interpellato, afferma: “Sono felice per l’ottima riuscita dell’evento e ringrazio vivamente i giovani del Servizio civile che si sono adoperati con scrupolo per l’attenta organizzazione dell’evento e per aver consentito lo svolgimento dell’attività in piena sicurezza”.

“I momenti ludici e di aggregazione sono fondamentali per favorire lo spirito di coesione e la crescita della comunità, soprattutto con riferimento alle giovani generazioni”, riferisce il sindaco Luca Gaetano che, assieme al consigliere Di Tommaso, rivolge “un sentito ringraziamento agli organizzatori e alle famiglie che con la loro partecipazione attiva hanno contribuito alla riuscita di queste due bellissime giornate.”

L’amministrazione comunale di San Ferdinando ha da subito posto, in cima alle priorità di governo, l’attenzione ai giovani e ai giovanissimi, nella convinzione che la cultura della cooperazione e della solidarietà siano valori fondamentali per una crescita sana e sicura dei ragazzi che, a loro volta, potranno contribuire in maniera consapevole ed efficace per lo sviluppo virtuoso della società in cui vivono. (rrc)

AFRICO (RC) – È pronta la nuova caserma dei carabinieri

Il sindaco facente funzioni della Città metropolitana Carmelo Versace, accompagnato dai tecnici di Palazzo Alvaro e dai vertici dell’Arma, ha effettuato un sopralluogo sull’arteria stradale che sarà oggetto dell’intervento.

Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ha svolto un sopralluogo lungo la strada provinciale 65, nel tratto che conduce alla nuova caserma dei carabinieri di Africo, ormai prossima all’inaugurazione.

Insieme al sindaco del Comune locrideo, Domenico Modaffari, al comandante provinciale dell’Arma, colonnello Marco Guerrini, al comandante della compagnia, capitano Pietro Scabardi, il sindaco facente funzioni Versace ha percorso il chilometro e mezzo che è al centro del programma di riqualificazione previsto dalla Città metropolitana per un importo complessivo di 75mila euro.

Quindi, ha preso visione dell’immobile che ospiterà le attività dei militari dopo essere stato confiscato alla criminalità organizzata.
«L’intervento – ha detto Carmelo Versace – è necessario per ridare vigore ad un’arteria che, a breve, condurrà ad un nuovo ed importante presidio di legalità e sicurezza per il territorio».

«La caserma – ha ricordato Versace – sorge in un bene confiscato alla ‘ndrangheta, in un luogo simbolo ed in cui, la presenza dello Stato, è quanto mai decisiva non solo in funzione repressiva dei fatti di reato, ma soprattutto in chiave educativa e divulgativa di una cultura della legalità capace di raggiungere e coinvolgere le giovani generazioni».

«Nella circostanza – ha aggiunto il sindaco facente funzioni – ribadisco il mio ringraziamento e quello dell’intera Città metropolitana agli uomini ed alle donne guidati dal colonnello Guerrini e dal capitano Scabardi per l’impegno che, quotidianamente, li vede in prima linea al fianco dei cittadini e della parte sana della società. Sono felice che, presto, potranno svolgere le loro attività anche nel conforto di spazi confortevoli ed aree confortevoli ed aree ben organizzate».

«Al tempo stesso – ha proseguito Versace – rinnovo la massima vicinanza dell’ente alle necessità della comunità di Africo e dell’amministrazione del sindaco Modafferi. Il settore metropolitano alla Viabilità, guidato dal dirigente Lorenzo Benestare, ha predisposto ogni attività necessaria che presto porterà all’apertura del cantiere sulla SP 65 ed alla contestuale posa del tappetino d’asfalto». (rrc)

I vini della Città metropolitana conquistano consensi al Vinitaly

Dopo il successo delle prime attività a cura della Metrocity al Sol&Agrifood, con una conferenza che ha consentito l’approfondimento di temi quali la rigenerazione del territorio e la resilienza delle imprese reggine nell’agroalimentare e il cooking show dello chef Ferranti di interpretazione dei prodotti reggini, che è stato modo di raccontare le eccellenze enogastronomiche e il territorio al vastissimo pubblico presente, l’impegno della Città metropolitana continua con un focus sul settore vitivinicolo.
Attraverso il confronto con la Regione, con la quale si è inteso essere presenti congiuntamente alle manifestazioni veronesi, l’ente ha promosso, nella seconda giornata, una degustazione di finger food, curata ancora una volta dallo chef Ferranti, che ha arricchito il talk con Giovanna Pizzi “Vini reggini, il Mediterraneo dei vini calabresi” accompagnato dalla degustazione dei vini del Consorzio dei vini reggini Terre di Reggio Calabria.

Il talk è stato un momento di interessante approfondimento delle caratteristiche dei vitigni autoctoni e dei vini reggini, raccontati con precisione e passione da Giovanna Pizzi, e delle potenzialità che si prospettano per il futuro, anche da un punto di vista commerciale.
L’importanza di fare rete tra le aziende è stata più volte sottolineata nei vari interventi del presidente del consorzio Vozzo, dalla vicepresidente Nesci e dai produttori aderenti, che ribadiscono l’importanza di lavorare insieme sia tra privati, che tra privati e istituzioni.

Il consigliere delegato all’agricoltura Giuseppe Giordano che, a margine degli eventi, ha incontrato tutte le aziende presenti per ascoltare, raccogliere suggerimenti e confermare l’attenzione dell’ente nei confronti dei comparti agroalimentari e vitivinicoli, è intervenuto durante il talk per complimentarsi con il Consorzio terre di Reggio Calabria, che secondo il delegato metropolitano “è un importante esempio di aggregazione che diviene, tra l’altro, ambasciatore dello straordinario valore del territorio. La Calabria non è seconda a nessuno – continua Giordano – e oggi rappresentiamo la costante crescita e il giusto spirito che, con una rinnovata attenzione all’ innovazione, ci guidano nella giusta direzione. La comunità metropolitana esprime aziende che raccontano un territorio straordinario e la sua storia millenaria e noi amministratori guardiamo con attenzione al percorso di crescita e di collaborazione, che si è ormai attivato e che deve consolidarsi con sempre maggiore convinzione”.

“Occasioni come queste – ha aggiunto ancora Giordano – sono fondamentali per farsi conoscere, per amplificare le eccellenti realtà di cui è ricca l’area reggina, ma sono anche un’opportunità per fare sistema e per innescare azioni virtuose di collaborazioni orientate a comuni obiettivi. La Città metropolitana ha già investito in importanti attività di marketing e di sostegno alle imprese del settore e sono già sul tavolo una serie di nuovi progetti che agiranno sia sul fronte della promozione che dell’innovazione tecnologica. Le potenzialità di un comparto in netto trend di crescita e i numeri incoraggianti ci suggeriscono che è il momento nel quale bisogna spingere ed accelerare. E nelle nostre analisi e nella nostra pianificazione non possiamo dimenticare che con l’agricoltura e la viticoltura si preserva l’ambiente e la biodiversità, che i nostri sono i luoghi della viticoltura eroica, e che l’importante realtà delle “donne del vino” e delle aziende che puntano all’innovazione, aprono a nuove suggestioni e a nuovi stimoli verso la crescita”.

Ripepi: Il bando del Comune di Reggio per cercare un filosofo che sa di conti

Il Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia del Comune di Reggio Calabria, Massimo Ripepi ha chiesto di annullare il bando di gara per la ricerca di funzionari esperti di finanza.

«Vogliono un Dirigente Amministrativo-contabile, ma tralasciano il “contabile”, insomma un filosofo della contabilità. – ha detto Ripepi –. Si infittiscono le nubi sulla questione del concorso esteso ai possessori di lauree specialistiche in lettere, filosofia, psicologia, scienze della formazione e dell’educazione che nulla hanno a che fare con la contabilità di un Ente pubblico. Ho chiesto all’Assessore Gangemi e alla Dirigente Mauro di annullare immediatamente il bando e di adeguarlo a lauree in economia ed equipollenti.

«Le vaghe e indecifrabili dichiarazioni iniziali, rese stamane, pubblicamente in commissione dalla Dirigente Iolanda Mauro, che riportiamo di seguito testualmente la dicono lunga sullo stato confusionale in cui si trova l’amministrazione più inadeguata della storia: “Buongiorno! Anche io non posso che dire diciamo che forse tutta questa discussione sui titoli di studio nasce dall’equivoco di fondo che si stia cercando un dirigente amministrativo contabile, si sta cercando, che si stia cercando un dirigente contabile cioè uno specifico profilo destinato a guidare il settore finanze, non è questo che sta cercando l’amministrazione, sta cercando in modo più generico e più ampio un dirigente amministrativo contabile cioè un dirigente non tecnico” queste le iniziali dichiarazioni della Mauro in Commissione Controllo e Garanzia. I dubbi che si erano elevati sulla gestione di questo concorso rimangono ed aumentano dopo l’audizione: non si capisce perché abbiano voluto bandire un concorso specifico estendendo indiscriminatamente a tutte le lauree la partecipazione, quando il 95% dei Comuni lo bandiscono con titolo di studio in economia e commercio ed equipollenti. La giustificazione, banale, emersa in commissione sembrerebbe essere quella di voler permettere a un maggior numero di persone di partecipare, ma, allo stesso tempo, ciò è rinnegato dal fatto che abbiano previsto uno sbarramento con prova a quiz preselettiva da remoto, dove si ridurrà immediatamente il numero dei concorrenti a 50: questa divergenza porta a pensare che in realtà, l’estensione della partecipazione, non sia il vero motivo!

«Rimangono infatti le discrasie e i dubbi rispetto alle imbarazzanti giustificazioni che sono pervenute in Commissione di Controllo e Garanzia dall’Assessore Gangemi e la Dirigente Mauro, – ha continuato Ripepi – i quali, in tema di concorsi pubblici, hanno abusato della discrezionalità di cui gode l’Amministrazione nell’individuare i requisiti di ammissione alla procedura selettiva: avrebbero infatti dovuto tenere conto delle professionalità e della preparazione culturale richieste per il posto da ricoprire. Le scelte dell’amministrazione sono suscettibili di sindacato giurisdizionale sotto i profili della illogicità, arbitrarietà e contraddittorietà (riforma TAR Lazio, sez. II, sent.n.6223/2018), per questo il bando va annullato, modificato e ripubblicato subito.

«A quanto pare, infatti, di un bando che cerca un Dirigente Amministrativo-contabile ne porta solo il titolo: di fatto è emerso che il Comune stia cercando una figura che possa essere interscambiabile e che nel tempo possa ricoprire altri incarichi all’interno dell’amministrazione. L’ennesimo tassello di un mosaico pieno di storture dove, in una Città ridotta ai minimi termini come Reggio Calabria, figure tecniche nell’ambito economico-finanziario, diventano essenziali e, anzi, vitali.” – ha proseguito il Consigliere – “Una vera e propria forzatura! Qui c’è un’enorme discrasia sul tipo di figura richiesta e i titoli di studio connessi: il discorso di estendere alle altre classi di laurea, con l’obiettivo di includere quante più persone possibili, come stanno decantando l’Assessore e la Dirigente, decade nel momento in cui si sceglie di mettere una prova preselettiva a quiz, a monte dell’intero processo, che funge da terribile imbuto che mal seleziona gli aspiranti concorrenti con la certezza che i migliori mai giungeranno alle successive e più qualificanti prove selettive.

«Il discorso, inoltre, della polifunzionalità della figura ricercata, – spiega il Presidente Ripepi – decade nel momento stesso in cui nel bando si inserisce la parola “contabile”: il riferimento all’area contabile, infatti, sottintende che l’Ente stesso abbia la necessità di integrare il personale comunale con una figura che abbia conoscenze e funzioni specifiche nell’ambito della parte economico-finanziaria-contabile. Si tratta dunque di un refuso che andrebbe tolto perché, è tale l’incongruenza tra i titoli di studio e il tipo di figura richiesta che si rischia di selezionare anziché un contabile un filosofo della contabilità». (rrc)

Il Rhegium Julii è un faro di Cultura con le sue presentazioni di libri

Dopo i cenacoli con Annamaria Deodato (Fili interrotti), Alfredo Focà (Le donne filosofe nella Scuola di Pitagora a Crotone), Lucia Lo Bianco (Dove gli angeli camminano di notte) e Licio Di Biase (Fronte del cuore) è stato davvero intenso il calendario di eventi realizzato dal Rhegium Julii per le settimane che precedono la Pasqua.

Il primo, la Giornata mondiale della poesia del 21 marzo che ha visto protagonista presso il Liceo scientifico Alessandro Volta il poeta Dante Maffia. Presente il biografo e saggista Marco Onofrio, il noto letterato è stato presentato, poi, al Dgies dell’Università Mediterranea alla presenza del direttore del dipartimento avv. Daniele Cananzi. Reduce dai notevoli successi di Kioto e introdotto da Giuseppe Bova, Maffia ha presentato le sue più recenti pubblicazioni: Che cos’è la poesia, edizioni Pace e Le più belle poesie d’amore di tutti i tempi, sempre per edizioni Pace.

Altri due incontri sono stati realizzati presso le scuole cittadine: il primo con uno dei più grandi poeti italiani: Aldo Nove. Il salotto letterario si è tenuto presso la Biblioteca Gilda Trisolini del Liceo classico Tommaso Campanella, presenti la dirigente scolastica Carmen Lucisano e il presidente del Rhegium Giuseppe Bova. Nell’occasione è stato presentato il libro pubblicato dall’editore Einaudi Sonetti del giorno di Quarzo.

Il secondo incontro è stato realizzato presso l’Istituto tecnico economico Raffaele Piria. L’ospite d’eccezione è stato Francesco Magris, economista, figlio del più noto Claudio, già vincitore del Premio internazionale “Città dello Stretto”. Al matinée è stato presente il poeta Aldo Nove, il prof. Fabio Aquilino e la prof. Maria Antonella Sciarrone. Nel corso dell’incontro è stato presentato il libro Al margine edito da Bompiani, un tema di portata universale che ha consentito di esplorare le diverse condizioni di difficoltà e di emarginazione che interessano varie regioni del mondo.

Infine, presso l’auditorium Francesco Perri di Palazzo Alvaro, in collaborazione con la Fondazione Falcomatà, è stato presentato il giornalista del Corriere della sera Alberto Mingardi, politologo, professore associato di dottrine politiche dell’Università Iulm, direttore dell’istituto Bruno Leoni. Mingardi ha curato un testo di Richard Cobden dal titolo Scritti e discorsi politici – Il libero scambio per la pace tra le nazioni, edito da Rubbettino. Del commento al libro si sono occupati l’economista Francesco Magris e l’avv. Giuseppe Falcomatà, presente il poeta Aldo Nove. I saluti sono stati portati da Giuseppe Bova e Rosetta Neto Falcomatà.

Alberto Mingardi è un notevole studioso dei sistemi liberisti. Il suo libro: Stato essenziale, società vitale scritto insieme all’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi è stato presentato recentemente in una sede parlamentare dal presidente Giuliano Amato. (rrc)

L’OPINIONE / Francesco Costantino: L’Università per Stranieri Dante Alighieri e il progetto Federativo con la Mediterranea

di FRANCESCO COSTANTINOLe cronache di questi giorni ci informano che il CdA dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” ha ritenuto di poter superare l’attuale crisi gestionale attraverso lo strumento della Federazione tra Atenei contemplato dalla legge 30/12/2010, n. 240, meglio nota come Legge Gelmini, con particolare riferimento all’art. 3 della stessa legge.

Nella situazione data, a molti è sembrato che questa potesse essere la soluzione migliore e pertanto tutti si sono premurati a manifestare piena soddisfazione per lo sbocco prefigurato.

In molti casi, forse, per liberarsi dal dovere di rendere conto di eventuali gradate inadempienze che quella crisi avevano contribuito a determinare.

Una lettura attenta  della norma suggerirebbe di frenare gli entusiasmi perché il meccanismo della federazione tra atenei è ancora poco collaudato e, soprattutto, richiede passaggi formali importanti tra i quali quello, non reso noto ma spero esistente, della predisposizione di un progetto contenente,  in  forma  analitica,  le motivazioni, gli obiettivi, le compatibilità finanziarie e logistiche, le proposte di riallocazione dell’organico e delle strutture  in  coerenza  con  gli obiettivi di cui al comma 1 dell’articolo 3 della legge prima menzionata che richiede venga accertato preliminarmente il miglioramento  della qualità,  efficienza ed efficacia dell’attività didattica, di ricerca e gestionale.

La conoscenza del progetto predisposto, dunque, consentirebbe un giudizio maggiormente ragionato.

Non ho alcun interesse ad alimentare polemiche riproponendo gli accadimenti che nel corso dell’anno 2017 hanno generato le pressoché contestuali dimissioni del Presidente del C.d.A. dott. Pino Bova e del Rettore prof. Salvatore Berlingò, pur avendoli vissuti dall’interno del C.d.A. e ben conoscendoli, né ad assegnare responsabilità ad alcuno. 

Gli atti e i verbali del C.d.A. di quel periodo ricostruiscono, per chi ne avesse interesse, la portata e i contenuti di quelle vicende e, soprattutto, lasciano intravedere le conseguenze che ne sono poi derivate.

Una cosa però è per me certa e mi piacerebbe che tutti ne tenessero conto: l’università è nata e ha avuto ragione di esistere, nel rispetto della volontà dell’On.le Giuseppe Reale, solo agganciando la propria esistenza  a quella del  Comitato locale della Società Dante Alighieri.

Aver determinato la perdita dell’affiliazione con il Comitato Centrale della stessa Società, a prescindere dalle motivazioni che l’anno determinata, ha avuto come conseguenza la perdita della ragione fondamentale per cui era nata la stessa Università,  la cui mission naturale  prevedeva il collegamento con i comitati sparsi in tutto il mondo per la diffusione e la tutela della lingua italiana e quindi processi attivi di internalizzazione.

Nessun artificio, quand’anche consentito dal diritto civile ed amministrativo, avrebbe dovuto consentire la sostituzione del Comitato locale con un surrogato perché questa sostituzione, era evidente, avrebbe rappresentato un tradimento della mission tracciata dal benemerito fondatore.

Lo spartiacque per le sorti dell’ateneo reggino è stato quello.

A tal fine ripropongo il solo Art. 3  dello Statuto che ha regolato e indirizzato nel tempo le attività dell’Ateneo. 

Finalità 

  1. L’Università ha lo scopo di diffondere, con le proprie attività di insegnamento e di ricerca, la conoscenza della lingua, della letteratura, dell’arte, della cultura e delle istituzioni politiche, sociali, giuridiche ed economiche dell’Italia in tutte le loro forme di espressione. A tal fine aggiorna costantemente la propria azione alle mutevoli condizioni socioeconomiche del Paese ed alle sue esigenze di internazionalizzazione. 
  2. In modo particolare, l’Università, cooperando anche con i Comitati italiani ed esteri della Società “Dante Alighieri” e con le altre istituzioni culturali italiane operanti all’estero, si propone di:
  1. promuovere ed agevolare scambi e confronti culturali con le civiltà che nel mondo traggono origine ed alimento dal bacino del Mediterraneo, rivolgendo una peculiare attenzione alle problematiche suscitate dagli insediamenti sul territorio italiano degli immigrati provenienti in ispecie dai Balcani, dall’Oriente e dall’Africa; 
  2. tenere vive, con specifiche iniziative, le tradizioni linguistiche e la memoria storica del Paese d’origine presso le comunità e le varie generazioni degli Italiani emigrati all’estero;
  3.  tutelare e valorizzare le istanze socio-culturali delle minoranze linguistiche albanesi, grecaniche e occitane insediate sul territorio calabrese, anche mediante la loro riscoperta e diffusione presso gli oriundi, altrove trasferiti, che ad esse appartengono; d) favorire, con opportune collaborazioni nazionali e internazionali, la costituzione di poli formativi e scientifici o di centri di eccellenza nel quadro di una sempre maggiore integrazione dell’Europa con i Paesi delle rive meridionali e orientali del Mediterraneo.

Dunque, rispettare la volontà del Suo fondatore, fa diventare fattore imprescindibile delle finalità dell’Ateneo reggino il mantenimento della cooperazione con i Comitati italiani ed esteri della Società “Dante Alighieri”.

Oggi però è il tempo dell’agire ed è bene che ognuno metta da parte il proprio egoismo e i propri convincimenti e che si riacquisti finalmente il senso del crescere insieme.

È un altro il tempo della ricerca delle responsabilità.

L’Università per Stranieri Dante Alighieri è un’agenzia formativa di primaria importanza sia per la crescita culturale del territorio,  sia per garantire occupazione a chi all’interno di essa opera da anni,  sia per mantenere il legame che da sempre l’ha collegata con i paesi della sponda occidentale del mediterraneo, dei balcani e del sudamerica ed  ha bisogno delle Istituzioni così come le Istituzioni hanno bisogno di essa.

Si parla da qualche tempo di una Università del Mediterraneo. Può essere questa la strada alternativa alla federazione tra Atenei?

Nessuno si tiri indietro allora altrimenti nessuno potrà  credersi del tutto assolto. Saremo tutti lo stesso coinvolti. (fc)

[Francesco Costantino è già componente del Direttivo del Comitato Locale della Società Dante Alighieri e già componente del comitato ordinatore dell’Università]

L’appello de Le Muse a mons. Morrone: Non si chiuda il seminario di Reggio Calabria

Impedire la chiusura del Seminario di Reggio Calabria. È l’appello che l’Associazione Le Muse di Reggio Calabria, guidata dal presidente Giuseppe Livoti, ha rivolto a mons. Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio-Bova, affinché «non venga a mancare nella nostra città un luogo importante e storico per la formazione dei futuri presbiteri a servizio della Calabria».

Livoti ha dichiarato che, pur se appreso che le indicazioni e le scelte che coinvolgeranno tale scelta tengono conto delle indicazioni della nuova Ratio Fundamentalis sui Seminari, dell’ottimizzazione di forze, delle risorse umane e culturali e di quanto è ancora all’esame della Conferenza episcopale italiana richiama alla memoria come tale luogo di formazione fa parte integrante della storia e dei siti importanti per la nostra storia religiosa. Non possiamo non dimenticare le parole di Don Denisi il quale, in una relazione ad un convegno nel 2011, ha evidenziato il ruolo simbolico e fattivo nella storia della religione con la figura di San Paolo.

Paolo come ricorda Denisi è considerato dalla Chiesa Reggina il Padre della fede per gli abitanti del territorio ed il fondatore della Chiesa a Reggio e nell’intera Calabria e che gli avvenimenti della fede rispondono ad una logica che non è sempre quella razionale e naturale. Paolo ha evangelizzato Malta senza neppure conoscere la lingua del luogo per poter predicare. È accettato che le opere miracolose compiute abbiano costituito l’equivalente della parola. A Reggio come a Siracusa – città magno greche – c’è la lingua comune a far maturare il kerigma in un inizio di conversione. Nel mondo soprannaturale della fede oltre all’azione dell’uomo c’è quella dello Spirito e della grazia.

Se Paolo arriva nelle città di Malta, Siracusa e Reggio questo non avviene solo per volontà dell’uomo o per contingenze atmosferiche. C’è una Provvidenza che guida uomini ed eventi, che gli scrittori cristiani chiamano “teologia della storia”. Anche questa contiene un messaggio che deve essere compreso ed ascoltato, in una visione più alta e complessiva.

Non si può spiegare altrimenti come e perché in duemila anni di storia del cristianesimo la devozione da parte dei cristiani e della gerarchia di queste città abbiano fatto tanto spazio alla venerazione nei confronti di Paolo come generatore di fede e iniziatore di Chiese. Se non perché egli ha deposto un seme che poi è germogliato e si è sviluppato, certamente per opera di altri catechizzatori e ministri che sono subentrati; ma la fiamma della vita cristiana che è poi diventata feconda è stata accesa dal suo amore per Cristo e dal suo zelo apostolico. 

Il presidente Muse ha ribadito come il Seminario «anche in queste ultime settimane ha visto l’aiuto per il suo mantenimento su invito del Club Serra anche di un contributo per una rappresentazione teatrale che ha confermato quanto la città intera ama tale struttura».

«Abbiamo bisogno – ha continuato il presidente de Le Muse – di luoghi di formazione ma che mantengano intatto il loro valore storico e di interesse culturale e religioso, non una ennesima espoliazione a favore di un regionalismo che vede Catanzaro “unico baricentro” che cancellerebbe così anche la nostra storia come ricordano gli Atti degli Apostoli».

La comunità del Seminario arcivescovile Pio XI è composta da 25 seminaristi, di cui 18 appartenenti alla arcidiocesi di Reggio Bova, un numero ben al di sopra delle altre diocesi calabresi e tra i più numerosi in Italia. Il Seminario, inoltre è anche punto fondamentale di riferimento spirituale e culturale per tutta la città e i fedeli reggini si sentono particolarmente legati a questa struttura, consapevoli che senza di essa e il suo lavoro di formazione dei sacerdoti le parrocchie ne soffrirebbero e la diocesi rischia di impoverirsi e degradarsi.

Per questo anche Le Muse con il suo direttivo ed i suoi soci con spirito filiale, si rivolgono all’arcivescovo Morrone, affinché si opponga, a questa inaspettata chiusura, a svantaggio del patrimonio umano, economico e sociale poiché la formazione dei presbiteri sta veramente a cuore non solo ai fedeli della  Chiesa locale ma, anche ai sodalizi culturali presenti nel territorio. (rrc)

 

Metrocity al lavoro per il Giro Ciclistico della Città Metropolitana

Il consigliere metropolitano delegato allo Sport, Giovanni Latella, ha incontrato i sindaci e gli amministratori dei 23 Comuni del territorio metropolitano interessati dal percorso del Giro Ciclistico della Città Metropolitana, in programma il 16 aprile.

Lo storico evento sportivo nato nel 1920, dopo un’interruzione di più di un decennio, tornerà a solcare le strade della Città Metropolitana tra meno di un mese.

L’obiettivo è la promozione di eventi partecipativi intermedi che punteranno al coinvolgimento della comunità dei cittadini dell’area metropolitana attraverso attività sportive e sociali in preparazione del Giro.L’incontro è stato anche l’occasione di condividere informazioni utili per gli aspetti organizzativi, anche inerenti la sicurezza, in vista del passaggio del Giro, in particolare presso i centri abitati dei Comuni interessati. Già in programma un prossimo appuntamento previsto per il 31 marzo alle ore 12.00 con la presentazione nazionale del Giro, alla presenza delle massime autorità dello sport italiano, che si terrà a Roma presso la Sala Giunta del Coni al Palazzo H di Piazza Lauro de Bosis.

«Siamo felici della grande attenzione che si sta generando intorno al Giro – ha affermato Latella – un evento sportivo di grande spessore che sarà anche una bella vetrina per il nostro territorio. Quello di legare lo sport alla promozione territoriale è sempre stato uno degli obiettivi della nostra Amministrazione metropolitana, in linea con gli intendimenti e le linee di indirizzo del sindaco Falcomatà».

«Ci tengo a ringraziare – ha aggiunto il delegato allo Sport – tutti i sindaci e gli amministratori che oggi sono stati presenti all’incontro e che hanno condiviso con noi gli obiettivi di promozione territoriale che stanno dentro, a pieno titolo, l’organizzazione di un evento che ha già suscitato l’attenzione del circuito sportivo nazionale».

«Non è un caso – ha proseguito – che anche la Regione Calabria, nella persona del Presidente Occhiuto e della sua vice Giusy Princi, abbiano aderito all’invito della Città Metropolitana, contribuendo in maniera sostanziale a finanziare l’evento, inserendolo nella programmazione per le celebrazioni del 50esimo anniversario dei Bronzi di Riace. Ancora una volta lo sport ha il merito di unire, di generare sinergie virtuose attorno all’obiettivo comune di promuovere i bellissimi luoghi che saranno attraversati dal Giro».

«La prossima settimana, insieme ai sindaci facenti funzioni Versace e Brunetti – ha detto ancora – insieme ai rappresentanti della Regione, dei Comuni, degli Enti e delle autorità sportive che stanno collaborando all’organizzazione del Giro, saremo a Roma al fianco del Presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò per presentare l’evento in un palcoscenico nazionale di tutto rispetto. Segno dell’attenzione crescente verso il lavoro che stiamo producendo e naturalmente verso il nostro territorio, che anche quest’anno sarà protagonista con decine di eventi, non solo sportivi, di straordinaria caratura attrattiva in termini turistici».

«Sono convinto – ha concluso – che il Giro della Città Metropolitana sarà una straordinaria festa dello sport e della nostra identità territoriale metropolitana». (rrc)