REGGIO CALABRIA – Successo alle Muse tra nutrizione ed allergie per prevenire patologie

L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, domenica scorsa, ha presentato alla città un incontro su “Primavera: la bella stagione tra nutrizione ed allergie”.

Il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti, in apertura di serata ha ricordato, come tale manifestazione dal grande valore divulgativo è, organizzata dalla Sezione Muse Ricerca Medico Scientifica e si rivolge non solo alle età più vulnerabili ma a tutte le generazioni poiché da sempre “nutrizione ed allergie” hanno identificato la stagione della primavera, anticamera dell’estate.

Livoti ha introdotto gli ospiti con un accenno storico alla “Primavera” di Botticelli pittura che mostra, nove figure della mitologia classica che incedono su un prato fiorito, davanti a un bosco di aranci e alloro: Zefiro, la ninfa Clori, Flora dea della fioritura, la dea dell’amore e della bellezza Venere, Cupido, le tre Grazie, e Mercurio messaggero degli dei. Una celebrazione dell’amore, della pace, della prosperità oltre che esaltazione della vegetazione con 138 specie di piante diverse.

L’evento con la presenza di noti professionisti calabresi è stato utile per tracciare linee guida su come affrontare problematiche attinenti l’alimentazione ed i problemi di natura allergica. La dott.ssa Maria Anna Fedele biologa – nutrizionista, ha subito chiarito che un buono stato nutrizionale è determinato dal cibo che mangiamo in relazione alla capacità di digerire, assorbire e utilizzare le sostanze nutritive ed è direttamente influenzato dagli alimenti e dal loro contenuto in nutrienti. Nessun alimento preso singolarmente contiene tutti i nutrienti necessari, per questo risulta fondamentale variare la dieta il più possibile. Un’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute, un’alimentazione non corretta, infatti, oltre ad incidere sul benessere psico-fisico rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di malattie croniche non trasmissibili.

Importanti sono le abitudini alimentari ha ribadito la Fedele anche se esistono varie tipologie di diete: dieta mediterranea, dieta dissociata, dieta zona, dieta chetogenica, dieta intermittente. Le diete vanno fatte e seguite da uno specialista, mai seguendo il fai da te. La dieta mediterranea è uno stile di vita, più che un semplice elenco di alimenti. Alla base della piramide alimentare ci sono tante verdure, un po’ di frutta e cereali (preferibilmente integrali). Salendo, troviamo il latte e i derivati a basso contenuto di grassi (come lo yogurt). L’olio extravergine di oliva come condimento per eccellenza, da utilizzare prevalentemente a crudo (circa 3-4 cucchiai al giorno) assieme ad aglio, cipolla, spezie ed erbe aromatiche, al posto del sale, sono i condimenti migliori per i nostri piatti in stile mediterraneo.

Altri grassi buoni oltre a quelli dell’olio ci vengono forniti dalla frutta a guscio e dalle olive. Verso il vertice della piramide alimentare, ci sono gli alimenti da consumare non ogni giorno, ma settimanalmente: sono quelli che forniscono prevalentemente proteine, tra i quali dovremmo favorire il pesce e i legumi con almeno due porzioni alla settimana ciascuno, il pollame 2-3 porzioni, le uova da 1 a 4 la settimana, i formaggi non più di un paio di porzioni se sono stagionati. Al vertice della piramide ci sono infine gli alimenti da consumare con moderazione: due porzioni o meno a settimana per le carni rosse mentre quelle processate (affettati, salumi ecc..) sarebbero da consumare con ancor più parsimonia.

Infine i dolci, da consumare il meno possibile. La dott.ssa Stefania Isola dirigente Medico Unità Operativa e Scuola di Specializzazione in Allerg. e Immunol. Clinica Azienda Ospedaliera Universitaria “Gaetano Martino” – Messina e delegata Muse ricerca medico scientifica è partita nel suo discorso introduttivo sul ruolo delle allergie, risposta immunitaria anomala ed esagerata del sistema immunitario indotta dal contatto, dall’inalazione e/o dall’esposizione a sostanze estranee normalmente innocue, denominate allergeni. I tessuti coinvolti in questa reazione sono prevalentemente le mucose nasali, gli occhi, i bronchi e l’apparato cutaneo; questi divengono iperattivi e, in determinate condizioni esterne come la presenza di inquinanti, divengono ancora più sensibili. Gli allergeni sono molecole (generalmente proteine) comunemente presenti nell’ambiente, in grado di indurre una risposta del sistema immunitario nei soggetti predisposti.

Questi possono essere di varia origine, possono infatti derivare da pollini, acari della polvere di casa, alimenti, veleni di insetti. Ed ancora i micofiti sono microrganismi di origine vegetale che producono spore, particelle di piccole dimensioni che proliferano quando la cellula si trova in condizioni ambientali inadeguate, disperdendosi nell’aria e causando sintomi allergici. Abitualmente presenti nell’atmosfera, possono crescere sia all’esterno che all’interno delle abitazioni. In quest’ultimo caso, si depositano su indumenti, pareti e pavimenti umidi, carta da parati, piante, alimenti conservati in modo non ottimale e negli impianti di condizionamento e di umidificazione dell’aria.

Tra i micofiti più noti e studiati come allergeni respiratori c’è l’Alternaria, responsabile di riniti allergiche, attacchi d’asma e dermatiti. Le allergie alimentari sono diffuse molto meno rispetto a quelle respiratorie ricorda la Isola ed è una reazione del sistema immunitario nei confronti di un alimento o di un suo componente. Importante conclude è affidarsi allo specialista e non lasciarsi andare ad analisi che, molto spesso, sono business e non sono utili a scoprire la patologia.

La prof.ssa Rossana Rossomando nota come poetessa e scrittrice oltre a essere delegata Muse alla cultura dialettale ha ricordato come anche il vernacolo si può prestare a raccontare argomenti scientifici poiché nel nostro dialetto, esistono terminologie che rendono bene il senso di ciò che viene descritto. Il cibo da sempre è stato raccontato e decantato e dunque la poesia si presta a descrivere fisime, atteggiamenti e storie dell’uomo del Sud o di situazioni tra il vero ed il verosimile poiché «…in mezzu a tutti i malattii ci su puru l’allergii alivoti su silenti ma u chiù spissu su evidenti…». (rrc)

Gli assessori Malara e Zoccali incontrano i vertici di Ance Reggio Calabria

A palazzo San Giorgio l’assessore ai Programmi di pianificazione urbana e sostenibile Paolo Malara e l’assessore all’Edilizia privata e condono edilizio Elisa Zoccali hanno incontrato Michele Laganà e Antonino Tropea, rispettivamente presidente e direttore di Ance Reggio Calabria; presente anche il dirigente del settore Urbanistica Marco Di Donna.

Sul piatto, oltre alle tematiche relative al Piano strutturale comunale e al condono edilizio, un’analisi di scenari, una condivisione di informazioni in relazione alle prospettive su cui impostare la pianificazione, un dialogo per partecipare in maniera sistemica.

«La città si costruisce mettendo insieme soggetti che hanno ruoli diversi – hanno evidenziato gli assessori – non può esserci futuro senza cooperazione e noi speriamo di essere fattivi sugli obiettivi e perseguirli. Si deve capire come modificare alcuni percorsi e trovare soluzioni per aprire prospettive che, nel breve termine, possano fungere da impostazione per il lavoro del futuro utile alla città. Non si cambia con una semplice decisione, ma avviando un processo. Costruiamo dei pezzi di città da cui si possano attivare processi di rigenerazione».

A proposito del lavoro specifico, Di Donna ha affermato: «Crediamo nelle effetti positivi di una contaminazione di qualità e ogni parte contribuisce a fondare un aspetto». In relazione alle attività del settore ha continuato: «L’intenzione è di efficientare i meccanismi che consentano all’ufficio di rispondere alle richieste esterne».

In questo contesto, i vertici di Ance hanno evidenziato: «Al di là degli interessi legittimi del comparto, la nostra volontà è di avere un ruolo da responsabili socialmente e ci rendiamo parte diligente nel cooperare al ridisegno della città, al fianco delle istituzioni comunali». (rrc)

REGGIO CALABRIA – L’Ampa ricorda Giuseppe Marazzita

Nell’ambito delle iniziative di preparazione del 25 aprile 2024, Ampa venticinqueaprile, in sinergia con le associazioni Anei ed Alioscia, programma per le ore pomeridiane di venerdì 12 aprile la presentazione del libro, recentemente pubblicato, dedicato da Nicola Marazzita alla storia del padre Giuseppe, militare italiano di Galatro, fatto prigioniero a Nola dai tedeschi e trasferito in un campo di concentramento del Terzo Reich, così come accadde a circa seicentocinquantamila militari italiani che preferirono la prigionia piuttosto che aderire alla “repubblica di Salò”.

Alla pubblica iniziativa, che si svolgerà a Reggio Calabria presso la Sala “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro, hanno dato adesione e patrocinio morale la Città Metropolitana ed il Comune di Reggio Calabria.

Dopo i saluti istituzionali dei rappresentanti della Città metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, interverranno e dialogheranno con l’autore, Nicola Marazzita, Maria Concetta Cancer ed Antonio Casile della segreteria di Ampa venticinqueaprile. (rrc)

POLISTENA (RC) – Tutto pronto per il “Premio cultura cinematografica”

Tutto pronto per la quindicesima edizione del “Premio cultura cinematografica Città di Polistena” in programma il prossimo 18,19, 20 aprile.

Una tre giorni di altissimo livello con incontri, proiezioni, dibattiti e che vedrà tra i protagonisti, gli attori Micaela Ramazzotti, Andrea Riso, Elisabetta Pellini, Andrea Dodero, Barbara Chichiarelli, Valentina Bellè, Simona Distefano e tanti altri.

Entusiasta e pronto a questa nuova ed intensa edizione, il direttore artistico Pietro Paolo Cullari che rimarca come «l’evento, promosso dall’associazione culturale “Girolamo Marafioti”, sia una importante vetrina di rilievo per tutto ciò che si muove intorno alla macchina da presa e, soprattutto, per il territorio locale».

Quattro i cortometraggi in concorso (e proiettati al cinema Garibaldi giovedì 18 aprile alle ore 21, venerdì 19 alle ore 10 e sabato alle ore 20) al rinomato premio dopo una lunga selezione avvenuta nei mesi scorsi.

Nella serata di Gala, di sabato sera, saranno anche presenti gli ospiti musicali Michele Bruzzese e Matteo Setti direttamente dal musical Notre Dame de Paris. Anche quest’anno, tanti i cortometraggi calabresi e cortometraggi regionali visionati dalla giuria di esperti, dal pubblico e dagli istituti scolastici coinvolti che hanno apprezzato il pregiato lavoro prodotto.

«In questi anni, abbiamo portato avanti un lavoro sinergico atto ad offrire il volto vero della Calabria – afferma il direttore Cullari – Il premio è l’immagine più vera e propositiva di una terra del Sud, capace di unire il patrimonio culturale e umano. E ancora, crea un’opportunità agli autori emergenti per realizzare il sogno di una vita». (rrc)

CAULONIA (RC) – Comune soddisfatto per il Premio Eccellenze Inps 2023

«Siamo pienamente soddisfatti per il conferimento del prestigioso Premio Eccellenze Inps 2023, consegnato ieri alla Direzione regionale Calabria per il progetto di “Decentramento del servizio di accertamento di invalidità civile” nel corso di un incontro avvenuto nella sede della Cittadella Regionale “Jole Santelli”, che ha visto protagonista Caulonia, è frutto di un importante lavoro sinergico tra istituzioni che ha portato ad attivare nel luglio dello scorso anno il Pue, punto utente evoluto, e l’ambulatorio decentrato del centro medico legale Inps di Reggio Calabria nella nostra città, garantendo un servizio di prossimità che rappresenta un modello positivo di buona amministrazione».

È quanto ha dichiarato il sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, a margine della consegna del premio “Eccellenze Inps 2023” alla Direzione Regionale Calabria per il progetto di “Decentramento del servizio di accertamento di invalidità civile”, alla quale ha partecipato insieme all’Assessore comunale alle Politiche Sociali, Antonella Ierace, alla presenza del direttore regionale Inps Calabria, Giuseppe Greco, del presidente della Regione Calabria e Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Ssr calabrese, Roberto Occhiuto, al consigliere regionale Salvatore Cirillo e al sindaco di Diamante, Ernesto Magorno.

L’amministrazione comunale di Caulonia, insieme a quella di Diamante, hanno contribuito fattivamente per rendere operativo il progetto denominato “Decentramento del servizio di accertamento di invalidità civile”, frutto del rinnovo della convenzione tra la Regione Calabria e l’Istituto nazionale di previdenza sociale, una delle prime stipulate in Italia, condividendo in pieno l’iniziativa mettendo a disposizione locali e spazi ambulatoriali per le attività della Commissione per lo svolgimento delle attività di accertamento sanitario dei requisiti per ottenere le indennità.

Lo sportello Inps di Caulonia è tornato operativo dopo diversi anni dalla chiusura dell’agenzia in virtù dell’impegno del sindaco Francesco Cagliuso, allora consigliere di minoranza, che insieme all’allora neo-eletto consigliere regionale Salvatore Cirillo si sono attivati per ottenere la una ripartenza avvenuta grazie al costruttivo confronto che c’è stato con il direttore regionale dell’Inps Calabria, dott. Giuseppe Greco, quindi con il supporto di altri funzionari e tecnici che hanno consentito di aprire il Pue e il “gabinetto medico”, con la presenza in loco di una Commissione Medica che visita i richiedenti il riconoscimento dell’invalidità civile, della legge 104 e tanto altro di competenza specifica, per un servizio rivolto a tutta l’utenza del territorio della Locride.

«Quella che era solo un’idea è oggi divenuta una splendida realtà e il riconoscimento al Comune di Caulonia “Per l’importante contributo offerto alla realizzazione del servizio di prossimità, esempio di sinergia tra Pubbliche Amministrazioni per la cura degli interessi della collettività” è motivo di orgoglio ma rappresenta anche la consapevolezza che l’impegno costante e un rapporto costruttivo tra istituzioni consentono di raggiungere importanti risultati in favore di tutta la comunità», ha aggiunto il sindaco Cagliuso che ha concluso affermando: «Questo riconoscimento ci sprona ancora di più a continuare nel percorso amministrativo con l’obiettivo di dare ai nostri concittadini ulteriori servizi per la crescita di Caulonia». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Mense scolastiche, il Comune replica al comitato spontaneo dei genitori della scuola media Klearchor di Archi

Mense scolastiche, il Comune di Reggio Calabria replica al comitato spontaneo dei genitori della scuola media Klearchor di Archi.

«Con riferimento alla nota stampa inviata ieri alle testate giornalistiche dal “comitato spontaneo dei genitori della scuola media Klearchor di Archi” e riguardante l’aumento del costo dei pasti delle mense scolastiche – è scritto in una nota – l’amministrazione comunale di Reggio Calabria si trova, suo malgrado, a dover intervenire nuovamente per ristabilire delle verità che si credevano ormai abbondantemente chiarite, ma che, invece, continuano ad essere oggetto di strumentalizzazione e, conseguentemente, di una informazione errata e fuorviante».

«Giova preliminarmente precisare che l’amministrazione comunale non ha potuto garantire l’attivazione del servizio mensa all’interno degli istituti scolastici del territorio, sin dal mese di settembre 2023, a causa di circostanze impreviste ed imprevedibili, che hanno condizionato lo svolgimento della procedura di gara. E, infatti, la stessa, essendo andata per la prima volta deserta, è stata nuovamente bandita, ed aggiudicata, come noto, alla ditta Ep S.P.A., soltanto nel mese di novembre, giusta determina n. 5544 del 20 novembre 2023».

Continua la nota del Comune: «Le circostanze occorse sono state, peraltro, portate a conoscenza degli istituti comprensivi interessati, in uno spirito di leale collaborazione tra soggetti pubblici, con la nota prot. n. 234026 del 03/10/2023, così che molti dirigenti scolastici hanno potuto assumere apposite iniziative, nell’ambito dell’autonomia loro riconosciuta dalla normativa di settore, al fine di garantire l’attuazione del tempo pieno, prescelto dalle famiglie in sede di iscrizione all’anno scolastico 2023/2024».

«Quanto all’asserito aumento del costo del singolo pasto del 70% rispetto all’anno precedente, tale dato risulta totalmente infondato. Come si è avuto più volte di ribadire, il costo unitario del singolo pasto è passato da € 3,98 a € 4,79, ossia un aumento di € 0,81 che, in percentuale, rappresenta il 20% e non certo il 70, come falsamente rappresentato dal comitato spontaneo. Va ribadito, sempre in uno spirito di totale chiarezza e trasparenza, che tale costo non viene sopportato interamente dalle famiglie, ma è stata predisposta una quota di contribuzione per fasce rispetto ai valori Isee. Nello specifico:
– Fascia A (Isee non superiore a 1.500 €): esenzione totale
– Fascia B (Isee superiore a 1.500 € e fino a 3.000 €): € 1,51
– Fascia C (Isee superiore a 3.000 € e fino a 6.000 €): € 2,29
– Fascia D (Isee superiore a 6.000 € e fino a 12.000 €): € 2,89
– Fascia E (Isee superiore a 12.000 € e fino a 18.000€): € 3,61
– Fascia F (Isee superiore a 18.000 €): € 4,79

L’aumento di 81 centesimi, di conseguenza, ha riguardato solo coloro che rientrano nella fascia di reddito più alta».

«Non sfugga – aggiungono – quanto alle ragioni dell’aumento del costo del singolo pasto, come lo stesso sia da ravvisarsi certo in una maggiore qualità dei prodotti e del servizio che, unita ad un generale rincaro riscontrabile consultando i dati statistici disponibili (e che lo stesso comitato evidenzia) ha inevitabilmente comportato una maggiorazione del costo».

«Quanto, poi, all’applicazione “retroattiva” delle tariffe di compartecipazione al costo del servizio, occorre precisare che le tariffe collegate al bilancio di esercizio trovano applicazione sin dall’inizio dell’esercizio finanziario per espressa previsione di legge. Sul tema dell’approvazione tardiva della delibera delle aliquote e delle tariffe, si è pronunciata anche la giurisprudenza amministrativa, ammettendo l’efficacia retroattiva, ossia dal primo gennaio dell’esercizio a cui si riferisce, della deliberazione di cui trattasi, a condizione che essa sia deliberata entro la data fissata per l’approvazione del bilancio di previsione, eventualmente differita con decreto ministeriale».

«Da ultimo – continua la nota – va ribadito che tutte le decisioni e/o variazioni assunte sono deliberate dalla Commissione mensa, composta da oltre 60 membri in rappresentanza di tutte le scuole, degli insegnanti e dell’Ufficio scolastico provinciale. Sorprende che a muovere simili critiche siano genitori di allievi che frequentano istituti del quartiere Archi, atteso che l’amministrazione comunale in quei luoghi ha più volte ricevuto manifestazioni di apprezzamento proprio per la qualità del servizio mensa».

«Tuttavia – conclude il Comune – qualora tali chiarimenti non fossero ancora sufficienti a rendere edotti i membri del comitato spontaneo di genitori, l’amministrazione comunale si rende disponibile ad incontrare personalmente una delegazione degli stessi, così che si possa venire a conoscenza anche di chi siano i referenti del comitato spontaneo e, con loro, avviare un confronto teso a chiarire ogni aspetto della vicenda che dovesse risultare poco chiaro». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Questo pomeriggio si presenta il docufilm di Armino e Marzolla

Questo pomeriggio, martedi 9 aprile, alle ore 18 presso l’aula magna dell’Università Telematica Pegaso (in via De Nava 140 a Reggio Calabria – accanto al Museo e sopra bar Malavenda) sarà presentato il docufilm di Pino Ippolito Armino e di Maurizio Marzolla dal titolo “Fino alla fine Comites! – Meridionali nella Resistenza”.

All’iniziativa per discutere con gli autori ci saranno il professore Tonino Perna e Mario Vallone, coordinatore regionale Anpi Calabria. Coordinerà i lavori Elisabetta Tripodi, Presidente dell’Anpi Metropolitana di Reggio Calabria.

Il docufilm, realizzato con il patrocinio dell’Anpi nazionale, viene presentato a Reggio e in Calabria in prima assoluta dopo la presentazione effettuata nel corso della conferenza nazionale delle Anpi Meridionali il 5,6,7 aprile a Paestum. (rrc)

STAITI (RC) – Associazione Nuova Solidarietà in visita al borgo

Nuova Solidarietà in visita ai borghi di Staiti. L’itinerario dei sentieri bizantini vissuto dall’Associazione Socio-Culturale Nuova Solidarietà, sempre operativa nel Terzo Settore e non solo, nel piccolo borgo calabrese.

Staiti guidata, per la prima volta da una donna sindaco, Giovanna Pellicanò, al suo secondo mandato, la cui diponibilità a favore dei visitatori è eccezionale anche perché è una studiosa del suo territorio e di tutte le opere che in esso sono racchiuse.

Qui due secoli fa, giunse l’esploratore inglese dell’Ottocento, Edward Lear che nel suo disegno litografico ci dà un’immagine dell’antica Staiti col Palazzo nobiliare e la Chiesa di Santa Caterina (ora scomparsa). Ma quella che è apparsa, al gruppo di Nuova Solidarietà che ha scelto questa meta, è una Staiti a tratti diversa da quella in cui il viaggiatore britannico, seguendo il sentiero dell’Inglese, itinerante anche a Pietrapennata, si lamentava della puzza della seta provenire dalla casa della famiglia che lo ospitava. Comunque sia il più piccolo borgo calabrese, con appena 176 persone di cui 4 bambini e 8 adolescenti, nel cuore pulsante della Calabria greca è ancora arroccata nella natura come una piccola ma preziosa perla splendente ed è custodita dentro una valva negli abissi delle profondità del mare.

In questo caso ci siamo immersi entro un flusso non marino ma di ben più profonda spiritualità scandita da Chiese, fontane e dal Museo dei Santi Italo-Greci, alla riscoperta delle nostre radici e peculiari tradizioni. La mattinata escursionistica è stata allietata dalla visita alla Chiesa della Vittoria nell’omonima Piazza, (ma la patrona di Staiti è Sant’Anna per motivi daziali) fatta costruire dalla famiglia Stayti Spatafora per celebrare la vittoria della battaglia di Lepanto del 1571, raffigurata da un arazzo adesso assente. Dopodiché siamo passati a visitare il museo dei Santi Italo Greci con ben 22 icone realizzate dall’artista russo Sergej Tikhonov sulla base di affreschi, icone, mosaici e dei precedenti compendi e manualistica tra cui i Bios.

I santi illustrati nelle icone realizzate secondo antichi codici sono stati sapientemente descritti assieme ad altri oggetti sacri nei pannelli didattici, dal sindaco del paese Giovanna Pellicanò che ha fatto da guida all’intero percorso per l’intera giornata.

Il pomeriggio, dopo il pranzo presso una tipica Taverna, il cammino dei partecipanti all’evento è proseguito verso la Chiesa di Santa Maria dei Tridetti, Chiesa scoperta da Paolo Orsi e datata XI secolo, ma d’impianto non normanno ma bizantino, dove anticamente sorgeva il tempio di Poseidone. Un luogo non ortodosso né cattolico ma di rito greco in cui compare spesso il numero tre: tre sono le dita benedicenti, tre sono le absidi, tre sono i vani all’interno. I monaci della vallata si riunivano qui, partendo dalle loro spelonche tra i boschi. Finisce così un interessante itinerario alla riscoperta di un passato che rivela il volto di una terra che andrebbe maggiormente valorizzata, un patrimonio, un unicum da passare a testimone alle future generazioni di un paesino caratteristico di appena 176 anime: Di questo siamo tutti responsabili di tutti. (rrc)

LOCRI (RC) – Partiranno a breve le riprese del film “L’agorà perduta”

Inizieranno a breve le riprese del film “L’agorà perduta”, il nuovo progetto cinematografico di “EnergiECondivise-Movimento Creativo” per la regia di Antonio Ciano e la produzione esecutiva della Scuola Cinematografica della Calabria.

Dopo “Memorie incantate”, docu-fiction nata nel 2009 dal laboratorio audiovisivo “Zaleuco” di “EnergieCondivise”, con il coinvolgimento di oltre cento persone, tra filmaker, musicisti, attori non professionisti e appassionati, di tutta la Locride, l’associazione culturale guidata da Antonio Pezzano torna a ripercorrere le vie magnogreche attraverso una nuova produzione filmica. Molte le location già individuate a Locri, grazie alla disponibilità e al supporto dell’amministrazione comunale – Assessorato alla Cultura della Città di Locri.

«L’obiettivo era ed è tuttora promuovere la cultura e la conoscenza storica come strumenti di consapevolezza e coesione sociale, in primis a favore dell’intero vasto territorio della Locride che con i suoi 42 comuni sempre più sta riscoprendo le sue tradizioni e bellezze – spiega Pezzano, reduce da un festival del Cinema di Venezia ricco di soddisfazioni, grazie al successo del film “Frente a Guernica” alla cui realizzazione ha contributo – Zaleuco, in quanto primo legislatore del mondo antico, è una figura simbolo, che fece di Locri la culla del Diritto e riconduce alla nostre radici di civiltà. Il progetto vuole ora portare quel primo lavoro su un piano professionale, in continuità però con un’esperienza straordinaria di condivisione».

Oltre ad Antonio Pezzano e Antonio Ciano, regista che predilige scenari realistici insieme a proiezioni visionarie, per “L’agorà perduta”, titolo ancora provvisorio, ci sarà la collaborazione di Bernardo Migliaccio Spina, che, insieme a Totò Pezzano, offre angolazioni di immagini, foto e racconto sempre originali e mai scontati, e Cristina Briguglio, docente e scrittrice, con il suo fondamentale apporto di idee e creatività.

“Memorie incantate”, che aveva visto protagonisti il compianto Mimì Brancatisano, nei panni di Zaleuco, accanto alla giovane Valentina Tassone, con la partecipazione di numerosi personaggi della Locride ha partecipato a varie rassegne cinematografiche, tra cui il Magna Grecia Film Festival, ed è stato distribuito nelle scuole italiane con la collaborazione di “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Programmato nella rassegna Estate Locrese 2022, è stato accolto con grande entusiasmo dalla comunità locridea, con una proiezione che ha fatto registrare il sold out.

«Sulla spinta di questo percorso molto apprezzato, vogliamo ora realizzare un prodotto diverso, con un cast tecnico e artistico di professionisti, puntando sulla qualità dell’opera. Centrale, nel film, è l’approfondimento della statura morale e politica di Zaleuco, insieme a una ricostruzione molto suggestiva degli studi e degli scavi archeologici, che, ancora attivi e incompleti, non sono riusciti ad individuare il luogo di ubicazione dell’Agorà: il cuore pulsante della vita pubblica della polis magnogreca» dice il regista Antonio Ciano.

Una scrupolosa ricerca documentaristica, con la partecipazione instancabile di Sergio Mottola, connotata da un solido valore scientifico, immagini di repertorio e ricostruzioni visive della topografia della città fanno da base a un soggetto originale per una storia dal valore artistico e storiografico, che unisce documentazione archeologica, realtà storica e finzione cinematografica.

«Quello che desideriamo è pure far conoscere sempre più all’estero l’esistenza degli importanti siti magno-greci jonici, patrimonio oramai degno della tutela Unesco. Accanto all’approfondimento storico, infatti, si vuole documentare, grazie alla disponibilità e all’attenzione della direttrice del Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri, Elena Trunfio, anche i luoghi. Il cinema è un’arte dalle potenzialità esclusive, capace di amplificare la comunicazione, favorendo la rivalutazione dei luoghi pure in chiave di promozione turistica. Il patrimonio archeologico esistente diviene, quindi, base per ritrovare un nuovo entusiasmo collettivo, volto a investire energie e risorse che siano in grado di ri-mettere in gioco la Cultura e il Paesaggio come riconoscimento identitario» conclude Pezzano. (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Sportello antiviolenza, gli assessori Crea e Grimaldi consegnano i diplomi a conclusione del corso di alta formazione

Sportello antiviolenza, gli assessori Crea e Grimaldi consegnano i diplomi a conclusione del corso di alta formazione. Quattordici lezioni di alta formazione contro la violenza di genere, 12 donne che già si sono rivolte allo Sportello attivato 9 mesi fa, l’imminente varo di un Protocollo per una Rete locale antiviolenza: consegna un primo bilancio molto qualificante la collaborazione tra il Comune di Taurianova e la Piccola Opera Papa Giovanni, al centro di un incontro svoltosi nella sala consiliare.

A conclusione del ciclo di lezioni, finito con la consegna degli attestati ai 30 corsisti – 28 donne e 2 uomini – gli assessori Angela Crea e Massimo Grimaldi sono intervenuti assieme al responsabile del Settore Welfare, Saverio Latella, per sottolineare l’importanza della scelta fatta, accogliendo la proposta che era venuta dall’associazione reggina che ha scelto Taurianova per proseguire una sinergia con le amministrazioni della Piana di Gioia Tauro, che in precedenza era stata tentata a Polistena.

Sono inoltre intervenuti Francesca Mallamaci, coordinatrice del Centro antiviolenza e Casa rifugio Angela Morabito, Pietro Siclari – presidente della Piccola opera Papa Giovanni – e l’assistente sociale Martina Calcopietro.

«La qualità della partecipazione al corso – ha detto l’assessore al Welfare, Angela Crea – ci consente di poter contare su alleati sempre più professionalizzati, nel quadro di un intervento che abbiamo concepito come risposta concreta rispetto ad una emergenza sociale sempre più pressante. Per questo abbiamo messo a disposizione una risposta integrata al disagio, offrendo il supporto reso possibile dal Polo sociale integrato di via Francesco Sofia Alessio e facendo dialogare le tre operatrici dello Sportello con l’equipe multidisciplinare che lavora per l’Ambito sociale territoriale di cui Taurianova è Comune capofila e con le scuole cittadine che sono state molto recettive perché esiste un modello ben rodato che vede l’ente quale soggetto propulsore di una visione comunitaria delle risposte da dare contro la violenza e l’amarginazione».

L’assessore Grimaldi, che nella giunta ha la delega alla Legalità, ha apprezzato la scelta di rilanciare la collaborazione, attraverso un imminente Protocollo per la presa in carico delle donne vittime di “codice rosso”, che vedrà impegnati anche le forze dell’ordine, la Procura e il Tribunale. «Taurianova – ha detto Grimaldi – vuole continuare a fare squadra con lo Stato e con i professionisti del settore perché è necessario non solo fare prevenzione ma anche non far sentire sole le vittime».

Sia Mallamaci che Siclari hanno apprezzato la sponda offerta dall’amministrazione guidata dal sindaco Roy Biasi alla Piccola Opera Papa Giovanni, ente che opera contro il disagio sociale da ben 56 anni. «Con lo Sportello – ha detto Mallamaci – abbiamo reso possibile anche in questa parte di provincia un approccio integrato e multidimensionale al tema della violenza», mentre Siclari ha definito «completa la formazione fornita, per far comprendere alle operatrici e agli operatori che la violenza di genere, sia fisica che psicologica, si combatte unendo competenza e cuore».

Calcopietro ha ricordato l’attivazione di una rubrica radiofonica, tramite una partnership con Radio Eco Sud, nell’ambito dello Sportello taurianovese ed ha auspicato «una maggiore collaborazione con gli altri Ambiti territoriali della Piana».

Nel suo intervento Saverio Latella ha garantito il miglioramento del supporto necessario per le attività dello Sportello. «Credo di poter dire che questo sodalizio benemerito e storico ha scelto Taurianova non solo per la sua baricentricità – ha concluso il funzionario del Comune – ma anche perché l’ente ha garantito in questi anni interazioni importanti grazie alla scelta fatta, pure come Ambito territoriale, per rendere professionalizzati i servizi sociali. L’unità multidisciplinare che abbiamo formato e la premialità che abbiamo ottenuto per la rendicontazione nella spesa del Fondo sociale inclusione costituiscono degli attrattori dell’ interesse del variegato mondo istituzionale e del privato sociale deputato ad affrontare il disagio, ecco perché lo Sportello è potuto diventare una struttura credibile nell’impegno concreto di un Comune affidabile. Siamo convinti – ha concluso Latella – che la Carta dei servizi, senza servizi reali, non serve e che lo Sportello attivato non è un progetto, ma una delle emanazioni più qualificate di un servizio sociale altamente professionalizzato». (rrc)