LA RIFLESSIONE / Peppino De Rose: Verso gli Stati Uniti d’Europa, un percorso necessario per tutela della libertà

di PEPPINO DE ROSEIl drammatico scenario di guerra ai popoli europei e ai diritti civili, tra l’altro in un periodo di emergenza pandemica mondiale, rafforza la necessità di una Europa più politica che acceleri l’identificazione di un percorso verso gli Stati Uniti d’Europa.

Il mondo è cambiato e le sfide economiche e sociali che ci attendono sono oramai sfide globali che i singoli Stati non possono fronteggiare da soli. Un cammino quello europeo che già negli anni ha dato prova di uno straordinario percorso di pace tra gli Stati, di cooperazione e di sviluppo economico e sociale, diventando una grande economia orientata ai mercati esteri oltre che il più grande mercato unico del mondo.

È fuor dubbio che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia avrà un impatto rilevante sull’economia europea e su quella italiana, determinando una crescita del tasso di inflazione con il maggior costo delle materie prime importate e dell’energia, con la conseguenza della contrazione di minori consumi per diversi miliardi di euro, compromettendo, se dovesse durare la guerra, anche l’impatto in termini di crescita di Pil del Piano Next Generation Eu. In questo quadro la presa di posizione dell’Unione europea di sostegno all’Ucraina e di pesanti sanzioni alla Russia in risposta alla minaccia da parte di Putin dell’uso del nucleare, richiama seppur in un momento di emergenza, al percorso di rafforzamento delle leadership europea quale promotrice della democrazia e tutela dei diritti a livello mondiale.

Per la prima volta in assoluto, infatti l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi e altre attrezzature a un Paese sotto attacco, ha bloccato lo spazio aereo, ha messo in campo una serie di azioni di limitazione delle transazioni finanziarie e bancarie. Una situazione certo difficile da interpretare, ma che ha portato l’Europa a riacquisire, forse senza volerlo, il suo ruolo naturale di garante dei diritti, della prosperità e della sicurezza dei cittadini nel continente europeo.

Nella speranza che abbia inizio la mediazione tra i Paesi per lo stop immediato della invasione militare che ha già causato vittime civili e milioni di sfollati, avremo nel prossimo futuro di certo una Europa diversa che dovrà necessariamente lavorare al rafforzamento delle politiche industriali, energetiche e militari a tutela delle libertà e della stabilità economica e sociale dei cittadini europei. (pdr)