A Reggio si consegna il Premio Giornalistico “La Matita Rossa e Blu”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, a Palazzo Alvaro, si terrà la 14esima edizione del Premio Giornalistico Nazionale “La Matita Rossa e Blu”, organizzato dalla Fondazione “Italo Falcomatà” e riservato alle migliori firme del giornalismo italiano.

Aprirà i lavori il saluto della neopresidente, Valeria Falcomatà. I riconoscimenti di quest’anno assegnati ai giornalisti Riccardo Bocca, Carlo Tecce e Giovanna Vitale.

Dopo i brillanti successi degli ultimi anni, il prestigioso riconoscimento si conferma tra i più interessanti dedicati al settore dell’informazione nel panorama nazionale.

Negli anni, infatti, è stato assegnato a personalità di spicco del mondo radiotelevisivo e della carta stampata: da Sergio Zavoli a Enrico Mentana, da Riccardo Iacona a Massimo Giannini, da Attilio Bolzoni ad Aldo Cazzullo, da Annalisa Cuzzocrea a Marcelle Padovani, da Lucia Annunziata a Federica De Sanctis, da Gianni Mura a Mario Calabresi, da Emiliano Fittipaldi a Pietro Bellantoni.

Riccardo Bocca è scrittore e vicedirettore di Tpi, Carlo Tecce, è giornalista de L’Espresso e Report, e Giovanna Vitale, è penna de La Repubblica.

Nel corso della serata, i giornalisti saranno coinvolti in una conversazione con Gianfrancesco Turano de L’Espresso, autore di importanti inchieste e scrittore di numerose opere in campo letterario ed approfondimento giornalistico.

La serata sarà presentata da Francesca Gambarini, giornalista del Corriere della Sera, ed aperta dall’intervento di saluto della neopresidente della Fondazione, Valeria Falcomatà, che ha recentemente assunto il testimone della guida del consiglio d’amministrazione dopo la scomparsa della compianta Professoressa Rosa Neto Falcomatà(rrc)

Da Comune di Reggio ok a manutenzione straordinaria del Centro Diurno di Catona

La Giunta comunale di Reggio Calabria ha dato il via libera per la manutenzione straordinaria dell’immobile destinato a centro diurno per persone disabili a Catona, per un importo di 500mila euro dal Poc Metro.

Un investimento importante, dal punto di vista sociale, che si somma alle attività messe in campo dall’Amministrazione Falcomatà sin dal suo insediamento.

«È stato approvato il progetto definitivo di gara per la ristrutturazione dell’immobile ed è certamente una buona notizia per il centro diurno di Catona, un servizio fondamentale sul quale abbiamo sempre investito negli anni», ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali e Welfare, Lucia Anita Nucera.

«Si tratta di una struttura di proprietà della Regione. Fu attivata – ha ricordato – grazie a un protocollo firmato dall’allora sindaco Italo Falcomatà. Successivamente è nato un percorso per disabili adulti, gestito da una cooperativa che ha mostrato negli anni di funzionare, portando giovamento agli ospiti e fornendo sostegno e collaborazione alle famiglia. Dopo tanto tempo, per varie vicissitudini, questa struttura ha bisogno di una manutenzione importante e qui interviene la delibera».

«I lavori riguarderanno soprattutto il piano superiore – ha aggiunto l’assessore – e, grazie ai fondi, potremo finalmente intervenire. Una parte della struttura è adibita a centro per disabili adulti, ma un’altra parte sarà dedicata al “Dopo di noi”».

«Sono servizi di cui la città necessità, servizi che col Piano di zona in atto potenzieremo sul territorio, considerata la richiesta da parte delle famiglie e noi non possiamo non ascoltarle. Sono felice per i ragazzi ospiti e per i genitori che da anni aspettavano questo cambiamento». (rrc)

Il consigliere RC Latella: Centro Ace di Pellaro esperienza che potrebbe essere replicata

Per il consigliere comunale di Reggio, Giovanni Latella, l’esperienza dell’Ace – Associazione calabrese di Epatologia di Pellaro potrebbe servire come modello replicabile in altre realtà.

Nel corso della discussione in Quinta commissione Politiche sociali e della salute, sanità, presieduta da Latella, che ha visto come ospite della Commissione il presidente dell’Associazione Ace, Lino Caserta.

In apertura Latella ho sottolineato, ancora una volta, le diverse «difficoltà del sistema sanitario in Calabria. Per questo motivo è importante ascoltare le esperienze di chi opera nel settore da oltre vent’anni, come nel caso dell’Associazione Ace di Pellaro, che fornisce quotidianamente un supporto significativo al servizio sanitario nazionale».

Il presidente della Commissione ha ringraziato l’Ace per il suo lavoro costante e per l’opportunità che offre ai pazienti di ricevere cure e assistenza costante e ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’associazionismo nella sanità. «Può contribuire a colmare le lacune del sistema – ha specificato – considerando la necessità di una visione a lungo termine per la città, che includa la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, per attrarre giovani e migliorare la qualità della vita. Non è più possibile assistere a una disparità tra le regioni del nord e del sud Italia, la situazione attuale non è tollerabile».

Latella ha invitato i membri della commissione e altri attori politici a collaborare per affrontare le sfide della sanità, suggerendo che l’esperienza dell’Ace potrebbe servire come modello replicabile in altre realtà ed ha concluso esprimendo la speranza che queste iniziative possano contribuire a creare una città più vivibile e accogliente per tutti.

Il presidente del consiglio comunale, Enzo Marra, ha chiarito l’importanza di affrontare le sfide della sanità in Calabria.

«I finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha detto – stanno passando senza lasciare un impatto significativo sul territorio. È preoccupante la carenza di medici, se si considera che molti giovani professionisti scelgono di trasferirsi in altre regioni dove le condizioni di lavoro sono più favorevoli».

Marra ha spiegato come la scelta di questi medici non è libera, ma dettata dalla necessità di trovare sicurezza e stabilità economica.

Da qui, secondo il presidente «l’importanza della medicina di prossimità e l’esperienza dell’Ace come un modello da seguire».

Marra ha esortato a costruire una nuova visione per la città, che non si limiti a risolvere le emergenze sanitarie, ma che promuova un benessere duraturo e una comunità sana. Ha concluso il suo intervento invitando a riflettere su come le soluzioni sviluppate in Calabria possano servire da esempio per altre realtà, per un approccio integrato e sostenibile per il futuro della sanità e della comunità.

A sottolineare l’opera preziosa svolta dall’Ace a Pellaro è intervenuto anche il consigliere comunale del Partito Democratico, Giuseppe Marino.

È toccato poi a Lino Caserta descrivere le tante attività dell’organizzazione Ace a favore delle comunità di Reggio Calabria, in particolare nei quartieri di Pellaro e Arghillà.

«Un lavoro iniziato nel 2021 con servizi di ambulatorio e prevenzione. L’associazione – ha spiegato – offre sostegno, in particolare ai giovani, per affrontare il disagio psicologico e sociale, accentuato negli ultimi anni dalla pandemia di Covid-19. Gli ambulatori dell’Ace gestiscono ogni anno tra le 15.000 e le 20.000 prestazioni, fornendo una vasta gamma di servizi e rispondendo alle crescenti esigenze della popolazione».

Il presidente Caserta ha anche evidenziato che la principale necessità dell’associazione è il personale medico volontario.

«Anche se un maggiore supporto economico permetterebbe di assumere stabilmente nuovi medici – ha continuato –, l’urgenza riguarda il reclutamento di personale sanitario disposto a dedicarsi al volontariato. Questo ampliamento di risorse umane consentirebbe di affrontare meglio le richieste, sostenendo un’ampia fascia di popolazione vulnerabile composta da pensionati, casalinghe, famiglie monoreddito e giovani in cerca di lavoro o in condizioni di precarietà economica».

Infine Caserta ha affrontato il problema dell’inefficienza e dell’inefficacia del sistema sanitario italiano, ricordando come il diritto alla salute sia un tema nazionale e non solo locale.

«Servono riforme che rendano i servizi sanitari pubblici più accessibili – ha concluso – e che risolvano problemi come le lunghe liste d’attesa e la difficoltà di ottenere assistenza senza rivolgersi al settore privato. Problematiche non affliggono solo l’Italia, ma tutti i sistemi di welfare occidentali, come dimostra l’esperienza di una coppia canadese che ha trovato tempi di attesa più brevi in Italia rispetto al proprio paese». (rrc)

REGGIO – Lunedì si parla della Sinagoga di Bova Marina

Lunedì 14 ottobre, a Reggio, nella Biblioteca “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro, alle 17.30, si terrà l’incontro sulla Sinagoga di Bova Marina, per il ciclo di incontri Appuntamento con la bellezza, arte, letteratura, storia promosso da AiParC nazionale, guidata da Salvatore Timpano.

Dopo i saluti istituzionali del consigliere delegato alla Cultura della Metrocity RC, Filippo Quartuccio e del dott. Timpano, relaziona Rossella Agostino, archeologa e direttore Dipartimento Archeologica AiParC.

Luogo di culto fra Capo d’ Armi e Capo Spartivento situato in  contrada Deri presso la vallata del san Pasquale, comune di Bova marina. Il luogo riveste archeologicamente e storicamente un grande interesse poiché sono stati messi in luce resti di un insediamento ebraico (IV-VI sec. d.C.) e di una “sinagoga”, l’edificio più importante per la vita quotidiana delle comunità israelitiche, di cui non si hanno altri confronti in Calabria. Nocchiera d’ eccezione la Direttrice del Dipartimento Archeologia di Aiparc che, supportata da slide, ci condurrà dentro un avvincente susseguirsi di immagini e notizie che illustreranno il mirabile tesoro del nostro territorio. (rrc)

A Reggio consegnato il Premio di Studio Girolamo Tripodi

È la studentessa Noelle Schirripa, la diplomata più meritevole dello scorso anno scolastico, ad aver vinto il Premio di Studio “Girolamo Tripodi”, promosso dalla Fondazione “Girolamo Tripodi” e giunto alla quinta edizione.

La cerimonia, svoltasi nel Polo Tecnico Professionale “Righi – Boccioni – Fermi” di Reggio Calabria, ha registrato una folta rappresentanza degli studenti delle quinte classi dell’Istituto.

Alla manifestazione sono intervenuti il dirigente scolastico, prof.ssa Anna Maria Cama, il Dsga Roberto Vizzari, il Presidente della Fondazione, Michelangelo Tripodi, i componenti del Consiglio della Fondazione Maria Concetta Tripodi e Ivan Tripodi, la prof.ssa Antonella Micalizzi.

L’evento è stato aperto dal saluto della prof.ssa Cama, che ha espresso un sentimento di emozione nel ricordare la figura del sen. Tripodi, “che è stato sempre attento alla solidarietà sociale, in un momento nel quale le differenze di classe erano nette, fondata sull’idea che nessuno si salva da solo”. La dirigente ha concluso invitando i ragazzi a studiare bene per conseguire diplomi eccellenti perché ciò è garanzia di buoni risultati nella vita ed ha ricordato gli importanti risultati raggiunti nel precedente anno scolastico e i nuovi gravosi impegni derivanti dalla creazione del Polo Tecnico Professionale “Righi – Boccioni – Fermi” che rappresenta un momento di crescita ma anche una maggiore responsabilità.

È, poi, intervenuto Vizzari, che ha ringraziato la Fondazione per l’opportunità di questa borsa di studio ed ha ricordato di aver conosciuto il sen. Tripodi, del quale ha apprezzato l’impegno e il lavoro che rimane un esempio che va indicato alle giovani generazioni

Successivamente, la cerimonia di premiazione è proseguita con l’intervento di Michelangelo Tripodi, Presidente della Fondazione, che ha ringraziato la sirigente, il Dsga e la comunità scolastica del nuovo Istituto denominato Polo Tecnico Professionale “Righi – Boccioni – Fermi”, per l’accoglienza e l’ospitalità.

«Con questo premio, andiamo avanti nella scelta strategica della Fondazione – ha spiegato Michelangelo Tripodi – che punta ad investire sui giovani, sui nostri ragazzi su questa risorsa straordinaria della nostra terra che molto spesso non è affatto considerata per il valore che rappresenta. Il nostro obiettivo è lavorare contro la desertificazione del territorio, tentando di dare un contributo per rovesciare questa tendenza infausta. Il contributo che la Fondazione, attraverso il Premio, vuole dare agli studenti rappresenta un messaggio che lanciamo nel ricordo della lezione di Girolamo Tripodi, per dire ai giovani: teniamo viva la memoria, teniamo vivi valori, ideali e passioni perché i giovani possano realizzare il presente e progettare un futuro migliore per la nostra terra, mantenendo salde le loro radici».

Subito dopo ha preso la parola Maria Concetta Tripodi, che ha ricordato alcuni momenti del percorso di vita di Girolamo Tripodi e il suo forte impegno per la promozione della scuola e la crescita dei giovani.

In conclusione è intervenuta Noelle Schirripa, la studentessa premiata, che ha detto di essere onorata di essere qui e di ricevere questo premio della Fondazione Girolamo Tripodi che ha ringraziato sentitamente.

Noelle si è diplomata dopo aver frequentato il corso serale per gli adulti: «ciò assume – si legge in una nota – un valore ancora più grande sia per l’istituto scolastico e la qualità dei suoi corsi di studio e sia per la premiata che ha dimostrato che con la voglia di impegnarsi e lo spirito di sacrificio è sempre possibile ottenere lusinghieri risultati scolastici».

«La Fondazione – prosegue la nota – ringrazia sentitamente la dirigente scolastica, prof.ssa Anna Maria Cama, che ha dato un contributo determinante per lo svolgimento dell’iniziativa, con l’auspicio di poter proseguire anche in futuro una collaborazione che si è rivelata feconda e proficua».

«Nei prossimi giorni – conclude la nota – proseguiranno le premiazioni negli altri istituti scolastici di Reggio Calabria e di Polistena, coinvolti nei Premi di Studio “Girolamo Tripodi”, destinati agli studenti calabresi, e andranno avanti le molteplici attività programmate dalla Fondazione a partire dall’avvio della Rassegna teatrale promossa dalla Fondazione che comincerà il prossimo 26 ottobre e alla quale tutti sono invitati a partecipare». (rrc)

L’OPINIONE / Giuseppe Falcomatà: In questi mesi si è lavorato per restituire dignità all’UniStrada

di GIUSEPPE FALCOMATÀ – Gli ultimi accadimenti hanno disvelato il disegno dell’abusiva guida dell’Università per Stranieri Dante Alighieri. L’evoluzione dei fatti sta rivelando chi realmente voleva svendere l’Ateneo al mercato delle università telematiche. Ecco chi fin dal suo insediamento ha lavorato sordidamente per consegnare la gloriosa Università Dante Alighieri nelle mani di chi vede in una università solo una miniera d’oro.

Il Comune di Reggio Calabria la Città Metropolitana, la Camera di Commercio e il Comitato reggino della Società Dante Alighieri, si sono rifiutati di assistere supine a questa svendita. Nella qualità di soci fondatori di Università e Consorzio promotore abbiamo invitato e diffidato l’attuale governance a desistere dall’adottare atti illegittimi che impegnassero all’esterno l’ateneo o che lo esponessero a conseguenze economiche e giudiziarie. Gli enti pubblici soci si sono attivati per rinnovo degli organi del Consorzio promotore, l’unico soggetto titolato a determinare le sorti dell’Ateneo, che, però, per anni non ha potuto operare a causa della sua occupazione da parte dei rappresentanti di un’associazione non titolata a farne parte.

Finalmente, dunque, il Consorzio ha designato i propri rappresentanti, che sono pronti ad insediarsi, in seno al CdA dell’Ateneo e ha attivato i canali istituzionali con Regione Calabria, Ministero dell’Università e Società Dante Alighieri di Roma, la più importante istituzione di promozione della lingua e cultura italiana nel mondo, per far vedere la luce alla Università per Stranieri.

In questi mesi, silenziosamente si è lavorato per restituire dignità e legalità ad un’istituzione che negli ultimi anni l’ha persa, senza curarsi delle contumelie di chi ci ha accusato di lavorare per la svendita dell’Università per Stranieri o contro la realizzazione di sinergie con l’Università Mediterranea. Invece, è proprio l’attuale governance, nonostante avesse scomodato il Magnifico Rettore della Mediterranea, il quale si è adoperato per ricercare soluzioni legittime per soccorre la Dante Alighieri, ha smentito quel percorso, attribuendo allo stesso la causa delle lungaggini, senza comprendere la complessità della cornice normativa entro cui ci si muove.

Nelle prossime settimane si insedierà il Consiglio d’Amministrazione legittimo che avrà il compito di rimediare ai guasti causati, avviando ogni azione giudiziaria, in sede civile e penale, per ripristinare la legalità e l’onorabilità dell’Università per Stranieri Dante Alighieri, lavorando per il suo rilancio e la creazione di sinergie che la facciano sopravvivere senza la necessità di svenderla e trasformarla in una succursale di una università telematica. (gf)

A Reggio apre il Punto di Ascolto dell’Ospedale S. Orsola di Bologna

di ARISTIDE BAVAArriva a Reggio un punto d’ascolto di primo intervento dell’ Ospedale S. Orsola di Bologna per dare supporto assistenziale ai cardiopatici e ai loro familiari grazie alla meritoria attività dell’Associazione “Piccoli grandi cuori” con collaborazione diretta con il Poliambulatorio Scimone.

L’importante iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi nel corso di un affollato incontro che si è tenuto nella struttura reggina. il progetto fa parte dello “Sviluppo della rete socio assistenziale Piccoli Grandi cuori” emanazione, appunto, del Reparto di Cardiochirurgia pediatrica  e Cardiologia del Policlinico S. Orsola di Bologna che ha nel cardiochirurgo di origini sidernesi, prof. Gaetano Gargiulo il suo principale punto di riferimento e proprio a lui da sempre innamorato della “sua” Calabria si deve il concretizzarsi di questa iniziativa. In pratica un punto d’ascolto del prestigioso ospedale bolognese che viene attivato presso il poliambulatorio Scimone per consentire ai cardiopatici e ai loro familiari un notevole supporto assistenziale.

Lo stesso prof. Gargiulo è stato presente alla presentazione dell’iniziativa  presso il Poliambulatorio Scimone, in via S. Anna. Il prof. Gaetano Gargiulo  ha sposato appieno, unitamente alla Presidente dell’ Associazione Piccoli grandi cuori Paola Montanari, l’ipotesi progettuale  che ha come obiettivo principale la possibilità di garantire continuità nelle cure riducendo i trasferimenti fuori regione per favorire il benessere delle persone con cardiopatie congenite e delle loro famiglie con primi interventi direttamente sul territorio calabrese. Durante l’incontro sono state, peraltro, illustrate le nuove opportunità di assistenza e follow-up sul territorio ed è stato chiarito che la collaborazione tra Reggio Calabria e Bologna sarà costante.

È stato lo stesso prof. Gargiulo, protagonista indiscusso della storia ultraquarantennale della chirurgia pediatrica del S. Orsola di Bologna ad illustrare con dovizia di particolari il grande lavoro sviluppato presso il nosocomio bolognese e le conquiste che la medicina è riuscita a raggiungere con le innovazioni registratesi negli anni. L’autorevole responsabile della Chirurgia  pediatrica del S. Orsola, ben noto in Italia e nel mondo per una serie di eccezionali interventi che hanno caratterizzato la sua lunga carriera,  ha anche fatto proiettare un video che ha ripercorso la prestigiosa attività della struttura ed ha posto l’accento sulla stessa Associazione “Piccoli grandi cuori” che sta facendo una grande lavoro di assistenza per le famiglie degli ammalati.

Il “discorso” sulla associazione è stato poi continuato dalla presidente Paola Montanari che ha parlato anche dei programmi futuri che prevedono ulteriori iniziative a sostegno degli ammalati e dei loro familiari, ricordando che sono tantissime le famiglie calabresi che si fanno curare presso l’ Ospedale di Bologna e, anche per questo motivo, l’Associazione “ Piccoli grandi cuori” ha deciso di dar vita a questa iniziativa.

Per il settore medico è, quindi, intervenuta la prof.ssa  Emanuela Angeli che sarà incaricata a tenere i contatti con il dott. Ignazio Massimo Scimone, responsabile del poliambulatorio reggino, per gli aggiornamenti sui pazienti. Quest’ultimo, dal canto suo ha espresso la sua grande soddisfazione per l’iniziativa e per la possibilità di collaborare con il prestigioso Ospedale S. Orsola di Bologna sotto la supervisione del prof. Gaetano Gargiulo e degli altri apprezzati medici del nosocomio, grazie all’apertura di questo nuovo punto d’ascolto che certamente costituirà un punto di riferimento e un supporto per i cardiopatici congeniti e per i loro familiari del nostro territorio. (ab)

A Reggio successo per il primo appuntamento dei Dialoghi della Magistratura

di SANTINA SANTAMBROGIOIl 9 ottobre, presso Villa Zerbi a Reggio Calabria, si è tenuto il primo appuntamento dei Dialoghi della Magistratura, un’iniziativa promossa dalla sezione dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), che comprende Reggio Calabria, Locri e Palmi, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nel dibattito sulla giustizia e accrescere la consapevolezza civica.

A moderare l’incontro è stata la presidente della Giunta Esecutiva Sezionale dell’Anm di Reggio Calabria, la dottoressa Caterina Asciutto, che ha introdotto la discussione in seguito proseguita dal procuratore della Repubblica facente funzione di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, e il giornalista e conduttore della trasmissione Report, Sigfrido Ranucci

L’Anm ha inaugurato il dibattito con toni franchi, ribadendo il proprio impegno in difesa dell’indipendenza della magistratura. La dottoressa Asciutto ha espresso preoccupazione per le conseguenze della riforma della giustizia in corso, sottolineando come essa possa compromettere il confronto diretto tra indagato, imputato e pubblico ministero.

«Con la riforma verrà meno il confronto immediato con il pm, che rappresenta il primo baluardo della giurisdizione. È una deriva pericolosissima», ha dichiarato. 

Il procuratore Lombardo, forte di un’esperienza di 27 anni di carriera, ha rimarcato l’importanza, per il cittadino, di avere un contatto rapido e diretto con il giudice. (Oppure Per il cittadino è importante avere rapidamente confronto e contatto con il suo giudice. come discorso diretto). Secondo il suo parere, la separazione delle carriere, ha una storia lunga, già proposta in ambito della riforma Cartabia, non rappresenterebbe una soluzione efficace ai problemi della giustizia italiana.

Ha evidenziato come il dibattito sulla separazione delle carriere non sia nuovo, ma sia stato riproposto ciclicamente senza mai trovare una concretizzazione significativa.

«Mandare in giro un paese è come paragonarlo a una macchina che gira senza un certificato di garanzia se non ha una magistratura che funziona e una libertà di stampa effettiva. Adesso si sta ledendo il diritto del cittadino di essere informato», conclude Sigfrido Ranucci conduttore di Report, aggiungendo che la stabilità legislativa e la coerenza della magistratura consentirebbero un esercizio più sereno del giornalismo, settore spesso soggetto a pressioni politiche.

«Oggi il giornalista vive una pressione politica simile a quella subita dalla magistratura», ha detto ancora.

Lombardo ha parlato anche del progetto di realizzare la separazione delle carriere già in atto con la riforma Cartabia, precisando come questo rappresenti una volontà del ministero non così recente. 

Ha affrontato il tema partendo dal contorno, il procuratore f.f. per giungere a motivare il suo parere a riguardo.

Non ha parlato dello schierarsi da una parte all’altra, di essere favorevole come P.M. o contrario, ma della poca fiducia che la magistratura possa dare a questa iniziativa di riforma della separazione, perché da ormai molti anni ripropongono sempre la medesima cosa, senza mettere in atto, confermare nulla.

È venuto fuori nel dibattito anche il problema dell’ algoritmo, che oggi si sta adoperando nel tentativo di trovare il modo di sostituire la figura del magistrato.

«L’opinione del magistrato, non potrà mai essere sostituito dall’intelligenza artificiale», conclude Lombardo.

«Una scelta statisticamente rilevante», la definisce la dott.ssa Asciutto: «la magistratura è contraria». 

L’incontro ha visto la partecipazione di magistrati, avvocati e giornalisti, tutti accomunati dall’interesse per il delicato tema della riforma della giustizia.

Il prossimo incontro si terrà sabato 30 novembre alle 17, presso la Libreria Ubik di Reggio Calabria.

Questo vedrà alternarsi le voci della giornalista e scrittrice Donatella Stasio e di Roberto Lucisano, già presidente della Corte di Assise d’appello di Reggio Calabria, moderati dal giudice Antonio Salvati. Il tema al centro del dibattito sarà una continuità del primo, “Separazione dei poteri: autogoverno e potere disciplinare nella magistratura”, a partire dal libro “Storie di diritti e democrazia” di Donatella Stasio e Giuliano Amato(ss)

A Reggio al via il Premio Cosmos

È con Spettri di Newton: una storia umana della luce,  messo in scena da Teatro Rossosimona con la consulenza dell’Unical, che si è aperto, al CineTeatro di Reggio Calabria, il Premio Cosmosche, fino al prossimo 13 ottobre, concentrerà il meglio della letteratura scientifica sul territorio metropolitano.

Domenica, al teatro “Francesco Cilea”, si terrà la serata finale con la consegna del Premio Cosmos al miglior libro di settore ed il concerto sinfonico “Sull’immagine” dell’orchestra del teatro “Francesco Cilea”.

Nella serata inaugurale, il CineTeatro Metropolitano ha accolto docenti, scienziati, luminari e tantissimi studenti, veri protagonisti dell’intera kermesse. Prima dello spettacolo scritto da Lorenzo Praticò, è stato il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, a portare i saluti dell’Ente rappresentato in sala, per l’occasione, anche dalla dirigente Giuseppina Attanasio e dall’intero staff del Settore 2 di Palazzo Alvaro.

«Cosmos – ha detto Quartuccio – per noi è ormai un punto di riferimento. È l’evento principale che qualifica l’impegno della Città Metropolitana sul piano della valorizzazione e della promozione della cultura scientifica. È un investimento che abbiamo voluto fare, già dal 2018, su iniziativa del sindaco Giuseppe Falcomatà, coinvolgendo una serie di professionisti provenienti da tutto il Mondo”. “Grazie a Cosmos abbiamo avviato una serie di relazioni davvero importanti sul piano scientifico ed istituzionale. I nostri partner sono i Ministeri degli Esteri e dell’Istruzione e l’Istituto nazionale di astrofisica».

«Il fatto che Cosmos si tenga a Reggio Calabria – ha concluso Quartuccio – è indicativo di quanto il nostro territorio stia diventando sempre più attrattivo, grazie anche ad una serie di azioni di promozione territoriale programmate dal sindaco Giuseppe Falcomatà».

Per Gianfranco Bertone, presidente della Giuria scientifica del Premio Cosmos e docente presso dell’Università di Amsterdam, «l’auspicio è sempre quello di coinvolgere il grande pubblico, tutto il territorio e avvicinarlo al mondo della scienza».

«Quest’anno – ha spiegato – abbiamo tantissimi appuntamenti che porteranno grandi scienziati a Reggio Calabria e abbiamo previsto molti punti di incontro con i giovani del nostro territorio. Cosmos, infatti, è diventato un appuntamento importante per l’Italia e l’estero che annovera un Premio Cosmos in Francia ed un altro in Olanda».

«L’obiettivo – ha proseguito Bertone – è continuare a far crescere il Festival per farlo diventare un momento non solo di incontro tra i cittadini e gli scienziati, ma anche un’opportunità di richiamo per un vasto pubblico in grado di sviluppare un ritorno di immagine per la nostra città e non solo».

E mentre per Riccardo Barberi, docente dell’Unical, Cosmos ha «la volontà e l’ambizione di far diventare le scienze materie a portata di tutti», Anna Brancaccio, Referente del Premio Cosmos per il Ministero dell’Istruzione, ha parlato di «un evento che vede coinvolte tante scuole e, quindi, per il dicastero è un appuntamento molto importante”. “Riteniamo fondamentale – ha spiegato – proprio la valenza del progetto. In questi giorni si parlerà di scienza, di cultura e società: tre argomenti che sono il pilastro su cui la scuola italiana deve muoversi».

«Il Premio Cosmos – ha detto – contribuisce con un’attività di valenza, al raggiungimento di questi tre pilastri dell’educazione dei nostri studenti. Lo promuoviamo e siamo contenti che abbia questo impatto non solo sulla città di Reggio Calabria, ma anche su tutto il Paese se si considera che hanno partecipato diversi istituti di altre regioni».

«Va evidenziato, inoltre – ha concluso Brancaccio – che Cosmos promuove, con impegno, la lettura, soprattutto di testi scientifici divulgativi, un’attività molto coerente con l’azione promossa dal nostro Ministero, su proposta del Ministro, Giuseppe Valditara».

Dopo una mattinata passata al Planetarium Pythagoras della Città Metropolitana, nella giornata odierna, a partire dalle ore 17:00, il Festival Cosmos farà tappa al Museo Archeologico con la conferenza “Tecnologie avanzate per i beni culturali: ThomX e Star”, a cura di Daniele Nutarelli, dell’Università di Parigi, e Raffaele Agostino dell’Unical. Alle ore 20:30, la carovana del Cosmos tornerà al Planetario di via Margherita Hack per il convegno “Sulla coda delle comete oltre il sistema solare”, a cura di Alessandra Rotundi dell’Università Parthenope di Napoli. Seguirà l’osservazione del cielo insieme allo staff del Pythagoras. Nel corso del Festival, sono attivi diversi laboratori scientifici, a cura di Unirc, Unical e Cnr-Ipcf a Palazzo Alvaro, in Piazza Italia e Castello Aragonese. (rrc)

A Reggio al via il Ragazzi MedFest

Prende il via domani, a Reggio, l’ottava edizione di Ragazzi MedFest, il festival Mediterraneo dei Ragazzi e delle Ragazze firmato da SpazioTeatro con la direzione artistica di Gaetano Tramontana che, fino al 30 novembre, animerà la città dello Stretto con spettacoli teatrali, laboratori e presentazioni letterarie dedicate ai giovani spettatori.

«Da diversi anni ormai il nostro festival rappresenta uno spazio speciale – ha commentato il direttore artistico Gaetano Tramontana – dove teatro, letteratura, musica e storie di qualità si intrecciano regalando a tutti, giovani e adulti, un’occasione per riscoprire la forza della fantasia. Ancora una volta rivolgiamo ai nostri spettatori un invito a credere nel potere delle storie e a lasciarsi trasportare da quella che ci piace chiamare la fantasmagoria della vita. In un mondo sempre più segnato da conflitti, andare a teatro diventa un momento necessario, capace di offrire strumenti per riflettere e ritrovare nuove prospettive».

Anche per il 2024 sarà ricco il programma di eventi, dedicati alla magia della narrazione e all’immaginazione. Protagonisti assoluti saranno alcuni personaggi indimenticabili che animano il mondo delle storie, offrendo agli spettatori un’occasione unica per immergersi in mondi fantastici, dove realtà e fantasia si fondono.

Il tema di quest’anno, ispirato proprio dai personaggi delle opere letterarie e artistiche protagoniste del festival, mette infatti al centro il potere dell’immaginazione. Tra questi, spicca Dory, la bambina “fantasmagorica”, che vive in due mondi paralleli: quello reale e quello immaginario; oppure Milo/Peter, il giovane sognatore inventato da Ian McEwan e narrato da Roberto Anglisani. Un ragazzo giudicato distratto dagli adulti, ma dotato di una fantasia tanto potente da riuscire a creare mondi fantastici, sorprendendo tutti.

Il Ragazzi MedFest 2024 celebrerà anche i grandi autori della letteratura italiana, come Gianni Rodari, le cui storie prenderanno vita grazie all’arte di Angelo Gallo, e Italo Calvino, del quale verranno narrate le fantastiche Cosmicomiche attraverso la voce di Anna Calarco. I Gatti Ostinati, invece, guideranno gli spettatori attraverso un viaggio tra racconti della tradizione, colorati da personaggi allegri e festosi, creando “un mondo a forma di storie”.

Il mondo onirico e surreale di Marc Chagall verrà poi evocato attraverso la tecnica del Kamishibai nei racconti della Biblioteca dei Ragazzi e delle Ragazze e SpazioTeatro, dove cavalli violinisti sui tetti, pesci e asini in cielo diventeranno protagonisti di una narrazione visiva affascinante.

Non mancherà lo spazio dedicato alla musica, protagonista di questa edizione con il leggendario pifferaio di Hamelin interpretato da Gaetano Tramontana. La sua “musica di cioccolato”, capace di affascinare e attrarre, sarà una delle storie più suggestive proposte al pubblico del festival.

Chiusura in grande con tre giornate ospitate al Teatro Odeon (dal 28 al 30 novembre) dove andranno in scena le due produzioni di SpazioTeatro “Venuti dal Mare” e “Racconto Cosmicomico”, e l’ultimo pluripremiato spettacolo di Saverio La Ruina “Via del Popolo”, per tre speciali appuntamenti rivolti ad un pubblico di grandi e piccoli. (rrc)