Geologi della Calabria: Buoni gli esiti dell’esercitazione “Sisma dello Stretto”

I Geologi della Calabria hanno espresso soddisfazione per l’esercitazione Sisma dello Stretto, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale d’intesa con le Regioni Calabria e Sicilia e le Prefetture-UTG di Messina e di Reggio di Calabria e svoltasi nei giorni scorsi a Reggio.

L’esercitazione ha compreso diverse iniziative volte a testare l’efficacia del sistema di risposta delle varie componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile, nell’ipotesi di un terremoto di Magnitudo 6, con conseguente allerta maremoto e significativo impatto su abitazioni e popolazione.

In accordo con il Codice della Protezione Civile, gli Ordini e i Collegi professionali e i rispettivi Consigli Nazionali concorrono alle attività di Protezione Civile. Pertanto, anche i geologi liberi professionisti sono stati coinvolti nelle attività esercitative per l’esecuzione di sopralluoghi sul territorio interessato dallo scenario di evento, a supporto della “Funzione Tecnica e di Valutazione – Rischi indotti” e della “Funzione Censimento Danni e Agibilità post evento delle costruzioni”, attivate durante l’esercitazione presso la Direzione di Comando e Controllo (DiComaC).

Il Consiglio nazionale dei Geologi e gli Ordini regionali dei Geologi di Calabria e Sicilia, coordinati rispettivamente dai delegati Lorenzo Benedetto (Consigliere nazionale dei geologi), Giulio Iovine (Presidente dell’ORG-Calabria) e Davide Siragusano (Vice Presidente dell’ORG-Sicilia), sono stati coinvolti nell’organizzazione e nella realizzazione delle attività esercitative, con l’impiego di diversi geologi liberi professionisti.

L’esperienza maturata in occasione dell’esercitazione, con la partecipazione attiva in sopralluoghi e riunioni di approfondimento, ha consentito di affinare le competenze e la capacità di risposta dei professionisti in occasione di eventi critici improvvisi e potenzialmente distruttivi.

Gli Ordini dei Geologi di Calabria e Sicilia, di concerto con il Consiglio Nazionale dei Geologi, desiderano esprimere grande soddisfazione per il supporto tecnico e umano fornito durante questa iniziativa, e auspicano l’organizzazione sistematica di eventi formativi analoghi (anche inerenti ad altri tipi di rischi naturali), per estendere maggiormente la platea di tecnici qualificati, pronti a offrire il proprio contributo specialistico in occasione delle emergenze che potrebbero interessare il territorio.

Al contempo, auspicano una crescente attenzione nei riguardi della pianificazione d’emergenza a scala comunale, per fare in modo che simili strumenti – di rilevanza vitale per la popolazione – non restino nei cassetti degli uffici tecnici ma vengano effettivamente implementati e aggiornati, pubblicizzandoli mediante azioni di informazione capillare ed esercitazioni periodiche, al fine di avere comunità sempre più resilienti. (rcz)

Sisma dello Stretto, l’Istituto per la famiglia in campo con il progetto “Vicinati Volontari”

All’esercitazione Sisma dello Stretto, svoltasi nei giorni scorsi a Bova Marina, ha partecipato anche l’Istituto per la famiglia – sezione 55 (Condofuri) in collaborazione con l’Istituto per la Famiglia sez. 278 Ionadi (VV), con i volontari del progetto Vi.Vo – Vicinati Volontari, sostenuto dalla Fondazione con il Sud.

L’evento ha visto tutte le componenti del Servizio di Protezione Civile Nazionale misurarsi in numerosi scenari relativi ai rischi sismico e maremoto allestiti tra le province di Messina e Reggio Calabria (tra cui i centri di Bagnara Calabra e Bova Marina) con la campagna di comunicazione Io Non Rischio

Il Comune di Bova Marina è stato scelto dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio quale sito di accoglienza della popolazione (250 unità circa) nell’ambito della simulazione di un terremoto di magnitudo 6, con conseguente allerta maremoto, con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione. I volontari IPF 55 di Condofuri, affiancati dai volontari del Progetto Vi.Vo., hanno supportato l’IPF 278, ente accreditato di Protezione civile, nell’informare la popolazione presente delle procedure da attivarsi in caso di rischio catastrofico.

Riferisce il Presidente Nadia Spinelli, «Questo periodo epidemiologico ci ha insegnato che non possiamo prescindere o fare a meno dell’aiuto del vicino, per questo abbiamo ritenuto indispensabile attivare un nuovo servizio di informazione e prevenzione rischi catastrofi che i volontari porteranno avanti e convoglieranno sui beneficiari del progetto. Con questa nuova attività vogliamo contrastare la disinformazione, l’isolamento, l’ansia, la paura che possono innescare reazioni sconsiderate e irragionevoli nella popolazione in occasione di eventi imprevisti e catastrofici».

Lo staff di progetto si rende inoltre disponibile ad organizzare ulteriori incontri formativi rivolti alla popolazione e a diffondere degli opuscoli informativi per ogni fascia d’età per delle situazioni tipo che possono verificarsi.

L’esercitazione ha visto la partecipazione di numerosi attori locali e stakeholders del Comune di Bova Marina (uno dei 56 comuni interessati dall’esercitazione) quali Esercito, Marina e Aeronautica unitamente alla Prefettura e ai comandi dell’Arma dei C.C. della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, dei VVFF, della C.R.I., delle Reti Televisive e degli Enti che presiedono alla erogazione dei servizi essenziali delle comunicazioni, elettrici, idrici, della viabilità, nonché la presenza numerosa della cittadinanza locale. L’evento nazionale è stato anche l’occasione per testare su una platea di oltre 500 mila persone il sistema di allarme pubblico IT-alert che ha inviato, sui cellulari dei cittadini presenti al momento della scossa in 22 comuni costieri delle due regioni, un messaggio di informazione sull’esercitazione in corso relativa all’allerta maremoto.

La parte reale – Full Scale –visto il coinvolgimento sul campo di circa 3.500 tra operatori, tecnici e funzionari delle Strutture Operative, delle Istituzioni territoriali, dei Centri di Competenza tecnico-scientifica e di oltre 3 mila volontari delle organizzazioni nazionali e locali. (rrc)

Ferrovie dello Stato all’esercitazione “Sisma dello Stretto”

Anche Ferrovie dello Stato ha partecipato all’esercitazione Sisma dello Stretto della Protezione Civile in corso a Reggio Calabria.

La gestione di un evento sismico e della successiva allerta tsunami, il soccorso a un treno fermo nella galleria Peloritana di Messina, l’assistenza ai passeggeri sulle navi di RFI da Villa San Giovanni e Messina in seguito al pericolo maremoto, la gestione della viabilità sulle autostrade e sulle strade statali interessate da frane e crolli. L’esercitazione, coordinata dal Dipartimento della protezione civile, d’intesa con le Regioni Sicilia e Calabria e le Prefetture di Reggio Calabria e Messina simula un terremoto di magnitudo 6 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione, e capace di innescare frane e maremoti sulle coste di Calabria e Sicilia.

L’obiettivo è quello di testare la risposta operativa del Servizio Nazionale della protezione civile e di sperimentare il nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione IT-alert. Tra i protagonisti dell’esercitazione, con il Gruppo FS Italiane, i Comuni delle province di Reggio Calabria e Messina, le Regioni Calabria e Sicilia, gli Enti territoriali, i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia, le Forze Armate, il Volontariato Organizzato di Protezione Civile, la comunità scientifica, le società fornitrici di servizi essenziali.

Il “finto” terremoto alle 10 del 4 novembre: l’emergenza, secondo quanto prevede la simulazione, riguarda, tra i vari aspetti, anche la circolazione ferroviaria e stradale in Calabria e Sicilia e marittima tra le due Regioni.  FS, e le società del Gruppo coinvolte, hanno infatti tra gli obiettivi la verifica dei punti di accesso al territorio e la loro transitabilità, la verifica le infrastrutture come ponti, viadotti, rete ferroviaria e stradale, la verifica dello stato di agibilità di stazioni, impianti, officine, edifici, le procedure di soccorso e assistenza ai viaggiatori presenti a bordo dei treni, delle navi e delle infrastrutture e le procedure di informazione ai viaggiatori, la verifica delle procedure da attivare in coordinamento con gli enti deputati al soccorso e all’emergenza.

Diversi gli scenari in cui FS è impegnata: alle 10 del 4 novembre è iniziata la gestione dell’evento sismico, con la conseguente sospensione della circolazione ferroviaria, l’evacuazione delle stazioni e la messa in sicurezza di viaggiatori e personale.  Alle 15 del 4 novembre la simulazione dell’evacuazione dell’edificio V.O di Reggio Calabria per la verifica del Piano di Emergenza. Nella notte tra il 4 e il 5 novembre l’esercitazione riguarda il soccorso a un treno passeggeri fermo in seguito al sisma nella galleria dei Peloritani, sulla linea ferroviaria Messina-Palermo, con a bordo volontari di protezione civile.

Il 5 novembre tocca al trasporto marittimo, con la simulazione del soccorso ai passeggeri volontari di protezione civile, a bordo di una nave del Gruppo in viaggio nello Stretto di Messina così da verificare il Piano di Emergenza interno della nave a seguito dell’allerta arancione per rischio tsunami. Nella simulazione le invasature del porto e il sottopasso di Villa San Giovanni saranno sommersi dall’acqua, così da rendere impossibile far sbarcare i passeggeri. Sul fronte stradale, invece, l’esercitazione riguarda, tra le altre, le verifiche e l’attivazione del piano di soccorso e viabilità in seguito all’interruzione (simulata) dell’Autostrada A2, in Calabria, della SS18 dove è simulata una frana nel comune di Scilla e sui Ponti Messinese e Briga, in Sicilia sulla Strada Statale 113 Settentrionale Sicula. (rrc)

A Reggio l’esercitazione nazionale “Sisma dello Stretto” della Protezione Civile

Dal 4 al 6 novembre, a Reggio Calabria si terrà l’esercitazione nazionale sul rischio sismico Sisma dello Stretto 2022, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni Calabria e Siciliana, le Prefetture- UTG di Reggio Calabria e di Messina, in collaborazione con le componenti e le strutture operative del Servizio Nazionale di protezione civile.

Sisma dello Stretto 2022 si svolgerà nelle province di Reggio Calabria e Messina, con l’obiettivo di testare l’attuazione del modello d’intervento nazionale per il soccorso sul rischio sismico, attraverso l’attivazione dei Centri di Coordinamento, la realizzazione di working area per attività di soccorso tecnico urgente e sanitario, l’allestimento di aree di accoglienza per la popolazione, l’impiego delle Colonne Mobili e le attività di valutazione e di agibilità post evento sismico.

Lo scenario operativo vedrà la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione, capace, inoltre, di innescare effetti ambientali come frane, liquefazioni e fenomeni di maremoto.

Lo scenario simulato del maremoto sarà, inoltre, l’occasione per un ulteriore test di IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione della popolazione, in fase di sperimentazione, che diramerà un messaggio ai cellulari presenti nell’area dei comuni costieri delle province di Reggio Calabria e Messina.

«Si respira grande fermento a Reggio Calabria – ha dichiarato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi – per l’esercitazione nazionale sulla gestione dei terremoti che nei giorni 4, 5 e 6 novembre interesserà tutta l’Area dello Stretto.La nostra regione è un’area ad alto rischio sismico, la storia ce lo insegna».

«Di conseguenza, diventa fondamentale la prevenzione – ha evidenziato –. Una prevenzione che coinvolga tanto i singoli cittadini nell’acquisizione di comportamenti di autotutela dinnanzi a situazioni di rischio, tanto l’intero sistema logistico ed interventistico, perché si attivino azioni di coordinamento diffuso a salvaguardia della popolazione. Reggio Calabria ed i 38 comuni dell’Area metropolitana coinvolti sono già in fibrillazione da giorni e aspettano con trepidante attesa il via a tutte le iniziative. Sono certa che la risposta sarà pari alle aspettative!».

«Mi congratulo con la Protezione Civile, brillantemente diretta da Domenico Costarella, che sta organizzando tutto nel minimo dettaglio, e con il collega Assessore regionale alle Infrastrutture Mauro Dolce che, d’intesa con il Presidente Roberto Occhiuto, si è fortemente impegnato sui tavoli nazionali – ha spiegato Princi – per far sì che proprio lo Stretto fosse teatro di questa grande operazione interforze che richiama l’attenzione anche della cittadinanza».

«Tramutare la pagina più nera della storia di Reggio e Messina in un insegnamento per le nuove generazioni è il modo migliore per elaborare quello che è successo e sfruttarlo a nostro vantaggio – ha proseguito –. E proprio per una maggiore sensibilizzazione e conoscenza sull’argomento, contestualmente la Regione Calabria inaugurerà la mostra nazionale ‘Terremoti d’Italia’ all’interno della grande tensostruttura allestita dalla Protezione Civile sul lungomare di Reggio. Documenti, foto, filmati, strumenti, per capire cos’è il terremoto e cosa si può fare per ridurne gli effetti: i reggini troveranno tutto questo all’interno della grande area preparata dagli esperti, andando a rispondere alla curiosità ed alla sete di sapere».

«E ci sarà anche qualcosa di speciale ad attendere studenti e cittadini per meglio comprendere cos’è il terremoto e come bisogna affrontarlo. Partecipazione – ha concluso la vicepresidente – è solo questo che chiediamo a reggini e messinesi. Per una maggiore presa di coscienza!».

La mostra nazionale “Terremoti d’Italia”

Ad arricchire la manifestazione, la mostra itinerante Terremoti d’Italia, realizzata dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile, con il contributo del Dipartimento Regionale, per conoscere da vicino uno dei rischi naturali che più interessano il nostro Paese: il rischio sismico. A idearla e progettarla, è stato proprio l’assessore Mauro Dolce, quando era nel Dipartimento nazionale della Protezione civile.

«Il rischio sismico tra conoscenza, memoria ed esperienza. Una full-immersion nella prevenzione toccata con mano. Sarà questo la mostra allestita all’interno della grande tensostruttura della Protezione Civile presso il lungomare di Reggio Calabria, nelle adiacenze della Stazione Lido, che rientra nell’ambito dell’esercitazione nazionale sulla gestione dei terremoti che prenderà il via giorno 4 novembre in tutta l’Area dello Stretto. Vi aspettiamo numerosissimi, perché conoscere significa prevenire!», ha detto la vicepresidente Princi che, insieme all’assessore Dolce, ha invitato tutta la popolazione, in particolare le scolaresche, a visitare l’esposizione.

Solo dal 1900 ad oggi, in Italia sono stati ben 60 i terremoti che hanno provocato danni gravi; 20 di questi hanno avuto effetti talmente distruttivi da causare la morte di 120mila persone, oltre che la devastazione di interi centri urbani. E tra questi si annovera anche quello del 1908, che distrusse le città di Reggio e Messina. Tutt’oggi, quasi metà del nostro Paese è soggetta ad elevata pericolosità sismica.

«E Reggio e la Calabria, infatti, non sono da meno, come ci insegnano la memoria storica ed i frequenti lievi episodi anche molto recenti –  ha ricordato Giusi Princi – motivo per il quale occorre attivare azioni di sensibilizzazione al fenomeno dei terremoti e di acquisizione di comportamenti adeguati alle situazioni di pericolo. L’obiettivo della mostra è proprio far sì che i visitatori, attraverso un percorso conoscitivo e sensoriale, acquisiscano una maggiore consapevolezza del rischio, tutelando se stessi e gli altri»

«L’idea di una mostra itinerante sui terremoti nasceva nel 2007 – ha spiegato l’assessore regionale – in occasione del 10° anniversario del terremoto Umbria-Marche, per l’esigenza di far crescere la consapevolezza del rischio sismico in un territorio soggetto in maniera diffusa a tale rischio, che nella storia ha ciclicamente provocato distruzione un po’ in tutta Italia. Fin da allora la mostra è stata concepita per essere fruita da tutti i cittadini, senza distinzione di età, come un percorso di conoscenza del fenomeno, della storia, degli strumenti di misura e di prevenzione, fino ad una forte esperienza sensoriale attraverso i simulatori sismici che proponiamo, ‘Stanza Sismica’ e ‘Città Sismica’, appositamente realizzati per aiutare a fissare nella memoria dei visitatori gli elementi di conoscenza proposti».

«In questi anni – ha proseguito – la mostra è stata replicata decine di volte in diverse città italiane ed estere (es. Bruxelles e Mosca). Sono particolarmente contento – aggiunge Mauro Dolce – che si sia riusciti a portare la mostra anche a Reggio, dove sono certo che la popolazione, non solo di Reggio ma di tutta la Calabria, possa accrescere le proprie conoscenze e, soprattutto, la consapevolezza che fare prevenzione fa la differenza. In tale ottica, la scuola rappresenta un veicolo fondamentale per la diffusione di una cultura del rischio e di protezione civile. Per questo, un’attenzione particolare è rivolta alle visite delle scolaresche».

Documenti, foto, filmati e strumenti saranno messi a disposizione del pubblico per capire cos’è il terremoto e cosa si può fare per affrontarlo, per ridurne gli effetti. Il percorso espositivo, realizzato su oltre 600 mq, sarà illustrato dai tecnici e dai volontari di protezione civile; si partirà dalla conoscenza del fenomeno fisico e dagli strumenti utilizzati per misurarne l’intensità, per passare poi alla storia e alla condizione sismica del nostro Paese e all’organizzazione del sistema di Protezione civile. Verranno descritti anche accorgimenti e tecnologie per rendere più sicura la propria abitazione, oltre che suggerimenti sui comportamenti da adottare prima, durante e dopo le situazioni di rischio.

A conclusione del percorso teorico, i visitatori potranno vivere un’esperienza dal forte impatto emotivo e sensoriale, nell’apposita “Stanza Sismica”, dove verranno riprodotti fedelmente i movimenti causati da un sisma di forte intensità, provando così l’esperienza diretta del terremoto. Un altro simulatore, la “Città Sismica”, consentirà di osservare in prima persona gli effetti dei terremoti su edifici e ponti, riprodotti in scala.

L’inaugurazione della mostra per le scuole sarà venerdì 4 novembre.

L’apertura al pubblico, con ingresso gratuito, è da lunedì a sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Come da nota inviata dal vicepresidente Princi a tutte le istituzioni scolastiche della Calabria, le scuole interessate potranno accedere alla mostra solo prenotando le visite guidate attraverso il seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-mostra-terremoti-ditalia-453715343807.

Ogni visita, prevista in orario mattutino, dalle 9 in poi, potrà ospitare al massimo 30 studenti e durerà circa 1 ora.

Fino a giorno 16 Novembre potranno prenotarsi prioritariamente le scuole ricadenti nel territorio della Città metropolitana di Reggio Calabria; mentre per le visite dal 17 Novembre potranno prenotarsi anche le scuole di tutte le altre province calabresi. (rrc)