Cuzzupi (Ugl Calabria): Vaccini, non basta l’impegno ma serve organizzazione

Il segretario generale di Ugl CalabriaOrnella Cuzzupi, ha sottolineato come «lo sforzo profuso dalla Regione Calabria, affinché l’iter delle vaccinazioni anticovid assumesse un andamento adeguato, dopo oltre 840.000 dosi somministrate, non deve rappresentare un traguardo, bensì la partenza per garantire alla gente calabrese quanto dovuto».

«Le azioni – ha aggiunto – messe in campo dagli enti interessati, dal personale sanitario, dall’Unità di Crisi della Regione Calabria e il supporto offerto dai militari non possono essere sottovalutati bensì vanno potenziati e perfezionati»

«L’azione del nostro sindacato sul tema vaccini – ha proseguito Cuzzupi – è sempre stata caratterizzata dalla ricerca di ogni opportunità che consentisse d’accelerare al massimo le somministrazioni per permettere alla nostra terra di essere al più presto “Covid free”. Abbiamo spinto sulle istituzioni trovando anche un’adeguata sensibilità nel presidente f.f. Nino Spirlì, questa però deve essere sostenuta da tutte le entità preposte per potersi concretizzare in processi chiari, snelli e veloci. La programmazione unita alla pianificazione sono elementi fondamentali come dimostrano le azioni messe in campo da soggetti privati».

Il Segretario Regionale della Calabria si riferisce in modo specifico alla vaccinazione anticovid dei lavoratori Hitachi rail sts di Reggio Calabria che, da oggi, sarà possibile effettuare presso la stessa sede aziendale.

«Si – ha detto ancora – c’è grande soddisfazione per aver contribuito a creare i presupposti necessari affinché Reggio Calabria fosse il primo sito Hitachi a compiere questo importante passo per la collettività. Un’azione continua e pressante che ci ha visti impegnati unitamente al Segretario Nazionale Metalmeccanici Antonio Spera, al Segretario Confederale Adelmo Barbarossa e al Segretario Provinciale Metalmeccanici, Antonio Hanaman per consentire ai lavoratori dell’azienda di potersi vaccinare in piena serenità e sicurezza».

«Questo – ha concluso – per limitare al massimo i rischi di contagio, naturalmente presenti in imprese di grandi dimensioni, e garantire quanto più possibile il territorio interessato senza tuttavia turbare oltremodo i normali processi lavorativi. Elemento questo già di per sé rilevante per i dipendenti, ma che per una terra come quella calabra, con tanta fame di lavoro, risulta di primaria importanza». (rrm) 

Ugl Calabria: Calabria e Meridione non può sostenersi con quanto fatto finora

La segretaria regionale di Ugl CalabriaOrnella Cuzzupi, ha dichiarato che «la nostra terra, la Calabria, ma tutto meridione in genere non può sostenersi con quanto sinora fatto».

«Siamo ormai giunti all’esasperazione – ha aggiunto – le manifestazioni di queste ore sono solo la punta di un gigantesco iceberg fatto di rabbia, disperazione e paura. Nella nostra Regione questa situazione ha ormai assunto l’aspetto di una tragedia, e lo diciamo senza tema di smentite. Le piccole imprese, i commercianti, gli ambulanti, i lavoratori del turismo, i ristoratori sono con l’acqua alla gola e pur comprendendo le necessità derivanti dal rischio contagio non è possibile rimandare oltre opportune azioni che devono arrivare dal Governo centrale, anche attraverso la sospensione d’iniziative costose dirottando denaro dove necessita».

«La questione, adesso – ha detto ancora – non è tanto ciò che dovrà esser fatto per recuperare il perduto. Il problema è cosa fare nel mentre si attende quel domani. I costi fissi, le tasse, la sopravvivenza stessa di chi non ha alcuna altra entrata sono solo alcuni tra gli elementi che necessitano di risposte immediate. I ristori così come concepiti rischiano di esasperare ulteriormente illudendosi, con un aggravio di costi da parte dello Stato, di limitare i problemi senza accorgersi invece di creare una sorta d’impietosa beffa».

«Occorrono – ha sottolineato – risposte che non siano teorie e somma di inutili mancette. Si blocchino le tasse, s’intervenga sui costi fissi delle attività, sia dato un supporto vero di sopravvivenza a chi si è visto fermare il lavoro, abbiano le Regioni la possibilità di un surplus di spesa per sostenere i territori. Solo in questo modo potremo cominciare a pensare di salvare il salvabile».

Dunque, una risposta che modifica sostanzialmente quanto fatto sinora: «Non vi sono alternative. Siamo in guerra – ha ribadito – e occorre prenderne atto. La sicurezza e la sopravvivenza devono camminare insieme e per garantire questo occorrono azioni idonee e tangibilmente reali».

«L’Ugl – ha concluso Cuzzupi – è pronta a fare la sua parte, a dare il proprio contributo di idee, proposte e, se necessario, di lotta. Questo vale in special modo per la nostra terra già troppo avvilita e che rischia di piombare in un oscurantismo derivato dalla fame. Attenzione, il rischio è alto». (rcz)

Ugl Calabria scrive a Spirlì per cercare soluzione a questione Corap

Il segretario generale Confederale dell’Ugl CalabriaOrnella Cuzzupi, ha scritto una lettera al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, e all’assessore al Lavoro e sviluppo economico e Turismo, Fausto Orsomarso, avente come oggetto la vertenza relativa al Consorzio Regionale per le Attività Produttive (Corap). 

«Nel porre, forte l’accento – ha spiegato Cuzzupi – sull’esigenza di creare invece di distruggere abbiamo chiesto al Presidente Spirlì, di attivarsi affinché siano con tempestività superate le difficoltà del pagamento degli stipendi ai lavoratori e avviate al più presto le necessarie interlocuzioni con il Governo per la soluzione delle crisi di solvibilità degli enti strumentali vigilati dalle Regioni».

«Abbiamo, inoltre – ha spiegato Cuzzupi – sollecitato lo stesso presidente Spirlì a cercare di trovare idonee soluzioni allo stato di crisi del Corap e, soprattutto, al futuro dei dipendenti sui quali non possono, né devono, ricadere gli effetti di una deleteria gestione per la quale occorre, con determinazione, intervenire su chi ne ha responsabilità».

«La Calabria è una terra ricca di potenzialità e capacità di sviluppo, occorre però dare una svolta definitiva al modo di pensare e costruire il futuro. In tal senso l’UGL è sempre stata pronta a far la sua parte affrontando problemi ma indicando, nel frattempo, soluzioni e indirizzi» ha dichiarato Cuzzupi, al termine del Consiglio Direttivo Regionale, che ha visto la gradita partecipazione della delegata al ramo, Maria Rosaria Pugliese, tenuto ieri per la presentazione del progetto Dialogos – Dialogare per Generare Opportunità e sviluppo

Un progetto che prevede un intervento formativo sul Dialogo Sociale, con particolare riferimento alla costruzione di nuove e più complete dinamiche del confronto tra le parti sociali, dedicato ai quadri sindacali Ugl e finanziato da Anpal nell’ambito dei fondi europei.

«Un’opportunità di crescita, condivisa con il Segretario Generale Francesco Paolo Capone e con la Confederazione Nazionale, –  ha detto il segretario regionale – da cogliere per ampliare le politiche di confronto e meglio conoscere gli andamenti che stanno determinando il futuro mercato del lavoro. Tutto ciò senza mai dimenticare la realtà e quello che quotidianamente ci troviamo ad affrontare come Organizzazione Sindacale».

 «A seguito della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha sancito l’illegittimità costituzionale dell’art.1 della Legge 47/2019 della Regione Calabria – ha spiegato Ornella Cuzzupi – si è aperto uno scenario incerto e pericoloso per i dipendenti del Consorzio. Non è possibile che per scellerate questioni di mala gestione a pagarne le conseguenze siano i lavoratori e la realtà regionale del lavoro e dell’imprenditoria industriale». (rrm)

Ornella Cuzzupi (Ugl Calabria): Serve un vero piano concreto per rinascita della Calabria

Ornella Cuzzupi, segretario regionale confederale dell’Unione Generale del Lavoro, ha sottolineato che «nel mentre nella capitale si assiste alla nascita di un Esecutivo che sancisce la debacle di una politica che non ha saputo fornire adeguate risposte al Paese, nella nostra Regione si continuano a sommare problemi su problemi, dando spunti e forza a chi la descrive come terra dell’inefficienza e della ‘ndrangheta».

«Abbiamo, più volte – ha aggiunto – segnalato l’esigenza, non più rinviabile, di dare risposte alla gente. Si è stanchi di tante chiacchiere e promesse, occorrono fatti e concretezze. Sanità, rifiuti, crisi economica, trasporti, turismo, sono solo alcuni dei temi da affrontare senza tergiversare ancora. Purtroppo, occorre prendere atto che mancano due elementi fondamentali per arrivare a ciò: progettualità e programmazione».

Cuzzupi, ancora una volta, ha ribadito un concetto fondamentale nella sua visione politica: «Senza la realizzazione di un nuovo modello produttivo per la nostra Regione, ogni tentativo di agganciare un già precario treno della ripresa, rimane una chimera. Qui non si tratta di metter toppe a un sistema che, bene o male, regge bensì di tirarsi su le maniche e cominciare a lavorare per costruire il futuro. Senza questa premessa non si va da nessuna parte! Tra l’altro, l’esigenza di posti di lavoro e la necessità di creare sviluppo sono elementi che camminano di pari passo e danno un senso alle azioni da intraprendere».

E l’orizzonte temporale degli interventi da realizzare non può essere trascinato all’infinito. Su questo Ornella Cuzzupi è categorica: «Abbiamo problemi che richiedono soluzioni immediate, ma queste ultime devono essere inquadrate in un’ottica complessiva. Mi spiego. Se parliamo di Sanità, la questione strutturale va di pari passo con quella del personale necessario. Se affrontiamo il tema dei rifiuti o dei trasporti non possiamo non analizzare (e risolvere definitivamente) le problematiche inerenti ai servizi. Se discutiamo di lavoro come dimenticare l’agonia di piccole e medie imprese e del Turismo?».

«La risposta – ha dichiarato Cuzzupi con tono perentorio – deve essere complessiva. Il mondo politico locale deve cambiar registro, e rispondere alla gente con il coraggio di chi vuol fare davvero. Solo in questo modo la Calabria non sarà più oggetto di offese e sarà riconosciuta al proprio popolo la dignità che ha e merita. Da parte nostra saremo sempre pronti al confronto per condividere un vero e concreto piano per la rinascita della nostra meravigliosa terra». (rrm)

 

L’Unione Generale del Lavoro: Si metta mano a un “Progetto Unico d’intervento” per la Calabria

«Si metta mano ad un Progetto Unico d’Intervento, che vada dalla garanzia dell’ordine pubblico alla rinascita del turismo e alla messa in essere di adeguamenti infrastrutturali, dagli interventi sull’edilizia sino alla creazione di posti di lavoro, stimolando imprese e investimenti». È quetso l’appello di Ornella Cuzzupi, segretario regionale dell’Unione Generale del Lavoro Calabria, che sul tema ha idee e proposte chiare.

«Non bisogna far finta di niente o negare l’evidenza – ha detto Cuzzupi –. In Calabria siamo in una situazione estremamente grave, e ciò non è certo dovuto alla gente calabrese bensì a chi da tanto, da troppo, la utilizza come passerella e per interessi che con il territorio hanno poco o nulla a che vedere. Mi riferisco a tutti coloro i quali hanno ignobilmente depredato la nostra terra, rubandole la dignità e nascondendo la realtà sotto una coltre d’ipocrisia stando però bene attenti a non turbare gli equilibri esistenti».

Sin qui la dura presa di posizione della Cuzzupi che, comunque, crede fermamente nella possibilità di realizzare la ripresa

«Il cambiamento – ha proseguito – non è una chimera come tanti vorrebbero lasciar pensare, lo Stato deve esser richiamato alle proprie responsabilità e farsi garante, ma sul serio, della ricostruzione calabrese. La storia, le tradizioni, la nostra gente non possono continuare ad essere avvilite e quindi occorre che tutti si rimbocchino le maniche e siano concreti nelle prospettive».

«Noi dell’Ugl Calabria – ha spiegato – sono mesi che chiediamo un confronto con Enti e Istituzioni, ma tutti sembrano scappar via al solo pensiero di trovarsi di fronte chi vuol risolvere i problemi senza badare agli interessi».

«Ma, come ogni calabrese – ha concluso – siamo caparbi e tenaci  e continueremo nella nostra azione di pressione e proposizione finché alle parole non si accompagneranno i fatti».