La direttrice della Triennale di Milano a Reggio, Princi: Fieri della collaborazione con una grande manager

La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, ha incontrato e accolto a Reggio la direttrice della Triennale di Milano, Carla Morogallo, «con la quale stiamo dando seguito alla declinazione delle azioni programmatiche di cui si era discusso in occasione dell’incontro già avuto a Milano», ha spiegato la vice di Occhiuto.

«Dopo il recente e positivo incontro con il Rettore della Bocconi, Francesco Billari, sono particolarmente orgogliosa – ha detto Princi – di avere accolto una brillante e giovane manager, anch’essa di origini calabresi, di Gioia Tauro, che dà lustro alla Calabria intera per l’eccellente carriera professionale. Ho molta stima anche umana di Carla Morogallo, il suo attaccamento alla terra d’origine, la generosità con la quale ha messo a servizio della regione, le sue grandi competenze, fanno di lei una persona dalle rare virtù, della cui vicinanza, ne vado orgogliosamente fiera».

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato anche la direttrice generale del dipartimento regionale Istruzione e Formazione, Francesca Gatto, e la dirigente di settore, Anna Perani, si è ragionato sulla formazione e l’istruzione anche in campo culturale, con il coinvolgimento delle università a sostegno di progetti di ricerca che hanno come obiettivo lo sviluppo di competenze utili alla crescita del territorio. Una collaborazione finalizzata anche ad individuare settori nevralgici che riescano ad incentivare la crescita del tessuto produttivo.

«Da calabrese – ha detto la direttrice Morogallo – sono particolarmente felice della relazione con la Regione Calabria. Triennale sta lavorando al tema della formazione e della ricerca in ambito culturale. Poter condividere la nostra esperienza e renderla aderente ai diversi contesti territoriali è uno dei nostri obiettivi. Ringrazio la vice presidente Princi che incoraggia il dialogo e lo scambio con diverse realtà culturali in modo sempre fattivo».

La vice presidente, portando alla direttrice della Triennale, i saluti e le attestazioni di stima anche da parte dei Presidenti della Giunta, Roberto Occhiuto, e del Consiglio, Filippo Mancuso, ha, infine, con gioia evidenziato quanto «l’essere mossi tutti dall’amore per la nostra splendida terra, aiuti a condividere quale mission la promozione e la valorizzazione di una Calabria dal potenziale enorme, sul quale riuscire ad incidere entrando nelle viscere della imprenditorialità, dando quindi al contempo opportunità di lavoro ai tanti giovani calabresi che hanno il diritto di rimanere in Calabria». (rrc)

Princi incontra Morogallo (Triennale di Milano) per promuovere il patrimonio della Calabria

La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, ha incontrato Carla Morogallo, direttrice della Triennale di Milano, «professionista di origini calabresi, di Gioia Tauro per l’esattezza, che ho già avuto modo di conoscere ed apprezzare di recente», e con cui «abbiamo pensato di coinvolgerla in una collaborazione tesa a sviluppare e promuovere il patrimonio culturale della Regione Calabria», ha spiegato Princi.

«Con la stessa Morogallo infatti – ha spiegato Giusi Princi – abbiamo quest’oggi tracciato le linee guida di un’azione da condividere anche con il mondo accademico, una collaborazione finalizzata ad individuare settori nevralgici che riescano ad incentivare lo sviluppo produttivo e quindi economico del nostro contesto».

«Parole chiavi, dunque, promozione e valorizzazione – ha detto ancora Princi – di un territorio dal potenziale enorme, sul quale riuscire ad incidere entrando nelle viscere della imprenditorialità, dando quindi al contempo opportunità di lavoro ai tanti giovani calabresi che hanno intenzione di restare qui».

«Le origini reggine, calabresi, di Carla Morogallo – ha proseguito – aiutano notevolmente a capire di cosa ha bisogno la nostra terra per essere rilanciata ed apprezzata al meglio».

«La strada tracciata dal Presidente Roberto Occhiuto, sin dal primo giorno di mandato di questa Giunta regionale – ha concluso – è stata quella del coinvolgimento di tutte quelle personalità d’eccezione (di origine calabrese) che abbiano intenzione di aiutare la Calabria. Siamo sempre alla ricerca di nuovi impulsi positivi per la nostra Terra attraverso delle collaborazioni virtuose con chi, come in questo caso Morogallo, può rappresentare un’originale fonte d’innovazione per il territorio d’appartenenza». (rrm)

Triennale di Milano: I Bronzi di Riace un modello di bellezza maschile senza tempo

I Bronzi di Riace un modello di bellezza maschile senza tempo. È quanto è scaturito dall’importante convegno svoltosi nei giorni scorsi alla Triennale di Milano, organizzato in occasione dei 50 anni dal loro ritrovamento.

Un convegno ricco di interventi di rilievo della Direttrice Generale di Triennale Milano Carla Morogallo, di Daniele Castrizio, Professore Associato di Numismatica Medievale presso l’Università di Messina, di Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà di Roma e di Damiano Gullì, curatore per Arte contemporanea e Public Program di Triennale Milano.

Titolo del convegno, Archeologie future, il valore dell’antico nella contemporaneità, finanziato dall’Assessorato alla Cultura  della Regione Calabria e promosso dalla Calabria Film Commission, che ha visto analizzare l’impatto odierno dei due capolavori scultorei sul mondo dell’arte contemporanea, decretandone una loro sensuale attualità, mai offuscata dal passare dei secoli.

Quella andata in scena a Milano è stata una riflessione su come l’antico possa ancora perfettamente integrarsi nel linguaggio moderno caratterizza l’intervento del Vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi: «È motivo d’orgoglio per la Regione Calabria essere ospitati alla Triennale Milano, che va a rappresentare il cuore della Cultura per eccellenza».

«Queste collaborazioni virtuose – ha aggiunto – ci permettono di trovare occasioni uniche di valorizzazione del nostro enorme patrimonio culturale. In questo caso specifico dei Bronzi di Riace, simboli universali della Magna Graecia, che raccontano di una Calabria al centro del Mediterraneo, della storia. E da un polo internazionale senza eguali, come appunto Milano, vogliamo lanciare proprio questo messaggio di Calabria baricentrica nelle geografie della cultura internazionale, allora come oggi».

«Ci inorgoglisce, inoltre, – ha concluso Princi – che il Direttore della Triennale sia una calabrese doc, a cui affidiamo il racconto di una Calabria fatta di gente talentuosa e sempre orgogliosa delle proprie origini».

Ma sono proprio le parole del Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, a focalizzare l’attenzione dallo splendore artistico dei due guerrieri al concetto di  nuovi Sex Symbol maschili: «Se per modello di bellezza si è sempre utilizzato il fascino degli attori da Valentino a Clark Gable, a Marlon Brando, a James Dean prima, da Brad Pitt a Leonardo di Caprio dopo, fino a Damiano dei Màneskin e all’influencer spagnolo Manu Rios oggi, non possiamo tralasciare l’impatto visivo e seduttivo della perfezione e dell’eleganza dei corpi statuari dei Bronzi di Riace».

«Due figure maschili eroiche alte circa due metri – ha aggiunto – con elementi propri di una bellezza tutta moderna, come i riccioli e la barba spettinata così amata oggi dalle star di Hollywood, dalla dentatura perfetta, da una muscolatura plastica e da uno sguardo reso ancora più accattivante dall’avorio degli occhi».

«Statue, – ha concluso il Commissario Grande – che ci svelano quel concetto di bellezza maschile dell’antica Grecia che si identificava, proprio come oggi, con l’armonia di un corpo muscoloso, di un fisico atletico come quello di Marcel Jacobs, che esprime forza, vigore, salute». (rrm)

 

Il 2 dicembre Regione e Calabria Film Commission alla Triennale di Milano per i 50 anni dei Bronzi

Il 2 dicembre, alla Triennale di Milano è in programma  l’incontro Archeologie future – 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. Il valore dell’antico della contemporaneità organizzato in occasione dei 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. L’incontro, promosso dalla Regione Calabria e Calabria Film Commission, ripercorrerà la storia di queste due sculture, analizzare il percorso e le strategie di valorizzazione e promozione di questo straordinario patrimonio e la sua persistente attualità nella contemporaneità. 

Le statue, conservate al Museo nazionale di Reggio Calabria, sono state rinvenute, in un eccezionale stato di conservazione, il 16 agosto 1972, nei pressi di Riace Marina. I Bronzi rappresentano due tra i capolavori scultorei più significativi dell’arte greca e tra le testimonianze dirette dei grandi maestri dell’età classica.

L’incontro proporrà, inoltre, una riflessione su come, in generale, l’antico possa essere oggi ri-attivato e letto da nuovi punti di vista attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.

Intervengono: Carla Morogallo, Direttrice Generale di Triennale Milano, Giusi Princi, Vice Presidente della Regione Calabria, Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Daniele Castrizio, Professore Associato di Numismatica Medievale presso l’Università di Messina, e Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà di Roma e Co-curatore Pompeii Commitment. Materie Archeologiche. Modera Damiano Gullì, curatore per Arte contemporanea e Public Program di Triennale Milano. (rrm)

La calabrese Carla Morogallo è il nuovo direttore generale della Triennale di Milano

di PINO NANOAlla guida della Triennale di Milano il Presidente Stefano Boeri, architetto, urbanista, teorico dell’architettura, accademico conosciuto e famoso in tutto il mondo ha scelto una donna, Carla Morogallo, vita di una donna manager tutta intera dedicata all’arte, conoscitrice come nessun altro delle dinamiche di questo settore, carattere determinato, una cultura vastissima, e soprattutto una dimensione internazionale degna del prestigio della Triennale di Milano.

Quando parliamo di Triennale Milano, parliamo evidentemente di una realtà italiana che è conosciuta in tutto il mondo e che ha profondamente segnato la vita e la storia dell’arte non solo italiana ed europea, ma anche quella internazionale. Dal 1923, infatti, la Triennale Milano è una delle istituzioni culturali più importanti a livello internazionale, capace di restituire la complessità del contemporaneo attraverso una pluralità di linguaggi: design, architettura, arti visive, sceniche e performative.

Il suo scopo, da sempre, – si legge nel proclama che sta alla base della sua istituzione- «è quello di espandere e innovare i singoli modi di pensare, portando esperienze di culture e lingue diverse in un solo posto e tempo». Un percorso straordinario che ha segnato la vita culturale del Paese. Chi conosce bene questa realtà ci ricorda che “la volontà di affermare l’unità delle arti si manifesta già nella V Triennale del 1933 con le pitture murali di grandi artisti come De Chirico, Sironi, Campigli e Carrà. Questo intenso rapporto tra la Triennale di Milano e gli artisti si è poi sviluppato nei decenni successivi con l’esposizione delle opere di Fontana, Baj, Martini, Pomodoro, de Chirico, Burri e più recentemente Merz, Paolini e Pistoletto”. È chiaro che siamo al top della sfida artistica e culturale nazionale.

Bene, da oggi la Triennale di Milano ha un suo nuovo Direttore Generale, e la scelta fortemente voluta dal suo Presidente, l’archistar Stefano Boeri, è una giovane donna manager di origini calabresi che a Milano – dicono i suoi compagni di lavoro- in tutti questi anni è diventata “più milanese della Madonnina del Duomo”. Lei si chiama Carla Morogallo, è nata a Gioia Tauro nel 1980, e in Calabria ha trascorso tutta la sua infanzia. Poi il grande salto. 

Una carriera costellata da successi importanti, ma anche da duro lavoro. Carla Morogallo consegue nel 2005 la laurea in Beni Culturali presso l’Università di Pisa, e in quello stesso anno inizia il suo percorso professionale in Triennale Milano nell’ufficio Iniziative culturali. Inizia da semplice stagista, e oggi chi la conosce bene la racconta come una delle personalità più “toste” dell’arte italiana. Dal momento in cui incomincia a frequentare la Triennale Carla Morogallo ricopre negli anni numerosi ruoli diversi all’interno dell’istituzione, con responsabilità e funzioni direttive sempre crescenti. Nel gennaio 2019 diventa Direttrice Operativa, assumendo la gestione organizzativa e amministrativa di Triennale Milano e contribuendo alla definizione delle sue linee programmatiche e strategiche. In precedenza, dal 2017 al 2019, aveva ricoperto il ruolo di Responsabile degli Affari istituzionali, supervisionando le attività e lo sviluppo degli Affari generali, legali e istituzionali, delle Risorse umane, dell’Area tecnica e dell’Archivio e della Biblioteca.

Dal 2012 al 2017, in qualità di Responsabile dei progetti istituzionali, ha sviluppato collaborazioni e partnership su scala nazionale e internazionale, oltre a redigere il primo progetto di mediazione culturale tra Triennale Milano e gli atenei della città. Sembrava una sfida quasi impossibile, ma Carla Morogallo l’ha resa praticabile e immediata, un successo che porta esclusivamente il suo nome. Dal 2007 al 2012 ha lavorato al Triennale Design Museum, coordinando la produzione culturale e le iniziative internazionali. Nel 2022 è stata chiamata poi dal Ministero dell’Istruzione a far parte della Commissione per la redazione delle linee guida delle nuove scuole finanziate nell’ambito del PNRR. È attualmente membro del Consiglio Direttivo di Federculture. Chi la conosce bene immagina per lei successi futuri ancora più prestigiosi di questo.

Se si prova a indagare sulla sua vita privata e sulla sua infanzia in Calabria, ecco allora che viene fuori un dettaglio di non poco conto, nel senso che il nuovo DG di Triennale Milano si può anche considerare autentica “figlia d’arte”, per via di un padre importante, Mimmo Morogallo, uno dei grandi impressionisti meridionali di questi anni, le cui tele e i cui lavori sono oggi in ogni parte del mondo. Ma Mimmo Morogallo è anche uno dei pochi calabresi molto famosi in quasi tutti gli Stati americani, per via dei contatti ininterrotti che lui stesso ha avuto in questi ultimi 50 anni con le comunità italiane all’estero, soprattutto con la MIAF americana, nella sua veste ufficiale e prestigiosa di Presidente del Premio “Calabriamerica” che ogni anno l’artista di Gioia Tauro assegnava alle eccellenze del Made in Itay nel mondo. E già da bambina Carla seguiva suo padre in giro per le tante rassegne d’arte che hanno poi reso famoso suo padre Mimmo Morogallo in po’ dappertutto. Figlia d’arte, dunque, ma naturalmente non solo questo. (pn)