Squillace celebra il calcio degli anni passati

Ha riscosso successo la quarta edizione di Squillace Day,  l’evento nato nel 2020 su volontà dell’amministrazione comunale allo scopo di  rinforzare i legami tra gli squillacesi attraverso la narrazione e valorizzazione di pezzi di storia di vita comunitaria.

Per questa edizione, l’assessore comunale al Turismo, Franco Caccia, ha scelto come tema il fenomeno calcistico a Squillace. Nella carrellata di foto d’epoca, presentata al pubblico, tra lo stupore generale,  è stata proiettata la foto della prima squadra di calcio dello Squillace datata, niente poco di meno che, 1934-35. Una prova evidente di come , pur in periodi socio-economici particolarmente duri,  nella comunità squillacese fosse presente il desiderio di andare oltre le difficoltà e di anticipare i tempi attraverso l’allestimento di una vera e propria squadra di calcio quale strumento di identità e di condivisione. 

Le foto hanno mostrato come, nel corso dei decenni successivi,  altre compagini hanno calcato i campi in un susseguirsi di protagonisti che hanno contribuito al conseguimento di importanti successi ed indimenticate promozioni  dello Squillace. Per l’occasione sono stati chiamati a raccolta un nutrito gruppo di calciatori delle squadre Squillace,  dagli anni ’70 ai giorni nostri. Non più giovanissimi all’anagrafe ma sempre vispi ed arzilli e soprattutto legati da un evidente ed indissolubile legame, rappresentato dall’amicizia autentica e sincera e dalla grande stima riposta verso quanti hanno ricoperto cariche dirigenziali nella locale società di calcio. Fra questi , colui che ha occupato un ruolo primario sia nell’individuazione di talenti locali ma anche provenienti dai comuni limitrofi, nonché nella gestione delle dinamiche all’interno dello spogliatoio, era e rimane il mitico Ciccio Megna.

Ed è proprio  a lui che l’amministrazione comunale, per il tramite dell’assessore al turismo, Franco Caccia, in piena condivisione e collaborazione con i “suoi” ragazzi, diversi dei quali residenti in comuni lontani,   ha consegnato la coppa del campione. In un tripudio di coriandoli e canzoni tipiche di grandi eventi sportivi, Ciccio Megna visibilmente commosso, ha sottolineato «momenti come questi aiutano a comprendere il valore dei rapporti umani e confermano che quando c’è l’unità nel gruppo ogni risultato è possibile».

Concluso questo momento di grande coinvolgimento, la serata, sapientemente condotta dalla giornalista Carmela Commodaro e dall’assessore all’istruzione, avv. Mariella Trombetta, è proseguita con la consegna di targhe celebrative ai rappresentanti delle seguenti associazioni e gruppi sportivi: Dance Image; -Maison de la danse; -Copabay surf; -Asd gruppo atletico sportivo; Asd Skylletion. 

La serata è stata inoltre allietata dalle apprezzate sonorità del gruppo musicale Le strade di Augusto”-Tribute band dei Nomadi

Il programma R-estate a Squillace continua ad allietare la popolazione locale e i tanti turisti, presenti a Squillace e dintorni, con proposte di qualità rivolte a tutte le fasce d’età che proseguiranno fino al mese di settembre. (rcz)

STALETTI’ (CZ) – Il progetto Voce di-Vento si tramuta in “parola vagabonda”

Il progetto Voce di-Vento, dell’Associazione Terra di Mezzo, vincitore del bando Ad alta voce di Cepell grazie al cui finanziamento è stato realizzato, avrebbe dovuto concludersi il 10 giugno 2023 invece proseguirà sino alla fine di luglio. Gli organizzatori hanno infatti richiesto una proroga di due mesi, così come era avvenuto a chiusura della fase intermedia, per portare a compimento alcune attività e cogliere le occasioni offerte dai partenariati che si sono aggiunti a quelli iniziali e agli altri stipulati per l’intera durata del progetto.

Nel mese di giugno è stato programmato un incontro aggiuntivo, rispetto ai tre previsti dall’attività “La parola che cura”, per venire incontro ai desideri degli ospiti della Rsa San Giuseppe di Stalettì che hanno mostrato di gradire gli incontri con i lettori volontari. «Ringraziamo il dottor Strangis, per aver accolto con entusiasmo il progetto fin dal primo momento, e l’educatrice Brunella Cammarano che ha apprezzato l’iniziativa e ha coinvolto gli anziani in vari momenti di lettura e in conversazioni successive», dicono gli organizzatori.

Il primo giugno a Stalettì la classe quinta e le classi della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. di Squillace hanno potuto assistere al reading Narrami, o Musa preparato da Patrizia Fulciniti e Gianni Paone e costruito con una selezione di brani tratti dall’Odissea centrata sulla capacità di emozionarsi e di commuoversi dei personaggi del mito.

Nella scuola primaria di San Pietro Apostolo tutte le classi, dalla prima alla quinta, hanno potuto partecipare all’attività di lettura ad alta voce. Sono stati infatti organizzati due incontri: il primo, per i più piccoli, sulla fiaba di Rodari “I nani di Mantova”; il secondo per i più grandi, sulle caratteristiche del testo poetico, sul ritmo e la musicalità dei versi, sulla metrica e sulla possibilità di rappare brevi filastrocche, come la Rima dei bambini che non mangiano e la Rima dei bambini fantastici volanti, di Bruno Tognolini ambedue tratte dal volume “Rime rimedio”.

Nel corso degli incontri gli alunni si sono mostrati attenti e curiosi e, al termine delle letture, desiderosi di cimentarsi al leggio per leggere alcuni passaggi dei Nani di Mantova (hanno letto anche i piccoli di prima classe) e rappare filastrocche tratte da Le felicità di Roberto Piumini.

Il 27 giugno si è svolto un incontro sulle migrazioni a San Leonardo di Cutro, nella sede del Wwf Centro volontariato tartarughe marine e ne è stato realizzato un altro il 19 di luglio incontrando i ragazzi e le ragazze provenienti da diverse regioni italiane e dall’estero coinvolgendo i giovani volontari anche nelle letture ad alta voce di testi, in italiano e inglese.

Nelle prossime settimane sono previsti alcuni incontri per l’attività denominata La parola vagabonda e dal mese di agosto fino al mese di ottobre si svolgeranno le attività di disseminazione che prevedono: 1. La consegna dei premi del Torneo di Lettura 2023 alle classi selezionate nel corso delle maratone di lettura; 2. La conferenza stampa con la presentazione dei risultati del progetto; 3. La consegna di un pacco di libri alla scuola secondaria di primo grado di Stalettì, la cui docente referente prof.ssa Angela Giannetto ha collaborato con l’organizzazione per l’individuazione di brani tratti dall’Iliade da far rientrare nella proposta “Lacrime d’eroi”; 4. L’invio a tutti i partner di una scheda sintetica contenente i risultati del progetto: elenco dei partner, scuole coinvolte, altri soggetti, numero di eventi; numero di partecipanti ai reading/laboratori, numero articoli pubblicati; elenco e tipologia delle attività; nuove proposte per l’as 2023-24. Parallelamente saranno organizzati incontri con i bambini nelle librerie partner per continuare a far circolare la Voce di-vento e con essa il piacere della lettura ad alta voce. (rcz)

Lunedì a Squillace l’iniziativa di Cgil su “Un piano strategico per il Turismo enogastronomico e culturale”

Lunedì 17 luglio, a Squillace, alle 18.30, al Castello, si terrà l’iniziativa Un piano strategico per il Turismo Enogastronomico e Culturale promossa da Cgil CalabriaFlai Cgil CalabriaFilcams Cgil Calabria.

Interverranno Andrea Coinu, vice presidente Effat (European Federation of Food, Agriculture and Tourism Trade Unions), Francesco Perino, presidente Ebtc (Ente Bilaterale Turismo della Calabria), Angelo Sposato ( Segretario Generale Cgil Calabria), Carolina Scicchitano, direttore amministrativo e finanziario Gal Serre Calabresi, Caterina Vaiti, Segretaria Generale Flai Cgil Calabria, Giuseppe Valentino, Segretario Generale Filcams Cgil Calabria, Franco Caccia, assessore Turismo e Programmazione del Comune di Squillace.

Dalle 20 aperitivo solidale in favore delle Marche e dell’Emilia Romagna. (rcz)

Squillace si conferma Bandiera Verde

Squillace è, ancora una volta, Bandiera Verde. La città, infatti, nei giorni scorsi ha ritirato il vessillo che viene conferito società nazionali di pediatria sulla base di rigorosi parametri, ambientali ed organizzativi, delle spiagge italiane.

A ritirare la bandiera verde 2023 erano presenti l’assessore alla programmazione e Turismo, il sociologo Franco Caccia, e l’assessore allo sport ed all’istruzione, l’avvocato Mariella Trombetta. La consegna delle bandiere verdi, ai sindaci ed agli  amministratori comunali delle 154 località italiane selezionate, è stata preceduta da un interessante convegno scientifico internazionale sul tema: sport in spiaggia in sicurezza.

L’evento scientifico è stato patrocinato dal ministero della Salute ed ha avuto insigni relatori tra cui diversi pediatri, universitari e ospedalieri. 

«Il momento della consegna della bandiera verde ha precisato l’assessore al turismo Franco Caccia –è particolarmente emozionante non solo perché potenziamo la capacità attrattiva della nostra località ma, soprattutto, perché rinnoviamo un impegno verso la tutela della salute dei più piccoli. Il nostro impegno, come dimostrano le recenti manifestazioni sportive nazionali tenute sul nostro lungomare, in cui sono state condivise con gli organizzatori delle attività rivolte in maniera esclusiva ai più piccoli, è quello di aumentare l’offerta di servizi ed opportunità per il benessere dei bambini».

«Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore allo sport, Mariella Trombetta, la quale nel suo intervento ha evidenziato il recente ed importante risultato ottenuto dalla città di Squillace tra i pochi comini destinatari di risorse regionali da impiegare per mense scolastiche biologiche.

«È questo un risultato di cui andiamo orgogliosi in quanto consente ai nostri bambini di mangiare prodotti a Km 0, avere cura di seguire un regie alimentare sano e, fatto non secondario, di sostenere le aziende agricole del territorio».

Le spiagge bianche di Squillace sono quindi pronte per accogliere i bambini, offrire loro, attraverso i lidi e le attività imprenditoriali presenti, con servizi di animazione, divertimento e gastronomia su misura. Intanto si preparano altre iniziative fra cui l’apertura nelle prossime settimane dei centri estivi per l’aggregazione, il gioco e lo sviluppo creativo dei minori. (rcz)

A Squillace presentato il progetto “Call” per potenziare tecniche per la promozione turistica

Si chiama Calabria Creative Living Lab, il progetto che è stato presentato, nei giorni scorsi, a Squillace e che vuole potenziare e modernizzare le tecniche della promozione turistica locale.

Presenti i sindaci di Squillace, Pasquale Muccari, Stalettì, Mario Gentile e Taverna, Sebastiano Tarantino, concordi nell’esprimere viva soddisfazione per l’opportunità resa possibile dal Por Fesr-Fse della regione Calabria. I tre comuni beneficiari dell’intervento si caratterizzano per  una stretta affinità centrata sulla condivisa identità di borghi ad elevata vocazione turistica e dotati di  un ricco patrimonio storico-culturale. 

Soggetti coinvolti nel progetto sono la Cooperativa Auris di Reggio Calabria con il ruolo di capofila. Sono, altresì, presenti partner scientifici di spessore quali l’Iriss (Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo), organo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Lupt (Centro Interdipartimentale di Ricerca Laboratorio di Urbanistica e Pianificazione Territoriale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’azienda  Naos Lab.

Nel suo intervento di presentazione il presidente della coop Auris, ing. Fortunato Cozzupoli, ha ripercorso il cammino iniziale del progetto partito dai documenti presentati alla regione Calabria dai comuni di Squillace, Staletti e Taverna, base di partenza per conoscere i reali bisogni dei territori interessati e gli obiettivi di sviluppo locale.

«Sulla base di questi documentiha precisato l’ing. Cozzupoli – è stato elaborato il progetto CALL che si propone di realizzare un sistema di rete territoriale capace di rafforzare i processi di sviluppo locale attraverso la leva del capitale umano e promuovendo forme di partecipazione attiva dei diversi attori, pubblici e privati, presenti nei 3 territori»

«A questo scopo – ha proseguito – l’uso delle nuove tecnologie avrà la funzione non solo di informare ma anche di generare processi collaborativi e partecipare alla costruzione di una nuova offerta culturale e turistica orientata ad uno sviluppo autosostenibile. Il progetto Call è quanto mai attuale in quanto è arcinota la tendenza digitale, specie nel settore del turismo. Sono, infatti, sempre di più coloro che si pianificano e di gestiscono la vacanza attingendo ad informazioni dalla rete per le operazioni più comuni come ad esempio decidere dove mangiare, dove pernottare o cosa visitare».

«Spesso, però – ha detto ancora – si viene sommersi da un quantitativo di informazioni enorme che difficilmente si riesce a gestire, soprattutto fornite dai big del turismo che pilotano i contenuti sulla base dei propri interessi. In questo scenario, i piccoli Comuni possono incontrare poche possibilità di farsi conoscere e maggiori difficoltà nella comunicazione e promozione dei propri servizi. Uno degli obiettivi del progetto è proprio quello di superare tali ostacoli favorendo lo sviluppo di soluzioni semplificate affinché la gestione dei contenuti e la successiva fruizione possano risultare semplici e intuitive».

La possibilità di gestire autonomamente le informazioni per strutturare dei servizi culturali creativi, sociali e di turismo sostenibile, che soddisfino i bisogni dei viaggiatori e dei cittadini, diventa un’opportunità per il futuro di quei territori, e rappresenta una grande occasione per gli attori locali (enti, imprese, artigiani, manager culturali e turistici). Dai diversi interventi dei tecnici e degli esperti delle organizzazioni partners del progetto sono arrivate indicazioni circa il lavoro da svolgere nei prossimi mesi e che porterà alla realizzazione ed utilizzazione di strumenti concreti quali  la costruzione di  un database di supporto alla sistematizzazione di pratiche culturali-creative, sociali, di turismo sostenibile e alla conoscenza del territorio dei Comuni beneficiari; la definizione e valutazione collettiva di scenari strategici di domanda e offerta potenziale per la valorizzazione culturale e turistica dei Comuni di Squillace, Staletti e Taverna , la definizione di  soluzioni tecnologiche destinate a differenti target per migliorare l’offerta culturale e turistica per la valorizzazione del territorio.

«È risaputo che i nostri tesori, rappresentati dal turismo e dalle filiere ad esso collegate gastronomia, agricoltura, artigianato, servizi,  – ha puntualizzato l’assessore alla programmazione e turismo del comune di Squillace, il sociologo Franco Caccianon vengono adeguatamente valorizzati e sfruttati, a fini economici ed  occupazionali, anche e soprattutto per carenze di tipo organizzativo. Il progetto CALL nasce allo scopo di lavorare proprio per il superamento di queste criticità e la presenza di istituzioni scientifiche di primo livello, quali in CNR e l’università Federico II° di Napoli ed una rete dinamica e qualificata di aziende calabresi, rappresenta un sicuro investimento per lo sviluppo di conoscenze e di progetti moderni ed innovativi con cui affrontare le sfide del futuro». (rcz)

SQUILLACE (CZ) – La comunità protagonista di Linea Verde il 16 luglio

Le telecamere ed i conduttori del conosciuto ed apprezzato programma Linea Verde, in questo periodo in versione estiva, dal 19 al 22 giugno hanno fatto tappa a Squillace per realizzare un ampio servizio sulle bellezze turistiche della nostra città.

Ogni domenica alle 12.30, incastonato tra l’Angelus del Pontefice e l’edizione delle 13.30 del Tg1, “Linea verde” si propone quale contenitore di informazioni, messaggi e racconti sapientemente miscelati con l’ironia dei conduttori Angela Rafanelli e Peppone.

Per l’occasione la comunità di Squillace si è fatta trovare pronta ed ha contribuito attivamente alla realizzazione dei diversi servizi. «L’opportunità offerta dal noto programma di Rai1 – puntualizza l’assessore alla programmazione e turismo, Franco Caccia – doveva essere utilizzata nel migliore dei modi per dare il giusto lustro al nostro territorio e così è stato. Fin dai giorni precedenti all’arrivo in Calabria della carovana Rai – precisa l’assessore Franco Caccia – vi è stato un proficuo confronto con i referenti della produzione, durante il quale sono stati concordati i punti principali inerenti alle riprese da realizzare nei diversi punti turistici del nostro territorio».

In poco tempo si è concretizzata una vasta ed articolata partecipazione. Nello spettacolare scenario del castello, per le 2 giornate di ripresa dedicate al borgo, hanno abbellito il sito i figuranti con abiti medioevali. Adele Pelaggi, già curatrice e responsabile del laboratorio sartoriale che ha realizzato gli abiti medievali, utilizzati per diversi anni per la manifestazione di rievocazione storica denominata Castello in festa, è stata chiamata in causa, dai conduttori di Linea verde, per illustrare caratteristiche ed aneddoti degli abiti e del periodo storico. Molto apprezzate le donne chiamate ad indossare i diversi abiti, tra cui anche una rappresentanza di modelle già partecipanti al concorso di bellezza Venere d’Italia, promosso dalla squillacese Maria Rosaria Barranca.

La mattinata del 22 giugno, in un Castello ben curato dal personale dell’impresa Giardini di Hera, ente gestore del sito storico, è stata dedicata alla ceramica ed all’artigianato artistico squillacese. L’area di fronte al museo si è così trasformata in un laboratorio polivalente in cui hanno rapito la scena le abili mani ed i racconti dei tornianti, le curate e creative decorazioni dei pezzi con la tecnica del graffito, le pregevoli creazioni dell’orafo. Le botteghe che hanno partecipato ed animato le dimostrazioni sono state: Ideart, Ceramiche artistiche tradizionali; il Tornio; Decoart; coop S. Agazio, oreficeria di Luigi Mungo.

In un’area attigua a quella utilizzata dagli artigiani ha trovato inoltre spazio un pannello in cui, lo squillacese Marcello Montarello, con un grado di precisione disarmante, ha riprodotto con materiale ecologico, in prevalenza legno, i principali monumenti di Squillace. Di fronte a tali elementi di bellezza creativa sono stati unanimi gli apprezzamenti da parte dei conduttori Angela e Peppone e di tutti gli operatori Rai presenti, anche per l’accoglienza loro riservata e la collaborazione assicurata.

«In queste intense giornate abbiamo messo in campo un bel lavoro di squadra, – conclude l’assessore alla programmazione e turismo Franco Caccia – in cui vi è stata una attiva collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, compresa la locale proloco con la presenza costante e l’attiva partecipazione da parte del presidente, Sandro Mauro. Un buon viatico verso la stagione turistica in corso che, ne siamo certi, vedrà Squillace ottenere i riconoscimenti ed i risultati che merita». Non resta che mettersi comodi ed attendere il 16 luglio. (rcz)

SQUILLACE (CZ) – Gli studenti del liceo artistico vincono il premio nazionale Aifo

La classe 1ª A del Liceo Artistico Design di Squillace Lido, facente parte dell’Istituto Superiore Ettore Majorana di Girifalco, ha vinto il primo premio al Concorso scolastico nazionale Aifo – Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau– con l’opera “Abbattere i muri In-Visibili”.

La cerimonia di premiazione della XIII edizione si è svolta in modalità online martedì 30 maggio. Alla diretta, coordinata dalla referente Aifo Clelia Faraone, sono intervenuti il dirigente scolastico Tommaso Cristofaro, la professoressa Monica Vescio referente del progetto e le ragazze della classe vincitrice: la presentazione dei lavori premiati ha dato vita ad un emozionante momento di confronto e condivisione che ha coinvolto gli studenti delle scuole partecipanti.

Il tema di quest’anno prende spunto dalla frase di Raoul Follereau “Un paese non è grande perché è forte; un paese non è grande perché ricco; un paese è grande solo se è capace di molto amore e capace di costruire percorsi di giustizia e di pace”.

Dalla tematica proposta, oggetto di un brainstorming dell’intero gruppo classe, sono emerse le prime idee: un “sud” e un “nord” del mondo; povertà e ricchezza contrapposte e separate dal muro della diversità di opportunità per i giovani; abbattere le differenze partendo da noi stessi e dal nostro contributo in prima persona.

Nella fase progettuale-operativa i nuclei tematici condivisi sono stati elaborati graficamente in più bozzetti, prodotti con tecniche, materiali e linguaggi espressivi differenti, lavorato sulla trasposizione dei contenuti concettuali in immagini che avessero equivalente pregnanza espressiva e sulla loro realizzabilità.
Definiti gli elementi grafici principali ed elaborato il bozzetto definitivo composto di quattro blocchi rappresentativi, altrettanti gruppi di lavoro hanno proseguito nell’esecuzione: ogni studente ha dipinto il suo blocco dando così il suo contributo alla realizzazione dell’opera finale realizzata con tecnica mista.

L’opera, con il suo contenuto strettamente simbolico, racconta la complessità dell’”uguaglianza tra i popoli e le persone” e la “lotta alle diseguaglianze e alle discriminazioni”, tematiche per alcuni scontate e sottovalutate ma, per molti, diritti negati. Lottare per difendere o per affermare i propri diritti, richiede forza, tenacia e coraggio, tutte qualità necessarie per esprimere ed imporre quell’ideale di sentirsi tutti uguali.

L’opera è concepita come la fusione di due scenari, l’uno che ritrae un ambiente povero e degradato che rimanda alle favelas del mondo latino-americano, l’altro, un ambiente ricco, ultramoderno, tecnologicamente avanzato. I due mondi opposti sono, allo stesso tempo, vincolati e separati da un muro che simboleggia l’impenetrabilità dell’uno all’altro, la mancanza di incontro fra chi vive nell’uno e l’altro mondo e, in ultima analisi, la mancanza di opportunità e speranza di chi vive nella povertà, nella precarietà e nell’indigenza di accedere a una condizione di vita migliore e dignitosa.

Le studentesse della classe 1ª A avevano già precedentemente approfondito, per lo studio di educazione civica, l’obiettivo 10 dell’agenda 2030: ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi. L’intersezione tematica scelta per la realizzazione dell’opera è stata affrontata in maniera interdisciplinare, partendo dagli elaborati prodotti in precedenza nella disciplina di educazione civica e approfondendo gli elementi concettuali comuni con i temi Aifo. Interessate a esprimere col mezzo grafico l’ideale dell’uguaglianza di valore del popolo o della persona pur nella diversità/differenza identitaria, sociale, geografica, culturale, con l’opera “Abbattere i muri In-Visibili” hanno rappresentato un doppio scenario: da un lato prevale il grigio, un’ambientazione più dimessa dove anche il colore non dà vivacità ma quasi approssimazione e confusione; dall’altro, prevalgono il colore, la verticalità, l’imponenza, la linearità.

Ad abbattere il muro, visibile in primo piano, sono due bambini, provenienti dalle due realtà rappresentate, che esprimono fratellanza, amore, complicità, assenza di pregiudizio, l’innocenza che va oltre le barriere, che con il loro abbraccio di autentica amicizia e accoglienza, rappresentano il focus centrale della composizione visiva; essi sono caratterizzati fisicamente ed esteticamente dalla loro differente appartenenza iniziale, ma il loro legame genuino e spontaneo abbatte le differenze, genera la speranza, mostra che il contributo di ognuno, anche dei più piccoli, ha un suo valore nella lotta alle diseguaglianze e alle ingiustizie, e ciò ad ogni livello, tra est e ovest, sud e nord del mondo, tra quartieri diversi della stessa città. Le ragazze che hanno lavorato al progetto hanno voluto, infine, così rendere in immagini la frase di Raoul Follereau che è stata il filo conduttore di questa esperienza di riflessione e produzione artistica: «Se non ci amiamo, ci distruggiamo». (rcz)

Squillace rinnova con gli studenti il rito della distruzione delle armi

Nei giorni scorsi, a Squillace, si è svolta la Giornata della distruzione delle Arti, su iniziativa del Centro studi e ricerche della prima Italia, dell’Amministrazione comunale di Squillace e della Scuola pitagorica di Crotone, in collaborazione con la Chiesa S. Maria Assunta e l’Istituto scolastico comprensivo di Squillace.

Ad aprire le riflessioni sull’importante tema è stato il parroco don Enzo Iezzi il quale nel suo intervento ha evidenziato come il germe della guerra vada combattuto proprio attraverso iniziative di sensibilizzazione in cui i più piccoli siano diretti protagonisti di un modo sano di pensare e di agire. Rientrano in queste forme di crescita comunitaria anche iniziative di condivisione di spazi e tempi di vita come quelle rappresentate dai Grest (gruppi estivi), promossi dalla parrocchia.

Successivamente è intervenuto il prof. Salvatore Mongiardo, scolarca della scuola pitagorica e direttore scientifico del centro studi della prima Italia, il quale ha riportato alla vasta ed attenta platea una realtà non sempre nota. «La Calabria – ha riportato Mongiardo – è sempre stata una terra di pace, sono stati i tanti colonizzatori ed invasori che si sono succeduti nel corso dei secoli a portare le armi ed a diffondere la cultura della guerra».

Il programma è, quindi, proseguito con i diversi interventi di animazione in cui sono stati protagonisti centinaia di bambini delle scuole primarie di Squillace. Con poesie e scritti di autori quali Primo Levi, Gianni Rodari, Salvatore Quasimodo, nonché con canti individuali e di gruppo, la platea è stata letteralmente rapita dalla bravura e dalla freschezza dei bambini, sapientemente formati e coordinati dalle rispettive maestre e con la regia organizzativa della maestra vicaria, Daniela Rizzo

Ad impreziosire il programma è intervenuto anche Nicola Squillace, giovanissimo e talentuoso musicista ed allievo del conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia. Molto apprezzate anche le qualità canore della maestra Simona Valeo, la quale ha interpretato alcune brani di Ennio Morricone. In chiusura della manifestazione sono interventi gli assessori Mariella Trombetta e Franco Caccia, rispettivamente con deleghe all’istruzione ed al turismo, i quali nell’esprimere viva soddisfazione per la riuscita della manifestazione, hanno consegnato una targa di ringraziamento al dirigente scolastico prof. Alessandro Carè ed hanno rinnovato l’impegno per la prosecuzione della manifestazione anche per i prossimi anni. L’evento si è quindi concluso con la distruzione simbolica, da parte dei bambini, di armi giocattolo all’esterno della cattedrale.   

I gesti, più delle parole, contribuiscono a creare una nuova cultura e nuovi comportamenti, specie fra i più piccoli. (rcz)

A Squillace si celebra la giornata mondiale per la distruzione delle armi

Di SALVATORE MONGIARDOLa Calabria non ha mai fatto guerra a nessuno, ma ha subìto venti occupazioni e dominazioni  straniere: 1, Alessandro il Molosso, re d’Epiro; 2, Pirro con gli elefanti; 3, i Bruzi; 4, i Siracusani con  Dionisio; 5, Annibale, acquartierato nei pressi della Roccelletta di Squillace; 6, Spartaco con gli  schiavi; 7, i Romani; 8, Alarico con i Goti; 9, i Longobardi; 10, gli Arabi; 11, i Bizantini; 12, i Normanni;  13, gli Svevi; 14, gli Angioini; 15, gli Aragonesi; 16, gli Spagnoli; 17, i Borboni; 18, i Francesi; 19, gli  Austriaci; 20, i Piemontesi.

L’archeologia dimostra che, prima dell’arrivo dei coloni greci, i popoli  della Calabria ignoravano armi e guerre. Fin dal 2016, la Nuova Scuola Pitagorica ha celebrato una  giornata per la distruzione di tutte le armi, manifestazione che dal 2022 si svolge a Squillace su  impulso del Centro Studi Prima Italia e della locale Amministrazione comunale.  

Abbiamo scelto, come emblema della giornata, un’incudine sulla quale un maglio spezza le armi e noi spezzeremo armi di plastica, mentre chiediamo la distruzione delle armi vere.

Il programma prevede interventi e riflessioni, pensieri in musica a cura di Nicola Squillace. Inni alla Pace a cura degli alunni dell’IC Cassiodoro di Squillace, seguito dalla distruzione simbolica di armi giocattolo.

Più un sogno sembra impossibile, più è destinato a realizzarsi: un’umanità libera da guerre,  stragi e armi è il grande sogno che si realizzerà partendo proprio dalla Calabria, la terra dove vissero  popoli di pace, dei quali noi siamo i discendenti. (sm)

 

Squillace e Vallefiorita presenti al Salone di Torino grazie alla Terra di mezzo

La XXXV edizione del Salone del libro di Torino, che si è svolta da giovedì 18 a lunedì 22 maggio ha registrato quest’anno 215 mila presenze e anche il padiglione della Regione Calabria ha osservato una partecipazione interessante di visitatori, attratti dalla bellezza dello stand, dalle immagini dei paesaggi naturali e antropici in continuo scorrimento su un grande schermo, dai giochi linguistici proposti dai giovani del Sistema Bibliotecario Lametino, dalla ricchezza e dalla varietà del calendario degli eventi.

Non solo presentazioni, ma reading, musica, teatro, filmati. Accanto agli interventi di autori ed editori ci sono stati quelli di scuole e di studenti, di amministrazioni e associazioni e persino ospiti inattesi come Enrico Mentana e Diego Fabbri.

Anche all’Associazione Terra di Mezzo di Vallefiorita, giunta al suo decimo compleanno, è stato concesso uno spazio di presentazione non soltanto per l’attività che da dieci anni svolge sul territorio calabrese per la promozione della cultura e della lettura ad alta voce e per l’elaborazione e conduzione di progetti realizzati con il finanziamento del Centro per il libro e la lettura (due vinti come Associazione e due vinti dal Comune di Vallefiorita Città che legge), ma anche perché, con il marchio Bliber, la Terra di Mezzo ha presentato due delle sue pubblicazioni, “Il Medicante” di Luigi Bianco e “Storie dall’altro secolo” di Giulio Costa.

Il libro di Costa si presenta come un cofanetto che si apre con un’introduzione che è già racconto, un’appendice e un’avvertenza e si snoda attraverso 26 storie di lunghezza variabile, capaci di contenere, proprio come il secolo scorso e la vita stessa, una varietà di personaggi e una gamma di emozioni in un alternarsi di serietà, dai risvolti a volte tragici altre grotteschi, e comicità fatta di ironia e surrealtà, che rendono la lettura un’avventura del gusto simile a quella che potrebbe accompagnarci nella conoscenza dei sapori calabresi dal bergamotto allo zibibbo, dal peperoncino al miele, dalla cipolla di Tropea al rosso Gaglioppo. Il libro di Luigi Bianco, giornalista, poeta e performer autoesiliatosi a Squillace a partire dal 1996 è, invece, in parte un’autobiografia, in parte un romanzo necessario allo scrittore per liberarsi dall’assedio del vivere, accompagnato da versi poetici, dal mistero del romanzo, da un tocco di noir, da riferimenti alla politica degli anni Ottanta, da riflessioni sulla necessità di fondare un nuovo mondo basato sulla necessità del pensiero e della libertà, che dà vita al progetto dei mille Socrate.

Questi due libri sono stati presentati al pubblico del Salone Internazionale del libro domenica 21 dal Presidente Gianni Paone e da Patrizia Fulciniti, responsabile del settore formazione e didattica. Una presentazione che ha coinvolto il pubblico grazie alla narrazione delle vite, quelle degli autori, di storie che parlano di scelte inconsuete e persino extra-ordinarie, di stili narrativi capaci di muoversi tra generi diversi all’interno di un unico libro o persino di un’unica storia. Lampi di luce e tocchi di noir, mistero e horror, momenti poetici e drammatici. Ma ciò che ha maggiormente coinvolto i presenti sono stati i momenti di lettura ad alta voce: brani scelti che hanno permesso di cogliere lo stile degli autori, la loro capacità narrativa e che hanno fatto dire a qualcuno “Sono rimasto male quando è terminato”. Un buon auspicio per non sentirci mai sazi di leggere o di ascoltare storie. (rcz)