CATANZARO – Al via il ciclo di incontri di Tessere di Comunità

Al via domani, a Catanzaro, il ciclo di incontri di Tessere di Comunità, curato dal Centro Calabrese di Solidarietà.

Il progetto – finanziato dai fondi Cei 8×1000 di Caritas Italiana, voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace e gestito dal Centro calabrese di solidarietà – si propone di favorire il confronto, creare e consolidare relazioni autentiche, perseguire la solidarietà tra le famiglie, “cellule” fondamentali della società.

Come ha avuto modo di dire la presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, Isolina Mantelli, l’obiettivo di “Tessere di Comunità” resta quello di riuscire a coinvolgere il più possibile tante famiglie per «costruire insieme quella “comunità educante” di cui la Calabria ha bisogno per superare steccati e differenze».

Come sempre, l’iniziativa è rivolta alle famiglie: genitori con figli tra 7 e 11 anni, nonni, zii. Cosa si impara? Cosa sanno fare i bambini, come ottenere comportamenti positivi, come i bambini possono dire NO per stare fuori dai guai, come dare e ricevere indicazioni chiare, come dare delle regole, come comunicare in famiglia, come diventare genitori più sicuri che crescono figli più forti

Ogni incontro prevede una parte in cui il gruppo dei bambini e quello dei genitori lavorano separatamente e una parte in cui lavorano tutti assieme. Ogni incontro termina con un momento conviviale di rinfresco. L’equipe formativa è composta da: sociologi, psicologi, pedagogisti, educatori, animatori.

Il nuovo ciclo di dieci incontri da tre ore l’uno parte venerdì 30 – dalle 16.30 alle 20 –  in via Poerio, 98, nei locali del WorkArt messi a disposizione dal direttore del Teatro Comunale, Francesco Passafaro.

Il percorso è completamente gratuito. La partecipazione è a numero chiuso, previa iscrizione e selezione. I partecipanti potranno avvalersi anche di un servizio di animazione ludica per i bambini di età inferiore ai 6 anni. (rcz)

CATANZARO – Conclusa la terza edizione del “Villaggio delle Famiglie”

Si è conclusa, con successo, la terza edizione del Villaggio delle Famiglie, una delle declinazioni più riuscite del progetto “Tessere di Comunità” – finanziato dai fondi CEI 8×1000 di Caritas Italiana, e voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace.

Il Villaggio delle Famiglie è riuscito a coinvolgere decine di famiglie: genitori e figli che hanno avuto in dotazione dagli operatori del Centro Calabrese di solidarietà, che gestisce il progetto, gli strumenti per decodificare istanze e richieste d’affetto e d’ascolto che spesso restano silenti tra le pieghe della incomunicabilità, mentre con un linguaggio comune possono vedere la luce e trasformarsi in uno scambio positivo.

Per cinque settimane, nel fresco del chiosco da Vito, nella pineta di Giovino a Catanzaro, il “Villaggio delle famiglie”, le famiglie hanno chiacchierato, giocato, riflettuto, si sono commosse ed emozionate nel cammino costruito dall’equipe di educatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, operatori di prossimità del Centro Calabrese di Solidarietà che con “Tessere di Comunità” lavorano proprio all’affiancamento e il potenziamento del rapporto genitoriale e dell’intera comunità educante.

E mentre i più piccoli sprigionavano la loro energia in pineta, seguiti dagli operatori del CCS, i genitori imparavano anche a modulare la voce nel confronto con i propri figli, i ragazzi e le ragazze riuniti nel gruppo degli adolescenti, attraverso il gioco, scoprivano paure e aspirazioni, compiendo un passo in avanti verso il “diventare grandi”.

Per l’ultimo giorno, il “Villaggio” ha ricevuto anche la visita del neo assessore al Welfare del Comune di Catanzaro, Venturino Lazzaro, che accompagnato dalla presidente del Centro Calabrese di solidarietà, Isolina Mantelli, ha potuto conoscere le finalità del progetto, il lavoro e l’entusiasmo degli operatori coinvolti: Vittoria Scarpino, Cristina Marino, Claudio Falbo, Rosa Fiore, Rosa Ficara, Annarita Simone, Andrea Barbuto, Alfredo Avellone, Vittorio Marino, Kenia Maria Iglesia Vaillant, Francesco Passafaro, Angela Arone e Serena Corrone, il cuore pulsante di un progetto che riserva ancora tante sorprese e momenti intensi da vivere, a partire da settembre.

Nella prima edizione la conclusione del percorso ha visto la rappresentazione plastica degli “intrecci” di rapporti che fanno di una comunità “una famiglie di famiglie”, dato da un gomitolo di “parole” lanciato tra genitori e figli, in modo il filo “tessuto” dai presenti è diventato un fitto intreccio, mentre l’anno scorso il messaggio conclusivo si è concentrato nella costruzione dei rapporti di fiducia e dell’intreccio relazionale che diventa comunità è stato affidato ad un gioco partito dal gruppo degli adolescenti. Quest’anno, il punto d’arrivo del percorso nel “Villaggio delle Famiglie” è quello di un viaggio sempre finalizzato al “ritrovarsi”: quello dei genitori che si sono avventurati nel passato fatto di ricordi e un po’ di nostalgia, e quello dei figli nel futuro, visto che sono stati invitati a immaginarsi adulti, e anche genitori.

«Il progetto ‘Tessere di Comunità’ con le proprie attività non fa altro che aiutare proprio il mio settore – ha detto l’assessore comunale al Welfare, Lazzaro, al termine della visita – perché le famiglie sane, strutturate e capaci aiutano le Politiche sociali che invece sono necessarie dove questo equilibrio viene a mancare. Poi qui c’è la parola magica che ho sentito che è ‘prevenzione’, perché rivolta non a contesti fragili per definizione. La prevenzione di tutto questo non può che essere la chiave giusta per una buona società e buone politiche sociali».

Appuntamento a settembre, quindi. “Tessere di Comunità” va solo in vacanza per qualche settimana. (rcz)

CATANZARO – Domani si chiude “Il Villaggio delle Famiglie”

Domani, a Catanzaro, si chiude la terza edizione de Il Villaggio delle Famiglie, nell’ambito del progetto “Tessere di Comunità”, finanziato dai fondi CEI 8×1000 di Caritas Italiana, voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace e gestito dal Centro calabrese di solidarietà.

Per tutto il mese di luglio – al chiosco “Da Vito in località Giovino – genitori e figli sono stati coinvolti in una serie di attività che hanno avuto da un lato l’intento di rafforzare le competenze genitoriali, ma nello stesso tempo inserire i bambini e gli adolescenti in percorsi di socializzazione, sempre più necessaria anche alla luce del “distanziamento” forzato determinato dalla pandemia di cui ancora più forte subiamo e sentiamo oggi le conseguenze.

Il “Villaggio delle famiglie” ha ospitato al proprio interno delle aree tematiche per famiglie e bambini dai 0 ai 17 anni, che hanno avuto a disposizione pedagogisti, sociologi, e psicologi per rafforzare le competenze educative dei genitori, mentre i bambini sono stati seguiti da esperti qualificati come istruttori sportivi, animatori sociali e di prossimità, proprio per acquisire strumenti per gestire e affrontare lo stress accumulato in questi mesi, oltre che nella quotidianità delle relazioni familiari.

Un cammino che nel corso delle settimane si è arricchito di presenze, tanto da dover allargare gli spazi a disposizione per accogliere tutti in un unico grande abbraccio che significa condivisione, l’antidoto a solitudine, isolamento e paura del pregiudizio che soffocano la serenità nel quotidiano.

Nelle scorse settimane mamme e anche papà presenti hanno potuto trattare argomenti fondamentali per la costruzione di relazioni migliori con i propri figli, ma anche con gli altri, attraverso la gestione della voce, come ha spiegato loro Francesco Passafaro – attore e regista, e direttore artistico del Teatro Comunale – ma anche imparare sempre di più il valore dell’ascolto, cosa che realmente rende possibile l’incontro con gli altri.

«I tanti genitori che hanno frequentato il Villaggio delle Famiglie sono molto dispiaciuti che le attività stanno finendo e ci chiedono sia di continuare ma soprattutto quando ricominciamo – ha spiegato Cristina Marino, tra i referenti del progetto – e questo ci entusiasma perché dà la misura del valore delle azioni che stiamo promuovendo, del desiderio di stare insieme, della voglia di diventare parte attiva e gruppo in modo diverso». (rcz)

CATANZARO – Si presenta la terza edizione del Villaggio delle Famiglie

Domani mattina, a Catanzaro, alle 11, nella sede degli uffici amministrativi e della presidenza del Centro Calabrese di solidarietà, la presentazione della terza edizione del Villaggio delle famiglie, organizzato nell’ambito del progetto Tessere di Comunità, in programma dal 29 giugno al 27 luglio, ogni mercoledì dalle 17 alle 20 al Chiosco da Vito, nella pineta di località Giovino.

Un luogo per genitori, bambini, adolescenti, coppie. Torna per il terzo anno consecutivo il “Villaggio delle famiglie” costruito dall’equipe di educatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, operatori di prossimità del Centro Calabrese di Solidarietà nell’ambito del progetto “Tessere di Comunità” – finanziato dai fondi CEI 8×1000 di Caritas Italiana, e voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace – che ha come finalità l’affiancamento e il potenziamento del rapporto genitoriale e dell’intera comunità educante.

Differenti spazi di confronto, relax e scambio, nel fresco della pineta, comporranno il villaggio in cui incontrarsi tra ragazze e ragazzi, genitori di bambini o adolescenti, in cui le bambine e i bambini potranno giocare in libertà con i nostri animatori sportivi, nel quale scambiare pareri con l’equipe psico-pedagogica. Un luogo di piacere condiviso per vivere a pieno la famiglia, ricucire strappi, costruire percorsi e tessere comunità. (rcz)

 

ROCCELLETTA DI BORGIA (CZ) – Riparte Tessere di Comunità

Il 28 ottobre, nella Parrocchia Santa Maria della Roccella di Roccelletta di Borgia, riprende il cammino di Tessere di Comunità, il progetto finanziato dai fondi Cei 8×1000 di Caritas Italiana, voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace e gestito dal Centro Calabrese di solidarietà.

L’obiettivo è quello di “curare” i legami per rendere le comunità vive, attraverso una serie di incontri settimanali in cui le famiglie sono protagoniste e possono donare, condividere, scambiare, emozioni, sentimenti, valori.

Un obiettivo, quello degli operatori del Centro Calabrese di Solidarietà che cercano di raggiungere promuovendo l’arricchimento e il potenziamento della comunità, con il potere del dialogo che genera reciprocità, incoraggiando corresponsabilità e nuove forme di mutualismo.

Il progetto, dunque, è rivolto a famiglie e genitori con figli tra 6 e 11 anni, ma anche ai nonni e agli zii. Cosa impareremo insieme? Cosa sanno fare i bambini, come ottenere comportamenti positivi, come i bambini possono dire “no” per stare fuori dai guai, come dare e ricevere indicazioni chiare, come dare delle regole, come comunicare in famiglia e come diventare genitori più sicuri che crescono figli più forti. Un percorso di dieci incontri, ogni giovedì a partire dal 28 ottobre della durata di circa tre ore.
Il percorso è completamente gratuito, la partecipazione è a numero chiuso per questo serve iscrizioni e selezione. Per le iscrizioni: telefonare allo 0961.557270 o inviare una mail a prevenzione@ccscatanzaro.it(rcz)

CATANZARO – L’ultimo appuntamento di “Tessere di Comunità”

Domani, venerdì 30 luglio, a Catanzaro, è in programma l’ultimo appuntamento di Tessere di Comunità,  il progetto finanziato dai fondi CeiI 8×1000 di Caritas Italiana, voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace e gestito dal Centro calabrese di solidarietà.

Tra le tante attività  proposte dal Centro calabrese di solidarietà in quello che è stato ribattezzato “Villaggio delle Famiglie”, per rafforzare le competenze genitoriali, inserire i bambini e gli adolescenti in percorsi di socializzazione, per superare lo stress da “distanziamento” e tornare a godere della presenza di un amico, dello sguardo di un collega, della dolcezza di un sorriso.

“Tessere di Comunità” ha rilanciato il proprio percorso educativo e formativo dopo i lunghi mesi del lockdown per il contenimento dell’emergenza sanitaria coinvolgendo le famiglie, “aprendo” il Villaggio delle Famiglie che chiuderà i battenti il prossimo 30 luglio, dopo un mese di attività nel chiosco da Vito – nella pineta di Giovino – ha hanno saputo creare reciprocità, e incoraggiare corresponsabilità con nuove forme di mutualismo.

Il “Villaggio delle famiglie” ha ospitato al proprio interno delle aree tematiche per famiglie e bambini dai 0 ai 17 anni, che hanno avuto a disposizione pedagogisti, sociologi, e psicologi per rafforzare le competenze educative dei genitori, mentre i bambini sono stati seguiti da esperti qualificati come istruttori sportivi, animatori sociali e di prossimità, proprio per acquisire strumenti per gestire e affrontare lo stress accumulato in questi mesi, oltre che nella quotidianità delle relazioni familiari.

Confermato, quindi, in positivo un cammino che ha visto le famiglie adottare altre famiglie, per accompagnarle e aiutarle nella vita quotidiana per contrastare solitudine, isolamento e paura del pregiudizio.

Una iniziativa particolarmente apprezzata dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Catanzaro, Rosario Lostumbo, che ha fatto visita al villaggio, accolto dalla coordinatrice del progetto Cristina Marino, e che ha promesso di essere presente anche all’appuntamento di chiusura in calendario venerdì 30 dalle 17 in poi.

«Per me è stato un piacere visitare il Villaggio perché ho sempre sentito parlare di questo progetto e ora posso toccarne con mano la bontà – ha affermato Lostumbo –. Sono rimasto stupito nel vedere tantissime attività e i gruppi al lavoro, nel vedere come i gruppi e le famiglie sono vicini e parlano. Una meravigliosa realtà. Penso che questa mia visita deve essere l’inizio di un rapporto che si deve consolidare nel tempo tra CCS e amministrazione comunale e con il nostro settore, perché la nostra esigenza  è essere vicini alle famiglie, vicini ai genitori, vicini ai ragazzi».

«È un’esigenza non solo amministrativa o burocratica – ha concluso – vogliamo toccare con mano i problemi, ascoltare le persone e i loro racconti per sostenerli e aiutarli». (rcz)

CATANZARO – Tessere di Comunità apre il ‘Villaggio delle famiglie’

Da domani, a Catanzaro, apre il Villaggio delle famiglie, che è pronto ad accogliere bambini, adolescenti, genitori, giovani coppie, per costruire quella rete che Tessere di Comunità, il progetto finanziato dai fondi CeiI 8×1000 di Caritas Italiana, voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace e gestito dal Centro calabrese di solidarietà – realizza con sapienza ,abbracciando le famiglie che diventano una grande comunità.

Il Villaggio, aperto per tutto il mese di luglio, alle 17 alle 19, momento dell’aperitivo gratuito al fresco del chiosco da Vito nella pineta di Giovino – rappresenta l’ennesima azione innovativa ed emozionale che “Tessere di Comunità” realizza per rilanciare il proprio percorso di affiancamento e potenziamento del rapporto genitoriale e dell’intera comunità educante attraverso nuove attività.

Il Villaggio delle famiglie ospiterà al proprio interno delle aree tematiche per famiglie e bambini dai 0 ai 17 anni, che avranno a disposizione pedagogisti, sociologi, e psicologi per rafforzare le competenze educative dei genitori, mentre i bambini saranno seguiti da esperti qualificati come istruttori sportivi, animatori sociali e di prossimità, proprio per acquisire strumenti per gestire e affrontare lo stress accumulato in questi mesi, oltre che nella quotidianità delle relazioni familiari.

«Al di là dell’importanza è fondamentale la leggerezza di un progetto che promuove la libertà positiva – ha affermato la presidente del Centro calabrese di solidarietà, Isa Mantelli –. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere il più possibile tante famiglie per costruire insieme quella “comunità educante” di cui la Calabria ha tanto bisogno visti i livelli di dispersione scolastica, di violenza e di corruzione di cui la Calabria è rivestita. E questo Villaggio vuole far emergere quella volontà da parte dei genitori e dei giovani, di voler crescere insieme ed apprendere insieme un uso diverso del tempo che non è fatto di oggetti, ma di relazione».

Dopo il successo della scorsa edizione con Rinfresca lo stress, il Villaggio delle Famiglie torna con nuova formula ma lo stesso spirito: essere da sostegno alle tante famiglie che, soprattutto dopo il lungo lockdown a causa dell’emergenza Covid e le conseguenze sociali e psicologiche che ne sono scaturite, hanno bisogno di ritornare alla normalità, anche nel rapporto con i propri figli.

«Attraverso il lavoro e le professionalità dei diversi operatori, psicologi, pedagogisti, sociologi e volontari del Centro – ha spiegato Cristina Marino, responsabile del progetto – il progetto mira a rafforzare le competenze genitoriali in un modo giocoso, dinamico, di scambio e di confronto con le altre famiglie e con gli esperti. E per farlo abbiamo creato diversi spazi di confronto per i genitori in base all’età dei figli: bambini e adolescenti. Spazio al confronto anche per i ragazzi e zona gioco per i più piccoli. La sfida è quest’anno; è quella di allestire un angolo delle coppie per partire da qui per creare comunità più sane».

«Abbiamo preso alla lettera l’antico proverbio africano: “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” – ha sottolineato Claudio Falbo, responsabile del Settore Prevenzione –. Intanto dal confronto vogliamo cogliere l’opportunità di capire, e far capire, che siamo nella stessa barca e di essere una comunità nelle fragilità. Ogni incontro sarà organizzato per affrontare temi specifici, per costruire una rete di salvataggio che ci rende tutti più forti».

Un’attenzione particolare sarà rivolta agli adolescenti che proprio l’anno scorso hanno rappresentato uno dei gruppi più assidui ed entusiasti: sono diventati una comunità nel senso che “Tessere” ha nel cuore, «tanto che il gruppo di è legato e potenziato, ha saputo trasformare le fragilità in risorse. Hanno creduto in loro stessi tanto da partecipare ad un concorso della Caritas con un video realizzato da loro che li ha visti arrivare tra i primi in Italia. Un rilievo nazionale inaspettato ma una fonte di fiducia nelle loro competenze». (rcz)

CATANZARO – Proseguono i percorsi di “Tessere di Comunità”

Proseguono, con successo, i percorsi di Tessere di Comunità, il progetto finanziato dai fondi Cei 8×1000 di Caritas Italiana e voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace, che si propone come fine quello di “curare” i legami per rendere le comunità vive, attraverso una serie di incontri settimanali in cui le famiglie sono protagoniste e possono donare, condividere, scambiare, emozioni, sentimenti, valori.

Da lunedì 3 maggio, infatti, dalle 18 alle 20, nei locali della parrocchia Madonna di Pompei, si svolgeranno cinque incontri dedicati alle coppie di fidanzati:  uno spazio d’incontro e una occasione di confronto per fortificare e irrobustire il rapporto di coppia, alla ricerca profonda dei valori che stanno alla base di questo “legame”.

«Si interviene con le coppie a ragione del fatto che secondo il nostro punto di vista la relazione di coppia è un sé drammatica – ha spiegato la referente del progetto “Tessere di Comunità”, Cristina Marino – poiché impegnata a tenere insieme le differenze originarie dell’umano, quelle di genere, per questo motivo la coppia è attraversata da crisi e conflitti che  non vanno temuti e allontanati ma anzi affrontati e allontanati».

Scopo degli incontri, è quello anche di valutare il significato dell’essere coppia valutando i legami intergenerazionali quindi la famiglia di lei, la famiglia di lui la nuova famiglia che si va a costituire.

Tra le attività già avviate, i percorsi con le coppie rientrano nei programmi di Enrichment familiare elaborati dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano. Azioni, programmi e iniziative possono essere approfonditi attraverso la pagina Facebook del progetto “Tessere di Comunità”. (Il numero a cui rivolgersi per ulteriori informazioni è 0961 557270, oppure su Skype: tessere di comunità).

Nelle scorse settimane, inoltre, è stato positivamente attivato il progetto che si articola in percorsi psico-educativi con le famiglie, con i genitori di figli adolescenti, con i ragazzi e le ragazze che si mettono a nudo: gli operatori del CSS si propongono di intrecciare reti di partecipazione e appartenenza, favorendo occasioni di incontro e condivisione tra le variegate “tessere” di cui si compone la Comunità (persone, famiglie, parrocchie, operatori pastorali, servizi sociali) per costruire legami forti e generativi. Negli accoglienti ambienti del Centro calabrese di solidarietà, in via Lucrezia della Valle – nel rigido rispetto delle norme anti-covid – continuano a svolgersi gli incontri con gli adolescenti alle prese con le proprie emozioni (ogni mercoledì dalle 15 alle 17) e con i genitori di figli adolescenti (ogni giovedì dalle 17 alle 19). (rcz)

CATANZARO – Tessere di Comunità, al via i primi due percorsi psico-educativi

È ripartito, a Catanzaro, il progetto Tessere di Comunità del Centro Calabrese di Solidarietà  e voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace e finanziato dai fondi Cei 8×1000 di Caritas Italiana.

Il progetto Tessere di Comunità, infatti, è nato per promuovere l’arricchimento e il potenziamento della comunità, generando reciprocità, incoraggiando corresponsabilità e nuove forme di mutualismo: le famiglie adottano altre famiglie, per accompagnarle e aiutarle nella vita quotidiana per contrastare solitudine, isolamento e paura del pregiudizio.

Obiettivo generale del progetto, quello di promuovere empowerment di comunità, generare reciprocità, incoraggiare corresponsabilità e nuove forme di mutualismo (famiglie che aiutano famiglie) per sviluppare una carità di popolo, intendendo con “carità” il farsi prossimo all’altro, fare insieme a lui un pezzo di strada per aiutarlo ad affrontare la sua condizione di vulnerabilità.

Grazie alla costruzione di spazi collettivi, gli operatori del Centro Calabrese di Solidarietà continueranno a sostenere le famiglie, aiutandole ad essere stimolate e sostenute per affrontare insieme i problemi del territorio e trovare soluzioni durature. Soprattutto in questa complessa fase di gestione delle relazioni familiari, compresse in seguito ai successivi lockdown e dalle restrizioni imposte per il contenimento della diffusione del coronavirus. Famiglie che da un giorno all’altro hanno dovuto chiudere i propri contatti sociali, restando chiuse tra quattro mura: la convivenza, il non poter uscire e avere contatti con il mondo esterno, ha esacerbato situazioni dove vi erano delle difficoltà pre-esistenti, portando a volte a conflitti familiari. Tale situazione può aver esasperato delle difficoltà relazionali pre-esistenti e la compresenza di un particolare momento evolutivo (quale per esempio l’adolescenza del figlio o figli), possono aver portato a conflitti tra i vari membri della famiglia.

Per questo, attraverso percorsi psicoeducativi con le coppie, con le famiglie, con i genitori di figli adolescenti, gli operatori del Css si propongono di intrecciare reti di partecipazione e appartenenza, favorendo occasioni di incontro e condivisione tra le variegate “tessere” (inteso come oggetto, parte di un puzzle) di cui si compone la Comunità (persone, famiglie, parrocchie, operatori pastorali, servizi sociali) per costruire legami forti e generativi.

Riflettere insieme sulle dinamiche educative, individuare le necessarie competenze comunicative per imbastire relazioni positive con i propri figli, reinventando strategie comunicative attraverso programmi di arricchimento famigliare: questo lo scopo dei percorsi con i genitori di figli adolescenti che si svolge ogni giovedì dalle 17 alle 19 nella sede del Ccsdi via Lucrezia della Valle, nel rispetto delle norme anti-covid. Il mercoledì, sempre nella sede del Css, dalle 15 alle 17, invece, protagonisti del percorso psicoeducativo sono i giovani e le loro emozioni. Immediatamente dopo la pausa pasquale partirà il percorso psicoeducativo per coppie di fidanzati che si avvicinano al matrimonio.

Tra le attività già avviate possono essere approfondite attraverso la pagina Facebook del progetto “Tessere di Comunità”. Il numero a cui rivolgersi per ulteriori informazioni è 0961 557270, oppure su Skype: tessere di comunità). (rcz)

CATANZARO – Successo per il primo appuntamento di “Tessere di Comunità”

C’è stata grande partecipazione, al Centro Sociale del quartiere Aranceto di Catanzaro, per il primo appuntamento di Tessere di Comunità, il progetto finanziato dai fondi Cei 8×1000 di Caritas Italiana e voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace e gestito dal Centro Calabrese di Solidarietà.

Si tratta di un laboratorio per ragazzi finalizzato a promuovere le loro abilità sociali (imparo a gestire la rabbia, mi alleno a comunicare in modo efficace, mi abituo a saper dire di No ed altri argomenti ), il parent training per genitori e bambini che hanno tra 7 e 11 anni e l’intrattenimento dedicato ai più piccoli: queste le attività animate da pedagogisti, psicologi, educatori e animatori, impegnati nel lavoro con le famiglie per continuare a tessere quella rete che era stata iniziata nell’ultimo incontro a Giovino.

Le famiglie hanno ritrovato il sorriso, l’accoglienza e la professionalità di Vittoria ScarpinoCristina Marino, Claudio Falbo, Andrea Barbuto, Rosa Fiore, Annarita Simone, Francesco Passafaro, Fabio Pirrotta, Angela Arone, Kenia Maria Iglesia Vaillant, Imma Mazzitelli, Vittorio Marino, Serena Corrone, e Consuelo Corabi. 

La due giorni di questa settimana è la prima di un ciclo di incontri si concluderanno a metà del mese: tante le famiglie che hanno risposto all’appello e hanno arricchito con la propria presenza e la propria emotività il confronto stimolato dagli operatori che hanno sollecitato la creatività e la partecipazione diretta con attività e interventi. Giochi di ruolo che fanno leva sull’esternazione di stati d’animo, condivisione di riflessione su temi intimi e difficili da esternare attraverso varie attività volte: anche in questo modo si promuove la creazione di solidarietà e fiducia tra le persone, le famiglie, le comunità, per renderle capaci di mobilitarsi per la soluzione dei problemi.

«Droga, violenza, maltrattamenti in famiglia: questo è quello che attraverso i giornali e la televisione la cronaca passa quotidianamente alle famiglie  – ha dichiarato Cristina Marino, coordinatrice del progetto –. Tessere di comunità intende ribaltare questa prospettiva, intende puntare al benessere socio-relazionale delle famiglie. Grazie alla numerosa partecipazione registrata, siamo sempre più convinti e consapevoli che promuovere degli spazi collettivi degli spazi a misura di famiglia serve a far crescere il senso di comunità che favorisce l’appartenenza e le reti reali, oltre che gli affetti vivi e vitali».

Il prossimo appuntamento con Tessere di Comunità è per il 23 e il 24 settembre. (rcz)