Spi Cgil Calabria: Vogliamo verità e giustizia per Ilaria Mirabelli

Riceviamo e pubblichiamo

È da poco più di dieci giorni che Cosenza – ma la vicenda sta cominciando a trovare spazio anche sui media nazionali – si interroga sulla morte di Iaria Mirabelli, avvenuta lo scorso 25 agosto a causa, si è detto sul momento, di un incidente sulla strada del rientro da una gita domenicale col suo compagno. E tuttavia, nei giorni successivi, le modalità dell’incidente testimoniate dalle persone accorse sul luogo dello stesso, hanno cominciato ad alimentare forti perplessità sull’esatta dinamica delle circostanze che hanno portato alla morte di Ilaria. Perplessità mai fugate dalle indagini in corso che sembrano procedere a rilento, ammantate da una fitta cortina di silenzi, suscitando dubbi e sospetti sui contorni effettivi della vicenda. Non intendiamo evidentemente sostituirci alle autorità preposte alle indagini, né tanto meno emettere sentenze che spettano al potere giudiziario, e tuttavia crediamo sia urgente fare chiarezza.

La tragica morte di Ilaria forse potrebbe non essere stata causata da un “banale” incidente stradale – volutamente usiamo il condizionale – perché spesso ciò che appare può non essere ciò che è. Lasciare che ancora ad oggi circolino voci incontrollate, non suffragate da riscontri oggettivi, rischia di ostacolare l’emergere della verità ed è un’offesa alla memoria di Ilaria ed una mancanza di rispetto per la sua famiglia prostrata dal dolore.

Per questo non possiamo non unirci al grido di verità e giustizia per Ilaria che di giorno in giorno sta diventando sempre più forte e non può più restare senza risposta. (Spi Cgil Calabria)

Gullì (Spi Cgil Calabria): Troppi tentativi di minare le fondamenta della Costituzione

«In questo momento storico e politico sono troppi i tentativi di minare alle fondamenta quanto scritto dai costituenti, aggredendo principi come la libertà e l’uguaglianza». È quanto ha detto Carmelo Gullì, segretario generale di Spi Cgil Calabria, nel corso dell’incontro con gli studenti del Liceo Filolao e Liceo Gravina di Crotone.

«Partecipare e non essere indifferenti è uno dei modi per pretendere l’applicazione della Costituzione nata per fare dell’Italia un paese democratico e antifascista senza se e senza ma», ha detto ancora il segretario nel corso della manifestazione La Costituzione va a scuola – Democrazia e Costituzione tra Stato Etico e Stato di Diritto, organizzata dallo Spi Cgil Calabria con lo Spi Cgil Area Vasta e l’Anpi e che ha visto gli interventi della neo eletta Segretaria Generale Nazionale dello Spi Cgil Tania Scacchetti, del segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato, della Segretaria Spi Cgil Calabria Rossella Napolano, del rappresentante del Comitato Nazionale dell’Anpi Mario Vallone, del professore di Diritto Pubblico Walter Nocito e della la docente di Storia e Filosofia Giusi Acri.

«Nella costituzione antifascista c’è la storia e l’identità del nostro Paese – ha rimarcato Angelo Sposato, rivolgendosi agli studenti – c’è il vostro futuro, il lavoro, i diritti, le libertà sindacali, il diritto di sciopero, ci sono i doveri, c’è la Pace, c’è l’articolo uno che deve essere un monito alle classi dirigenti e che recita che “l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Difendere la costituzione è difendere il lavoro dalla precarietà e dallo sfruttamento, come stiamo facendo con i nostri referendum».

«Lo Spi – ha spiegato la Segretaria Spi Cgil Calabria Rossella Napolano – da tempo lavora sul legame transgenerazionale con i giovani fatto di ascolto e di discussione sui valori fondanti. È un modo per rispondere all’attuale crisi valoriale, allo scenario attuale sempre più complesso, attraversato da guerre e difficoltà».

«C’è ancora molto da fare per applicare la Costituzione e questo è uno dei motivi per non stravolgerla», ha detto in conclusione la Segretaria Generale Nazionale Spi Cgil Tania Scacchetti, invitando poi a notare come nella Carta Costituente siano state poste le basi per successive conquiste civili, come il divorzio e il diritto di famiglia.

Al termine dell’iniziativa il sindacato ha distribuito agli studenti una copia tascabile della Costituzione invitandoli a portarla sempre con sé, a rispettarla e difenderla.

CROTONE – Venerdì la Costituzione va a scuola con lo Spi Cgil

Venerdì 24 maggio, a Crotone, alle 10, al Liceo Scientifico Filolao, si terrà l’iniziativa La Costituzione va a scuola – Democrazia  e Costituzione tra Stato Etico e Stato di Diritto, promossa da Spi Cgil Calabria, Spi Cgil Area Vasta e Anpi.

Introdurrà i lavori la Segretaria Spi Cgil Calabria, Rossella Napolano; dopo i saluti della dirigente del Liceo Scientifico Filolao M. Rosaria Iaccarino e del dirigente del Liceo Gravina, Antonio Santoro, interverranno il professore di Diritto Pubblico Walter Nocito, la docente di Storia e Filosofia Giusi Acri, il segretario Generale Spi Cgil Calabria, Carmelo Gullì, il Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato, il rappresentante del Comitato Nazionale dell’Anpi, Mario Vallone. Concluderà i lavori la Segretaria Generale Spi Cgil Nazionale, Tania Scacchetti(rkr)

 

Lo Spi avvia interlocuzioni per una sanità a misura di anziani

Lo Spi Cgil Calabria «avvierà, da subito, interlocuzioni unitarie e istituzionali, non solo con i sindaci degli ambiti, ma anche con gli altri primi cittadini per capire e agire, per la realizzazione di quanto programmato per il 2024 ed iniziare un percorso di confronto che porti ad un’adeguata programmazione per il 2025» per una sanità a misura di anziano. È quanto ha reso noto Carmelo Gullì, segretario generale di Spi Cgil Calabria, nel corso dell’iniziativa Una sanità a misura di anziano. Dall’analisi sociosanitaria in Calabria alle nuove opportunità, svoltasi a Lamezia.

Presenti, anche,  la segretaria Spi Cgil Calabria Rossella Napolano e il segretario Cgil Calabria Luigi Veraldi. A concludere il Segretario Spi Cgil Nazionale, Stefano Cecconi.

Dalla rete ospedaliera insufficiente, ad una medicina territoriale svuotata fino ai ritardi nella nascita delle Case della Salute e ai fondi del Pnrr, si è discusso a più voci, con il contributo dei Segretari territoriali.

Negativo il giudizio sul Pnrr che provvede a finanziare gli investimenti e solo in piccola parte le spese gestionali relative al personale, non riuscendo a ribaltare il paradigma della sanità basata sulle strutture rispetto ad un sistema fatto per le persone e dalle persone,  mentre per combattere la desertificazione della medicina territoriale si sarebbe potuto dare un po’ d’acqua con investimenti sulla telemedicina e teleassistenza, sulle ambulanze medicalizzate, con l’incremento di elisoccorso in attesa di tutti questi cambiamenti.

Intorno all’importante partita del riassetto della medicina di prossimità e non solo, bisogna segnalare la crescita di processi virtuosi di interessi collettivi a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine calabresi. Si tratta di una fitta trama di soggetti sociali che contribuisce in maniera collettiva alla costruzione di un più equo sistema sanitario regionale su diversi fronti (quello della partecipazione, della salute mentale, delle dipendenze e della riabilitazione, ecc.).

Rispetto alle aree interne lo Spi denuncia la mancata attuazione della Dgr 215/2018, completamente disattesa nel suo intento di incentivare una maggiore integrazione socio-sanitaria e la continuità dei percorsi assistenziali integrati ed invita ad attuare in tutta la regione Aggregazioni funzionali territoriali h12 e Unità Complesse di Cure Primarie h24.

Tra le proposte del sindacato l’istituzione di un Osservatorio epidemiologico regionale in grado di garantire una conoscenza delle condizioni di salute nelle aree interne e del territorio regionale per orientare una programmazione sociosanitaria davvero rispondente ai diversi bisogni esistenti in Calabria; l’estensione di una maggiore partecipazione non solo ai sindaci ma anche alle associazioni di volontariato che rappresentano i pazienti e i loro familiari ai fini di una più estesa co-progettazione e co-programmazione con e per il territorio.

Dettagliata e minuziosa la relazione della Segretaria Spi Cgil Rossella Napolano, sottolineando quanto sia «grave e democraticamente preoccupante che ciò che è avvenuto negli ultimi anni di importante nel campo sociosanitario in Calabria, dal piano di rientro, ai piani ospedalieri e territoriali, sia avvenuto senza il confronto con le forze sindacali».

Il Segretario Cgil Calabria Luigi Veraldi, ha annunciato una stagione di vertenze promuovendo, in particolare, quelle territoriali e invitando le categorie a parlare “tutte lo stesso idioma”.

Il Segretario Nazionale Cecconi ha concluso invitando a tenere alta la mobilitazione sia a livello nazionale che nei territori e annunciando proposte di legge di iniziativa popolare a sostegno del sistema sanitario pubblico universale. (rcz)

L’OPINIONE / Carmelo Gullì: «Il vero mandante delle morti sul lavoro è lo Stato»

di CARMELO GULLÌ – Le morti sul lavoro hanno un mandante: lo Stato. La vita dei lavoratori vale poco per i facili guadagni di imprenditori senza scrupoli che, grazie alle leggi libertine di questo Paese, lucrano sulla formazione e soprattutto sulla sicurezza.

Rendere sicuri i cantieri e luoghi di lavoro ha un costo. Lucrare sulla sicurezza è un delitto. Lo Spi Calabria è stato ed è sempre accanto ai lavoratori che lottano per i loro diritti.

Il rammarico e il dolore che accompagnano ogni episodio di cronaca che vede lavoratori e lavoratrici vittime di incidenti o che perdono la vita mentre compiono il loro dovere per potere mantenere le proprie famiglie non basta. Il lavoro è un diritto, ma anche dignità e la dignità passa obbligatoriamente dal diritto alla salute e alla sicurezza, altrimenti non può definirsi tale.

Ci auguriamo che ci sia un chiaro segnale di adesione allo sciopero di oggi e che Governo e imprenditori rispondano con maggiore senso di responsabilità e modifiche di norme che, spesso, anziché garantire la sicurezza la rendono ancora più fragile e vulnerabile. (cg)

[Carmelo Gullì è segretario generale Spi Cgil calabria]

CROTONE – Il sindacato Pensionati inaugura lo Spazio Donna

Domani pomeriggio, a Crotone, alle 15.27, nello Spazi Spi della sede di Cgil, sarà inaugurato lo Spazio Donna, un centro di ascolto e accoglienza, sportello informativo e spazio nel quale sviluppare idee e progetti da presentare alle istituzioni pertinenti per favorire l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro, promuovere la parità tra i sessi e sollecitare nuove politiche e azioni attente alle dimensioni di genere.

Il Centro è nato su sollecitazione del Coordinamento Donne Spi Calabria, insieme allo Spi Cgil Calabria e allo Spi Area Vasta i quali hanno investito su un progetto di forte impatto sociale che guarda ai temi di genere con la collaborazione della Cooperativa Noemi e dell’associazione Baubó, realtà che da tempo operano sul territorio crotonese in difesa delle donne.

Spazio Donna sarà operativo tutti i mercoledì dalle 15 alle 18, si avvale della sinergia tra Auser di Crotone, Spi Cgil Area Vasta, Funzione Pubblica Cgil Area Vasta e professioniste. All’interno le donne troveranno, tra l’altro, assistenza legale e previdenziale e potranno conoscere e rivendicare i propri diritti contro gli stereotipi di genere. (rkr)

Spi Cgil Calabria: Anziani e fragili ignorati mentre si fa cassa sulle pensioni

Il segretario generale di Spi Cgil Calabria, Carmelo Gullì, ha denunciato come «l’operato del governo, ad oltre un anno dal suo insediamento, continua ad essere evasivo sule questioni che riguardano i più fragili e i pensionati, adottando al contempo politiche e provvedimenti che ne ledono la dignità e disegnano per loro, ma anche per tutti i cittadini e i lavoratori, un futuro sempre più coperto da ombre».

«Nulla è stato fatto – ha spiegato – per adeguare il potere d’acquisto delle pensioni alla crisi economica e alle spinte inflazionistiche e per realizzare concretamente quanto previsto dalle norme sull’invecchiamento attivo. La Legge di Bilancio non contempla alcun finanziamento per la norma sull’autosufficienza che riguarda quasi quattro milioni di anziani nel nostro Paese. A chiedere la riforma è il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma il governo ci ha solo illuso di volerla portare a termine senza poi inserire nemmeno un centesimo nella finanziaria».

«Avevano promesso di “cancellare la legge Fornero” – ha proseguito – e invece l’hanno addirittura peggiorata restringendo le già limitate misure di flessibilità in uscita, tagliando i futuri assegni dei lavoratori del pubblico impiego e la rivalutazione delle pensioni in essere. La legge di Bilancio è arbitraria e non dà risposte ai giovani, alle donne e ai pensionati, spostando il traguardo della pensione per tutti e continuando a fare cassa sulla previdenza».

«Servono più welfare e più sanità, il governo, invece – ha continuato – dirotta risorse dal pubblico al privato con gravissime conseguenze sul diritto alla salute dei cittadini. La direzione verso la quale si sta andando è quella del diritto alla cura garantito solo a chi ha i soldi per curarsi, stracciando la nostra Costituzione. Ecco perché saremo presenti agli appuntamenti di piazza e agli scioperi indetti da Cgil e Uil Calabria contro l’arroganza di questo governo che vuole limitare il diritto allo sciopero e la libertà di cittadini e lavoratori di incrociare le braccia e protestare».

Domani, venerdì 17 novembre, «saremo affianco alle lavoratrici e ai  lavoratori dipendenti di tutti i comparti del pubblico impiego, Istruzione, Università e Ricerca, trasporti, Sanità pubblica e privata, Terzo Settore, nonché i dipendenti dei consorzi di bonifica e delle aziende in appalto dei suddetti siti e luoghi di lavoro (come ristorazione collettiva, mensa scolastica ed aziendali, vigilanza e guardiania, polizia e multiservizi, compreso l’igiene ambientale), nei tre presidi davanti alle Prefetture di  Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria», ha concluso.

Spi Cgil Calabria: Conferenza permanente sulle problematiche degli anziani sia luogo di confronto

Spi Cgil Calabria ha chiesto che la Conferenza Permanente sulle Problematiche degli anziani e dei pensionati assuma, concretamente, «il ruolo assegnatole dalla legge istitutiva e diventi realmente il luogo di confronto  tra Regione e Organizzazioni Sindacali sulle prospettive future dei piani sociali di zona, sul piano triennale  nazionale e regionale sulla non autosufficienza e sull’integrazione sociosanitaria».

«In Calabria non sono stati costituiti i tavoli con le parti sociali – viene ricordato – per discutere delle problematiche degli anziani, come previsto dall’art.11 della LR n. 12/18, e anche in tema sanitario il commissario ad acta alla sanità ha approvato la riorganizzazione della rete sanitaria territoriale e ospedaliera senza coinvolgere i sindacati. Per non parlare poi dei ritardi in tema di integrazione sociosanitaria, divenuta ormai un miraggio lontano mentre, al contrario, la sua realizzazione potrebbe favorire una presa in carico integrata dei bisogni di cura sia sanitari che assistenziali».

«Il nostro Paese torna in dietro – ha denunciato il sindacato – e rischia di lasciare indietro i più fragili, anziani, donne e giovani che rimangono esclusi dalla possibilità di miglioramento di una vita degna di un paese civile e che non hanno adeguati servizi a supporto ed a garanzia dei diritti sanciti dalla Costituzione. Chi ne fa le spese maggiormente è il Mezzogiorno che, storicamente privo di un welfare strutturato, si impoverisce socialmente con l’emigrazione dilagante dei giovani e la mancata possibilità di rilancio verso il futuro».

«La Calabria oltre alla mancanza di servizi essenziali e allo spopolamento delle aree interne – continua la nota – ha un tessuto sociale caratterizzato da una crescita  continua di popolazione anziana e, di conseguenza, di una maggiore domanda di interventi sociosanitari e assistenziali, ma ad oggi il governo ha tagliato i fondi del Pnrr anche per la medicina territoriale e per il sociale. Non sappiamo in che modo tutto ciò inciderà nella nostra regione, con quali criteri si sceglierà quale Casa della Salute o ospedale di comunità non saranno messi a regime, pur sapendo che anche quelli programmati e allocati  su edifici esistenti da ristrutturare non hanno finanziamenti per il personale e corrono il rischio di diventare cattedrali nel deserto o facile preda dell’imprenditoria privata. Invariate anche le risorse della legge 33/2023 in materia di politiche in favore delle persone anziane».

«I pensionati, i soggetti fragili e più poveri, i disoccupati e i giovani meritano delle risposte e per questo è arrivato il momento di mobilitarsi per il nostro Paese, per il Sud e per la Calabria che merita – conclude la nota –, non solo risposte ,ma  prospettive per un futuro migliore.  Con questa consapevolezza saremo in piazza a Roma il sette ottobre per la manifestazione nazionale “La via maestra” a difesa  dei lavoratori e pensionati calabresi». (rcz)

Venerdì a Lamezia Terme si parla del “Welfare che non c’è” con la Cgil

Venerdì 5 maggio, a Lamezia Terme, alle 15, nel Dopo Lavoro Ferroviario, via Natuzza Evolo, contrada Bosco Amatello, si terrà l’iniziativa Il Welfare che non c’èConfronto e riflessioni su uno stato sociale da costruire organizzata dallo Spi Cgil Calabria.

Dopo la proiezione del social movie Tutte a casa, memorie digitali da un mondo sospeso del collettivo Tutte a Casa, si aprirà la discussione con l’autrice Maria Antonia Fama, Claudia Carlino segretaria nazionale Spi Cgil, Celeste Logiacco, Segretaria CGIL Calabria,  Rubens Curia, presidente Comunità Competente, Michele Iannello, Segretario Generale Spi Area Vasta, Amalia Talarico, Segretaria FP Area Vasta, Antonella Bertuzzi, Segretaria CGIL Area Vasta, Bruno Tassone, presidente Auser Calabria, Rossella Napolano, Segretaria Spi Cgil Calabria. (rcz)

Spi Cgil Calabria: Aderiamo a manifestazione di Napoli contro autonomia differenziata

La segretaria di Spi Cgil CalabriaClaudia Carlino, ha annunciato che il sindacato ha aderito alla manifestazione contro l’autonomia differenziata, in programma domani a Napoli.

«Il ddl Calderoli e la sua avanzata preoccupano – ha evidenziato –. Il governo è rimasto fino ad ora sordo alle osservazioni e sollecitazioni contro il progetto avanzate da sindacati, politica e società civile. È giunto il momento di scendere in piazza e far sentire in maniera forte e decisa la nostra voce».

«Quanto previsto nel disegno di legge sull’autonomia differenziata – aggiunge – non è solo uno schiaffo al Sud, ma un vero e proprio accanimento contro pensionati, anziani e fragili. Ma non solo. A pagare saranno anche i giovani, i precari, gli insegnanti, gli studenti. L’atto di forza di un governo di destra poco attento a sanare le diseguaglianze e i gap del Paese, andando quasi a volere punire chi vive in territori con scarsi servizi, un welfare fantasma, un alto tasso di invecchiamento della popolazione e moltissime aree interne tendenti all’isolamento».

«Spi Cgil non può che opporsi ad un disegno che potrebbe mettere le radici per una bomba sociale e un definitivo affossamento del Sud. Non possiamo permettere  – ha concluso – che le diseguaglianze vengano aumentate, i diritti calpestati e la Costituzione violata creando una secessione di fatto». (rcz)