L’OPINIONE / Francesco Costantino: Piazza De Nava e il suo restauro

di FRANCESCO COSTANTINOL’intervento di “Restauro e riqualificazione per l’integrazione tra il Museo Archeologico Nazionale e il contesto urbano” si è concluso con la consegna all’amministrazione delle opere ultimate.

Nella serata del 3 dicembre, alla presenza del Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, della direttrice del segretariato regionale della Calabria del ministero della cultura Maria Mallemace, del direttore del museo archeologico nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano, e delle massime autorità cittadine la nuova piazza è stata, finalmente, aperta al pubblico in modo ufficiale.

Sono passati quasi quattro anni da quando è stato reso pubblico il progetto di riqualificazione di Piazza de Nava ed è stata indetta dal Mibact la relativa Conferenza dei Servizi con termine ultimo per la presentazione di note da parte dei soggetti portatori d’interesse al 30 aprile 2021. 

Poteva e doveva essere una buona occasione di civile confronto tra diverse visioni su come affrontare una significativa vicenda di trasformazione urbanistica cittadina e, invece, la vicenda si è impantanata intorno a quella che è apparsa ai più come una sorta di regolamento di conti personali a spese della città che si è tentato di incartare con la stoffa pregiata di un dibattito pseudoculturale. 

Che quando fosse stato tale avrebbe escluso le illazioni su presunti e indimostrabili conflitti d’interesse e le offese gratuite, personali ed anche generalizzate, ripetute ossessivamente e rivolte a singoli, a Istituzioni e ad associazioni culturali indipendenti. 

Associazioni che, in quanto tali, esprimono pluralità di punti vista non sempre sintetizzabili in un unico giudizio. 

Meno che mai quando si tratta di giudizi di valore su una puntuale operazione di trasformazione urbanistica. 

La città di Reggio Calabria avrebbe avuto ad ha ancora certamente bisogno di ritrovarsi ricostruendo le ragioni dello stare assieme come presupposto per vivere in armonia ma nessuno dovrebbe considerarsi depositario di verità assolute da affermare ad ogni costo, ostinatamente, anche a spese della verità. 

Come se potesse esistere una sola ragione esistenziale tale da giustificare la consapevole reiterazione anche di false informazioni in ordine, per esempio, a presunte mutilazioni del monumento a De Nava che nessuno aveva mai pensato di proporre e che non si sono realizzate, oltre ad altre assurde polemiche sui compensi dei professionisti coinvolti.

Ci sarebbero state certo le ragioni per esprimere civilmente il proprio diverso punto di vista ma molti hanno preferito restarne fuori per non alimentare un clima di pettegolezzo al quale molti si sono aggregati, anche inconsapevolmente. 

C’era una Storia da tenere in considerazione ma c’era anche un’esigenza di realizzare una fusione tra il Museo e la Piazza.

Il “Restauro” del monumento a De Nava, realizzato secondo canoni scientifici rigorosi, ha indiscutibilmente salvaguardato la Storia conservando l’elemento caratterizzante e più importante della Piazza; la “Riqualificazione” spinta dello spazio piazza è stata molto condizionata dall’obiettivo dichiarato e cercato del collegamento diretto Museo-Piazza  senza spazi interposti con diversa destinazione.

Si poteva fare diversamente? 

Certamente sì, ma non è detto che altre soluzioni sarebbero state più soddisfacenti per quest’ultimo obiettivo.

Si calmino ora finalmente gli animi nella speranza che della nuova Piazza ne facciano buon uso e ne godano i responsabili della gestione del Museo, gli Amministratori pro-tempore della città, i turisti, e gli stessi cittadini. (fc)

[Francesco Costantino è assessore comunale di RC]

REGGIO – L’incontro sul tema “Rinascere dalla violenza: la chirurgia ricostruttiva femminile”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 16.30, nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, si terrà l’incontro sul tema Rinascere dalla violenza: la chirurgia ricostruttiva femminile.

L’evento, coordinato dal dott. Emanuele Nazario Scarlata, in piena sinergia con l’Associazione CalabriaSpagna, partirà con i saluti del sindaco Metropolitano, Giuseppe Falcomatà, del Direttore Generale dell’Asp RC, Lucia Di Furia, del presidente dell’Ordine dei medici, Pasquale Veneziano e del presidente dell’Associazione “CalabriaSpagna” Rosa Fontana.

Saranno, poi, i professionisti locali e non, a trattare l’argomento soffermandosi sulla chirurgia ricostruttiva.

Il chirurgo plastico Carmen Maria Iglesias Urraca approfondirà la “Prospettiva della violenza contro le donne in Spagna. Analisi delle principali lesioni e impatto emotivo”; il dottor Jafar Hassibi invece, “I medici iraniani e il loro aiuto alle donne maltrattate dal loro Governo” e chiuderà il dottor Rocco Caminiti con “La violenza sulle donne: quali le più frequenti e cosa si può fare. Il lavoro del chirurgo plastico”.
All’incontro, patrocinato dall’Ordine Costantiniano delegazione Calabria, sarà presente la sopravvissuta israeliana Sadaf Baghbani, nota per il suo impegno nella lotta per la libertà in Iran e fuggita con 147 proiettili in corpo.
Molte donne che sopravvivono alla violenza devono subire interventi di chirurgia per tornare a una nuova normalità e il percorso è spesso lungo, difficile non solo fisicamente ma, soprattutto, psicologicamente. Ci sono però, sparsi nel mondo, esperti del settore che possono dare un aiuto a chi è stato vittima di violenza cancellando definitivamente, i segni dell’orrore. (rrc)

REGGIO – Si parla dell’arazzo del Museo Diocesano di Gerace

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, nella Biblioteca “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro, si terrà la conferenza sul tema L’arazzo del Museo Diocesano di Gerace. Un capolavoro fiammingo del XVII secolo a dieci anni dal ritorno.

L’evento rientra nell’ambito del ciclo di appuntamenti con la “Grande bellezza, arte, letteratura e storia” ideato dal dott. Salvatore Timpano, presidente nazionale di AiParC e realizzato in accordo con la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

 I saluti istituzionali saranno affidati a Filippo Quartuccio, consigliere della Città Metropolitana  delegato alla Cultura, Salvatore Timpano, Presidente nazionale A.I.Par.C. Giuseppe Caridi, Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria. 

Interviene Edoardo Lamberti Castronuovo, editore, presidente del Conservatorio Francesco Cilea in merito a “15 marzo 2014: cronaca di un rientro”. 

 Seguirà la relazione di Giacomo Oliva, direttore del Museo Diocesano e del Tesoro della Cattedrale di Gerace 

Modererà l’evento Salvatore Timpano, esperto d’Arte. 

L’arazzo del Museo Diocesano di Gerace è un capolavoro di arte fiamminga della seconda metà del XVII secolo. Disegnato su cartone da Charles Le Brun, il primo pittore di Luigi XIV, “Re Sole” e realizzato  in arazzo dal più famoso arazziere fiammingo del tempo, Jan Leynieres, su commissione del ministro delle finanze del monarca, Nicolas Fouquet.

La scena riproduce un episodio del “Mito di Meleagro”, tratto dalle “Metamorfosi” di Ovidio: Meleagro saluta Castore prima di partire per la caccia al cinghiale Caledonio, bestia devastatrice delle campagne, inviato per punizione dalla dea Diana che non aveva ricevuto sacrifici in suo onore.

Dopo l’intervento di Edoardo Lamberti-Castronuovo, uno dei protagonisti del rientro nel 2014 del meraviglioso arazzo da Cosenza a Reggio Calabria, e tra i soggetti proponenti della mostra temporanea prima al Museo Archeologico Nazionale e successivamente a Palazzo Alvaro, proprio nella sala Monsignor Ferro adiacente alla Biblioteca, per poi essere trasferito definitivamente nell’episcopio di Gerace,  relazionerà, con supporto video, Giacomo Oliva, co-curatore della mostra nel 2014, uno dei soggetti proponenti, autore della monografia sull’arazzo ed attuale Direttore del Museo Diocesano e del Tesoro della Cattedrale di Gerace. (rrc)

Reggio – Il consigliere Ripepi: La Gallico-Gambarie un traguardo storico

Massimo Ripepi, Segretario Regionale di Alternativa Popolare Calabria, ha evidenziato come l’inaugurazione del terzo lotto della strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie è «una giornata storica per la nostra Rheggio 743 aC».

Una strada «che rappresenta non solo il completamento di un’opera attesa da oltre 40 anni, ma anche un simbolo concreto di come la determinazione e la visione politica possano cambiare il destino di un territorio», ha detto Ripepi, ricordando come il Centrodestra reggino «ha fortemente voluto questa infrastruttura, finanziandola e sostenendola con convinzione».

«Non posso che esprimere gratitudine e riconoscimento– ha proseguito il segretario – a chi ha contribuito al successo di questo progetto: dall’allora Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, che avviò l’iter con un cospicuo finanziamento, fino alle figure determinanti per il completamento dell’opera come l’On. Francesco Cannizzaro che ha stimolato il Presidente Roberto Occhiuto a stanziare 9 milioni di euro indispensabili per la realizzazione dell’opera, evitando che diventasse una delle tante incompiute del nostro territorio. Questo risultato è il frutto di una visione condivisa e di un impegno costante che oggi restituisce alla grande Rheggio metropolitana una straordinaria opportunità di sviluppo».

«L’infrastruttura – ha spiegato – collega in modo rapido e diretto il mare di Rheggio alle bellezze naturali e uniche dell’Aspromonte. Si tratta di un investimento che non solo favorirà il turismo, ma anche il ripopolamento e il rilancio socio-economico delle aree aspromontane, offrendo nuove opportunità ai residenti e rendendo il nostro territorio ancora più attrattivo per i visitatori».

«Oggi celebriamo un traguardo importante – ha detto ancora – ma guardiamo anche al futuro con rinnovata speranza e ambizione: infrastrutture come questa, insieme al rilancio dell’Aeroporto dello Stretto e alle altre opere strategiche in programma, proiettano Reggio Calabria verso una nuova era».

«Con risorse naturali straordinarie e un sistema infrastrutturale finalmente adeguato, possiamo ambire a diventare un punto di riferimento per il Mediterraneo – ha concluso il Segretario Regionale di Alternativa Popolare Calabria –. L’inaugurazione odierna segna, dunque, un nuovo capitolo per Rheggio metropolitana: un capitolo fatto di progresso, collaborazione istituzionale e visione politica. Alternativa Popolare Calabria è orgogliosa di essere parte di questo percorso di rinascita e sviluppo». (rrc)

 

A Reggio inaugurata la nuova Piazza De Nava

È stata inaugurata, a Reggio, la nuova Piazza De Nava. La data del 3 dicembre, tra l’altro, non è stata casuale: è la giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità e il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha voluto sottolineare, nel corso dell’evento, l’intenzione di aprire «questo spazio pubblico pienamente accessibile che dunque condensa bellezza, decoro e piena fruibilità».

«Uno spazio che finalmente restituisce al museo unarea di sua pertinenza in cui i visitatori possano adeguatamente attendere prima di entrare», ha detto Falcomatà, sottolineando come «questa piazza è coerente con gli altri recuperi che abbiamo fatto nel corso di questi anni. La rinnovata piazza De Nava, per altro, non dimentica la storia della nostra città, non snatura la tradizione, lo spirito di identità e di appartenenza. Anzi riqualifica lo storico monumento a Giuseppe De Nava realizzato da Francesco Jerace. Al contempo è, però, anche una piazza moderna».

Nel corso della manifestazione, inoltre, è stato siglato un accordo con il direttore del MArRC Sudano, in cui è disciplinata la gestione di questo spazio e anche la valorizzazione dei beni archeologici che sono conservati nei preziosi depositi, ricchi di reperti ancora ansiosi di parlare e di raccontare la nostra straordinaria storia», ha spiegato il primo cittadino.

Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato il sindaco Falcomatà, la direttrice del Segretariato Regionale della Calabria per il Ministero della Cultura, Maria Mallemace, e il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano, insieme alle massime autorità cittadine.

«Piazza De Nava oggi diventa parte quasi inclusiva del museo – ha dichiarato la direttrice Mallamace – e diventerà veramente un luogo in cui sarà ampliata l’offerta espositiva del museo stesso, di valorizzazione di tutte le iniziative che intenderà realizzare il direttore e chiaramente questo, per ciò che Piazza di Nava rappresenta per lo sviluppo della città e del turismo, è chiaramente un ottimo risultato».

Per il direttore Sudano «questa è una delle piazze dei reggini ma, forse, è quella più bella; perché c’è un museo davanti ed una struttura straordinaria come Palazzo Piacentini che ci invidia tutto il mondo per quello che c’è dentro; una piazza finalmente restituita alla collettività dopo un lavoro fatto veramente bene».

«Il progetto – ha concluso Sudano – nasce proprio per collegare la piazza al museo e per farne uno spazio dedicato così che i visitatori non abbiano più problemi a fare le file sui marciapiedi o ad essere abbandonati a loro stessi ma, soprattutto, di essere investiti dalle automobili in transito. Infatti con la pedonalizzazione di questa parte ora abbiamo finalmente un tappeto unico che unisce il museo alla piazza ed alla cittadinanza».

«Quando sono arrivata era già un cantiere, ora è bellissima – ha detto il prefetto Vaccaro –. Questo museo nazionale con la sua importanza non poteva avere che un luogo ed una piazza importanti per accogliere le persone. La piazza è un luogo importantissimo per una città perché è luogo di incontro: un luogo in cui ci si ferma, si ragiona, si chiacchiera, succedono eventi. Una piazza più grande vuol dire una piazza molto accogliente anche per tanti turisti che sicuramente si fermeranno qui al museo».

«È importante – ha evidenziato ancora il Prefetto Vaccaro – perché la città si riprende uno spazio curato e per una città è importantissima prendersi cura di se stessa e quindi l’hanno fatto le istituzioni tutte con questo lavoro e spetta anche i cittadini però a voler bene a questa piazza come a tutti gli altri luoghi di questa città. Voler bene significa viverla, appropriarsene in maniera corretta e gioiosa come questa sera. Quindi spero che questa piazza possa accogliere ancora altri eventi di questa Reggio che sta crescendo da un punto di vista di interesse da parte di chi non la conosceva fino ad ora».

«Piazza De Nava è un altro luogo del cuore che va ad aggiungersi agli spazi già restituiti alla città dall’Amministrazione guidata dal sindaco Falcomatà. E l’abbraccio che tanti reggini hanno voluto tributare al momento dell’inaugurazione, riempiendo di entusiasmo il nuovo bellissimo spazio inaugurato, ne è la dimostrazione», hanno detto i consiglieri delle Liste civiche del Comune di Reggio Calabria.

«Un progetto commissionato dal Segretariato Regionale per la Calabria del Ministero della Cultura, condiviso dal Comune, che oggi si rivela una scelta vincente alla luce anche dell’unanime apprezzamento dei reggini, e che si aggiunge come un ulteriore tassello del più ampio progetto di riqualificazione che sta interessando l’intera città e che in questo caso ha toccato il cuore del centro urbano», hanno proseguito i consiglieri, sottolineando l’importanza di quest’opera non solo dal punto di vista estetico, ma anche per la vivibilità della città.

«Un intervento che ha saputo restituire la storica piazza di Reggio ai suoi cittadini, attualizzandola nel disegno architettonico, modernizzandone gli spazi e le strutture, rendendola più funzionale ed integrata con il Museo, e al contempo eliminando tutte le barriere architettoniche che impedivano l’accesso alle persone con disabilità. E non è un caso che ciò sia avvenuto proprio mentre nel mondo intero si celebrava appunto la giornata dei diritti delle persone con disabilità. Inoltre, l’esclusione del passaggio delle auto ha permesso di rendere gli spazi completamente accessibili, più armonici ed accoglienti, in linea con ciò che è realizzato di fronte ai musei delle capitali europee e del Mediterraneo. Oggi Piazza De Nava, riqualificata, rappresenta una vetrina sul Museo Nazionale e sul monumento a Vitrioli, e si pone come una splendida cartolina per i tanti visitatori che arrivano nella nostra città che adesso avranno modo di apprezzare meglio la maestosità e la bellezza del Palazzo del Piacentini ma anche la bellissima scultura dedicata a Giuseppe De Nava, e l’adiacente fontana monumentale, che conservano gli elementi dominanti della memoria storica della piazza».

«Per questo, così come è accaduto per altri luoghi del cuore, dal Tempietto al Rione Marconi, passando dal centro alle periferie, il nostro augurio è che i cittadini di Reggio diventino custodi intransigenti di questo rinnovamento nella tradizione. Solo con la partecipazione attiva e il senso di responsabilità della comunità potremo preservare e valorizzare questi spazi per le generazioni future, contribuendo così a far crescere ancora di più la bellezza e l’identità della nostra città. Dobbiamo sentirci parte di un processo di cambiamento che non riguarda solo le strutture fisiche, ma che ha a che fare con le infrastrutture immateriali, altrettanto importanti, che riguardano la crescita culturale e sociale, il senso di appartenenza e l’identità più profonda della nostra comunità» hanno concluso i consiglieri. (rrc)

Leotta (Ania): Inaugurazione nuova Piazza De Nava evento importante per tutta la comunità reggina

Per Vincenzo Leotta, segretario Ania – Associazione Nazionale Inquilini ed Assegnatari della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha evidenziato come l’inaugurazione della nuova Piazza De Nava rappresenta un evento importante per l’intera comunità reggina e per il Museo Archeologico Nazionale».

«La nuova piazza – ha spiegato – si incastona perfettamente con l’ambiente circostante e la cittadinanza intera potrà godere di uno spazio veramente bello, moderno, funzionale e tecnologico che rappresenterà il salotto buono di Reggio».

«L’Ania ringrazia il Ministero per i beni e le attività culturali – ha proseguito – che ha finanziato e realizzato l’intervento ed esprime la propria soddisfazione per la rinascita di questo angolo della città, tornato a splendere in tutta la sua bellezza».

«Ci auguriamo –che tante altre opere pubbliche possano vedere, al più presto, la luce per fare di Reggio un luogo sempre più bello, accogliente, affascinante e gentile. Siamo sulla strada giusta e non bisogna arretrare assolutamente nella consapevolezza che la nostra città è tra le più belle della regione e dell’intero meridione».

REGGIO – La Quinta Commissione audisce il Garante per i diritti delle persone private della libertà personale

La Quinta commissione del Comune di Reggio, presieduta dal consigliere Giovanni Latella, ha audito ella Garante del Comune di Reggio Calabria per i diritti delle persone private della libertà personale, avv. Giovanna Russo, che ha aggiornato l’organo consiliare sulle attività svolte presso le due case circondariali della città soffermandosi su criticità e prospettive legate alle carceri.

Dopo aver illustrato il lavoro svolto per arrivare alla stipula in Prefettura con le associazioni di categoria del protocollo interistituzionale per l’avviamento al lavoro, che rientra a livello nazionale nel “Progetto recidiva zero” patrocinato dal Cnel, Russo ha fatto riferimento alla prossima istituzione del primo Tavolo permanente sul carcere suddiviso per settori di competenza. A tale proposito, ha annunciato la ferma volontà della Garante di rivolgersi a tutte le istituzioni interessate affinché al Tavolo permanente sia presente anche la Procura della Repubblica.

«È necessario costruire una “squadra del dopo” – ha detto Russo – che possa lavorare in maniera strutturata e articolata per dare risposte alle criticità da affrontare. Serve una squadra forte e preparata per un cambio di passo decisivo».

Il presidente Latella, auspicando sinergie istituzionali sempre più solide in tema di diritti dei detenuti, si è detto disponibile a sollecitare un’interlocuzione con gli uffici preposti e con l’assessorato al Welfare, mentre il consigliere Giuseppe Marino ha segnalato la necessità che le proposte progettuali della Garante rientrino nella programmazione e in particolare siano prese in considerazione nell’aggiornamento in atto del Piano sociale di zona.

Il consigliere Saverio Pazzano ha invitato a valutare la possibilità di coinvolgere in maniera strutturata il Terzo settore e il volontariato nella costruzione di percorsi a sostegno dei familiari dei detenuti, mentre il consigliere Massimo Ripepi ha chiesto una verifica da parte della Garante rispetto ad alcuni casi riguardanti situazioni specifiche verificatesi al momento della scarcerazione di alcuni detenuti. (rrc)

Il sindaco Falcomatà accoglie l’assessore della Regione Lombardia Franco Lucente

È stata sottolineata «l’importanza dell’industria reggina in un comparto che si conferma essere particolarmente importante nelle sue articolazioni e complessità», nel corso dell’incontro avvenuto, a Palazzo San Giorgio, tra il sindaco di Reggio, Giuseppe falcomatà, e l’assessore ai Trasporti, alla Mobilità sostenibile e alla Banda ultra-larga della Regione Lombardia, Franco Lucente.

L’incontro è arrivato al termine della visita del delegato della giunta del presidente Attilio Fontana agli stabilimenti Hitachi Rail di Torre Lupo, dove si stanno assemblando 131 treni per il sistema trasportistico lombardo.

Nel corso del colloquio, infatti, è stato sottolineato «il gran lavoro portato avanti dal management, dai lavoratori e dalle lavoratrici di Hitachi Rail che, dallo stabilimento cittadino, costituiscono un’autentica eccellenza nazionale».

Il sindaco Falcomatà, in particolare, ha posto l’accento sulle criticità del sistema trasportistico e viario calabrese che «sconta pesanti gap rispetto alle infrastrutture lombarde e, più in generale, del nord del Paese».

La circostanza è servita anche a riaccendere i riflettori sulla recente inaugurazione del III lotto della Strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie, un unicum che consente di ridurre, fortemente, i tempi di percorrenza fra il versante costiero e quello aspromontano. L’opera ha suscitato la curiosità dell’assessore Lucente che si è detto «compiaciuto per la realizzazione di un’infrastruttura che può, concretamente, cambiare in meglio le sorti di un territorio».

L’occasione è servita a rafforzare sentimenti di reciproca stima e collaborazione fra il Comune di Reggio Calabria e la Regione Lombardia nella consapevolezza che «sui temi legati ai servizi, ai trasporti, alla mobilità ed alla qualità della vita delle comunità serva spirito istituzionale ed unità, oltre ogni schieramento ideologico o partitico». (rrc)

REGGIO – Si presenta il libro “Il giardino del tempo”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, nell’androne del Palazzo Trapani Lombardo, sarà presentato il libro “Vita con Lloyd – Il giardino del tempo” di Simone Tempia, edito da Rizzoli Lizard.

L’evento è stato organizzato dal Circolo Culturale “Guglielmo Calarco” in collaborazione con la Libreria Ubik Nuova Ave.

Saranno presenti l’autore Simone Tempia e l’illustratrice Irisi Biasio conversa con loro Simone De Maio

 L’idea di “Vita con Lloyd” è nata, quasi per gioco, nel 2014. Oggi, a dieci anni di distanza dal loro primo dialogo, Sir e Lloyd ci invitano a entrare nel loro giardino per fare un bilancio di questa esperienza: cosa abbiamo imparato in tutto questo tempo? Siamo cresciuti, cambiati, abbiamo perso qualcuno, trovato qualcosa. Come una quotidiana dose di saggezza, i dialoghi di sir e Lloyd restituiscono alle parole il potere di spiegarci chi siamo.

Simone Tempia scrive per «Vogue» e ha collaborato con «Wired», «GQ» e Missoni. Nel 2014 ha lanciato la pagina Vita con Lloyd, che conta oltre mezzo milione di fedeli lettori e ha ispirato i libri Vita con LloydIn viaggio con Lloyd e Un anno con Lloyd. Nel 2020 ha pubblicato Storie per genitori appena nati, toccando con il linguaggio della fiaba i temi cruciali della genitorialità

Iris Biasio fumettista e illustratrice, collabora con varie realtà editoriali come Rizzoli Lizard, Erickson, Edizioni Minerva e La Revue Dessinée Italia. Alcune sue storie sono apparse sul quotidiano Domani e su la Lettura delCorriere della Sera.Nel 2022 esce per Rizzoli Lizard “Mia sorella è pazza”, il suo primo libro, con cui vince nello stesso anno il premio Boscarato come artista rivelazione al Treviso Comic Book Festival. L’anno seguente riceve una menzione speciale come miglior opera prima ai premi Micheluzzi del Napoli Comicon, vince il premio Bartoli come miglior promessa del fumetto italiano all’ARF! Festival di Roma e il Gran Guinigi come Miglior Esordiente a Lucca Comics & Games. (rrc)

L’OPINIONE / Vincenzo Vitale: Non chiamiamola più Piazza De Nava, ma “Piazza Museo”

di VINCENZO VITALE – Ed è stato così che si è giunti prima all’apertura al passeggio e poi all’inaugurazione formale di quello che nel progetto, sia definitivo che esecutivo, con un rigurgito di oggettività viene definito “spazio ampio in cui tenere mostre ed eventi folkloristici”.

Definizione sensata e opportuna, perché tutto si può dire della nuova piazza tranne che non sia uno spazio ampio, che nelle dichiarate intenzioni della Soprintendenza dovrebbe essere funzionale a meglio accogliere i turisti in visita ai Bronzi.

Come altrimenti definire questa nuova piazza, sublimazione del concetto di “non luogo” coniato da Marc Augé per definire produzioni architettoniche, magari funzionali ed esteticamente tollerabili, ma senza storie da raccontare né memorie da tramandare.

Piazza De Nava, usando sempre le parole di Marc Augé, era «principio di senso per i residenti e di intellegibilità per i viaggiatori»: in altri termini, i reggini vi si riconoscevano e i turisti si interrogavano.

Oggi in questo “spazio ampio”, definito “piazza tecnologica” dalla direzione tecnica dei lavori, il reggino ci si può riconoscere? Questa nuova piazza cosa dice della città al turista che la interroga?

Inoltre, come la si dovrebbe chiamare questa nuova piazza, visto che con piazza De Nava, oggetto della attenzioni demolitive della Soprintendenza, non ha nulla in comune?

Piazza Nuova, Piazza Soprintendenza, Piazza Museo? Si, Piazza Museo, solo così la si potrà chiamare, scartando la precedente intitolazione a Giuseppe De Nava, che certamente non avrebbe condiviso né giustificato il perpetrato “crimine urbanistico”.

Ma ormai che importa? Cosa importa sapere quali e quanti siano stati i legittimi compensi che la legge assicura ai demolitori per il progetto e la direzione dei lavori? Si parla del dieci per cento dell’ammontare dell’appalto, ovvero poco meno di cinquecentomila euro.

Sarebbe dare troppa importanza ai travet dalle “carte a posto” andando a far loro i conti in tasca. Però fa male anche il solo sospetto che decisioni sbagliate per la città siano state assunte per pur legittimi interessi economici.

Una parola di chiarezza dovrebbe essere posta, anche se comunque presumiamo essere in un ambito di rispetto delle regole e delle leggi. Il compenso per i lavori svolti non dovrebbe essere come il quarto Segreto di Fatima.

Comunque sia, il problema di fondo non è se la “tecnologica” Piazza Museo piaccia o meno, se il “non luogo” “sia gradito alla cittadinanza, se lo “spazio ampio” sia o meno funzionale. Non si sta più tirando in ballo una questione estetica o identitaria: tutti hanno il diritto di esprimere la loro opinione, secondo i propri studi e le proprie inclinazioni. Non siamo tutti uguali.

Il problema vero è che la decisione di demolire una storica piazza cittadina non è stata condivisa con la cittadinanza, che ha subito la decisione senza venire formalmente coinvolta. In altri termini sono state assunte decisioni di fondamentale importanza per la città nel chiuso di oscure stanze.

Pur non credendo che tutto sia avvenuto solo per interessi economici, per stolido narcisismo o per banale ignoranza, comunque c’è stato un poderoso vulnus democratico: non potrà mai essere perdonato da chi ha fede nella correttezza delle istituzioni. (vv)

[Vincenzo Vitale è presidente della Fondazione Mediterranea]