È stata presentata, a Palazzo dei Bruzi, la 42esima edizione della Sagra dell’uva e del vino doc di Donnici, che prenderà il via l’11 ottobre a Donnici.
«La Sagra dell’uva e del vino Doc di Donnici è un patrimonio di Cosenza e della città. Donnici è Cosenza e noi vogliamo che questa manifestazione abbia una sorta di marchio riconducibile al patrimonio del nostro Comune», ha detto il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, sottolineando come «non c’è dubbio che negli ultimi anni, ma anche nell’ultimo decennio, si è registrata una notevole evoluzione dei vini calabresi che si stanno imponendo nel panorama nazionale. In questo scenario calabrese indubbiamente Donnici ha un ruolo di primo piano perché la tradizione dei vini donnicesi data molti anni e la Sagra è una delle più antiche del nostro territorio».
«Le colline di Donnici – ha proseguito il sindaco – sono un patrimonio naturalistico e ambientalistico importantissimo. Far conoscere queste peculiarità territoriali a chi viene da fuori è fondamentale per promuovere quella forma di turismo enologico ed esperienziale che attrae i cosìddetti wine lovers. Passeggiare in quelle colline è un’esperienza unica e noi vogliamo che chi viene qui, da fuori città e da fuori provincia, possa non solo degustare i nostri vini e i nostri cibi, ma conoscere e apprezzare le eccellenze e la cultura offerte dalla nostra terra».
«Credo che si confermerà quella che è una tendenza che da sempre caratterizza questa manifestazione – ha concluso – una presenza importante e sempre più numerosa di visitatori che vengono, apprezzano il prodotto, ma soprattutto apprezzano l’accoglienza e la bellezza del nostro territorio».
Alla conferenza hanno partecipato, insieme al primo cittadino, anche l’assessore alle attività economiche e produttive, Massimiliano Battaglia e Mariella Ciardullo, presidente dell’Associazione “Vivi Donnici”, aggiudicataria della manifestazione di interesse indetta dal Comune per l’organizzazione e la realizzazione dell’evento. Nata nel 1979, per volere di un gruppo di residenti del borgo antico alle porte di Cosenza, al fine di creare un momento di festa in occasione della vendemmia, la Sagra dell’uva e del vino, di strada ne ha attraversata tanta, cogliendo i segni di un percorso virtuoso nel corso del quale ha riaffermato la positiva evoluzione dell’enologia calabrese e meritando un vero e proprio sigillo di qualità che caratterizza i vini del Donnici doc.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti è emerso anche un altro aspetto al quale il sindaco e l’Amministrazione comunale annettono grande importanza e cioè la grande attenzione verso le periferie e le frazioni, con tutte le loro contrade.
«Sono le nostre aree abbandonate da sempre (oltre Donnici, anche Sant’Ippolito e Borgo Partenope) e che non hanno avuto attenzione e verso le quali – ha aggiunto a questo proposito Franz Caruso – noi stiamo dimostrando di avere interesse a fare in modo che rientrino nel patrimonio territoriale della nostra città. Andiamo da tempo ribadendo che dobbiamo valorizzare le periferie e lo stiamo facendo con tante iniziative. A Donnici – ha sottolineato ancora il primo cittadino – abbiamo ristrutturato alcuni importanti manufatti comunali che sono diventati punto di ritrovo per la città. La prossima settimana inaugureremo una nuova piazza, sempre a Donnici. E stiamo intervenendo per dare sistemazione alla viabilità e alle strade che hanno bisogno di manutenzione. Abbiamo realizzato anche sottoservizi in zone che ne erano sprovvisti».
«A Sant’Ippolito – ha rimarcato Franz Caruso – stiamo realizzando una delle cose più importanti dal punto di vista sociale: il centro per l’Alzheimer e l’autismo, destinando a questi scopi una struttura comunale importante, che comprende l’ex circoscrizione e l’ex scuola, per dare un servizio, che manca in tutta la nostra provincia, a chi, purtroppo, è affetto da queste patologie”. Per il Sindaco Franz Caruso “Cosenza non è solo il centro cittadino con il suo salotto buono, ma è tutta, con i suoi borghi, le sue contrade, le sue periferie. Devono essere valorizzate perché sono zone bellissime che, purtroppo, a causa dello spopolamento, dell’incuria e del disinteresse che ci sono stati nel passato, hanno, più di tutte, pagato un prezzo molto elevato».
Nel ricordare l’attaccamento al territorio da parte dell’Amministrazione comunale, il sindaco ha sottolineato anche l’impegno, oltre che degli Assessori Veronica Buffone (presente in sala) e Damiano Covelli, anche dei singoli consiglieri (presenti alla conferenza stampa la Presidente della commissione attività economiche e produttive Assunta Mascaro e i consiglieri Francesco Gigliotti e Daniela Puzzo). In particolare il Sindaco Franz Caruso ha ricordato l’impegno, a titolo personale, del consigliere Gigliotti che ha ripristinato a sue spese l’Auditorium delle Vigne “Alessandro Bozzo”, che era stato abbandonato e danneggiato.
Nel successivo intervento, l’assessore Massimiliano Battaglia ha ricordato alcuni degli appuntamenti che sono stati programmati anche oltre il tradizionale periodo della sagra, nei mesi di novembre e dicembre: tra questi, un workshop e una masterclass in collaborazione con Coldiretti.
«È importante – ha detto Battaglia – mantenere l’identità del territorio, ma è anche vero che se la Sagra vuole essere un volàno di sviluppo, deve aprirsi anche alle altre realtà vitivinicole della provincia».
Nel dettaglio del programma della 42ma edizione della manifestazione è poi entrata Mariella Ciardullo, Presidente di “Vivi Donnici”. Ciardullo ha ricordato le cantine che aderiscono, quelle del Doc Donnici: Cerza Serra, Spadafora, Cundari, Terre del Gufo, Tenute Paese e Rocca Brettia. Tra le iniziative più significative: domenica 6 Ottobre, l’aperitivo tra i filari, a cura della Cantina Terre Del Gufo, la pigiatura dell’uva, sabato mattina, 12 ottobre, con i bambini, in Piazza Monsignor Bilotto, a cura di Tenute Paese e la riscoperta di giochi popolari, come la Pignata e il Palio degli asini.
«È importante – ha sottolineato Mariella Ciardullo – il coinvolgimento delle contrade di cui Donnici è piena, perché è importante riprendere in mano le vecchie tradizioni. Saranno allestiti più di 25 stands gastronomici dove si potranno degustare piatti tipici locali, ma anche proposte culinarie provenienti da fuori territorio».
La cornice musicale sarà garantita in tre postazioni animate da band e artisti locali. Ci sarà spazio per le mostre, una delle quali dedicata agli antichi mestieri, con l’esposizione degli utensili che venivano utilizzati dai contadini per la produzione del vino. Mariella Ciardullo ha annunciato anche l’allestimento, in tutto il borgo antico, di luminarie a tema.
«Ritorniamo al timone dell’evento (dopo averlo organizzato per 4 anni, dal 2012 al 2015) al quale siamo molto legati, perché per antonomasia rappresenta Donnici, il luogo dove viviamo», ha concluso. (rcs)