MotorShow2 mari accende i motori: domani a Saline partono i lavori di riqualificazione

Partono domani i lavori di riqualificazione dell’area del Porto di Saline Joniche, che, dall’uno al nove giugno, ospiterà il Motorshow 2Mari. L’annuncio arriva direttamente dal direttivo dell’associazione “Motorshow 2Mari” la quale ha inteso porre rimedio ai noti ritardi istituzionali assumendo l’onere di effettuare autonomamente le opere in programma, seppur nei limiti consentiti dalla legge ad una associazione privata. Vengono così messe definitivamente a tacere le voci, che da qualche tempo circolano, sulle sorti del più grande evento motoristico italiano: il Motorshow 2Mari si farà. Una certezza resa possibile solo grazie alla perfetta sinergia messa in campo dell’associazione, dall’amministrazione comunale di Montebello Jonico, dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria e dagli uffici del Demanio. Ciascun attore, infatti, ha profuso il massimo impegno per superare gli ostacoli di tipo burocratico che un evento del genere inevitabilmente pone, supplendo anche alle altre assenze istituzionali.

Sarà l’associazione “Motorshow 2Mari”, dunque, ad occuparsi del taglio degli arbusti e delle erbe che, ancora oggi, invadono letteralmente l’area del Porto di Saline Joniche. Così come sarà la stessa associazione a provvedere al rifacimento del manto stradale, attraverso dei lavori di bitumazione particolarmente complessi, ma necessari per assicurare un livello eccellente per le vetture che arriveranno a Saline Joniche. Una vera e propria opera di bonifica, dunque, della quale potrà beneficiare l’intera zona, anche una volta terminata la kermesse motoristica. Com’è facile intuire, non si tratta di lavori che cambieranno integralmente il volto dell’area portuale, ma di interventi mirati, nei limiti posti dalla legge alle associazioni private, al fine di rendere utilizzabile la location per l’evento in programma. Un obiettivo condiviso anche con il Comune di Montebello Jonico, la Capitaneria di Porto e l’agenzia del Demanio. Quanto alla bonifica più profonda, che possa permettere anche una rinascita di tutto il porto e dello specchio d’acqua antistante, l’associazione rimarca come tali opere siano di esclusiva competenza delle istituzioni che, non molto tempo addietro, hanno manifestato pubblicamente la volontà di intervenire. «Anche noi – spiega il direttivo – rimaniamo in attesa che gli impegni assunti possano divenire realtà».

L’associazione rimarca poi come la scelta delle aziende a cui affidare i lavori in questione sia avvenuta attraverso un attento esame delle certificazioni antimafia in possesso delle stesse, alcune delle quali lavorano già da tempo per enti pubblici.

«Stiamo profondendo il massimo sforzo possibile – spiega il direttivo – affinché i lavori possano partire con un congruo margine che ci consenta di arrivare all’inizio della manifestazione in tutta tranquillità. Sappiamo che il tempo stringe, ma l’aver avuto finalmente la possibilità di provvedere direttamente ci consegna la certezza che il Motorshow 2Mari non subirà alcun contraccolpo dai ritardi accumulati nei mesi scorsi per le più disparate ragioni burocratiche non dipendenti certo da quest’associazione».

Ma non finisce qui: il direttivo, così come fatto già nel recente passato, invita tutti gli operatori economici interessati all’evento a contattare sempre e solo l’associazione per qualsiasi informazione di tipo commerciale e non. «Abbiamo riscontrato – spiega ancora il direttivo – la presenza di qualcuno che ha tentato di spacciarsi per nostro rappresentante: è falso. Per questo intendiamo rassicurare tutti gli operatori ed i fornitori: l’associazione “Motorshow 2Mari” è a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento. Qualcuno sta addirittura tentando, in via anonima, di diffondere informazioni dirette agli imprenditori che hanno già avviato collaborazioni molto importanti, tese a screditare l’operato del direttivo e scoraggiare la partecipazione all’evento. Si tratta ovviamente di informazioni false e senza fondamento. Non esisteremo a rivolgerci alla magistratura per difendere l’immagine dell’associazione e far perseguire i responsabili sia in sede penale che civile.

Del resto, sapevamo di correre questo rischio nel momento stesso in cui abbiamo scelto di lasciare fuori dalla porta realtà mafiose e paramafiose che da tempo, ormai, ammorbano la Calabria. Eravamo preparati ai tentativi di abbordaggio prima e di delegittimazione poi, armi di distruzione regolarmente utilizzate a queste latitudini per colpire chi decide di non piegarsi alle logiche di potere. Tuttavia, non arretreremo. Stiamo compiendo enormi sacrifici – conclude il direttivo – con la speranza di poter rappresentare un volto positivo della Calabria e non permetteremo a nessuno d’intralciare un percorso ormai definitivamente tracciato». (pa)

Anche la mitica Targa Florio al MotorShow 2 Mari di Saline Joniche

Auto e dipinti di inestimabile valore del museo del Motorismo siciliano e della Targa Florio di termini Imerese saranno presenti al prossimo MotorShow 2 Mari in programma a Saline di Montebello Jonico (Reggio) il prossimo giugno. Sarà un museo tra la gente. Un museo itinerante che, dalla Sicilia, si posta a Saline Joniche per accogliere le centinaia di migliaia di appassionati pronti ad invadere la cittadina grecanica dall’uno al nove giugno prossimo. È di grande rilievo l’accordo siglato fra il Motorshow 2Mari e il museo del Motorismo Siciliano e della Targa Florio di Termini Imerese. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente dell’associazione “Motorshow 2Mari”, Vincenzo Moscato, ed il direttore del museo siciliano, Nuccio Salemi, hanno dato vita ad una sinergia fra le due realtà che vedrà il museo trasferirsi, per buona parte, in riva allo Stretto, in occasione del più importante evento motoristico italiano.

Ben tre le auto da corsa che giungeranno nell’area portuale di Saline Joniche. Si tratta della Ford T del 1914, vettura partecipante alla Targa Florio dello stesso anno, nonché modello famoso per aver dato i natali alle nuove idee industriali, con la celeberrima catena di montaggio inventata da Henry Ford. La seconda autovettura è una McLaren Md8 del 1970, una Sport car prodotta da Bruce McLaren per la Can am series. La terza, invece, è una di quelle autovetture in grado di far emozionare anche gli appassionati più accaniti: l’Alfa Romeo 33TT3, la leggendaria sport car prodotta da Alfa Romeo, con un palmares incredibile: Le Mans, Targa Florio, Monza, Nurburgring, Daytona, Sebring, Imola. Vettura guidata da piloti come Helmut Marko, Vic Elford, Nino Vaccarella, Rolf Stommelen, Peter Revson, Carlo Facetti, Teo Zeccoli e Marsilio Pasotti alias “Pam”.

Ma non ci saranno solo le auto ad arricchire il parco del Motorshow. Arriveranno anche due preziosi dipinti ad olio, di grandi artisti del primo Novecento, come “La dama e il cagnolino” di Francesco Anastasi e “All’inseguimento”, realizzato nel 1927 a Caltavuturo, sulle Madonie, da Frederick Gordon Crosby, inviato della rivista Usa “Autocar”. Ci sarà, poi, anche un manifesto originale del 1964 e la Targa Florio vinta da Achille Varzi nel 1934 con l’Alfa Romeo B/p3 “Scuderia Ferrari”.

«Ho da subito inteso collaborare a questa idea strepitosa – spiega il direttore del museo, Nuccio Salemi – perché sono certo che il Motorshow sarà un grande successo. C’è voglia di fare e raggiungere obiettivi di rilievo». La scelta di trasferire il museo in Calabria risponde ad una precisa idea del suo direttore: «Sono una persona dinamica, non amo la sedentarietà. E penso che spostarsi sia fondamentale. Per questo voglio portare il museo fra la gente». Ma non c’è soltanto un aspetto artistico o motoristico a legare le due realtà. Perché Targa Florio ha un dna calabrese.

Originari di Bagnara Calabra, infatti, i Florio si trasferirono a Palermo sul finire del 1700, avviando numerose attività imprenditoriali: compagnie di navigazione (si pensi all’attuale Tirrenia) e cantieri navali, ma anche produzione di vini (come il celebre Marsala), pesca e conservazione del tonno in stabilimenti tipici delle tonnare, strutture alberghiere di lusso, estrazione di zolfo, industria della ceramica artistica (acquistarono, ad esempio, la Richard-Ginori). Ma la famiglia Florio ebbe anche il merito di fondare uno dei giornali che fece la storia della Sicilia, L’Ora. (pa)

Il MotorShow 2Mari “mafia free”: a Saline Joniche con Libera contro la ‘ndrangheta

Fervono i preparativi per il grande evento di giugno: il MotorShow 2 Mari che offrirà a Saline Joniche (Reggio Calabria) una grande manifestazione di sapore internazionale. Mentre si avviano i lavori di riqualificazione dell’area di Saline, un’importante notizia giunge dal Direttivo dell’Associazione che promuove la manifestazione: il Motorshow 2Mari è entrato ufficialmente a far parte della famiglia di Libera per schierarsi pubblicamente contro la ‘ndrangheta e la malavita organizzata. È stata infatti sottoscritta la tessera di adesione alla più importante realtà antimafia italiana.

«Quando abbiamo avviato il nostro progetto per la realizzazione del MotorShow – spiegano dal direttivo dell’associazione – ci siamo posti come obiettivo prioritario quello di creare un evento nazionale “mafia free”. Da qui la nostra ferma volontà di contattare i vertici di Libera, da sempre esempio e modello di impegno attivo nel contrasto alle mafie. Sono bastate poche ore di confronto per comprendere come i nostri obiettivi fossero convergenti con i principi che ispirano Libera sin dalla sua fondazione. È del tutto consequenziale che qualsiasi tipo di condizionamento mafioso resterà fuori dal MotorShow 2Mari, anche grazie alla sinergia con Libera».

Fra pochi giorni, partiranno i lavori di riqualificazione parziale dell’area portuale di Saline Joniche dove, dal primo al nove giugno, si terrà l’evento motoristico più importante d’Italia. Si tratta di interventi previsti da anni ed indipendenti dal MotorShow, ma che la manifestazione ha contribuito a velocizzare e rendere concreti. Si pensi alla pulizia della rampa d’accesso alla SS 106, sino al cancello d’ingresso; alla sistemazione dell’area interna, compresa la pavimentazione laddove risulterà danneggiata. Ultimati tali interventi, l’area, per qualche mese, cambierà volto grazie all’allestimento di un villaggio pronto ad accogliere migliaia di visitatori e tantissime inedite iniziative non solo di tipo motoristico. L’evento, che è stato accolto con particolare entusiasmo dal Comune di Montebello Jonico guidato dal sindaco Ugo Suraci, ma anche dalla stessa opposizione, sta già iniziando a creare un indotto economico non indifferente tanto per il territorio ospitante, quanto per l’intera città metropolitana. Basti pensare che sono state sottoscritte convenzioni con strutture ricettive che partono da Scilla per arrivare sino a Brancaleone, anche grazie all’intesa raggiunta con Trenitalia, la cui formalizzazione arriverà a stretto giro, e che garantirà un efficiente e competitivo servizio navetta da e per il MotorShow.

«Siamo coscienti del fatto che un evento di tale portata – rimarcano dal direttivo – inevitabilmente attirerà gli appetiti di personaggi mafiosi in cerca di soldi a buon mercato e desiderosi di affermare il loro tanto decantato “controllo del territorio”. Del resto, quanto accaduto al signor Musarella – cui va la nostra solidarietà per l’attentato subito a “Le Saline resort” – dimostra che chi intende investire su un territorio complesso come quello reggino deve fare i conti anche con la piaga del crimine organizzato che difficilmente rinuncia alle proprie ingiustificabili pretese. È bene però che questi signori abbiano chiaro un aspetto: quando affermiamo che il MotorShow sarà un evento “mafia free” intendiamo proprio questo: che né direttamente, né indirettamente, magari attraverso persone di comodo, consentiremo a chi sta uccidendo la Calabria di poter allungare i propri tentacoli su un evento che vuole e deve essere adamantino. Pertanto – conclude il direttivo – possiamo garantire a tutti che, nella misura in cui ci dovessero essere aziende interessate con profili sospetti o dovessero accadere fatti ambigui e preoccupanti, la direzione del MotorShow non esiterà un momento a denunciare tutto alle forze di Polizia ed alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, affinché vengano effettuati tutti gli accertamenti del caso. E ciò sia che si tratti di tentativi di condizionamento mafioso tout court, sia che ci si trovi di fronte a realtà para mafiose, spesso più striscianti e subdole, e per le quali non ci sarà spazio alcuno». (rrc)