ROSARNO (RC) – Noi moderati al fianco della protesta degli agricoltori

Noi moderati solidarizza con la protesta degli agricoltori che si sta tenendo in questi giorni anche a Rosarno come in altre zone del Paese. «Oggi il settore dell’agricoltura si trova ad affrontare sfide senza precedenti, come i cambiamenti climatici, la globalizzazione e i nuovi modelli di consumo – è scritto in una nota – A rischio un sistema produttivo che garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio dall’abbandono, dal degrado e dallo spopolamento. Basti pensare che in Calabria la superficie agricola rappresenta circa il 37,6% dell’intera regione. Il settore contribuisce all’occupazione di circa il 15% degli occupati regionali totali, dato di 5 volte superiore a quello medio nazionale. Con 200.904 ettari, la regione Calabria ad esempio occupa il terzo posto dopo Sicilia e Puglia per importanza delle superfici biologiche in Italia».

Continua la nota: «La protesta nasce dalla visione di un’Europa lontana dalle esigenze e dal settore primario e di un’ecologia, capitanata dal Green Deal, che rappresenta una vera e propria punizione per tutta la categoria, perché troppo rigida, limitante e a tratti disarmante. L’aumento delle tasse, il taglio nei sussidi agricoli con l’eliminazione dei principali privilegi fiscali, tra cui quello sul gasolio, non poteva non provocare agitazioni».

«C’è in gioco la dignità degli agricoltori. La politica sembra aver dimenticato che dietro il lavoro ci sono famiglie con tutte le loro difficoltà. I malcontenti nascono da una serie di riforme europee che sembrano esclusivamente mirate alla transizione verso l’energia pulita, senza tener conto di tutto il contesto». Questo il commento di Cetty Scarcella, dirigente provinciale del partito Noi moderati.

«In particolare – continua il comunicato di Noi moderati – le nuove regole comunitarie impongono agli agricoltori di mantenere il 4% dei terreni incolti sopra i 10 ettari, una mossa che ha suscitato preoccupazioni tra i coltivatori di grano e mais. Mentre la manodopera non si trova, si vogliono introdurre carni sintetiche e farine di insetti, i mutui aumentano, i produttori sono oberati da tasse e cartelle esattoriali per dei servizi non forniti, si decide a tavolino di ridurre l’utilizzo di input chimici producendo di meno e paradossalmente inquinando di più, l’estremismo ambientalista la fa da padrone portando a un danno ambientale maggiore e un baratro economico per un intero settore».

«Bisognerebbe – prosegue la Scarcella – mitigare le scelte ecologiste comunitarie e superare la miopia politica europea che vuole fare di tutta l’erba un fascio con una revisione del Green deal europeo. L’Europa non può e non deve imporre regole uguali per tutti perché differenti produzioni in differenti superfici, necessitano di differenti esigenze. L’Europa dovrebbe anzi tutelare la specificità e la particolarità dei suoi territori. È necessaria una tutela a 360 gradi perché l’agricoltura è il cuore pulsante di questa terra. È necessario istituire un tavolo tecnico di veri agricoltori, perché per scrivere le leggi bisogna prima conoscere approfonditamente il tema». (rrc)

ROSARNO – LA PRECISAZIONE / Il sindaco Cutrì: «I poveri avranno di più»

di PASQUALE CUTRI’ – A chiarimento di quanto letto sulla Gazzetta del Sud del 30.01.2024 e del 01.02.2024 si precisa che: sin dal 2018, il Comune di Rosarno, appena subentrato quale Capofila a Gioia Tauro dell’Ats, ha individua-to un esperto per l’incarico professionale, per supporto e rendicontazione del Pon Inclusione.

Sempre la stessa Amministrazione, nel 2020, a seguito di un avviso pubblico, ha affiancato al già nutrito gruppo di operatori, a tempo pieno, un esperto senior “rendicontatore”.

A seguire, sia la Commissione Prefettizia che la Commissione Straordinaria, nel solco degli importanti risultati raggiunti dal Comune Capofila, ha riconfermato l’esigenza della figura dell’esperto rendicontato-re, attraverso avvisi pubblici. La Conferenza dei sindaci del 24.05.2022 e del 21.09.2023, prima del no-stro insediamento, ha approvato la programmazione del Fondo povertà, compresa la figura dell’esperto senior.

Il compenso dell’esperto è pagato con fondi totalmente ministeriali e non comunali ed è determinato se-condo direttive ministeriali (euro 634,00 al giorno lorde e per un massimo di 10 gg al mese).

Questa Amministrazione ha solo confermato quello che tutti i sindaci in precedenza avevano approvato anche in considerazione che in caso di annullamento i poveri di tutto l’ambito avrebbero perso la somma euro 1.195.472,00.
L’annullamento di questo avviso perché privo di approvazione programmatica dell’intero fondo, vorreb-be dire l’annullamento di tutti gli altri avvisi con conseguente perdita dei servizi per i poveri. La conferenza dei sindaci è stata già concordata e fissata per il 08.02.2024. (pc)

(Pasquale Cutrì è sindaco di Rosarno)

ROSARNO (RC) – Nino Foti costituisce il coordinamento provinciale di Noi moderati

E’ nato il coordinamento provinciale di Reggio Calabria di Noi moderati. La riunione si è tenuta a Rosarno. Fra i componenti del nuovo direttivo provinciale presenti, Pino Callà coordinatore cittadino di Rosarno, Maria Domenica Naso consigliera comunale di Rosarno, Gaetano Rao, già sindaco di Rosarno e assessore provinciale, storico riferimento della cittadina della piana, Saverio Anghelone già vicesindaco di Reggio Calabria, oggi consigliere comunale, Pino Dascoli già per tre legislature consigliere comunale della città dello stretto, Luciano Politi storico riferimento di Reggio Calabria, Francesco Celi, consigliere comunale a San Ferdinando, Angelo Colosi, presidente del consiglio comunale di Rizziconi, Nino Crea, vicesindaco di Ferruzzano, Mimmo Lia, già sindaco di Caulonia, Rosario Galluccio già assessore e vicesindaco di Cittanova, Giovanni Lollio delegato cittadino a Gioia Tauro.

Nei prossimi giorni, verranno definiti l’organigramma completo, che comprenderà gli altri componenti delle altre aree della Provincia, nonché le relative deleghe operative.

«Un ritorno al passato – è scritto in una nota – a quella passione mai sopita per la politica fatta di lealtà ed amicizia e, allo stesso tempo, la voglia di mettersi ancora in gioco nel nome di quei valori e quei principi sempre difesi e sostenuti. Sono questi gli elementi chiave che hanno caratterizzato il primo incontro del nuovo Coordinamento provinciale di Noi moderati a Reggio Calabria fortemente voluto da Nino Foti, membro dell’Ufficio di presidenza nazionale del partito guidato da Maurizio Lupi».

Continua la nota: «Un appuntamento molto sentito e partecipato quello svoltosi a Rosarno, dove fra qualche giorno vedrà la luce una nuova sede di Noi moderati guidata dal coordinatore cittadino Pino Callà, dove si è fatto il punto non solo sui prossimi impegni elettorali, in primis le elezioni comunali di Gioia Tauro e l’appuntamento delle Europee, ma anche sulle principali emergenze locali e nazionali. Non è mancato, infatti, un confronto sul progetto dell’autonomia differenziata, rispetto al quale sono state diverse le perplessità avanzate dagli amministratori locali presenti all’iniziativa, nonché, ad esempio, un focus sulle criticità relative al comparto dell’agricoltura calabrese. Al centro dell’incontro, inoltre, il tema del lavoro, con una particolare attenzione ai giovani nonché alle politiche per l’occupazione femminile e ai risvolti economici in tema di impatto sul pil della Calabria».

«Sono molto contento per l’entusiasmo che ho riscontrato rispetto a questa iniziativa e che sicuramente guiderà questo gruppo – ha commentato Nino Foti – così come sono altrettanto felice di aver ritrovato, oltre a tanti volti nuovi, tanti amici con i quali per tanto tempo abbiamo condiviso un percorso veramente importante, segno che in ogni caso, la buona politica, lascia sempre una traccia».

«Credo sinceramente – ha continuato Foti – che questo mix di esperienze e capacità possa costituire davvero un punto politico di riferimento per tutto il territorio anche perché conosco singolarmente le storie e il valore di ognuno e sono certo ci siano tutte le condizioni per fare bene e crescere». (rrc)

TOLTI I FONDI A 5 AREE URBANE REGIONALI
SI SALVANO REGGIO, CATANZARO E COSENZA

In una recente delibera di Giunta, la Regione Calabria ha depennato (almeno per il momento) i fondi di Agenda Urbana 21/27 destinati a 5 delle 8 Aree Urbane regionali. La spada di Damocle grava sulle sorti di Corigliano-Rossano, Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia e l’ambito della Città Porto (Gioia Tauro, Rosarno, San Ferdinando). Al contrario, invece, percorsi di prelazione favoriscono le tre Aree Urbane dei Capoluoghi storici (Rc, Cz e Cs-Rende).

Non che la cosa ci meravigli, s’intende. Ormai la bieca visione regionale, volutamente schiacciata sull’accentramento di risorse e competenze esclusivamente verso i poli principali, è arrivata a tal punto da non scandalizzare nessuno. Tuttavia, spiace prendere atto che l’ennesimo scippo, nonché l’ulteriore mortificazione, consumata a scapito di talune realtà, passi quasi del tutto inosservata dalla pur folta Rappresentanza Istituzionale che fa capo ai contesti sibariti, lamentino, vibonesi e della Piana. Escludiamo dal nutrito elenco il Crotonese. Non già perché territorio non meritevole d’attenzione, anzi… Piuttosto perché ormai appare chiaro anche ai meno avveduti quanto impalpabile sia — numericamente parlando — la delegazione Politica dell’estremo levante calabrese.

Ad onor del vero, fatta salva la posizione del Sindaco di Corigliano-Rossano sulla tematica, non ci è parso di scorgere il minimo risentimento neppure da parte delle Istituzioni locali.

La vicenda, proprio per le caratteristiche su denunciate, assume connotati ancora più grotteschi, inquadrandosi in un contesto che definire surreale sarebbe un eufemismo.

È bene ricordare che l’Agenda Urbana per l’Unione Europea rappresenta una iniziativa intergovernativa lanciata dal “Patto di Amsterdam” il 30 maggio 2016. Obiettivo dell’operazione è quello di favorire — attraverso la partecipazione alla definizione delle politiche europee — uno sviluppo equilibrato, sostenibile e integrato delle Città europee. Con il fine ultimo di incrementare vivibilità, attrattività e per stimolare l’innovazione degli ambiti urbani.

Va de se che, quanto appena ricordato, debba (o almeno dovrebbe) facilitare il percorso di quelle aree marginali europee affinché si possano creare i presupposti per un’accelerazione dei processi di governance. Pertanto, una devoluzione di fondi finalizzata a favorire la crescita dei richiamati contesti per portarli a competere con aree già più emancipate ed allocate nei medesimi riferimenti regionali e macroregionali.

È altrettanto vero, però, che Il profilo di designazione delle Aree Urbane regionali nacque già viziato quando furono definiti perimetri, competenze e valenza degli ambiti urbani regionali. Nella prima decade degli anni 2000, infatti, si procedette alla classificazione delle polarità urbane calabresi. In quella circostanza furono riconosciute come Aree Urbane Principali (poli direzionali) i contesti di Reggio, Catanzaro e Cosenza-Rende. Per le richiamate Città fu applicato il principio 5.1a. Tale classificazione prevede spettanze di finanziamento che oscillano intorno ai 30 milioni di euro per settennio di programmazione per ognuna delle 3 Aree Urbane.

Per le rimanenti 5 polarità (l’Area Urbana degli estinti Comuni di Corigliano e Rossano, Lamezia Terme, Crotone, Vibo e la Piana di Gioia) si applicò la misura 5.1b. Quest’ultima classificazione fu parametrata con una previsione di finanziamento compresa tra 16 e 19 milioni di euro a contesto.

Tuttavia, le caratteristiche che venivano espressamente richieste dall’Europa per la identificazione e la classificazione delle Aree Urbane erano e sono rappresentate dai riferimenti di dimensionalità territoriale ed indice demografico. Ebbene, nonostante nel frattempo (2018) fosse intervenuto un processo di fusione che aveva sancito la nascita della terza Città calabrese e la creazione del più grande territorio comunale in Regione, non sono state apportate modifiche atte a riequilibrare un dato che già, originariamente, appariva scriteriato. Si pensi che oggi la città di Corigliano-Rossano condivide la misura 5.1b, quindi la quantità di finanziamenti spettanti, con contesti come Vibo V. o come “la Città porto della Piana”.

Tuttavia, le menzionate Città, rappresentano ambiti, demograficamente e territorialmente, più succinti rispetto quelli delle già Città autonome di Corigliano e Rossano. Nonostante le lapalissiane differenze acclarate dai numeri e l’ulteriore distanziamento conclamato dal processo di fusione amministrativa jonica, le richiamate Città restano destinatarie delle medesime spettanze di Corigliano-Rossano. A fianco tale scellerato ed iniquo sistema di valutazione, che — come dimostrato — partiva già da un grossolano errore di fondo, duole registrare la mancata applicazione di correttivi da parte della Politica regionale.

Al danno, quindi, si aggiunge la beffa! Non solo i tre Capoluoghi storici vengono incanalati in una corridoio preferenziale per ciò che attiene i fondi di Agenda Urbana, ma le rimanenti 5 polarità vengono “congelate” con la motivazione di aver  registrato avanzamenti poco significativi nella crescita e con risultati ancora ad uno stadio attuativo iniziale.

Peccato, però, che la Politica tenda ad obliare sulle modalità con cui le identificate “Aree minori” accedano ai fondi in questione. Ebbene, mentre nel caso dei poli principali le interlocuzioni  avvengono direttamente tra Comuni e riferimenti europei, nella seconda casistica, invece, a mediare fra le due Istituzioni è l’Ente regionale di riferimento. Nel caso di specie: la Regione Calabria.

Ed è lampante finanche ad un cieco quanto la Regione sia schiacciata da dinamiche centraliste che continuano, senza remora alcuna, a favorire taluni contesti. Vieppiù, marginalizzando e relegando in un angolo proprio quelle realtà che, seppur suffragate dai numeri, stentano ed arrancano a trovare la via dell’emancipazione.

Si persevera, quindi, in una visione di aree di figli ed aree di figliastri, mentre una Classe politica poco attenta, ma non stupida, finge di non accorgersi di questa iniqua condizione, solo per mantenere ruoli di privilegio. Gli stessi ruoli concordati ed assegnati direttamente dalle sedi dei Capoluoghi storici. Insomma, si continua a vedere un “film” ormai vecchio. Una moderna rappresentazione di servile vassallaggio che le Rappresentanze locali esercitano verso i rispettivi centralismi storici.

E, mentre nelle città di Lamezia, Vibo e Gioia si cercano soluzioni per accedere alle classificazioni importanti (Lamezia e Catanzaro pianificano da tempo la costituzione di un ambito metropolitano del centro Calabria, mentre Vibo e la Piana studiano percorsi comuni per aumentare l’appeal territoriale e demografico) l’opinione pubblica in Città come Crotone e Corigliano-Rossano risulta appiattita su se stessa. Non si riesce a fare di meglio, invero, rispetto a parlare di magnificenza degli eventi di Capodanno, restyling di piazze, aziende che rovinerebbero lo skyline di un lungomare, stemmi e gonfaloni.

Tale gioco al massacro si consuma mentre i tre Capoluoghi storici della Calabria continuano a recitare un ruolo di prim’ordine; non filtrato da altri Enti e a filo diretto con le Istituzioni europee.

Chiaramente, una siffatta condizione non fa altro che produrre aree sempre più sature di servizi (CS, CZ, RC) e lande sempre più desolate e depresse come Corigliano-Rossano e Crotone.

Invero, l’attuazione delle Zone Omogenee Territoriali (come già in essere in alcune Regioni del nord) avrebbe potuto favorire i processi di amalgama tra aree ad interesse comune. Sistemi amministrativi, i succitati, che avrebbero giocato un ruolo fondamentale nell’attuazione dei processi di modernizzazione europea. Del resto, e lo ripetiamo ormai da anni, continuare ad intendere la Sibaritide ed il Crotonese come territori separati, e marginali rispetto ai relativi contesti centralisti, non farà altro che continuare a scrivere la storia che ormai si ripete da oltre 50 anni: lasciare l’area dell’Arco Jonico in una condizione di sciocca e prona servitù ai desiderata dei centralismi regionali.

Solo quando le classi dirigenti joniche dimostreranno coraggio e determinazione nell’attuazione di programmi e progetti finalizzati ad elevare il proprio territorio — ponendolo in una condizione di pari dignità con gli altri ambiti regionali — si potrà riscrivere una nuova pagina di progresso ed emancipazione. L’idea di una nuova Provincia jonica a saldo zero per lo Stato e con due Capoluoghi alla guida, d’altronde, è nata proprio per questo: favorire una diversa visione del territorio, concorrendo al riequilibrio di tutti gli ambiti regionali. (Comitato Magna Graecia)

ROSARNO (RC) – Successo per il presepe vivente

di CATERINA RESTUCCIA – Che fossero in groppa ai papà o in braccio alle mamme, bambini e bambine erano tutti e tutte in trepidante attesa per l’apertura inaugurale del Presepe Vivente il 26 dicembre, per l’edizione 2023 – 2024 a Rosarno.

È stata una folla in fila ordinata e gioiosa lungo Via Genova per entrare nel Piazzale omonimo adibito a Presepe Vivente.

Mai come quest’anno l’intera città ha saputo dare esempio di collaborazione, di senso pieno e reale di comunità sia grazie al supporto di macchine incredibilmente operose come quelle delle Associazioni e dei Gruppi che grazie al contributo di singoli cittadini, piccoli e grandi imprenditori, umili o forti realtà economiche, tutti e tutte insieme per tirare su le sorti di una cittadina che sembrava essere stata inghiottita da buio e dimenticanza.
In questo caso per il Santo Natale a distinguersi è stato il Gruppo Famiglia di Nazareth, che con l’ausilio dell’intera comunità parrocchiale Maria SS Addolorata ha offerto alla cittadina rosarnese l’immagine di un nuovo Presepe, realistico e festoso.

Figuranti intenti nelle proprie attività artigiane hanno intrattenuto nel percorso i moderni viandanti alla scoperta di odori e sapori antichi, assaggiando bianchissima ricotta e fragranti zeppole, preparate e fritte nelle capanne costruite a mo’ di antiche cucine ed osterie.

E se per adulti ed adulte, oltreché per piccini e piccine, le più simpatiche curiosità sono state le presenze degli animaletti come pecorelle, asino e bue, il momento di massima tenerezza e di gaia cristianità è stato l’incontro con la grotta di Betlemme, in cui la mano dolce di una fanciulla carezzava l’innocente Bambin Gesù.

Il Presepe Vivente a Rosarno, che non è comunque novità, già realizzato in edizioni precedenti alla pandemia, è stato episodio di colloquio con la gente non solo locale, ma anche con chi, emigrante e lontano, ritorna al piccolo paesello natìo, e con chi, da località viciniore, è giunto a visitare e godere di uno spettacolo umano e cristiano.

I mesi di lavoro, fatica e sudore, impegnati per la realizzazione del progetto e dell’opera, sono stati ampiamente gratificati dall’ottima riuscita e dal bel richiamo di popolo accorso e l’idea sarà suggellata, benedetta e consacrata nella seconda serata, prevista da programma con l’arrivo dei Re Magi, il 6 gennaio 2024 con la partecipazione del nuovo vescovo, Monsignor Giuseppe Alberti, che per la prima volta visiterà Rosarno. (cr)

ROSARNO (RC) – L’Aspromonte visto da Lino Licari

di CATERINA RESTUCCIA – Aveva già dato grande prova di essere e di sapere lo studioso Lino Licari. Aveva già dimostrato passione alla ricerca, cura al territorio, entusiasmo a comunicare tutti i suoi ritrovamenti in area aspromontana, di cui egli stesso è Guida Ufficiale per il Parco Nazionale d’Aspromonte, quando a fine 2021 aveva presentato un’altra sua grande opera, edita da Kaleidoneditrice dal titolo “Guida ai siti archeologici del Parco Nazionale dell’Aspromonte – Dove la Natura incontra l’Archeologia”.

Tuttavia stavolta la guida, l’esperto, il ricercatore ha veramente mostrato il valore delle sue conoscenze e i grandi risultati delle sue indagini non solo con la solita umiltà, che lo contraddistingue da sempre, ma soprattutto con la giusta e ferma convinzione che nuovi percorsi si sono aperti per lo studio di uno spazio storico a tutti noto sin dagli inizi del secolo scorso solo come “medmeo”.

Invece, proprio la presentazione, avvenuta mercoledì 20 dicembre alle ore 17.30 nei locali della Biblioteca “Foberti” – Faro Fabbrica dei Saperi in Rosarno, della sua ultima creatura “Medma, Origini preistoriche e nome protosinaitico – Dal Paleolitico al Neolitico una parte di storia sconosciuta”, ha riavvolto il nastro di un film con nuovi e incredibili scenari: prima di Medma vi era preistoria documentata da numerosi materiali rinvenuti dallo stesso Licari.

Il testo, edito da Leucopetra Collana di Studi Storici Calabresi per la Pace Edizioni, è la sua nuova pubblicazione ed è un’apertura storica mai vista prima su Rosarno, nota con il nome antico di Medma.
Il rosarnese, escursionista appassionato e soprattutto attentissimo osservatore e conoscitore del territorio, ha presentato il suo bel lavoro in prima data assoluta grazie alla fattiva collaborazione di due Associazioni, quali Kiwi Società Cooperativa e Fibi Royal Rosarno.

L’opera è di particolare importanza e di notevole spettro storico, poiché testimonia, grazie ai fortuiti ritrovamenti di reperti preistorici dell’autore stesso, la presenza di comunità preistoriche sul territorio medmeo e le chiari ed evidenti tracce di influenza proto – sinaitica nella derivazione del nome dell’antica città.

Di fascino estremo il dialogo fatto dal ricercatore, che ha sempre sottolineato la stretta relazione tra natura, materiali e nomi, facendo vivamente immaginare agli ospiti del convegno la vivacità e la vitalità di un remoto purtroppo poco indagato, conosciuto e veicolato.

Moderatore della serata è stato l’architetto Angelo Carchidi, promotore culturale di Kiwi Società Cooperativa, serio professionista e sensibile cultore della bella Rosarno.

Ad aprire la serata è stato Pasquale Cutrì, neo Sindaco di Rosarno, che ha ufficialmente in tal senso inaugurato in modo istituzionale l’evento storico – culturale.

Interessanti e significativi gli interventi di Domenico Re, Vice Direttore nazionale dei gruppi archeologici d’Italia, nonché affezionato amico del Licari. Il Re non ha voluto tacere le grandi qualità umane e culturali dell’escursionista e ricercatore, che con le sue centinaia di segnalazioni ha fatto conoscere innumerevoli siti archeologici in vaste zone calabresi, in particolar modo aspromontane.

Importanti non di meno gli interventi, come da programma, di Saverio Verduci, Professore, Storico e Direttore collana Studi Storici calabresi Pace Edizioni, e di Oreste Kessel Pace, Editore Pace Edizioni, che ha messo in evidenza il lodevole apporto scientifico e storico del Licari, introducendo per primo argomentazioni di tessuto preistorico sull’area magnogreca.

La serata, come è giusto per le curiosità suscitate dall’opera, si è conclusa con un partecipato e acceso dibattito, che ha messo in luce tanti aspetti da attenzionare agli stessi enti pubblici, che dovrebbero manifestare maggiore interesse e seria cura a quanto emerge dalla bella epidermide rosarnese.

Ed a coronar d’alloro meritato e sudato è stato in battuta finale l’editore Oreste Kessel Pace, consegnando una targa ricordo in elogio alle attività di scoperta dell’uomo e dell’appassionato storico Lino Licari. (cr)

ROSARNO (RC) – L’assessore Pronestì presenta gli eventi natalizi

Rosarno immersa nel clima di festa con le tante iniziative inserite nel programma “Natale a Rosarno 2023”. Una carrellata di eventi per tutti, grandi e piccini, che si protrarrà sino a gennaio, contribuendo a creare un clima giocoso dove la comunità si riunisce e, inoltre, dove l’accoglienza ai turisti è protagonista.

Soddisfazione per l’assessore con delega agli spettacoli, Antonino Pronestì: «E’ il primo Natale della nostra amministrazione e, in meno di due mesi dall’insediamento, siamo riusciti ad impostare un ricco cartellone natalizio con le poche risorse disponibili. Abbiamo bisogno di riscoprire la magia del Natale e le nostre tradizioni, con il calore delle famiglie, con gli eventi di socialità e spazi aggregativi che saranno allestiti nei vari luoghi della città. E’ stata fondamentale la collaborazione di chi è a stretto contatto con i cittadini. È per questo motivo – dichiara l’assessore Pronestì – che l’amministrazione si è avvalsa del supporto di tutte le associazioni che hanno avanzato proposte verso le quali, nei limiti del possibile, ci si è prodigati affinché venissero accolte».

Di assoluto rilievo, dall’1 dicembre al 6 gennaio la Via del Natale (Corso Garibaldi) e la casa di Babbo Natale (P.zza del Popolo) a cura delle Associazioni A.fe.Ro. e Nuovamente; la natività sarà protagonista il 26 dicembre e il 6 gennaio in Piazzale Genova su iniziativa del gruppo famiglie e con la partecipazione di tutta la comunità parrocchiale Maria Ss. Addolorata.

Diverse le attività per i nostri piccoli: i giocolieri, truccabimbi e tanto zucchero filato in Piazza Duomo a partire dalle ore 18:30 del 23 dicembre; non mancherà la musica dal vivo in Piazza Duomo con gli spettacoli “Bee live” (22 dicembre) e la “Cover di Vasco Rossi (23 dicembre) e Pop-up “Il cortile dei quinti” (30 dicembre).
Il 27 dicembre si esibiranno in Piazza San Rocco le scuole di danza Energy, Centro Danza Roma e Like Dance; il 28 dicembre, invece, presso l’Auditorium Comunale ci sarà un concerto di pianoforte a cura dell’Associazione Amici della Musica.

Infine, dal 7 dicembre all’8 gennaio, in Via Regina Elena angolo Piazza del Popolo, sarà presente Radio Freccia Network con dirette, interviste e musica di intrattenimento.

«L’invito – conclude Pronestì – è di uscire da casa per socializzare grazie ai tanti eventi e alle opportunità culturali che coinvolgeranno tutte le fasce d’età. Rosarno è lieta di accogliere quanti verranno ai nostri eventi». (rrc)

ROSARNO (RC) – Al Piria si è tenuto il Facciamo scienze festival

Si è tenuta il 15 dicembre scorso, presso l’aula magna del Liceo Scientifico R. Piria di Rosarno, la manifestazione “Facciamo scienze festival”, il primo delle scienze che ha visto la partecipazione di importanti autorità scientifiche, professori e scienziati li fama nazionale ed internazionale.

La manifestazione è stata suddivisa in due sessioni: la sessione mattutina che ha riguardato argomentazioni su medicina, biologia e salute; la sessione pomeridiana, invece, ha interessato la fisica. L’evento è iniziato con i saluti da parte della Dirigente Scolastica prof. Maria Rosaria Russo, a seguire vi è stato l’intervento del sindaco Pasquale Cutrì, il quale ha voluto sottolineare «quanto la nostra amministrazione tenga all’aspetto culturale scientifico e alla formazione dei nostri giovani. Ancora una volta è stata ribadita la volontà di un proporre la città di Rosarno quale candidata a capitale della cultura». Il sindaco ha continuato ringraziando il consigliere Brosio – delegato alla cultura – per la professionalità e il grande impegno profuso a servizio della comunità rosarnese.

All’incontro, al quale hanno preso parte anche l’onorevole Giovanni Arruzzolo e il consigliere regionale Giannetta, hanno presenziato tanti studiosi di fama mondiale tra i quali il Dott. Salvatore Procopio, fisico dell’ArpaCal, in un intervento dal titolo “La radioattività naturale della Calabria: il Radon e gli effetti sulla salute”; il Prof. Valerio Bocci dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Sezione di Roma, in un intervento del titolo “Raggi Cosmici: dalla loro scoperta ai giorni nostri”; Marco Schioppa, Professore presso il Dipartimento di Fisica dell’Unical e Infn Frascati, in un intervento dal titolo “Il mondo dei Quark e le forze che intervengono nelle interazioni tra di loro”; la Prof.ssa Sandra Savaglio, Ordinario di Astronomia Dipartimento di Fisica dell’Unical e Inaf, in un intervento dal titolo “Idrogeno: l’infinito cosmo dell’atomo più piccolo”. Per concludere, è stato inaugurato l’osservatorio astronomico. (rrc)

A Rosarno il convegno sulla Dispersione Scolastica e disagio giovanile

Giovedì 14 dicembre, all’Istituto “R. Piria” di Rosarno, alle 10, si terrà il convegno Dispersione scolastica e disagio giovanile. Nuove emergenze sociali, rimedi e opportunità dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria, guidato da Ugo Bianco.

L’evento mira a esplorare soluzioni efficaci ed opportunità per affrontare le sfide educative e sociali che interessano in giovani.

Presentare approcci innovativi e strategici per mitigarne la diffusione. Esplorare opportunità di collaborazione tra istituzioni, scuole e organizzazioni per affrontare congiuntamente queste sfide. Il convegno rappresenta un’importante opportunità per coloro che si occupano di istituzioni, welfare e politiche sociali giovanili. Unisciti a noi per contribuire alla costruzione di un futuro inclusivo e sostenibile per le generazione che verranno.

Si parte con i saluti istituzionali di Pasquale Cutrì, sindaco di Rosarno e di Ugo Bianco, presidente Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria. Intervengono Nunzia Saladino, vicepresidente Associazione Nazionale Sociologi – Dip. Calabria, Stefania Leopoldo, assistente sociale del Comune di Lamezia, Giacomo Saccomanno, presidente Accademia Calabra, Candida Tucci, presidente Filiera Sanità Confapi Calabria, Antonio Aliberti, commissario Polizia di Stato della Questura di Reggio, Don Giacomo Panizza, presidente Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme. Da remoto si collegherà il dr. Pietro Zocconali, presidente nazionale Ans. (rrc)

A Rosarno s’inaugura la Via del Vischio

di CATERINA RESTUCCIASi accende di luci, di musica natalizia, si farà leggere e narrare la nuova Rosarno dopo il leggero torpore degli ultimi anni.

Sarà domenica alle 18 che si inaugurerà la festosa e brillante idea de La Via del Vischio lungo l’appendice di Corso Garibaldi.

È questa un’iniziativa nata in seno alla collaborazione ed all’unione di due Associazioni cittadine, la giovane A.Fe.Ro. e la storica NuovaMente, che per l’occasione, inoltre, riproporrà un’altra trovata simpatica e di attrattiva per i più piccoli visitatori: La casa di Babbo Natale.

All’inaugurazione i soci volenterosi e operosi hanno invitato i parroci e le figure religiose tutte operanti su Rosarno, il nuovo Sindaco della città, Dott. Pasquale Cutrì, e la neo Amministrazione Comunale, da poco insediatasi e che ha contribuito al circuito natalizio con le varie illuminazioni, tra le quali quella lungo la via più storica del già citato Corso Garibaldi. 

L’inaugurazione de “La Via del Vischio” sarà abbinata alla prima apertura de “La casa di Babbo Natale”, che accoglierà con le dolcissime musiche di sottofondo piccini e adulti per la raccolta delle letterine e gli scatti fotografici con il personaggio. La piccola e pittoresca dimora avrà un calendario di ospitalità lunedì 11 dicembre per i piccoli rosarnesi della Scuola dell’Infanzia Sant’Antonio di Padova dell’Istituto Maria Ausiliatrice e giovedì 14 per la Scuola dell’Infanzia Paritaria Hakuna Matata. Le aperture del ludico sito saranno sabato 16 dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e domenica dalle ore 10.30 alle ore 12.30, con fascia oraria pomeridiana ore 16.00 – 20.00. Tuttavia la generosa disponibilità dell’Associazione NuovaMente offre opportunità di visita della casa su richiesta e consequenziale programmazione.

L’evento renderà partecipe l’intera cittadina con le illuminazioni delle Piazze Valarioti, Paolo Orsi, l’Albero di Natale nell’area riqualificata del rione “Casi Novi” presso il cosiddetto “Rigettacolo” e numerose altre vie adiacenti a quelle centrali e collegate alle arterie cittadine principali.

Piccole e medie attività commerciali, fiorai, cittadini e cittadine non si sono risparmiati e risparmiate nel donare addobbi, stelle di Natale, luci e quanto più necessario per manifestare coesione e vedere un po’ di sé in un tutto comune per la città.

Artefici del rinnovo e del programma senza dubbio sono le due Associazioni A.Fe.Ro. e NuovaMente, contributo prezioso per la realizzazione del minuzioso percorso de “La Via del Vischio” con gli estratti di versi natalizi calabresi, di canti popolari ed elegie, di proverbi tipici è stato dato dagli allievi e dalle allieve delle Scuole Primarie Marvasi – Vizzone e del Secondo Circolo di Rosarno, ma la collaborazione più evidente e più massiccia, il collante vero che ha scaldato il cuore della nuova città, è stata offerta e data dalle famiglie dei soci, proprio perché è “la sana famiglia” il vero oggetto da celebrare del Natale, lungo la bella Via del Vischio, impegnando tutto il tempo “familiare”, credendo negli stessi valori di amore e unione, sono stati i figli e le figlie, le mogli, le madri, le suocere, i padri, le sorelle, i fratelli a contribuire ogni giorno affinché questo “cammino ideale” diventasse reale. (cr)