TAVERNA (CZ) – Il 30 novembre si presenta il libro “D’Armonie – Racconti d’Autore”

Il 30 novembre, a Taverna, alle 17.30, all’Archivio Pretiano, sarà presentato il libro D’Armonie – Racconti d’Autore, un’opera nata dall’esperienza creativa di otto autori partecipanti alla residenza di scrittura naturalistica D’Armonie, promossa dal festival letterario Hyle 2023.

L’evento, patrocinato dal Comune di Taverna, creato in collaborazione con Mabos. Museo d’Arte del Bosco della Sila, Tip Teatro e la Biblioteca Galleggiante dello Spettacolo, si inserisce nella programmazione d Hyle 2024. Storie d’autunno, patrocinata dalla Regione Calabria e Calabria Straordinaria, e tra le iniziative di Taverna Candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027.

La presentazione, un reading sperimentale e narrativo, vedrà un alternarsi di letture e musiche curate dalla Compagnia Teatrale TIP Teatro di Lamezia Terme e di interventi degli autori e dei curatori del volume, per un viaggio tra natura e letteratura. Durante la presentazione sarà possibile visitare in archivio la mostra delle illustrazioni di Maria Soria tratte dal volume, pensate per rappresentare visivamente la varietà e la forza espressiva dei testi. 

La giornata si arricchisce inoltre di due momenti laboratoriali nella mattina e nel primo pomeriggio. Alle ore 11:00 si svolgerà il workshop “Cosa succede in una casa editrice?” a cura di Galileo Editore. Nel pomeriggio alle ore 15:00 sarà la volta del workshop di illustrazione “Illustrare per l’editoria” a cura di Maria Soria. Due appuntamenti che, insieme all’evento di presentazione, trasformeranno l’Archivio Pretiano di Taverna in un’officina di “Armonie culturali”.

Durante la giornata, sarà possibile visitare su prenotazione il Mabos. Museo d’Arte del Bosco della Sila, partner dell’evento e della residenza, mentre ai partecipanti ai workshop sarà possibile visitare il Museo Civico di Taverna e la Mostra Archeologica Documentale “Dallo Ionio alla Sila” con una scoutistica riservata. (rcz)

Reggio, Taverna, Aiello Calabro e Morano Calabro in corsa per essere Capitale della Cultura

Reggio, Taverna, Aiello Calabro e Morano Calabro sono le quattro città calabresi in corsa per diventare Capitale Italiana della Cultura 2027.

Assieme a loro, sono 13 le città che si sono candidate: Acerra (provincia di Napoli, Campania) “I Segreti di Pulcinella”; Alberobello (provincia di Bari, Puglia) “Pietramadre”; Aliano (provincia di Matera, Basilicata) “Terra dell’altrove”; Brindisi (Puglia) “Navigare il futuro”; Caiazzo (provincia di Caserta, Campania) “La bellezza delle piccole cose”; Gallipoli (provincia di Lecce, Puglia) “La bella tra terra e mare”; La Spezia (Liguria) “Una cultura come il mare”; Mazzarino (provincia di Caltanissetta, Sicilia) “Mazaris, il grano e le identità plurali”; Pompei (provincia di Napoli, Campania) “Pompei Continuum”; Pordenone (Friuli Venezia Giulia) “Pordenone 2027. Città che sorprende”; Sant’Andrea di Conza (provincia di Avellino, Campania) “Incontro tempo”; Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta, Campania) “Cultura Regina Viarum – Spartacus Resurgit”; Savona (Liguria) “Nuove rotte per la cultura”.

Interessanti le proposte progettuali delle città: Reggio si presenta col progetto Cuore del Mediterraneo, mentre Taverna propone come tema la Bellezza interiore. Aiello Calabro ha presentato il progetto dal titolo Ajello terra antica et grossa et nobile et civile…, mentre Morano Morano Calabro: Le Quattro Porte del Sapere. Un Viaggio tra Cultura, Scienza, Natura e Spiritualità.

I dossier, che contengono il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del dettaglio del cronoprogramma e delle singole attività previste oltre che della valutazione di sostenibilità economico-finanziaria, saranno valutati da una giuria di esperti che esaminerà le candidature e selezionerà unmassimo di dieci finaliste entro il 12 dicembre 2024. Tra le finaliste verrà scelta la città vincitrice per il 2027 dopo le audizioni pubbliche, che dovranno svolgersi entro il 12 marzo 2025, per la presentazione e l’approfondimento del dossier di candidatura alla giuria. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. La vincitrice riceverà un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare gli obiettivi perseguiti dal progetto di candidatura e far diventare il dossier un programma di azione per mettere in mostra, nel periodo di un anno, la propria ricchezza culturale e attuare le possibilità di sviluppo offerte dalla nomina. (rrm)

Bevacqua (PD): Serve rafforzare questo spirito comunitario in Calabria

«Serve rafforzare questo spirito comunitario in Calabria e in tal senso ho invitato la segreteria regionale a una totale condivisione del percorso che intraprenderemo per mandare a casa questo governo regionale». È quanto ha detto Mimmo Bevacqua, capogruppo del PD, nel corso della Festa regionale del Partito Democratico, in programma fino a domani a Taverna.

«Lo possiamo fare solo con un grande coraggio nelle scelte – ha sottolineato – e aumentando la credibilità della nostra classe dirigente, in maniera tale da diventare sempre più attrattivi e intercettare anche quei segmenti di società che ancora sono scettici o lontani dalla politica. Sono convinto che, ben prima delle regionali, il Pd troverà la sintesi migliore per conquistare la Regione con un programma credibile e una visione ambiziosa per il futuro della Calabria. Abbiamo una segreteria autorevole, un grande partito sul territorio e, questa volta, siamo pronti a operare le nostre scelte, a individuare il miglior candidato possibile con largo anticipo e senza intromissioni esterne di nessun genere».

Il dem, infatti, è stato tra i protagonisti della giornata di apertura insieme al segretario regionale, Nicola Irto, che ha tracciato la linea programmatica anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

«Ho partecipato con grande entusiasmo all’apertura della festa regionale del Pd – ha spiegato il capogruppo dem – insieme al segretario regionale Nicola Irto e ai vertici locali del partito e al sindaco del comune ospitante Tarantino, esprimendo un forte plauso per la scelta di organizzare la festa in una località come Taverna, emblema significativo dei Comuni delle nostre aree interne che mettono insieme arte, cultura, patrimonio ambientale e paesaggistico e che rischiano di restare deserte a causa della poca lungimiranza della politica nazionale e regionale».

«Una insensibilità – ha aggiunto – che si è tradotta in una totale assenza di iniziativa legislativa e amministrativa, ma anche nella totale indifferenza verso le tante proposte che come gruppo del Pd abbiamo presentato al governo regionale. Basti citare il progetto “TerraFerma Montagna solidale” che prevede una legge organica volta a prevenire i fenomeni di dissesto idrogeologico e a garantire la piena vivibilità delle zone interne e montane, evitandone lo spopolamento costante e progressivo o la proposta sul “South Working” o la legge per tutelare i piccoli comuni. Tutte completamente ignorate dal governo regionale».

«La festa regionale del Pd – le parole di Bevacqua – è stata anche l’occasione per rafforzare lo spirito comunitario che anima il Pd a tutti i livelli, rendendolo in grado di trovare le sintesi migliori, così com’è avvenuto nella battaglia contro l’autonomia che adesso ha una condivisione totale anche da parte di chi aveva inizialmente sottoscritto pre-intese con il governo e poi si è reso conto della scelleratezza della riforma Calderoli». (rcz)

TAVERNA (CZ) – Da lunedì al via il Torneo Taverna Basket

Dal 19 al 21 agosto si terrà, al Palazzetto dello Sport “Don Dionisio Frijo” di Taverna, il Torneo Taverna Basket, organizzato con passione dal gruppo di ragazzi cresciuti attraverso gli allenamenti e insegnamenti di Giuseppe Pascuzzi e Umberto Maggi.

Il torneo-memorial sarà dedicato a due figure fondamentali per la palla a spicchi presilana: Giuseppe Pascuzzi, recentemente scomparso, che ha ricoperto nell’ultimo mandato la carica di Consigliere comunale con delega allo Sport del Comune di Taverna e che negli anni ha saputo trasmettere alle nuove generazioni il suo amore per il basket con generosità e gratuità, anche attraverso la promozione e valorizzazione del Palazzetto dello Sport “Don Dionisio Frijo” di Taverna; e Umberto Maggi, già allenatore di basket a Taverna a cui il torneo è stato dedicato nella prima edizione.

Il torneo è un esempio di educazione allo sport e di come esso sia capace di veicolare i valori essenziali della vita, nonché di forte amicizia, testimoniata da gesti concreti e dalla volontà di far tesoro degli insegnamenti ricevuti, per prendere il testimone e continuare a trasmettere la passione del basket alle nuove generazioni.

«Siamo molto felici per l’avvio della seconda edizione del torneo – hanno commentato gli organizzatori – edizione che abbiamo voluto dedicare a due persone che ci hanno insegnato, attraverso il basket, i valori più alti dello sport: la lealtà, la sana competizione, l’aggregazione. L’impegno di amministratore di Giuseppe Pascuzzi e di allenatore di Umberto Maggi hanno lasciato tanto non solo a noi ragazzi, quanto a tutta la comunità, e per loro e per questa comunità vogliamo impegnarci concretamente attraverso l’evento». (rcz)

 

TAVERNA (CZ) – A Villaggio Mancuso il convegno Onco Forest Therapy

Domani, al Parco Hotel dei Pini di Villaggio Mancuso a Taverna, si terrà il primo convegno di Onco Forest Therapy, organizzato da Carmela Bueti, esperta facilitatrice in Forest Terapy A.I.Me.F.

Il dott. Rosario Amelio coordina gli interventi. Il convegno è aperto a tutti: medici, infermieri e personale  sanitario in genere, ma anche  chiunque fosse interessato all’argomento e volesse approfondire le conoscenze sui benefici che lo stare in Natura apportano alla nostra salute psico-fisica, ma bisogna prenotare.

Questa iniziativa in Sila ricorda, peraltro, «il formidabile sforzo portato avanti in tanti anni dal compianto Presidente del Parco Nazionale della Sila, dott. Antonio Garcea – come ricorda il portavoce dell’epoca giornalista Luigi Stanizzi – unitamente al dott. Nicola Cucci per promuovere, valorizzare e fare frequentare in ogni periodo dell’anno questa montagna incantata».

«I relatori – scrivono gli organizzatori – tutti esperti sia nella medicina convenzionale che nella medicina alternativa, dimostreranno con le proprie esperienze nel campo come i due ambiti possano coesistere nel cammino della malattia. Obiettivo del Convegno è in primo luogo divulgare i principi della  Medicina Forestale e i comprovati benefici sulla salute psico-fisica derivanti dalla pratica dello Shinrin-yoku o Bagno di Bosco,  ancora troppo poco conosciuti. Altra finalità è creare sensibilizzazione sia tra il personale sanitario che tra il pubblico partecipante, sulle possibilità di applicazione della Forest Therapy in molte condizioni patologiche, in cui è dimostrato avere effetti preziosi di promozione della salute».

«Nello specifico, si parlerà di Onco-Forest therapy: come trarre benefici, in caso di pazienti affetti da patologie oncologiche – hanno proseguito – dalle pratiche di Immersione Forestale. Il Bagno di Bosco, infatti, a differenza di altre forme di camminata in Natura, è una pratica che non richiede particolari abilità fisiche e che può essere svolta in tutte le condizioni di salute, anche in quelle in cui la patologia richiede sforzi contenuti. Al contempo, regala senso di benessere psico-fisico che si  mantiene anche nei giorni successivi. Per questo il Convegno si articola in due parti, divise da un pranzo: la mattina è dedicata alle relazioni degli specialisti, mentre nel pomeriggio si sperimenterà il “bagno di bosco” nel meraviglioso Parco della Sila».

«L’evento – ha spiegato il professore Ettore Cianchetti, presidente Isa – ha lo scopo di divulgare questo approccio terapeutico che sta riscuotendo sempre maggiore attenzione nella comunità scientifica per gli evidenti risultati positivi riscontrati. Da più anni Isa, con la Medicina integrata della Breast Unit della Asl di Chieti e in collaborazione con la società cooperativa Il Bosso, è impegnata con il progetto “BenEssere: curare l’anima, la mente, il corpo” nello sviluppo della terapia in foresta, nelle aree naturali non antropizzate dell’Abruzzo. I benefici sono stati valutati, dimostrati e pubblicati su riviste mediche internazionali».

«Sinergie tra Enti pubblici e associazioni – ha concluso – trasversalità tra conoscenze mediche e competenze forestali saranno quindi i temi centrali affrontati dai relatori del convegno, i quali condivideranno esperienza e professionalità per divulgare una metodologia capace di apportare benessere e che si rivolge al malato oncologico come a tutti i pazienti portatori di malattie croniche». (rcz)

 

TAVERNA (CZ) – Al Mabos il 21 marzo arriva l’opera Voyage à Calais di Alessio Patalocco

Giovedì 21 marzo al Mabos (Museo d’arte del bosco della Sila), a Taverna, arriverà l’opera Voyage à Calais dell’artista ternano Alessio Patalocco.

Alle porte della Sila catanzarese, in prossimità del parco espositivo che comprende più di 35 opere prodotte site-specific da artisti nazionali e internazionali ospitati negli anni nelle residenze artistiche e distribuite in 30.000 mq di bosco, accadono congiunzioni astrali che permettono di coniugare l’estetica dell’arte con l’etica e i temi umanitari.

È stato, infatti, un incontro fortuito a rendere possibile quest’operazione dal grande valore artistico e sociale in collaborazione con Amnesty International Italia: «Durante una mostra, l’art manager Antonella Bongarzone ci ha presentato l’artista Alessio Patalocco che aveva realizzato quest’opera nell’ambito di una campagna di divulgazione e sensibilizzazione sui grandi temi umanitari attraverso i linguaggi dell’arte urbana. Sostenuta nel 2017 dall’Ong e destinata ad essere collocata nel porto di Calais, in Francia, non solo in qualità di luogo della “Giungla” dei migranti ma anche come crocevia di scambi culturali e commerciali, è stata invece rifiutata dall’amministrazione locale, come chiaro e netto gesto politico di chiusura contro il tema dell’accoglienza» così Mario Talarico ed Elisabetta Longo, rispettivamente fondatore e direttrice del Mabos, rintracciano il momento in cui hanno compreso che la forte vocazione etica dell’opera avrebbe potuto trovare la massima espressione nel museo calabrese fondato nel 2017.

E così è stato: l’artista ternano, sostenuto sempre da Amnesty International Italia, ha proceduto con la donazione di Voyage à Calais che non poteva che approdare in luogo simbolico come la Calabria, territorio segnato, tra passato e presente, da storie di migrazione e accoglienza.

«Il rifiuto dell’opera da parte di Calais è stato sintomatico – afferma – anche se come individui ci viene istintivo voltare lo sguardo altrove per fuggire dalle cose che ci fanno sentire in colpa o soffrire, come comunità abbiamo sempre il dovere di essere duri di fronte alle intolleranze o ai razzismi che oggi si raccontano spesso con altri termini, ma che non cambiano nella sostanza. In fondo questa storia insegna che laddove c’è qualcuno che ti respinge da un’altra parte ci sarà qualcuno che ti accoglie proprio per quello che sei».
Il viaggio è il leitmotiv dell’opera di Alessio Patalocco che, come evidenzia l’art manager Antonella Bongarzone «rappresenta l’oggetto fisico e simbolico di un diario, dove l’uomo è essere-in-transizione in continua prossimità con l’infinito, disegnando un’incontenibile progetto di libertà».

Composta da tredici lastre di ferro, piegate e saldate, naturalmente arrugginite e verniciate con spray bianco e nero, l’opera traduce in azione artistica la resistenza materiale dei corpi riaprendo la questione irrisolta tra la peregrinazione dello spirito e la corporeità dell’unità.

«Ricorda le barche dei migranti, ma anche un nastro che racconta una storia per immagini ispirate all’arte rupestre, ma realizzate con mezzi primitivi dell’arte di strada» aggiunge Patalocco illustrando l’opera che, giovedì 21 marzo, sarà presentata ai visitatori.

La giornata avrà inizio, alle ore 10, presso la sala conferenze dell’Hotel Granaro – nelle vicinanze del Mabos – con un momento di confronto e dibattito sul tema della migrazione e dell’accoglienza, coinvolgendo anche le scuole del territorio. Oltre al fondatore Talarico, alla direttrice Longo e all’artista Patalocco, interverranno anche educatori e attivisti della circoscrizione calabrese di Amnesty International e operatori e ospiti della Cooperativa sociale “Jungi Mundu” di Camini, che testimonieranno un attivismo instancabile a difesa dei diritti umani nonché esempi concreti di nuovi mondi possibili.

Si proseguirà, alle ore 14.30, con una passeggiata nell’Area Gioacchino da Fiore e lo svelamento dell’opera che sarà presentata, nella sala conferenze, con un talk a cura di Elisabetta Longo, Alessio Patalocco e Antonella Bongarzone. Attraverso un videomessaggio, interverrà anche Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, che ha sostenuto sin dall’inizio l’operazione.

In quest’occasione sarà presentato il video-reportage realizzato dal fotografo Andrea Samonà per documentare l’arrivo al Mabos e l’installazione dell’opera permanente, ma anche un’illustrazione originale ispirata da Voyage à Calais, a cura di Giuseppe Talarico, direttore artistico del progetto The Calabreser che con ironia e freschezza rappresenta modelli di iconicità della Calabria.

«Oggi più che mai bisogna parlare di accoglienza, continuare a coltivare quella tenerezza per tutte quelle persone che si sentono respinte o che fuggono da guerre, disagio economico o sociale» commentano all’unisono, ben lieti di offrire ai visitatori la possibilità di intraprendere un viaggio interiore in uno spazio sconfinato, dove si può navigare nell’infinito mare dell’Altro, o meglio degli Altri, con la giusta sensibilità. (rcz)

Presentate dal giovane Federico a Sanremo le mascotte calabresi di Cortina-Milano 2026

Un po’ di Calabria sul palco della seconda serata del Festival di Sanremo 2024. La nostra regione è stata protagonista grazie a Federico Barra, alunno della terza B dell’istituto comprensivo di Taverna, (Comune in provincia di Catanzaro), che insieme ad Aurora Munizza, Sara Godino, Tommaso Pascuzzi e Francesco Angotti ha disegnato gli ermellini Tina e Milo, mascotte delle Olimpiadi invernali del 2026 di Milano-Cortina.

Amadeus ha fatto salire il giovane Federico, che era seduto vicino al presidente del Coni Giovanni Malagò, sul prestigioso palco ligure in rappresentanza del “gruppo di lavoro” che ha realizzato Tina e Milo, presenti anche loro a Sanremo con il ragazzo catanzarese. La mascotte dal manto chiaro si chiama Tina e rappresenterà i Giochi olimpici invernali del 2026. Milo, il fratello dal manto bruno, sarà invece il testimonial dei prossimi Giochi paralimpici invernali. I loro nomi sono i diminutivi di quelli delle due località protagoniste: Tina da Cortina, Milo da Milano.

Attraverso la collaborazione tra il Comitato organizzatore e il Ministero dell’Istruzione, sono stati coinvolti studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado tra cui, appunto, quella vincente di Taverna. L’anno scorso sempre sul palco dell’Ariston, Amadeus e Gianni Morandi avevano aperto il sondaggio per esprimere la preferenza tra i bucaneve ideati dai giovanissimi dell’Istituto Comprensivo Sabin di Segrate (Milano) e gli ermellini proposti dall’Istituto Comprensivo di Taverna, in provincia di Catanzaro.

Il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso esprime «soddisfazione e orgoglio per la presentazione sul prestigioso palco di Sanremo delle due mascotte “Tina” e “Milo” scelte per rappresentare l’Olimpiade e la Paralimpiade di Milano-Cortina 2026».

«La Calabria – dice – in particolare l’Istituto comprensivo di Taverna in provincia di Catanzaro, grazie al progetto elaborato da giovani studenti sarà protagonista alle Olimpiadi invernali del 2026, con le immagini legate alle mascotte che faranno il giro del mondo».

Aggiunge Mancuso: «Un plauso ai ragazzi dell’istituto di Taverna e un doppio apprezzamento per le parole espresse dal giovane Federico Barra dal palco di Sanremo. Descritto come “forte e agguerrito” da Amadeus, Federico ha parlato dell’importanza di fare gioco di squadra, rappresentando uno dei valori principali dello sport. Allo stesso modo – ha concluso il presidente Mancuso – l’impegno di tutti noi deve tendere a fare della Calabria una regione capace di centrare traguardi ambiziosi con il prezioso gioco di squadra». (rcz)

TAVERNA (CZ) – Grande partecipazione alla sesta edizione del Sila day

Anche sotto la pioggia caduta copiosa nel primo pomeriggio può risplendere il sole, grazie all’entusiasmo contagioso di un gruppo di giovani che credono nella bellezza dei propri sogni e del territorio che amano.

La VI edizione del “Sila Day” registra una soddisfacente partecipazione: migliaia di persone hanno deciso di trascorrere una giornata in compagnia alla scoperta di angoli suggestivi, calati nella natura, incuriositi dalla sua cultura e dal patrimonio storico della montagna calabrese dove si respira l’aria più pulita d’Europa, pulsante di vita e di tradizioni.

Una occasione imperdibile da cogliere grazie al coraggio, all’intraprendenza e alla determinazione dell’Aps “Ri-ScopriAmo la Sila” che ha posto la crescita culturale e sociale di questo territorio al centro della propria mission, coinvolgendo con il proprio entusiasmo enti, comuni, aziende, imprenditori e, non da ultimo, i cittadini. Per guardare al futuro: che significa puntare a prospettive economiche e sociali che si possono costruire valorizzando luoghi e idee.

Un progetto ambizioso, il “Sila Day” che abbraccia il territorio, dalla sua valorizzazione alla sua promozione, in un’unica visione che unisce mari e monti. Quando la bellezza dei luoghi si coniuga al buon cibo, assieme alle attività sportive, culturali, alla buona musica si mettono insieme nella voglia di fare qualcosa per il territorio, si ottiene una manifestazione riuscita come quella di domenica 20 agosto.

Angolo sport, angolo cultura con la presentazione di libri, angolo food per gustare prodotti tipici, ma anche momenti per riscoprire il patrimonio artistico attraverso le visite al Museo d Mattia Preti presso il Comune di Taverna, ma anche il F.A.T.A Museum. E ancora escursioni a cavallo, in quad, in e bike; ma anche le esposizioni di artigianato e la mostra dedicata al lupo e presentazioni di libri fino alla grande musica. Nel cuore di Villaggio Mancuso, una marea umana in un grande abbraccio intergenerazionale, si è ritrovata come non accadeva da tempo: giovani e non solo, hanno ballato e cantato con i Mosaiko Band, Januaria Carito, nell’attesa di Eman che ha saputo riscaldare e coinvolgere il grande pubblico, fino a passare il testimone a Kan Dj e Dj Az.

Da segnalare anche Street Art Vittorio Bitonti al Villaggio Mancuso e Arte del legno esposizione il Cagno a Villaggio Mancuso.

Tra i momenti più coinvolgenti anche la presentazione del libro di Alessandro Frontera “Calabria Cost to Coast”: il racconto di come Alessandro, intervistato da Elena Dardano, direttrice artistica del Hyle Book Festival, ha deciso di cambiare vita. Lasciata la tranquillità monotona del Nord, torna alle origini, in Calabria. Qui inizierà il suo viaggio, percorrerà 197 km, portando il lettore con sé, a conoscere posti nuovi e meravigliosi, mentre lui impara a conoscere se stesso e quello che realmente desidera

«La nostra associazione nasce dalla voglia di amare e riscoprire la Calabria – spiega Andrea Mastrangelo dell’Aps “Ri-ScopriAmo la Sila” – Un territorio che forse in questi anni è stato messo un po’ da parte. Un territorio che ha tanta magia e noi con il “Sila Day” abbiamo voluto diffondere l’entusiasmo di vivere la Sila in tutti gli aspetti, in un solo giorno dalla mattina alla sera. Una Sila alla portata di tutti, dai giovani ai meno giovani, dai bambini agli anziani. Una Sila che sa anche creare occupazione, come quella attivata nell’organizzazione di questo evento. Ma non solo eventi: può essere ben altro. Oggi è il Sila Day è il presente ma possiamo immaginare che il futuro per il bene di questo territorio».

«Basta guardarsi in giro per capire l’importanza di questi eventi organizzati da giovani – ha affermato Domenico Cerminara, rappresentante dell’ente Parco nazionale della Sila – Giovani che credono nel territorio, sui cui investono organizzando eventi capaci di attirare l’attenzione di tanta gente con un tipo di turismo che sta prendendo piede. Pochi sanno che da Villaggio Mancuso passa la dorsale della ciclovia che ha avuto l’oscar 2021 insieme al Trentino. Il vero punto di debolezza è la difficoltà di far conoscere al meglio le nostre peculiarità. L’augurio è che questi ragazzi non vengano lasciati soli dalle Istituzioni, perché da soli non si può fare molto».

«Il Sila day taglia il traguardo della VI edizione, quest’anno ha potuto contare anche sul sostegno della Regione Calabria, quindi è riuscita ad offrire anche qualcosa in più ai turisti e agli appassionati presenti – ha affermato il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino – Ha guardato ai giovani, agli anziani e soprattutto ai ragazzi guardando allo sport e al turismo lento. Sono iniziative che vanno sostenute e noi come amministrazione siamo sempre vicini alle iniziative come quelle organizzate da “Ri-ScopriAmo la Sila”. I giovani sono il punto di forza del rilancio del territorio perché grazie a loro c’è una riscoperta della natura, dello sviluppo sostenibile. Abbiamo investito molto su questo aspetto come istituzioni, basti pensare che abbiamo inaugurato da poco la ciclopista che passa da Villaggio Mancuso e vogliamo proprio riscoprire questo tipo di turismo. Per questo lavoriamo molto con le associazioni e con gli altri comuni della comunità del Parco per fare rete perché rappresenta una opportunità per tutta la Sila. L’auspicio – ha concluso Tarantino – è rivolto soprattutto ad Andrea: che assieme agli altri volontari continui questo lavoro che sta portando importanti risultati su tutto il territorio silano».

L’evento è stato patrocinato dalla Regione Calabria con il brand “Calabria Straordinaria” – la manifestazione si avvale infatti del finanziamento della Regione Calabria (Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022) – oltre che dall’Ente Parco Nazionale della Sila e dal Comune di Taverna. Un ringraziamento va a tutti gli sponsor che hanno preso parte all’evento, ed in particolare a Bencivenniauto, Main Solution, Dnalab, Mastria Espresso. Appuntamento al prossimo anno con il “Sila Day”. (rcz)

TAVERNA (CZ) – Concluso l’Hyle Book Festival

Si è conclusa, nei giorni scorsi a Taverna, la quarta edizione di Hyle Book Festival, curata da Elena Dardano, tra Villaggio Mancuso e il verde della Sila catanzarese.

Il progetto letterario, il primo completamente plastic free in Calabria, che sposa letteratura e natura, tra i boschi del Parco Nazionale della Sila, vuole riflettere sull’essenza delle cose attraverso i libri, strumento d’indagine ed entità viva con cui osservare il mondo, sviluppare un sentimento critico, comprendere la realtà, potenziare la propria immaginazione e sentirsi liberi.

Dalle presentazioni alle passeggiate letterarie fino alle mostre per ricercare attraverso la letteratura “l’armonia nascosta delle cose” come recita il sottotitolo dell’edizione 2023, realizzato grazie al sostegno del Main Sponsor BCC Calabria Ulteriore, il contributo del Comune di Taverna, il patrocinio del Parco Nazionale della Sila e il patrocinio del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro con gentile concessione degli spazi del Centro Visita “A. Garcea”.

«Siamo molto soddisfatti: abbiamo avuto pubblico affezionato e nuovo pubblico, segno che il Festival sta crescendo, nel suo coniugare letteratura, natura e arti. Tanti gli appuntamenti multidisciplinari, dal teatro al cinema, dalla fotografia all’ecologia, tutti uniti da un unico filo conduttore: la letteratura, i libri. Il riconoscimento di Plastic free come unico festival in Calabria ad avere il bollino “eco event” e una bellissima passeggiata ecologica per ripulire i nostri parchi sono per noi segni tangibili che vengono dal territorio e dal pubblico che risponde a queste iniziative».

Il Festival unisce il confronto critico con l’ecologia, i libri con la sostenibilità ambientale: tra gli eventi la residenza di scrittura naturalistica, la prima in Calabria, organizzata in collaborazione con il con Mabos, Museo d’Arte del Bosco della Sila.

Ospiti scrittori, artisti ma anche associazioni del territorio e imprese di successo che hanno a cuore l’ambiente e la cultura. Partecipazione di ragazzi, come quelli venuti anche dal Lazio per tre giorni di residenza, sperimentando workshop laboratoriali e scrittura, immersi nel bosco.

Tra le scrittrici, gli scrittori e giornalisti ospiti: Elena Giorgiana Mirabelli, Eliana Iorfida, Luigi Tassoni, Milly Curcio, Maurizio Amendola, Alessia Principe, Sonia Serazzi, Antonio Cavallaro, Francesca Anili, Leonardo Mastia, Giovanni Renda, Ernesto Orrico, Biagio Accardi, Luca Passafaro. Una chiusura in cui si respira già l’aria della prossima edizione del Festival, per continuare sulle orme della natura e della lettura. (rcz)

TAVERNA (CZ) – Conclusa la trentaduesima edizione del Premio Sila ’90

La suggestiva location del teatro verde del Centro visita Antonio Garcea di Villaggio Mancuso nel Comune di Taverna, ha ospitato la trentaduesima edizione della cerimonia di consegna del prestigioso Premio Sila ’90, encomio materialmente realizzato dal noto orafo di fama internazionale Michele Affidato.

L’evento organizzato dal promoter Giuseppe Pipicelli e da Angolo 12, col supporto del Parco nazionale della Sila, dell’Uncem, della Sadel, dell’Unpli, e dei Comuni silani di Spezzano della Sila, San Giovanni in Fiore, Cotronei, Savelli, Sersale, e Taverna, anche per questa edizione ha registrato la presenza tra premiati e personalità presenti, di eccellenze della nostra terra.

A portare il saluto della cittadina di Taverna è stato il primo cittadino Sebastiano Tarantino, che ha premiato il Funzionario del Parco Nazionale della Sila, Domenico Cerminara.

Il Presidente regionale dell’Uncem, Vincenzo Mazzei, ha premiato Domenico Gareri, autore, produttore e conduttore televisivo con diverse esperienze in Rai.

L’Assessore al turismo di Cotronei, Antonio Bevilacqua, ha premiato l’imprenditore e presidente del Catanzaro Calcio, Floriano Noto, intervenuto telefonicamente per sopraggiunti impegni sportivi in terra di Lombardia, e che avrà l’opportunità di ricevere il premio dalle mani di Pippo Capellupo, Presidente regionale dell’Unpli.

Il promoter e organizzatore del premio, Giuseppe Pipicelli, ha consegnato il premio del sottosegretario di Stato, Wanda Ferro, (assente a causa di un incidente domestico che la terrà a riposo per ancora diversi giorni) al colonnello Nicola Cucci, padrone di casa e comandante del Reparto Biodiversità Carabinieri di Catanzaro che avrà modo di consegnarlo all’on. Ferro nei prossimi giorni.

Il Premio Sila per il settore turistico, quest’anno, ha riconosciuto sul campo, l’impegno e la professionalità di 2 realtà che da diversi anni sono considerate delle eccellenze nel settore del turismo enogastronomico. Stiamo parlando del Brillo di Lorica e del Semaforo di Villaggio Mancuso.

A premiare questi fiori all’occhiello sono stati il Direttore del Parco nazionale della Sila, Ilario Treccosti e il presidente dell’Unpli, Filippo Capellupo.

Nel corso della serata, particolarmente apprezzate sono state le performance musicali del duo Jure Novo con Francesca Loria e Domenico Stumpo, ma anche le uscite di moda con abiti dedicati al pittore Mattia Preti, realizzati dalle studentesse dell’Accademia di Moda New Style di Cosenza diretta da Franca Trozzo e dipinte dalla pittrice Wilma Pipicelli, che ha pure omaggiato gli ospiti con alcune litografie a numero limitato dedicate sempre al noto pittore di Taverna.

Presente anche la stilista locale Maria Concetta Vizza che ha vestito le Vallette dell’iniziativa.
La manifestazione, magistralmente condotta da Antonella Pezzetta, ha registrato la presenza di turisti, operatori turistici, giornalisti e amministratori pubblici del territorio.

A partire dal 2024 il Premio Sila ’90 si terrà in pianta stabile presso il teatro comunale di Cotronei. (rkr)