Intanto a tutti i precari i sinceri auguri per un Natale con qualche speranza in più e con l’auspicio che il 2025 possa essere per molti di loro l’uscita dal tunnel del precariato. (gc)
[Giovanni Calabrese è assessore regionale al Lavoro]
Intanto a tutti i precari i sinceri auguri per un Natale con qualche speranza in più e con l’auspicio che il 2025 possa essere per molti di loro l’uscita dal tunnel del precariato. (gc)
[Giovanni Calabrese è assessore regionale al Lavoro]
Le Segreterie Regionali di NIdiL Cgil, Felsa Cisl e UilTemp Calabria, hanno evidenziato come ci sono ancora «troppe storture» in merito alla situazione dei tirocinanti di inclusione sociale.
«L’innegabile contributo offerto negli anni da questi lavoratori al servizio degli enti locali, spesso sofferenti per via di blocco del turn over e di progressivo svuotamento delle dotazioni organiche, ha reso il loro ruolo determinante e in alcuni casi fondamentale per non privatizzare interi servizi della pubblica amministrazione», hanno detto, a margine dell’incontro avuto in Regione, che hanno descritto come «una verità annunciata».
«Negli ultimi mesi, una girandola di emendamenti presentati in sede di discussione del Decreto Pubblica Amministrazione – dicono i sindacati –, hanno segnato dei passi avanti in merito alla sorte di questi lavoratori, più di 4.000 tirocinanti, impegnati in percorsi di “reinserimento” che in realtà si susseguono da anni».
«Abbiamo subito pubblicamente apprezzato – hanno ricordato – il risultato molto importante del riconoscimento da parte del governo dell’esistenza di un bacino di lavoratori, un precedente che fa ben sperare nonostante siano stati da sempre considerati delle presenze fantasma nelle pubbliche amministrazioni, privi inoltre di ogni tipo di tutela contrattuale. Lo consideriamo un primo passo indispensabile per discernere l’ennesimo bacino di precari del settore pubblico calabrese».
«Dall’altra parte, abbiamo evidenziato – hanno detto ancora – anche stavolta tempestivamente e pubblicamente, i toni troppo trionfalistici a fronte di criticità e storture nelle norme appena approvate. Le prime, del tutto evidenti, erano state sottoposte all’attenzione dei legislatori già in fase di formazione dell’emendamento e riguardavano l’esclusione dei lavoratori ospitati presso le Asp, le Province, altri enti e le aziende private. Insieme a queste, anche l’esiguità delle risorse messe a disposizione (2 mln per il 2023 e 5 mln dal 2024 a fronte dei circa 50 mln annuali)».
«A queste si è però aggiunta – hanno detto ancora – in sede di conversione del secondo Decreto Pa, la criticità che riguarda la contrattualizzazione a tempo indeterminato. Nello specifico la previsione del concorso con riserva del 50%, che di fatto, annulla la possibilità, già remota, da parte di qualsiasi comune di bandire concorsi per il doppio dell’organico che si vuole assorbire».
«Insomma, una vittoria di Pirro dal sapore propagandistico di un qualche deputato che – dicono ancora le segreterie – trascinato dalla eccessiva euforia, ha contribuito a trasformare le illusioni dei Tis in cocenti delusioni, già stanchi delle continue promesse fatte nel tempo e mai rispettate. Quanto detto è senz’altro quello che temevamo da tempo, tanto da indurci a restare cauti rispetto ad una problematica che presenta svariati aspetti complessi sotto molti punti di vista».
«Nel frattempo, rimane fondamentale assicurare la continuità negli enti – hanno ribadito –, purché questa resti finalizzata ad una contrattualizzazione, evitando al contempo l’esternalizzazione di quei servizi o, peggio, di paralizzare la macchina amministrativa di tantissimi comuni. Ad oggi però, anche questo tassello resta incredibilmente incerto per via dell’insufficiente contributo statale di 5mln che coprirebbe solo le prime mensilità di tirocinio. Quello che ci aspettiamo è che, almeno, questa soluzione possa arrivare celermente».
«La Regione Calabria quindi – hanno evidenziato ancora –, si deve far garante della copertura economica dell’annualità di proroga al fine di poter continuare a lavorare con senso di responsabilità ad una annosa questione che richiede, senza compromessi, la dovuta sinergia della politica sia a livello nazionale che regionale, delle parti sociali, delle amministrazioni allo scopo di eliminare gli ostacoli che impediscono ad oggi la contrattualizzazione di tutti i lavoratori Tis».
«Su tutti questi aspetti – hanno concluso – e continuando a stare al fianco dei tirocinanti in questa battaglia per il lavoro vero, vigileremo costantemente sullo stato della vertenza, abbiamo già chiesto di aggiornare entro fine mese il tavolo permanente che è stato istituito grazie anche alla volontà dell’Assessore Calabrese che abbiamo accolto con grande soddisfazione». (rcz)
Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha assicurato che, nonostante le modifiche alla norma che era stata approvata dal Parlamento nel corso della conversione del primo decreto in tema di assunzioni, relativa alla possibilità per i Tis impiegati da anni presso le varie Amministrazioni locali della Regione Calabria di essere finalmente contrattualizzati nella PA, «non ci sono arretramenti o battute d’arresto».
Assieme ad altre norme in materia di concorsi “riservati”, il testo ha subìto delle modifiche per meglio allinearsi alla giurisprudenza costituzionale in materia, che comunque limita al 50% la riserva di posti nell’ambito di un concorso pubblico che consente l’accesso a contratti a tempo indeterminato (e quindi ad una piena stabilizzazione) con la Pubblica Amministrazione.
Quindi, nessun cambiamento per «il riconoscimento dell’attività di lavoratori che da anni prestano servizio presso varie amministrazioni calabresi, e la possibilità di avere accesso ad un contratto di pubblico impiego, attraverso una quota specifica e riservata che esula dalle regole vigenti in materia di nuove assunzioni. Sarà nostra cura ora rendere pienamente effettivo questo risultato – ha spiegato Cannizzaro – attraverso ogni azione possibile volta ad accelerare il percorso di approvazione del decreto di attuazione della norma, e la richiesta di ulteriori e importanti risorse volte a finanziare questa operazione, fondamentale per il tessuto occupazionale della Calabria, e per garantire un futuro a migliaia di lavoratori, dopo anni di lavoro in una condizione di precarietà assoluta».
«Attraverso specifiche proposte emendative volte a migliorare il testo di quest’ultimo decreto – ha aggiunto il parlamentare reggino di Forza Italia – sarà fatto tutto il possibile per rendere del tutto efficace, operativa e sostenibile questa norma dal punto di vista finanziario per le tante amministrazioni che oggi si avvalgono dei TIS, e che hanno piena intenzione di assumerli a tempo indeterminato».
«In piena sintonia con il grande lavoro svolto in tal senso dalla Regione Calabria – ha proseguito – nelle persone dell’Assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese ed in particolare del Presidente Roberto Occhiuto, il nostro impegno è quello di proseguire questo percorso con tutti i mezzi a disposizione, anche alla luce di queste ulteriori modifiche, per contrattualizzare e offrire piena dignità e tutela all’intero bacino di tirocinanti».
«Avevamo detto che si trattava di un primo grande passo verso la stabilizzazione di questo personale, da troppo tempo a servizio dello Stato senza alcun tipo di riconoscimento e senza contributi. L’obiettivo è e rimarrà quello di permettere agli oltre 4000 TIS di continuare a lavorare – ha concluso Cannizzaro – garantendo la piena funzionalità delle amministrazioni in cui svolgono la loro preziosissima attività. Nessuno sarà lasciato indietro!». (rp)
Il coordinatore regionale di Nidil Cgil Calabria, Ivan Ferraro, ha chiesto che la Regione apra un tavolo di confronto affinché si possa costruire un percorso condiviso con le parti sociali per un piano di contrattualizzazione della platea di Tirocinanti di inclusione sociale».
Ferraro, ha commentato positivamente l’emendamento per i Tirocinanti Tis, evidenziando come «il primo importantissimo passo, quello che potrebbe permettere una contrattualizzazione dei TIS, è la deroga per le assunzioni negli Enti locali con contratti a tempo determinato».
Tuttavia, per il sindacalista «manca un elemento indispensabile perché si possa procedere, ossia la copertura finanziaria, giacché al momento sono previsti solo 2 milioni per il 2023 e 5 milioni dal 2024, il resto dei soldi necessari per completare l’iter deve essere necessariamente reperito al più presto».
«È opportuno, infatti – ha detto – sottolineare che il percorso dei TIS si interromperà alla fine di questo anno. Certamente non basteranno più i 37 milioni degli anni passati perché, per un contratto con tutti i diritti, il costo per garantire lo stesso misero stipendio (700 euro mensili) deve necessariamente aumentare del 30-40%, salvo che il bacino non si fosse nel frattempo ridotto come unità ma, essendo stato ritirato per inammissibilità l’emendamento per il prepensionamento dei 705 soggetti con oltre 61 anni di età, non abbiamo garanzie in merito».
«Quindi, andando con ordine – ha aggiunto – per permettere che alla scadenza dei percorsi dei Tis, i Comuni possano contrattualizzare l’intero bacino assicurando loro lo stesso stipendio, servono circa 50 milioni che governo nazionale e regionale dovranno garantire in quanto la maggior parte dei Comuni non è nelle condizioni economiche di sostenere questa spesa. Rimane poi l’ostacolo più difficile da superare, ossia quello della storicizzazione delle risorse che permetterebbe a tutti i Tirocinanti di inclusione sociale una stabilizzazione ad oggi ancora molto lontana». (rcz)
Il Comune di Taurianova ha rinnovato i Tirocini di Inclusione Sociale, i cui contratti, che erano in scadenza a novembre, sono stati prorogati di ulteriori 12 mesi.
Ciò è stato possibile grazie alla delibera approvata dalla Giunta regionale al fine di avviare le procedure per la proroga dei Tirocini di inclusione sociale, stanziando una somma di 32 milioni di euro per gli enti ospitanti.
«Una deliberazione importante quella del Governo Occhiuto – si legge in una nota – che da risposte concrete nell’ambito del precariato. Di certo, non è la risoluzione definitiva alla loro causa ma questa proroga fornisce ulteriore tempo utile per trovare una giusta soluzione alla loro definitiva stabilizzazione. Un tema delicato sul quale bisognerà lavorare con impegno nei mesi successivi per i lavoratori e le loro famiglie».
L’assessore al Personale, Simona Monteleone, ha dichiarato che «appena è stato dato il via libera dalla Regione Calabria abbiamo immediatamente indirizzato gli uffici preposti a dare l’avvio alle procedure richieste. Essendo stati partecipi ai tavoli concertativi, nei quali abbiamo sempre presenziato a sostegno della causa, abbiamo più volte chiesto un intervento legislativo diretto e definitivo, ritenendo che la fase storica che stiamo attraversando e l’esigenza di dare dignità a tanti lavoratori e alle loro famiglie, è matura e propizia affinché si decida in maniera formale e risolutiva sul futuro di queste fondamentali risorse. Avendo già dimostrato sensibilità a riguardo, confidiamo che il Governo Occhiuto auspicherà in un futuro prossimo ad un intervento legislativo decisivo che dopo diversi anni possa dare dignità ai tanti lavoratori».
Ad oggi, considerato come le politiche europee siano orientate allo stanziamento di fondi per la lotta alla disoccupazione, i prossimi interventi legislativi dovrebbero proporre percorsi di definitiva risoluzione al precariato.
L’impegno da parte di questa amministrazione, del sindaco Biasi e dell’Assessore Monteleone, è stato sempre attento e vigile e, come tanti comuni interessati, diverse sono state le interlocuzioni e gli incontri alla presenza dei sindacati e dell’Anci.
«A dimostrazione del nostro impegno in data 29.07.2022 – si legge ancora nella nota – la giunta comunale ha deliberato un’iniziativa “a favore degli ex percettori di mobilità in deroga della Regione Calabria” relativamente alla richiesta di chiedere alla Regione Calabria di individuare la migliore soluzione per dare la giusta dignità di lavoratori stabili agli ex percettori di mobilità in servizio presso gli enti, a dimostrazione del riconoscimento del loro impegno, rappresentando quest’ultimi un aiuto concreto a favore degli enti che li utilizzano, per il corretto espletamento dei servizi interni ed esterni utili alla collettività». (rrc)
Il Segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo e il Segretario generale della FeLSA Cisl Calabria, Gianni Tripoli, hanno espresso soddisfazione per «l’avvio delle procedure per la proroga dei Tirocini di Inclusione Sociale da parte della Giunta della Regione Calabria» ribadendo, tuttavia, «che serve altro».
I segretari, infatti, ricordando che si tratta di «un provvedimento atteso, che dà ossigeno a più di 4.000 famiglie e diamo atto al Presidente Occhiuto di aver mantenuto un impegno che consente la prosecuzione di un percorso importante», hanno evidenziato la necessità di «dare dignità al lavoro».
«Servono politiche attive del lavoro – hanno rimarcato –. Serve costruire un futuro per dare speranza alle persone. Bisogna, perciò, sedersi intorno a un tavolo e andare avanti, fino a trovare soluzioni concrete, in un confronto per il quale la Cisl riafferma la propria disponibilità nell’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie». (rrc)