GIFFONE (RC) – Escursione di “Gente in Aspromonte” sulle tracce di San Bartolomeo

L’associazione escursionistica “Gente in Aspromonte” propone, per domenica 10 settembre, un itinerario che riguarda San Bartolomeo.

Solo a Giffone, però la devozione a San Bartolomeo ha assunto carattere di popolarità tanto da essere diventata una delle note distintive del centro delle Pre-Serre. Davanti a quella bellissima statua si sono inginocchiate decine di generazioni di Giffonesi, nel corso degli ultimi due secoli non c’è stato un solo cittadino che non abbia implorato San Bartolomeo per una intercessione, per una “grazia”, per un aiuto particolare.

La Chiesa fu progettata e edificata nell’area “Contura” perché fortemente voluta dalla comunità di Giffone e dal Comitato festa del tempo, sotto le direttive del Parroco Sac. Antonio Ritorto, per onorare il Santo protettore. Accanto alla chiesa venne anche costruita la “Fontana di Lu Mustazzolaru” oggi “Fonte San Bartolomeo” per utilizzare l’acqua per la costruzione del Santuario. Oggi rimane una sosta importante per chi si trova a passare in questi luoghi.

Il sentiero parte dalla contrada Petto del Lupo sulla sinistra della strada asfaltata che collega la Limina con le Serre, superato un cancello in ferro ci immettiamo sulla sterrata in lieve discesa dopo, pochi minuti siamo una delle tante masserie della zona nel comune di Cinquefrondi.

Qualche tornante in lieve salita e siamo sulla strada asfaltata che porta a Giffone, qualche centinaio di metri e siamo alla Fontana “Lu Mustazzolaru” oggi fontana di San Bartolomeo, in nome del Santuario. Siamo in contrada Contura con i suoi 950 metri dove si trova il Monastero di San Bartolomeo.

Il percorso è quasi interamente ombreggiato e vasti faggeti ci accompagneranno lungo tutta l’escursione. Non sono presenti particolari difficoltà; il sentiero è privo di tratti esposti ed è accessibile a tutti. L’utilizzo dei bastoncini è comunque obbligatorio durante gli ultimi km in quanto un tratto di percorso sterrato, si presenterà sdrucciolevole e in discesa.

L’escursione, oltre a regalarci il piacere dei profumi e dei colori di un bosco di faggeti, si rivelerà interessante e suggestiva per una serie di circostanze; ad esempio, arrivati in località “Sabato Pettinato” apprenderemo notizie relative all’ area protetta del posto detta Con. Eco. For. (controllo ecosistemi forestali) istituita 20 anni fa con i fondi Cee. Basti sapere che lo studio botanico che ne deriva, è cosi costante da far sì che i faggi che rientrano in questa zona, vengono monitorati settimanalmente per controllarne i diversi aspetti della loro crescita.

Nei decenni passati, per misurare la loro precisa altezza, quando ancora non si usava l’ipsometro, un ragazzo del posto aveva l’abile capacità di arrampicarsi sui tronchi sino alla cima per poi misurarne l’altezza con estrema dimestichezza e precisione: per questo, “Manolo” è il soprannome che ancora oggi gli viene attribuito (sembra una leggenda ma non lo è).

Una breve deviazione, ci permetterà di ammirare una vecchia carbonaia ancora in funzione e poco distante da qui, altro angolo interessante, riguarda la presenza di vecchie Nivere: enormi buche che fino al secolo scorso, servivano proprio per la raccolta della neve che poi in estate, veniva portata con i muli nelle città affinché le ghiacciaie (i frigoriferi di una volta) venissero fatte funzionare.
Superata la strada asfaltata ci immettiamo sul sentiero che ci porta ad incrociare il sentiero Italia, del Brigante e del Cammino della Fede, prendiamo il sentiero a destra che in pochi minuti ci porta sui piani della Basilica 980 metri, un breve tratto in discesa e siamo all’incrocio Giffone, Fabrizia, ancora un centinaio di metri e siamo al punto di partenza. (rrc)

MONASTERACE (RC) – Più di 8mila persone al Festival dei borghi mediterranei

Si chiudono con grande successo i lavori della prima edizione del Festival dei Borghi Mediterranei, tenutosi lo scorso 3 settembre nel borgo di Monasterace Superiore (Rc).

L’evento, organizzato da Search On Media Group, ha riunito diverse Regioni in un’occasione che ha portato gli oltre 8.000 partecipanti accorsi per l’occasione a scoprire borghi, culture, tradizioni e imprese di tutta Italia.
«Esprimo grande soddisfazione per l’ottima riuscita della giornata conclusiva degli eventi dell’estate Monasterace. Il concerto di Roy Paci con la presenza di Frankie hi-nrg mc è stato lo spettacolo che ha visto la partecipazione di un pubblico numerosissimo ed entusiasta», spiega il sindaco di Monasterace Cesare De Leo.

«Non sono mancati gli eventi culturali e di rilevanza sociale in un contesto magistralmente concepito dalla grande regia della società Search On Media Group alla quale l’amministrazione comunale, attenta allo sviluppo e alla promozione del borgo e del paese nella sua interezza, organizzatrice dell’evento nell’ambito del progetto borgo della sensibilità finanziato dalla Regione Calabria, ha affidato la predisposizione dei contenuti e la realizzazione. Scelta felice,come è dimostrato dai risultati, affidata a grandi professionisti, quali sono Cosmano Lombardo e gli altri soci, che portano in alto il nome del nostro e anche loro paese in Italia e in Europa».

«Monasterace è stata la culla della cultura e della valorizzazione dei borghi mediterranei». afferma Cosmano Lombardo – Founder e ceo di Search On Media Group e Wmf «è stato significativo vedere come tutta la comunità abbia accolto valori quali la legalità e l’inclusione e anche per questo siamo sempre più convinti che sia proprio la cultura, al centro della costruzione dei borghi del futuro» e continua «un ringraziamento particolare a tutti i cittadini, alle realtà e alle associazioni che hanno reso possibile questo Festival. Ringrazio il Comune di Monasterace per averci coinvolto e, di cuore, ringrazio gli amici Frankie hi-nrg mc e Roy Paci per i messaggi lanciati dal palco. Siamo già al lavoro per la prossima edizione con l’obiettivo di raccontare sempre più unicità, borghi e tesori del Mediterraneo, sia italiani che esteri».

Una giornata che ha offerto non solo opportunità di incontro e scoperta, ma anche di formazione, sensibilizzazione, divertimento e musica grazie ai numerosi eventi che hanno avuto luogo. Tra questi forte, durante il suo talk, il messaggio del Procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo che ha sottolineato l’importanza, oggi più che mai, della lotta alla mafia e della cultura della legalità, e toccante la testimonianza portata da Serena, Saverio e Pasqualino, la giovane famiglia calabrese che ha raccontato la propria storia toccando tematiche quali il diritto alla salute e l’inclusione.

Spazio anche alla promozione territoriale con l’intervento della content creator Noemi Spinetti sul ruolo degli influencer nella promozione dei territori, e gli interventi di formazione, a cura di Giorgio Taverniti e Alessio Pomaro (Search On Media Group) sull’utilizzo strategico del digitale e dell’intelligenza artificiale per la valorizzazione e la promozione di borghi, realtà e territori locali.

Grandi anche le opportunità offerte dal Festival per le imprese innovative del territorio: sono infatti Trekking Stilaro Experience, We’re South, Bergamore, Zafferano degli Apostoli, Badolato Slow Village, Badolato Permaculture e Aliva, che grazie alla partecipazione alla pitch competition realizzata durante il Festival dei Borghi Mediterranei, avranno l’occasione di presentare le proprie realtà al Wmf – We Make Future – Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione tecnologica e digitale in programma i prossimi 13, 14 e 15 giugno alla Fiera di Rimini, entrando in contatto con un network internazionale di innovatori, aziende e investitori.

Tanta l’arte, le iniziative culturali e gli eventi musicali che hanno permeato il borgo di Monasterace Superiore: molto seguito il live dell’artista Fabio Macagnino e amatissimi il concerto di Roy Paci e Aretuska e il dj set di Frankie hi-nrg mc, artisti che hanno inoltre regalato al pubblico presente una speciale esibizione che li ha visti esibirsi insieme con alcuni pezzi storici, per uno spettacolo che ha infiammato il palco principale del Festival.

«A Monasterace ho visto la realizzazione di un successo grazie alla mobilitazione di tutti i cittadini per la sua buona riuscita: la dimostrazione plastica che per “fare sistema” occorrono solide coscienze formate. Il miglior punto di partenza per la rinascita dei borghi», afferma Frankie hi-nrg mc

E poi mostre artistiche per celebrare cultura e storia del territorio, proiezioni di docuvideo e mostre fotografiche dedicate all’antimafia e realizzate in collaborazione con l’Associazione Antimafia Duemila, performance itineranti di buskers, osservazioni astronomiche grazie alla partecipazione del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria, tornei sportivi e stand gastronomici per assaporare a 360° le unicità dei territori rappresentati.

Una giornata che ha riunito giovani, professionisti, imprese, artisti e ospiti per celebrare i tesori e le unicità del Mediterraneo mettendo al centro la cultura e il senso di comunità che così tanto caratterizza proprio loro, i borghi.

Appuntamento già rilanciato per una seconda edizione che si prospetta ancora più spettacolare e ampia, in una prospettiva che guarda anche oltre i confini italiani. (rrc)

REGGIO CALABRIA – L’Orchestra giovanile del Conservatorio Cilea in concerto all’Atelier di Ateneo della “Mediterranea”

Al termine di una masterclass tenuta da Simone Genuini, circa 70 studenti del “Cilea” si esibiranno sotto la sua direzione in formazione sinfonica giovedì 7 settembre alle ore 18:30 all’Atelier di Ateneo della “Mediterranea”.

In programma l’Ouverture de “Il flauto magico” di Mozart, il 1° e 3° movimento della Prima sinfonia di Beethoven e quattro elaborazioni per orchestra: il balletto “De la bellezza le dovute lodi” di Monteverdi, il popolare “Jump Around”, la Marcia op. 99 di Prokofiev e il valzer dal balletto “La bella addormentata nel bosco” di Tchaikovsky.

I prossimi appuntamenti musicali del “Cilea” si concentreranno nella giornata di sabato 9 settembre in concomitanza con le Feste patronali: alle ore 18:30 il concerto del Sax Ensemble in Conservatorio con il famoso solista Federico Mondelci, alle 21:00 doppia esibizione sulla terrazza del MArRC e nel cortile dell’Arcivescovado con, rispettivamente, un concerto lirico e uno per ensemble d’archi.

«Invitare a Reggio personalità prestigiose del mondo musicale per incontrare i nostri studenti in attività didattiche e concertistiche è una tradizione che da anni il Conservatorio Cilea continua ai fini dell’ampliamento e della qualità dell’offerta formativa – afferma il direttore del Conservatorio, Francesco Romano – e sono grato al direttore della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Simone Genuini, per aver accettato il nostro invito. L’esperienza artistico-didattica da lui proposta ai nostri studenti è particolarmente ricca e prestigiosa. Un sentito ringraziamento al rettore dell’università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, per avere reso possibile il concerto finale concedendo l’utilizzo dell’ampio Atelier di Ateneo».

Direttore d’orchestra e pianista, Simone Genuini è diplomato in Direzione d’Orchestra e in Pianoforte col massimo dei voti e la lode; ha inoltre conseguito i diplomi in Composizione, Musica corale, Direzione di Coro, Strumentazione per Banda. Ha studiato direzione d’orchestra perfezionandosi con i maestri Carlo Maria Giulini, Lu Jia, Daniele Gatti, Dorel Pascu. E’ stato direttore ospite delle seguenti orchestre: Orchestra Sinfonica Abruzzese, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Bucarest, Orchestra di Stato della Città di Vidin, Orchestra Roma Sinfonietta, I Solisti Aquilani, Orchestra del Conservatorio di L’Aquila, del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, Orchestra Giovanile di Fiesole, Orchestra “Benedetto Marcello”, Orchestra Prometeo di Roma.

In veste di pianista, sia come solista che in formazioni da camera, si è esibito per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per la Filarmonica Umbra, Rai Radio 3, l’Accademia di Danimarca, per il ciclo “Concerti al Quirinale”. Numerosi i concerti effettuati in formazione di duo, trio, quartetto. Collabora con la Blue Note Chamber Orchestra, di cui è pianista solista, e con cui ha partecipato alla registrazione del primo cd. Parallelamente all’attività concertistica ha svolto numerose esperienze in ambito didattico, occupandosi di problematiche relative all’educazione musicale, nonché curando la formazione e dirigendo cori e orchestre giovanili.

E’ autore delle musiche di scena per le rappresentazioni teatrali Le tante parole di me, Cassandra, e La tempesta, di W. Shakespeare. Ha insegnato presso i Conservatori di Verona, Rodi Garganico; attualmente è docente presso il Conservatorio di Musica “U. Giordano” di Foggia. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Incomincia domani il Festival della Colonna sonora

Il Festival della Colonna Sonora è ormai una realtà ben consolidata sul territorio calabrese, e non solo, a tal punto che, dopo il successo di pubblico registrato durante l’edizione estiva tra Reggio Calabria, Gerace, Parenti e Crotone, si sta già per alzare il sipario sulla terza stagione della rassegna che, dal 7 al 16 settembre, continuerà a celebrare il valore della musica per film.

Organizzata dall’associazione Skené Cultura in partnership con “M&R for social network”, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission nell’ambito del progetto Bella come il cinema, della Regione Calabria, del Comune di Reggio Calabria e dei partner Siae – Società Italiana degli Autori ed Editori – e Acmf – Associazione Compositori Musica per Film rappresentata dal Comitato Tecnico Scientifico composto da Pasquale Catalano, Riccardo Giagni e Alessandro Molinari -, la manifestazione culturale ideata e capitanata da Franco Eco e Alessandro Bagnato, rispettivamente direttore artistico e organizzativo, è in continua crescita.

Stavolta, infatti, il calendario di appuntamenti musicali che, in location suggestive della città di Reggio Calabria, coinvolgeranno artisti di alta qualità, grazie alla collaborazione con Fantastica, Fiera del Gioco e del Fumetto, sarà arricchito dall’esposizione dei lavori e dei disegni dal vivo di autori e studenti della Scuola del Fumetto di Reggio Calabria, coordinati dal prof. Pasquale Ferrara che terrà anche un workshop sui processi di creazione del fumetto e sulle tecniche di realizzazione.

Momenti che, nelle giornate di giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 settembre, all’interno del Castello Aragonese, introdurranno il workshop “Il Mickey Mousing, ponte tra musica e movimento musicale” a cura del pianista Francesco Andrea Calabrese, il recital chitarristico “The sound of light” di Antonio Barresi, accompagnato dalle coreografie di Mariangela Bagnato, e il concerto “Il cinema sonoro” del flautista Alessandro Carere e della pianista Graziella Danieli.

Altra nuova quanto importante collaborazione è quella con il Centro Studi Musicals -The Sparkling Diamond che, venerdì 8 e sabato 9 settembre, sempre nella suggestiva fortezza reggina, proporrà “Peter Pan and the Beast Show”, ispirato ai celebri musical targati Disney.

Si proseguirà mercoledì 13 settembre, al Planetario Pythagoras, con il Dante Concert – Suggestioni cinemusicali sulla Divina Commedia, con le musiche originali di Franco Eco e la voce recitante dell’attore Emanuele Montagna. Giovedì 14 e venerdì 15, invece, presso il Conservatorio di Reggio Calabria, Eco terrà la masterclass “La colonna sonora nell’epoca della sua riproducibilità tecnica”.

«Sono entusiasta di esplorare questa nuova frontiera artistica che fonde il mondo dei fumetti con le colonne sonore cinematografiche, offrendo una nuova tela creativa su cui dipingere storie visive e sonore straordinarie. Immaginiamo narrazioni coinvolgenti che prendono vita attraverso le immagini dei film della Marvel, Dc, Disney, mentre la musica ne amplifica le emozioni aggiungendo profondità all’esperienza visiva. In tal modo, creeremo esperienze artistiche straordinarie che possono lasciare un solco per una nuova offerta culturale più moderna e vicina alle nuove generazioni» afferma Eco, annunciando il Gran Galà della Colonna Sonora che, sabato 16 settembre, in Piazza Castello suggellerà il cartellone proponendo i più grandi successi della musica per film.

Ad esibirsi sarà l’Orchestra del Teatro F. Cilea, diretta da Alessandro Bagnato e accompagnata dal mezzosoprano Cristina Larizza, da Stefano Caccamo all’armonica, Vittorio Corasaniti al sax alto, Alessandro Carere al flauto, Antonio Barresi alla chitarra, Carlo Aurelio Colico al typewriter, Graziella Danieli e Andrea Calabrese al pianoforte, con la regia di Claudio Bagnato, le coreografie di Mariangela Bagnato e Olena Honcharenko e il corpo di ballo dello Shed Studios by Copacabana.

Durante la serata, presentata da Eliana Richichi e impreziosita dalla presenza del cantante Mario Rosini, si celebrerà anche Disney Italia, rappresentata artisticamente da Lorena e Virginia Brancucci che ritireranno un premio speciale alla carriera assegnato al padre Ernesto, figura storica del doppiaggio italiano. Riceveranno il premio realizzato dal Maestro Michele Affidato anche Pivio e Aldo De Scalzi, vincitori di tre David di Donatello, Massimo Privitera per i 20 anni di Colonne sonore.net e la compositrice genovese Ginevra Nervi.

«Soltanto qualche anno fa nasceva l’idea, condivisa e sviluppata con il collega e fraterno amico Franco Eco, di un festival che potesse coniugare musica e cinema. È bello constatare come questa rassegna, oggi, trovi giusta collocazione non solo all’interno di una programmazione cittadina, ma soprattutto nel panorama nazionale, grazie alla perseveranza e all’impegno di tutte le sinergie presenti sul territorio» chiosa Bagnato ringraziando associazioni e istituzioni diventate ormai partner essenziali che credono fortemente nella ricaduta culturale e didattica del Festival della Colonna Sonora. (rrc)

Violenza sulle donne, la Commissione PO di RC al lavoro per contrastare il fenomeno

La Commissione Pari Opportunità del Comune di Reggio Calabria è al lavoro per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne.

Come riportato in una nota, «il Comune di Reggio Calabria è in prima linea nella lotta alla violenza sulle donne e nella realizzazione di servizi per accogliere e accompagnare le vittime di violenza attraverso l’azione di sensibilizzazione e di ascolto, svolta dalla Presidente della Commissione Pari Opportunità Teresa Pensabene, in sinergia e in collaborazione con l’operato dell’assessora alle Politiche di Genere Angela Martino e le varie Associazioni impegnate sul campo».

«Un’azione continua e costante – si legge in una nota diffusa dalla Commissione – che deve essere mantenuta anche fuori dalle consuete date dedicate a livello nazionale. Come afferma la Presidente Pensabene, soprattutto alla luce dei recenti fatti che hanno occupato le cronache dei giornali, ossia le violenze di gruppo perpetrate da giovanissimi nei confronti di coetanee, come avvenuto a Palermo e a Caivano, la donna accoltellata a Milano dal compagno dal quale si stava separando, l’omicidio della ventunenne di Silandro da parte dall’ex compagno già denunciato dalla vittima e tanti altri episodi di abusi e violenze ai danni di minorenni emersi nei giorni scorsi».

«Avvenimenti– ha dichiarato Pensabene – che richiamano prepotentemente all’attenzione di tutte le forze sociali e istituzionali il triste fenomeno della violenza di genere».

«I dati di questi otto mesi del 2023 ne ribadiscono il trend in costante e continua ascesa, oltre 70 femminicidi di cui 52 uccise in ambito familiare o affettivo, da qui la gravità e l’urgenza di intervenire con maggiore efficacia per contrastare questa aberrazione che va estendendosi verso le fasce giovanissime di popolazione».

«Qualche settimana fa, sono stati auditi in Ottava Commissione, unitamente all’assessora Martino, il Presidente dell’Associazione Agape, Mario Nasone, e la Presidente della Cooperativa sociale Sole Insieme, Giusy Nuri i quali in una lettera aperta avevano rivolto un appello alle amministrazioni comunali. Nella missiva si chiede sostegno alla loro azione mediante la creazione delle condizioni perché venga garantita alle donne sole, vittime di violenza, e ai loro figli minori, che si trovano nella necessità, documentata dai Centri Antiviolenza, di dover abbandonare il proprio contesto familiare e abitativo, la possibilità di lasciare i centri di accoglienza per continuare il loro percorso autonomamente avvalendosi della riserva degli alloggi di cui all’art. 31 della L.R. 25 nov. 1996, n. 32».

«Le conseguenze di questi mancati interventi – ha spiegato – hanno ricadute importanti non solo per le vittime di violenza, ma anche sotto il profilo del sistema di protezione e di accoglienza delle donne. Infatti paradossalmente le case di accoglienza che ospitano nell’emergenza le donne maltrattate, non potendo in molti casi dimetterle per la mancanza di soluzioni abitative, registrano spesso una situazione di esaurimento dei posti e l’impossibilità di poter procedere a nuove accoglienze. Ciò comporta uno spreco di risorse rilevantissimo, una voce di spesa che potrebbe invece essere utilizzata per rafforzare i percorsi di autonomia delle donne accolte in protezione».

La Presidente Pensabene e l’assessora Martino hanno assicurato «la vicinanza del Comune e ribadiscono il ruolo da sempre svolto dall’Amministrazione a sostegno delle Associazioni e si fanno inoltre carico della presentazione alla Commissione competente di una proposta di modifica del Regolamento per la concessione di alloggi di proprietà comunali o di beni confiscati alla ndrangheta, finalizzata a favorire il diritto di partecipazione anche alle donne vittime di violenza, sole e con figli».

Nell’ultima seduta, con l’audizione in Commissione di Patrizia Gambardella, già Assessora all’Istruzione del Comune di Reggio Calabria, oggi Presidente dell’Associazione Il cuore di Medea, una realtà da anni impegnata nella difesa dei diritti delle donne e contro la violenza di genere, la discussione si è accentrata sulla riflessione che oltre alle norme a tutela e protezione delle vittime di maltrattamenti e abusi, è quanto mai necessaria una vera e profonda rivoluzione culturale che parta dall’ educare i bambini e quindi i giovani e le famiglie al rispetto e alla parità tra i sessi e al superamento definitivo della logica del patriarcato ancora latente.

«Perché – ha proseguito Pensabene  – quando anziché condannare l’atto di abuso o violenza senza se e senza ma, l’opinione tende a colpevolizzare la vittima per come possa essere vestita o per come si sia comportata, vuol dire che ancora si è lontani dal superamento della logica maschilista e molto si deve ancora fare».

Gambardella ha richiamato la piena attuazione della Convenzione di Istanbul che già vede impegnato il Comune di Reggio Calabria, accanto ad altri Comuni, in un Patto teso a promuovere misure condivise in favore delle pari opportunità e in difesa dei diritti delle donne. Prevenire la violenza, proteggere le vittime e perseguire penalmente gli aggressori sono i cardini della Convenzione che vuole promuovere maggiore uguaglianza tra i sessi al fine di costruire una società più paritaria e più equa che fornisca a tutti e a tutte gli strumenti per sviluppare le proprie potenzialità e raggiungere i traguardi professionali ed economici ambiti, senza impedimenti ed ostacoli dovuti a stereotipi o pregiudizi.

La consigliera Pensabene ha richiamato l’operato del Comune da sempre impegnato nell’azione di cambiamento culturale a favore della difesa e della tutela dei diritti delle donne, la stessa Commissione ha realizzato vari Progetti educativi destinati alle scuole primarie e secondarie della città sul tema del rispetto e della parità di genere e sulla difesa dei diritti della donna, con varie iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione e coinvolgimento sul tema.

L’assessora Martino ha riaffermato l’impegno del Comune in favore delle donne vittime della violenza di genere con la divulgazione del numero verde, con la Casa delle Donne, a breve completata, una struttura pubblica, realizzata in un bene confiscato alla criminalità organizzata, e sarà destinata all’accoglienza temporanea delle vittime di abusi e violenze, step iniziale e fondamentale nel percorso di fuoriuscita dalla violenza, in attesa della riacquisizione dell’autonomia personale e abitativa.

«Una sensibilità ed un impegno dimostrati e profusi durante la prima e la seconda consiliatura dell’amministrazione Falcomatà – ha concluso Pensabene – che fanno di Reggio Calabria un Comune in prima linea nella tutela e nella difesa dei Diritti delle donne e contro la violenza di genere». (rrc)

L’ORGOGLIO PERDUTO DI REGGIO CALABRIA
IL SINTOMO DI UNA REGIONE CHE STA MALE

di MIMMO NUNNARIL’ultimo affondo contro Reggio arriva dal sistema discusso e poco trasparente del calcio italiano, che non si sa se ha espulso giustamente, o furbescamente per  favorire altre squadre, dal baraccone pallonaro la Reggina, che tuttavia nella intricata vicenda c’ha messo di suo, con i suoi dirigenti “stranieri”  improbabili e improvvisati, sui quali bisognerebbe indagare, quantomeno per fare chiarezza su una vicenda ridicola che solo la penna arguta del poeta Nicola Giunta avrebbe potuto spiegare.
Figure alle quali generosamente gli amministratori comunali avevano appuntato sul petto medaglie e onori manco fossero stati madre Teresa di Calcutta o Gandhi.
Sembra – e lo usiamo come metafora l’abbattimento della Reggina, poiché il calcio non appartiene alle cose serie – che dopo questa mazzata il declino della città della Fata Morgans abbia toccato il fondo.
L’agonia, dura da molto in verità: Reggio, agli occhi del visitatore, non a quelli dei reggini, che’ ormai hanno la vista offuscata, è una città disordinata, senza regole, senza servizi, senza visioni, senza orgoglio.
A Reggio si vive – male –alla giornata: arrangiandosi, come nelle affollate e caotiche città mediorientali.
Eppure, siamo in fondo allo Stivale, nel luogo che il leggendario paesaggista inglese Edward Lear definì: “uno dei più bei posti visti sulla terra”.
E non fu il solo, Lear, ad esprimersi con tanta ammirazione ed entusiasmo per la dirimpettaia della gemella Messina. Altri, lo imitarono: viaggiatori e scrittori più o meno famosi, e non sbagliavano certo, nei loro giudizi, e neppure esageravano. Reggio è bella, bella davvero; adagiata come una dea omerica, sulla riva continentale dello Stretto. Il suo passato è ricco, di storia e di leggenda, ma il presente è pessimo.
È al contempo splendida e decadente Reggio. Con alti e bassi, vive il suo declino da cinquant’anni, da quando si è conclusa la vicenda triste del capoluogo di regione, con lo Stato colonizzatore che ha scontentato tutti, lasciando nelle città calabresi strascichi di rancore che hanno condizionato il futuro e impedito uno sviluppo armonico.
È stato come aver buttato sale su ferite ancora aperte da più di un secolo, per altri motivi: trascuratezza e abbandono dei Governi prima di tutto. Reggio ha bisogno di uno scatto di orgoglio e dignità, per superare questo presente indecente. Deve avere coraggio, reagire, non abbandonarsi alla rassegnazione, e ricordarsi di un detto famoso di San Francesco d’Assisi: “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. 

Paradossalmente la querelle Reggina calcio può spronare la città ad invertire la rotta, riconciliandosi con se stessa e poi con il resto della regione, avviando intanto un dialogo concreto con Messina.

Il fatto è, che, da cinquant’anni, Reggio è, più di ogni altra cosa, ammalata di solitudine: è incompresa, malamministrata – salvo brevi primavere – asfissiata da un sistema mafioso che condiziona la libertà dei cittadini.

È un’isola d’infelicità, che non tenta di rianimarsi, di uscire dal letargo, dal degrado non più sopportabile, e darsi una possibilità di futuro, come meriterebbe. Potenzialmente ha tutto: un’invidiabile posizione geografica al centro esatto del Mediterraneo, cultura, tradizione, patrimonio d’arte, intelligenza dei giovani, operosità di imprenditori, di esercenti, tuttavia è da mezzo secolo una città senz’anima: chiusa nella solitudine malinconica in cui è stata spinta da potentati politici ed economici, da predatori arrivati da fuori, travestiti da gente perbene.

La solitudine, in parte, se l’è cercata Reggio, restando appartata, offesa e mortificata, restando incapace di esprimere apertamente la propria rabbia, anche giusta, se si considera che nessuno –  Stato, Regione – da risposte su questioni vitali come l’aeroporto e i collegamenti con Messina, tanto per fare due esempi di problemi annosi vergognosamente irrisolti. Si è affidata, la città, ad una classe dirigente e amministrativa litigiosa, mediocre, dove le colpe per le cose che non vanno sono di tutti e di nessuno. 

Accompagnare all’uscita appena possibile i responsabili della mancata crescita di Reggio è il primo passo per cambiare.

Allo stesso tempo, le altre città della Calabria, non solo Catanzaro, dovrebbero prendere coscienza che la crisi di Reggio è un problema di tutti e solo in un’ottica di riconciliazione, con una tregua, nella guerra assurda dei municipalismi, si vince la partita dell’intera regione, che ha bisogno di spinte corali per non sganciarsi definitivamente dalla locomotiva Paese.

Per cambiare, serve che scocchi la scintilla collettiva, l’impresa, che è possibile solo dall’intreccio virtuoso fra la cooperazione delle menti più ingegnose che amano la città, al di fuori della politica, che a Reggio è di livello basso attualmente. Ogni tanto, c’è un piccolo scoppio d’indignazione, accompagnato da azioni concrete, ma si tratta più che altro fatti isolati, di gesti ammirevoli di singole persone, mentre ci vorrebbe l’urlo corale per vincere.

Le belle cronache non mancano.

Ci parlano di volontari giovani e in particolare donne che non si arrendono e fanno qualcosa di utile e inusuale.

Una piccola storia di resistenza civile e del fare, con l’esempio e l’azione, la sta scrivendo una giovane signora, che di mestiere fa l’addetta alla comunicazione  del segretariato regionale del Mibact per la Calabria.

Si chiama Angelina De Salvo, ed è attivissima sui social dove racconta il suo “fare”, che è il contrario di “lamentare’: ha cominciato con la ripulitura della scalinata di via Giudecca, cuore di un operoso quartiere, un tempo ebraico.

Con dozzine di altri volontari, ha sgombrato i siti culturali della città da sterpaglie e immondizia, riportato monumenti e luoghi storici al loro antico splendore. Angelina, donna dal piglio mediterraneo, poi le cose non non le manda a dire. Nei giorni scorsi rivolta agli amministratori comunali che lasciano nell’abbandono il tapis roulant, posto al centro della città, ha scritto una specie di invettiva di stile sciasciano: “Ma non vi vergognate di presentare ai cittadini e ai turisti questo luridume circondato da una rete arancione? Se non avete la possibilità di aprirlo perché almeno non tenerlo pulito? Se io fossi dentro l’amministrazione o fossi sindaco pagherei anche di tasca mia per chiamare qualcuno per pulirlo o lo pulirei io stessa”.

Sarà una coincidenza, ma due giorni dopo l’invettiva sparata a salve sui social da Angelina De Salvo,  il tapis roulant è stato ripulito. In quanto a farlo costantemente funzionare questa è un’altra storia.

Il tapis che giace come un serpente morto è la metafora della Reggio di oggi che ha bisogno della “scintilla collettiva”. (mnu)

REGGIO CALABRIA – Domani a Palazzo Alvaro la presentazione del tributo a Giacomo Battaglia

Reggio Calabria rispetta la tradizione e per il terzo anno consecutivo celebra la memoria di Giacomo Battaglia, indimenticato protagonista della comicità reggina e nazionale, con lo spettacolo “Chi non ride e fuori moda”, in scena a Piazza Castello il prossimo 7 settembre alle ore 21.00.

La serata, un vero e proprio tributo all’indimenticato comico reggino prematuramente scomparso nel 2019, vedrà la presenza di alcune delle migliori espressioni artistiche del territorio calabrese, unite con le esibizioni di alcuni testimonial del circuito artistico nazionale, tra i quali Marcello Cirillo, Demo Morselli e Pier Francesco Pingitore, cui verrà consegnato il premio alla carriera “Giacomo Battaglia”.

Lo spettacolo sarà presentato domani mercoledì 6 settembre alle ore 16.30 nel corso di una conferenza stampa nella Sala Biblioteca di Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana. All’incontro con i giornalisti parteciperanno il Consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio, il direttore artistico Alessandro Tirotta, il conduttore della serata, Gigi Miseferi, ed il direttore organizzativo, Angela Battaglia. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Celebrata la Giornata internazionale della carità con le donazioni del Lions

E’ stata celebrata la Giornata Internazionale delle Carità con una piccola donazione di beni di prima necessità da parte del Satellite dei Diritti Umani del Lions Club Carate Brianza Cavalieri rappresentato dalla sua Presidente Avv. Eliana Carbone che riveste anche il ruolo di Ambasciatrice Eddhiac International Ong Global alla Parrocchia di S. Maria della Candelora di Reggio Calabria con il suo Parroco Don Luigi Cannizzo ed anche attraverso la Prof.ssa Carmen Oliva Tesoriere del Satellite dei Diritti Umani del Lions Club alla Parrocchia Santo Stefano Protomartire di Tortora (Cs) con il suo Parroco Don Antonio Pappalardo ed il suo Vice-Parroco Don Leonardo Grisolia nonché su Catanzaro tramite il Dott. Alfonso Molea Presidente di Comitato di Club addetto alle tecnologie informatiche alla Parrocchia di S. Maria Immacolata di Soverato (Cz) con il suo Parroco Don Alfonso Napolitano.

Ai fini della sensibilizzazione su questa Giornata mondiale della carità la Presidente Avv. Eliana Carbone del Satellite dei Diritti Umani del Lions Club Carate Brianza Cavalieri si è confrontata con il Parroco Don Luigi Cannizzo della Parrocchia di S. Maria della Candelora di Reggio Calabria. L’Avv. Carbone ha quindi sottolineato l’importanza di questa Giornata che viene celebrata il 05 Settembre di ogni anno nella data della morte di Madre Teresa di Calcutta morta il 05/09/97 riconosciuta a livello internazionale come simbolo della solidarietà umana ed istituita dall’ONU nel 2012 perché l’Organizzazione delle Nazioni Unite che è un organismo sovranazionale, ed ha il compito di assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni, ha ritenuto importantissimo il ruolo della Carità nel attenuare le Crisi Umanitarie e le sofferenze umane all’interno e tra i popoli. «Madre Teresa – ha proseguito l’Avv. Eliana Carbone – è stata proclamata Beata da Papa Paolo Giovanni II e poi Santa da Papa Francesco ed ha ricevuto il Nobel per la Pace nel 1979, anno in cui è venuta anche a Reggio Calabria e qui ha istituito una casa per i più bisognosi in località Modena (Rc) gestito da suore appartenenti alla Congregazione religiosa delle Missionarie della Carità, da lei fondato».

A questo punto l’Avv. Eliana Carbone ha chiesto a Don Luigi Cannizzo di parlare dell’attività che loro come Parrocchia svolgono per i più indigenti e da chi vengono supportati in questa mission di aiutare il prossimo attraverso l’applicazione di quella che è una delle più grandi virtù che è la Carità. Il Parroco Don Luigi Cannizzo, dopo aver ringraziato la rappresentante del Satellite Diritti Umani per la donazione dei generi alimentari di 1 necessità ricevuti anche a nome di tutta la Parrocchia, ha precisato che ogni donazione è bene accolta anche se non si può parlare di sopperire ai bisogni degli ultimi o più bisognosi in difficoltà economica, sociale ed a causa di ciò ai margini della vita di ogni giorno perché ogni donazione è come una goccia d’acqua in un oceano. Don Luigi Cannizzo ha parlato poi dell’organizzazione della sua Parrocchia che comprende un centro di ascolto, che poi al suo interno provvede attraverso la distribuzione di generi alimentari a venire incontro alle circa 100 famiglie che quotidianamente e con amore e carità cristiana si cerca di aiutare.

Poi Don Luigi anche riferito che attraverso una piccola cucina a disposizione della Parrocchia e l’aiuto di volontari cuochi si riescono a preparare circa 70 pasti caldi che vengono poi confezionati e distribuiti tramite un’altra rete di volontari a circa 70 clochard andando a trovarli nei luoghi di povertà per assicurargli un pasto caldo soprattutto d’inverno quando fa freddo. L’Avv. Eliana Carbone ha poi concluso dicendo che l’azione di Carità portata avanti dalle Parrocchie sul territorio è importantissima e deve essere supportata dalla vicinanza dell’intera cittadinanza e che attraverso l’applicazione di questa virtù le Nazioni contribuiranno anche al raggiungimento dei primi 2 Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e cioè: 1 eliminazione della povertà; 2 eliminazione della fame nel mondo. (rrc)

LOCRI (RC) – A Bivongi, Pazzano e Stilo scuola estiva sulle Politiche della biodiversità

L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, con la partnership tecnica del Gal Terre Locridee (Locride 2025 Tutta un’altra storia) e di Officine delle Idee, organizza dall’8 al 10 settembre 2023, nei comuni di Bivongi, Pazzano e Stilo (provincia di Reggio Calabria) la Scuola Estiva dal titolo “Politiche della biodiversità. Sul governo dell’umano, dell’animale, del vegetale”.

Per alcuni giorni, ricercatrici e ricercatori avranno modo di confrontarsi su temi di assoluta rilevanza scientifica e di visitare luoghi di estrema rilevanza storica.

La biodiversità è quella qualità del vivente che ne consente la variazione, sia all’interno di una singola specie, sia fra specie diverse e fra ecosistemi. La nozione di biodiversità spinge a rimettere in questione il concetto di identità nonché le visioni binarie che da essa discendono, prima fra tutte quella tra umano e non umano. Tuttavia, il discorso ecologico contemporaneo, in nome dell’unità del vivente, rischia di non focalizzare adeguatamente, all’interno del concetto di biodiversità, il ruolo dell’umano suscitando, in tal modo, reazioni che finiscono per riprodurre proprio quelle dicotomie dalle quali si vorrebbe prendere congedo. In forza di una visione che superi gli steccati fra specie, una proposta possibile sarebbe quella di una biodiversità che abbracci anche l’umano, senza tuttavia scivolare nel pregiudizio antropocentrico.

I lavori della scuola sono riservati a otto borsisti che sono stati selezionati dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici tramite apposito bando pubblico.
Nella logica di attività formative di livello superiore fortemente orientate alla ricerca e nella prospettiva della reciproca conoscenza scientifica – anche al fine di stimolare collaborazioni, progetti e ricerche comuni –, la Scuola estiva si propone di valorizzare gli studi delle ricercatrici e dei ricercatori e di favorire uno scambio intergenerazionale tra studiose e studiosi al di fuori dell’asimmetria dei rapporti di natura accademica. In questa chiave, le sessioni del mattino saranno dedicate alla presentazione dei lavori dei ricercatori (40 minuti circa per ogni relazione). Le presentazioni saranno commentate da un discussant, prima di essere aperte alla discussione generale. Le relazioni possono essere tenute in italiano, francese o inglese e potranno essere proposte per la pubblicazione nella collana Minority Reports dell’editore Mimesis.
Le sessioni pomeridiane saranno dedicate alla visita di luoghi significativi per la comprensione della nozione di biodiversità – nelle molteplici declinazioni affrontate dalla Scuola – in cui si svolgeranno attività laboratoriali comuni condotte dai discussant. Le visite saranno pertanto il prolungamento empirico delle griglie interpretative e delle riflessioni maturate nel corso dell’attività mattutina.

REGGIO CALABRIA – Grande successo per la mostra “I volti di Aism” nella galleria di Palazzo San Giorgio

Ha suscitato uno straordinario successo generando l’interesse di migliaia di visitatori la mostra “I volti di Aism” realizzata dalla Sezione Provinciale di Reggio Calabria dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ed allestita presso la Galleria di Palazzo San Giorgio dal 28 agosto fino al 3 settembre.

Il progetto “I volti di Aism” nasce da un’idea dei ragazzi del Servizio Civile Universale anni 2022/2023 e 2023/2024, realizzato con l’intento di rappresentare i volti dei soci, dei volontari, dei caregiver e di tutti coloro che sostengono l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. “La finalità della mostra – spiegano gli organizzatori – è far capire che, oltre la patologia, c’è sempre la persona con i suoi interessi, desideri, progetti, obiettivi”.

Un plauso per la brillante riuscita della manifestazione è giunto dal Consigliere delegato Carmelo Romeo, presidente della Commissione Salute dell’Ente che proprio nei giorni scorsi aveva udito il Direttivo provinciale dell’Associazione. «Un successo davvero straordinario – ha affermato Romeo – che rende merito al lavoro di questi ragazzi che con tanta passione e spirito di servizio hanno realizzato un percorso espositivo di grande interesse, capace di rappresentare al meglio il mondo della solidarietà che ruota attorno all’Aism reggina».

Autori delle fotografie sono stati Alessandra Melina, Chiara Puleio, Elena Sirio, Gaetano Lo Presti Giunta e Filippo Laganà, aiutati e supportati da Elisa Pizzonia, Silvia Piccolo, Giusy Giordano e Concy Valerioti. «Un ideale comune denominatore è individuato nel filo rosso che accomuna tutte le foto, filo che unisce i soggetti fotografati pur mantenendo le peculiarità proprie di ognuno. Lo scopo del progetto – spiegano ancora i ragazzi – è far capire che, oltre la malattia, c’è sempre la persona nella sua interezza al centro, far conoscere il mondo di AISM e tutto ciò che gravita attorno alle persone con Sclerosi Multipla ed alla sezione provinciale presente sul territorio».

Alla realizzazione della mostra hanno collaborato, per l’allestimento della mostra, lo studio fotografico PosaBi di Bruno Giordano ed il Centro Servizi Volontariato dei Due Mari di Reggio Calabria. (rrc)