REGGIO CALABRIA – Le donne di Fratelli d’Italia dicono “no” alla violenza sulle donne

Il 25 novembre segna un momento cruciale nella lotta contro la violenza sulle donne, e le donne di Fratelli d’Italia della provincia di Reggio Calabria si fanno portavoce di un messaggio potente: “Uniti contro la violenza”. Questo slogan si fa carico di un significato profondo, un appello all’azione collettiva e alla responsabilità individuale.

La loro posizione è chiara e inequivocabile: ogni atto di violenza è un affronto ai principi su cui si fonda una società civile e ogni donna ha il diritto di vivere libera dalla paura. In questa giornata simbolica, si ribadiscono il loro impegno non solo con parole ma con azioni concrete, promuovendo iniziative di educazione e sensibilizzazione che partono dalla famiglia e si estendono alla comunità.

L’educazione gioca un ruolo centrale in questa lotta, con la famiglia che funge da primo punto di riferimento per trasmettere valori di rispetto e uguaglianza. Le donne di Fratelli d’Italia della provincia di Reggio Calabria invitano a una riflessione sull’importanza di un’educazione inclusiva e rispettosa, capace di abbattere gli stereotipi e prevenire la violenza. (rrc)

LOCRI (RC) – Approvato il Piano di azione 2023/27 del Gal Terre Locridee

È stato approvato dalla Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione il piano strategico del Gal Terre Locridee, per l’intervento “Leader” 2023/27, che progetta un territorio inclusivo, accogliente, identitario e moderno, all’insegna della tutela e della sostenibilità ambientale, valorizzando natura, storia e cultura, contro la marginalità e contro spinte allo spopolamento; un territorio che può trovare nei piccoli paesi, tra la montagna e la costa, la linfa per lo sviluppo dell’intero comprensorio; un territorio in grado di valorizzare soprattutto il capitale umano.

Un percorso progettuale di bellezza costruito, tassello su tassello, in maniera partecipata e condivisa con istituzioni, associazioni e cittadini della Locride, che hanno risposto all’appello del Gal Terre Locridee a contribuire in maniera diretta con idee e sogni. Una co-progettazione diffusa, orizzontale, frutto di ascolto e confronto in una serie di incontri, territoriali e tematici, da cui sono scaturite esigenze e proposte.
“Un sogno per la Locride” è stato lo slogan che ha fatto da filo conduttore per costruire il nuovo Piano di Azione Locale, chiamato non a caso “Il viaggio continua”, che porta con sé tutto ciò che di bello e importante è stato sin qui creato, proiettandosi con slancio ed entusiasmo verso la realizzazione di una progettualità che muove da una visione ampia, chiara e condivisa del territorio.

Il presidente del Gal Terre Locridee Francesco Macrì ha guidato la costruzione della strategia del nuovo PdA, in condivisione con il Consiglio di Amministrazione, composto da Enzo Minervino (vicepresidente), Maurizio Baggetta, Pasquale Brizzi, Domenica Bumbaca, Aldo Canturi, Ettore Lacopo, Vincenzo Lentini, Ernesto Riggio, che hanno animato i loro rispettivi ambiti territoriali. La redazione è stata curata dal direttore Guido Mignolli, in collaborazione con Maria Elena Filippone e gli altri operatori e consulenti della struttura – Roberta Accursi, Antonella Boggio Merlo, Antonio Catanzariti, Francesco Commisso, Maria Teresa D’Agostino, Vincenzo Galluccio, Jacopo Giuca, Rocco Mollica, Monica Mollo, Rocco Muscari, Maria Reale, Francesca Rossi – e con l’azione creativa di Antonio Blandi (project manager Officine delle Idee). Prezioso il contributo del professore Manlio Vendittelli, responsabile scientifico del progetto “Atelier dell’abitare l’ecosistema”.

L’attività di animazione si è svolta attraverso incontri nei comuni, con gli eventi “Un sogno per la Locride – Manifestazione di confronto e condivisione di idee e progetti per la Locride”, a Bivongi, Locri, Bovalino, Siderno, Platì, e gli incontri territoriali, dal titolo “Idee e progetti per il territorio”, a Sant’Ilario dello Jonio, Camini, Casignana, Gioiosa Jonica, con il coinvolgimento dei comuni vicini; e attraverso tavoli tematici, dal titolo “Incontro di partecipazione alla costruzione della strategia di sviluppo locale”, su professioni, agricoltura, cultura, ambiente, turismo.

«L’Assessore Gallo ci ha chiesto di costruire una nuova progettualità, svincolata dalla programmazione strettamente agricola, ci ha chiesto di costruire sulla scia dell’entusiasmo un progetto importante, in grado di disegnare linee d’azione ma anche di dare forma all’immaginazione e ai sogni dei cittadini della Locride, trasformando idee in progetti concreti, forti e possibili. Abbiamo avuto un importante contributo da parte di tutti, e questo è stato fondamentale per immaginare e progettare il futuro di un territorio ampio e complesso, dotato di grandi ricchezze e potenzialità, ma che ha bisogno di progettazioni altrettanto articolate. A breve, riprenderemo il dialogo con i cittadini per un confronto costante che, attraverso formazione e informazione continua, arricchisca il territorio e dia sempre maggiore forza al progetto» dichiara il presidente Macrì.

«Consapevoli del valore cruciale del compito, abbiamo ascoltato le varie anime del territorio, accolto proposte ed idee, valutato limiti da superare e criticità da risolvere. È nato così il nuovo PdA, grazie alla partecipazione dei cittadini, avendo come filo conduttore entusiasmo e bellezza. Entusiasmo come chiave per lo sviluppo e bellezza come mezzo. Bisogna ora proiettarsi in maniera consapevole verso una nuova dimensione del vivere i nostri luoghi, dando spazio a scelte caratterizzate da inclusione e sostenibilità, che rafforzino il capitale umano. Dopo il sogno e la progettazione è il tempo dell’azione» dichiara il direttore Guido Mignolli. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Nous al fianco dei commercianti sulla questione tributi

di NOUS PER REGGIO – Da tanto tempo si sente l’affermazione o la scusa, chiamatela come vi pare:«chiudiamo perché le tasse ci stanno soffocando»; oppure: «non apriamo perché non conviene, ci sono troppe tasse da pagare».

Una cosa è certa, nella maggior parte dei casi il male riferito all’andamento negativo di un’attività, è imputabile unicamente al regime di tassazione, e soprattutto ai c.d. tributi locali, esageratamente alti, come quelli applicati dall’Amministrazione comunale di Reggio Calabria. Dietro una chiusura o una non apertura commerciale ce sempre il problema di dover pagare tra tasse, tributi e costi di gestione, cifre superiori al guadagno.

Le tasse sono alte: lo sappiamo tutti. Il cuneo fiscale è sproporzionato, in speciale modo, se paragonato a quanto effettivamente rimane di utile nelle tasche dei commercianti. E questo è un problema che negli ultimi anni sta coinvolgendo ogni categoria e settore merceologico della nostra Città, dalla più grande alla più piccola realtà commerciale. Tasse troppo alte e incassi troppo bassi. C’è anche da prendere in considerazione che troppe volte vengono dichiarate cause come ad esempio: “abbiamo chiuso il negozio a seguito di una insostenibile tassazione”.

Ma quando un’attività chiude, la causa non è sempre imputabile soltanto al regime fiscale, ma soprattutto al fatto che il negozio o l’attività commerciale “non guadagni” abbastanza per poter far fronte alla pressione fiscale e alle spese di gestione: soprattutto a quelle dovute per la fornitura di energia elettrica, affitto del locale e stipendi dei dipendenti.

Anche se è vero che le tasse si pagano in ragione dei ricavi e anche vero che i tributi locali si pagano a prescindere dai guadagni, vedi Imu – Irap, Tari – Tosap – ecc. ecc. E se le tasse si pagano in ragione del fatturato, i tributi locali si pagano a prescindere, cioè, si pagano, anche se le attività non incassano un euro.

Più negozi con sempre meno merce. Sono tanti i negozi in città che non riescono più a soddisfare le richieste della clientela perché si trovano a fare sempre meno acquisti a seguito della crisi economica. Vendendo meno, ovviamente acquistano sempre meno quantità di prodotti, per paura di non riuscire a rivendere tutto e ritrovarsi con percentuale di rimanenze alte. Si sta assistendo a un vero e proprio impoverimento delle attività al dettaglio.

Cosa fa il Comune? In questo triste periodo di crisi economica, in cui a essere maggiormente penalizzati sono le attività commerciali, l’amministrazione comunale di Reggio Calabria infierisce ulteriormente sui commercianti, piuttosto che aiutarli a superare la crisi, per fare un esempio, l’aumento del tributo per l’occupazione del suolo pubblico. Come se finito il Covid fosse finita anche la crisi economica. Sarebbero invece tanti gli interventi da compiere per rilanciare i Settori, ma, senza aver prima ascoltato le richieste dei titolari delle attività commerciali, non si potrà mai ottenere un risultato ottimale che metta tutti d’accordo.

Noi di “Nous per Reggio” sosteniamo che qualsiasi iniziativa prenda l’amministrazione comunale, potrebbe, come sempre si è verificato, essere sbagliata e controproducente. Ed è per questo che vorremmo fossero ascoltate tutte le Categorie e tutti insieme redigere il “programma” delle soluzioni. Intanto, il primo intervento da adottare, in modo tale da dare un po di respiro alle attività presenti sul territorio, sarebbe quello di ridurre quantomeno i tributi locali che, nella fattispecie del comune di Reggio Calabria, nonostante il 13 agosto 2020 – in conferenza stampa – il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’assessore alle Finanze Irene Calabrò hanno dichiarato: «Cancellato il debito ingiusto, adesso i conti tornano», si continuano a pagare i tributi locali più alti d’Italia. Tra tutte le cose che nella nostra città non funzionano come dovrebbero, è prioritario accogliere il grido di aiuto proveniente dai commercianti, affrontando in maniera risolutiva il problema. Nous per Reggio, non restarà sordo a questa richiesta d’aiuto e farà tutto il possibile per sostenere la causa. (npr)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Minoranza all’attacco sulla chiusura forzata delle scuole

I consiglieri comunali di minoranza Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco, «sono costretti ad evidenziate che in un momento in cui l’intera Nazione si interroga sul da farsi e quali azioni attuare per abbattere quei gravi disagi sociali che molto spesso sono la causa principale delle bruttissime note di cronaca che riempiono le pagine dei giornali, leggere alcune notizie a livello locale appare assolutamente sconvolgente. In un momento in cui la scuola, dopo la famiglia, viene inserita la principale “azienda formativa ed educativa” del nostro tempo per sconfiggere i tanti fenomeni di violenza giovanile, sapere solo attraverso le fredde comunicazioni sull’albo comunali e non per il tramite dei corretti rapporti istituzionali tra maggioranza e minoranza, che un plesso scolastico viene chiuso a causa della presenza di roditori nella propria struttura, assume dei contorni poco edificanti per tutti noi che rappresentiamo il mondo delle istituzioni».

Da consiglieri comunali di minoranza «ci poniamo e poniamo degli interrogativi a chi di dovere, dando per scontato la conoscenza tra istituzione scolastica e istituzione comunale del problema e delle soluzioni messe in atto a noi sconosciute, e che denotano non solo approssimazione amministrativa, figlia di quella mancanza di manutenzione del territorio e dei beni comunali che denunciamo da mesi, ma anche di una forma di poca partecipazione alle problematiche del territorio anche a quella parte del consiglio comunale che ne viene a conoscenza solo per la precisa e puntuale descrizione da parte di alcuni organi di stampa. Tutto ciò è assolutamente grave ed al tempo stesso poco corretto dal punto di vista istituzionale sempre ed in particolar modo in un momento di assoluta sensibilità verso il mondo scuola di cui anche noi, quale opposizione consiliare, vogliamo garantire l’integrità e tutelare il normale svolgimento delle attività didattiche. Il c.d. diritto allo studio che viene calpestato per una questione superiore, ovvero la sicurezza e la tutela della salute di docenti e discenti ma che non si riferisce ad eventi straordinari, come può essere l’allerta meteo ma ad un fatto causato da scarsa manutenzione ordinaria degli edifici pubblici da parte dell’Amministrazione Comunale.E di tutto ciò siamo costretti a chiedere conto, in considerazione di una sospensione delle attività didattiche per diversi giorni, segnale inequivocabile che la situazione è ben più grave di quanto si possa immaginare. Chiediamo pertanto che vi sia una verifica seria delle condizioni di igiene e salubrità degli istituti scolastici su tutto il territorio e che non si continui nell’improvvisazione e nella rincorsa continua a tamponare l’emergenza».

«E il gravissimo stato di cose appare non casuale in considerazione delle notizie di una forzata chiusura al pubblico degli uffici delle politiche sociali per le probabili medesime motivazioni, ovvero la tutela dei dipendenti e del pubblico stesso, a causa della presenza di roditori e di evidenti disagi determinati dal probabile trasferimento temporaneo dei dirigenti presso la struttura centrale dell’Ente – scrivono i consiglieri di minoranza – E pertanto dalle azioni teoriche di assoluta valenza, vedi la giornata sportiva allo stadio alla presenza delle associazioni del territorio e del garante comunale dell’infanzia, ai convegni che hanno dibattuto sul tema attuale della famiglia e delle relative responsabilità, l’istituzione comunale nella pratica appare totalmente impreparata a valorizzare il mondo scuola e non solo, se poi è costretta ad impedire il normale svolgimento delle attività didattiche a causa di una mancanza di programmazione delle attività ordinarie di manutenzione e di pulizia dei propri edifici comunali. Non siamo qui a fare strumentalizzazione politica su un problema che può accadere ma al tempo stesso non possiamo stare in silenzio rispetto ad un qualcosa che non può e non deve essere considerata normale. Una semplice ordinanza, quale atto dovuto a tutela della salute dei cittadini, dei docenti e degli alunni, deve portare a concrete azioni di assunzione di responsabilità politica ed anche tecnica e amministrativa nel far comprendere a chi ci governa che, i beni comunali, intesi oramai beni comuni hanno la necessità di una concreta programmazione in termini di interventi, anche quelli più essenziali e minimi, quali la disinfestazione e/o derattizzazione».

«E troppo spesso noi minoranza, assieme ai cittadini, abbiamo denunciato – concludono – l’abbandono ed il degrado delle strutture sportive comunali, delle piazze e dei parchi, dei cimiteri e delle spiagge, del verde pubblico e della mancanza di segnaletica su tutto il territorio ed in adiacenza agli istituti scolastici ed adesso, le stesse scuole e tutto ciò non può passare inosservato o essere giustificato con il termine “dissesto” visto che le priorità li definisce la politica e garantire il diritto allo studio deve rappresentare sempre una priorità e non una “bella parola” da usare in convegni o tavole rotonde ad hoc. Appare poco coerente “il richiamo” ad una maggiore attenzione dei cittadini verso la tutela dei beni comuni, dell’ambiente e del decoro urbano se a queste corrette azioni è il governo dell’ente ad essere per primo assente e responsabile. E pertanto il nostro accorato appello all’Amministrazione Comunale è quello di passare dalle parole ai fatti, altrimenti i bei discorsi e proclami saranno semplici enunciazioni di principio non seguite da concrete azioni amministrative efficaci ed efficienti». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il presidente del Consorzio del Bergamotto incontra il commissario Arsac

Una stretta di mano affettuosa. Ed un augurio reciproco per la crescita, costante, del bergamotto e delle azioni sinergiche delle istituzioni. Il presidente del Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, Ezio Pizzi, ha incontrato il Commissario straordinario dell’Arsac Fulvia Michela Caligiuri. Nella sede del “braccio operativo” della Regione Calabria per l’agricoltura, Pizzi e Caligiuri hanno affrontato le tante prospettive rispetto alle azioni del Consorzio e dei consorziati.

Il presidente Pizzi ha voluto elencare a Caligiuri i lavori portati avanti nel corso degli ultimi anni e soprattutto la nuova comunicazione in atto per valorizzare, ancora di più, filiera e produttori. Dal canto suo, il Commissario ha accolto felicemente le attese del Consorzio e ringraziato più volte Pizzi per l’impegno costante messo in campo. «Insieme – hanno ribadito – si può crescere ancora. Non serve né occorre guardare indietro. Adesso è il tempo di unire le forze, in tutti i sensi. Nel campo e tra i diversi attori impegnati, senza alimentare ulteriori divisioni ed in un rinnovato spirito comune che porterà, certamente, ad altri importanti risultati».

L’incontro, che si è svolto presso la sede centrale dell’Azienda in viale Trieste a Cosenza, si è rivelato fondamentale anche per il prosieguo. Con la partecipazione alle fiere di settore, agli appuntamenti che l’Arsac mette in campo, alle azioni con il Dipartimento della Regione Calabria e l’Assessorato di riferimento. E, non per ultimo, insieme a tutte le associazioni di categorie che ragionano in termini unitari. La “visita” è stata anche un momento di confronto sul ruolo strategico dei servizi in agricoltura erogati attraverso le strutture territoriali dell’Arsac e sui rapporti con il mondo della ricerca. (rrc)

ROCCELLA IONICA (RC) – Il Gran galà di danza chiude il festival del Centro teatrale meridionale

Un’emozionante serata dedicata alla danza per l’ultimo appuntamento del Festival Danza e Musica della Locride, organizzato dal Centro Teatrale Meridionale per la Direzione artistica di Domenico Pantano.

Sabato 25 novembre, alle ore 21.00, l’Auditorium comunale di Roccella Ionica ospiterà il “Gran Galà di Danza” con le coreografie di Luigi Martelletta.

Un grande appuntamento di danza in un programma tratto dal repertorio classico, ricco di virtuosismi sulle punte e in volo.

Il programma proporrà una carrellata dei brani più famosi del repertorio classico, quali “Lago dei Cigni”, “Schiaccianoci”, “Il Corsaro”; non mancheranno, inoltre, altri brani di neoclassicismo e contemporaneo, per poter permettere al pubblico di conoscere tutte le sfaccettature di quest’arte in genere.

Il gran galà propone danzatori che si esibiranno rappresentando il momento più importante del balletto, “il grande passo a due”. Si tratta della scena finale che rappresenta per ogni danzatrice e danzatore un banco di prova difficilissimo. L’esecuzione deve essere impeccabile, deve contenere virtuosismi e difficoltà tecniche e sarà come sempre il pubblico a decretare l’artista più bravo, più espressivo o semplicemente più carismatico.

Una prima edizione del Festival che si conclude con una grande firma della danza Luigi Martelletta, già primo ballerino dell’Opera di Roma. Ha danzato tutti i ruoli del repertorio classico alternando le sue recite con artisti quali: Rudolf Nureyev, Mikail Baryshnikov, Roberto Bolle. Ha lavorato nella sua carriera con Roland Petit (Ballet National de Marseille), Maurice Bejart (Ballet du XXe Siècle), Oscar Araiz (Grand Theatre de Genève), Alberto Alonso (Ballet Nacional de Cuba), Ben Stevenson (Houston Ballet). Attualmente ha fondato una sua compagnia, “Almatanz”, con la quale viene invitato a esibirsi nei più prestigiosi teatri italiani ed europei.

Una chiusura in grande stile per il cartellone messo a punto dal Centro Teatrale Meridionale che ha riscosso successo e ampio consenso da parte del pubblico, per le scelte di qualità che hanno spaziato tra i vari generi di spettacolo, con performance di altissimo livello.

Il Centro Teatrale Meridionale sarà impegnato nei prossimi mesi nella XXX Stagione Teatrale della Locride 2023-2024 che si terrà a Roccella e a Locri con un intenso programma ricco di sorprese e grandi nomi del teatro nazionale. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Anche il cantautore Giordano alla manifestazione contro le guerre

L’iniziativa promossa dal “Coordinamento reggino” indica una strada da percorrere: sostenere i movimenti pacifisti palestinesi e israeliani per contrastare sia le politiche del terrorismo, della violenza, delle stragi e della guerra sia il proliferare dell’islamofobia e dell’antisemitismo. La manifestazione si colloca tra la Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza e la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, bambini e donne che proprio durante tutti i conflitti subiscono le più brutali violenze.

Tra gli artisti che hanno dato adesione all’iniziativa, anche il cantautore reggino Michelangelo Giordano, da sempre vicino alla tutela dei diritti umani e civili, per questo motivo premiato con il Premio Web Amnesty International. Vari i brani tematici che proporrà il cantautore reggino e, tra questi, non mancherà certamente la sua “Piovono bombe”; un racconto che gela il sangue, che stringe il cuore, quello che narra il cantore Michelangelo Giordano.

Sembrerebbe un romanzo ambientato nella seconda guerra mondiale, se non fosse che a migliaia di chilometri stiamo assistendo ad un altri reali drammi che ci riporta indietro di oltre settant’anni.

“Piovono bombe stanotte, non sono stelle che cadono giù. Vedo le luci sul ponte…urla di donne che arrivano qui…”, questo è solo l’incipit della canzone intitolata “Piovono bombe”, scritta dal cantautore Michelangelo Giordano in una notte insonne non solo per lui, ma per tutti coloro che provano sgomento difronte all’ignoto in cui ci catapulta questo periodo storico così amaro. Nel video live pubblicato in rete, le parole del brano si muovono tra le note pizzicate della chitarra di Michelangelo e l’armonia avvolgente della fisarmonica suonata dal Maestro Adolfo Zagari. Ed anche domani in Piazza Italia a Reggio Calabria, il cantore Michelangelo Giordano, sarà accompagnato dal Maestro Zagari e dalla magia della sua fisarmonica che diventa orchestra tra le sue mani. Una canzone che lascia senza fiato, che racconta il dramma di un interi popoli attraverso la storia individuale di chi cerca coraggio e speranza nell’amore, mentre fuori “Piovono bombe”. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Nous: «Sull’Alta velocità ferroviaria niente campanilismi»

di FRANCESCO POLIMENO – Leggiamo in queste ore un articolo rilasciato da un gruppo congiunto di Associazioni civiche quali: Associazione Ferrovie in Calabria; Progetto Jonia; Associazione Svimar e Unione delle Associazioni della Riviere dei Cedri e del Pollino che nell’esprimere forti perplessità per le difficoltà sorte nella realizzazione del lotto 2 Praia-Tarsia dell’A.V. Salerno Reggio Calabria, ne chiedono la conferma e non la modifica come deciso dal Governo nazionale.

Le suddette Associazioni, tutte gravanti nell’alta Calabria-Basilicata-Campania e Puglie difendono il tracciato che vorrebbe l’Alta Velocità passare da Tarsia via Cosenza e dopo giù verso Reggio Calabria. Nel rivendicare ciò definiscono svantaggioso, iniquo, sperequativo, irragionevole e diseconomico fare passare il tracciato ferroviario sulla satura e più che servita linea tirrenica solo per fare guadagnare quindici minuti di tragitto a Reggio Calabria. Allora a noi non interessano le elucubrazioni fatte da codeste Associazioni che nel rivendicare un ipotetico diritto, non citano il danno ambientale che si andrebbe a causare col traforo del Pollino, non citano i costi economici che aumenterebbero notevolmente (così come più volte denunciato dal sindacato Orsa Calabria confederale attraverso il Segretario Rogolino o piuttosto come ribadito dagli Ingegneri Professori Russo e Italia dal sindacalista Semina e dal Comitato Santomarco con Crocicchio, questi ultimi sicuramente non reggini), non citano il sensibile aumento di percorrenza.

Altro che solo quindici minuti. Non vogliamo fare polemiche ma nemmeno sopportare dichiarazioni campanilistiche che vorrebbero sacrificare un percorso di interesse nazionale a favore di un percorso chiaramente clientelare per un territorio. Non vogliamo altresì tacere così come ha fatto la classe politica reggina svenduta alle logiche dettate da altri territori. Gli interessi generali non possono essere sacrificati per interessi localistici o peggio campanilistici ed elettorali. Bene ha fatto il Ministero dei trasporti a bloccare tale obbrobrio, bene ha fatto il sindacato Orsa Calabria a tenere la barra fissa. Noi non possiamo che essere e sostenere questo fronte.

(Francesco Polimeno fa parte del direttivo Nous per Reggio)

REGGIO CALABRIA – A Palazzo Campanella si parla di cure palliative precoci

Si terrà il prossimo 25 novembre, presso la sala Monteleone di Palazzo Campanella a Reggio Calabria, il convegno dal titolo “Cure palliative precoci, la giusta connessione tra Unità di reti”, promosso e realizzato dall’Associazione di volontariato “La compagnia delle stelle” di Reggio Calabria presieduta dalla dott.ssa Antonietta Romeo.

L’evento, moderato dalla dott.ssa Paola Serranò oncologo e palliativista, vuole mettere in luce l’importanza di garantire al malato oncologico metastatico ancora suscettibile ai trattamenti antitumorali, cure globali di affiancamento, le cure palliative precoci, che nel prestare attenzione ai bisogni fisici, emozionali e spirituali condizionati dalle cure causali, consentono di migliorare il controllo del dolore, il grado di autonomia, le capacità decisionali, a vantaggio della durata e della qualità della sua vita.

Da oltre un decennio, la comunità scientifica internazionale sta dimostrando i vantaggi derivanti dall’anticipazione delle cure palliative nelle fasi più precoci della malattia tumorale, riconoscendo il diritto della persona con malattia grave, di poter avvalersi di tutte le cure oggi disponibili al fine di allungare la sua vita.

La Regione Calabria è in forte ritardo nella creazione delle reti di cure palliative e terapia del dolore e non dispone di un adeguato numero di servizi dedicati soprattutto domiciliari, tranne che di quelli aggregati ai sei centri residenziali, gli hospice, anch’essi numericamente insufficienti a soddisfare la domanda delle oltre 10.000 persone bisognevoli nell’ultimo anno di vita, di tali cure specialistiche.

Il convegno attraverso gli interventi dei relatori esperti a cominciare dalla Dott.ssa Tania Piccione, Presidente nazionale della Federazione di Cure Palliative, della Dott.ssa Antonella Galiano del Centro oncologico regionale della regione Veneto, dell’ avvocato Natale Polimeni, esperto in diritto sanitario, della dottoressa Lucia di Furia, Direttore generale dell’ Asp di Reggio e della Dott.ssa Maria Bernardi del Dipartimento regionale Tutela della salute, auspica l’inserimento delle cure palliative precoci e di fine vita nella programmazione sanitaria regionale ed affida alla garante della salute Prof.ssa Stanganelli il compito di rimuove gli ostacoli e favorire la strutturazione e l’integrazione dei servizi sanitari che si prendono cura dei pazienti inguaribili. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Crescono le adesioni alla Manifestazione contro tutte le guerre

Al Coordinamento reggino contro tutte le guerre, che nei giorni scorsi aveva rivolto un pubblico appello a tutte le organizzazioni ed a tutte le Istituzioni per partecipare alla manifestazione programmata per il pomeriggio del 24 novembre a Reggio Calabria in Piazza Italia, pervengono ulteriori adesioni. Queste testimoniano la sensibilità diffusa rispetto al ripudio della guerra e all’orrore per le violenze che accompagnano tutti i conflitti e le cui vittime sono soprattutto le donne ed i bambini.

Nuove adesioni sono state comunicate all’ indirizzo e-mail del Coordinamento da:

· Gruppo di volontarie reggino del programma nazionale NatiPerLeggereRC;
· XV Circuito delle Chiese metodiste e valdesi, rappresentato dalla Sovrintendente Caterina Frustaci e dalla Predicatrice Greetje Van der Veer della Chiesa valdese di Dipignano e Cosenza;
· Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, rappresentato dal Diacono Mario Francesco Casile;
· AUSER Solidarietà e AUSER Soccorso;
· Slega La Calabria;
· ANEI Nazionale;
· PD Città di Reggio Calabria, PD Federazione Metropolitana di Reggio Calabria, PCL Reggio Calabria, Movimento 5STELLE;
· Istituto Tecnico Piria-Ferraris-Da Empoli, due Classi (docenti Andrea Franco e Bartolo Laface).

Le adesioni alla manifestazione di venerdì 24 novembre 2023 vanno comunicate a: coord.reg.controtutteleguerre@gmail.com