UNIVERSITÀ MAGNA GRAECIA: CATANZARO
ATTRAE STUDENTI IN CERCA D’ECCELLENZA

di GIOVANNI CUDADesidero fornire alcune precisazioni sulla nostra Università, soprattutto per infondere fiducia ai giovani e rassicurarli sull’ottimo stato di salute del nostro Ateneo che è in grado di offrire una didattica moderna, multidisciplinare e di qualità e una ricerca di elevato spessore.

Ritengo necessario fare questa precisazione fornendo i dati obiettivi relativi agli ultimi 15 anni di attività, proprio per mettere a tacere le incomprensibili polemiche e le insinuazioni apparse in questi ultimi mesi sugli organi di stampa relative alla nostra Università che possono confondere i giovani calabresi favorendo la loro emigrazione per motivi di studio in altre Regioni italiane.

Se ciò accadesse sarebbe un danno irrimediabile per la nostra Regione tale da compromettere definitivamente la crescita economica e sociale della nostra popolazione.

Ecco, dunque, i dati più rilevanti relativi agli ultimi 15 anni (2009-2023) sui principali indicatori espressione di qualità e di crescita dell’Ateneo Magna Graecia di Catanzaro.

Corsi di Laurea: siamo passati da 19 Corsi di Laurea nell’anno 2009/10 a ben 38 nel corrente anno accademico con un significativo incremento nel numero e nella qualità dell’offerta formativa caratterizzata da una forte multidisciplinarietà. Solo per fare un esempio, vale ricordare l’attivazione di nuovi corsi di studio come Psicologia cognitiva, psicologia forense e criminologica, biotecnologie molecolari per la medicina personalizzata, scienze biologiche per l’ambiente che si aggiungono ai Corsi di studio più tradizionali che comprendono le scienze giuridiche, storiche, economiche e sociali, l’area ingegneristica (triennale e magistrale) e l’area biomedico-farmacologica.

Il significativo incremento dei Corsi di Laurea e la varietà dell’offerta formativa hanno determinato una forte crescita delle immatricolazioni che sono passate da 2.171 nell’anno 2010 a ben 3.372 nel corrente anno con un incremento del 55%. Un risultato straordinario e in controtendenza rispetto al resto del Paese che ha visto un decremento del numero di iscritti nelle Università.

Dottorati di ricerca: siamo passati da 4 Corsi di Dottorato con 45 iscritti/anno nell’anno 2009/10 a ben 13 Corsi di Dottorato con un totale di 99 iscritti/anno. Anche in questo caso, il nostro Ateneo ha aumentato in modo significativo il numero e la multidisciplinarietà dei Corsi con l’obiettivo alto di preparare i giovani laureati all’inserimento nel mondo del lavoro e, in particolare all’inserimento nel mondo accademico. I giovani dottori di ricerca, molti dei quali sono calabresi che hanno studiato con noi, saranno infatti i professori del domani che contribuiranno alla crescita della nostra bella Università.

Assegni di ricerca: siamo passati da 42 nel 2009/2010 a 150 nel corrente anno. Gli assegni di ricerca sono stati prevalentemente conferiti a giovani laureati calabresi per consentire loro il proseguimento dell’attività di ricerca nell’Ateneo, indispensabile per la formazione scientifica e la futura carriera accademica. Ne è testimone, il significativo numero di nuovi ricercatori assunti nel nostro Ateneo, tutti con una brillante attività scientifica.

Scuole di Specializzazione: siamo passati da 19 Corsi di Specializzazione nel 2009/2010 con 83 iscritti a ben 32 Corsi di Specializzazione con 798 iscritti nel corrente anno. È un risultato eccezionale se si tiene conto delle normative attuali molto rigorose sulle Scuole di Specializzazioni, che è stato possibile raggiungere anche grazie all’intervento illuminato della Regione Calabria e, in particolare del Presidente Occhiuto, che hanno dato un contributo notevole all’ampliamento dei posti di Specializzazione.

Si tratta di un’opportunità molto importante, specie in un momento drammatico come l’attuale che vede una carenza marcata dei medici nel territorio calabrese. Mi piace sottolineare che la maggior parte degli specializzandi del nostro Ateneo sono stati e saranno assunti negli Ospedali per tamponare la carenza dei medici e al tempo stesso migliorare l’offerta sanitaria.

Personale docente: siamo passati da 224 professori (74 ordinari, 39 associati, 111 ricercatori nell’anno 2009/2010) a ben 345 professori (86 ordinari, 136 associati, 123 ricercatori) nel corrente anno accademico. Questi numeri testimoniano il grande sforzo fatto dall’Ateneo per rispondere alle esigenze dei giovani e del territorio, con l’obiettivo forte di garantire una formazione adeguata e di qualità. Il dato più clamoroso è la creazione di un’Università calabrese in cui la maggior parte del corpo docente è di origine calabrese che si è formata presso il nostro Ateneo e vive e lavora in Calabria.

Pubblicazioni scientifiche: siamo passati da 335 nell’anno 2009 a 1331 nell’anno 2023. Si tratta di un numero enorme di pubblicazioni scientifiche peer-reviewed che esprime molto bene la multidisciplinarietà della ricerca nel nostro Ateneo e al tempo la rilevanza dei progetti scientifici in corso. Ormai in tutto il mondo la qualità delle Università è misurata sulla base delle pubblicazioni prodotte che sono il risultato tangibile dell’attività scientifica della comunità accademica.

La rilevanza dell’attività scientifica della nostra Università è testimoniata dalla classifica della Via Academy che censisce gli scienziati più prestigiosi che abbiano almeno 30 di H-index. In questa classifica pubblica (https://topitalianscientists.org/top-italian-scientists-by-university), la nostra Università è in ottima posizione a livello nazionale e prima tra gli Atenei calabresi con 55 Top Italian Scientists (Tis). Questo risultato, già clamoroso in sé, diventa ancora più eclatante se il numero dei Tis viene rapportato al numero totale dei docenti dell’Ateneo (nel nostro caso, 55/345 pari al 15,9%). Questa proporzione assume una particolare rilevanza nel confronto con le altre prestigiose Università: si pensi che l’Università Federico II di Napoli, prima tra le Università meridionali per numero di Tis, ha un rapporto Tis/docenti pari al 5,2%, una proporzione di gran lunga inferiore a quella del nostro Ateneo che risulta così la prima Università del Sud.

Mi piace concludere questo breve ma chiarificatore intervento con un messaggio ai giovani calabresi: ragazzi non date ascolto alle maldicenze ma guardate ai dati obiettivi. Solo così riuscirete ad avere un’opinione corretta sull’Università Magna Graecia di Catanzaro che Vi permetterà di studiare con fiducia nella nostra Regione acquisendo una formazione moderna, innovativa e di qualità, unica possibilità per avere successo nella vita. (gc)

 

[Giovanni Cuda è Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro]

La Metrocity RC a confronto con gli studenti di Cittanova e Villa San Giovanni

È stato un confronto all’insegna dell’ascolto e della partecipazione, quello svoltosi a Palazzo Alvaro tra la Metrocity RC e gli studenti del Liceo Classico “Vincenzo Gerace” di Cittanova e gli studenti del Liceo “Nostro Repaci” di Villa San Giovanni.

Due realtà, una dell’area omogenea della Piana e l’altra dell’area dello Stretto, molto importanti sotto il profilo formativo per due aree del territorio ad alta densità abitativa e con un’alta concentrazione di giovani studenti. In comune tra le due realtà studentesche alcune questioni relative al settore dell’edilizia scolastica, in particolare legate all’utilizzo di spazi comuni per lo sport e le attività extracurriculari di istituto.

All’incontro, promosso su iniziativa del Prefetto Clara Vaccaro, hanno preso parte il vicesindaco della Città Metropolitana Carmelo Versace, che detiene la delega all’Edilizia Scolastica, il consigliere delegato alle Politiche Giovanili, nonché sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia ed il Dirigente del Settore Edilizia, Giuseppe Mezzatesta. Presenti anche due docenti del Nostro Repaci di villa San Giovanni, Marco Vitale e Domenico Rifatto, che hanno accompagnato i ragazzi, rappresentanti della comunità studentesca, rispettivamente per il proprio liceo di appartenenza, nell’incontro con le istituzioni.

Diverse le problematiche snocciolate durante l’incontro, su tutte la questione degli spazi destinati alle assemblee e alle attività comuni degli istituti e quelli destinati allo sport. Per il Classico di Cittanova la priorità più importante è legata ai lavori per la ristrutturazione dell’auditorium.

«L’intervento si è fermato per via di un problema con l’impresa esecutrice dell’appalto con la quale è stato avviato un contenzioso – hanno spiegato i vertici di Palazzo Alvaro – ma contiamo in breve tempo di effettuare dei rilievi tecnici per poi completare l’intervento sicuramente prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Se possibile anche prima».

Per ciò che riguarda il “Nostro Repaci” di Villa San Giovanni, invece, gli studenti hanno messo in evidenza l’eccessiva frammentazione della comunità studentesca tra i diversi istituti scolastici presenti sul territorio villese e la mancanza di aule e laboratori. Anche qui un problema legato alla coesistenza con l’Alberghiero, nega di fatto l’utilizzo dell’aula magna agli studenti del Liceo Classico.

«Abbiamo affrontato anche questo tema – ha spiegato il Vicesindaco Versace – e pensiamo di raggiungere in tempi davvero brevi una soluzione condivisa tra i due istituti».

«Nel complesso -–hanno spiegato i rappresentanti della Città Metropolitana – l’investimento programmato e messo in cantiere dal nostro Ente sul territorio di Villa è davvero cospicuo. Si tratta di un finanziamento di circa 6 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo istituto scolastico che sarà mandato a gara nelle prossime settimane. Una struttura unica e davvero all’avanguardia, con scelte energetiche sostenibili, ampi spazi comuni ed uno spazio dedicato allo sport realizzato sul tetto. Su questo è stata fatta una scelta politica precisa, su indirizzo del sindaco Giuseppe Falcomatà, che assume un significato davvero importante per lo sviluppo di quell’area del territorio metropolitano».

«In generale – hanno poi spiegato Versace e Conia – condividiamo l’idea dei ragazzi di non favorire soluzioni provvisorie rispetto a quelle strutturali, che guardano ad un nuovo modello di edilizia scolastica. Non è un caso che la Metrocity in questi anni abbia tagliato quasi tutti gli affitti in strutture private, ma anche l’importante investimento fatto per la realizzazione di un nuovo istituto sul territorio di Villa San Giovanni, o quelli destinati ad altre aree del comprensorio metropolitano».

«E ci fa piacere condividere questi obiettivi con i ragazzi – hanno concluso – che devono essere i protagonisti del percorso. Ascoltando loro riusciamo a comprendere meglio le esigenze della comunità studentesca, anche oltre ciò che viene riportato a livello amministrativo dagli uffici. Anche in questo caso è stato un confronto molto utile, che speriamo di poter ripetere a breve direttamente all’interno degli istituti». (rrc)

 

L’Associazione Calabresi in Europa a Bruxelles: Approvata programmazione 24-25

L’Associazione Calabriesi in Europa Bruxelles ha reso noto che, nel corso dell’Assemblea, svoltosi a Bruxelles, è stata approvata la programmazione 2024-2025 e l’avvio delle attività della sezione Young per i giovani studenti e laureati calabresi.

La riunione, presieduta dalla presidente Berenice Franca Vilardo, già v. Console di Bruxelles e Charleroi, ha visto la partecipazione dei membri del direttivo, dei soci iscritti e dei simpatizzanti della Calabria sempre più motivati e numerosi nell’offrire un contributo alla promozione della Calabria all’estero.

Dopo la relazione introduttiva della Presidente Vilardo e gli interventi del segretario tesoriere, dr. Carlo Maria Irlando, il coordinatore scientifico dell’Associazione prof. Peppino De Rose ha illustrato la nuova programmazione dell’associazione. L’Associazione, tra l’altro, continuerà ad essere ente ospitante del programma Erasmus dell’Università della Calabria, che ogni anno offre la possibilità a giovani calabresi di effettuare tirocini formativi in diversi settori, dalla progettazione europea al turismo ma anche attività di studio e ricerca per la stesura di tesi di Laurea. 

L’assemblea ha anche deliberato su proposta della Presidente l’investitura come V. Presidente dell’attuale coordinatore scientifico dell’associazione prof. Peppino De Rose, ed ha dato il via alle attività preparatorie per l’avvio della sezione giovani affidando il ruolo di delegata alla dott.ssa Daria Malavenda, laureata dell’Università della Calabria ed in assoluto la prima tirocinante Erasmus dell’Associazione con il compito anche di coadiuvare il coordinatore scientifico. 

L’associazione infatti rispondendo a varie sollecitazioni da parte dei giovani calabresi, in linea alla strategia dell’Ue per la gioventù, desidera che i giovani calabresi si impegnino ad esercitare il diritto alla cittadinanza europea, ad approfondire le tematiche sociali e culturali che possano contribuire allo sviluppo di nuove conoscenze e spirito europeista. L’Associazione infatti intende sostenere i giovani armonizzando le attività con una serie di eventi e incontri mirati. Alla riunione ha partecipato anche Benedetta Dentamaro, V. presidente del Comites Belgio insieme ad altri membri del direttivo.

L’Associazione “Calabresi in Europa Bruxelles fondata nel 2006 e registrata presso il Consolato d’Italia a Bruxelles e nell’Albo della Regione Calabria, è oramai attiva da anni per il desiderio della collettività calabrese che vive e lavora a Bruxelles, tra cui diplomatici calabresi, funzionari europei, medici, professionisti ed operatori di vari settori economici e sociali, di dar vita ad una serie di attività attraverso le quali far conoscere la Calabria al resto d’Europa, diventando il riferimento dei calabresi a Bruxelles e nel Belgio. 

L’Associazione promuove da anni la Calabria con eventi culturali, musicali, letterari, presentazione di giovani imprenditori, eventi internazionali nella capitale d’Europa in cui c’è la possibilità di interagire direttamente con tutti i Paesi europei e non solo. Un impegno che ha suscitato negli anni grande curiosità e interesse, che ha migliorato la reputazione della Calabria grazie ad una serie di eventi importanti organizzati dall’Associazione presso l’istituto Italiano di Cultura e l’Istituto del Commercio Estero Ice Agenzia, inducendo anche persone non calabresi ad acquistare case ed appartamenti in Calabria e perfino ad andare a celebrare dei matrimoni e diversi buyers internazionali nell’istaurare rapporti commerciali con aziende calabresi. (rrm)

UNIVERSITÀ, CALABRIA ISOLA FELICE PER
GLI ALLOGGI: LE UNIVERSITÀ SONO PRONTE

di FRANCESCO CANGEMIMentre in tutto il Paese gli studenti universitari lamentano la scarsità di alloggi e i costi esosi degli affitti, in Calabria c’è un’isola felice. Si tratta del Campus dell’Università della Calabria ad Arcavacata di Rende, a Cosenza.

Qui, infatti, viene ospitato il 16% degli iscritti in corso, il triplo della media nazionale che si ferma al 5%. Va sottolineato, inoltre, come l’Unical negli anni abbia investito proprio nelle residenze creando 10 quartieri e 2300 posti letto. In più va specificato come anche i soggetti privati affittino stanze o abitazioni a prezzi decisamente inferiori rispetto alla media nazionale.

Per venire incontro alle esigenze alloggiative degli studenti, l’ateneo di Arcavacata bandisce ogni anno borse di studio che prevedono l’assegnazione di posti letto, l’utilizzo della mensa universitaria ed un contributo in denaro. Gli studenti che aspirano all’assegnazione dell’alloggio devono avere un reddito Isee non superiore ai 24 mila euro l’anno, possedere un determinato numero di crediti formativi e non essere fuori corso.

I posti letto assegnati quest’anno, dislocati in appartamenti costruiti all’interno del grande Campus universitario, sono stati appunto 2300, pari al 16% degli iscritti in corso. Per il prossimo anno sarà completato un ulteriore blocco di 500 posti letto che porterà gli alloggi disponibili ad una quota del 20% degli iscritti.

Nel Campus sono ospitati anche centri ricreativi, un centro sportivo, con campi di calcetto e tennis, alcune palestre, due cinema e tre teatri, tra cui un grande teatro auditorium. Un’organizzazione che consente una qualità di vita, universitaria e sociale, particolarmente elevata.

L’ateneo garantisce inoltre un’importante offerta didattica. I 14 dipartimenti in cui è strutturato, infatti, gestiscono 80 corsi di laurea.

Quest’anno la novità è stata rappresentata dall’avvio del corso di Medicina, Chirurgia e Tecnologie digitali. «“Il nostro ateneo – ha dichiarato all’Ansa ultimamente il rettore, Nicola Leone – è da sempre attento alle esigenze degli studenti, a partire da quelle abitative, ed è impegnato a garantire a tutti il diritto alla formazione universitaria. Alla qualità didattica e di ricerca si somma infatti il valore aggiunto della vita nel nostro bellissimo Campus, che si estende su una superficie verde di oltre duecento ettari ed all’interno del quale si vive un’esperienza di comunità universitaria unica, condividendo con colleghi e docenti momenti formativi, ludici, sportivi e culturali. Il Campus è dotato di aule studio, di un centro sportivo, teatri, anfiteatri, cinema, bar, punti di ristoro e altri spazi aggregativi».

«Una vera cittadella – aggiunge il Rettore Leone – che consente di vivere una straordinaria esperienza umana dal carattere internazionale, oltre che formativo. Non a caso, nell’ultima classifica stilata dal Censis, il nostro ateneo è risultato il primo assoluto a livello nazionale per la qualità dei servizi offerti agli studenti».

Sulla questione alloggi universitari in Calabria è intervenuta anche Giusi Princi, vicepresidente della Regione Calabria con delega all’Istruzione.

«La Calabria è regione virtuosa nelle politiche di sostegno allo studio, tanto è vero che grazie ai fondi ministeriali e regionali – 18 milioni di euro (di cui 13 milioni risorse Por e 5 milioni risorse del bilancio regionale) per gli anni 2022-23 i fondi stanziati dalla Giunta – le tre università Magna Graecia di Catanzaro, Unical di Cosenza-Rende e Mediterranea di Reggio Calabria sono riuscite a soddisfare tutti gli aventi diritto ai contributi per gli alloggi. Con le risorse stanziate sono state inoltre quasi integralmente finanziate tutte le borse, previa rendicontazione dell’importo da parte degli atenei. Le borse di studio sono per legge cofinanziate dalle università (con le tasse e con il Fis), la Regione Calabria in questo caso si è fatta totalmente carico delle borse».

Aggiunge la Princi che «A oggi, dunque, nessun fuorisede – ovvero coloro che risiedono ad oltre 50km dalla sede della propria università e che hanno quindi necessità di affrontare spese per affitto – rientrato nelle graduatorie stilate sulla base di precisi requisiti Isee – parliamo di 11.224 studenti – è rimasto privo del necessario sostegno. Un fiore all’occhiello, risultato di una politica, fortemente voluta del presidente Occhiuto, a favore dei giovani, delle nostre eccellenze, e contro la fuga di cervelli. In un quadro nazionale che vede al centro del dibattito il tema del caro fitti per gli studenti, possiamo senza dubbio asserire che la Calabria rappresenta un modello nella piena affermazione del diritto allo studio, perché non lascia indietro nessuna ragazza e nessun ragazzo, e anzi compie ogni sforzo possibile per farsi carico degli oneri relativi agli alloggi». (fc)

Molestie al Liceo di Castrolibero, i prof. scrivono agli studenti: «Ci avete dato una grande lezione»

Carissime ragazze, carissimi ragazzi, ve lo vogliamo dire, questa volta la lezione ce l’avete data voi. E bella grande.

Siamo i vostri docenti, vi vediamo tutti i giorni per molte ore, vi giudichiamo con un voto, ma non vi conosciamo.

È forse colpa di un mestiere sempre più difficile, in una istituzione troppo spesso chiusa e burocratica come è sempre stata la scuola; sarà colpa della retorica della ricerca dell’efficienza e dell’eccellenza a tutti i costi che si è ormai diffusa in essa. Ma ciò che è successo ci ha posto di fronte ad una dura realtà e siete stati voi a sbattercela in faccia.

Noi, troppo spesso ce lo dimentichiamo, non siamo impiegati del catasto. Dovremmo essere costruttori di teste, guide della conoscenza, edificatori dal basso di quella cosa bella e grande che si chiama democrazia. E troppo spesso non lo siamo stati.

Ecco perché oggi, dopo questi giorni intensi e convulsi, sentiamo il bisogno di andare al di là della stessa condanna di ogni forma di molestia, di violenza, di prevaricazione tanto più grave e imperdonabile se praticata da chi è chiamato a svolgere una funzione educativa.

Diciamoci la verità, al di là del merito dei fatti specifici emersi in questi giorni, sui quali ormai indaga l’autorità giudiziaria, di fronte all’evidente inadeguatezza di chi doveva offrire in questi giorni ben altre risposte, noi docenti forse non siamo stati in grado di ascoltare, di vedere e quindi di capire il disagio che evidentemente pervadeva nel profondo questa scuola.

E di questo, noi tutti, non possiamo non sentire il rimorso.

Come diceva Edmond Rostand, «Anche se non si è fatto nulla di male/Si han di sé mille piccole nausee il cui totale/Non dà un rimorso, no, ma un oscuro tormento».

Al di là di come finirà questa vicenda dal punto di vista giudiziario, rispetto a chi vi è coinvolto (e per il quale vale sempre la presunzione di innocenza), il tema che ci avete posto di fronte è quindi molto più grande, per certi versi anche più grave.

A cominciare da quello di superare fino in fondo una cultura sessista e del possesso, certa concezione predatoria della relazione tra i sessi, su cui, nonostante la modernità che pervade le nostre vite, non si riflette mai abbastanza.

Una cultura che non può essere banalizzata solo come espressione di atavici pregiudizi e di comportamenti scorretti e che è, invece, qualcosa di molto più pervasivo e radicato per poter essere sconfitto solo con le denunce e le iniziative giudiziarie.

Qualcosa che sta dentro di noi e di cui troppo spesso siamo inconsapevoli e che emerge in forme troppo spesso superficialmente sottovalutate ma che feriscono, lacerano nel profondo, distruggono coscienze.

Ecco, care ragazze e cari ragazzi, quando rientreremo in classe insieme dovremo lavorare su come tornare ad essere davvero una comunità protesa alla difesa della dignità di tutte e di tutti.

E magari ci insegnerete a superare quel rimorso e quell’oscuro tormento di cui parlava Rostand. [Gabriele Petrone, Angela Pagliarulo, Alfonso Tarantino, Francesco Cirillo, Biancamaria Iusi, Giovanna Migliano]

Il consigliere regionale De Nisi (CI): Ora lavorare per tamponi gratuiti agli studenti

Il consigliere regionale di Coraggio ItaliaFrancesco De Nisi, ha reso noto che chiederà al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, di «rendere prima possibile i tamponi rapidi gratuiti per gli studenti calabresi di ogni ordine e grado, previa prescrizione medica, sia presso le Asp ma anche in farmacia e nei centri autorizzati».

«Ritengo che bisogna fare in modo che anche in Calabria si possa dare questo fondamentale servizio» ha evidenziato De Nisi, aggiungendo che «dobbiamo fronteggiare questa nuova ondata di contagi, soprattutto tra i giovani, con azioni importanti come aiutare le famiglie e salvaguardare il sistema scolastico».

«Anche in Calabria – ha spiegato – per uscire da isolamento, quarantena e auto sorveglianza sarà possibile eseguire un test rapido antigenico presso le strutture autorizzate e riconosciute, come ad esempio le farmacie. Un passo avanti per snellire le operazioni ed evitare lunghe code nelle strutture sanitarie».

«Abbiamo avuto – ha proseguito  diverse segnalazioni per le lungaggini nella tempistica delle operazioni sui tamponi molecolari, con tempi di attesa ormai diventati insostenibili e una paralisi del personale sanitario, totalmente assorbito in queste attività.  L’ordinanza firmata dal presidente Roberto Occhiuto, oltre ad allineare la nostra regione a molte altre, rende più snelle le operazioni e va incontro ai tanti cittadini che una volta negativizzati rimanevano imprigionati nella burocrazia».

«Stando alla nuova ordinanza regionale – ha spiegato ancora – “Per l’esecuzione dei tamponi di fine isolamento e/o quarantena e di auto sorveglianza per il Covid, in alternativa all’Azienda sanitaria provinciale è prevista la possibilità di esecuzione di un test rapido antigenico o molecolare presso gli erogatori pubblici e privati, anche in modalità domiciliare, autorizzati e riconosciuti come abilitati»

Sarà così possibile effettuare i test rapidi anche nei Dipartimenti di Prevenzione delle ASP e in strutture designate, dai Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta; nei laboratori di analisi e di patologia clinica accreditati e/o autorizzati con il Servizio Sanitario Regionale, a prescindere dalla configurazione funzionale in termini di settori specializzati; nelle farmacie aderenti al protocollo d’intesa del 5 agosto 2021. (rcz)

Tasse Universitarie azzerate per gli studenti fuorisede, sì alla mozione di Anastasi

«Si tratta di un importante risultato conseguito nell’esclusivo interesse della comunità» ha dichiarato il consigliere regionale di Io Resto in CalabriaMarcello Anastasi, soddisfatto per l’approvazione della sua mozione, che azzera le tasse universitarie dell’anno accademico 2020/2021 a favore degli studenti calabresi fuori sede che decidono di trasferirsi negli Atenei calabresi,

«La Calabria – ha detto Anastasi durante la seduta di Consiglio regionale tenutasi ieri – subisce un grave spopolamento che rischia, in un futuro non molto lontano, di diventare una desertificazione. Proprio attraverso la scuola e l’università è possibile frenare questo fenomeno facendo in modo che i nostri ragazzi rimangano in Calabria a studiare, anche perché l’offerta formativa e la qualità dei servizi dei nostri Atenei sono all’altezza delle migliori Università italiane».

«Come hanno già fatto con successo altre regioni del Sud – ha spiegato il consigliere regionale di Io Resto in Calabria – azzerando le tasse universitarie e promuovendo incentivi adeguati per i fuorisede che decideranno di trasferirsi in Università calabresi, oltre che assicurando misure in favore degli studenti già iscritti agli Atenei nella nostra regione, possiamo incoraggiare i ragazzi calabresi a restare qui a costruire il loro futuro».

«Tale iniziativa – ha aggiunto – può rappresentare un grosso sostegno non solo per l’economia delle famiglie degli studenti provate dalla crisi post Covid, ma anche un volano di crescita per tutte le attività commerciali coinvolte da un’eventuale maggiore presenza di popolazione universitaria, con benefiche ricadute economiche sul territorio».
«Con l’approvazione della mozione da me presentata – ha proseguito Anastasi – il Consiglio regionale ha, dunque, impegnato la presidente della Regione e la Giunta a ricercare e adottare misure straordinarie che puntino a questi obiettivi. Durante la seduta di ieri ho inoltre suggerito di affrontare il problema del calo demografico offrendo nuovi servizi come le “sezioni primavera” nelle scuole dell’infanzia e prevedendo un bonus per le nuove nascite».
«Si tratta di proposte concrete – ha concluso Anastasi – che potrebbero consentire di trasformare la crisi in un’opportunità affinché siano gli stessi calabresi i protagonisti della rinascita della regione». (rrm)

 

3 milioni per gli studenti universitari fuori sede, Gallo: un intervento essenziale

Lo ha definito un «intervento essenziale» l’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, il fondo di 3 milioni di euro da trasformare in un contributo straordinario, una tantum, per gli universitari calabresi fuorisede.

«Si tratta – ha spiegato l’assessore Gallo – di un intervento essenziale, a supporto delle famiglie e dei nostri studenti, con l’intento di offrire un aiuto che valga ad arginare gli effetti della crisi, con particolare attenzione ai nuclei familiari in difficoltà economica o stato di bisogno. Ringrazio il dirigente Roberto Cosentino e l’intero Dipartimento per l’impegno profuso e per quanto si farà affinché tutto proceda nel migliore dei modi e con speditezza».

Nello specifico, la misura straordinaria consiste nella concessione di un contributo una tantum di 700 euro per gli studenti calabresi frequentanti università situate al di fuori del territorio regionale, o di 500 euro a favore di quelli iscritti presso atenei calabresi, ma residenti in comuni di provincia diversa o comunque ad almeno 50 chilometri di distanza dagli stessi. Unico requisito imprescindibile: un Isee non superiore a 30.0000 euro. In caso di presenza nel nucleo familiare di più di uno studente fuori sede, poi, si avrà diritto ad un contributo unico, incrementato del 50% per ciascuno studente, solo qualora residuassero risorse finanziarie.

Per presentare istanza, entro 15 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso, gli interessati dovranno presentare l’istanza debitamente sottoscritta e la documentazione richiesta, esclusivamente attraverso la piattaforma web dedicata, raggiungibile all’indirizzo https://sis.welfarecalabria.it/, dove sarà possibile anche consultare e reperire anche la modulistica necessaria, oltre che le istruzioni ed informazioni del caso, comprese date e orari della procedura di presentazione telematica.

La valutazione delle richieste pervenute avverrà “a sportello”, dando precedenza ai richiedenti con indicatore ISEE più basso, fino ad esaurimento delle risorse stanziate. (rcz)