REGGIO CALABRIA – Orientamento in uscita per gli studenti del “Righi”

Scegliere bene la strada del presente per costruire il futuro al fine di sentirsi pienamente realizzati. Questo il messaggio della dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Augusto Righi”, Maria Daniela Musarella, regalato a studentesse e studenti, in occasione dell’incontro di orientamento in uscita dei giorni scorsi.

Un evento che ha visto ospiti di eccezione come il comandante Antonio Catizzone, pilota dei canadair e di linea che ha affascinato i presenti mentre illustrava la possibilità di solcare il cielo per vincere le fiamme per salvare ambiente e vite umane ed il professore Michele Buonsanti della facoltà di ingegneria dell’Università Mediterranea, che ha stimolato i presenti sull’importanza dello studio quale mezzo principale per vincere sempre nella vita.

Un incontro moderato dal professore Stefano Vazzana, docente dell’Istituto, che ben conosce i sogni dei ragazzi. «Scegliete bene, ha detto Vazzana, perché da ciò dipenderà il vostro futuro».

Incontri di orientamento finalizzati a dare risposte concrete a quanti si trovano davanti al bivio della scelta.
Non scegliere per necessità ma per passione. E il comandante Catizzone ha raccontato la propria esperienza come pilota di Canadair svolta tra emozioni e responsabilità.

Silenziosi gli studenti ascoltavano mentre gli occhi palesemente sognavano i giorni di un prossimo futuro.
Il comandante poi è entrato nel merito di una missione di volo entusiasmando i presenti con quanto direttamente vissuto. «Non c’è un volo uguale all’altro. È una sfida continua. Un lavoro di grande precisione che si deve svolgere con equilibrio e professionalità».

Nei suoi racconti appassionati ha fatto vedere idealmente ai presenti, il mare, il decollo, le fiamme e il vittorioso spegnimento facendoli sentire protagonisti del volo.
Il professore Buonsanti è poi entrato nel merito dei diversi corsi di studi universitari e degli sbocchi che dagli stessi potranno emergere.

«Oggi nel panorama odierno, ha rimarcato Buonsanti, avere il vostro titolo di studio è un privilegio, ma ricordate che voi disponete di un grande ventaglio di opportunità. Ieri ho incontrato studenti di questo istituto che non hanno fatto i piloti ma vivono il mondo aeronautico in altro modo. Ciò rappresenta un successo per la vostra scuola. La compagnia aerea Leonardo, per esempio, ha scelto quindici nostri neolaureati per assumerli”.
Presente anche il presidente dell’Aeroclub di Reggio Calabria Rino Sculco il quale si è congratulato con la Musarella e con i presenti affermando è stato colpito favorevolmente dall’Istituto Righi perché “i ragazzi sono veramente eccezionali”».

Un riferimento anche agli studenti della scuola che hanno già raggiunto il brevetto di pilota di aeroplano e volano pur essendo ancora tra i banchi del “Righi”.

“Cerchiamo di restare qui, ha detto, sperando che si possa realizzare un polo aeronautico per evitare che voi ragazzi dobbiate andare in giro per l’Italia per ricercare titoli aeronautici”.

La dirigente nel sostenere quanto affermato da Sculco ha esternato ai propri studenti piloti parole di grande apprezzamento. «Sapere che siete già piloti e portate con voi turisti per osservare l’Etna, lo stretto e la nostra bella Calabria è emozionante. Si mi emozionate perché siete quei bambini accompagnati il primo giorno di scuola dai genitori mentre oggi decollate grazie alle competenze acquisite in questa scuola. Complimenti a voi e ai vostri professori».

Tra sorrisi ed applausi la dirigente ha promesso che quanto prima decollerà con il piper PA28 pilotato da Piero Gallo, uno dei tanti studenti brillanti dell’Istituto che al pari di altri ha conseguito il primo brevetto di volo. (rrc)

CAULONIA (RC) – Il Pd contro la violenza sulle donne

In una società sempre più disorientata dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, gli interrogativi sugli strumenti da mettere in atto, per cancellare la subcultura patriarcale che impedisce piena libertà per le donne, si moltiplicano. Un confronto è necessario ad ogni latitudine, in ogni comunità, tra le donne e gli uomini, insieme a professionisti e attori sociali.

Per questo, la Conferenza delle Democratiche dell’area metropolitana di Reggio Calabria, coordinata da Barbara Panetta, e il circolo del Partito Democratico di Caulonia, guidato da Caterina Belcastro, hanno organizzato per mercoledì 29 novembre alle ore 18.00, nella hall dell’auditorium “Angelo Frammartino” di Caulonia Marina, un dibattito dal titolo “Manipolazione e lividi. Come gli uomini uccidono le donne”.

Subito dopo i saluti di Panetta e Belcastro, il dibattito verrà introdotto dallo scrittore Nicodemo Vitetta, autore del libro “Anime Rosa”, racconti di violenza, fisica e psicologica, storie che ci rammentano come «ovunque nel mondo ci siano donne vittime di abusi, che lottano per la propria libertà, storie che mettono in guardia e che volendo ci mostrano una via d’uscita».

Seguirà la testimonianza dell’avvocata Emanuela De Vito, sopravvissuta ad un tentativo di femminicidio. Una storia la sua di dignità e coraggio da raccontare per aiutare altre donne a comprendere i sintomi di una relazione tossica e come salvare il corpo e l’anima dalle conseguenze.

Il dibattito si arricchirà con l’intervento della psicologa Alessia Cotrona e dell’insegnante Sandra D’Aquino, per un confronto che discuta cause ed effetti dei malesseri della nostra società, a partire dalle giovanissime generazioni.

Prima dei contributi finali, affidati al segretario metropolitano del Partito Democratico, Antonio Morabito; alla coordinatrice regionale delle Democratiche, Teresa Esposito; al sen. Nicola Irto, segretario regionale del Partito Democratico, e all’on. Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati, il dibattito vedrà gli interventi di Maria Paola Sorace per la Coop Pathos, Suely Di Marco per la Coop Sankara e Mariateresa Scrivo per la Coop Nuove Frontiere, organizzazioni attive nell’accoglienza dei migranti, per affrontare anche il tema della violenza di genere sulle donne rifugiate e vittime di tratta. Una piaga di cui si discute troppo poco.

«Il patriarcato formalmente inteso – dichiara per le Democratiche reggine Barbara Panetta – sarà anche stato superato, ma la mentalità patriarcale è rimasta insita nella cultura del nostro Paese. Il dramma è che spesso nemmeno riusciamo a riconoscerlo, serve una rivoluzione culturale diffusa e di lungo corso, è nostro compito avviarlo. Gli uomini si sentano in dovere di mettersi in discussione».

«La libertà delle donne – aggiunge la segretaria dei democratici cauloniesi, Caterina Belcastro – non può essere messa in discussione dal rischio di violenze fisiche o psicologiche, serve intervenire sulla causa che scatena tali aggressioni e offrire alle donne strumenti di tutela più efficienti, anche dal punto di vista legale». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Un incontro per celebrare la memoria di Giuseppe Foti

Un simposio di archeologia, con l’autorevole contributo degli Accademici dei Lincei Pietro Giovanni Guzzo e Paola Pelagatti, per ricordare e onorare la figura del soprintendente, studioso, ricercatore Giuseppe Foti, l’iniziativa è promossa dalla delegazione FAI di Reggio Calabria, insieme a Touring Club RC, Italia Nostra RC e Amici del Museo, per rendere il giusto omaggio a una indimenticabile figura che tanto si è prodigata per la cultura e per la Calabria.

L’incontro “Giuseppe Foti – Dall’Etruria alla Magna Grecia. Storia di un archeologo reggino” si terrà Venerdì 1 dicembre 2023 alle ore 9,30 presso la Sala conferenze di Palazzo Corrado Alvaro a Reggio Calabria. Coordina i lavori Rocco Gangemi – direzione regionale FAI Calabria.

I saluti istituzionali saranno affidati al Sindaco della Città Metropolitana e della Città di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e al Soprintendente ABAP della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Provincia di Vibo Valentia, Fabrizio Sudano.

Seguiranno gli interventi delle associazioni: Fulvio Rizzo (Amici del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria), Domenica Porpiglia (FAI – Delegazione di Reggio Calabria), Rossella Agostino (Italia Nostra – sezione di Reggio Calabria) e Domenico Cappellano (TCI – Club di territorio di Reggio Calabria).

Un incontro che conterà su figure di primissimo piano del mondo istituzionale e della ricerca: Pietro Giovanni Guzzo, Accademia Nazionale dei Lincei; Elena Lattanzi, già Soprintendente ai Beni archeologici della Calabria, e Paola Pelagatti (da remoto), Accademia Nazionale dei Lincei. Per la famiglia Foti, interverrà il figlio Alessandro.

La straordinaria rilevanza degli studi condotti da Foti e le sue azioni costanti a beneficio del patrimonio culturale – anche grazie ai numerosi incarichi istituzionali ricoperti – costituiscono, insieme al lodevole impegno profuso nel valorizzare la Calabria e i suoi beni culturali, una eredità di cui conservare memoria.
Le testimonianze di Claudio Sabbione e Roberto Spadea, già Direttori archeologi della soprintendenza archeologica della Calabria, offriranno un contributo ricco di ricordi e aneddoti su una personalità eccelsa di cui è arduo sintetizzare l’opera: basti ricordare che nel 1961 Foti si trasferisce a Reggio Calabria come Soprintendente alle Antichità della Calabria e direttore del Museo archeologico nazionale, dove svolgerà l’incarico fino alla sua scomparsa il 30 giugno 1981.

Promuoverà scavi e ricerche in tutta la regione, con la collaborazione di studiosi di grande fama e professionalità. Da ricordare l’avanzamento della ricerca preistorica con il rinvenimento del Bos primigenius, risalente al Paleolitico superiore, nella Grotta del Romito, o lo scavo della Grotta della Madonna di Praia a Mare. Nel territorio di Sibari avvierà campagne di scavo a Francavilla Marittima, affidate alla direzione della mitica Paola Zancani con la collaborazione della Società Magna Grecia di Paolo Orsi e Umberto Zanotti Bianco.
Negli anni Sessanta promuoverà le ricerche di Amendolara e negli anni Settanta del secolo scorso scavi a Crotone, Gioia Tauro, Vibo Valentia e, successivamente, a Locri Epizephiri.

Istituirà i Musei di Locri, Vibo Valentia, Amendolara, la prima esposizione a Sibari e – non ultimo – allestirà il Museo Nazionale di Reggio Calabria.

Per l’archeologia subacquea affiderà lo scavo del relitto di Porticello alla direzione del prof. D. I. Owen del Museo dell’Università di Pennsylvania. Uno scavo che, con il rinvenimento della Testa del cosiddetto Filosofo, segna l’inizio della ricerca archeologica subacquea in Calabria.

Solo una sintesi sommaria, di quanto realizzato dal Soprintendente Giuseppe Foti, per arrivare alla scoperta più famosa: le statue di Riace.

Da qui la volontà di realizzare una iniziativa che ne mettesse in luce la vita e le opere, con rigore scientifico. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Nuovo incontro sull’accessibilità culturale del Museo Archeologico

Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria continua il ciclo di incontri sull’accessibilità culturale del museo per la redazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba), in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) – Investimento 1.2, Missione 1, Componente 3.

Domani, martedì 28 novembre, alle 16.00 presso la sala conferenze del MArRC si terrà un nuovo appuntamento durante il quale sarà presentato il lavoro – in progress – per la definizione del Peba, sulla base delle indicazioni trasmesse da ciascuna associazione con la compilazione del questionario predisposto dal team di progetto.

Sarà una nuova occasione di confronto sui temi dell’accessibilità del museo con tutti i portatori d’interesse.
Saranno presenti: per il museo il Responsabile Unico del Procedimento, l’Arch. Antonino Giordano, i funzionari arch. Claudia Ventura, arch. Elena Nicolò e arch. Giuseppina Cassalia, parte del gruppo di lavoro Pnrr; l’ingegnere Giovanni Bilotti, incaricato della redazione Peba per il MArRC; le associazioni del territorio portatrici d’interesse.

Maggiori informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione potranno essere richieste all’indirizzo e-mail man-rc.comunicazione@cultura.gov.it. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il consiglio regionale Ens in visita al Consorzio di tutela del Bergamotto

Le mano alzate, mosse senza sosta ed allegramente, in segno di applauso. Gli occhi sorridenti e la felicità di chi, per un giorno, ha scoperto un nuovo mondo e tutte le sue potenzialità. Il Bergamotto di Reggio Calabria, ancora una volta, protagonista. Il Consorzio di Tutela del Bergamotto ha accolto il Consiglio Regionale Ens Calabria, il cui presidente è Antonio Mirijello, insieme alla delegazione provinciale guidata da Santoro Favasuli. Un tour meraviglioso, intenso, ricco di spunti e di socialità. Il mondo dei sordi è una storia di persone che hanno creduto nell’unità, nella condivisione di obiettivi comuni, nella forza di una comunità. Un lungo cammino costellato di progressi, di sacrifici, di battaglie quotidiane di chi non si arrende perché non è “figlio di un dio minore” e che premia chi ha sempre creduto all’autodeterminazione delle persone sorde.

Così è stato anche domenica scorsa, grazie all’organizzazione impeccabile di Giovanna Pizzi che, per il Consorzio, ha coordinato e reso possibile le diverse visite nelle aziende, sostenuta nella realizzazione dell’iniziativa dal presidente Ezio Pizzi. La partecipazione è stata straordinaria, con quasi 80 partecipanti che si sono innamorati, letteralmente, del bergamotto. La prima tappa, quasi immancabile, alla “Spina Santa”, uno stabilimento storico per il prodotto. Tra panettoni, liquori, bibite al bergamotto i partecipanti hanno potuto osservare i vecchi macchinari per spremere il frutto e prelevare l’essenza, in particolare. “la macchina calabrese” attrezzo, risalente al 1700, simbolo storico di questa produzione. Poi la tappa nella sede del Consorzio di tutela e dell’UnionBerg alla presenza del presidente Ezio Pizzi che, come suo solito, ha ammaliato i presenti con racconti e aneddoti rispetto alla nascita e crescita del bergamotto.

Soprattutto negli ultimi tempi con un cambio di marcia evidente nella comunicazione. Gli alberi di bergamotto, la scelta del frutto, la lavorazione e l’incassettamento dei frutti, pronti a raggiungere i mercati di tutta Italia, ha emozionato tutti i soci dell’ente nazionale dei sordi calabresi. Mirijello e Favasulli hanno voluto donare una bellissima targa ricordo al presidente Ezio Pizzi ed a Giovanna Pizzi con dediche speciali per la bella giornata e l’impegno operato. Tra foto e tanti immancabili sorrisi, la terza tappa è stata dalla “Cilione”, una delle aziende di trasformazione del frutto più importanti del territorio. Nella fabbrica, tra spiegazioni e tecniche di lavorazione per estrarre l’essenza, il gruppo dei sordi si è meravigliato moltissimo dei macchinari ultramoderni e dei “segreti” del bergamotto per la grande profumeria. Poteva mancare il cibo? Tutti insieme, dunque, per il pranzo all’agriturismo “Rudì” dove protagonista è stato l’ormai iconico risotto al bergamotto (in questo caso menta al bergamotto). Infine, una degustazione di dolci presso la pasticceria “Il Bergamotto”, località Gallina, il cui titolare Fortunato Marino è stato il primo a credere, produrre e promuovere, l’oro di Reggio Calabria come ingrediente straordinario in pasticceria.

Una giornata veramente intensa. «Il Consorzio dimostra di allargare gli orizzonti della comunicazione a trecentosessanta gradi, coinvolgendo anche chi, di comunicazione, a volte, soffre. Con una visione terza, inclusiva, sensibile ed emozionale. Un passo avanti teso a divulgare e promuovere ulteriormente lo straordinario agrume di Reggio Calabria», le parole del presidente del presidente Ezio Pizzi, che ringrazia le aziende che hanno dimostrato la stessa sensibilità, applaudito con mani rotanti dal presidenti regionale e provinciale dell’ente nazionale sordi e tutti i soci. «Siamo orgogliosi di questa Calabria». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Cooperazione internazionale, la città al Foro Mundial de la Gastronomia Mexicana

Parte oggi a Merilia, in Messico, il forum dedicato alla cucina della tradizione messicana in dialogo con l’America Latina, il Mediterraneo e la Calabria – coinvolta su progetto di Patrizia Nardi, esperta di valorizzazione del patrimonio culturale e candidature Unesco – partecipa appieno, contribuendo a riannodare i fili del dialogo tra mondi distanti ma legati da storie comuni, passate e presenti e, soprattutto, dall’arte della trasformazione culinaria di prodotti arrivati nel Mare Nostrum dopo la conquista spagnola e diventati il cuore della nostra cucina, della convivialità, di uno stile di vita inconfondibile. Il progetto è sostenuto, oltre che dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, anche dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria che patrocina l’evento mondiale, promuovendo il territorio con chef Antonino Aricò inserito dalla Nardi insieme a Laura Barbieri nella delegazione calabrese.

«Un’opportunità importante – afferma il sindaco Giuseppe Falcomatà – che promuove il patrimonio culturale del nostro territorio, che guarda ai contesti internazionali di prestigio e che contribuisce a valorizzare anche il nostro patrimonio identitario che delle produzioni culinarie, della tradizione enogastronomica e della convivialità ne ha fatto luogo, anche fisico, di accoglienza, di apertura e di disponibilità a cogliere e raccogliere le culture altre, la greca, ma anche quella araba di cui i nostri piatti portano ancora oggi le tracce».

Il Forum, organizzato dal Conservatorio de la Gastronomia Mexicana e dal Ministero del Turismo riunirà cocineras, cuochi, chef provenienti da gran parte del mondo, ma anche esperti Unesco e decisori politici che si confronteranno sulle politiche culturali dei governi sul tema.

«Ho dato molto volentieri il mio apporto già dallo scorso anno – ha affermato Patrizia Nardi – proponendo la Calabria come regione al centro del Mediterraneo, crocevia di culture, di genti, di saperi e di sapori che sono la risultante di convergenze che derivano dalla mescolanza dei calabresi con la cultura greca, normanna, spagnola, arberesh, araba. Andremo a rappresentare questa bellezza intrinseca, ancora poco conosciuta. Guardando alla possibilità di realizzare in Calabria, il prossimo anno, un’edizione speciale del Forum con i nostri partner messicani, latino-americani e spagnoli. Un anno che sarà particolare, perché si concluderà il percorso Unesco della Cucina italiana e perché celebrerà i 150 anni dei rapporti diplomatici tra il Messico e l’Italia. Una grande opportunità di scambio culturale, commerciale e di cooperazione internazionale che perseguiremo con impegno e abnegazione».

Soddisfatto anche lo chef Nino Aricó: «Credo che il nostro impegno a curare e salvaguardare la nostra cucina della tradizione debba essere uguale a quello che dobbiamo mettere, tutti, nella sua promozione. I piatti identitari di Reggio e del territorio della Città metropolitana raccontano storie antiche, che vogliamo diffondere e vogliamo diventino patrimonio comune. Ringrazio per questo Patrizia Nardi e tutta l’organizzazione messicana del Forum Mundial per l’opportunità che ci viene data, così come ringrazio le istituzioni per l’ascolto che danno e che daranno a questo tema e al nostro impegno». (rrc)

GERACE (RC) – Al Museo diocesano un focus sul Rinascimento

Si è tenuto nel salone degli arazzi del Museo Diocesano di Gerace il II Convegno di Studi sul Rinascimento “La Diocesi e lo Stato di Gerace dagli aragonesi a Filippo II – Storia e cultura civile e religiosa di una città del Regno di Napoli nel XV e XVI secolo”.

Il titolo riassume i contenuti trattati da un parterre di tutto rispetto, cattedratici e studiosi delle diverse università. Anche il ministro della Cultura nel suo messaggio augurale ha sintetizzato l’importanza che la città dello sparviero ha assunto in quel contesto storico: «Il ruolo che Gerace, con il suo territorio – ha affermato Sangiuliano – furono a lungo un solido ponte tra l’Occidente latino e l’Oriente greco, coltivando legami indissolubili rinvigoriti dalla riscoperta del platonismo che innervò il pensiero dell’Umanesimo prima e del Rinascimento poi».

Dopo i saluti del Presidente del Capitolo della diocesi di Locri-Gerace, can. mons. Labadessa, del sindaco Galluzzo, del direttore della Deputazione della cittadella vescovile Mantella, e il saluto di Mons. Carlo dell’Osso, Segretario Generale del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e cappellano di Sua Santità, che ha rimarcato l’importanza del Convegno e specialmente per avere puntato l’attenzione anche sulla figura del geracese Tiberio Alfarano, chierico beneficiario della Basilica Vaticana, vissuto nel periodo in cui l’antica basilica costantiniana stava per essere abbattuta per la costruzione dell’attuale, ha avuto il grande merito di documentare nei dettagli la pianta originale lasciando a noi un documento di primaria importanza per lo studio della storia dell’architettura e dell’archeologia della Basilica Vaticana.

Ha introdotto il lavori il direttore del Museo Diocesano prof. Giacomo M. Oliva, che dopo aver portato i saluti del vescovo, assente perchè trattenuto a Roma dal Consiglio Permanente della Cei, ha esposto il programma e trattato “Vescovi e prelati nel ‘500 e la rivoluzione culturale tra traumi e consensi”. Nella sua prolusione Oliva ha mostrato uno spaccato, per alcuni versi inedito e molto interessante, del periodo e dei personaggi illustri: l’Alfarano, i vescovi Muti, Candida e Bonardo e il ruolo che hanno avuto nel proiettare questa diocesi , ancora intrisa di cultura bizantina, verso il futuro alla luce del Concilio di Trento, evidenziando, altresì, come in questo convegno per la prima volta in diocesi viene presentata in maniera scientifica la figura di Tiberio Alfarano costituendo l’inizio di una serie di incontri che si svolgeranno nel prossimo futuro sul personaggio.

Il prof. Domenico Benoci docente di Archeologia Cristiana presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum ha tracciato le varie pubblicazioni su Tiberio Alfarano e gli studi e gli sforzi compiti dal calabrese per lasciare ai posteri testimonianza archeologiche altrimenti disperse.

In collegamento con la direttrice delle Biblioteche Riunite di Catania, dove si conserva un manoscritto dell’illustre geracese, Rita Angela Carbonaro con amore e passione e perizia scientifica ha illustrato il prezioso manufatto.

L’intervento del prof. Fabio Della Schiava, collaboratore dell’Università Cattolica di Milano, in collegamento dal Belgio,è stato molto apprezzato. Lo studioso per primo ha studiato il manoscritto catanese dell’Alfarano rilevando interessantissimi particolari.

La prof.ssa Sara Bova della Federico II di Napoli ha messo in risalto il ruolo del grande vescovo Andrea Candida della partecipazione al Concilio di Trento e di come il presule si preoccupò di applicare le norme conciliari nella propria Diocesi proiettandola verso il futuro. Ha inoltre evidenziato i collegamenti che ebbe con i Cavalieri di Malta di cui era un degno esponente, cavalieri presenti anche al convegno con una nutrita delegazione da Reggio Calabria.

Ha concluso i lavori antimeridiani la giovanissima Elisa Maria Gervasi, storica e critica d’arte, specializzanda all’Università Cattolica di Milano che ha parlato di un carteggio inedito custodito presso la Biblioteca Ambrosiana e che tratta dell’epistolario tra i Borromeo e il cardinale Sirleto.

La sessione pomeridiana ha visto al tavolo della presidente altri tre storici del territorio, il prof. Vincenzo Naymo docente di Storia Moderna presso l’Università per Stranieri di Reggio Calabria che ha tracciato un quadro molto chiaro della gestione di una città infeudata, come Gerace, nel periodo aragonese attraverso i suoi signori, i Conti Caracciolo Rossi.

A seguire il Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e già docente in Storia Moderna presso l’Università di Messina che ha parlato della Calabria in età spagnola delineando l’organizzazione amministrativa di tutta la Regione.

A conclusione il prof. Vncenzo Cataldo, docente presso l’Università di Catanzaro, continuando sulla traccia dei relatori c che lo hanno preceduto ha parlato dei Grimaldi, principi di Gerace de l passaggio da marchesato a principato.

Un convegno di alto valore scientifico realizzato dalla Diocesi di Locri-Gerace, dal Museo Diocesano, il Comune di Gerace e dal Capitolo Cattedrale con il patrocinio del Mic,dell’Ordine di Malta delegazione di Reggio Calabria e dalla Deputazione di Storia patria, ma che ha visto coinvolti anche la Deputazione della Cittadella Vescovile di Gerace, la Pro Loco la Cooperativa Mons. Pellicano che gestisce il Museo e in partenariato l’Istituto di Istruzione Superiore “Ivo Oliveti”, il Liceo Scientifico ”Zaleuco”, il Liceo delle Scienze Umane “G.Mazzini” , tutti di Locri. (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Il confronto tra Palamara e Scopelliti chiude la Rassegna letteraria autunnale.

Grande successo di pubblico per la presentazione del libro intervista a Giuseppe Scopelliti, “Io sono Libero”, quinto e ultimo appuntamento della Rassegna Letteraria Autunnale promossa dall’assessorato alla Cultura. L’ex governatore della Calabria ha dialogato con Luca Palamara, già presidente dell’Associazione nazionale magistrati, protagonista a sua volta di altri lavori che denunciano il sistema correntizio che governa il Consiglio Superiore della Magistratura.

Il confronto, moderato dalla giornalista Monia Sangermano, è stato seguito da diversi amministratori della Piana di Gioia Tauro, presenti e passati, che hanno colto l’occasione offerta dall’amministrazione comunale di Taurianova che ha voluto accendere i riflettori su una questione democratica – quale è quella del rapporto tra magistratura e politica storicamente compromesso in Italia – nevralgico nel dibattito nazionale da almeno un trentennio.

Nel suo intervento il sindaco Roy Biasi ha sottolineato la scelta fatta, insieme all’assessore Maria Fedele, per la presentazione di un libro apparentemente divisivo, collegandola anche all’importanza della serie di incontri culturali proposti quest’anno nella Rassegna, che dopo aver messo in evidenza la storia e la narrativa calabrese, non potevano trovare migliore suggello che quello della trattazione di un presente politico che l’autore definisce inquietante.

Il primo cittadino, dopo aver apprezzato la dignità con cui Scopelliti ha pagato il suo debito con la giustizia, ha voluto rappresentargli anche i sentimenti di affetto personale, vista pure la lunga militanza nello stesso partito, e la stima politica rinnovata – condivisa con tanti – alla luce della denuncia che lui propone nel suo libro.

«Non è esercizio di partigianeria politica trattare la vicenda di Scopelliti, così come quella di Palamara – ha detto il sindaco – che, invece, devono indurre noi amministratori a prendere coscienza, sempre di più, della necessità di mobilitarsi nel Paese non per chiedere l’impunità, per chi esercita una funzione pubblica, bensì per pretendere che la dialettica tra i poteri ritorni nell’alveo della normalità costituzionale e dell’equilibrio. Proporre una riflessione sulla necessità che si aboliscano reati che hanno il solo effetto di bloccare l’attività amministrativa, e penso all’abuso di ufficio in particolare, non significa muoversi contro lo Stato di diritto ma, tutt’altro, pretendere che chi esercita una funzione direttamente indicata dal voto popolare, non finisca stritolato in quei meccanismi perversi che Scopelliti e Palamara denunciano, oppure che veda bloccata la sua azione a fronte delle esigenze continue, che nascono da un diritto delle comunità amministrate e che la guida di un ente impone di trattare».

Il dialogo tra Scopelliti e Palamara, convergente sull’analisi secondo cui l’ex sindaco di Reggio Calabria avrebbe pagato per il clima creatosi dopo la partenza del procuratore Giuseppe Pignatone, è stato incentrato sulla volontà di descrivere due vicende personali che possono raccontare quella che a parere dei due è un’unica storia inquietante, che non deve ripetersi, per far rientrare nell’alveo della correttezza il rapporto fra politica e magistratura.

Sia Scopelliti che Palamara, all’unisono con il sindaco Biasi, hanno auspicato un’accelerazione del processo di riforma della giustizia. L’incontro ha registrato anche gli interventi di Cettina Nicolosi, presidente del Conservatorio Cilea e responsabile Cultura della Proloco di Taurianova, e dello scrittore Vincenzo Furfaro. Nel suo saluto l’assessore Fedele, oltre a ringraziare i relatori e il numeroso pubblico, ha annunciato la prossima organizzazione di altri incontri culturali, in vista della nuova stagione di Taurianova Legge. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il Liceo Campanella contro la violenza di genere

Alla luce dei recenti fatti di cronaca e in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Club Interact “Liceo Classico T. Campanella” e il Club Reggio Calabria Nord hanno promosso un’iniziativa per riflettere: un incontro-dialogo con l’avvocato penalista Maurizio Punturieri. Tante le domande alle quali si è cercato di dare una risposta. È concepibile che nel 2023 una ragazza debba temere di volere bene a qualcuno? Che non le sia concesso di emergere negli studi se rischia di oscurare la persona che sostiene di tenere a lei? L’avvocato penalista Maurizio Punturieri, attraverso una puntuale disamina di episodi tristemente attuali, ha esortato gli alunni del Liceo a costruire una rete di solidarietà per evitare sul nascere rischi e pericoli. Le fragilità emotive non devono essere nascoste, ma condivise e risolte, gli adulti non sono gli antagonisti in un percorso del genere, ma devono rappresentare punti di riferimento significativi.

Il procedimento più incisivo nel contrasto alla violenza di genere è la legge n. 69 del 2019 che ha rafforzato le tutele processuali delle vittime di reati violenti, con particolare riferimento ai reati di violenza sessuale e domestica. Rilevanti anche la legge n. 134 del 2021 e la n. 53 del 2022. Anche se la legislazione italiana è all’avanguardia, in quest’ambito molto deve ancora essere realizzato. I ragazzi, attenti ascoltatori, sono intervenuti dimostrando coinvolgimento e sensibilità.

Sono consapevoli della necessità di informare, sensibilizzare, intervenire. Perché i minuti di silenzio non bastano, perché è necessario ascoltare una voce che proponga in maniera fattiva cambiamento e riscatto. Ripartire dal valore delle parole, dal loro peso e dal senso di responsabilità, perché tutti sono coinvolti: padri e madri, fratelli e sorelle, amici e insegnanti. È necessario che tutta la comunità si impegni ad ascoltare con attenzione ciò che viene detto con superficialità e leggerezza, è doveroso intervenire proprio sulla superficialità e sulla leggerezza per arginare problemi meno evidenti, ma senz’altro più gravi. L’educazione all’humanitas non può definirsi tale se non si lega a un’educazione alla gentilezza, all’affettività, al rispetto degli altri e di se stessi. Il Liceo Classico invita a riaffermare con forza il valore della persona, il diritto alla libertà che fonda e sostiene il diritto alla vita. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI – Domani l’evento contro la violenza sulle donne

Martedì 28 novembre 2023 alle ore 16:00 nell’aula magna della scuola elementare Giovanni XXIII, nell’ambito della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, avrà luogo il seminario di studi “25 novembre sempre” riguardante le problematiche femminili della violenza subita in tutti i suoi aspetti.

Dopo i saluti iniziali – interverranno Giusy Caminiti, Sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Bombardieri, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Rosario Infantino, Presidente dell’Ordine degli avvocati della Provincia di Reggio Calabria, Ana Navarro Ortega, Direttore Istituto Cervantes Napoli, Rosa Fontana, Presidente associazione Calabria-Spagna, Renata Melissari, Presidente associazione C.I.F. comunale Reggio Calabria – il seminario registrerà le relazioni di un parterre illustre: Sara Amerio, magistrato D.D.A. di Reggio Calabria (“La prostituzione forzata come abuso supremo alla donna”); Angelo Gaglioti, sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria (“La violenza domestica alla madre in presenza dei figli minori”); Cristina Segura García, psichiatra, docente UniCZ, console di Spagna per la Calabria (“Aspetti psicologici della violenza di genere”); Ottavio Sferlazza, già Procuratore della Repubblica di Palmi (“Dalla violenza alla persona al femminicidio: un modello culturale alle origini della violenza di genere”).

«Si conclude con questo interessantissimo seminario organizzato dall’associazione Calabria-Spagna, grazie al preziosissimo lavoro della presidente Rosa Fontana – dichiara Giusy Caminiti, sindaco della Città – una settimana ricca di eventi, durante la quale la Comunità ha dimostrato grande sensibilità: le associazioni, gli istituti scolastici, la “Panchina “Rossa” in Piazza Valsesia hanno attenzionato questa giornata internazionale con le manifestazioni del 21, del 23 e del 25 novembre, perché il senso di questa giornata non si svilisca nel ricordo delle vittime ma sia un impegno da parte di tutti noi. L’Amministrazione comunale, dal canto suo, ha votato all’unanimità delibere di indirizzo ed ha sottoscritto convenzioni per rendere concreta la responsabilità istituzionale di fronte ad un fenomeno che scuote le coscienze e mina il vivere civile. ‘Ricominciamo da noi’ è il monito che abbiamo inteso lanciare in questi giorni: da noi istituzioni, da noi famiglie, da noi comunità educanti. Villa San Giovanni con le sue parti sociali, tutte, saprà affermare il rispetto delle libertà individuali, anche e soprattutto quelle delle donne».

L’evento è stato accreditato dall’Ordine degli avvocati della Provincia di Reggio Calabria, con il rilascio di un attestato valido ai fini di legge. (rrc)