SANGINETO (CS) – Il Comune organizza due iniziative sociali per gli anziani

Il Comune organizza due iniziative sociali per gli anziani. L’amministrazione comunale di Sangineto (Cs), Assessorato alle Politiche Sociali, promuove venerdì 26 e sabato 27 gennaio un progetto di carattere sociale con diverse attività informative, culturali e di aggregazione su tematiche socialmente rilevanti. Le due giornate sono realizzate in stretta collaborazione con la “Federanziani Calabria” presieduta di Maria Brunella Stancato e con l’Associazione di Volontariato “Volare Aps-Ets” presieduta da Antonio Volpentesta.

«Queste iniziative dimostrano la continua attenzione che la nostra Amministrazione ha verso il mondo del sociale– afferma il sindaco di Sangineto Avv. Michele Guardia – Una Comunità deve crescere prestando attenzione soprattutto ai nostri anziani cercando di offrire loro condizioni ottimali per migliorare la qualità e gli stili di vita generando un impatto positivo sulla loro vita quotidiana. E poi un’attenzione è necessaria anche verso coloro i quali rappresentano il futuro, i nostri ragazzi che vanno responsabilizzati a mettere in comune le buone pratiche sulla sicurezza stradale. Se curiamo/informiamo bene i nostri anziani ed educhiamo bene i nostri ragazzi il patrimonio sociale, culturale ed identitario della nostra Comunità non può che trarne grandi benefici».

L’importanza sociale delle tematiche del progetto viene sottolineata dall’Assessore alle Politiche sociali Maria Rosa Midaglia: «L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno emergente su scala globale e tocca anche la comunità di Sangineto. Durante il processo d’invecchiamento, il soggetto va incontro a modificazioni fisiologiche che coinvolgono diversi sistemi e che comportano un declino funzionale. In tale contesto l’alimentazione è tra le variabili ambientali che influenzano maggiormente lo stato di salute in età avanzata. La nostra attenzione sociale genera questa iniziativa caratterizzata sia da un momento informativo/culturale che da qualificate attività mediche ed è volta a promuovere la cultura dell’invecchiamento attivo come pilastro della realtà sociale del nostro Comune. L’altra tematica prevede un’attenzione rivolta soprattutto ai giovani: educare, far conoscere e, quindi, poter prevenire i rischi che si corrono mettendosi alla guida (non solo di auto anche di motocicli, di monopattini elettrici e di biciclette) in maniera “superficiale” ovvero sotto l’effetto di sostanze e dell’alcool. Sull’importanza dell’educazione e sensibilizzazione ad una guida sicura e consapevole – conclude l’assessore Midaglia – riteniamo necessario un forte impegno, a più livelli educativi, e potrà essere questo un tema caratterizzante future iniziative».

Si inizia quindi venerdì 26 gennaio alle 16,30 nei saloni delle Scuole elementari di Sangineto borgo con un’iniziativa di promozione della salute in ambito alimentare che prevede il convegno “La Cultura della Dieta mediterranea: aspetti medici e sociali” e delle visite mediche nutrizionali, da parte della Dr.ssa Simona Ferraro – Biologa Nutrizionista ed esperta in Scienze dell’Alimentazione- ed del Dr. Andrea Castagnello -Biologo Nutrizionista Sportivo- con valutazione ed individuazione del regime alimentare più adatto e fornendo indicazioni calibrate e personalizzate.

Sabato 27 gennaio spazio alla “Giornata di sensibilizzazione di sicurezza stradale sulle cause di incidenti stradali” con inizio previsto alle 15,00 presso il campo di calcetto di Sangineto borgo, dove i ragazzi partecipanti realizzeranno delle prove di simulazione di guida sotto l’effetto di alcool, un modo didattico di rilievo che permette di sperimentare situazioni di pericolo ma senza rischi per la propria incolumità. Seguirà nei saloni delle Scuole elementari un incontro con lezione e proiezione di video tenuto dall’Avv. Dario Giannicola – presidente nazionale Assapli (Associazione Appartenenti alla Polizia Locale Italiana) ed esperto di sicurezza ed educazione stradale e la relativa consegna di attestati di partecipazione.

«Facciamo un plauso al Comune di Sangineto per le meritevoli iniziative sociali alle quale siamo felice collaborare attivamente – afferma la presidente di “Federanziani Calabria”– A Sangineto parleremo anche dei risultati del nostro progetto regionale “La vita non ha prezzo. La prevenzione ad ogni età” incentrato sulla sarcopenia che è il processo che accelera l’invecchiamento velocizzando la progressiva riduzione della massa muscolare. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la regione Calabria, rappresenta una vera e propria indagine scientifica i cui risultati evidenziano l’importanza della necessaria prevenzione» conclude Maria Brunella Stancato.

Le due giornate sociali di Sangineto prevedono anche momenti conclusivi e di aggregazione e socializzazione con musica e balli tradizionali realizzati venerdì dal trio “I lupi dell’Esaro“ (Gaetano Grosso alla fisarmonica, Diego Rumbolo all’organetto e Carmine Rumbolo al tamburello) e le più belle canzone della tradizione folk pop calabrese e napoletana saranno proposte dal bravo Elio D’Acunto), mentre sabato 27 gennaio, in ricorrenza della “Giornata della Memoria”, l’incontro con i ragazzi sarà concluso con un toccante momento dal forte valore didattico e simbolico con la “Sciarpa della Pace” da anni ormai al centro dell’importante progetto “Sul filo della Cultura per non perdere la Memoria“ ideato e promosso dall’Associazione di Volontariato “Volare Aps-Ets” presieduta da Antonio Volpentesta. (rcs)

SANGINETO (CS) – Successo per il “Concerto di Vino su tela”

Grande successo per la seconda edizione del Concerto di Vino su tela, svoltosi sul Lago  La Penna di Sangineto e promosso dalla Pro Loco, con la partecipazione del gruppo volontari del Cai sezione di Verbicaro.

Non c’erano poltroncine di velluto e sipari: la montagna è stata il teatro naturale di un evento che, ancora una volta, non si propone come semplice performance a cui assistere perché il pubblico diventa protagonista, in tutti i sensi. È una esperienza sensoriale e immersiva quella proposta e realizzata dal gruppo Wam – Wine, art, music. Il progetto è un dialogo tra le arti e anche quest’anno Rachele Grandinetti (sommelier), Pietro De Seta (pittore) e Riccardo Galimi (pianista), insieme al violinista Pietro Perrone e alla sommelier Valentina Cozmuta, hanno portato in scena una nuova storia da ascoltare sulle note di piano e violino, da vedere sulla tela realizzata live e da degustare nel calice.

Lo scorso 17 agosto c’è chi ha puntato la sveglia presto e, insieme alla presidente della Pro loco Rosalba Palermo, iniziato la giornata facendo trekking: una lunga passeggiata lungo il Sentiero Italia Cai fino al lago La Penna con sosta pic-nic e bosco terapia. Sport, relax e, dulcis in fundo, lo spettacolo. Al centro della narrazione, il vino di Ciró perché, riavvolgendo il nastro, la tradizione enologica calabrese ci catapulta in mezzo a quei coloni greci che fondarono Krimisa e rimasero talmente impressionati dalla fertilità delle vigne che la ribattezzarono Enotria, terra del vino.

Un pomeriggio fuori dallo spazio e dal tempo perché, durante il concerto, complice la nebbia, la faggeta pareva trasformarsi in una foresta incantata mentre la tela di De Seta si riempiva di colore. E non solo: perché i pennelli dell’artista sono finiti pure nel calice di Gaglioppo e il vino si è fatto opera d’arte. Si è fatto pure evocazione perché sulla tela, a zonzo sulle lancette di un orologio, è comparso Luigi Lilio, il cirotano che rivoluzionò il modo di misurarlo il tempo cancellando dieci giorni dalla storia dell’umanità.

Il nostro calendario gregoriano, infatti, nacque proprio dalla sua intuizione straordinaria che riuscì ad “allineare” il moto degli astri alle convenzioni da calendario. E intanto una platea in scarpe da trekking e avvolta nelle coperte da pic-nic degustava tutti i profumi e i colori di Ciró, dal rosa cerasuolo al rosso rubino ma senza mai perdere di vista l’opera d’arte che ha preso forma sotto gli occhi di tutti. C’è la nostra storia dentro e ce la racconta, senza parlare, quel funambolo al centro del quadro in equilibrio sul filo della vita: è un filo spezzato perché il passato non c’è più e la strada davanti a noi si costruisce solo compiendo un passo davanti all’altro.

Il “Concerto di Vino su tela” ad alta quota (il Lago La Penna si trova a 852 metri sul livello del mare), è stato un viaggio sensoriale nel mondo del vino, nella musica e nella pittura. Un viaggio è sempre possibile perché, per dirla con Rilke, il solo viaggio è quello interiore: basta accendere i sensi e farsi prendere per mano dall’arte. (rcs)

SANGINETO (CS) – Assegnati i premi Filmare 2023

Grande successo della terza edizione del Filmare Festival – i cortometraggi che raccontano il Mare e l’Ambiente – che si è svolta dal 31 luglio al 4 agosto, itinerante in cinque località suggestive calabresi: Scalea, Soverato, Laghi di Sibari, Cariati, con gran finale a Sangineto.

Filmare è organizzato dall’ Ass. Calabriartes di Enzo De Carlo e dalla Drb di Beniamino Chiappetta e si avvale della direzione artistica di Francesca Piggianelli. A condurre le serate Francesca Russo.

Sono stati più di 100 i cortometraggi iscritti a questa terza edizione, dei quali la Commissione tecnica ne ha selezionati 14 che sono stati proiettati nelle quattro serate delle Prefinali del Concorso.

Alla finale di Sangineto (Cs) sono giunti cinque cortometraggi finalisti: “La Pescatora” di Lucia Lorè; “Asfissia” di Giorgia Fantozzi e Maurizio Manco; “Anche il riccio respira” di Domenico Pietropaolo; “Super Jesus” di Vito Palumbo; “Mammarranca” di Francesco Piras.

La Giuria, di concerto con la Commissione Tecnica, ha quindi assegnato i Premi Filmare Festival 2023 realizzati dal Maestro orafo Michele Affidato.

“Miglior regia” a La Pescatora di Lucia Lorè: Per aver saputo far riflettere non solo sulle tematiche proprie del Filmare Festival – il mare come protagonista e risorsa oltre che specchio dell’anima – ma anche sulla condizione che la donna è costretta a subire, ancora oggi, in alcuni ambienti come il mondo in cui vive Lea che ambisce a divenire la prima Pescatora in un mondo di pescatori. Il corto, distribuito da “Siberia Distribution” e realizzato con il supporto del Mibac e dell’Apulia Film Commission, offre una riflessione dal forte valore sociale che fa emergere il legame con la tradizione peschereccia tipica del luogo (siamo a Porto Cesareo – Lecce) e la volontà di superare i limiti e i pregiudizi comuni. Frutto della ricerca costante e dell’incontro con una vera Pescatora (Laura Ferrari) della quale si restituisce il senso vero della vita, l’opera è quindi un omaggio al mare ed alla forza delle donne.

“Miglior Attore” ad Andrea Pannofino protagonista de Anche il riccio respira di Domenico Pietropaolo. L’attore ha saputo interpretare il sentimento profondo di inquietudine che avvolge Enea, un ragazzo di 18 anni in una storia ambientata sul mare della Calabria (tra le coste di Catanzaro e Tropea) rappresentando fedelmente le due opposte emozioni: da una parte la spensieratezza, il divertimento e l’estate, dall’altra la solitudine, la malinconia e il vuoto. Sentimenti propri della vita dei giovani. Andrea è figlio d’arte, il papà è l’attore e doppiatore Francesco Pannofino la mamma Emanuela Rossi è una tra le più grandi doppiatrici italiane.

“Miglior Attrice” a Lucia Lorè per Lea la protagonista del corto La Pescatora: Lucia Lorè, nei panni di Lea, vince il premio per la forte ed intensa interpretazione. Lea, donna dall’animo totalmente salentino, lotta per l’autodeterminazione ed è capace di coinvolgere emotivamente lo spettatore.

La Giuria ha voluto assegnare una “Menzione Speciale” ad Asfissia di Giorgia Fantozzi e Maurizio Manco: Per la capacità di trasformare l’idea in una campagna di sensibilizzazione ambientale. La protagonista, Aria, speranzosa di un futuro migliore che reputa però irrealizzabile, decide di sacrificare la sua vita al mare, proprio come le migliaia di creature marine che ogni anno muoiono nel Mar Mediterraneo a causa delle tonnellate di plastica. Aria si unisce così alle vittime della strage ambientale. (rcs)

SANGINETO (CS) – La pianista Giusy Caruso in “Tirreno d’Amare”, festival dei sensi 2023

di ANNA MARIA VENTURA – Particolarmente intensa e bella questa estate calabrese, costellata di eventi culturali che uniscono letteratura, cinema, arti e musica e toccano ogni parte del territorio di Calabria. Dai borghi montani alle località di mare dello Jonio e del Tirreno. Non c’è città o paese che non abbia le sue belle manifestazioni culturali. Le Pro Loco, le varie associazioni culturali, gli stessi Comuni, con i loro assessori alla cultura e i vari enti preposti al turismo non sono andati in vacanza. La Calabria sempre più acquista consapevolezza del suo valore e offre ai suoi abitanti e ai turisti che la vengono a visitare sempre più numerosi la parte migliore di sé. E’ bello questo fervore. La vacanza concepita non solo come riposo, ferie e divertimento, diventa occasione di arricchimento culturale e stimolo di nuove conoscenze. Di persone e di luoghi. Anzi luoghi, magari già conosciuti, appaiono sotto una luce nuova.

Fra le varie manifestazioni itineranti e programmate in varie tappe nella lunga estate si distingue certamente “Tirreno d’AMare” Festival dei sensi 2023, che unisce arte, musica, cultura, benessere e tour esperenziali nella Riviera dei Cedri, a Cetraro e Sangineto, nell’alto Tirreno cosentino.

Questo territorio è un tratto di costa tra i più belli della Calabria, un intreccio suggestivo di spiagge chilometriche alternate ad alte scogliere che precipitano nel mare cristallino, disegnando calette e grotte spettacolari. Attorno, foreste lussureggianti, fiumi impetuosi che sgorgano da vette a duemila metri di quota, borghi antichi e tramonti infuocati, oltre a fondali ricchi di vita, protetti dal parco marino regionale “Riviera dei Cedri”.

Un tratto di costa in alcuni punti selvaggio e incontaminato, in altri, un po’ troppo cementificato, ma dal microclima unico: la stretta compresenza di mare e montagne dà vita a endemismi quali la primula di Palinuro e il garofano delle rupi e permette la coltivazione del delicatissimo cedro.
Arte, musica, cultura, benessere, tour esperienziali, tutto questo è “Tirreno d’Amare” Festival dei Sensi, per scoprire un’esperienza musicale innovativa ed i luoghi del Grand Hotel San Michele di Cetraro, con lo splendido salone alla terrazza vista mare ed il suggestivo Castello del Principe a Sangineto.

Il 3 agosto c’è stata l’apertura dell’edizione 2023, la terza, con “Il Risveglio dei Sensi”, un percorso artistico musicale nei luoghi del Grand Hotel San Michele, che ha visto impegnati i giovani artisti che hanno preso parte al workshop Mirroring Creative Lab 2022, tenuto dal M° Giusy Caruso in collaborazione con l’Associazione Culturale Μεράκι.

“Tirreno d’AMare” nasce dal sodalizio artistico tra la pianista Giusy Caruso – Pianist & Artist Researcher e l’architetto Mario Aloe, due cosentini residenti all’estero desiderosi di prendersi cura della propria terra. L’idea del Festival è quella di puntare a eventi che combinano musica, arte, ma anche benessere e tour per fare esperienza dei luoghi storici della Riviera dei Cedri. L’obiettivo è quello di creare e promuovere nei luoghi dell’Alto Tirreno cosentino progetti artistici e culturali che facciano vivere esperienze sensoriali sul territorio e che siano da richiamo soprattutto per i turisti stranieri che scelgono la Calabria come loro meta di vacanze.

Direttore artistico Giusy Caruso Pianist & Artist Researcher – Tour Leader Mario Aloe – Comunicazione Μεράκι – Partner Pro Loco Sangineto, Progetto Borgo Vivo, Regione Calabria, Grand Hotel San Michele, Proloco Civitas Citrarii Aps.

Ciò che rende speciale questo festival sono la direzione artistica e le esibizioni di Giusy Caruso, grande pianista cosentina, di fama internazionale.

E proprio ieri sera, 8 Agosto, a Sangineto marina, presso il Castello del Principe, si è svolta la serata evento del festival: la performance multimediale (pianoforte e sensori) dell’artista Giusy Caruso, la pianista che suona col corpo, con le proiezioni di Alessandro Giorgi. Suggestivo e meraviglioso, quasi surreale lo spettacolo creato dal suono del pianoforte e dalle immagini che apparivano sullo schermo. Luci e colori di paesaggi cangianti dalla bellezza dirompente si succedevano, secondo i movimenti delle braccia della pianista che sembrava volasse sulla tastiera e dalla tastiera s’immergesse con tutta l’energia del suo corpo esile in quei mondi, dalle sue note evocati. Raffinata la sua musicalità e forte la sua presenza scenica, contrassegnata da un temperamento carismatico, intellettualmente sorretto da una tecnica pianistica brillante. Sono proprio queste le qualità riconosciute dalla critica musicale europea alla pianista calabrese, che vive in Belgio.

A rendere ancora più magica la serata, la suggestiva cornice del Castello del Principe.
Luogo famoso di storia, è un maniero risalente al XV secolo. Ha una struttura di forma quadrangolare in cui spiccano quattro torri cilindriche poste agli angoli, il portale d’ingresso è un loggiato del ‘700.

Fu eretto nella seconda metà del XV secolo dai principi Sanseverino di Bisignano. Per molti anni è diventato una famosa discoteca, dove affluivano giovani da ogni luogo della Provincia cosentina. Attualmente è in fase di restauro. E’ stato bello assistere, nel corso della serata del “Tirreno d’Amare” alla sua trasformazione in teatro, grazie alla magia esercitata dal pianoforte di Giusy Caruso. (amv)

SANGINESTO (CS) – Si presenta il Filmare Festival

Domani mattina, a Sangineto, alle 10.30, all’Hotel delle Stelle di Sangineto, sarà presentato il Filmare Festival 2023, che si terrà a Scalea, Soverato, Laghi di Sibari, Cariati e Sangineto dal 31 luglio al 4 agosto.

Il “Filmare Festival è una kermesse con cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente” ha lo scopo di promuovere cortometraggi, documentari e video-clip che raccontano ed interpretano il mare e la tutela dell’ambiente con tutte le tematiche ad essi correlate. (rcs)

L’Associazione Le Città Visibili a Sangineto

di ANNA MISURACA – All’interno di un bosco di piante di ogni specie come querce, ulivi, ma anche agrumi e fichi, intervallato da rocce ricoperte di muschi, capelvenere e altre felci rigogliose, si dipana un sentiero stretto e angusto con, di tanto in tanto, gradini costruiti alla meglio. Una natura disordinata, con alberi caduti, rami spezzati che limitano il passaggio, stimola la curiosità e un sentimento di avventura mentre si costeggia il Sangineto.

Un corso d’acqua che nel suo percorso attraversa zone piane e zone rocciose, creando piccole cascatelle che preparano ad una visione più sorprendente: La Cascata dei Sogni di Sangineto.

In un antro buio, illuminato solo da un’apertura in alto che filtra qualche raggio di sole, tra un mucchio di rocce, si sprigiona, con un guizzo, una cascata di acqua che dà una sensazione di freschezza e vitalità prorompente.
Un meraviglioso spettacolo naturale del quale avere cura e rispetto, avendo a cuore che il luogo non entri, come spesso accade, in un circuito di consumismo sfrenato.

A questo tendono i volontari della proloco di Sangineto, del Cai (club alpino italiano) sez. di Verbicaro e i collaboratori che si sono adoperati per l’accoglienza del nostro gruppo e ci hanno guidato con competenza e tanta amorevolezza.
Seduti su una scala stretta tra le case di Sangineto e all’ombra, ristoriamo il corpo e inaspettatamente anche la mente ascoltando le parole del professore Chimirri. Attraverso un oculare particolare in cui la storia si lega con l’antropologia, il prof. ci apre ad una visione diversa del viaggiare nei borghi. Non solo le chiese e i monumenti importanti, magari costruiti da maestranze provenienti da altre regioni, sono da visitare ma ciò che ci sta attorno. Non solo capitelli… ma l’architettura popolare, le case, gli spazi comuni, i vagli come luoghi di relazione ed espressione della vita della gente nei paesi di Calabria.

In perfetta continuità con quanto ascoltato, la proloco di Sangineto ci accoglie per il pranzo in un cortile al quale si accede attraverso dei sottarchi, delimitato lateralmente dalle tipiche case basse di un tempo, che ricorda i nostri vagli. Accoglienza impagabile sia per il luogo che per il cibo, preparato con cura dalle signore di Sangineto.

L’azzurro del mare è il colore dominante del Museo dei Brettii e del mare di Cetraro, lo si ritrova anche nei reperti archeologici esposti nelle vetrine. Il museo insieme alla biblioteca è ospitato nelle sale sobrie ed eleganti di un palazzo signorile: il Palazzo del Trono nella piazza principale di Cetraro. Anfore avvolte da reti da pesca, ritrovate nei fondali del mare vicino, per il trasporto di grano, olio, vino, creano un’atmosfera unica che riporta alle rotte commerciali di antiche imbarcazioni e alle tecniche di pesca e navigazione del passato.

Nella sezione storica un numero importante di carte geografiche testimonia come si è trasformato il territorio italiano ed in particolare quello calabrese. Tra queste una famosa carta sismica.

E poi le chiese, le viuzze… e la darsena di Cetraro nella luce del tramonto, sempre guidati dal dott. Luigi Orsini, nostra appassionata guida.

Seduti su una scala tra le case di Sangineto i soci de Le Città Visibili hanno avuto il  piacere di conoscere e ascoltare l’intervento del prof. Rosario Chimirri, architetto e docente presso l’Università della Calabria che ha voluto evidenziare la peculiarità dei paesi e dei borghi sparsi in tutta la Calabria, una descrizione dell’impronta urbanistica e architettonica dei tanti, piccoli comuni calabresi, molti dei quali caratterizzati da evidenti influssi arabeggianti successivamente cancellati da una ondata di cementificazione selvaggia che ha deturpato la bellezza e il fascino dei nostri centri storici.

«Occorre apprezzare il paesaggio insediativo storico nelle sue diverse componenti inerenti anche i sensi dell’udito, dell’olfatto, del gusto, del tatto, oltre che della vista, per un completo coinvolgimento e apprezzamento di specificità culturali a rischio di cancellazione». Ma c’è tanto ancora da salvare, con l’impegno dei professionisti, dei giovani, delle imprese, della politica. Nei due volumi della sua opera, mette su carta il frutto dei suoi studi sulla “cultura dell’abitare”. Pone in evidenza come i paesi abbiano una struttura che è stata adattata alla loro cultura, al loro modo di vivere, alle esigenze peculiari di ogni comunità.

La conoscenza e lo studio delle culture dell’abitare sono elementi utili anche per indirizzare progettazioni moderne, in sintonia con il territorio e gli abitanti, affinché essi possano, ci si augura, ritrovare negli stili di vita tradizionali nuove formule per affrontare e “colorare” l’abitare dell’oggi, sempre più tendente al banale, al ripetitivo, all’asfittico. La sua presenza è stata l’occasione per riflettere sulla situazione di abbandono in cui versano molti paesi e borghi della regione poiché «I paesi si svuotano non solo di persone, ma anche di valori», e quanto sia importante educare ai luoghi le menti più giovani. (am)

A Sangineto, Verbicaro e Maierà il Festival Filmare

Dal 27 settembre al 1° ottobre, a Sangineto, Verbicaro e Maierà è in programma il Festival Filmare, il festival dedicato ai cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente.

Promosso dal Comune di Sangineto, il Festival ha lo scopo di promuovere film, cortometraggi, documentari e inchieste che raccontano ed interpretano il mare, valorizzando la tutela dello stesso, ma anche dell’ambiente e del territorio.

Cinque, dunque, le giornate dove saranno realizzate nei tre comuni una serie di attività culturali. Musica, cinema, ambiente, promozione dei borghi, per promuovere e valorizzare le l’identità territoriali e consolidare la cultura del mare e dell’ambiente.

La conferenza stampa di presentazione di Filmare è in programma per martedì 27 settembre, alle ore 10:30, presso l’Hotel delle Stelle di Sangineto; alla presenza del sindaco di Sangineto, Michele Guardia; del sindaco di Maierà, Giacomo De Marco; del sindaco di Verbicaro, Francesco Silvestri e della presidente del Flag “La Perla del Tirreno”, Gabriella Luciani.

Mercoledì 28 settembre, alle ore 20:30, Filmare sarà a Maierà (Cs), dove nel suggestivo borgo verranno presentati i cortometraggi in concorso e saranno realizzate varie iniziative per la promozione del borgo come attrattore turistico-culturale.

Venerdì 30 settembre, alle ore 20:30, sarà Verbicaro (Cs) ad ospitare l’evento Filmare, che prevede un approfondito focus sul cinema e sull’importanza delle produzioni audiovisive e cinematografiche per promuovere il territorio, con ospite l’attore Sebastiano Somma ed “I Suoni del Mediterraneo” con il concerto di Francesca Alotta.

L’evento finale, con la consegna dei premi e con diversi momenti di focus su tematiche ambientali e di promozione del mare, si svolgerà sabato 1° ottobre, alle ore 19:00, presso il parco dell’Hotel delle Stelle di Sangineto (Cs); anche a voler riprendere simbolicamente la grande tradizione cinematografica che Sangineto e l’intero alto tirreno hanno vissuto negli anni. Madrina della serata sarà l’attrice Ornella Muti.

A condurre gli eventi nelle tre località della Riviera dei Cedri sarà Francesca Russo, calabrese, volto noto della televisione.

Filmare ha la direzione artistica di Enzo De Carlo ed è organizzato in collaborazione con la DRB di Beniamino Chiappetta ed è riservato a registi e filmakers italiani e stranieri che vogliano cimentarsi, approfondendone le tematiche, nella creazione di cortometraggi di ogni genere, da quello di pura fiction, che racconti storie del mare, a quello squisitamente documentaristico. I premi del festival sono realizzati dal maestro orafo Michele Affidato(rcs)

Lina Wertmuller, quelle estati a Sangineto con Giacomo e Vittoria

di SERGIO DRAGONE – Giacomo Mancini aveva una particolare attenzione per il mondo della cultura e dello spettacolo. Ben prima di Craxi – che negli anni Ottanta s’inventò un’assemblea nazionale aperta alle celebrità del cinema, della tv e del made in Italy – e ancor prima di Berlusconi.

Con una grande differenza. Giacomo sceglieva i suoi interlocutori tra i personaggi più controcorrente, più anarchici, più rivoluzionari e innovativi. Fece scalpore negli anni Sessanta la scelta di alcuni volti noti del cinema, come Nino Manfredi e Sandra Milo, di ostentare in piena campagna elettorale una coccarda con su scritto “Io voto Mancini”. Non era facile in un’epoca in cui la cultura italiana era egemonizzata dal Partito Comunista (per convinzione ideologica degli artisti) e dalla Democrazia Cristiana (per convenienza più che per esigenze confessionali).

Tra le personalità più vicine a Mancini da annoverare sicuramente una giovane regista di origini svizzere, poco più che trentenne, che si era fatta strada faticosamente come aiuto di Fellini ed aveva esordito nel 1963 con I Basilischi, un film che traeva ispirazione da I Vitelloni e ritraeva la realtà di un profondo sud. Con tra gli interpreti uno sconosciuto Stefano Satta Flores.

Tra l’emergente leader socialista calabrese e l’irrequieta regista dagli occhiali bianchi nacque una solida e sincera amicizia che è durata nei decenni, complice anche l’elegante e inseparabile moglie di Giacomo, donna Vittoria Vocaturo. A completare quel quadro di grande amicizia e condivisione ideologica e ideale, il grande Francesco Rosi e sua moglie Giancarla Mandelli, sorella della stilista Krizia.

C’era il rituale di trascorrere alcuni giorni di vacanza in Calabria, a Sangineto, sulla costa tirrenica cosentina, dove Mancini aveva casa. Nelle lunghe sere d’estate, affacciati sul mare, Giacomo, Vittoria, Lina, Francesco e Giancarla amavano parlare di politica, di cinema, di impegno sociale. Che poi si è tradotto in indimenticabili film sia per la Wertmuller (il mio preferito resta Pasqualino Settebellezze che ha anticipato di anni la trama e i temi di La vita è bella di Benigni) sia per Rosi  (come dimenticare Il caso Mattei?).

Nel 1974, su invito di Giacomo, la regista dagli occhiali bianchi tenne un memorabile comizio a Cosenza a favore della legge sul divorzio.

Lina Wertmüller è rimasta per tutta la vita “socialista e anarchica”. Bettino Craxi le chiese di fare parte della pletorica Assemblea nazionale dove, accanto ai “nani e alle ballerine” di cui ha parlato con disprezzo Rino Formica, sedevano fior di intellettuali. Coraggiosa e leale, ha difeso Bettino e la sua memoria, anche nei momenti più drammatici e bui. Con Giacomo e Vittoria ha conservato fino all’ultimo un rapporto umano molto intenso.

C’è dunque anche un pezzo di Calabria nella straordinaria e irripetibile vicenda umana ed artistica di una donna geniale che con i suoi film (e la sua vita) ha contribuito a cambiare la società italiana, parlando di classe operaia e di anarchia, di antifascismo e di ripudio delle leggi razziali, di sessualità e vizi della borghesia. Anche lei travolta da un insolito destino nell’azzurro mare di Sangineto. (sdr)

SANGINETO (CS) – Successo per il seminario formativo “Il turismo dei sensi”

Straordinario successo di adesioni, tra esperti del settore, addetti ai lavori e semplici interessati, per il seminario formativo Il turismo dei sensi, svoltosi nei giorni scorsi a Sangineto, promosso dal Comune di Sangineto e organizzato dall’Associazione Culturale “Carolina Novello – La rinascita dell’etnia arbereshe”, da sempre particolarmente attenta ed attiva con azioni di promozione ed animazione territoriale, in particolare orientata allo sviluppo del turismo delle origini arbereshe; in collaborazione con l’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali (Is.Ca.P.I.), e con il patrocinio di Confapi Calabria 2.0, Unpli Calabria, ed Is.Ca.P.I.

Il Seminario, è l’evento conclusivo della manifestazione “Il Cammino con Dante e Piazzolla”, realizzata dal Comune di Sangineto, in partenariato con la ProLoco Sangineto e il C.A.I. sez. Verbicaro, e realizzata con il contributo della Regione Calabria – ex art.65 della L.R. 13/1996.“Il Cammino con Dante e Piazzolla” è stata una manifestazione poliedrica che ha fuso diverse tematiche e che ha il visto il piccolo borgo protagonista di numerosi appuntamenti, iniziati sin dal 26 luglio e tutti indirizzati alla promozione del sito geonaturalistico “U Vugliu”, le meravigliose cascate sotterranee del territorio sanginetese, attraverso iniziative di turismo lento e sostenibile che ha permesso la riscoperta di Sangineto, non soltanto come famosa località balneare, ma come antico borgo, ricco di un patrimonio naturalistico ancora inesplorato.

Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Michele Guardia, insieme agli assessori Midaglia e Grosso, ed a tutta la sua amministrazione, il quale, ricorda che «è la prima volta che un ente comunale promuove un evento indirizzato non solo alla promozione dei territori ma soprattutto alla formazione degli operatori sull’argomento del turismo lento», ed afferma che «l’ente comunale ha un ruolo fondamentale in questa fase epocale di rapido cambiamento e che deve lavorare in sinergia con i cittadini per promuovere ed incentivare la voglia di investire su un turismo alternativo, che può essere volano di opportunità e di sviluppo».

«Un particolare ringraziamento – ha aggiunto – va a tutti i relatori ed i coordinatori dei tavoli che hanno messo a disposizione la loro professionalità, la loro esperienza e la loro autorevolezza, di cui gli attenti partecipanti hanno fatto tesoro».

Al seminario hanno partecipato in qualità di relatori, per condividere il loro bagaglio di esperienze e conoscenza esponenti del mondo accademico dell’Università della Calabria, imprenditoriale, e rappresentanti della Consulta dei Calabresi nel Mondo in collegamento dai loro paesi all’estero.

Le tematiche del seminario sono state sviluppate su tre argomenti principali: il turismo lento, il turismo delle radici, ed il turismo enogastronomico con l’approfondimento sui prodotti De.Co.

Il tema della formazione, con appunto il seminario, è stato il tema conclusivo del percorso di promozione territoriale, indirizzato alla destagionalizzazione del flusso turistico, prettamente balneare. Sangineto, invece, ha tutte le caratteristiche per poter diventare un esempio per altri territori, riuscendo a contemperare “tanti turismi”, grazie al suo patrimonio, da quello balneare estvo, allo slow tourism, sino al food tourism. (rcs)

SANGINETO (CS) – Il seminario formativo “Il turismo dei sensi”

Domani pomeriggio, a Sangineto, alle 14.30, nella Sala Consiliare del Comune, il seminario formativo Il turismo dei sensi – Viaggi diversi, lenti e di ritorno”, promosso dal Comune di Sangineto e organizzato dall’Associazione di Promozione Territoriale “Carolina Novello” – La rinascita dell’Etnia Arbereshe.

L’obiettivo del seminario è fornire ai partecipanti le conoscenze e gli strumenti pratici per creare impresa e sviluppare un sistema turistico locale alternativo, sostenibile e compatibile con le realtà del territorio.

Una opportunità concreta a chi desidera impegnarsi nello sviluppo di itinerari slow ed entrare a far parte di una rete regionale.

Il Seminario, è l’evento conclusivo della manifestazione Il Cammino con Dante e Piazzolla, realizzata dal Comune di Sangineto, in partenariato con la ProLoco Sangineto e il C.A.I. sez. Verbicaro, e realizzata con il contributo della Regione Calabria – ex art.65 della L.R. 13/1996. “Il Cammino con Dante e Piazzolla” ha visto il piccolo borgo tirrenico protagonista di numerosi appuntamenti, dal 26 luglio al 14 settembre 2021, volti alla promozione del sito geonaturalistico “U Vugliu”, le meravigliose cascate sotterranee site nel territorio sanginetese, attraverso iniziative di turismo lento e sostenibile fondendo diverse tematiche che si intrecciano l’un l’altra, che si mescolano e si fondono, per dare vita ad una manifestazione poliedrica che ha  avuto come nucleo fondante la promozione del turismo lento, la riscoperta di Sangineto non soltanto come famosa località balneare, ma come antico borgo, ricco di un patrimonio naturalistico ancora inesplorato.

Il tema della  formazione è il tema conclusivo del percorso di promozione territoriale fortemente voluto dal sindaco Michele Guardia e dalla sua amministrazione, per promuovere ed incentivare la voglia di investire su un turismo alternativo, ancora semi-sconosciuto in Calabria, ma che può essere volano di opportunità e di sviluppo.

Il seminario, con un orientamento fortemente pratico e formativo, erogato in presenza, prevede 3 moduli con 3 tavoli tematici alternativi, 19 relatori per un totale di 5 ore.

Le tematiche previste:

  1. Turismo lento: luoghi ed itinerari tra cultura, natura e spirito (turismo lento)
  2. Roots and Routes: il viaggiatore “di ritorno” alla scoperta delle origini (turismo delle origini)
  3. Terre e sapori: la promozione del turismo enogastronomico attraverso la promozione delle peculiarità territoriali (turismo enogastronomico)

I fruitori avranno la possibilità di ascoltare ed apprendere da gli interventi di eminenti personalità ed eserti provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale, dell’associazionismo e testimonianze di best practices di chi ha investito sul turismo lento e ce l’ha fatta.

Il seminario è rivolto ad operatori turistici, operatori culturali, viaggiatori di senso, piccole e medie strutture ricettive e realtà territoriali, amministratori locali e realtà associative che lavorano con passione, professionalità e convinzione, nonchè a tutti coloro che siano desiderosi di approfondire gli argomenti proposti.

Il seminario è totalmente gratuito, successivamente al termine i fruitori riceveranno il materiale didattico ed i documenti di approfondimento dei tavoli, nonchè l’attestato di partecipazione.

L’amministrazione Guardia ha posto da sempre particolare attenzione alla promozione del meraviglioso centro storico e degli incantevoli siti geonaturalistici poco conosciuti come le cascate sotteranee de “U Vugliu” ed il Lago “LaPinna”, avendo come obiettivo riuscire a destagionalizzare il flusso turistico, prettamente balneare, per far sì che l’indotto consequenziale al turismo potesse essere volano di sviluppo per il proprio territorio ed i propri concittadini. Sangineto ha  tutte le caratteristiche per poter diventare un esempio per altri territori, riuscendo a contemperare “tanti turismi” grazie al suo patrimonio, da quello balnerare estivo, allo slow tourism, sino al food tourism. (rcs)