L’assessore Caracciolo: Ferramonti di Tarsia pilastro della nuova narrazione della Calabria

Ferramonti di Tarsia «uno dei pilasti della nuova narrazione della Calabria». È quanto ha detto l’assessore regionale all’Istruzione, Maria Stefania Caracciolo, intervenendo al terzo appuntamento de “I giorni della Memoria – Internamento e R-esistenza umana”, la sei giorni di contenuti e riflessioni promosse dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Roberto Ameruso e dal Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti, diretto da Teresina Ciliberti.

L’assessore Caracciolo, inoltre, ha ribadito l’attenzione della Regione  per questo Marcatore Identitario Distintivo, mentre il 27 gennaio, Giornata della Memoria, la consigliera regionale Pasqualina Straface, portando i saluti del presidente Roberto Occhiuto, ha ribadito come «il Campo di Ferramonti deve essere riconosciuto tra i Parchi Letterari della Regione Calabria, a partire dall’importante avviso pubblico destinato a questa finalità, affinché questa straordinaria realtà possa beneficiare delle risorse dedicate e diventare più di oggi riferimento per la memoria, per la ricerca storica e per il recupero delle consapevolezze».

«Ferramonti, tra i marcatori identitari più emblematici della nostra terra – ha aggiunto – non è solo un luogo di memoria, ma un simbolo vivo, che ci invita a riflettere e a promuovere i valori della democrazia, della solidarietà e della dignità umana, oggi più che mai attuali e rispetto ai quali ognuno di noi deve diventare ambasciatore, soprattutto con i più giovani e nelle scuole».

Il terzo appuntamento, che ha visto in platea gli studenti dell’Istituto Comprensivo Padula di Acri, è stato coordinato da Umberto Filici, componente del Comitato Tecnico Scientifico del Museo.

Leggi antiebraiche, emigrazione clandestina e rinascita. Sono stati, questi, i temi al centro del dibattito che hanno visto i preziosi contributi di Marco Cavallarin e Simonetta Heger, intervenuti sul percorso che dalle leggi antiebraiche ha portato alla realizzazione dei campi di concentramento; di Ruth Hauben Foa, internata a Ferramonti quando aveva solo 6 anni e che non conserva di quell’esperienza ricordi di violenza o fame, ma della solidarietà della gente del posto. Le relazioni sono state intervallate da interventi musicali a cura del Maestro Simonetta Heger, che ha intonato al pianoforte il Valzer di Ferramonti, composto dai musicisti internati nel campo.

Giovedì 30 gennaio, il Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia ospiterà la presentazione del cortometraggio dedicato ai giochi psico-motori dei bambini internati a Ferramonti, realizzato dall’Istituto Comprensivo Terranova da Sibari, plesso scolastico di Tarsia. Coordinati da Vincenzo Barbati, Generale dell’Esercito italiano, interverranno con il Primo Cittadino Roberto Ameruso, il Dirigente scolastico Maria Letizia Belmonte, il Direttore del Museo Teresina Ciliberti e Roberto Cannizzaro, consigliere delegato alla cultura del Comune di Tarsia(rcs)

Giornata della Memoria, a Tarsia sei giorni di eventi

I Giorni della Memoria – Internamento e R-esistenza umana è il titolo della sei giorni in programma al Museo Internazionale della Memoria di Tarsia da domani, domenica, fino a sabato 1° febbraio.

Con la storia, il simbolo e il messaggio di Ferramonti e con ben sei distinte giornate ricche di eventi organizzate dall’Amministrazione Comunale di Tarsia, la Calabria si appresta a giocare un ruolo di assoluta protagonista nazionale per il prossimo Giorno della Memoria.

Si parte alle 10 con il il focus su “Nuovi studi e nuove testimonianze”. Dopo gli indirizzi di saluto del sindaco Roberto Ameruso e del consigliere delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro, interverranno Stanislao de Marsanich, Presidente dei Parchi Letterari; Anna Ruedeberg, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Berna; Maria Cristina Parise Martirano, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Cosenza ed il Presidente della prima commissione affari istituzionali del Consiglio Regionale Luciana De Francesco. Sul tema oggetto dell’incontro relazionerà il Direttore del Museo Teresina Ciliberti. Porteranno la loro testimonianza Marina e Anna Jeronimides, figlie di Antonio Jeronimides, internato a Ferramonti.

Lunedì, Giorno della Memoria, si terrà, alla presenza del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, la cerimonia solenne con la deposizione di una corona al Monumento dedicato agli internati di Ferramonti. Seguirà la celebrazione religiosa, officiata da Don Cosimo Galizia, parroco di Tarsia.

Coordinati dal comunicatore strategico Lenin Montesanto, interverranno per i saluti istituzionali insieme al Primo Cittadino e al direttore del Museo Ciliberti, Roque Pugliese, delegato regionale e di sezione per la Calabria della Comunità ebraica di Napoli, la Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, il Prefetto di Cosenza Maria Padovano e la presidente della terza commissione attività sociali, culturali e formative del Consiglio Regionale Pasqualina Straface. Nel corso dell’evento sarà data lettura del brevetto della Medaglia d’Argento al merito civile conferita alla cittadinanza di Tarsia dal Presidente della Repubblica.

Saranno, quindi, consegnate le medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager e sarà proiettato il corto Via Magen David sulla persecuzione del popolo ebraico nel corso dei secoli, con la regia di Laura Carlotta-Gottlob e girato da Daniela Carati.

“Leggi antiebraiche, emigrazione clandestina e rinascita” sono i temi al centro del dibattito in programma per martedì 28. Coordinati da Umberto Filici, componente del Comitato Tecnico Scientifico del Museo, all’evento parteciperanno anche Caterina Capponi e Maria Stefania Caracciolo, rispettivamente assessori regionali alla cultura e alla pubblica istruzione. Relazioneranno sul tema Marco Cavallarin e Simonetta Heger (Leggi antiebraiche e i campi di concentramento) e Ruth Hauben Foa, internata a Ferramonti che racconterà la sua esperienza. Dei reduci dai campi di sterminio e della fondazione dello Stato di Israele parlerà Marco Cavallarin. Le relazioni saranno intervallate da interventi musicali a cura del Maestro Simonetta Heger.

Mercoledì 29 Piazza Giovanni Amendola a Cosenza ospiterà l’incontro con gli studenti dell’IIS Lucrezia Della Valle. Dopo gli indirizzi di saluto del dirigente scolastico Rossana Perri, di Maria Cristina Parise Martirano, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Cosenza e di Umberto Filici, Componente del C.T.S. del Museo di Ferramonti saranno riproposte le relazioni di Cavallari, Heger, Ciliberti, Haubern Foa e gli intervalli musicali a cura del Maestro Heger.

Giovedì 30 gennaio, il Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia ospiterà la presentazione del cortometraggio dedicato ai giochi psico-motori dei bambini internati a Ferramonti, realizzato dall’I.C. Terranova da Sibari, plesso scolastico di Tarsia. Coordinati da Vincenzo Barbati, Generale dell’Esercito italiano, interverranno con il primo cittadino, Roberto Ameruso, il dirigente scolastico Maria Letizia Belmonte, il direttore del Museo Teresina Ciliberti e Roberto Cannizzaro, consigliere delegato alla Cultura.

Venerdì 31 gennaio si terrà un incontro con gli studenti del Polo liceale di Castrovillari, presso il Liceo classico Garibaldi, pensato per sensibilizzare i più giovani sui temi della memoria storica. Ad aprire l’evento i saluti istituzionali del Dirigente scolastico Elisabetta Cataldi, seguiti dalle relazioni sul Giorno della Memoria di Teresina Ciliberti e di Umberto Filici, rispettivamente direttore e componente del C.T.S. del Museo di Ferramonti.

La rassegna si concluderà sabato 1 febbraio con la presentazione, presso il Museo di Ferramonti, del corto teatrale “Miriam e Gabriel… La libertà dell’amore fraterno”, regia di Lara Posterivo, liberamente ispirato al libro per ragazzi “Mio fratello è a Ferramonti” di Pietro Reggiani, edito da Coccole Books

Il Campo di Ferramonti simbolo nazionale e mondiale di umanità

«Durante il Secondo conflitto mondiale la popolazione di Tarsia, sfidando i divieti e le minacce di punizioni e rappresaglie e dando testimonianza di elevati sentimenti di solidarietà e fratellanza umana, si adoperò per alleviare le sofferenze degli internati, molti dei quali ebrei, nel campo di concentramento ubicato in località Ferramonti. Straordinario esempio di virtù civiche e di espressione dei principi di libertà e di democrazia». È con questa motivazione che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito alla Comunità di Tarsia della Medaglia d’Argento al Merito Civile, perché intorno ad esso l’intera comunità del piccolo centro nella valle del Crati, si prodigò in una vera e propria gara di solidarietà per alleviare le sofferenze degli internati.

Quello di Ferramonti, infatti, fu l’unico campo appositamente costruito dal Fascismo a seguito delle leggi razziali. Fu il più grande campo di concentramento per Ebrei in Italia. Fu il primo campo di concentramento ad essere liberato durante la II Guerra Mondiale. Per tutte queste ragioni è considerato uno tra i più emblematici Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria.

Le motivazioni ufficiali sono state presentate nel corso di una cerimonia solenne tenutasi questa mattina (martedì 17 dicembre) nella sede della Prefettura di Cosenza, alla presenza del Prefetto Rosa Maria Padovano che ha consegnato al sindaco Roberto Ameruso il prestigioso riconoscimento. Insieme al Primo Cittadino, al vicesindaco Cristian Barone, al Presidente del Consiglio comunale Marco Cetraro, al Consigliere delegato alla cultura Roberto Cannizzaro e al Direttore del Museo Ferramonti, Teresina Ciliberti, all’evento ha preso parte anche la Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro.

«Oggi –  ha detto il sindaco Ameruso, al quale si deve la richiesta al Capo dello Stato nel 2015 – si scrive una pagina di storia cruciale e preziosa per tutti e si porta a conoscenza del mondo intero, dopo anni di debole consapevolezza storica, il raro esempio di umanità e di solidarietà che la più alta carica dello Stato e della Repubblica ha inteso finalmente riconoscere attraverso questa Medaglia autorevolissima. Si tratta di un tributo straordinario e commovente alla comunità, al territorio ed alla Calabria intera».

Il lavoro di ricerca, lungo, complesso e rigoroso portato avanti dagli organi e volontari del Museo Ferramonti e dalle amministrazioni comunali succedutesi per tre consiliature sotto la guida del sindaco Ameruso, ha preso corpo dalle testimonianze orali degli anziani e dei sopravvissuti.

L’iter burocratico, seguito da ultimo dall’assessore alla Cultura Roberto Cannizzaro, ha posto l’accento in particolare, non sui casi isolati, ma sul coinvolgimento collettivo dell’intera comunità nelle iniziative di solidarietà; tra le altre, quelle esemplari di chi, di nascosto, portava le uova ai bambini internati preoccupandosi che stessero bene.

«L’amministrazione Comunale – fa sapere il consigliere Cannizzaro – presenterà il riconoscimento alla comunità nel primo Consiglio Comunale e organizzerà un evento regionale attraverso il quale valorizzare e condividere, soprattutto con le scuole e con i giovani della Calabria, il messaggio, i sentimenti e la prospettive derivanti da questo segno di identità, di memoria, di solidarietà, di pace e di futuro che oggi viene riconosciuto a Tarsia e simbolicamente a tutte le donne e gli uomini giusti, di tutte le epoche e di tutte le terre del mondo». (rcs)

TARSIA (CS) – Il 30 novembre lo spettacolo “Mio cognato Mastrovaknic”

Sabato 30 novembre, a Tarsia, alle 20.30, al Piccolo Teatro Popolare, in scena lo spettacolo Mio cognato Mastrovaknic, interpretato con bravura da Paolo Mauro e Marco Tiesi su testo di Ciro Lenti e con la regia di Lindo Nudo.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della settima edizione della rassegna Tarsia Teatro.

La pièce, di impronta umoristica nonostante il contesto drammatico,  è ambientata nell’anno 1943 nel campo di internamento Ferramonti dove Uccio (Tiesi), giovane fabbro del luogo condannato per reati comuni, viene rinchiuso per errore nella baracca degli omosessuali. Il giovane è preoccupato, perché teme che nel paese possano diffondersi voce calunniose che mettano in discussione la sua virilità. In cella conosce Mastrovaknic (Mauro), un professore polacco rinchiuso perché dichiaratosi omosessuale. Il rapporto fra i due all’inizio è conflittuale, soprattutto a causa dei pregiudizi di Uccio, ma se la convivenza in un primo momento esaspera lo scontro, con il passare dei giorni la condivisione di un progetto di fuga, vissuto come un anelito di salvezza e libertà, farà germogliare tra i due un’amicizia in grado di colmare la distanza mentale che li divide.

Una proposta della compagnia Teatro Rossosimona che bene s’inserisce nella visione della compagnia teatrale Luci nelle Grotte di dare spazio alle compagnie professionali calabresi, privilegiando un teatro di qualità che valorizza le maestranze locali. Dalla sua costituzione l’associazione ha intrapreso numerose attività progettuali di carattere culturale e solidale e da sette anni promuove una stagione teatrale a servizio del territorio di Tarsia e dei paesi limitrofi per dare opportunità di aggregazione alla comunità attraverso il linguaggio universale del teatro.

La rassegna “Tarsia Teatro” proseguirà sabato 14 dicembre alle 20.30 con “Night and gay”, commedia sui diritti civili interpretata da Alessandro Scanderbeg (anche autore del testo) e Paolo Mauro con la regia di Lindo Nudo; sarà poi la volta di una proposta del Centro R.A.T/Teatro dell’Acquario: “Che fa Sua Maestà…?”, di e con Francesco Liuzzi e Rossana Micciulli, sabato 28 dicembre alle 18.30.

Raccontando Pirandello” è il titolo dello spettacolo scritto da Antonello Antonante e Gianfranco Quero sull’opera del celebre drammaturgo siciliano e interpretato dallo stesso Quero in programma il 22 marzo 2025 alle 20.30.

Chiusura di stagione – sabato 12 aprile 2025 alle 20.30 – affidata a “4×25”, scritto, diretto e interpretato da Lorenzo Praticò: una produzione di Teatro Rossosimona che invita a riflettere sulle morti bianche. (rcs)

Al Campo Ferramonti di Tarsia si commemorano le vittime dell’Olocausto

Domani mattina, al Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, che ospita il Museo Internazionale della Memoria, si terrà una cerimonia speciale per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Dopo la deposizione di una corona e la celebrazione religiosa tenuta da don Cosimo Galizia, parroco di Tarsia, seguiranno i saluti  istituzionali, con la presenza del sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, dell’assessore Regionale della Calabria, Gianluca Gallo, del consigliere regionale, Luciana De Francesco, e del consigliere comunale di Tarsia con delega alla Cultura, Roberto Cannizzaro.

Durante la cerimonia, interverranno il noto storico Vittorio Cappelli, Direttore Scientifico dell’Icsaic, che parlerà dell’importanza della memoria storica, e Walter Brenner, figlio di un ex internato di Ferramonti di Tarsia, che condividerà la testimonianza della sua famiglia. Modera il giornalista Pasquale Motta.

Saranno presenti, anche, le autorità locali, tra cui il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, e la Presidente della Provincia di Cosenza, Maria Rosaria Succurro. Umberto Filici, membro del C.TS. del Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia, e Teresina Ciliberti, Direttore del Museo, saranno presenti per rappresentare l’importanza di preservare la memoria di questo luogo storico.

La cerimonia si concluderà con l’intervento di Adriana Taubert, figlia di un ex internato di Ferramonti di Tarsia, che condividerà la sua esperienza personale.

Durante la giornata, sarà possibile visitare il monumento sito in Viale Riccardo Pacifici, che rappresenta un simbolo della memoria e dell’importanza di non dimenticare gli orrori dell’Olocausto.

Questa cerimonia rappresenta un momento significativo per ricordare le vittime dell’Olocausto e per onorare la memoria di coloro che hanno sofferto in questo campo di concentramento. Il Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia svolge un ruolo fondamentale nel preservare la storia e nell’educare le future generazioni sull’importanza di combattere l’odio e la discriminazione. (rcs)

TARSIA (CS) – Le riprese del docufilm “Menorah Esodo 25” al campo di Ferramonti

Le macchine da presa ritornano a Ferramonti. Continuano le riprese del docufilm “Menorah Esodo 25” scritto e diretto da Gianfranco Confessore e prodotto da Visualia-Produzioni Cinematografiche, il cui presidente è Attilio Russo e “Tempi Moderni European Film Association” del presidente Ermanno Reda, con il contributo fondamentale della Calabria Film Commission, a supporto del progetto.

Nei giorni scorsi nuova tappa e nuove riprese: la location del ciak è stata il Campo di concentramento Ferramonti di Tarsia, che fu il più grande realizzato dal regime fascista in Italia. Il campo era destinato alla reclusione di ebrei provenienti da tutta Europa, “occupato” da quasi 2200 persone.

Attori e produzione hanno lavorato intensamente alle scene del docufilm, immersi tra i racconti e le storie del campo di concentramento. Reda e Confessore, insieme ad Alberto Celestino, aiuto alla regia e Pierandrea Dotto, direttore alle camere, hanno “accompagnato” gli attori nel prosieguo delle scene, in un clima straordinariamente reale.

Gli attori sul set a Ferramonti sono stati Cristina Raffaele, Andrea Marozzo e Donato Buccieri. Un cameo anche per il regista.

Costumi originali realizzati da Valentino de Rose, auto d’epoca fornite da Victor autonoleggio, gioielli originali disegnati e realizzati da Gerardo Sacco, makeup Moema Academy di Giada Falcone. Prossime riprese, prima del “gran finale” previsto nella città vecchia a Cosenza, saranno realizzate a Reggio Calabria e Bova. (rcs)

A Tarsia si è festeggiato l’olio calabrese: Il sindaco annuncia la De.Co

La quarta edizione di Tarsia città dell’olio in festa è stato un vero e proprio successo. Una serata in cui si è festeggiato l’olio calabrese con la degustazione iniziale del dottor Mario Reda ed il dibattito, a seguire, con le istituzioni e gli esperti per focalizzare al meglio il cammino intrapreso e la valorizzazione del prodotto e dei produttori.

Nel corso della manifestazione, poi, è stato annunciato dal sindaco Roberto Ameruso, della De.Co., la denominazione comunale, altro importante traguardo a queste latitudini. Ed ulteriore base di partenza per altri obiettivi.

Alla fine musica popolare, canti e balli, con il “percorso” enogastronomico tra i vicoli illuminati della città.

Entusiasti gli amministratori locali con il sindaco Roberto Ameruso ed il consigliere comunale delegato Sara Scarola, che – insieme a tutta l’amministrazione comunale ed al sempre attivo centro anziani – hanno lavorato sodo all’organizzazione della kermesse.

Il dibattito, moderato dal giornalista Francesco Mannarino, ha coinvolto il presidente del Consorzio Olio di Calabria Igp Massimino Magliocchi che ha tracciato le tappe ed i risultati, anche nazionali, della campagna mediatica messa in campo (dal Ministero della Salute alla Lilt, dal campione di tuffi Tocci alla sponsorizzazione della squadra di pallanuoto femminile di serie A1 passando per i testimonial come Peppone Calabrese e la partecipazione alle trasmissioni Linea Verde ed a La7 con la Cucinotta).
Insieme a loro anche il commissario Arsac, Fulvia Caligiuri, e la piena disponibilità del “braccio operativo” della regione Calabria per “spingere” ulteriormente sulla qualità dell’olio ed infine, non per ultimo, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo che ha parlato di “ascensore sociale” in riferimento alle opportunità, nelle famiglie calabresi del passato, che proprio l’albero di ulivo è riuscito ad apportare. Consentendo studi, crescite professionali e successi.
L’appuntamento, al Centro Visitatori Riserve, palazzo Rossi, diretto da Agostino Brusco, ha destato molta curiosità e tantissima partecipazione.
«L’olivicoltura rappresenta il primo settore agricolo a Tarsia in quanto ad estensione e produzione, la maggior parte Biologico e Igp», hanno rimarcato i protagonisti.
Cultivar principe e indiscusso è la Roggianella di Tarsia, dalla qualità superiore per via delle caratteristiche organolettiche e chimiche dell’olio che ne deriva.
«La storia ci racconta che Tarsia è arrivata ad avere fino a sette frantoi attivi contemporaneamente nel suo piccolo territorio», è emerso nel corso della serata. Tra orgoglio e appartenenza. In mezzo le videoricette di prodotti tipici tarsiani, curate da Pasquale Borchetta, patrimonio culturale indescrivibile, del circolo anziani “Maria Santissima”, promotore insieme all’amministrazione dell’iniziativa, il riconoscimento di impresa storica ottenuta dall’azienda Acquaceraso Contessa della famiglia Rende ed i balli popolari mescolati alle tradizioni culinarie. Tarsia, città dell’olio in festa. (rcs)

 

TARSIA (CS) – L’evento “Città dell’olio in festa”

Domani pomeriggio, al Centro Visitatori Riserve, è in programma la quarta edizione di Tarsia città dell’olio in festa, che prevede tantissime iniziative dedicate proprio al mondo dell’olivicoltura.

Si parte con le degustazioni guidate di oli calabresi a cura di Mario Reda, la tavola rotonda con il dibattito alla presenza del sindaco Roberto Ameruso, del consigliere comunale delegato Sara Scarola, del presidente del Consorzio Olio di Calabria Igp Massimino Magliocchi, del commissario Arsac, Fulvia Michela Caligiuri, del direttore generale del dipartimento agricoltura Giacomo Giovinazzo e dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo (ore 19) e poi, dalle 20,30 in poi, il percorso enogastronomico con la musica popolare del trio “Suoni lontani”.

«L’olivicoltura rappresenta il primo settore agricolo a Tarsia in quanto ad estensione e produzione, la maggior parte Biologico e Igp», fanno sapere dal Comune.
Cultivar principe e indiscusso è la Roggianella di Tarsia, dalla qualità superiore per via delle caratteristiche organolettiche e chimiche dell’olio che ne deriva.
«La storia ci racconta che Tarsia è arrivata ad avere fino a sette frantoi attivi contemporaneamente nel suo piccolo territorio», dicono gli organizzatori. Diverse le aziende storiche del territorio che consentiranno di presentare anche il marchio De.Co. Grande attenzione è prestata dal sindaco Roberto Ameruso e dell’amministrazione comunale tutta nei riguardi di questo settore.
Così come Il circolo anziani “Maria Santissima”, promotore insieme all’amministrazione dell’iniziativa, che presta alle nuove generazioni esperienza e saggezza.
Aria di festa dunque. Per l’olio e per la consapevolezza di una qualità ormai riconosciuta ed apprezzata. Tarsia è pronta ad accogliere visitatori e calabresi innamorati delle proprie origini. (rcs)

Dominick Critelli, l’eroe di guerra che torna nella sua Calabria

Dominick Critelli, un eroe di guerra decorato con la Medaglia dell’Aria, si prepara, all’età di 102 anni, per un significativo viaggio di ritorno alle sue radici calabresi.

Questa visita straordinaria, pianificata dal 14 al 16 ottobre, rappresenta un tributo tangibile al coraggio di Critelli e al suo profondo legame con la Calabria.

Noto per il suo coraggio e la dedizione dimostrati durante la Seconda Guerra Mondiale, Dominick Critelli è stato uno degli uomini coraggiosi del 378° Reggimento che ha volato dietro le linee nemiche nel novembre del 1944. La sua missione era consegnare rifornimenti vitali alle truppe americane isolate bloccate sul lato nemico di una testa di ponte. Per il suo servizio eroico e meritorio, è stato insignito della prestigiosa Medaglia dell’Aria, oltre a ricevere altre onorificenze militari, tra cui la medaglia della campagna europeo-africano-mediorientale con tre stelle di bronzo, la medaglia del teatro americano, la medaglia della vittoria della Seconda Guerra Mondiale e una medaglia di buona condotta.

La visita di Dominick Critelli è stata resa possibile grazie all’impegno del presidente del Comites di New York, Alessandro Crocco, originario di Acri. Crocco ha espresso il suo entusiasmo per questa visita, affermando: «Questa iniziativa è un tributo ai sacrifici dei nostri connazionali e alla profonda connessione che condividiamo. La sua risonanza va ben oltre la sua importanza storica, poiché serve anche a rafforzare e consolidare il legame che ci unisce, sia tra le comunità calabresi negli Stati Uniti che tra di noi e le nostre radici in Calabria».

Il 15 ottobre, Critelli e i suoi ospiti, tra cui la figlia Nancy e l’organizzatrice della visita in Italia, Elizabeth Bettina Nicolosi, si dirigeranno a Tiriolo, il borgo natio di Dominick. La comunità locale, grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale e del presidente dell’Unpli regionale Filippo Capellupo, riceverà con entusiasmo il valoroso eroe di guerra, sottolineando l’importanza di preservare le proprie radici culturali e storiche. Questa affettuosa accoglienza rappresenta un sincero omaggio alla memoria delle proprie origini.

Il lunedì 16 ottobre, ospiti del comune di Tarsia, la delegazione si recherà a Ferramonti, dove visiterà il campo di concentramento e Dominick Critelli avrà l’opportunità di condividere il suo commovente racconto. Questo luogo storico simboleggia le sfide affrontate dai connazionali italiani durante la Seconda Guerra Mondiale e si intreccia con la storia dell’ex reduce di guerra, costituendo un patrimonio che ispirerà e verrà trasmesso alle future generazioni, rafforzando il legame con la sua amata Calabria.

Questi eventi straordinari offrono un’opportunità unica per rinsaldare i legami che uniscono le comunità calabresi all’interno e all’esterno del territorio, promuovendo una maggiore comprensione e collaborazione tra le terre di origine e la diaspora calabrese. (rcz)

TARSIA (CS) – In scena Spine

Ècon lo spettacolo “Spine” di Mana Chuma, in programma domenica 8 ottobre, alle 18, a Tarsia, al Piccolo Teatro Popolarel la prima parte della stagione “Tarsia Teatro – Percorsi nei generi teatrali” dell’Associazione Luci nelle Grotte, presieduta da Ernesto Iusi e la direzione artistica di Flavio Casella.

La stagione teatrale è realizzata con la collaborazione dell’amministrazione comunale e il contributo della Regione Calabria.

Sul palcoscenico Stefania De Cola, Lorenzo Praticò e Mariano Nieddu.

Un racconto a più voci, intessuto di urla gridate sottovoce. Personaggi che sembrano fantasmi si muovono come le foglie degli alberi di notte.

«“Spine” – si legge nelle note di regia – nasce dal bisogno di individuazione di nuove modalità di creazione artistica, da una necessità espressiva».

«Dall’esigenza di confrontarsi con una storia alta a partire dai margini, dai vuoti non raccontati – conntinua la nota – dalla volontà di indagare strade normalmente ignorate, sia in termini di drammaturgia che di ricerca linguistica.

«È un calendario di qualità di cui andiamo fieri – affermano Flavio Casella ed Ernesto Iusi – . Un percorso teatrale in crescendo che Luci nelle Grotte ha avviato circa sei anni fa per dare alla comunità di Tarsia un’opportunità di crescita e di aggregazione attraverso il linguaggio universale del teatro». ν