Tis, Cgil Calabria: Basta ambiguità: servono impegni concreti

Avviare immediatamente la fase operativa, predisponendo e inviando senza ulteriori rinvii la Manifestazione di Interesse vincolante a tutte le amministrazioni che hanno partecipato alla piattaforma». È quanto ha detto la Cgil Calabria, sottolineando come «il documento dovrà riportare con precisione la cifra effettivamente disponibile per ciascun ente, e prevedere un breve termine per la risposta, così da non perdere ulteriore tempo e dare subito concretezza agli impegni assunti».

«Lunedì 16 giugno – ha ricordato il sindacato – si è ufficialmente chiusa la piattaforma predisposta dalla Regione Calabria per la rilevazione delle adesioni da parte degli enti pubblici interessati alla possibile stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS). Il dato finale – superiore al 73% di potenziali assunzioni – può sembrare incoraggiante, ma per quanto ci riguarda non rappresenta un parametro realistico né attendibile».

«Fin dall’inizio – ha spiegato la Cgil – abbiamo chiarito che questa era una fase utile, ma non risolutiva. Una rilevazione informale, non vincolante, che non avrebbe potuto concludere la vertenza. Molti enti locali, infatti, sono tuttora impossibilitati ad assumere, a causa della mancata storicizzazione delle risorse. Lo abbiamo detto pubblicamente, lo abbiamo riscontrato nelle numerose assemblee nei territori e lo abbiamo ribadito ai tavoli istituzionali».

«A conferma di ciò, appena due giorni fa – ha continuato – oltre cento sindaci calabresi – molti dei quali hanno aderito alla piattaforma – hanno firmato un documento unitario in cui si denunciavano: l’assenza di certezze sulle risorse disponibili; la mancanza di deroghe normative; l’insufficienza della storicizzazione statale; la necessità urgente di un confronto strutturato con la Regione e le organizzazioni sindacali».

«Eppure, gli stessi enti che esprimevano dubbi e riserve, oggi risultano tra quelli che hanno aderito. È chiaro quindi che questa piattaforma rischia di restituire un’immagine distorta, alimentando false aspettative nei lavoratori. Servono ora trasparenza e chiarezza», ha detto il sindacato, ribadendo come «solo con una risposta vincolante sarà possibile distinguere chi intende davvero assumere da chi ha solo preso tempo».

«La nostra previsione reale sulle assunzioni – già contenuta nel progetto consegnato alla Regione il 5 maggio 2025 – resta invariata. È su quella base, e non su numeri generici, che si dovrà misurare l’efficacia della misura – continua la nota –.  Ai lavoratori TIS diciamo la verità: diversi sindaci hanno aderito pur sapendo di non essere nelle condizioni di assumere. È un comportamento che va spiegato, anche pubblicamente. Dopo anni di lavoro, questi lavoratori non meritano ambiguità, ma risposte certe e dignitose».

«Ribadiamo: l’unica soluzione definitiva è la storicizzazione delle risorse da parte dello Stato. I 5 milioni oggi disponibili sono del tutto insufficienti. Servono almeno 50 milioni, da prevedere nella prossima Legge di Bilancio. La Regione Calabria deve farsi carico di questa battaglia e rivendicarla con forza davanti al Governo nazionale», ha detto ancora la Cgil, sottolineando come «per tutti gli enti che non saranno in grado di procedere con le stabilizzazioni, sarà indispensabile individuare percorsi alternativi di contrattualizzazione, sempre sulla base di risorse che devono essere aumentate e rese strutturali».

«Nel frattempo, chiediamo fin da subito che – ha concluso il sindacato – una volta conclusa la manifestazione d’interesse, la Regione Calabria renda operativo il percorso alternativo già delineato nel documento che le abbiamo consegnato il 5 maggio scorso, utilizzando il voucher previsto, così da garantire che tutti i lavoratori esclusi dalla stabilizzazione non restino privi di tutele alla scadenza del tirocinio. Non sono più ammesse ambiguità. Gli impegni presi devono trasformarsi in atti concreti. Per rispetto verso chi, da anni, tiene in piedi pezzi essenziali degli enti locali e dei servizi pubblici calabresi, senza  contratto, tutele e diritti». (rcz)

La sindaca di Mendicino Bucarelli: Una proposta di legge per i Tis dei Comuni in dissesto finanziario

Una proposta di legge, in cui si preveda l’accompagnamento dei Tis, attraverso somme etero finanziate per i comuni dissestati, sino all’uscita dal dissesto o comunque fino al riequilibrio finanziario. È la proposta avanzata dalla sindaca di Mendicino, Irma Bucarelli, all’ance regionale e nazionale al Governo.

«I Comuni dissestati hanno una doppia preoccupazione: quella dei lavoratori e delle loro famiglie; ma anche quella dei propri Enti, che rischiano di essere privati di personale fondamentale e non altrimenti sostituibile, stante la situazione finanziaria difficile e le limitazioni normative e contabili per le assunzioni», ha spiegato la sindaca, sottolineando come sia «fondamentale riconoscere il ruolo e il valore dei tis nel nostro territorio e garantire loro un percorso di stabilizzazione che tenga conto delle specificità dei nostri comuni, soprattutto quelli in dissesto».

«Per questo, chiediamo all’Anci regionale e nazionale e al Governo di mettere in campo una proposta di legge che preveda un accompagnamento economico dedicato ai comuni dissestati, attraverso somme etero finanziate, fino al raggiungimento dell’uscita dal dissesto o almeno al riequilibrio finanziario», ha rilanciato con forza la sindaca di Mendicino.

«La stabilizzazione dei tirocinanti di inclusione sociale – ha evidenziato – rappresenta non solo un’opportunità di integrazione sociale e lavorativa, ma anche un passo importante per la ripresa economica e sociale dei nostri territori. È necessario che le istituzioni si facciano carico di questa sfida, mettendo a disposizione risorse adeguate per garantire continuità e sicurezza ai lavoratori e alle comunità».

Mendicino si impegna a sostenere ogni iniziativa che favorisca la stabilizzazione dei Tis e a collaborare con le istituzioni regionali e nazionali per trovare soluzioni condivise e sostenibili. (rcs)

Tis, Succurro (Anci): «Ora un nuovo percorso e garanzie per i Comuni in dissesto»

«Si è chiusa, oggi, la piattaforma regionale dedicata alla manifestazione d’interesse per l’assunzione dei tirocinanti di inclusione sociale della Calabria». È quanto ha detto la presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro, sottolineando come sia «un passaggio importante di un percorso che come Anci Calabria rivendichiamo con forza, nella consapevolezza di avere sempre agito con spirito unitario e costruttivo, lontani da logiche partitiche e da ogni forma di strumentalizzazione politica. Abbiamo lavorato per l’interesse dei Comuni e, soprattutto, per quello di migliaia di lavoratori calabresi coinvolti in questi percorsi». 

«È chiaro – ha proseguito Succurro – che sussistono alcune criticità, a partire dalle comprensibili perplessità dei Comuni in dissesto o predissesto, che attendono giustamente garanzie adeguate. Per questo motivo, adesso che la prima fase si è chiusa , si apre un nuovo cammino, che deve vedere coinvolti tutti gli attori istituzionali e sociali». 

L’Anci Calabria ha annunciato, dunque, nuove iniziative per accompagnare la prossima fase, quella del reclutamento. 

«Chiederemo subito alla Regione Calabria – ha spiegato Succurro – l’apertura di nuovi tavoli di confronto con la Regione, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali e dei Centri per l’impiego, che saranno chiamati a gestire le procedure di selezione. In quelle sedi, torneremo a sollecitare tutte le garanzie necessarie per i Comuni che versano in condizioni economico-finanziarie fragili». 

Il lavoro portato avanti finora ha già ottenuto, ricorda la presidente di Anci Calabria, l’impegno della Regione per uno stanziamento di 40mila euro a tirocinante, per un periodo di quattro anni.

«Ma non ci fermeremo qui. Come già detto nei giorni scorsi, continueremo – ha sottolineato Succurro – la nostra battaglia anche a livello nazionale, affinché nella prossima legge di Bilancio vengano aumentate le risorse storicizzate, da affiancare ai cinque milioni già disponibili. La stabilizzazione di questi lavoratori è un obiettivo concreto, condiviso e comune». 

Infine, anche nella sua veste di Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro annuncia per domani, mercoledì 18 giugno, un’assemblea con i sindaci del territorio provinciale. 

«Avremo – ha anticipato – un confronto utile per approfondire insieme le prospettive, le esigenze e le criticità dei nostri Comuni, in un’ottica di leale collaborazione istituzionale. È da qui che partiremo per proseguire il dialogo a livello regionale e sostenere insieme alla Regione Calabria un processo di stabilizzazione chiaro e serio». (rcz)

Succurro (Anci Calabria): Risorse aggiuntive per dare prospettive a Tis

«La strada da percorrere è quella di richiedere allo Stato ulteriori risorse, come è avvenuto per gli Lsu-Lpu, così da garantire la storicizzazione delle somme o, in alternativa, un finanziamento congruo che consenta agli enti utilizzatori di programmare stabilizzazioni con un respiro ampio e concreto». È quanto ha detto Rosaria Succurro, presidente di Anci Calabria, nel corso del tavolo, svoltosi in Cittadella regionale, sul futuro dei tirocinanti calabresi.

«È una battaglia di dignità – ha ribadito – che riguarda centinaia di persone impegnate da anni in servizi essenziali per i nostri territori».
Succurro ha ringraziato l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, «per l’attenzione costante dimostrata verso questi lavoratori», e ha espresso apprezzamento per l’impegno del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, «che su questo tema ha sempre mostrato grande sensibilità e disponibilità all’ascolto».
Al tavolo hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Catanzaro e dell’Upi Calabria, Mario Amedeo Mormile, le rappresentanze sindacali e numerosi sindaci calabresi, segno dell’ampia attenzione delle diverse istituzioni.
«Come Anci Calabria – ha concluso la presidente Succurro – continueremo a farci portavoce delle istanze dei Comuni e a sostenere con forza ogni iniziativa utile a garantire tutele e prospettive ai Tirocinanti di inclusione sociale, il cui apporto quotidiano è indispensabile per il funzionamento della macchina amministrativa locale». (rcz)

Cgil: Accelerare tempistiche per manifestazione d’interesse per stabilizzazione tis

Occorre accelerare le tempistiche e mantenere un confronto costante per assicurare che nessun lavoratore resti escluso dal percorso di uscita definitiva dal bacino del precariato». È quanto hanno ribadito Ivan Ferraro e Luigi Veraldi, rispettivamente segretari di Nidil Cgil Calabria e Cgil Calabria, nel corso dell’incontro, svoltosi in Cittadella nei giorni scorsi, per discutere e chiarire i contenuti della dichiarazione di interesse pubblicata nei giorni scorsi, finalizzata all’adesione volontaria da parte dei Comuni alla misura di stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS), attraverso l’utilizzo di un voucher economico di 25mila euro per ciascuna assunzione a tempo indeterminato.

«Come Cgil Calabria – hanno spiegato – abbiamo ribadito la necessità di apportare alcune modifiche e chiarimenti importanti. In particolare, è stato confermato che i lavoratori over 60 non sono esclusi da ogni forma di stabilizzazione: la Regione si è impegnata a chiarire formalmente, entro le prossime ore, che anche per loro resta aperta la possibilità di essere assunti presso enti pubblici, come previsto dall’articolo 6 dell’Accordo Quadro sottoscritto lo scorso 17 febbraio. Resta confermato, al tempo stesso, che dal 1° giugno 2025 gli over 60 non faranno più parte del bacino dei tirocinanti in servizio attivo, essendo collocati nel percorso di sostegno economico fino alla pensione (scivolo pensionistico)».

«Per quanto riguarda il contributo di 25mila euro per ciascuna assunzione – hanno proseguito – è stato ribadito che resta confermato per ogni stabilizzazione a tempo indeterminato. I Comuni che non hanno possibilità assunzionali devono semplicemente comunicarlo sulla piattaforma regionale. Invece, i Comuni che hanno capacità assunzionale anche per un numero inferiore rispetto a quelli in utilizzo, devono indicare quel numero. Si sta lavorando affinché laddove un Comune abbia la potenzialità di assumere, ma decida di non aderire, i tirocinanti in utilizzo presso lo stesso ente verranno rimossi e inseriti in un percorso di formazione per il reimpiego presso enti realmente disponibili alla contrattualizzazione».

«Altro tema affrontato – hanno illustrato – è stata la durata della manifestazione di interesse successiva: Cgil ha chiesto che la Regione preveda, dopo l’attuale fase di ricognizione, una manifestazione di interesse valida fino al 31 dicembre 2025 per gli enti che oggi non utilizzano tirocinanti, ma che potranno procedere a future assunzioni attingendo ai TIS presenti nella piattaforma regionale. Tale percorso potrà avvenire attraverso procedure semplificate previste dall’articolo 16 della Legge 56/1987».

«Si è, inoltre – hanno concluso – stabilito che il prossimo incontro si terrà il 5 maggio 2025, alla presenza dell’Anci Calabria, per definire nel dettaglio la successiva manifestazione di interesse e pianificare il monitoraggio costante della piattaforma. Abbiamo ribadito che la misura in corso, seppur limitata, può rappresentare un primo passo importante per diverse centinaia di lavoratori». (rcz)

Cgil, Cisl e Uil: Ancora troppe storture per situazione dei Tis

Le Segreterie Regionali di NIdiL Cgil, Felsa Cisl e UilTemp Calabria, hanno evidenziato come ci sono ancora «troppe storture» in merito alla situazione dei tirocinanti di inclusione sociale.

«L’innegabile contributo offerto negli anni da questi lavoratori al servizio degli enti locali, spesso sofferenti per via di blocco del turn over e di progressivo svuotamento delle dotazioni organiche, ha reso il loro ruolo determinante e in alcuni casi fondamentale per non privatizzare interi servizi della pubblica amministrazione», hanno detto, a margine dell’incontro avuto in Regione, che hanno descritto come «una verità annunciata».

«Negli ultimi mesi, una girandola di emendamenti presentati in sede di discussione del Decreto Pubblica Amministrazione – dicono i sindacati –, hanno segnato dei passi avanti in merito alla sorte di questi lavoratori, più di 4.000 tirocinanti, impegnati in percorsi di “reinserimento” che in realtà si susseguono da anni».

«Abbiamo subito pubblicamente apprezzato – hanno ricordato – il risultato molto importante del riconoscimento da parte del governo dell’esistenza di un bacino di lavoratori, un precedente che fa ben sperare nonostante siano stati da sempre considerati delle presenze fantasma nelle pubbliche amministrazioni, privi inoltre di ogni tipo di tutela contrattuale. Lo consideriamo un primo passo indispensabile per discernere l’ennesimo bacino di precari del settore pubblico calabrese».

«Dall’altra parte, abbiamo evidenziato – hanno detto ancora – anche stavolta tempestivamente e pubblicamente, i toni troppo trionfalistici a fronte di criticità e storture nelle norme appena approvate. Le prime, del tutto evidenti, erano state sottoposte all’attenzione dei legislatori già in fase di formazione dell’emendamento e riguardavano l’esclusione dei lavoratori ospitati presso le Asp, le Province, altri enti e le aziende private. Insieme a queste, anche l’esiguità delle risorse messe a disposizione (2 mln per il 2023 e 5 mln dal 2024 a fronte dei circa 50 mln annuali)».

«A queste si è però aggiunta – hanno detto ancora – in sede di conversione del secondo Decreto Pa, la criticità che riguarda la contrattualizzazione a tempo indeterminato. Nello specifico la previsione del concorso con riserva del 50%, che di fatto, annulla la possibilità, già remota, da parte di qualsiasi comune di bandire concorsi per il doppio dell’organico che si vuole assorbire».

«Insomma, una vittoria di Pirro dal sapore propagandistico di un qualche deputato che – dicono ancora le segreterie – trascinato dalla eccessiva euforia, ha contribuito a trasformare le illusioni dei Tis in cocenti delusioni, già stanchi delle continue promesse fatte nel tempo e mai rispettate. Quanto detto è senz’altro quello che temevamo da tempo, tanto da indurci a restare cauti rispetto ad una problematica che presenta svariati aspetti complessi sotto molti punti di vista».

«Nel frattempo, rimane fondamentale assicurare la continuità negli enti – hanno ribadito –, purché questa resti finalizzata ad una contrattualizzazione, evitando al contempo l’esternalizzazione di quei servizi o, peggio, di paralizzare la macchina amministrativa di tantissimi comuni. Ad oggi però, anche questo tassello resta incredibilmente incerto per via dell’insufficiente contributo statale di 5mln che coprirebbe solo le prime mensilità di tirocinio. Quello che ci aspettiamo è che, almeno, questa soluzione possa arrivare celermente».

«La Regione Calabria quindi – hanno evidenziato ancora –, si deve far garante della copertura economica dell’annualità di proroga al fine di poter continuare a lavorare con senso di responsabilità ad una annosa questione che richiede, senza compromessi, la dovuta sinergia della politica sia a livello nazionale che regionale, delle parti sociali, delle amministrazioni allo scopo di eliminare gli ostacoli che impediscono ad oggi la contrattualizzazione di tutti i lavoratori Tis».

«Su tutti questi aspetti – hanno concluso – e continuando a stare al fianco dei tirocinanti in questa battaglia per il lavoro vero, vigileremo costantemente sullo stato della vertenza, abbiamo già chiesto di aggiornare entro fine mese il tavolo permanente che è stato istituito grazie anche alla volontà dell’Assessore Calabrese che abbiamo accolto con grande soddisfazione». (rcz)

Modifiche norma Tis, Cannizzaro (FI): Non ci sono arretramenti

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha assicurato che, nonostante le modifiche alla norma che era stata approvata dal Parlamento nel corso della conversione del primo decreto in tema di assunzioni, relativa alla possibilità per i Tis impiegati da anni presso le varie Amministrazioni locali della Regione Calabria di essere finalmente contrattualizzati nella PA, «non ci sono arretramenti o battute d’arresto».

Assieme ad altre norme in materia di concorsi “riservati”, il testo ha subìto delle modifiche per meglio allinearsi alla giurisprudenza costituzionale in materia, che comunque limita al 50% la riserva di posti nell’ambito di un concorso pubblico che consente l’accesso a contratti a tempo indeterminato (e quindi ad una piena stabilizzazione) con la Pubblica Amministrazione.

Quindi, nessun cambiamento per «il riconoscimento dell’attività di lavoratori che da anni prestano servizio presso varie amministrazioni calabresi, e la possibilità di avere accesso ad un contratto di pubblico impiego, attraverso una quota specifica e riservata che esula dalle regole vigenti in materia di nuove assunzioni. Sarà nostra cura ora rendere pienamente effettivo questo risultato – ha spiegato Cannizzaro – attraverso ogni azione possibile volta ad accelerare il percorso di approvazione del decreto di attuazione della norma, e la richiesta di ulteriori e importanti risorse volte a finanziare questa operazione, fondamentale per il tessuto occupazionale della Calabria, e per garantire un futuro a migliaia di lavoratori, dopo anni di lavoro in una condizione di precarietà assoluta».

«Attraverso specifiche proposte emendative volte a migliorare il testo di quest’ultimo decreto – ha aggiunto il parlamentare reggino di Forza Italia – sarà fatto tutto il possibile per rendere del tutto efficace, operativa e sostenibile questa norma dal punto di vista finanziario per le tante amministrazioni che oggi si avvalgono dei TIS, e che hanno piena intenzione di assumerli a tempo indeterminato».

«In piena sintonia con il grande lavoro svolto in tal senso dalla Regione Calabria – ha proseguito – nelle persone dell’Assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese ed in particolare del Presidente Roberto Occhiuto, il nostro impegno è quello di proseguire questo percorso con tutti i mezzi a disposizione, anche alla luce di queste ulteriori modifiche, per contrattualizzare e offrire piena dignità e tutela all’intero bacino di tirocinanti».

«Avevamo detto che si trattava di un primo grande passo verso la stabilizzazione di questo personale, da troppo tempo a servizio dello Stato senza alcun tipo di riconoscimento e senza contributi. L’obiettivo è e rimarrà quello di permettere agli oltre 4000 TIS di continuare a lavorare – ha concluso Cannizzaro – garantendo la piena funzionalità delle amministrazioni in cui svolgono la loro preziosissima attività. Nessuno sarà lasciato indietro!». (rp)

Precari, Cgil Calabria: Dopo la deroga servono fondi, Regione apra un tavolo

Il coordinatore regionale di Nidil Cgil Calabria, Ivan Ferraro, ha chiesto che la Regione apra un tavolo di confronto affinché si possa costruire un percorso condiviso con le parti sociali per un piano di contrattualizzazione della platea di Tirocinanti di inclusione sociale».

Ferraro, ha commentato positivamente l’emendamento per i Tirocinanti Tis, evidenziando come «il primo importantissimo passo, quello che potrebbe permettere una contrattualizzazione dei TIS, è la deroga per le assunzioni negli Enti locali con contratti a tempo determinato».

Tuttavia, per il sindacalista «manca un elemento indispensabile perché si possa procedere, ossia la copertura finanziaria, giacché al momento sono previsti solo 2 milioni per il 2023 e 5 milioni dal 2024, il resto dei soldi necessari per completare l’iter deve essere necessariamente reperito al più presto».

«È opportuno, infatti – ha detto – sottolineare che il percorso dei TIS si interromperà alla fine di questo anno. Certamente non basteranno più i 37 milioni degli anni passati perché, per un contratto con tutti i diritti, il costo per garantire lo stesso misero stipendio (700 euro mensili) deve necessariamente aumentare del 30-40%, salvo che il bacino non si fosse nel frattempo ridotto come unità ma, essendo stato ritirato per inammissibilità l’emendamento per il prepensionamento dei 705 soggetti con oltre 61 anni di età, non abbiamo garanzie in merito».

«Quindi, andando con ordine – ha aggiunto – per permettere che alla scadenza dei percorsi dei Tis, i Comuni possano contrattualizzare l’intero bacino assicurando loro lo stesso stipendio, servono circa 50 milioni che governo nazionale e regionale dovranno garantire in quanto la maggior parte dei Comuni non è nelle condizioni economiche di sostenere questa spesa. Rimane poi l’ostacolo più difficile da superare, ossia quello della storicizzazione delle risorse che permetterebbe a tutti i Tirocinanti di inclusione sociale una stabilizzazione ad oggi ancora molto lontana». (rcz)

TAURIANOVA (RC) – Il Comune rinnova i tirocinanti di inclusione sociale

Il Comune di Taurianova ha rinnovato i Tirocini di Inclusione Sociale, i cui contratti, che erano in scadenza a novembre, sono stati prorogati di ulteriori 12 mesi.

Ciò è stato possibile grazie alla delibera approvata dalla Giunta regionale al fine di avviare le procedure per la proroga dei Tirocini di inclusione sociale, stanziando una somma di 32 milioni di euro per gli enti ospitanti.

«Una deliberazione importante quella del Governo Occhiuto – si legge in una nota – che da risposte concrete nell’ambito del precariato. Di certo, non è la risoluzione definitiva alla loro causa ma questa proroga fornisce ulteriore tempo utile per trovare una giusta soluzione alla loro definitiva stabilizzazione. Un tema delicato sul quale bisognerà lavorare con impegno nei mesi successivi per i lavoratori e le loro famiglie».

L’assessore al Personale, Simona Monteleone, ha dichiarato che «appena è stato dato il via libera dalla Regione Calabria abbiamo immediatamente indirizzato gli uffici preposti a dare l’avvio alle procedure richieste. Essendo stati partecipi ai tavoli concertativi, nei quali abbiamo sempre presenziato a sostegno della causa, abbiamo più volte chiesto un intervento legislativo diretto e definitivo, ritenendo che la fase storica che stiamo attraversando e l’esigenza di dare dignità a tanti lavoratori e alle loro famiglie, è matura e propizia affinché si decida in maniera formale e risolutiva sul futuro di queste fondamentali risorse. Avendo già dimostrato sensibilità a riguardo, confidiamo che il Governo Occhiuto auspicherà in un futuro prossimo ad un intervento legislativo decisivo che dopo diversi anni possa dare dignità ai tanti lavoratori».

Ad oggi, considerato come le politiche europee siano orientate allo stanziamento di fondi per la lotta alla disoccupazione, i prossimi interventi legislativi dovrebbero proporre percorsi di definitiva risoluzione al precariato.

L’impegno da parte di questa amministrazione, del sindaco Biasi e dell’Assessore Monteleone, è stato sempre attento e vigile e, come tanti comuni interessati, diverse sono state le interlocuzioni e gli incontri alla presenza dei sindacati e dell’Anci.

«A dimostrazione del nostro impegno in data 29.07.2022 – si legge ancora nella nota – la giunta comunale ha deliberato un’iniziativa “a favore degli ex percettori di mobilità in deroga della Regione Calabria” relativamente alla richiesta di chiedere alla Regione Calabria di individuare la migliore soluzione per dare la giusta dignità di lavoratori stabili agli ex percettori di mobilità in servizio presso gli enti, a dimostrazione del riconoscimento del loro impegno, rappresentando quest’ultimi un aiuto concreto a favore degli enti che li utilizzano, per il corretto espletamento dei servizi interni ed esterni utili alla collettività». (rrc)