A Roccella Jonica il 12° Congresso Uil Calabria

Domani, a Roccella Jonica, è in programma il 12esimo Congresso di Uil Calabria. L’evento, in programma all’Auditorium Unità d’Italia, sarà preceduto da un evento in programma oggi alle 18, al Porto Delle Grazie di Roccella,

In questa occasione, il segretario generale Pierpaolo Bombardieri e la Uil accenderanno i riflettori sul dramma umanitario delle migrazioni e per chiedere che l’Europa ed il Governo facciano la loro parte per sostenere chi, a mani nude ogni giorno, si impegna il evitare che il dramma si possa trasformare in tragedia.

Il Segretario generale della Uil, per l’occasione, consegnerà un defibrillatore nelle mani dei responsabili della Croce Rossa italiana e di Medici senza frontiere e ringrazierà, impegnando la Uil nella battaglia contro le diseguaglianze ed a sostegno delle amministrazioni comunali che sono chiamate ad affrontare il dramma delle migrazioni ed i problemi dell’accoglienza, le donne e gli uomini della Capitaneria di Porto, del Commissariato di pubblica sicurezza di Siderno, del Centro di Protezione civile di Caulonia e dell’associazione di volontariato “Aniello Ursino”.

L’appuntamento con i lavori congressuali, che saranno conclusi dal Segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, è stato fissato alle 9 e, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Roccella Jonica Vittorio Zito e gli interventi dei rappresentanti istituzionali invitati, registrerà la relazione del Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo. Il dibattito congressuale sarà gestito dal Segretario confederale della Uil Domenico Proietti(rrc)

 

Biondo (Uil): L’accordo con i medici cubani va verificato in tutti i suoi aspetti

Il segretario generale della Uil CalabriaSanto Biondo, ha evidenziato come «l’accordo siglato dal presidente Roberto Occhiuto, va verificato in tutti i suoi aspetti, da quello contrattuale a quello delle garanzie di sicurezza, per verificare il pieno rispetto delle regole, avendo chiara consapevolezza che rispetto alla condizione di emergenza sanitaria che vive la Calabria».

Una condizione, per il segretario generale «che va ben oltre la pandemia, la responsabilità sul rilancio del Servizio sanitario regionale è in capo soprattutto al Commissario ad acta e all’intera struttura commissariale che, per Costituzione, rappresentano nel settore della sanità le funzioni del governo in Calabria».

Biondo, ai lavori del congresso regionale della Uil Fpl a Montalto Uffugo, ha evidenziato come «l’intervento straordinario che il presidente Occhiuto ha messo in campo per la sanità calabrese, in ordine alla venuta dei medici cubani non va enfatizzato né demonizzato. La Calabria necessità di essere aiutata, pertanto, occorre essere aperti nei confronti di quanti offrono una mano alla risalita della nostra regione».

«Diciamo questo, ferma restando – ha aggiunto Biondo – la nostra convinzione che vadano messe in campo tutte le azioni dirette a irrobustire il personale sanitario in Calabria, una insufficienza numerica e professionale quest’ultima che noi riteniamo essere il problema principale che assilla il nostro Servizio sanitario regionale. Carenza di personale nel settore della sanità, che non attiene solo a medici, infermieri e personale socio sanitario, ma anche al personale burocratico/amministrativo, la cui esiguità, incide fortemente sulla capacità amministrativa del Servizio sanitario regionale».

«Riteniamo indispensabile – ha sostenuto il segretario generale della Uil Calabria – avviare tutti i concorsi necessari a rinfoltire gli organici dei medici e del personale sanitario, prevedendo di rendere queste assunzioni attrattive sotto l’aspetto contrattuale. Nella situazione di emergenza sanitaria in cui versa, poi, la Calabria deve rispondere con prontezza alla carenza di personale che mette in crisi diversi reparti e porta alla chiusura di alcuni di questi per la grave carenza di personale medico e sanitario, amplificato dalla mancanza di nuove assunzioni».

«La Calabria, in materia sanitaria – ha concluso – non può recitare il ruolo di prima della classe perché palesa una situazione di grave inciviltà negli ospedali che sono incapaci di rispondere pienamente alla richiesta di cure dei calabresi». (rcs)

Valente e Biondo (Uil Calabria): Molti amministratori insensibili a problematiche Lsu-Lpu

I segretari generali di Uiltemp CalabriaUil CalabriaOreste ValenteSanto Biondo, hanno denunciato come molte amministrazioni «che utilizzano ex Lsu/Lpu non hanno provveduto all’aumento contrattuale», nonostante le lotte fatte per avere un contributo aggiuntivo di 20 milioni di euro, con il riconoscimento degli ex Lpu da parte del Ministero competente, e per vedere riconosciuta la quota  Regionale, utile per arrivare ad un contributo complessivo di 18mila euro da destinare ad ogni lavoratore in utilizzo fino a quiescenza dello stesso lavoratore.

«Questo non è accettabile – hanno evidenziato – in una situazione economica sempre più grave, dovuta al protrarsi degli effetti della pandemia che si sommano a quelli di una guerra alle porte dell’Europa, che penalizza soprattutto queste famiglie per la maggior parte monoreddito. Evidentemente, questi amministratori sono poco sensibili alle problematiche dei lavoratori, che da anni fanno andare avanti la macchina amministrativa degli enti locali presso i quali prestano la loro opera professionale, nella maggior parte dei casi offrendo i servizi minimi necessari alle nostre comunità».

«Ed è per questo che invitiamo, ancora una volta ed a gran voce – hanno ribadito – tutte le Amministrazioni che ancora non hanno provveduto ad aumentare le ore ai lavoratori a farlo nel più breve tempo possibile, per evitare che vadano disperse le risorse  aggiuntive messe a disposizione dallo Stato e dalla Regione, ma anche integrando  le stesse con  fondi comunali, laddove possibile».

«Occorre dare dignità economica a questi lavoratori – hanno proseguito – che da più di venti anni prestano servizio negli enti locali. In questa ottica, poi, è positiva la delibera della giunta regionale che mette 30 milioni di euro per la proroga dei Tis. Adesso, però, è determinante trovare una soluzione definitiva per uscire da questo lungo periodo di precarizzazione del lavoro».

«L’obiettivo della nostra organizzazione – hanno concluso – è stato sempre quello di fare avere loro un contratto full-time e continueremo ad impegnarci fino a raggiungere l’obiettivo, al fine di fare ottenere il giusto riconoscimento a questa categoria di lavoratori che per molti anni ha dovuto lottare per vedere riconosciuti nient’altro che i propri diritti essenziali». (rcz)

Biondo (Uil): La Calabria primeggia per gli incidenti sul lavoro

Il segretario regionale di Uil CalabriaSanto Biondo, ha evidenziato un dato grave emerso dai dati forniti dall’Inal sugli incidenti sul lavoro, dove la Calabria, purtroppo, primeggia.

Dati che, per il sindacalista, «ci dicono che sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, non bisogna mollare, ma intensificare invece la nostra azione, affinché la politica assuma scelte chiare e precise. La nostra Campagna #ZeroMortiSulLavoro, ha avuto e continua ad avere questo obiettivo».

«Sulla sicurezza – ha evidenziato – occorre che il Paese si doti di una strategia nazionale. L’Italia è l’unico Stato in Europa a non averne una che metta insieme tutte le azioni, nazionali e territoriali, utili a contrastare la piaga degli incidenti sul lavoro. Scendendo dal piano nazionale a quello locale, sul tema della sicurezza, la Calabria deve fare tanta, tantissima, strada. Intanto, chiediamo alle parti datoriali di lavorare insieme affinché nella nostra regione si diffonda la contrattazione di secondo livello, di territorio, di settore, di filiera».

«La Calabria, in questo ambito – ha spiegato – deve recuperare un pesante ritardo che le lavoratrici ed i lavoratori pagano in termini di: retribuzioni più basse, meno welfare, meno sicurezza sui luoghi di lavoro. Una contrattazione di secondo livello il cui ricorso potrebbe essere incentivato, in accordo con la Regione, attraverso le risorse del Fse plus, della programmazione 14/20 e 21/27».

Per quanto riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro, poi, il segretario generale si è rivolto alla Regione Calabria, sottolineando che «l’Osservatorio per quanto importante è insufficiente. Intanto occorre mettere mano alla Commissione regionale sul lavoro sommerso, un retaggio dei precedenti governi regionali che così come è strutturata serve a poco».

«Questa Commissione va ripensata, va riformata e dobbiamo farlo insieme: Regione, parti datoriali e parti sindacali – ha rilanciato –. E, dato che lavoro nero e irregolare e insicurezza sul lavoro camminano, purtroppo, di pari passo, in Calabria occorre costituire un’unica Commissione regionale: quella per il contrasto al lavoro nero e per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro».

«In Calabria quasi 136 mila sono i lavoratori irregolari, con un tasso di incidenza del 22% – ha concluso –. Quasi tre miliardi prodotti dal sommerso. La nostra regione è maglia nera in Italia per il lavoro nero e irregolare, nessun altra realtà del Paese presenta una performance così negativa.  Un Organismo regionale tecnico/politico, presieduto da una figura calabrese di rilievo, un esperto in materia, con funzioni consultive e propositive nei confronti della Giunta e del Consiglio regionale, sarebbe auspicabile». (rcz)

Uil Calabria: Sia predisposto un Piano industriale per Sorical

I segretari generali di Uil Calabria e Uiltec Calabria, rispettivamente Santo Biondo e Vincenzo Celi, hanno chiesto alla Regione di predisporre un Piano Industriale per la Sorical, «per valorizzare il percorso intrapreso», ossia l’uscita dallo stato di liquidazione.

Per i sindacalisti, infatti, servirebbe un Piano «serio capace di rispondere non solo alle gravi carenze infrastrutturali della rete idrica regionale, ma capace di sviluppare quella capacità progettuale per intercettare le risorse messe in campo dalle politiche di coesione nazionali ed europee, il Pnrr, le cui scadenze impongono scelte risolute, veloci, ma allo stesso tempo che non abbiano carattere emergenziale».

«Un fatto positivo – hanno spiegato – insieme a quello di qualche settimana fa che ne ha reso completamente pubblico l’assetto societario, al quale guardiamo da tempo come questione determinante per il Servizio Idrico Regionale. L’accelerazione impressa dal Presidente Roberto Occhiuto sul riordino del servizio idrico regionale, deve trovare sintesi, adesso, nel non più rinviabile affidamento, da parte dell’Autorità Rifiuti e servizio idrico della Calabria, del Servizio idrico integrato Regionale, ad un unico soggetto gestore che possa consentire di intercettare le diverse linee di finanziamento Nazionali e Comunitarie per un concreto rilancio degli investimenti».

«Da questo punto di vista – si legge nella nota di Biondo e Celi – crediamo che i presupposti per individuare in Sorical il soggetto in questione siano presenti, e chiediamo parimenti la stessa determinazione dimostrata dal Governo Regionale anche al Commissario dell’Autorità, Ing. Bruno Gualtieri».

«Per come sosteniamo da tempo – hanno ribadito – il futuro del sistema idrico integrato calabrese si gioca sulla capacità di mettere a frutto gli investimenti e di sviluppare temi quali: efficientamento della rete idrica, attuazione della legge regionale sul ciclo integrato delle acque, investimenti nell’organizzazione del lavoro e nelle infrastrutture, sviluppo delle nuove tecnologie, piano occupazionale. È evidente che quanto accaduto negli scorsi mesi, con la perdita di importanti risorse per l’infrastruttura idrica, dovrà rimanere fatto isolato. Pertanto, è opportuno che la Regione Calabria si doti di soggetti strutturati, capaci di governare il processo di rilancio del servizio idrico regionale, per non rischiare di perdere l’ennesima occasione».

Per Biondo e Celi, «con la definitiva uscita di Sorical dallo stato di liquidazione crediamo che gli elementi per dare finalmente avvio al processo di transizione di cui il settore idrico regionale necessita ci siano. La Regione Calabria può concretamente invertire la rotta ed avere finalmente quello che da tempo sosteniamo: un sistema idrico integrato, che dalla captazione arrivi alla depurazione ed alla distribuzione ai cittadini».

«Anche sul tema della depurazione – hanno concluso – ci pare di rilevare un’attenzione particolare da parte del Governatore Occhiuto, al quale intendiamo lanciare l’invito a valorizzare il percorso attraverso certamente le scelte che dovranno seguire al passaggio importante di ieri, ma nel contempo l’avvio del confronto con il sindacato anche sul servizio idrico integrato Regionale. Lo riteniamo un ulteriore passaggio virtuoso del processo che si sta sviluppando in relazione al rilancio di un settore strategico per la ripresa della nostra Regione e che siamo convinti al Presidente Occhiuto non sfuggirà». (rcz)

Biondo (Uil Calabria): Regione recuperi e faccia proprio il progetto Agàpi

Il segretario generale di Uil CalabriaSanto Biondo, ha sottolineato che «Agàpi è un progetto di sviluppo tecnologico e occupazionale che merita di essere recuperato e fatto proprio dalla Regione Calabria. Tanti giovani ricercatori calabresi ci hanno lavorato e creduto, mettendo sul programma il loro entusiasmo e la loro competenza».

«Aziende di rilevanza nazionale – ha spiegato – hanno mostrato interesse e dato segnali di disponibilità ad investire nell’area di Saline Joniche. Agàpi, quindi, rappresenta anche una occasione per la Regione di instaurare un rapporto di collaborazione con l’Università e suoi studenti, per recuperare e trasformare un’area di archeologia industriale a rischio degrado, in un incubatore avanzato nel campo della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie». (rcz)

Santo Biondo (Uil Calabria): Garantire e rafforzare diritti e tutele per lavoratori dell’artigianato

Il segretario generale di Uil CalabriaSalto Biondo, ha evidenziato che «è importante garantire e rafforzare i diritti e le tutele per le lavoratrici e i lavoratori di comparto».

«Il nostro lavoro – ha spiegato – è anche quello di fare in modo che le lavoratrici e i lavoratori dell’artigianato abbiano sempre più contezza delle tutele esistenti in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro, promosse dalla pariteticità di comparto. In una prospettiva di più ampio respiro, la Uil Calabria affronta la stagione congressuale della Uil, sostenendo fortemente la campagna Uil Zero Morti sul Lavoro attraverso un progetto itinerante che ci ha portato per le città, nelle piazze e nelle strade a contatto con i cittadini del territorio. In un Paese civile non si può ancora morire per il lavoro».

Il segretario, poi, ha ribadito che «è fondamentale che i lavoratori e le imprese che hanno conosciuto FSBA – Fondo  di Solidarietà Bilaterale Alternativo dell’Artigianato durante la Pandemia, e che vivono oggi le criticità derivanti dalla guerra, il rincaro dei prezzi e l’impossibilità a reperire alcune risorse produttive, conoscano i vantaggi offerti da tutti gli strumenti artigiani di comparto, come previsto dalla contrattazione di primo e di secondo livello».

Soddisfazione è stata espressa da Benedetto Cassala, responsabile di Uil Artigianato Calabria, per il lavoro svolto a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto artigiano, registrando che anche in Calabria sempre più aziende aderiscono alla bilateralità artigiana, che assicura prestazioni di welfare integrativo».

«Tra gli strumenti della bilateralità artigiana – ha aggiunto – FSBA ha svolto nel periodo Covid un ruolo fondamentale di salvaguardia e di tutela in questa direzione».

Infatti, secondo un report realizzato dal Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo dell’Artigianato (FSBA), inviato nei giorni scorsi al Ministero del Lavoro, in epoca Covid 2020-2021, FSBA ha dato risposta complessivamente a oltre 800.000 addette/addetti e le aziende che hanno beneficiato del Fondo ammontano a oltre 224.000 per un totale di oltre 444.000 domande presentate. Sono numeri che confermano il grande impegno svolto dalla bilateralità artigiana negli ultimi due anni, insieme al ruolo delle Parti Sociali, degli amministratori della bilateralità e dei delegati di bacino.

«In Calabria nel periodo 2020-21 – ha concluso Cassala – a FSBA sono state presentate 9.193 domande per 9.440 aziende e 25.530 lavoratori. Un impegno che ha visto partecipe e attiva su tutto il territorio la UIL Artigianato Calabria, con il coinvolgimento di nuovi operatori sindacali».

Si è trattata di una crescita e di un rafforzamento della bilateralità che non ha interessato soltanto FSBA ma che ha riguardato anche: le prestazioni della bilateralità regionale; il lavoro svolto da Sanarti, attraverso specifiche campagne di prevenzione alla salute e molteplici tipologie di prestazioni di sanità integrativa; e che ha visto Fondartigianato dotarsi di una nuova offerta formativa per garantire la formazione professionale dei lavoratori di comparto e una maggiore competitività delle imprese artigiane sul mercato. (rcz)

Il camper della sicurezza sul lavoro della Uil arriva a Reggio Calabria

Domani pomeriggio, il camper per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro di Uil Calabria e Uil Artigianato Calabria sosterà, alle 18, a Piazza Camagna di Reggio Calabria, per sensibilizzare l’opinione pubblica reggina su temi delicati per la salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori.

La campagna nazionale Scendiamo in campo per la sicurezza. Un camper per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, che è stata rilanciata dalla Uil Calabria e della Uil artigianato Calabria, è partita da Catanzaro il quattro luglio scorso e farà tappa in tutte le province calabresi.

Prima di raggiungere Piazza Camagna, il camper farà tappa a Polistena e Gioia Tauro per fare visita ad alcune imprese artigiane operative sul territorio della Piana.

La campagna “Scendiamo in campo per la sicurezza. Un camper per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro”, è bene specificare, rientra nell’azione intrapresa dalla Segretarie nazionale della Uil, guidata da Pierpaolo Bombardieri, “Zero morti sul lavoro”.

Una campagna nazionale che, proprio in questi giorni, è diventata campagna europea contro gli incidenti sul lavoro, in quanto la Confederazione sindacale europea ha deciso di riprenderla, farla propria e rilanciarla.

Questo evento rappresenta un primo esempio di come dovrà organizzarsi nei prossimi anni, anche l’azione del Sindacato per far avanzare le tutele e i diritti del mondo del lavoro.

Dimensione nazionale ed europea unite nell’interscambio della proposta e della rivendicazione, per costruire un futuro sociale contro ogni forma di diseguaglianza. (rrc)

A Feroleto Antico la tavola rotonda sulla Finanza responsabile della Uilca Calabria

Domani pomeriggio, a Feroleto Antico, al T-Hotel, alle 15, è in programma la tavola rotonda Per una Finanza Responsabile a sostegno dello Sviluppo del Territorio, che chiude il settimo congresso regionale della Uilca Calabria.

I lavori saranno moderati dal Direttore di Ten Attilio Sabato e vedranno la partecipazione del Presidente  Fincalabra Alessandro Zanfino, del Presidente Agrifidi Mario Caligiuri, oltre a Santo Biondo Segretario generale Uil Calabria, Fulvio Furlan Segretario Generale Uilca e Andrea Sità Segretario regionale Uilca. Nel corso della mattina verrà anche presentato il nuovo numero dei Quaderni di Analisi Uilca Calabria,  dedicato al tema congressuale, in cui sono evidenziati i divari territoriali in campo finanziario ed una serie di  proposte destinate a facilitare un percorso di sviluppo sostenibile e duraturo anche in Calabria.

Biondo (Uil Calabria): Regione renda operativa Commissione sul lavoro sommerso

Il segretario di Uil Calabria, Santo Biondo, ha chiesto alla Regione di rendere operativa la Commissione regionale sul lavoro sommerso, «a cui deve essere affiancato un organismo regionale tecnico/politico, affidato alle cure di un luminare universitario, con funzione consultiva e propositiva nei confronti del Governo e del Consiglio regionale».

Si tratterebbe di «una struttura dotata di risorse umane ed economiche utili a produrre un lavoro serio ma sempre sotto la sorveglianza degli organi ispettivi ma anche alla sorveglianza sociale» ha spiegato il segretario generale, nel suo contributo  ai lavori del workshop Le attività di prevenzione e di contrasto al lavoro sommerso e al lavoro irregolare nel territorio calabrese, organizzato da Anpal a Reggio Calabria.

«La Calabria nel Paese – ha detto Santo Biondo – detiene la maglia nera nel lavoro regolare. Quasi il 22% delle lavoratrici e dei lavoratori calabresi vivono una condizione di irregolarità lavorativa.  Sono 137 mila i lavoratori calabresi che svolgono il proprio lavoro in condizione di irregolarità retributiva, contributiva e assicurativa. Alla base di questo fenomeno agiscono cause di natura culturale e sociale, ma anche una legislazione nazionale poca attenta».

Per il Segretario generale della Uil Calabria, poi, «il lavoro sommerso ha un riflesso immediato sulla sicurezza in maniera diretta ed indiretta. Una lavoratrice ed un lavoratore irregolare oggi è poco sicuro, esposto ai rischi del suo mestiere, senza tutele e garanzie; un lavoratore irregolare sarà un pensionato povero».

Questo fenomeno ha riflessi diretti sulla tenuta economica del territorio.

«In Calabria – ha detto il sindacalista – il lavoro sommerso sottrae alle casse dell’erario 1 miliardo di euro e questo ammanco si riflette immediatamente sui calabresi in termini di mancati servizi di cittadinanza: con una sanità che non cura; trasporti pubblici locali inefficienti; scuole in perenne difficoltà; servizi per l’infanzia all’anno zero e politiche sociali di difficile applicazione».

La Uil Calabria ha le idee chiare su cosa serve per cambiare questa narrazione.

«Sul piano nazionale – ha spiegato Santo Biondo – è necessario irrobustire il controllo da parte dello Stato, attraverso un importante piano assunzionale di ispettori del lavoro. Poi occorre una legislazione in grado di premiare le imprese che fanno lavoro di qualità e sanzionare le imprese che della irregolarità e dell’illegalità fanno un fattore premiante».

Ma non solo.

«Ancora, serve una cultura delle legalità che parta dalla scuola, che faccia della sicurezza sui luoghi di lavoro e dell’educazione civica i punti qualificanti di una nuova stagione di rinascita culturale e sociale.Appare determinante, poi, la creazione di una cultura della legalità fiscale e in questo senso come Uil, da tempo, chiediamo l’istituzione di una giornata nazionale per l’equità e la legalità fiscale».

«Scendendo dal piano nazionale a quello locale – ha concluso il Segretario generale della Uil Calabria –, riteniamo necessario diffondere con le parti datoriali la contrattazione territoriale, di settore, di filiera. La Calabria, in questo campo, deve recuperare un pesante ritardo e, quindi, bisogna sforzarsi di creare delle dinamiche virtuose sul territorio». (rrc)