Il sindaco Abramo a confronto con il presidente Occhiuto per il Sant’Anna Hospital

Importante confronto è avvenuto tra il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sul Sant’Anna Hospital.

Occhiuto ha assicurato che incontrerà a breve la struttura commissariale per avere il quadro più dettagliato dei problemi del Sant’Anna. Subito dopo il primo cittadino e il presidente si vedranno per individuare le eventuali soluzioni. Abramo ha ringraziato Occhiuto per la sensibilità e l’immediata disponibilità dimostrate. (rcz)

L’Asp di Catanzaro ha deliberato la sottoscrizione del contratto per il Sant’Anna Hospital

I Commissari dell’Asp di Catanzaro hanno deliberato per sottoscrivere il contratto di riconoscimento dell’importo necessario per consentire, al Sant’Anna Hospital, il proseguimento dell’attività cardiologica. Lo ha reso noto il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, che ha espresso grande soddisfazione.

«Di questo siamo veramente contenti – ha spiegato – perché è una battaglia che ha portato avanti il nostro partito e quindi, grazie anche alla posizione assunta dal presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, si è riusciti appunto a concretizzare qualcosa di  molto importante per la nostra Regione».

«Salvare il S.Anna Hospital – ha proseguito – è stata un’operazione di grande valenza sociale e sanitaria; questo sta a dimostrare che quando si lavora per il bene comune e si è convinti di quel che si fa, sopratutto si ha a cuore il bene dei calabresi, allora le battaglie si vincono e si vincono sempre. Noi siamo sicuri come Lega che tutte le battaglie che andremo a fare per il bene della nostra regione le vinceremo tutte perché sono battaglie di onestà, trasparenza e competenza». (rcz)

Il 21 maggio sit-in per ‘salvare’ il Sant’Anna Hospital di Catanzaro

Venerdì 21 maggio è un giorno importante, per il Sant’Anna Hospital di Catanzaro. Per quel giorno, infatti, l’Asp di Catanzaro ha convocato la proprietà della clinica per programmare le attività essenziali funzionali agli accordi contrattuali 2021 e, proprio per questa occasione, è stato organizzato un sit-in «per segnare con la nostra presenza la solidarietà di tutta la Città ai lavoratori».

Lo hanno annunciato, in una nota, i consiglieri comunali di Catanzaro, Eugenio Riccio, Antonio Trifiletti e Sergio Costanzo, che hanno ribadito che «venerdì 21 maggio  sarà un giorno decisivo per il futuro del Sant’Anna Hospital, la clinica di eccellenza cardiologica (e non solo) che rischia la chiusura definitiva, mandando sul lastrico centinaia di dipendenti e sottraendo al Capoluogo di Regione una delle strutture sanitarie più importanti».

«Si tratta di un passaggio fondamentale – si legge nella nota – che dovrà fugare non solo il pericolo di chiusura del Sant’Anna, ma anche il rischio che le attività di eccellenza svolte dall’ospedale privato nel campo della cardiochirurgia vengano dirottate a Lamezia Terme. Dobbiamo presidiare la sede dell’Asp per impedire che la triade commissariale possa compiere colpi di mano contro il Sant’Anna e contro la città di Catanzaro».

«Ritroviamoci  – hanno concluso – tutti assieme, amministratori comunali, provinciali e regionali, parlamentari, sindaci del Comprensorio, sindacati, associazioni, con o senza bandiere, mettendo per un giorno da parte divisioni, con l’unico scopo di garantire la salvezza di una struttura di eccellenza, un dignitoso posto di lavoro ai dipendenti, la possibilità di curarsi nella nostra terra a migliaia di calabresi altrimenti costretti ad emigrare».

«Si fa presto a dire “eccellenza”. E che il Sant’Anna hospital sia il miglior polo cardochirurgico della regione lo certifica l’Agenas, che ha inserito la clinica cardiologica che rischia la chiusura fra le prime 10 strutture d’Italia: il 35% del totale delle operazioni cardiovascolari di tutta la regione vengono eseguite nella struttura sita a Catanzaro, nel cuore del quartiere Pontepiccolo. Sono questi i numeri di cui spero l’Asp di Catanzaro tenga conto quando, venerdì mattina, incontrerà il vertici del Sant’Anna per stabilire il fabbisogno delle prestazioni» ha dichiarato Roberta Gallo, vicepresidente del Consiglio comunale di Catanzaro, che sarà presente al sit-in di venerdì.

«Da consigliera comunale e da cittadina – ha aggiunto – non posso che avere a cuore prima di tutto le persone: per questo voglio essere al fianco dei lavoratori, dei pazienti e delle loro famiglie che ancora una volta saranno davanti agli uffici dell’Azienda sanitaria per tenere alta l’attenzione su questa vertenza che li mette a dura prova da mesi».

«Il Consiglio comunale – ha proseguito – ha cercato di mantenere alta l’attenzione sulla vertenza, avviando interlocuzioni istituzionali che si sono rivelate incisive nel rilanciare una vera e propria forma di resistenza alla chiusura della clinica che sarebbe un disastro non solo per i dipendenti e i pazienti, ma per un intero quartiere che subirebbe un contraccolpo economico e sociale difficile da assorbire. La nostra presenza davanti agli uffici dell’Asp mentre si deciderà un importante tassello della ridefinizione dei rapporti della clinica con la sanità pubblica servirà, ancora una volta, come segno tangibile di una vicinanza umana e politica che ha permesso, fino ad oggi, al Sant’Anna hospital di non perdere la speranza di arrivare alla soluzione definitiva di una controversia prima di tutto finanziaria».

«Il Sant’Anna hospital – ha concluso Gallo – deve firmare i contratti di servizio con l’Asp in modo da vedersi garantita la tranquillità economica necessaria ai lavoratori per riprendere la propria serena quotidianità. Ma soprattutto ai pazienti e alle loro famiglie di riporre le valigie, quelle che probabilmente dovrebbero preparare per curarsi altrove, qualora la clinica non riaprisse in maniera piena e attiva le porte dei propri ambulatori e delle proprie sale operatorie».

«Mi associo all’iniziativa promossa da alcuni colleghi consiglieri per esprimere l’assoluta vicinanza, nel nostro ruolo di rappresentanti della massima assise cittadina, ai dipendenti e ai pazienti dell’importante presidio sanitario» ha dichiarato Luigi Levato, consigliere comunale di Catanzaro con Abramo.

«In questi mesi – ha aggiunto – la vicenda Sant’Anna ha riempito le pagine dei giornali, facendo emergere tutte le preoccupazioni di centinaia di famiglie che lavorano da anni nella struttura e che hanno contribuito, con la loro professionalità, a farla diventare un punto di riferimento d’eccellenza nel Sud e in tutta Italia per l’assistenza cardiochirurgica. Dall’Asp ci attendiamo, dunque, un intervento finalmente decisivo, chiesto a gran voce dalle istituzioni e da un’intera comunità, che si è stretta attorno alla grande famiglia del Sant’Anna e che vuole assolutamente scongiurare il pericolo di nuove drammatiche migrazioni sanitarie».

Per Enrico Consolante, consigliere comunale Udc, «la grave vicenda che ha investito il Sant’Anna Hospital deve trovare una sua conclusione positiva che possa rasserenare tutti i lavoratori e garantire il diritto alla salute per i tanti utenti, che da anni possono contare su un’assistenza di qualità in campo cardiochirurgico».

«Per questo motivo – ha aggiunto – condividendo lo spirito della mobilitazione messa in campo dai colleghi Riccio, Costanzo e Triffiletti, ho deciso di aderire al sit-in organizzato per venerdì prossimo davanti alla sede dell’Asp di Catanzaro. Se le condizioni di salute me lo consentiranno, dopo essere uscito dal brutto tunnel del covid, parteciperò personalmente alla manifestazione facendo sentire la voce e la presenza del Consiglio comunale».

«In questi mesi – ha concluso – non abbiamo mai fatto venire meno la nostra vicinanza istituzionale, ora l’ultima risposta dovrà arrivare dall’Asp e non potrà che essere risolutiva rassicurando i dipendenti, i pazienti e tutti i catanzaresi che non vogliono rinunciare alla sanità d’eccellenza». (rcz)

 

Spirlì scrive ai ministri Speranza e Lamorgese per la situazione del Sant’Anna Hospital di Catanzaro

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha scritto una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza e al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in merito alla situazione del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, ha chiesto l’avvio di una «attività ispettiva e di supporto attraverso l’invio di funzionari ministeriali, al fine di verificare se la mancata soluzione della problematica sia da attribuire a ingiustificati comportamenti omissivi e, in ogni caso, di individuare le più corrette soluzioni».

L’attività del Sant’Anna Hospital, infatti, sono bloccate a causa di eventi di natura giudiziaria – nonché un contenzioso con l’Asp di Catanzaro – «i cui effetti si stanno riverberando esclusivamente sulla collettività e sui dipendenti della stessa struttura».

Proprio a causa del contenzioso in essere, l’Asp di Catanzaro «ha espresso – ha spiegato il presidente della Giunta – la volontà di non sottoscrivere, con il nuovo management della struttura sanitaria, il contratto 2020 sino al completo chiarimento della situazione giudiziaria ancora sub iudice».

«Nonostante l’intervento dell’amministrazione regionale e del commissario ad acta Guido Longo – ha rilevato Spirlì – vani sono stati gli incontri avuti col prefetto Latella (commissario dell’Asp di Catanzaro), la quale continua a voler “attendere” gli esiti del contenzioso pur non ravvisandosi, allo stato attuale, elementi che impediscano di fatto la sottoscrizione del nuovo contratto».

«La soluzione di tale annosa questione, soprattutto nella situazione emergenziale che stiamo vivendo – ha concluso Spirlì – rappresenta una assoluta priorità, in quanto consentirebbe la riduzione della pressione nelle strutture ospedaliere e, soprattutto, tutelerebbe tutta quella parte di popolazione costretta a emigrare fuori regione per usufruire delle prestazioni sanitarie di cui hanno pienamente diritto». (rcz)

Irto: Spero che si trovi soluzione positiva alla vicenda del Sant’Anna Hospital di Catanzaro

Il candidato alla presidenza della Regione Calabria, Nicola Irto, ha auspicato che «si trovi al più presto una soluzione positiva alla vicenda della clinica “Sant’Anna Hospital» di Catanzaro.

Irto, infatti, ha diffuso una nota a sostegno della manifestazione indetta per il prossimo 1° maggio dal centro sinistra catanzarese e dai lavoratori del “Sant’Anna Hospital”, che, da mesi, sono in attesa di conoscere il destino della struttura divenuta negli anni un presidio importante nel trattamento delle patologie cardiologiche in regione.

«Ho piena fiducia – ha aggiunto – nella volontà di risolvere la situazione da parte di tutti i soggetti coinvolti, dall’Asp, ai vertici della clinica, alla Prefettura. Ciò che però mi preme sottolineare è l’esigenza di offrire una speranza certa e solida ai medici, agli infermieri, agli operatori e a tutti i dipendenti che costituiscono il valore aggiunto della clinica e forniscono un servizio fondamentale per l’intero sistema sanitario regionale e soprattutto per cittadini e pazienti».

«C’è la necessità di arginare l’emigrazione sanitaria – ha proseguito – che è dovuta, non alla mancanza di figure professionali capaci, ma all’assenza di servizi fondamentali sul territorio. Anzi, proprio in questo caso credo sia importante prodigarsi affinché quelle professionalità che hanno dimostrato il proprio valore non siano costrette ad abbandonare la Calabria per ragioni che nulla hanno a che vedere con il loro lavoro né con la loro responsabilità».

«Significativi, in questo senso – ha concluso – sono sia la data scelta per la manifestazione, sia il motto scelto per fare da cornice all’iniziativa, Il lavoro è salute: dal canto mio non posso che sostenere pienamente la richiesta di attenzione che giunge dai lavoratori della clinica. Catanzaro e la Calabria non possono perdere questa struttura». (rcz)

Il Commissario Longo firma l’accreditamento per il Sant’Anna Hospital

È stato autorizzato, dal commissario ad acta Guido Longo, l’accreditamento per Sant’Anna Hospital di Catanzaro.

Preso atto del parere favorevole con prescrizioni al mantenimento dei requisiti di accreditamento della struttura da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, nel Dca n. 43 si dispone, tra l’altro, che «l’Asp di riferimento dovrà accertare prima della stipula dell’eventuale accordo contrattuale e, successivamente, con cadenza annuale l’insussistenza di cause di incompatibilità in capo alla struttura accreditata».

Nel Dca si fa obbligo all’Asp e all’Ota (Organismo tecnicamente accreditante) di «effettuare ulteriori, necessarie verifiche per fare emergere eventuali situazioni di non rispondenza ai requisiti stabiliti, nonché di valutare eventuali, ulteriori sviluppi dell’inchiesta giudiziaria meglio conosciuta come “Cuore Matto”, da cui emergerebbe gravissima truffa ai danni dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e, conseguentemente, ai danni del Sistema sanitario della Regione Calabria, per come previsto nella delibera della commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro n. 301 del 09.03.2021».

Nel decreto del commissario ad acta si precisa, inoltre, che «l’accreditamento non determina automaticamente il diritto del privato ad accedere alla fase contrattuale e può essere soggetto a revisione in relazione al mutarsi delle condizioni che ne hanno originato l’adozione, fatti salvi i casi previsti dalla normativa vigente che integrano le ipotesi di sospensione, decadenza e/o revoca, e dunque, il presente provvedimento non comporta l’obbligo per le aziende e gli enti del servizio sanitario di procedere alla stipula degli accordi contrattuali».

Si precisa anche che «l’Azienda sanitaria competente, prima della sottoscrizione di tali accordi, è tenuta ad accertare la compatibilità con il fabbisogno predeterminato dalla programmazione regionale nonché con gli specifici fondi aziendali».

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente f.f. Nino Spirlì, ricordando che «sono stati mesi particolarmente duri dal punto di vista istituzionale e umano, ma le giuste aspettative del personale medico e sanitario e dei pazienti del Sant’Anna mi hanno spinto a essere così incisivo per la risoluzione di una vertenza molto delicata e importante».

«Finalmente –ha aggiunto il presidente – riconsegniamo alla sanità calabrese un polo d’eccellenza che si affianca ad altri omologhi già presenti nella sanità pubblica calabrese. L’auspicio è che tutti insieme collaborino al fine di garantire sempre di più il diritto dei calabresi di farsi curare nella propria terra. Mi auguro che per futuro non debbano mai più verificarsi situazioni come quella che, in questi lunghi mesi, ha interessato il Sant’Anna».

«Finalmente ce l’abbiamo fatta», il commento finale del commissario Longo.

«Con il decreto con cui il commissario alla Sanità calabrese Guido Longo ha disposto l’autorizzazione al rinnovo dell’accreditamento del Sant’Anna Hospital si è concluso un primo passo che consentirà al polo d’eccellenza catanzarese di avere nuovo ossigeno e riaprire i battenti entro fine mese» ha dichiarato con soddisfazione il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo.

«Il commissario Longo – ha aggiunto – rispondendo agli appelli giunti da più parti e alla recente sollecitazione ribadita anche dall’amministrazione comunale, ha apposto la sua firma su un provvedimento necessario riconoscendo in capo alla struttura il possesso di tutti i requisiti di legge. Nell’esternare la personale soddisfazione, con altrettanta onestà sento il dovere di affermare che resto fortemente preoccupato per l’immediato futuro. Oggi chi utilizza toni entusiastici dimostra di non aver compreso fino in fondo la complessità della vicenda».

«Bisognerà continuare a mantenere alta l’attenzione  – ha proseguito il primo cittadino – e la responsabilità, su tutti i fronti istituzionali, affinché si possa procedere con tutti gli altri atti conseguenti verso la definitiva regolarizzazione dei rapporti con l’Asp di Catanzaro, anche per la risoluzione del contenzioso sui debiti pregressi. Solo così si potrà mettere in sicurezza la continuità assistenziale di una struttura di primaria importanza per tutti i calabresi».

Per il candidato del centrosinistra alle regionali, Nicola Irto, «il via libera all’accreditamento del ‘Sant’Anna Hospital’ è un’ottima notizia per i cittadini calabresi».

«Dopo mesi duri, difficili – ha aggiunto – e una battaglia che ha visto in prima linea i lavoratori della struttura e il sostegno dell’intera comunità regionale, finalmente è arrivato il decreto tanto atteso. La nostra regione non poteva perdere questa realtà di eccellenza del settore della cardiochirurgia, nella quale la dedizione e la professionalità degli operatori hanno consentito di salvare tantissime vite umane e di evitare di accrescere ulteriormente i flussi di migrazione sanitaria verso le altre regioni».

«Il ‘Sant’Anna’ – ha proseguito l’esponente del Partito Democratico – così come altre strutture presenti su tutto il territorio regionale e che meritano attenzione e tutela, è una di quelle realtà da cui ripartire per ricostruire le reti sanitarie regionali all’insegna di una virtuosa integrazione dell’offerta assicurata da pubblico e privato accreditato di qualità».

Cisl Calabria: Sant’Anna Hospital realtà troppo importante perché sia lasciata morire

Tonino Russo, segretario Generale dell’Usr Cisl Calabria e reggente dell’Ust Cisl Magna Graecia, Luciana Carolei, segretaria generale Cisl Medici Magna Graecia, e Luigi Tallarico, Reggente Fp Cisl Magna Graecia, hanno sottolineato che «il Sant’Anna Hospital di Catanzaro è una realtà sanitaria troppo importante per la nostra regione perché sia lasciata morire nell’indifferenza generale».

«Bisogna infatti assolutamente distinguere – hanno proseguito i sindacalisti – tra i fatti all’attenzione della Magistratura, in un’inchiesta che dovrà certamente e il più presto possibile fare chiarezza su quanto accaduto nella gestione amministrativa, e le professionalità e le esperienze che hanno consentito a questa struttura di essere sempre più un punto di riferimento di eccellenza, nel campo della cardiochirurgia, per tutta la Calabria».

«La situazione della Sanità nella nostra regione – hanno proseguito – è tale che chiudere il Sant’Anna Hospital significherebbe non solo allungare le liste di attesa per persone che necessitano di cure immediate, ma anche incrementare i “viaggi della speranza” che causano enormi e gravi disagi a pazienti e famiglie e portano altrove risorse della Calabria. Devono essere, inoltre, difesi e salvaguardati i posti di lavoro e garantite le giuste retribuzioni di un personale che, negli anni, ha guadagnato sul campo i galloni dell’eccellenza; un personale che – nonostante il blocco degli stipendi – sta lottando perché, in questa lunga fase di drammatica emergenza pandemica, pazienti non Covid possano continuare a ricevere le cure necessarie per le loro gravi patologie».

«Bisogna fare di tutto – hanno detto ancora – perché queste professionalità non siano costrette a lasciare la Calabria o disperse a causa dello smembramento di una équipe che ha dimostrato di saper fare il proprio lavoro al servizio della salute dei cittadini. Faremo presente tutto questo al Commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Prefetto Luisa Latella, nell’incontro convocato per lunedì 4 gennaio. La questione sarà portata anche all’attenzione del Commissario per il piano di rientro, Prefetto Guido Longo, al tavolo già programmato per il dopo festività natalizie: nel quadro generale della riorganizzazione della rete ospedaliera, infatti, in un sistema sanitario regionale integrato – concludono i segretari Cisl Russo, Carolei e Tallarico – deve essere comunque salvaguardata la qualità e la continuità dei servizi per i cittadini e questo vale anche per le strutture private che sono comunque chiamate a rispettare le regole».

(rcz)