REGGIO – Inaugurato il nuovo campetto di quartiere a Modenelle

È stato inaugurato, a Modenelle di Arghillà, il nuovo campetto di calcio voluto dall’Amministrazione comunale di Reggio Calabria.

Per l’inaugurazione, organizzata in collaborazione con il Csi, si è svolta la partita amichevole fra i giovani del quartiere, riuniti nella polisportiva “Arghillà a colori”, gli stessi operatori del Csi ed una selezione di magistrati reggini.

L’iniziativa, inserita nell’ambito del più vasto progetto Memoria è cultura, il programma che vuole rendere omaggio al ricordo alle vittime delle mafie e alle buone pratiche di legalità, ha visto la partecipazione del sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, dell’assessore alla Sicurezza, Giuggi Palmenta, del consigliere delegato allo Sport, Gianni Latella, del presidente del consiglio comunale Enzo Marra, del consigliere comunale Franco Barreca, degli operatori del Csi di Reggio Calabria guidati dal Presidente Paolo Cicciù, dei rappresentanti della Prefettura, della Procura della Repubblica di Reggio Calabria e delle forze dell’ordine.

«In tutte le altre città – ha detto Brunetti – l’inaugurazione di una struttura sportiva è una cosa normale. Ad Arghillà, invece, assume un valore molto importante, considerate le tante difficoltà che vive il quartiere. Oggi, un pezzo di questo rione, viene restituito ai cittadini. Dove sorgevano il degrado ed un cimitero di auto, adesso c’è uno spazio che diventa opportunità per i ragazzi e l ragazze di Arghillà che potranno socializzare, giocare e incontrarsi all’aria aperta e a due passi dalle loro case».

«Il messaggio da lanciare alla popolazione di Modenelle – ha continuato il sindaco facente funzioni – è che l’amministratore comunale è presente con gesti che possono sembrare piccoli, ma che hanno un grandissimo valore sociale. Il bene pubblico, adesso, è di tutti e tutti saranno chiamati a viverlo, custodirlo, valorizzarlo e mantenerlo per come è stato consegnato».

Per l’assessora Palmenta l’inaugurazione del campetto di Arghillà «è una scommessa vinta dall’amministrazione Falcomatà che ha voluto scegliere questo quartiere proprio per dare un segnale di riscatto sociale che va al di là dello sport e del semplice impianto sportivo».

«Questo campo da gioco – ha affermato – è una macchia di colore in una situazione un po’ grigia. Attraverso dei fondi nazionali per il recupero e la realizzazione di strutture sociali, abbiamo voluto dotare Arghillà del primo campetto pubblico. Ora, la nuova sfida passa nelle mani delle ragazze e dei ragazzi del territorio che dovranno prendersene cura».

L’aspetto sociale dell’iniziativa è stato sottolineato anche dal consigliere delegato Gianni Latella: «Arriva a conclusione una delle idee più belle portate avanti seguendo le linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà. Uno spazio di crescita e aggregazione, un’area tutta dedicata ai giovani di Arghillà che avranno modo di vivere, in maniera inedita e positiva, un quartiere comunque ricco di difficoltà e contraddizioni».

«È un bel momento – ha concluso il consigliere delegato – in cui le istituzioni, in forte sinergia, hanno voluto partecipare ad una vera e propria festa dello sport e dell’amicizia, diffondendo attenzione e speranza in una zona difficile della città».

La splendida partita fra i ragazzi di Modenelle, i referenti del Csi ed alcuni magistrati ha, quindi, un solo vincitore: «La città di Reggio Calabria che, ancora una volta, si è dimostrata inclusiva e presente di fronte alle fragilità del territorio». (rrc)

REGGIO – S’inaugura la Panchina Europea della Creatività

Domani pomeriggio, a Reggio, a Piazza della Consegna, alle 18.30, s’inaugura la Panchina europea della creatività. L’iniziativa è promossa dal Comune di Reggio Calabria, nello specifico il centro Europe Direct, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti della città dello Stretto.

Si tratta di un arredo simbolico, che richiama ai valori della pace e della cooperazione tra i popoli, ma anche della cultura come strumento di emancipazione sociale, che stanno alla base della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. La panchina sarà posiziona a fianco alla panchina arcobaleno, già installata negli anni scorsi come simbolo della battaglia per la difesa dei diritti civili di ogni individuo.

All’inaugurazione saranno presenti il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, l’assessora alle Politiche Giovanili e allo Europe Direct, Giuggi Palmenta, il Consigliere delegato al Decoro e all’Arredo Urbano Massimiliano Merenda, il Direttore Accademia di Belle Arti Sacchetti e gli studenti che hanno realizzato le opere, insieme alla Professoressa Roberta Cuzzola(rrc)

A L’A Gourmet di Reggio si è discusso del rapporto tra l’arte e la malattia psichiatrica

Si è analizzato il rapporto tra l’arte e la malattia psichiatrica, nel corso del convegno svoltosi lo scorso 25 maggio a L’A Gourmet L’Accademia – Art Gallery di Reggio Calabria, nel corso del convegno Dal Tormento all’Estasi – L’Arte e la Recovery: sguardi e linguaggi della mente, organizzato dalla Società E – Com – Educazione continua in medicina e patrocinato da vari enti e associazioni.

L’ arte e la cultura sono determinanti per il benessere psicofisico. I musei alleviano ansia e stress e fanno bene alla salute. 

A Milano lo studio scientifico che analizza il potere dell’arte e gli effetti sulle persone. Il progetto sperimentale ha visto dallo scorso settembre protagonisti due Musei Civici di Milano, il Museo di Storia Naturale e la Galleria d’Arte Moderna, dal titolo ASBA (Anxiety, Stress, Brain-friendly museum, Approach – ansia, stress, approccio del museo amico del cervello), progettato e coordinato dal Centro Studi sulla Storia del Pensiero Biomedico (CESPEB) dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

A relazionare lo psichiatra, psicoterapeuta Vincenzo Maria Romeo, la giornalista e curatrice Elisabetta Marcianò e la professoressa AnnaGrazia Calabrò

I relatori hanno illustrato ampiamente tutti gli aspetti più interessanti relativi all’argomento trattando risvolti estetici, filosofici, scientifici senza dimenticare l’apporto pratico ed esperenziale. Gli interventi hanno appassionato gli iscritti al convegno tanto da aprire un dibattito di confronto animato e costruttivo. Lo psichiatra ha aperto una finestra sul nuovo modo di “sentire”  legato all’intelligenza artificiale e ai compromessi etici e filosofici, la giornalista Marcianò ha trattato tre figure del mondo dell’arte coinvolgendo il pubblico grazie al racconto umano ed emotivo. Infine la professoressa Calabrò ha chiuso con l’apporto di una esperienza innovativa svoltasi all’interno della scuola  

Arte, Cibo, Cultura, sempre interessante a L’Accademia Art Gallery il coinvolgimento della proposta ristorativa dello chef Filippo Cogliandro, un vero e proprio spazio gourmet per far vivere agli ospiti un’esperienza più intima e coinvolgente, la gioia dei 5 sensi. La sua  “arte” è quella di far emozionare gli ospiti attraverso il cibo che propone, avvicinarli al concetto del piacere.

La formazione cosmopolita dello chef si declina in un nuovo menu che pone l’accento sulla freschezza e sul costante dialogo con il territorio. Fantasia e  creatività per un viaggio di gusto tra terra e mare in un continuo scambio. Contenuti e sapori, colori e  profumi della sua terra natia si intrecciano con le opere d’arte esposte, creando elementi onirici del piacere, dove si individuano il mare, l’entroterra, i piccoli produttori locali, la pasta, l’olio, il vino, il prezioso bacino a cui lo chef attinge per portare in tavola suggestioni e interpretare prodotti semplici di prima qualità. (rrc)

 

REGGIO – S’inaugura il campetto di quartiere di Modenelle ad Arghillà

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17, sarà inaugurato il campetto di quartiere a Modenelle di Arghillà.

L’iniziativa, prevista nei giorni scorsi e poi rinviata a causa dell’emergenza maltempo, rientra nell’ambito del programma di attività, disposto dall’Amministrazione comunale reggina, dal titolo “Memoria è Cultura”, il progetto che punta a rendere omaggio alla memoria delle vittime delle mafie e alle buone pratiche di legalità. L’iniziativa odierna è realizzata in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano. (rrc)

Geologi a confronto sul Ponte: Sì, ma valutare prima tutte le variabili

All’Università Mediterranea di Reggio Calabria il Consiglio nazionale dei Geologi si è riunito per discutere degli Aspetti geologici, sismici e normativi delle opere infrastrutturali complesse nell’area dello Stretto di Messina”.

Un vero e proprio confronto scientifico, su cui  tecnici, professionisti, accademici e ricercatori hanno affrontato numerosi temi per cercare di comprendere in che contesto si andrà ad inserire il Ponte sullo Stretto, che è diventato recentemente legge.

Il presidente del Consiglio Nazionale, Arcangelo Francesco Violo, ha ribadito che «il Ponte sia un’opera utile se inserita in un quadro organico di ammodernamento infrastrutturale e anche di risoluzione delle tante problematiche di carattere geologico-ambientale del territorio».

Al Corriere della Calabria, Violo ha spiegato che si tratta «di un’opera complessa, che tra l’altro si inserisce in un territorio, in un’area che è quella dello Stretto di Messina, con particolari caratteristiche geologiche e sappiamo essere un territorio un’area ad elevato rischio sismico. Noi su questo vogliamo fare appunto degli approfondimenti tecnici scevri da ogni pregiudizio politico perché la categoria professionale dei geologi vuole dare proprio il contributo per i necessari aggiornamenti che ci vogliono per ricostruire e usare per la progettazione ingegneristica a modelli geologici, geomorfologici e sismici affidabili. Il ponte sarà sicuramente un’opera infrastrutturale utile, ma dev’essere un’opera di completamento. Sarà utile solo se verranno realizzate tutte le opere infrastrutturali a corredo: pensiamo ad esempio all’alta velocità ferroviaria».

«Bisogna lavorare con un piano pluriennale di interventi – ha ribadito – di mitigazione del rischio idrogeologico che preveda anche attività di tipo strutturale e la necessità che hanno anche queste regioni di un aggiornamento continuo dei piani territoriali, dei piani urbanistici, dei piani di assetto idrogeologico ma anche dei piani di emergenza, perché sappiamo quant’è importante l’informazione dei cittadini per questi eventi, per poter adottare le corrette procedure di autoprotezione».

Durante il suo intervento, il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha ribadito l’importanza strategica del ponte sullo Stretto di Messina nel corridoio Scandinavo – Mediterraneo, che rappresenta un volano per lo sviluppo economico e un’occasione di crescita per la regione siciliana e per il Paese. Un’opera green e di grande valore infrastrutturale.

Concorda con il ministro il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa, che ha evidenziato come gli studi e approfondimenti realizzati siano il risultato del contributo che professionisti e universitari hanno inteso offrire per il ‘Messina Type deck’, mostrandosi pronti ad una sfida di tale portata con la solidità della tecnica italiana, che già per il passato ha più volte dimostrato la capacità di realizzare grandi opere come questa.

Il Presidente dal Consiglio Nazionale dei Geologi, Arcangelo Francesco Violo, ed il Presidente del suo Centro Studi, Lorenzo Benedetto, nel ringraziare per gli interventi, hanno garantito che i geologi sono pronti a dare il proprio supporto tecnico per la realizzazione di tale infrastruttura complessa, tenuto conto che il ‘DL Ponte’, nel testo convertito in legge, richiede una particolare attenzione all’aggiornamento della modellazione geologica.

Il ministro della Protezione Civle e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, nel suo intervento durante la seconda giornata di convegno – tenutosi all’Università di Messina – ha ribadito il compito incontestabile di «tenere la politica lontana dalla tecnica e tenere lontana la tecnica dalla politica».

«Abbiamo il dovere di comprendere che il ponte è una struttura che deve essere realizzata, ed è vostro il compito di dirci come realizzarlo», ha detto, sottolineando come «il Ponte renderebbe il Mediterraneo cerniera verso l’Europa».

«L’ambientalismo fondamentalista – ha aggiunto – non è servito all’Italia e non serve. Bisogna mettersi attorno a un tavolo e ragionare. Il ponte – ha ricordato – è sempre stato un obiettivo del Centrodestra, basta con l’ambiguità politica, alternare il sì al no è un metodo politico che non fa bene».

«Nessuno – ha rimarcato – nasconde la complessità dei problemi o dei disagi di cambiare la morfologia dei luoghi, ma se opere analoghe sono state realizzate in altre parti del mondo, credo si possa fare anche da noi».

Il presidente Violo ha ricordato come «il Ponte, per avere davvero una sua utilità, deve essere inserito in un contesto strutturale aggiornato: alta velocità Sa-RC e gli assi siciliani Palermo–Messina–Catania» e ha ribadito la necessità dell’aggiornamento del progetto, «contemplando la valutazione di tutto il contesto geologico».

Carlo Domiglioni, presidente dell’Ingv, dopo una valutazione tecnica, legata alle problematiche dello Stretto, tra cui salinità, temperatura del Tirreno, sismicità dell’area, ha sottolineato come prima della costruzione del Ponte è «necessario ipotizzare le situazioni più estreme, rivedendo il progetto in funzione delle accelerazioni possibili, che prevedono eventi di magnitudo 7.3». (rrm)

REGGIO – Al via il Gaia Festival – La sfida al mutamento

Fino al 4 giugno, al Parco Ecolandia di Reggio Calabria, è in programma Gaia Festival – La sfida al mutamento climatico, che mette al centro le tematiche della sostenibilità e del climate change.

Il teatro, le mostre, le arti visive, non possono esimersi dalla responsabilità di farsi a loro volta promotori di quel processo di ripensamento e di cambiamento necessario della società, un cambiamento che, inevitabilmente, deve essere anche culturale.

Tra le mostre, si potranno ammirare Architetture per territori fragili, composta da foto e progetti architettonici realizzati in Africa in territori a elevata fragilità; Gli effetti dei cambiamenti climatici: Paesaggi a confronto: fotografie del secolo scorso e attuali nell’area dello Stretto.

E, ancora, la rassegna Popoli resilienti, con foto e progetti architettonici realizzati in Africa in territori a elevata fragilità; la mostra Strategie di difesa, un percorso con mappe interattive Alla scoperta delle tecnologie sostenibili, con simulazioni, giochi interattivied eventi specifici sul tema.

Per la giornata di domani, previste visite guidate nel villaggio Gaia,  Laboratorio “In gioco con gli elementi” e la consegna delle targhe ai custodi dell’albero.

Il 29 maggio, al Liceo Artistico “Mattia Preti” di Reggio,  𝗥𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗔𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗟𝗼𝗻𝗴𝗼 e gli alunni del Liceo artistico Mattia Preti di Reggio Calabria Presentazione dell’artista, definizione della struttura, degli obiettivi e delle attività e sopralluogo e Avvio Lavori.

Sempre al Liceo Preti, il 30 e 31 maggio, si terrà il laboratorio progettuale della residenza artistica con Giovanni Longo.

Il 1° giugno la resistenza artistica di Longo e gli alunni del Preti si sposteranno nelle stanze storiche del Forte Gullì a Ecolandia per allestire la mostra.

Previsto, poi, il convegno Ripensare le città nell’era degli eventi estremi; alle 20 lo spettacolo Visioni dello Stretto, un reading con Maria MilasiAmerico Melchionda a cura di Officine Joniche Arti.

Il 2 giugno Laboratorio di progettazione partecipata “Il Villaggio delle buone pratiche” e inaugurazione della mostra realizzata dal Liceo artistico Mattia Preti di RC a cura dell’artista Giovanni Longo.

il 4 giugno Laboratorio di progettazione partecipata “Land Art” a cura di Davide Scialò, laboratorio In gioco con gli elementi. (rrc)

Concorsi al Comune di RC, Cardia: Il bando è contrario a regolamento per l’accesso all’impiego

Il consigliere comunale di Reggio, Mario Cardia, condivide «in pieno le valutazioni politiche e tecniche compiute sul tema dei concorsi sia dalla senatrice Tilde Minasi che dal Consigliere Regionale Giuseppe Neri, che hanno posto l’accento sulle gravi lacune che questi concorsi da remoto pongono in termini di trasparenza, oggettività nelle valutazioni e costi sociali».

«Da consigliere Comunale di opposizione – ha detto – all’indomani della pubblicazione di questi ormai tristemente famosi bandi da remoto, ho acquisito copia del Regolamento Comunale per l’accesso all’impiego approvato dalla Giunta Comunale con Delibera 5/2023. Dopo un’attenta verifica, ho potuto constatare che questi bandi di concorso contrastano con lo stesso Regolamento Comunale e vi spiego il perché: l’articolo 14, comma 1, lettera H del regolamento per l’accesso all’impiego approvato dalla stessa Giunta Comunale prevede che il bando di concorso deve indicare la tipologia e le modalità di svolgimento delle prove che potranno essere effettuate digitalmente in presenza o da remoto. Ed invece i bandi di concorso, anziché indicare con chiarezza come si svolgeranno le prove da remoto, prevedono che le modalità di svolgimento saranno comunicate solo in un secondo momento, con un rinvio che di fatto rappresenta una vera e propria violazione del regolamento».
«In sostanza – ha proseguito – questa maggioranza contraddice se stessa, pubblicando dei bandi di concorso da remoto in violazione del regolamento comunale! Inoltre, nei bandi mancano anche le valutazioni da dare alle risposte, i criteri di valutazione delle eventuali domande a risposta aperta, tutti elementi che purtroppo determineranno una grande mole di ricorsi e quindi di ritardi, a danno della Città, dei giovani e delle famiglie che da tempo attendevano di cimentarsi nei concorsi, per trovare lavoro nella propria città. Se l’intento di questa maggioranza era di semplificare e velocizzare le procedure, come mai si sono scelte le modalità da remoto? Come mai si è rinunciato a Formez? Questi bandi, così formulati, non faranno altro che appesantire l’iter dei concorsi, produrre contenzioso e allungare i tempi».
«Ma c’è di più. Si tratta di concorsi che penalizzano le fasce più deboli della popolazione – ha concluso – poiché costringono i candidati a dotarsi di computer e altra strumentazione tecnica specifica, sostenendo quindi costi che, in questo delicato momento storico, tante famiglie e tanti giovani non possono permettersi. Quindi assistiamo purtroppo anche ad un totale disinteresse politico e sociale di Brunetti, Gangemi e di questa maggioranza nei confronti delle persone in difficoltà. L’ennesima pagina triste ed inaccettabile scritta da un’amministrazione di f.f. scollata dalla realtà cittadina e dalle esigenze dei più fragili». (rrc)

REGGIO – Ultimi giorni per iscriversi al Conservatorio Cilea

Entro il 31 maggio ci si può iscrivere al Conservatorio di Musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, per l’anno accademico 2023-2024.

Al “Cilea” è possibile studiare canto, strumenti solisti e d’orchestra, didattica musicale, musicologia, composizione, tecnologie del suono e musica jazz fino a conseguire diplomi accademici di 1° e 2° livello, equiparati rispettivamente alla laurea e alla laurea magistrale.

L’offerta formativa è ampia e ricca di laboratori e di masterclass con maestri di fama internazionale. Numerose le iniziative a favore degli studenti, come concerti, borse di studio, attività di collaborazione, scambi interculturali, mobilità Erasmus per studio e tirocinio.

I corsi, quasi tutti articolati in 4 livelli di difficoltà progressiva, consentono la contemporanea iscrizione ad altre scuole e all’università.

È anche possibile l’ammissione a singole materie fino a un massimo di tre per anno accademico con conseguimento dei relativi crediti formativi, nonché frequentare come uditori.

Frequentare il Conservatorio costa ogni anno circa 350 € per i corsi di base e propedeutici, e fino a un massimo di 960,00 € per il triennio o il biennio, a seconda del valore Isee. (rrc)

REGGIO CALABRIA – L’Accademia del tempo libero in visita alla biblioteca del Campanella

Un pomeriggio di grandi emozioni e di straordinaria bellezza per l’Accademia del Tempo Libero che, con la sua Presidente Silvana Velonà, ha organizzato una visita guidata all’antichissima biblioteca magistrale dello storico Liceo classico “Tommaso Campanella”.

Un preziosissimo patrimonio librario di circa 18 mila volumi che si è arricchito nel corso di due secoli di storia, quello custodito dal liceo, che i soci, molti dei quali già alunni o docenti della scuola, hanno voluto conoscere in modo più approfondito.

La visita si è resa possibile grazie alla collaborazione con la dirigente scolastica Carmela Lucisano nell’ambito del progetto “Leggendo Leggendo-incontri di promozione alla lettura”, ideato e coordinato da Matilde Bartolo.

Due giovanissime studentesse del Liceo, accompagnate dalle professoresse Lucrezia Laganà e Paola Lucia Latella, hanno raccontato, la storia della città attraverso i miti, le leggende, la poesia, la lettura di brani in greco e latino in un abbraccio tra antico e contemporaneo che ha emozionato i presenti. Una narrazione appassionata e dettagliata, che lascia ben sperare nel futuro.

Paola Lucia Latella ha poi, tracciato le linee della storia del Liceo Classico, le cui origini remote risalgono al 1564, quando i Padri Gesuiti fondarono a Reggio un loro collegio destinato agli insegnamenti umanistici, per arrivare poi al Liceo delle belle lettere, istituito nel 1814 a seguito di un decreto di Gioacchino Murat, al Real Collegio, voluto dai Borboni e, finalmente, al Liceo Ginnasiale istituito dopo l’Unità d’Italia. Da oltre due secoli il Liceo Classico di Reggio, intitolato a Tommaso Campanella, si pregia di avere docenti illustri che hanno contribuito e contribuiscono alla formazione umana e culturale di studenti e studentesse.

Intitolata alla poetessa Gilda Trisolini, l’attuale biblioteca è costituita da circa 18 mila volumi e racchiude un’aldina, 5 cinquecentine con le Commedie di Plauto e gli Epigrammi di Marziale e un incunabolo con le lettere capitali scritte a mano, datato 1450 circa, che contiene il De Inventione di Cicerone.

L’illustrazione dell’enorme patrimonio librario, la lettura di alcuni epigrammi di Marziale da parte di Maria Bambace, il saluto di Eugenia D’Africa figlia del compianto Preside Giacomo D’Africa e un breve dibattito hanno concluso un pomeriggio di grande spessore culturale per ricordare, apprezzare e amare le nostre radici senza mai più dimenticare. (rrc)

Versace (Metrocity RC) al convegno “La Logica dell’occhio”: Riappriopiarsi del bello

Il sindaco f.f. della Metrocity RC, Carmelo Versace, ha partecipato al convegno La logica dell’Occhio: Semplicità, adeguatezza, proporzione, evento all’interno della rassegna La misura del vuoto, organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Reggio Calabria con il patrocinio di Città metropolitana di Reggio Calabria, ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e IN/ARCH Calabria (Istituto Nazionale di Architettura).

Versace, nel suo intervento per i saluti istituzionali, ha evidenziato quanto siano stati rafforzati «i rapporti e le sinergie con alcuni ordini professionali cittadini al fine di rendere questi soggetti dei veri attori protagonisti nella collaborazione con le istituzioni rispetto a comuni indirizzi, fatto sostanziale per le ricadute positive di enorme portata sulla collettività».

A tal proposito Versace ha ricordato «il recente sostegno alla riuscitissima esperienza della Biennale dello Stretto, intesa come l’inizio di un percorso per riscoprire e valorizzare tesori territoriali invisibili qualificando, al contempo, professionalità tecniche e sensibilità artistico-creative locali».

«Credo sia stato solo il primo passo – ha affermato Versace – quello posto in essere con la realizzazione della prima edizione della Biennale verso un preciso orizzonte che come amministratori vogliamo delineare: quello della riappropriazione del bello e dei tesori che rimangono quotidianamente invisibili ai nostri occhi. Vogliamo portare questa visione sia dentro che fuori dai Palazzi istituzionali”.

«In tal senso serve un coinvolgimento diretto delle professionalità rappresentate da questo specifico Ordine professionale. Penso che nelle opere pubbliche, fatti salvi i parametri di sicurezza ingegneristica, dovremmo iniziare a prendere seriamente in considerazione sia il parametro della gradevolezza che tutto ciò che ci fa emozionare, a corredo dell’opera stessa e del suo aspetto meramente funzionale».

«Anche all’interno delle sedi istituzionali – ha concluso il facente funzioni di Palazzo Alvaro – accanto agli elementi essenziali e logistici, è importante curare questo aspetto per creare ambienti armoniosi per chi ci lavora e per chi ne è semplice fruitore. Fa piacere vedere che questa tipologia di eventi, dunque, sia sempre più ricorrente perché questa è una sfida comune che dobbiamo condurre con grande determinazione e complicità». (rrc)